Molti hanno parlato di una vittoria 'casuale'.
Secondo me non è stato esattamente così, definirla come tale sminuirebbe il risultato è una volta tanto che abbiamo vinto, mi voglio prendere tutti i meriti.
Diciamo che è stata una partita strana.
Forse perché non vincevamo da così tanto tempo che ritornare a farlo - va detto che prima o poi doveva pure succedere - sembra inusuale.
Forse perché è stata una vittoria frutto più che della superiorità tecnica rispetto all'avversario, invece di quella più volte richiamata voglia e impegno da parte dei nostri ragazzi. Che, va detto, da questo punto di vista hanno fatto sicuramente più dell'avversario: una Lazio che mentalmente forse aveva (ha) già staccato dopo la sconfitta in coppa contro la Juventus.
Così sembrerebbe dall'atteggiamento dimostrato da alcuni dei suoi giocatori, apparsi distratti oppure particolarmente nervosi. Quando hanno tra le altre cose ancora un obiettivo (il quarto posto finale) per cui giocare e l'ultima partita, trasferta a Crotone, dove non avranno sicuramente vita facile.
Tutto questo chiaramente non toglie i giusti meriti alla nostra squadra, a partire dall'allenatore Stefano Vecchi, che è sicuramente il principale artefice di questa vittoria e che ha evidentemente azzeccato tutte le scelte. Per quanto riguarda il piano tattico complessivo e i cambi in corsa. Le scelte relative gli uomini da mandare in campo.
La sua preparazione e gestione della gara è stata impeccabile.
Così come sono state ineccepibili le risposte ottenute sul campo dai giocatori protagonisti della partita.
Ma anche qui c'è stata sicuramente la mano del mister.
Intanto perché sul piano tattico ha vinto chiaramente contro il suo 'vecchio' rivale nel campionato primavera Simone Inzaghi, considerato a ragiona uno dei protagonisti di questo campionato.
L'allenatore della Lazio propone un 3-5-2 con Felipe Anderson largo a destra, dove agiscono Milinkovic-Savic come intermedio e Keita in posizione più avanzata a fare coppia con Immobile.
L'intento è chiaramente quello di tentare di sfondare da quella parte, dove per noi agisce nel ruolo di esterno Yuto Nagatomo.
L'idea sembra subito buona quando alla prima vera occasione, proprio il brasiliano entra in area e secondo l'arbitro viene atterrato da Murillo.
Il colombiano è apparentemente (dico così perché secondo alcuni l'indicazione dell'arbitro sarebbe sbagliata, ma non ho rivisto l'azione e non mi esprimo al riguardo) al secondo errore grave consecutivo dopo quello nella gara con il Sassuolo.
Diciamo che è stata una partita strana.
Forse perché non vincevamo da così tanto tempo che ritornare a farlo - va detto che prima o poi doveva pure succedere - sembra inusuale.
Forse perché è stata una vittoria frutto più che della superiorità tecnica rispetto all'avversario, invece di quella più volte richiamata voglia e impegno da parte dei nostri ragazzi. Che, va detto, da questo punto di vista hanno fatto sicuramente più dell'avversario: una Lazio che mentalmente forse aveva (ha) già staccato dopo la sconfitta in coppa contro la Juventus.
Così sembrerebbe dall'atteggiamento dimostrato da alcuni dei suoi giocatori, apparsi distratti oppure particolarmente nervosi. Quando hanno tra le altre cose ancora un obiettivo (il quarto posto finale) per cui giocare e l'ultima partita, trasferta a Crotone, dove non avranno sicuramente vita facile.
Tutto questo chiaramente non toglie i giusti meriti alla nostra squadra, a partire dall'allenatore Stefano Vecchi, che è sicuramente il principale artefice di questa vittoria e che ha evidentemente azzeccato tutte le scelte. Per quanto riguarda il piano tattico complessivo e i cambi in corsa. Le scelte relative gli uomini da mandare in campo.
La sua preparazione e gestione della gara è stata impeccabile.
Così come sono state ineccepibili le risposte ottenute sul campo dai giocatori protagonisti della partita.
Ma anche qui c'è stata sicuramente la mano del mister.
Intanto perché sul piano tattico ha vinto chiaramente contro il suo 'vecchio' rivale nel campionato primavera Simone Inzaghi, considerato a ragiona uno dei protagonisti di questo campionato.
L'allenatore della Lazio propone un 3-5-2 con Felipe Anderson largo a destra, dove agiscono Milinkovic-Savic come intermedio e Keita in posizione più avanzata a fare coppia con Immobile.
L'intento è chiaramente quello di tentare di sfondare da quella parte, dove per noi agisce nel ruolo di esterno Yuto Nagatomo.
L'idea sembra subito buona quando alla prima vera occasione, proprio il brasiliano entra in area e secondo l'arbitro viene atterrato da Murillo.
Il colombiano è apparentemente (dico così perché secondo alcuni l'indicazione dell'arbitro sarebbe sbagliata, ma non ho rivisto l'azione e non mi esprimo al riguardo) al secondo errore grave consecutivo dopo quello nella gara con il Sassuolo.
Viene ammonito e dopo la realizzazione del calcio di rigore da parte di Keita (Handanovic intuisce ma non arriva sul pallone) sostituito da un redivivo Santon.
Il mister decide così di riorganizzare lo schieramento tattico della squadra e la difesa dopo venti minuti di gioco.
Vecchi dispone praticamente la squadra in campo con la difesa a tre.
Il mister decide così di riorganizzare lo schieramento tattico della squadra e la difesa dopo venti minuti di gioco.
Vecchi dispone praticamente la squadra in campo con la difesa a tre.
Andreolli agisce nel ruolo di centrale con Santon sul centro-destra e D'Ambrosio sul centro-sinistra. Esterni agiscono Nagatomo a sinistra e Candreva a destra e che a questo punto si prende il compito di fare tutta la fascia.
Le scelte di Vecchi vanno nell'ordine di praticare una pressione costante sui portatori di palla avversari; non a caso sceglie di schierare Medel a centrocampo con Gagliardini e Brozovic sulla trequarti. Con il croato, pari merito del suo connazionale Perisic (al solito protagonista principale nelle nostre azioni d'attacco), molto attivo in fase di non possesso e che si alza molto anche a pressare i centrali avversari.
Una pressione che aumenta dopo il goal dello svantaggio e il cambio di modulo.
Chiaramente dopo il goal ammetto di essermi abbattuto, mi aspettavo una ennesima sconfitta.
Ma la squadra non ha cambiato atteggiamento e ha letteralmente cominciato a guadagnare campo. Come se fosse una partita di rugby.
Quello che segue, dal goal della Lazio al quarantacinquesimo, è del tutto inatteso.
Infatti andiamo in goal sugli sviluppi di un calcio d'angolo non una volta ma ben due.
La prima con un colpo di testa di Andreolli (già settimana scorsa avevo richiamato questo suo punto a favore rispetto gli altri centrali); il secondo è la dimostrazione che a volte sbagliano anche gli altri. Tanto è vero che il goal del raddoppio è un'autorete confezionata da Hoedt con la complicità del portiere croato (esordiente nel nostro campionato) Vargic sugli sviluppi di un cross di Candreva.
Chiusi gli spazi sull'esterno alla Lazio e inibito Biglia, i biancocelesti, privi di possibilità di gioco nel secondo tempo vanno letteralmente nel pallone e a parte una conclusione di Immobile che si stampa sulla traversa, non producono gioco.
Anzi comincia a permeare anche un certo nervosismo e che poi si traduce nel doppio giallo di Keita e poi in quello di Lulic.
Le scelte di Vecchi vanno nell'ordine di praticare una pressione costante sui portatori di palla avversari; non a caso sceglie di schierare Medel a centrocampo con Gagliardini e Brozovic sulla trequarti. Con il croato, pari merito del suo connazionale Perisic (al solito protagonista principale nelle nostre azioni d'attacco), molto attivo in fase di non possesso e che si alza molto anche a pressare i centrali avversari.
Una pressione che aumenta dopo il goal dello svantaggio e il cambio di modulo.
Chiaramente dopo il goal ammetto di essermi abbattuto, mi aspettavo una ennesima sconfitta.
Ma la squadra non ha cambiato atteggiamento e ha letteralmente cominciato a guadagnare campo. Come se fosse una partita di rugby.
Quello che segue, dal goal della Lazio al quarantacinquesimo, è del tutto inatteso.
Infatti andiamo in goal sugli sviluppi di un calcio d'angolo non una volta ma ben due.
La prima con un colpo di testa di Andreolli (già settimana scorsa avevo richiamato questo suo punto a favore rispetto gli altri centrali); il secondo è la dimostrazione che a volte sbagliano anche gli altri. Tanto è vero che il goal del raddoppio è un'autorete confezionata da Hoedt con la complicità del portiere croato (esordiente nel nostro campionato) Vargic sugli sviluppi di un cross di Candreva.
Chiusi gli spazi sull'esterno alla Lazio e inibito Biglia, i biancocelesti, privi di possibilità di gioco nel secondo tempo vanno letteralmente nel pallone e a parte una conclusione di Immobile che si stampa sulla traversa, non producono gioco.
Anzi comincia a permeare anche un certo nervosismo e che poi si traduce nel doppio giallo di Keita e poi in quello di Lulic.
Nell'ammonizione di Hoedt.
Inzaghi capisce che le cose non vanno e prova a serrare le fila inserendo i giovani Basta, Crecco e Lombardi, da cui pretende un contributo in freschezza atletica ma che invece si rivelano impreparati all'occasione.
Inzaghi capisce che le cose non vanno e prova a serrare le fila inserendo i giovani Basta, Crecco e Lombardi, da cui pretende un contributo in freschezza atletica ma che invece si rivelano impreparati all'occasione.
Così siamo noi a trovare il terzo goal con il generosissimo e ancora una volta bravo (questa volta 'full-time' e non da subentrato) Eder.
Nel finale ci sarà spazio anche per Pinamonti e Banega, che entra praticamente gli ultimi cinque minuti al posto di Medel che aveva un problema di natura fisica e al cui ingresso Gabigol lascia polemicamente la panchina.
La partita avrà comunque poche occasioni degne di nota da essere considerate.
Anzi.
Non si può certo definire una partita in cui siano fioccate occasioni da goal da entrambe le parti.
Ciò non toglie che i nostri abbiano fatto una bella partita.
È stato un risultato ottenuto grazie a un atteggiamento di tipo pragmatico da parte del mister e di tutti i giocatori a disposizione.
Dal primo all'ultimo tutti hanno dimostrato grande impegno e concentrazione e questo è particolarmente significativo secondo me alla fine di una settimana in cui sono abbondate le polemiche per le dichiarazioni dei vari Eder, Handanovic... Soprattutto quelle del ds Piero Ausilio, che peraltro prima della partita ha presenziato ai microfoni e chiarito che non c'è stato nessuno scontro con la società. Segno che evidentemente chi sta in alto terrà conto della sua analisi.
