Inter - Udinese: Che cosa sappiamo alla vigilia dell'ultima gara stagionale

Nella foto (Inter.it) tutta la carica di Rodrigo Palacio nell'ultimo allenamento prima di Inter - Udinese, gara valida per la 38a Giornata del Campionato di Serie A 2016/2017 e l'ultima dell'attaccante argentino con la maglia nerazzurra. Al nostro giocatore, la nostra ultima bandiera e quello che è stato il simbolo positivo di questo periodo così difficile della nostra storia vanno tutti i nostri ringraziamenti e un gigantesco abbraccio da tutto il mondo Inter.

I novanta minuti della partita di domani sera in casa contro l'Udinese faranno alla fine calare il sipario sulla nostra stagione calcistica 2016/17.

Il tempo sembra quasi essere volato dall'inizio della stagione.

Eppure rispetto a un anno fa sono successe un sacco di cose.

Forse sotto certi aspetti persino troppe.

A partire dall'acquisto della società da parte di Suning.

... Senza menzionare tutti gli eventi che si sono succeduti, è evidente che ogni cosa ha evidentemente contribuito (causa una gestione sicuramente insufficiente) nel caso non a migliorare le cose ma a rendere ancora più ingestibile una situazione che poggiava su di un equilibrio già di per sé molto fragile alla fine dello scorso campionato e dopo il quarto posto ottenuto da Roberto Mancini.

Inoltre probabilmente la 'frenesia' e la grande tensione nel periodo della rincorsa disperata alla Champions per lunga parte della gestione-Pioli hanno in una maniera illusoria accorciato la nostra percezione del tempo e allo stesso modo in qualche maniera lo stesso campionato, che di fatto per noi sembra finito già da qualche settimana.

Stando poi alle severe ma sempre pacate dichiarazioni di Stefano Vecchi, che in questo momento è secondo me l'unico vero punto di riferimento del tifoso nerazzurro, il campionato sarebbe finito in anticipo anche per alcuni giocatori che per una ragione o un'altra, avrebbero staccato la spina.

Ciononostante, va detto, in conferenza stampa Vecchi non ha espresso pareri negativi contro la squadra (al contrario: dice che questa settimana hanno lavorato bene) e non ha mai messo in discussione la professionalità di nessun giocatore.

Non ha espresso opinioni negative neppure nei confronti di Gabriel Barbosa e Joao Mario, multati e puniti dal club dopo aver lasciato la panchina anzitempo durante la partita con la Lazio.

A chi ha parlato di trattamento differenziato per i due giocatori rimando ancora a quanto ha detto lo stesso Vecchi: nel corso della stagione non si era mai verificato un episodio di questo tipo.

Quindi parlare di disparità di trattamento per i due giocatori non ha senso.

Non abbiamo nessun termine di paragone.

La conferenza di Stefano Vecchi è stata comunque molto interessante sotto diversi aspetti.

Abbiamo già detto che ha visto la squadra allenarsi seriamente in questa ultima settimana e ha ribadito che ci sono molti giocatori che considera elementi validi sia tecnicamente che umanamente e da cui ripartire.

Forse le sue dichiarazioni sono strategiche, secondo molti tutto quello che dice Vecchi sarebbe stato disposto dall'alto, ma trovo questa linea di pensiero francamente offensiva.

Il nostro allenatore esprime semplicemente quello che è il suo pensiero: lui e solo lui ha allenato la squadra in questi giorni e ne ha osservato con attenzione e professionalità il comportamento.

Sicuramente ha relazionato a Sabatini e Ausilio, immagino che questo rientrasse tra i suoi compiti sin dalla sostituzione di Pioli, ma giustamente non entra nel merito delle scelte future che spettano alla dirigenza e al prossimo allenatore (nel merito ha speso parole importanti per Luciano Spalletti).

Interessante altresì quanto dichiarato quando è stato chiamato a esprimersi su una questione su cui ha ovviamente ampia competenza, cioè l'impiego dei giovani della primavera in prima squadra.

Il suo punto di vista mi sembra chiaro: i ragazzi della primavera per arrivare a giocare nell'Inter in prima squadra hanno bisogno di tempo e di fare esperienza.

Il mister ha seguito tutti i nostri giovani in prestito.

Dice che hanno maturato una buona esperienza ('Se Gyamfi e Puscas fossero qui magari domani giocherebbero...') ma che comunque il loro percorso di formazione non è ancora completo.

Comunque convocati per domani: Radu (compie vent'anni, magari potrebbe esordire...), Zinho, Gravillon, Emmers, Rivas, Pinamonti.

Per quanto riguarda la formazione il mister ha lasciato perdere ogni riferimento a Barbosa e Joao Mario (non convocati) e lasciato intendere che ci sarà posto per Carrizo e Palacio, entrambi con il contratto in scadenza e destinati a lasciare Milano e secondo Vecchi meritevoli di questa passerella finale.

Di mio nel merito posso solo aggiungere tutta la mia grande stima e rispetto per Carrizo ma ovviamente soprattutto per Rodrigo Palacio, che sicuramente è stato il nostro migliore giocatore e la nostra bandiera in questi anni sfortunati.

Dispiace vada via senza avere vinto nulla in maglia nerazzurra, ma penso che nessuno serberà di lui un ricordo negativo.

Un grande giocatore, attaccante intelligente come pochi e generalmente sottovalutato e che in carriera ha ottenuto meno attenzioni di quante avrebbe meritato.

Merita solo applausi.

Vecchi non ha specificato se i due argentini saranno in campo dal primo minuto.

Secondo me e secondo la maggioranza dei siti sportivi dedicati entrambi partirebbero titolari.

Per il resto va segnalata l'assenza dei vari Miranda, Murillo, Ansaldi, Icardi.

Ho letto in giro che giocheremmo quindi con Carrizo in porta e Palacio in attacco e il 4231 con Eder nel caso preferito sulla sinistra a Perisic (oramai sembrerebbe cosa fatta il suo passaggio allo United...) e con il ritorno di Medel al centro della difesa accanto a Andreolli.

Io francamente giocherei invece con la stessa disposizione in campo vista nel secondo tempo contro la Lazio, quindi con Carrizo in porta; Medel, Andreolli, D'Ambrosio; Candreva, Gagliardini, Kondogbia, Perisic o Nagatomo; Brozovic; Palacio, Eder.

Ma questa è solo una mia idea.

Staremo a vedere quali saranno le scelte definitive del mister.

Di fronte l'Udinese che pure deve scontare in questa ultima gara stagionale l'assenza di diversi giocatori (tra questi Samir, Danilo, De Paul, Ewandro, Perica...) e che dovrebbe disporsi in campo con il 433 puntando forte sulla fisicità dei due attaccanti Zapata e Thereau.

Attenzione a Jantko che all'andata ci diede abbastanza fastidio.

Scenderemo in campo con la nuova maglia (ha fatto discutere anche questa, ma sono convinto che dopo averla vista 'in azione' molti cambieranno giudizio nel merito) che indosseremo nel corso della prossima stagione.

Per il resto è indubbio che i novanta minuti di San Siro contro l'Udinese apparentemente in questo momento interessano poco a tutti.

Sono ai fini della classifica e degli obiettivi stagionali praticamente ininfluenti per entrambe le squadre.

Stressati da una lunghissima serie negativa, interrottasi solo nell'ultimo turno con la vittoria dell'Olimpico contro la Lazio, molti tifosi non vedono l'ora che la stagione finisca già da un bel pezzo e sognano o comunque sperano in una ripartenza il prossimo anno su basi e presupposti radicalmente differenti da quelli che sono stati alla partenza di questo campionato.

Tengono banco questioni come le scelte societarie; la scelta dell'allenatore; il calciomercato.

Tra le mille e una incertezze si alternano momenti di moderato entusiasmo ad altri di sconforto e di riflessione, confronti tra punti di vista differenti, fino alla critica più feroce nei confronti dei diversi appartenenti al club.

La verità è che allo stato attuale sappiamo molto poco (di certi aspetti secondo me praticamente nulla) di che cosa stia veramente succedendo e di quelle che si suppone dovrebbero essere le grandi 'manovre' in vista della prossima stagione.

Ogni giorno i giornali riportano i nomi soliti (Rudiger, Nainggolan, Manolas, Berardi, Bernardeschi...) e nomi completamente nuovi e diversi (Diakhaby, Dalbert, Cibicki, Arslan...).

Sono due giorni che parliamo dello scambio tra Perisic e Di Maria e invece a quanto pare adesso il croato sarebbe vicinissimo al passaggio allo United per 45 milioni più bonus.

Che significherebbe 35 milioni di plusvalenza oltre chiudere definitivamente le pendenze con la UEFA.

Solo dopo l'annuncio (eventuale) di questo affare e del nuovo allenatore probabilmente cominceremo tutti quanti a avere un quadro più delineato della situazione.

Che cosa sappiamo di certo fino a questo momento?