Penso che le dichiarazioni di Vecchi a fine gara siano tuttavia le più importanti e in qualche maniera illuminanti per quello che riguarda la strada da intraprendere.
Il mister della nostra primavera si esprime adoperando toni e un atteggiamento pacato e rassicurante e quando gli chiedono da dove ricominciare risponde: 'Dalle cose semplici.'
Che poi è l'idea che è riuscito a tradurre in campo nei novanta minuti contro la Lazio.
Questa Inter deve in effetti ripartire da quelle che sono le vere basi, puntare anche l'anno prossimo a giocare un calcio pragmatico e 'utilitaristico', e dove è evidente che per operare in tal senso sia necessario costruire un gruppo forte prima e oltre che prendere dei giocatori bravi.
Ancora Vecchi ha richiamato l'atteggiamento positivo di Andreolli e Santon (ma ha nominato anche Nagatomo, Medel, Candreva, Brozovic, Perisic, indicando tutti come giocatori da cui ripartire), che quest'anno sono stati probabilmente ingiustamente tenuti ai margini. Il primo in particolare sta dimostrando un attaccamento alla maglia, una maturità e un atteggiamento che vanno presi in considerazione.
Chiaramente continuo a pensare che ogni professionista dia sempre il massimo ma è innegabile che il 'ragazzone' cresciuto nella nostra primavera, quando impiegato, dia qualche cosa in più.
Molto lineare il ragionamento di Vecchi su Barbosa.
Lo ritiene meno pronto di Pinamonti (che probabilmente avrà dato qualcosa in più anche durante gli allenamenti...).
Il brasiliano non ha trovato spazio perché davanti ha Icardi, Eder, Palacio e... Pinamonti e non ha dimostrato di avere le qualità tali da scalare le gerarchie.
Nel finale ci sarà spazio anche per Pinamonti e Banega, che entra praticamente gli ultimi cinque minuti al posto di Medel che aveva un problema di natura fisica e al cui ingresso Gabigol lascia polemicamente la panchina.
La partita avrà comunque poche occasioni degne di nota da essere considerate.
Anzi.
Non si può certo definire una partita in cui siano fioccate occasioni da goal da entrambe le parti.
Ciò non toglie che i nostri abbiano fatto una bella partita.
È stato un risultato ottenuto grazie a un atteggiamento di tipo pragmatico da parte del mister e di tutti i giocatori a disposizione.
Dal primo all'ultimo tutti hanno dimostrato grande impegno e concentrazione e questo è particolarmente significativo secondo me alla fine di una settimana in cui sono abbondate le polemiche per le dichiarazioni dei vari Eder, Handanovic... Soprattutto quelle del ds Piero Ausilio, che peraltro prima della partita ha presenziato ai microfoni e chiarito che non c'è stato nessuno scontro con la società. Segno che evidentemente chi sta in alto terrà conto della sua analisi.
Penso che le dichiarazioni di Vecchi a fine gara siano tuttavia le più importanti e in qualche maniera illuminanti per quello che riguarda la strada da intraprendere.
Il mister della nostra primavera si esprime adoperando toni e un atteggiamento pacato e rassicurante e quando gli chiedono da dove ricominciare risponde: 'Dalle cose semplici.'
Che poi è l'idea che è riuscito a tradurre in campo nei novanta minuti contro la Lazio.
Questa Inter deve in effetti ripartire da quelle che sono le vere basi, puntare anche l'anno prossimo a giocare un calcio pragmatico e 'utilitaristico', e dove è evidente che per operare in tal senso sia necessario costruire un gruppo forte prima e oltre che prendere dei giocatori bravi.
Ancora Vecchi ha richiamato l'atteggiamento positivo di Andreolli e Santon (ma ha nominato anche Nagatomo, Medel, Candreva, Brozovic, Perisic, indicando tutti come giocatori da cui ripartire), che quest'anno sono stati probabilmente ingiustamente tenuti ai margini. Il primo in particolare sta dimostrando un attaccamento alla maglia, una maturità e un atteggiamento che vanno presi in considerazione.
Chiaramente continuo a pensare che ogni professionista dia sempre il massimo ma è innegabile che il 'ragazzone' cresciuto nella nostra primavera, quando impiegato, dia qualche cosa in più.
Molto lineare il ragionamento di Vecchi su Barbosa.
Lo ritiene meno pronto di Pinamonti (che probabilmente avrà dato qualcosa in più anche durante gli allenamenti...).
Il brasiliano non ha trovato spazio perché davanti ha Icardi, Eder, Palacio e... Pinamonti e non ha dimostrato di avere le qualità tali da scalare le gerarchie.
Del resto non giocava con de Boer e neanche con Pioli.
Vecchi, ancora una volta molto positivo, ha detto che la società interverrà nel merito del suo comportamento indisciplinato perché, ancora parole sue, non è vero che all'Inter non c'è una società e ognuno fa e dice quello che gli pare.
Conosciamo tutti i nostri limiti è i limiti della squadra, ma sentire una delle nostre professionalità parlare in maniera così decisa e positiva è stato 'rinfrescante' e senza volere essere in qualche maniera diciamo 'populista': è stata forse la cosa più interista dall'inizio della stagione fino a questo momento.
LE PAGELLE
1. Handanovic. Fascia da capitano al braccio, prende goal per la dodicesima partita consecutiva e con la Lazio che praticamente (traversa di Immobile a parte) calcia in porta solo in occasione del rigore di Keita. Intuisce anche la traiettoria della conclusione del senegalese ma questa è troppo forte e non riesce ad arrivare sulla palla. 6
33. D'Ambrosio. Probabilmente come continuità nel corso della stagione è stato uno dei migliori, se non il migliore, di questa disgraziata stagione. Parte esterno a destra, ma dopo venti minuti passa sul centro-sinistra, dove in coppia con Andreolli non concede praticamente nulla agli avversari. 7
2. Andreolli. Guida la difesa con la sicurezza di un veterano contro una Lazio che ha un potenziale offensivo di tutto rispetto. Si fa notare da par suo sulle palle alte e segna la rete della riscossa. Mi pare abbia il contratto in scadenza. Tra tanti giocatori passati in questi anni a Milano, ce ne sono e ce ne sono stati tanti che non valgono quanto lui sul piano umano e anche come qualità calcistiche. Forse merita questo rinnovo e più considerazione. Altrimenti giusto per lui che vada via. 7.5
24. Murillo. Il rigore c'era, forse no. Non giudico perché non ho rivisto il replay. Fatto sta che Jeison è di nuovo il protagonista negativo assoluto della gara. Probabilmente con la testa è lontano dal mondo Inter anni luce da tempo. Peccato. 5
(Dal 23') 21. Santon. Non ricordo neanche da quanto non si vedeva in campo. Credo abbia raccolto solo qualche minuto nelle ultime gare dirette da Stefano Pioli prima della 'crisi' interminabile di otto risultati negativi. Si posiziona sul centro-destra di fianco ad Andreolli e gioca una gara impeccabile e senza sbavature. Meritati gli elogi di Vecchi nel dopopartita. 6.5
55. Nagatomo. Molto bene. In realtà è lui infatti a doversi occupare dell'uomo più pericoloso dei biancocelesti, cioè Felipe Anderson. Dopo il goal di Keita, gli prende letteralmente le misure e non solo lo contiene in fase difensiva ma si concede anche di attaccare, costringendo proprio il brasiliano ad inseguirlo. Bravo così. 6.5
17. Medel. Ritorna a centrocampo ed è una fortuna perché anche se non sembra al meglio, il suo contributo in fase di pressione dà un contributo fondamentale ad alzare l'intera squadra, che infatti pressa sempre molto alta. 6.5
(Dal 41' st) 19. Banega. sv
5. Gagliardini. Medel non ha sicuramente i piedi buoni, ma giocare con lui accanto invece che con Kondo oppure Brozovic, dà sicuramente più sicurezza. Gaglia ovviamente ne giova e accanto al cileno, anche grazie a una condizione fisica che appare ritrovata, offre una prestazione di grande qualità e quantità come non faceva da tempo. 6.5
87. Candreva. Sin dalle prime battute appare uno dei più determinati. Forse perché ci tiene a fare bella figura davanti al suo ex pubblico. Forse perché, come nuovo arrivo e giocatore di esperienza, sente più di altri il peso della responsabilità del fallimento. Con il passaggio al 3-5-2 il suo rendimento cresce. Un dato da tenere in considerazione per il futuro. Protagonista in occasione del goal del 2-1 con la complicità di Hoedt e Vargic. 6.5
77. Brozovic. Finalmente una prova convincente del croato. Viene il sospetto che forse sia anche perché Vecchi lo abbia finalmente inquadrato tatticamente e schierato sulla trequarti, dove peraltro gioca con la sua nazionale. Gara di grandissimo impegno e corsa, una volta tanto non a vuoto, ma all'interno del sistema di pressing disposto dall'allenatore. 6.5
44. Perisic. Se mezza Europa è sul giocatore, c'è un motivo: è bravo. È uno dei migliori nel ruolo e questo è indiscutibile nonostante la stagione negativa della squadra. Sin dalle prime battute è una vera spina nel fianco della difesa biancocelesti, che appare oggettivamente impreparata davanti alle sue discese in attacco. 6.5
23. Eder. Oggettivamente uno dei migliori. Se non il migliore assieme ad Andreolli. Giocatore che non ha mai fatto mancare il suo impegno nel corso di questa stagione, trova alla fine anche il meritato goal (il sesto in campionato), che fissa il risultato sul 3-1 definitivo per i nostri. Grande soddisfazione al termine di una settimana in cui si è preso la responsabilità di dire parole pesanti e che lo hanno reso bersaglio e oggetto di critiche ingiustificate. 7
(Dal 36' st) 99. Pinamonti. Ha detto che è stata una settimana indimenticabile. In effetti... 18 anni, rinnovo contrattuale, una decina di minuti contro la Lazio e gli elogi di Mister Vecchi. Mi sarebbe idealmente piaciuto vederlo in campo dal primo minuto. Ci saranno spero tante occasioni nel futuro. Auguri. sv
All. Stefano Vecchi. In giro sul web ho letto addirittura delle critiche al mister per quelle che sarebbero state alcune scelte: Santon, non aver fatto entrare Gabigol, avere 'umiliato' Banega (?) facendolo entrare in campo gli ultimi cinque minuti... La verità è che il mister non ha sbagliato nulla. Per la prima volta dopo tanto tempo non solo abbiamo vinto, ma abbiamo visto in campo una squadra. Adesso facciamogli questo triennale e teniamocelo stretto (magari prendiamogli anche un paio di giocatori forti per la primavera...). 8
Vecchi, ancora una volta molto positivo, ha detto che la società interverrà nel merito del suo comportamento indisciplinato perché, ancora parole sue, non è vero che all'Inter non c'è una società e ognuno fa e dice quello che gli pare.
Conosciamo tutti i nostri limiti è i limiti della squadra, ma sentire una delle nostre professionalità parlare in maniera così decisa e positiva è stato 'rinfrescante' e senza volere essere in qualche maniera diciamo 'populista': è stata forse la cosa più interista dall'inizio della stagione fino a questo momento.
LE PAGELLE
1. Handanovic. Fascia da capitano al braccio, prende goal per la dodicesima partita consecutiva e con la Lazio che praticamente (traversa di Immobile a parte) calcia in porta solo in occasione del rigore di Keita. Intuisce anche la traiettoria della conclusione del senegalese ma questa è troppo forte e non riesce ad arrivare sulla palla. 6
33. D'Ambrosio. Probabilmente come continuità nel corso della stagione è stato uno dei migliori, se non il migliore, di questa disgraziata stagione. Parte esterno a destra, ma dopo venti minuti passa sul centro-sinistra, dove in coppia con Andreolli non concede praticamente nulla agli avversari. 7
2. Andreolli. Guida la difesa con la sicurezza di un veterano contro una Lazio che ha un potenziale offensivo di tutto rispetto. Si fa notare da par suo sulle palle alte e segna la rete della riscossa. Mi pare abbia il contratto in scadenza. Tra tanti giocatori passati in questi anni a Milano, ce ne sono e ce ne sono stati tanti che non valgono quanto lui sul piano umano e anche come qualità calcistiche. Forse merita questo rinnovo e più considerazione. Altrimenti giusto per lui che vada via. 7.5
24. Murillo. Il rigore c'era, forse no. Non giudico perché non ho rivisto il replay. Fatto sta che Jeison è di nuovo il protagonista negativo assoluto della gara. Probabilmente con la testa è lontano dal mondo Inter anni luce da tempo. Peccato. 5
(Dal 23') 21. Santon. Non ricordo neanche da quanto non si vedeva in campo. Credo abbia raccolto solo qualche minuto nelle ultime gare dirette da Stefano Pioli prima della 'crisi' interminabile di otto risultati negativi. Si posiziona sul centro-destra di fianco ad Andreolli e gioca una gara impeccabile e senza sbavature. Meritati gli elogi di Vecchi nel dopopartita. 6.5
55. Nagatomo. Molto bene. In realtà è lui infatti a doversi occupare dell'uomo più pericoloso dei biancocelesti, cioè Felipe Anderson. Dopo il goal di Keita, gli prende letteralmente le misure e non solo lo contiene in fase difensiva ma si concede anche di attaccare, costringendo proprio il brasiliano ad inseguirlo. Bravo così. 6.5
17. Medel. Ritorna a centrocampo ed è una fortuna perché anche se non sembra al meglio, il suo contributo in fase di pressione dà un contributo fondamentale ad alzare l'intera squadra, che infatti pressa sempre molto alta. 6.5
(Dal 41' st) 19. Banega. sv
5. Gagliardini. Medel non ha sicuramente i piedi buoni, ma giocare con lui accanto invece che con Kondo oppure Brozovic, dà sicuramente più sicurezza. Gaglia ovviamente ne giova e accanto al cileno, anche grazie a una condizione fisica che appare ritrovata, offre una prestazione di grande qualità e quantità come non faceva da tempo. 6.5
87. Candreva. Sin dalle prime battute appare uno dei più determinati. Forse perché ci tiene a fare bella figura davanti al suo ex pubblico. Forse perché, come nuovo arrivo e giocatore di esperienza, sente più di altri il peso della responsabilità del fallimento. Con il passaggio al 3-5-2 il suo rendimento cresce. Un dato da tenere in considerazione per il futuro. Protagonista in occasione del goal del 2-1 con la complicità di Hoedt e Vargic. 6.5
77. Brozovic. Finalmente una prova convincente del croato. Viene il sospetto che forse sia anche perché Vecchi lo abbia finalmente inquadrato tatticamente e schierato sulla trequarti, dove peraltro gioca con la sua nazionale. Gara di grandissimo impegno e corsa, una volta tanto non a vuoto, ma all'interno del sistema di pressing disposto dall'allenatore. 6.5
44. Perisic. Se mezza Europa è sul giocatore, c'è un motivo: è bravo. È uno dei migliori nel ruolo e questo è indiscutibile nonostante la stagione negativa della squadra. Sin dalle prime battute è una vera spina nel fianco della difesa biancocelesti, che appare oggettivamente impreparata davanti alle sue discese in attacco. 6.5
23. Eder. Oggettivamente uno dei migliori. Se non il migliore assieme ad Andreolli. Giocatore che non ha mai fatto mancare il suo impegno nel corso di questa stagione, trova alla fine anche il meritato goal (il sesto in campionato), che fissa il risultato sul 3-1 definitivo per i nostri. Grande soddisfazione al termine di una settimana in cui si è preso la responsabilità di dire parole pesanti e che lo hanno reso bersaglio e oggetto di critiche ingiustificate. 7
(Dal 36' st) 99. Pinamonti. Ha detto che è stata una settimana indimenticabile. In effetti... 18 anni, rinnovo contrattuale, una decina di minuti contro la Lazio e gli elogi di Mister Vecchi. Mi sarebbe idealmente piaciuto vederlo in campo dal primo minuto. Ci saranno spero tante occasioni nel futuro. Auguri. sv
All. Stefano Vecchi. In giro sul web ho letto addirittura delle critiche al mister per quelle che sarebbero state alcune scelte: Santon, non aver fatto entrare Gabigol, avere 'umiliato' Banega (?) facendolo entrare in campo gli ultimi cinque minuti... La verità è che il mister non ha sbagliato nulla. Per la prima volta dopo tanto tempo non solo abbiamo vinto, ma abbiamo visto in campo una squadra. Adesso facciamogli questo triennale e teniamocelo stretto (magari prendiamogli anche un paio di giocatori forti per la primavera...). 8
Emiliano D'Aniello
Luciano mi sono anticipato perché non so se hai intenzione di scrivere anche tu un post sulla partita. Nel caso ovviamente aspetto una tua e-mail.
RispondiEliminaComunque ieri in Italia - Uruguay U20, Dimarco non è stato utilizzato dal ct Alberigo Evani. L'Uruguay, come noto, ha vinto 1-0.
RispondiEliminaFelicissimo per Andreolli, giocatore secondo me molto sottovalutato.
RispondiEliminaBarbosa, ha certamente sbagliato. Però questa situazione di un giocatore da 30 cucuzze che non gioca mai, è davvero strana.
Prima o poi dovranno spiegarcela. O è il furto del secolo, oppure
c'è qualcosa di serio sotto.
Pinamonti lo vorrei titolare alla prossima, e Zinho entrante.
Comunque trovo ridicoli gli strilli dei media sulle fantasmagoriche spese dell'Inter nel prossimo mercato, quando Ausilio ha detto a grandi lettere che i vincoli del fpf rimangono stretti.
EliminaCerto, se poi si spendono 30 milioni per un giocatore che non entra mai...
Il mercato che pare stia imbastendo Fassone al milan, mi pare di alto livello (ovviamente se le voci si tramuteranno in contratti firmati).
Luciano hai sentito di Bianchessi praticamente licenziato in tronco dai cugini?
RispondiEliminaFinisce l'era degli scippi?Cosa ne pensi?
Si, lo sapevo. Licenziato in tronco piuttosto brutalmente, con una mail
RispondiEliminaFose ci saranno meno attività border line ma ormai il Milan ha una struttura giovanile avviata.
Sono finiti i tempi in cui spadroneggiavamo. Ora una volta Vinceremo noi, una volta loro.
Però qualcosa deve cambiare anche da noi...tanto più che se è vero che restano vincoli sugli acquisti per la prima, i soldi per il settore giovanile credo non vengo calcolati. Quindi è il moemtno di investire forte e di controllare con rigore l'esito degli investimenti
Io trovo paradossale che uno come Pinamonti (bravo giovane per l'amor del cielo) possa essere considerato più pronto di uno che:
RispondiEliminacon il Santos ha vinto due volte il campionato Paulista (2015 e 2016), venendone eletto miglior rivelazione nel 2015; mentre con la Nazionale brasiliana ha vinto nel 2016 la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro
Bola de Prata: 2015
Squadra dell'anno del Campionato Paulista: 2016 .
Odio questo continuo piacentare dirigenti, allenatori.....come se stessimo parlando di menti superiori, inarrivabili.
Poi succede che uno di questi dirigenti si mette a parlare a cuore aperto e dice cose (gruppetti, scarso impegno) che noi tifosi saccenti, incompetenti e disinformati ripetevamo da tempo.
Sono d'accordo con Luciano quando dice che ci vuole equilibrio nelle affermazioni...ecco io sono per l'equilibrio in entrambi i sensi.
Ausilio però non ha detto nulla riguardo a Barbosa.
EliminaGuarda come entra il brasiliano e guarda come è entrato Pinamonti in Europa League, con l'Empoli e ieri.
Non è questione di menti superiori ma di competenze e soprattutto conoscenze concrete della situazione. I tifosi parlano considerando dieci variabili e sommando queste, quando in realtà gli elementi da considerare sono cento.
EliminaGabriel Barbosa:se tutti gli allenatori che si sono alternati sulla ns. panchina non lo hanno fatto giocare evidentemente un motivo ci sarà ...però non vorrei leggere tra le motivazioni il fatto che non gioca per la squadra e non conosce i meccanismi per stare in campo degnamente...rivediamo le partite degli ultimi due mesi e spiegatemi dove e quando avete visto queste caratteristiche applicate dai nostri giocatori.
EliminaSe hai le competenze e le informazioni ma non sai che fartene, non le sfrutti, fai la fine di Schettino (uno competente)...ti areni.
EliminaBarbosa in questa stagione non ha avuto una sola vera chance, chiunque avrebbe tirato i remi in barca al suo posto.
E anche Vecchi alla fine mi ha deluso, lasciandosi anche lui convincere che l'usato sicuro è meglio del nuovo che non si conosce.
Però... su Barbosa, penso che convenite che si possa dire che noi non lo 'conosciamo', ma che gli allenatori che vedono lui e gli altri giocatori sul campo tutti i giorni, invece sicuramente sì. Io penso che ci troviamo davanti a un ragazzo assolutamente impreparato a giocare nel calcio europeo. Se questo è qualche cosa su cui si possa lavorare, io non lo so. I 'report' e i segnali che arrivano dal mondo-Inter non sono dei più positivi. Sicuramente è stato fatto un investimento importante, quindi non potrà essere scaricato in nessun modo possibile (anche volendo), a meno che non intervenga Kia che per qualche interesse a tenere buoni i rapporti con Suning, trovi una soluzione per sbrogliare la matassa.