1. Sappiamo che Suning ha nominato Walter Sabatini a capo dell'area tecnica e rinnovato il contratto di Piero Ausilio.
2. Sappiamo che i due stanno lavorando assieme da almeno un mese (Ausilio ha dichiarato di sapere di Sabatini al momento della firma del contratto che mi pare sia avvenuta il 21 aprile).
3. Sappiamo che a giorni arriverà l'ufficializzazione del rinnovo di Samaden e di Stefano Vecchi (triennale) per il settore giovanile.
4. Speriamo che ci saranno interventi e investimenti anche in tal senso ma intanto sappiamo che possiamo contare nel merito su competenze importanti e che già nei prossimi giorni si misureranno nelle fasi finali dei vari campionati.
5. Sappiamo che Palacio, Carrizo, Berni, Sainsbury lasceranno sicuramente l'Inter alla scadenza del contratto il prossimo 30.06.2017. Mentre invece potrebbe esserci un rinnovo last-minute per Andreolli.
6. Sappiamo che dovrebbero esserci nuovi ingressi tra i quadri dirigenziali. Aspettiamo ancora la nomina del nuovo presidente e poi di capire chi tra i vari Oriali (le sue quotazioni sembrerebbero essere in calo...), Baccin, Verdelli... sarà messo sotto contratto e con quale compito.
7. Sappiamo che sono stati fatti tentativi importanti per portare a Milano un allenatore tra Simeone e Conte, ma che alla fine con buona probabilità (salvo colpi di scena) il nostro prossimo allenatore dovrebbe essere Luciano Spalletti e che l'annuncio dovrebbe arrivare in tempo 'utile' all'inizio della settimana prossima (del resto domani lo aspetta un bell'impegno, costretto allo stesso tempo a vincere per centrare il secondo posto e a far giocare l'ultima di Francesco Totti). Personalmente non lo considero un ripiego.
8. Sappiamo che il suo modulo base è il 4231 ma che Spalletti ha dimostrato nell'ultimo anno e mezzo una importante flessibilità che lascia ipotizzare che la squadra sarà giustamente costruita per giocare con diversi sistemi di gioco.
9. Sappiamo che Suning investirà sicuramente molto ma che come specificato da Ausilio, siamo impossibilitati per ragioni di natura logica a prendere i vari Ronaldo, Messi, Neymar... Lecitamente ci aspettiamo comunque tre o quattro giocatori importanti e di grande personalità.
10. Sappiamo dalle voci che si rincorrono che Suning voglia comunque tentare un colpo di tipo 'mediatico'. Il principale indiziato in tal senso sembrerebbe Angel Di Maria.
11. Sappiamo che molto probabilmente la squadra sarà rifondata e che potrebbero arrivare molti giocatori nuovi, ma che bisognerà essere per forza di cose molto bravi anche nel mercato in uscita.
12. Sappiamo che potrebbero esserci delle partnership importanti con procuratori molto potenti e influenti sulla scena calcistica internazionale. Che ci sono stati contatti e 'abboccamenti' con i vari Jorge Mendes, Raiola, lo stesso Kia Joorabchian, cui sicuramente si farà riferimento anche per risolvere la situazione-Barbosa.
13. Sappiamo che Walter Sabatini ha una conoscenza di calcio e di giocatori praticamente infinita. Per il resto potrà anche sbagliare qualche colpo, ma la sua bravura non si discute, quindi occhio anche alle operazioni low-cost o apparentemente di secondo piano.
14. Sappiamo che dovremo concentrarci solo sul campionato (e sulla Coppa italia) e che questo costituirà sicuramente un vantaggio rispetto alle nostre avversarie. Difficile dire ai nastri di partenza ora quale sarà la nostra posizione ma ridurre il gap con la Juventus, la Roma e il Napoli sarà molto difficile. Attenzione al Milan.
15. Sappiamo che ci aspetta una relativamente impegnativa quanto importante tournée in Cina.
16. Infine sappiamo che qualche giocatore buono in questa squadra c'è e che stando alle parole di Vecchi ci sono anche giocatori che 'sudano la maglia'. Questo lascia pensare che non sia tutto da buttare e forse la situazione nel complesso potrebbe (dico potrebbe perché non lo so, le valutazioni nel caso le faranno i vari Sabatini, Ausilio, Spalletti...) essere meno difficile di quanto sembri.

Sappiamo che in ogni caso questo campionato ultimo è iniziato nel peggiore dei modi e che con tutta l'onestà intellettuale di cui disponiamo, considerando quelle premesse, era effettivamente alla fine prevedibile si andasse a finire così.

Sappiamo o per lo meno immaginiamo e speriamo che quest'anno non sarà così e che mentre la squadra si accinge a disputare l'ultima gara stagionale ci sia già chi è al lavoro da tempo per il prossimo campionato.

Emiliano D'Aniello