EliminaSono certo che invece Daniele la nave l'avrebbe guidata benissimi, pur senza competenze
EliminaDA SOFASCORE:
RispondiEliminaIcardi nelle ultime tre (TRE) partite:
33 passaggi effettuati con precisione del 54,4%
4 tiri di cui 1 in porta, 0 gol, 0 falli subiti, 2 palle perse, 14 uno contro uno tentati con 5 riusciti.
EDER contro la Lazio 26 passaggi effettuati con precisione del 73,1%
4 tiri di cui 1 in porta, 1 gol,3 falli subiti,2 palle perse, 13 uno vs uno tentati di cui 9 riusciti.
Le statistiche non dicono tutto, ma possono aiutare a comprendere meglio...
Emiliano non concordo con sv a Pinamonti. In 10 minuti recuperati due palloni, uno addirittura in mezzo a due Laziali in area e consegnata di tacco a Banega che doveva solo tirare e fare gol da quella posizione. Poi il tiro in mezza rovesciata alla fine . almeno 6,5 lo meritava . Hai dato 6,5a Medel che ha commesso rigore su Keita , fortuna vuole che l'arbitro sbagliando l'abbia ammonoto.
RispondiEliminaammonito
EliminaHai ragione. Forse avrei potuto comunque dare un voto anche a Pinamonti. Non volevo essere troppo celebrativo nei confronti del ragazzo per cui ho comunque speso parole importanti. Su Medel... secondo me merita 6.5, il suo rendimento è stato molto importante, ha recuperato un sacco di palloni (credo sia il primo in assoluto per palloni recuperati nella partita), ha dato un contributo determinante.
EliminaPropongo di partire con eder centravanti titolare il prossimo anno
RispondiEliminaNo, non è una vera prima punta.
EliminaMa proporrei di partite con un centravanti diverso da Icardi l'anno prossimo.
.... fortuna che nn ha sbagliato il goal da un metro a porta vuota....#eder
EliminaDecisamente più difficile di quello di Icardi contro la sampdoria che poteva cambiare il nostro finale di stagione #icardi...
EliminaValuta la prestazione Lou... E l'impegno, perché è di quello che sembra mancare la squadra. Icardi ne è ahime l emblema
....se icardi si impegnava ne faceva 40...con un allenatore appena discreto che disegnasse un minimo di manovra per sfruttarne le caratteristiche ...
EliminaPuò darsi... Ma non si è impegnato...e per me tanto badta per non volerlo più all inter.
EliminaPuoi non impegnarti se sei Ronaldo (il fenomeno) perché poi quando hai palla sei eccezionale.
Icardi ad oggi è un ottimo realizzatore, non un grande attaccante
Lou dimmi quale allenatore potrebbe disegnare un minimo di manovra per sfruttare le caratteristiche di Icardi ( tu cosa proporresti ? ) .
EliminaE poi come mai gli ultimi allenatori non riescono ad insegnargli come giocare ? Spalletti per esempio quest'anno è riuscito a tirar fuori un ottimo giocatore da un discreto Dzeko.
Dopo anni comincio a dubitare che Maurito sia un buon giocatore completo, guai a cederlo pensavo, ma condiziona tutti gli schemi. Eppure riceve un sacco di cross.... Non è' adatto ad un gioco manovrato molto con palla a terra e non riesce spesso a dialogare con i compagni e non ha quasi dribbling. Mancini in effetti aveva avuto il coraggio di lasciarlo fuori.
Forse le mie sono eresie ma secondo me vale la pena di prossima stagione di riflettere a fondo - scelto l'allenatore - se impostare una squadra su Icardi o se cercare di ricavarne il massimo dal mercato.
Scherzando ricordo che anche Ibra a Barcellona non ha mai reso come ci si aspettava. Anche la vendita di Higuain ( ma qui non si possono fare paragoni con Icardi ) sembrava un delitto ed invece il Napoli non solo non ha avuto bisogno di Milik, ma anzi ha trovato un fior fiore di attacco.
Girerei la domanda di Claudio anche a Fabio. Senza nessun intento provocatorio, Fabio, ovviamente. Sono curioso di sapere se secondo te con uno degli allenatori che avvicinano alla nostra panchina (Simeone, Conte, Spalletti...) Mauro e magari lo stesso Candreva potrebbero essere 'adoperati' diversamente e avere un rendimento migliore.
EliminaIntanto su sky intervistano Sacchi che elogia i bianconeri.
RispondiEliminaIl tutto nell'ambito del premio intitolato a Peppino Prisco: questo è sadismo verso lo spirito del grande Peppino.
Intanto online il sondaggio più atteso da tutti: 'Vota il migliore giocatore dell'Inter 2016/2017.'
RispondiEliminaLo trovate sulla colonna dx del blog. Come sempre.
Vediamo che esce fuori.
Emiliano hai visto ieri sera Mancio alla d.s. ?
EliminaNon mi pare abbia detto qualcosa d'irragionevole o di offensivo nei confronti dell'Inter.
Sono ora con mio fratello e a proposito del Mancio, mi proponeva di lanciare un sondaggio su chi sia stato il migliore allenatore dell'Inter post-Mourinho (scherzosamente io rilanciavo con 'Vota il migliore allenatore dell'Inter 2016/2017'). Magari adesso lo propongo...
EliminaComunque ho letto le sue dichiarazioni Dino, non ho guardato la trasmissione. A me lui sembra seriamente interessato a ritornare in sella. Non a tutti l'ipotesi sarebbe gradita, ci può stare: ognuno ha le sue preferenze e i suoi giudizi. Ma nel mondo Inter per molti resta l'ipotesi preferita. E sicuramente resta il nome più autorevole possibile per la nostra panchina e il più bravo in circolazione. Penso che però potrà succedere solo se il Mancio abbia un rapporto molto forte con Sabatini (sono convinto che con Ausilio il rapporto sia molto buono,figuriamoci con Oriali, se Lele dovesse tornare, sicuramente non sarebbe sgradito a Zanetti né a Gardini) perché chiaramente lui ritornerebbe solo avendo maggiori garanzie e più forza che prima del suo addio. Amo particolarmente il Mancio e personalmente ne sarei entusiasta... ma chiaramente continuo a credere poco in questa possibilità. Sarebbe un vero colpo di scena.
Comunque non mi pare proprio abbia detto nulla di irragionevole o di offensivo. Né in questa occasione né in quelle precedenti. Naturalmente non possiamo sapere nel caso fosse rimasto, se avremmo centrato il terzo posto... Forse no, ma sicuro il campionato non sarebbe stato così catastrofico e si sarebbe continuati a lavorare secondo una linea progettuale definita.
Non riuscirò a comprendere i tifosi così rancorosi nei suoi confronti. Ma del resto ho letto e sto leggendo un sacco di critiche a Vecchi su twitter in queste ore e trovo la cosa veramente incomprensibile.
Ho votato altri in quanto non c'era il nome di Pinamonti, il migliore di questa stagione per l'attaccamento dimostrato verso i nostri colori. Lui ed Andreolli sugli altri stendiamo un velo pietoso !
EliminaMi farebbe molto piacere il rinnovo di Andreolli. Forse dico una cazzata, ma starei attento a cosa possono effettivamente dare sia lui che Ranocchia nel prossimo futuro. Tanti centrali fino ai trent'anni hanno avuto un rendimento scostante se non insufficiente per poi (ottenuta la giusta maturità e se in condizioni fisiche ottimali) emergere a alti livelli dopo la trentina. Penso in primis a Barzagli, esempio lampante in questo senso. Prima del suo ritorno alla Juventus lo ho sempre considerato un difensore mediocre e come tanti, invece si è rivelato poi negli ultimi anni il miglior centrale italiano in circolazione (ora giustamente in calo data l'età).
EliminaHo lanciato anche il sondaggione 'estivo' (nel senso che è assolutamente 'leggero') sul migliore allenatore dell'Inter post-triplete.
EliminaTorno su Vecchi...la mia domanda non era finalizzata a proporlo come nostro futuro allenatore mi e vi domandavo cosa non ha permesso a Vecchi di avere la possibilità di allenare in serie A. Non ho mai criticato la sua Primavera, anzi auspicavo che divenisse il nostro De Rossi. Secondo me, ma non sono esperto, le sue squadre rendono più del valore dei singoli ed è bravissimo a creare un spirito di gruppo.
RispondiEliminaAllora ripeto cosa gli manca per allenare in serie A ?
Penso che Luciano e chi segue regolarmente le gare della primavera potranno rispondere molto meglio di me.
EliminaSecondo me gli manca solo esperienza. Nel senso che non lo ha mai fatto e la esperienza a più alto livello è un mezzo campionato di B con il carpi (che poi l'anno dopo fu promosso in Serie A).
Al momento non sembra interessato a cimentarsi in un'avventura di questo tipo e intenzionato invece a continuare il suo lavoro con le nostre giovanili (che mi va benissimo). In via generale, se si parlasse di una sua promozione, non sarei contrario... se chiaramente questa fosse prevista da Sabatini e Ausilio e avallata da un ragionevole piano tecnico. Ma penso sia una ipotesi remota. Comunque 'a occhio' non mi sembra abbia meno di tanti allenatori della massima serie. Al contrario. non a caso chi lo 'critica' lo fa dicendo sia un allenatore non da giovanili ma da prima squadra e lo stesso Samaden in verità lo ha scelto proprio perché in possesso di questo requisito.
Icardisi può cedere subito, a patto di trovare un centravanti che "Si impegni sempre" (SIC!!), faccia giocare bene la squadra e faccia, ogni stagione, una ventina di gol. Sopratutto faccia i gol. Io sono all'antica, il difensore, in primis, deve saper DIFENDERE, dopo impostare, essere elegante e così via; l'attaccante, in primis, segnare, dopo aiutare, essere "generoso"...il "generoso" Graziani venne così definito quando lui correva e Pulici segnava...
RispondiEliminaNoi abbiamo avuto, recentemente, un fuori classe, Milito, eppure la stagione in cui, anche a causa di infortuni, il numero di suoi gol crollò venne messo in discussione e non solo tra i tifosi; Palacio, un maestro nei movimenti, quando ha smesso di segnare è stato considerato "vecchio", finito, infatti è finito in panca. Il qui tanto elogiato, anche giustamente, Belotti, ora che non segna da 6 partite (non 6 mesi, 6 partite) viene criticato, è nervoso e, visto domenica, manda i compagni a quel paese...il centravanti deve, in primis, segnare. Petagna fa tanto movimento, lotta, difende palla ma segna 6 gol, infatti "non è pronto", e NON lo dico io ma lo stesso Petagna che, intervistato, dichiara che per un "grande salto" avrebbe bisogno di triplicare il suo bottino (sentito con le MIE orecchie...). Quindi vendere Icardi va bene, ma si dovrebbe partire da un "Morata" in su, non falsi nueve o mezze seghe. Con tutto il rispetto Edere non appartiene ai "da Morata in su", forse, ma forse, Belotti. Io però in uno scambio alla pari Icardi-Belotti sarei, ancora, dubbioso, per quanto moltecose, calcistiche, di Icardi non mi piacciano.
Io non cederei Icardi, comunque...
EliminaSinceramente per me Morata non vale icardi ed è un giocataore che non mi entusiasma.
È chiaramente un mio giudizio personale.
Fermo restando che vorrei avere in rosa almeno due numeri 'nove' l'anno prossimo (magari tre compreso Pinamonti) accetterei la cessione di Icardi solo per un giocatore nettamente più forte di lui. Questo non può nel modo più assoluto essere Petagna né alcun altro centravanti del campionato italiano. Forse Belotti (in realtà ho già detto che li farei giocare assieme, magari in un 'rombo' o in un 3-5-2 oppure falso rombo con un'ala a fare il 'trequartista'), che mi piace sicuramente molto per le qualità caratteriali, ma nel cambio ci dobbiamo almeno guadagnare un po' di milioni per prendere un altro attaccante. Non esiste pensare che i due abbiano la stessa valutazione, Mauro vale sicuramente molto di più.
D'accordo, icardi ovviamente deve essere cambiato per un attaccante "da Morata in su", e non sono moltissimi. Ma secondo me è da cambiare.
EliminaEmiliano siamo in 2, almeno per assenza di alternative. Morata con Icardi, non mi dispiacerebbe... L'esempio Morata era per creare una "categoria"...
EliminaChe poi...quando icardi supera i 20 gol... Arriviamo Ottavi...
EliminaSe ne fa meno...la nostra classifica migliora..
Lou dimmi quale allenatore potrebbe disegnare un minimo di manovra per sfruttare le caratteristiche di Icardi ( tu cosa proporresti ? ) .
RispondiEliminaE poi come mai gli ultimi allenatori non riescono ad insegnargli come giocare ? Spalletti per esempio quest'anno è riuscito a tirar fuori un ottimo giocatore da un discreto Dzeko.
Dopo anni comincio a dubitare che Maurito sia un buon giocatore completo, guai a cederlo pensavo, ma condiziona tutti gli schemi. Eppure riceve un sacco di cross.... Non è' adatto ad un gioco manovrato molto con palla a terra e non riesce spesso a dialogare con i compagni e non ha quasi dribbling. Mancini in effetti aveva avuto il coraggio di lasciarlo fuori.
Forse le mie sono eresie ma secondo me vale la pena di prossima stagione di riflettere a fondo - scelto l'allenatore - se impostare una squadra su Icardi o se cercare di ricavarne il massimo dal mercato.
Scherzando ricordo che anche Ibra a Barcellona non ha mai reso come ci si aspettava. Anche la vendita di Higuain ( ma qui non si possono fare paragoni con Icardi ) sembrava un delitto ed invece il Napoli non solo non ha avuto bisogno di Milik, ma anzi ha trovato un fior fiore di attacco.
Ibra a barcellona non ha reso, ma quel Barcellona non voleva un centravanti, neanche diverso, stile Eto'o (che pure rendeva...), per ragioni, sembra, tecniche e non tecniche. Ma, dopo, Ibra è rimasto Ibra...per come ragiono io l'errore fu del Barcellona, un errore di..."onnipotenza", se quel Barcellona fosse riuscito a "integrare", con qualche "sacrificio" di tutti, Ibra sarebbe diventato imbattibile. Ma "Dio" in quel Barcellona c'era già...meglio così, per noi.
EliminaComunque senza integrarsi fu decisivo in Liga, suo il gol al Madrid...
Quel barcellona con Ibra perse 3 partite in TUTTA la stagione...
EliminaIbra è ibra..
Inter appena normale, che fa un figurone di fronte ad una Lazio versione "siamo già al mare".
RispondiEliminaMi piacerebbe entusiasmarmi per un 3-1 in casa della brillante quarta in classifica, ma non posso non notare che, fino a quando i biancocelesti hanno spinto - anche pochino, senza nemmeno premere il piede sull'acceleratore- i nostri Beneamati hanno fatto la solita figura di cavolo in difesa, a partire da Murillo (vero disastro di questa stagione) per continuare con Nagatomo (buonino in spinta, come al solito nullo in fase difensiva) per finire con Medel (che corre, corre e corre, ma ha le gambette corte, corte e corte e spessissimo non ce la fa a stare dietro all'avversario che accelera).
Diciamo che la Lazio ha avuto un livello di impegno pari a 2 (scala da 1 a 10), e la cosa che mi ha stupito è stata che, anche giocando in totale relax, gli aquilotti pensavano comunque di fare un sol boccone dell'Inter - come palesato dall'assurdo nervosismo del secondo tempo-; insomma, siamo al punto che chiunque scenda in campo contro i nerazzurri pensa di disporne a piacimento... tempi cupi, cupissimi.
Chiudo con un moto di stupore assoluto: possibile che - come vedo qui sul blog - ci siano davvero degli interisti che pensano di vendere Icardi? Incredibile, ragazzi... stiamo parlando di uno dei 3 più forti attaccanti d'area del mondo (al suo livello vedo solo Suarez, e anche Higuain in area non mi sembra altrettanto letale)... Icardi ha segnato 24 gol potendo disporre, in tutto il campionato, forse di una quarantina di palle giocabili! No, dico, immaginiamo un Icardi servito a dovere da una squadra con un gioco veloce e brillante... credo straccerebbe tutti i record passati, presenti e futuri.
Leggo addirittura di Belotti al posto di Icardi... faccio una domanda: avete pensato davvero a mettere Belotti al centro di un'area dove arriva forse una palla giocabile a partita? Secondo me ucciderebbe i compagni di squadra entro 2 settimane :-)
Non scherziamo... Icardi, Perisic e Handanovic sono, a mio personale avviso, i 3 fuoriclasse su cui ricostruire, insieme ad altri già bravi, ma che possono dare molto di più (Gagliardini, Joao Mario, Candreva e anche Brozovic, che a me piace tantissimo).
Alla prossima, e vada un ricordo al meraviglioso 22 maggio 2010.. il giorno in cui fummo in cima al mondo, e anche il giorno in cui cominciammo a ruzzolare giù a precipizio, purtoppo :-(
Ho il sospetto che uno tra Icardi e Perisic almeno andrà via. Chiaramente a suon di milioni... Ovviamente dispiace perché penso siano i due migliori della squadra, mi auguro però che chi arrivi al loro posto sia ovviamente più forte.
Eliminaio NON venderei mai Icardi. Facevo un commento morigerato che segue lunghe polemiche con utente fabio che giudica Icardi poco più di una ciofeca...........esagero ma non troppo.
EliminaMai detto che è una ciofeca... Lo ho valutato una 70/80ina di milioni. A meno non lo venderei mai.
EliminaIl problema di Icardi è DrJ che il calcio è uno sport che si gioca in un campo di circa 100mt... E che la manovra offensiva parte come minimo dagli ultimi 40 metri...
Non bisogna ridurre l'attacco agli ultimi 16 metri... Perché cosi potrebbe essere se si giocasse senza fuorigioco... Ma non è cosi.
Amdtaf, ribadisco che Icardi è il nostro miglior giocatore, a livello individuale. È anche quello di maggior valore.
EliminaIo nutro enormi dubbi sulle sue capacità morali di sacrificio per il gruppo (evbene si..il calcio è uno sport di squadra..) e di egocentrismo calcistico.
Inoltre ho anche dubbi tecnico tattici che sia il tipo di attaccante che rende più per se stesso che per la squadra.
Ovviamente qualora venisse sostituito,questo andrebbe fatto per un altra forte attaccante (valore dai 50mln in su).
Poi su quale...si puo discutere..
Miglior giocatore: Berni. ha fatto panchina e tribuna con impegno e dedizione alla causa totali
RispondiEliminaIl mancato rinnovo sarebbe un'infamia. :)
EliminaCome sventola asciugamani lui nessuno al mondo. Sempre, mica a partite alterne.
EliminaAdesso si scherza, sarà sicuramente una brava persona...
Solo Brozovic gli è stato superiore,quasi commovente lka sua dedizione :)
EliminaA me sembra un simpaticone.
EliminaAnche a me diverte, diciamo che non è un gladiatore ?
EliminaBerni rappressenta il giocatore migliore: se fosse per lui e il suo impegno in allenamento e nel prendere lo stipendio a fine del mese, l'Inter sarebbe arrivata in una posizione migliore in classifica. Si scherza, naturalmente.
EliminaCuriosità. Mi rivolgo a Fabio e gli altri amici del blog. Fermo restando che io terrei Maurito e che in via generale non credo che lui partirà, quali e quanti attaccanti (centravanti) ci sono migliori di Icardi in circolazione e che teoricamente e realisticamente potrebbero essere presi dall'Inter? Escluderei subito dal novero Lewandowski e Suarez (anche Messi e Ronaldo potrebbero essere considerati dei centravanti). Escludo per forza di cose Higuain, lo stesso Dzeko e Ibra per 'limiti di età'.
RispondiEliminaCi aono tante valutazioni da fare..in primis chi sarà l'allenatore, e se si vuole fare un acquisto per essere da subito ipercompetitivi o in prospettiva.
RispondiEliminaNe cito alcuni, che non so se sono meglio o peggio di icardi ma potrebbero a mio parere esserne sostituti.
Lukaku, Kane, Rashford, Diego Costa, Morata, Lacazette,Griezman,Abumeyang, Alario, Dolberg, Mertens, Benzema,thomas muller,aguero
Cavani
EliminaPotremo sembrare in eterna polemica, ma ti garantisco che non è così e mi fa piacere confrontarmi con te.
EliminaHai elencato sicuramente tutta una serie di grandi attaccanti. Tra questi mi permetto di dire che Alario e Dolberg non sono ad oggi comparabili a Maurito per ovvie ragioni. Così lo stesso Rashford, per quanto sia sicuro molto molto promettente.
Altri li considero più seconde punte che centravanti veri e propri (penso a Lacazette, che comunque è un grande realizzatore, mi piacerebbe molto vederlo in un campionato diverso da quello francese... pare promesso all'Atletico oppure Griezmann che è chiaramente fortissimo).
Altri secondo me sono imprendibili.
Quelli 'possibili' credo siano Aubameyang, MOrata, oltre Alario e Dolberg che però ad oggi considero più delle promesse che delle certezze. Di questi solo Aubameyang è probabilmente superiore a Maurito, ma è anche più vecchio di quattro anni.
Prendere uno invece come Cavani o Aguero cambierebbe chiaramente tutto. Parliamo di numeri uno. Però penso che sia proprio difficile che questo possa succedere.
io considero Icardi uno dei migliori al mondo
RispondiElimina24 anni pres:125 gol:71
proprio non capisco come si possa anche solo discutere un giocatore del genere
lo reputo un giocatore alla Trezeguet
non gioca per la squadra ma i gol li sa fare (in una squadra disastrata come la nostra) avrei tanto voluto vederlo di fianco a Salah o Dybala
non è un giocatore da 4-2-3-1 non ha queste caratteristiche ma come finalizzatore non ha eguali (e me lo tengo stretto)
Esatto, Icardi può ricordare trezeguet nella capacita realizzativa e freddezza sotto porta...
EliminaMa non ha capacità di partecipare alla manovra, e cattiveria che aveva il francese, e i movimenti per favorire il gioco di una seconda punta di David.
(A 24 anni lui 24 gol e del piero 16 in 34 partite..)
Diciamo però che la Juventus in cui giocava Trezewguet era un po' più forte di questa Inter... Mettiamoci un attaccante vicino a Mauro e un sistema di gioco diverso, che secondo me il 4231 in assoluto se non hai grandissima qualità non è il sistema di gioco ideale nel nostro campionato, e poi ne parliamo.
EliminaIntanto con Spalletti ci siamo quasi. W Sabatini sembra avere preso in pugno la situazione.
RispondiEliminaOttimo avere l'allenatore a fine maggio. Il sogno sarebbe stato Simeone, Conte non mi convince(va) totalmente. Di Spalletti ho già detto. Mi sembra voglia davvero vincere e spero venga con la convinzione e con le garanzie che da noi si possa vincere.
RispondiEliminaPensate verrebbe con la consapevolezza che l'anno prossimo la Roma (ma anche il Napoli) sia ancora davanti a noi in classifica?
EliminaSecondo me sì Gabriele. Perché a Roma non resta di sicuro e non ha altre offerte dello stesso livello di quella dell'Inter e quella nostra è sicuramente un'offerta allettante sia economicamente (si parla di un triennale) che tecnicamente perché dovremmo avere delle risorse, pure limitate, da investire e abbiamo Sabatini che lui conosce bene e che dovrebbe costituire per lui una garanzia. Partiremo chiaramente dietro le solite tre... ma se tutto va bene dovremmo partire immediatamente dietro di loro, senza disputare le coppe europee e si suppone con una squadra attrezzata...
EliminaGabriele Conte non ti convince dal punto di vista umano o tecnico ? In effetti con un allenatore già a fine maggio si può impostare una campagna acquisti funzionale alle sue esigenze. Sperando che sia vero quel che dice Luciano, ovvero 3/4 innesti di forti giocatori e si può lottare per CL. Un solo dubbio su Spalletti, la sua capacità di gestire la piazza di Milano ma forse un grande aiuto lo darà Sabatini
RispondiEliminaPer il suo passato principalmente, non riesco a dire "spero venga". Ovviamente se dovesse arrivare direi "spero vinca" :)
EliminaLa piazza di Roma non è tanto più facile, eh. Forse sono diverse ma non saprei dire se una sia più difficile dell'altra. A Roma ha dovuto affrontare il ritiro di Totti, facendo sempre il bene della squadra, e, un po' accentra molto l'attenzione su di sé. Il suo lavoro a Roma lo giudico molto buono (magari facendo qualcosa in più nelle due coppe sarebbe stato ottimo), non so poi quanto eventualmente riuscirà a fare da noi.
Comunque diverse settimane fa , quando venivano sparati nomi di grandi giocatori, chiedevo delucidazioni in merito al FFP. Nel periodo di crisi di risultati anche le aspettative per il mercato si sono ridimensionate e giocatori che sembravano vicini ora sembrano sfumati. Credo le cose siano abbastanza slegate e quindi frutto dei media e dell'umore dei tifosi perché dubito che l'ingresso in Europa League possa incidere in modo così rilevante
Spalletti è allenatore capace di coniugare risultati e gioco. L'importante sarà avere una squadra più forte ed una società in grado di supportarlo. Certo anche a Roma ha dovuto affrontare delle situazioni (ad esempio Totti) di non facile gestione. Umanamente sarebbe preferibile Simeone, interista e capace di trasmettere una "garra" incredibile alle sua squadra che ha consentito all'Atletico di fronteggiare Real e Barcellona.
RispondiEliminaCon Simeone ci sarebbe lo stadio esaurito ogni domenica
EliminaSpalletti è un ottimo allenatore. avrei preferito Conte o Simeone, ma non potendo arrivare a loro, mi va bene Spalletti. Se gli diamo una squadra buona, sicuramente non fallirà.
RispondiEliminaQuesto incontro romano la dice lunga su chi comanda ora a casa nostra: ZANG+SABATINI.
RispondiEliminaIl nome di Spalletti girava da qualche settimana nella sede dell'Inter. Ve lo avevo anticipato.
RispondiEliminaSpalletti non mi convince del tutto, ma la cosa importante è iniziare ad impostare il lavoro adesso......e allora alla fine va bene anche Spalletti.
RispondiEliminaEmiliano #2
RispondiEliminaIeri vittoria per 1 a 0 dell'Uruguay sull'Italia come detto. Purtroppo non sono riuscito a vedere la partita, ma un pochino i sudamericani li conosco. Arrivano al Mondiale in grandissima forma, dopo l'eccelso sub.20 disputato a febbraio. Nel post precedente parlavi di De La Cruz e non sbagli.. ma ovunque caschi, trovi il meglio a livello mondiale. Il migliore credo sia Rodrigo Amaral; se riesce al risolvere il problema di sovrappeso, ne sentiremo certamente parlare. Ha un sinistro che ho visto appartenere a pochi, sinceramente..
Poi chiaro, il neo juventino Bentancur, che vede calcio come pochi ma bisogna vedere se reggerà soprattutto il ritmo, decisamente più alto, della difficile Serie A. Chiaro che ad ora difficilmente sarebbe pronto anche per una piccola del nostro campionato, ma ha tutto (o quasi) per affermarsi.
Poi Schiappacasse già prelevato dall'Atletico Madrid la passata stagione (che forse ha leggermente deluso al Sub. 20), Valverde già una stagione al Real Castilla di Solari che l'ha impostato da centrale di centrocampo con ottimi risultati, Mathias Oliveira, Benavidez, Rogel.. potessi, li prenderei tutti!
Per quello che avevo letto documentandomi in giro, immaginavo fosse una squadra importante. Conoscevo in particolare (più di fama che altro) Schiappacasse, ma in quel breve tratto di partita che ho visto non si è messo particolarmente in mostra. Mentre ti confermo che de la Cruz ha una rapidità nella progressione palla al piede che è veramente notevole. Partiva da destra, ma ha la propensione ad accentrarsi invece che attaccare sugli esterni (credo che sia mancino). Ha destato grande impressione... anche se non ho visto tutta la gara. Mi pare abbia sbagliato il rigore comunque. Purtroppo non ho notato particolarmente Amaral.
EliminaL'Italia in quella mezz'oretta che ho visto non ha destato grande impressione. Favilli sembra sicuramente quello più pronto e che riesce a farsi rispettare con maggiore 'autorità'. Niente di particolare Orsolini. Barella ha un piede molto sensibile, ma questo lo avevamo notato anche quando ha giocato contro di noi in campionato. Non so perché non abbia giocato Dimarco... mi pare che verso la fine della stagione avesse avuto dei problemi, forse non è al top.
Mi verrebbe molto complicato consigliare a un medico come somministrare una terapia, piuttosto che indicare a un manager come dirigere un'azienda o ancora indicare a un tecnico di laboratorio i punti di prelievo..
RispondiEliminaDiversamente nel calcio. Tutti sanno, tranne gli addetti ai lavori chiaramente.
Carissimo ILI soo ovviamente d'accordo con le tue ultime considerazioni, ma ritengo che si debba essere realisti.
RispondiEliminaQuando Gimon mi ha dato la possibilità di avere un blog "mio" avevo due obiettivi con i quali volevo distinguermi dalla maggioranza di coloro che gestiscono uno spazio in rete o vi intervengono:
riaffermare la supremazia della professionalità rispetto all'entusiasmo dilettantesco di noi tifosi (per intenderci sono sicuro che qualunque allenatore sulla sua squadra ne sa più di me e quindi sono consapevole che le mie sono solo opinioni)
riconoscere che un giocatore è un professionista che firma contratti temporanei da onorare nel migliore dei modi.
Pensavo (penso) che l'attaccamento alla maglia e ai simboli debba essere dei tifosi; il rispetto degli obblighi contrattuali è l'impegno del professionista.
per questo delle chiacchiere, dei giuramenti di fedeltà, del baciare la maglia e simili comportamenti a me importa zero.
Queste due "battaglie" bisogna riconoscerlo, sono state perse clamorosamente ed è inutile continuare a sostenerle.
cercherò di prenderne atto evitando d'ora in poi polemiche su queste questioni.
Quasi tutti i tifosi vogliono esprimere giudizi drastici su ogni aspetto della vita del club e amano chi è prodigo di riconoscimenti (quasi sempre fasulli, ma non importa) ai simboli che il tifoso stesso ama
Luciano, se posso permettermi, non penso che tu abbia perso le tue battaglie (né mi sembra che per fortuna tu ci abbia rinunciato, nonostante ciò che sostieni in questo commento). Personalmente posso dire di avere cominciato a seguire questo blog sin dagli inizi, stagione 2011/12, vivevo a Berlino, un momento molto particolare della mia vita... da allora è l'unico che ho continuato a seguire con regolarità e avere contribuito, contribuire alal sua sopravvivenza per me è motivo di grande orgoglio, se così possiamo dire. Mi fa piacere certo poter condividere anche attivamente i miei post, ma naturalmente sono i tuoi commenti e i tuoi interventi quelli che interessano principalmente me e gli altri che seguono il blog (che sono tanti, il blog registra più di 2.000 accessi ogni giorno). Inoltre si è creata una piccola comunità che secondo me, senza nulla togliere ad altre realtà, costituisce una piccola ricchezza nell'universo dei blog calcistici sul web. SIcuramente molto spesso non si è d'accordo, si può dissentire, però va detto che il livello di discussione è sempre molto alto (secondo me). QUesto è un tuo grande merito nell'opera che fai di diffusione della tua cultura calcistica e sportiva (dove per cultura non intendo solo conoscenze ma anche 'filosofia').
EliminaSe tutti fossero dei professionisti che svolgono al meglio il proprio lavoro, se chiunque ha delle nozioni le applica al meglio per ottenere i migliori risultati...
EliminaSaremmo di fronte ad un mondo perfetto, in cui chi piu nozioni sa...piu sa fare.
Ma non è cosi...
Soprattutto in una scienza non matematica come il calcio, dove l'intuito l'estro e la genialità sono parte integrante dello sport.
Il tuo discorso sarebbe perfetto per il mondiale dei robot..
Detto questo, vengo alle mie opinioni sulla questione Spalletti.
RispondiEliminaPremesso che nutro un'istintiva fortissima e irrazionale prevenzione verso l'uomo, che neppure io so spiegarmi, proprio perché non razionale, credo che a questo punto sia la scelta giusta.
L'inter ha provato a prendere i 3 big (Simeone Conte Allegri). Con due di questi ci sono stati approcci che hanno portato a una proposta definitiva, rispetto alla quale gli interpellati si sono riservati la risposta. Che alla fine è stata negativa per il Cholo e lo sarà verosimilmente per Conte.
Ora non volendo affidarsi a candidature, soprattutto straniere, anche affascinanti ma troppo rischiose dopo anni di insuccessi, la scelta dei migliori si limitava a pochissimi nomi. irraggiungibile sarri, scartato il Mancio che sarebbe stato una minestra riscaldata per la seconda volta, restava quasi solo Spalletti, tra quelli che possono riuscire o meno ma hanno una solida esperienza del nostro calcio e delle problematiche relative al gestire una squadra che aspira ai vertici di classifica.
E' presto per dirlo, ma si profila un gruppo di comando che potrebbe lavorare in perfetta sintonia: Sabatini Ausilio Spalletti. Dai soldi che sarà possibile immettere sul mercato e dal funzionamento di questo trio dovrebbero decidersi le sorti prossime della società e della squadra.
Sabatini dovrebbe dare gli imput, Ausilio essere operativo. Spalletti in accordo con gli altri gestire al meglio il materiale disponibile. Con Zang che vigila da vicino.
Mi aspetto molto da Sabatini. Anche in relazione al settore giovanile dove non so se introdurrà uomini di sua fiducia, ma spero quanto meno che dia imput precisi: spendere solo sui giovani più forti, tempestivamente.
vedremo già entro poche settimane come si svilupperà il mercato della prima squadra.
Se è vero che dobbiamo realizzare una plusvalenza di 30 milioni entro il 30 giugno, vedo difficile farlo senza la cessione di Perisic. L'alternativa è vendere bene una serie di elementi (da Banega a Jovetic da Ranocchia a Murillo a qualche altro). ma anche chi compra probabilmente, o si tratta di un grande colpo, o vorrà iscrivere la spesa a bilancio dell'anno successivo.
per lo stesso motivo, in teoria, non dovrebbero venir ufficializzati affari in entrata prima del 1 luglio. Ma questi affari dovranno comunque venir conclusi, perché dopo per i più forti sarà tardi.
Dal mio punto di vista di tifoso, non credo che sia fondamentale questo quello schieramento tattico: credo che la rosa debba venir costruita con giocatori efficaci e duttili, tali da poter praticare qualunque modulo.
Il modulo la trovata tattica possono essere decisivi, in quanto dettagli, solo dopo che sia garantito il livello tecnico, la garra, la corsa, lo spirito di sacrificio l'intensità .
Voglio dire che un centrocampo con Gagliardini Nainggo Krychowiak (ad esempio), può giocare indifferentemente a 2+1 o a 3 ma con Joao può giocare anche a rombo.
Lo stesso discorso si può fare in difesa con D'Ambrosio (o con Rudiger) e in attacco con un'ala che sappia fare la seconda punta.
Il lavoro da fare è tanto, ma io confido che adesso ci siano le condizioni per poter svolgerlo al meglio.
Analisi perfetta e che condivido..certo che sulla tua ipotesi di centrocampo ci metterei la firma subito.
EliminaBuongiorno a tutti. La cosa più importante è che si è scelto (e io penso anche bene). La direzione di marcia è tracciata. Soprattutto vedo finalmente una catena di comando chiara che conosce il calcio italiano. È il presupposto per poter ripartire: dal prossimo anno non si potrà più sbagliare.
RispondiEliminaIl cc ipotizzato da Luciano è ottimo, penso ci stiano già lavorando da tempo. Un paio di uomini di livello in difesa è un esterno di attacco che vada in doppia cifra è c'è la possiamo giocare.
RispondiEliminaPenso che la ricostruzione di Luciano su Spalletti sia ineccepibile. Aggiungo solo che magari conoscendolo da vicino potremo scoprirne nel caso anche le qualità umane e magari cambiare opinione sul suo conto... Staremo a vedere.
RispondiEliminaQUello che dice Francesco Buono (che da vero 'insider' ci aveva anticipato tutto già tempo addietro) è poi giustissimo. La cosa importante è avere preso una decisione e tracciato una direzione ben precisa e in un tempo 'utile' per poter svolgere tutte le operazioni nelle tempistica corretta.
Il centrocampo proposto da luciano penso sarebbe un'ottima soluzione e anche fattibile. Giocatori con forza fisica e duttili.
RispondiEliminaPer me sarebbe un upgrade notevole rispetto a quest anno.
Non disdegnerei anche tolisso, pensando ad un j.mario stabilmente fatto giocare come esterno.
Sarà importante risolvere il problema tattico del tridente d'attacco.
Spalletti se non erro prefilige giocare con un giocatore davanti capace di far salire la squadra (totti o dzeko) che abbia qualità di grande colpitore di testa in area (Dzeko, doumbia) o di saper trovare linee di passaggio per gli esterni che scattano in profondità (totti)
Idem gli esterni d'attacco, che predilige abbiano caratteristiche molto offensive, spunto veloce e grande abilità in dribbling (gervinho salah iturbe perotti elsharawy).
L'esatto contrario di quello che può dare candreva...
E che in parte puo dare perisic.
Purtroppo o dovrà cambiare modulo (ma io la convivenza icardi candreva la ritengo sempre errata) o cambiare molti giocatori
Una sola precisazione: Doumbia preso da o comunque con Garcia, quando non c'era ancora Dzeko. Perisic secondo me potrebbe piacergli, è più completo di Salah che è considerabile una seconda punta.
EliminaPiù che altro il problema sarebbe Icardi perché ha cominciato con un centravanti di manovra, ha concluso con un vero 9 come Dzeko che è finalizzatore ma gioca molto per la squadra.
Corretto quel che dici, il problema resta il tipo di gioco di icardi e la nostra assenza a destra di un uomo alla salah/perotti/elsha
EliminaImmagino si cercherà un altro giocatore offensivo. Per Icardi vedremo se migliorerà...
EliminaNon considerando la stagione 2010/2011 i migliori posti, quinto posto con Mazzarri e quarto con Mancini sono stati raggiunti negli unici anni in cui a giugno avevano già l'allenatore che avrebbe poi finito il campionato. Quindi indipendentemente dalla qualità, è fondamentale camminare dritto e percorrere l'unica direzione individuata.
RispondiEliminaIl Cds rilancia per Nainggolan. Posto che non penso compreremo tutta la Roma, negli ultimi due anni è tra i quotidiani sportivi quello che c'azzecca di più, almeno con noi. Quando tutti dicevano che il Milan fosse avanti per Kondogbia, il Corriere andò controcorrente. Fu poi il primo, se non sbaglio, a fare il nome di Pioli. Nainggolan sarebbe una acquisto importantissimo per tantissime ragioni. Ha tante delle cose che abbiamo detto mancare a questa squadra: sia per quanto riguarda la personalità, sia per la duttilità, sia per il contributo realizzativo di un cc, sia per il suo giocare per la squadra. Aggiungo che avete in alto Sabatini e in squadra lui e/o altri giocatori già allenati da Spalletti legittima molto quest'ultimo, si creerebbe un gruppo forte, che seguirebbe il mister. Poi al momento parliamo di nulla...
Vorrei tornare un attimo sulla disfatta dei 2001 nel derby. La delusione è stata troppo forte e al momento non avevo voglia di parlarne.
RispondiEliminaLe premesse per una sconfitta netta c'erano tutte. Da almeno...un anno.
La squadra lasciava a desiderare già dalla scorsa stagione, quando infatti non arrivò neppure alla final eight.
I rinforzi evidentemente non sono stati all'altezza di dare qualcosa in più a questo gruppo. Si tratta di un complesso fragile psicologicamente, modesto tecnicamente in diversi elementi, privo di elementi cardine dalle spiccate caratteristiche di uomini guida, di trascinatori e soprattutto privo di peso a centrocampo dove prima è stato inserito un 2002 (Squizzato), poi, infortunato lui, un altro 2002 (Cester).
Squizzato e cester sono bravi, potevano funzionare bene aggiungendosi a una squadra forte, ma non potevano essere i trascinatori di una squadra incerta e debole. Del resto il fatto che nelle fasi finali siano stati utilizzati, in diverse situazioni, ben cinque 2002 la dice lunga sulle carenze di organico. Carenze alle quali si è aggiunta, probabilmente l'inesperienza di un allenatore all'esordio.
Già in stagione avevo scritto che 2001 e 2003 erano i nostri punti deboli.
La partita contro la samp era stata un ulteriore campanello d0allarme. mentre il Milan eliminava la juve per 5-0, noi venivamo dominati nel primo tempo, in cui non riuscivamo a costruire neppure un'azione e viceversa subivamo due gol.
La qualificazione era poi stata ottenuta in modo rocambolesco. Una ripresa migliore, giocata con la forza della disperazione, ci aveva contanti di ridurre le distanze su rigore (complice anche un certo calo della Samp. Ma tutto sarebbe finito lì senza il provvidenziale errore di un loro difensore autore di un autorete all'ultimo secondo di gioco.
Ai rigori abbiamo confermato la nostra fragilità psicologica: due volte in vantaggio abbiamo due volte sprecato la palla vittoria e ci è voluto un terzo errore doriano per regalarci una qualificazione forse immeritata.
continua
Nel riscaldamento del derby la differenza fra le due squadre appariva già evidente. Molto più fisicati, baldanzosi sicuri i rossoneri che pure avevano perso i derby della regular season.
RispondiEliminaA quel punto il pronostico di un 5-0 per loro mi è venuto facile.
Noi schieravamo
Pozzer
Guedegbe Baruffi Ntube Colombini
Brigati Duse Cester
Rossi Vergani Fonseca
Primo tempo tutto del Milan che però tutto sommato risulta meno pericoloso rispetto alla Samp, la domenica precedente.
Poteva terminare 0-0 e avremmo visto un' altra partita.
Purtroppo un nostro difensore a conferma dei limiti tecnici del reparto, compiva un errore inammissibile a questi livelli che regalava loro il vantaggio.
Corner per noi, e tutti salgono: restano due giocatori a centrocampo in copertura. Respinta lunga della loro difesa e palla a un nostro difensore sul quale si dirge il loro attaccante più avanzato. Il nostro può appoggiare al portiere o toccare al compagno che era retrocesso in diagonale a copertura. Invece tenta il controllo e il dribbling. perde la palla e il milanista si invola solitario a segnare.
A fine tempo il secondo gol ancora graziosamente regalato. Una palla messa in area (mi pare su corner) è tra i piedi dei nostri almeno 4 volte presenza che riescano mai a cacciarla fuori. Finisce a un rossonero, dopo il batti e ribatti e gol.
nella ripresa dentro Kone per Fonseca e soprattutto Sakho per Cester.
Diventa in pratica un 442 con Kone Brigati Duse Rossi in mezzo e Vergani Sakho davanti.
venti minuti di nostro predomino, molto netto con diverse palle gol propiziate soprattutto da Sakho. Questo sebbene la fliera di sinistra non funzionasse. Infatti quando la palla arrivava a Rossi, Colo si proponeva mille volta, ma Rossi sapeva solo girarsi sul destro e andare verso il centro, dove nonostante una certa abilità pedatoria, finiva per perdere palla.
Intorno al 20' uno scatenato Buba otteneva il sacrosanto rigore che avrebbe potuto cambiare il match.
Il tiro di Vergani spiazzava il portiere che però con il piede riusciva a deviarlo in angolo.
Era il segnale della resa sfiduciati e sfilacciati in avanti alla ricerca di un improbabile gol della bandiera venivamo infilzati come tordi più volte e il risultato finale sanciva il giusto tripudio dei rossoneri.
Su questa squadra si dovrà intervenire con grandi giocatori, di forza atletic, qualità tecniche e personalità.
Una notazione finale: chissà come mai Buba se ci si allena, se si gioca contro il Como il cesena o il renate è ininfluente mentre contro le squadre prestigiose si trasforma?
Si prevedono innesti in squadra per i 2001? Mi pare che accennasti alla possibilità di un buon numero di giocatori nuovi. Chissà se Sabatini avrà un peso anche per quello che riguarda il settore giovanile. Hai sentito qualcosa in questo senso?
EliminaMi chiedo perché la catena Spalletti Ausilio Sabatini si presterebbe a lavorare in armonia, senza produrre invece un disastro annunciato (come confermato, bontà sua, dal direttore che passava di lì per caso) come con l'ingaggio dell'antipatico olandese. In fondo anche Spalletti è un ripiego. Mi chiedo perché chi ha portato alla costruzione di una rosa Frankenstein, con ruoli ricoperti da gente inadeguata, profili troppo simili e/o incompatibili ed altri totalmente privi di ricambio debba essere investito nuovamente della responsabilità di farci ripartire. Infine, posto che l'obiettivo minimo in questi anni non è MAI stato raggiunto (neppure con Mancini e il favoleggiato quarto posto) nutro più di un dubbio sulla capacità di Spalletti e compari di arrivare tra le prime 4. Et de hoc satis.
RispondiEliminaPerché Ausilio ha iniziato ad agire sotto Thohir per accontentare Mancini e ha finito per lavorare poche settimane dopo con Suning per accontentare De Boer. Pensiamo a Erkin e Banega, come esempi eclatanti. Mica fa tutto Ausilio, eh
EliminaMi piacerebbe capire cosa fa, Ausilio. Quali responsabilità abbia. Pare che tutti ne abbiano, tranne lui. Che però è bravissimo, a priori.
EliminaAvevo sollevato questo interrogativo qualche giorno fa, non soltanto per Ausilio ma per qualsiasi ds. La risposta di Luciano fu, giustamente: una via di mezzo. Dunque, se riteniamo che Ausilio sia uno dei responsabili, nel bene e nel male, e non l'unico a determinare, che sia colui il quale deve accontentare l'allenatore con la disponibilità della società è chiaro che le cose possono cambiare in maniera rilevante: l'allenatore è diverso e c'è sin dall'inizio, la proprietà c'è da un anno. Considerando che la realtà è dinamica e non statica come i valori dei giocatori nei videogames, coi quali è facile associare valore e successivo rendimento, si può tra l'altro sperare che eventuali errori propri di Ausilio potranno non essere più commessi. Cioè anche lui potrà far tesoro di presunte colpe precedenti.
EliminaImmagino che se non opererà bene nei prossimi mesi, Zhang non si farà troppi problemi...
Forse perché il giudizio della proprietà, che conosce problemi e situazioni e che ci mette i soldi è diverso dal tuo?
RispondiEliminaSecondo me abbiamo imboccato l'ennesimo vicolo cieco. Vedremo
EliminaEcco, in origine pensavo a un blog nel quale tutti facessero interventi riflessivi e costruttivi.
RispondiEliminaAbbiamo sbavato per sabatini e adesso sabatini è già bruciato perché ha scelto Spalletti e mantiene il Bieco Ausilio tra i collaboratori.
Mi piacerebbe sapere qual è la linea di comando che darebbe garanzie (a priori) ad Alberto e a quelli come lui...
È presto detto. Zhang – Berta – Jardim/Pochettino/Cocu (se non si può arrivare a nomi di primo piano). Una figura intermedia alla Sabatini, che coordina due squadre differenti come inter e Suning è una novità nel mondo del calcio, e non è detto funzioni. Non so se il mio intervento sia o meno costruttivo, certamente la voglia di inter è stata distrutta più e più volte nel corso di questa stagione. E pare non ci si voglia proprio distaccare da un certo modus operandi
Eliminaperchè dovremmo avere più fiducia nela filiera Berta-Jardim rispetto a quella Sabatini/Ausilio-Spalletti???
Elimina..al di là del valore delle persone cosa ti fà pensare che una sia meglio dell'altra ?
Il fatto che berta e Jardim siano arrivati in fondo alla champions league varie volte, e senza risorse economiche illimitate ma con tanta competenza. Quella che manca ai nostri eroi
EliminaSu Sabatini ho estrema fiducia, proprio a motivo delle sue macchie curricolari.
RispondiEliminaLa sua intraprendenza nel prendere in ogni modo i migliori giovani , per quanto non mi piaccia eticamente, può essere la risposta alla estrema rigidità mostrata dal nostro sistema scouting (almeno, questo è quello che ho percepito da fuori ).
Spalletti non mi piace come persona ( anche per il suo ammiccamento ai bianconeri ), ma come tecnico ha grandi pregi. Soprattutto nel migliorare il rendimento dei giocatori.
Gagliardini e Icardi saranno importantissimi. Forse anche Joao vivrà una evoluzione positiva.
A me sabatini, sarà per il suo essere naif che me lo rende simpatico, ma da fiducia.
RispondiEliminaIn un mondo di trattative di calciomercato tra squali, il suo essere a volte border line, ma grandissimo conoscitore di calcio e soprattutto in Sudamerica... Lo rende a mio avviso un ottima scelta.
Ho dei dubbi sulla sua coesistenza con ausilio... Ma spero quest ultimo sia disposto a fare il sottoposto di sabatini e ad aiutarlo nelle trattative...
Spalletti, è un buon tecnico, forse il migliore disponibile per noi.
Non sarà Conte... Ma non è neanche DeBoer (vome conoscenza del campionato italiano).
La vera cartina della nostra stagione saranno però gli acquisti da qui ad agosto, dopo i quali potremo fare un pronostico.
Mi sembra che la situazione di adesso sia nettamente differente da quella della scorsa stagione.
RispondiEliminaLo scorso anno siamo partiti con un cambio di società. Abbiamo passato l'intera estate (tutta quanta) a discutere della permanenza di Mancini e eventualmente anche del nostro migliore giocatore (Icardi). È stata confermata solo alla fine la permanenza di Maurito e è stato deciso a dieci giorni dall'inizio del campionato di mandare via Mancini e prendere de Boer. Joao Mario e Barbosa sono arrivati a campionato iniziato...
Adesso siamo al 23 maggio e sembra che ci sia non solo una nuova figura forte nello staff dirigenziale (e pare che ce ne saranno anche altre confermate a breve) ma anche un allenatore certo.
Possiamo sbagliare, tutti possono sbagliare SEMPRE, ma la situazione è radicalmente differente.
Verissimo. Non è per trovare scusanti ma l'estate scorsa è stata alquanto particolare. Tra i cinguettii di Wanda Nara, la conferenza di Suning a giugno, la tournée con pessimi risultati le premesse per far male c'erano tutte...
EliminaIl corriere della sera dà una notizia rilevante (da verificare poi se sarà ufficializzata). L'ingaggio di Massara. Che in pratica dovrebbe stabilmente fare le veci di Sabatini in Cina per lo Jiangus, liberando così Walter dagli impegni in oriente e dandogli più tempo da dedicare all'Inter.
RispondiEliminaCredo che difficilmente ci possa essere una ufficializzazione in tal senso, credo semmai possa essere una discrezionale ripartizione di compiti tra i due, visto che Sabatino solo dieci giorni fa è stato presentato per quell'incarico.
EliminaCerto poi pensare a un Sabatini che si occupi prevalentemente dello Jangsu sembrerebbe un po' sprecato
Sicuramente. Se non altro aspetto di vedere se Massara sarà confermato come suo collaboratore. Per ora è legato con un contratto alla Roma... che però non dovrebbe avere più alcun senso dopo l'addio di Sabatini e l'arrivo di Monchi.
EliminaAvevo scritto che non credo che prenderemo tutta la Roma. Pochi minuti dopo spunta Massara...
EliminaMarco @Mark12355 (il mio insider di riferimento) 2 min2 minuti fa
RispondiEliminaL'Inter Club in Cina, vicino a Suning, mi assicurano che per Conte si attenderà fino al 28 Maggio, tutto ancora aperto. (Non mi invento)
#keepandcalm
Cosa ne pensate di Danilo del Real?
RispondiEliminameglio come centrocampista che come difensore....poi se il prezzo (fu pagato più di 30 milioni) è buono, si può provare
EliminaLo conosco poco. Sarei invece curioso di sapere come sia andata con Ricardo Rodriguez...
EliminaSì, fu pagato poco più di trenta milioni, ma è oggettivamente svalutato rispetto a due anni fa. Secondo me con una quindicina si può prendere. Alcuni media dicono che ci sia una trattiva in piedi, poi non so. A me non dispiace come esterno, mi sembra ci si possa lavorare anche per farlo rendere meglio che a Madrid. Come centrocampista lascerei perdere...
EliminaRodriguez secondo me non interessava. A un certo punto da gennaio non lo abbiamo proprio più seguito.
Anche moratti parla di Spalletti come nuovo mister
RispondiEliminaPubblicato un nuovo post riepilogativo dell'andamento dei nostri giovani in prestito nei vari campionati: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/05/dove-sono-andati-20162017-riepilogo.html
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