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mercoledì 14 giugno 2017

La prima conferenza stampa di Luciano Spalletti

Nella foto (Inter Channel) il neo-allenatore nerazzurro Luciano Spalletti alla sua prima conferenza stampa rilasciata come allenatore dell'Inter questa mattina ad Appiano Gentile.

Questo il testo integrale della prima conferenza stampa di Luciano Spalletti come allenatore dell'Inter e rilasciata questa mattina ad Appiano Gentile.

"Vi ringrazio di essere qui, grazie di essere presenti e chi ci sta guardando da lontano. Volevo partire con dei complimenti, a Stefano Vecchi per aver portato a casa un risultato importante con la Primavera, so quale sia la qualità delle squadre che ha battuto, è stato bravo. Spero che i nostri piccoli campioncini facciano buon uso di questa vittoria perché a volte quando si vince si tende a volersi meno bene. Di solito sono loro che guardano a noi, in questo caso noi guardiamo a loro che sono il nostro onore".

Perché ha scelto l'Inter?

"Per risposizionarla nel ruolo che gli compete nella sfera che riguarda la storia di questo grande club. Ho scelto l'Inter perché quando me la sono immaginata ho rivisto la sua storia piena di belle cose e le voglio vivere tutte fino in fondo. Voglio viverla come attore ma anche spettatore privilegiato perché quando la guardi da due posizioni puoi analizzarla meglio di quanto fai solo da dentro. Voglio assorbire tutto quanto riguarda l'Inter dall'inizio alla fine".

Che mentalità dovrà avere l'Inter e quanto conterà Icardi?

"L'identità di gioco diventa importante quando vuoi avere una squadra, dobbiamo avere tutte le qualità delle componenti di cui disponiamo. Ho pensato a un 4-2-3-1 per iniziare ma dobbiamo essere pronti a fare anche altre cose. Il fatto di giocare con un modulo o un altro conta relativamente. Diventa fondamentale saper riconoscere determinati concetti, avere una squadra che è in possesso di quello che stiamo cercando e sa dove vogliamo andare. Se la nostra squadra fa vedere dove vuole andare, poi è chiaro che anche i piu' bravi saranno costretto a farsi da parte. Se non saremo una squadra forte come mentalità e come carattere e qualità di gioco, allora saremo noi a doverci scansare perché gli altri ci passeranno davanti".

Perisic farà parte della sua Inter?

"Mi sembra che non vinciamo niente da qualche anno, per cui o facciamo qualcosa di diverso o i risultati non cambieranno. Un giocatore o un altro non possono determinare la vittoria di un titolo, per cui se mi chiedete di Icardi o Perisic ci sono sicuramente delle qualità assolute, dei calciatori forti, ma devono entrare in un meccanismo di squadra. Voglio che tutti riescano a dare il contributo alla squadra per farci diventare forti".

Perché in questi ultimi anni non si è vinto secondo lei?

"Quello che diventa evidente quando incontri la gente è che tutti si chiedono come è possibile avere un'Inter fuori dalle coppe in questi anni, come fosse uno scandalo. Da fuori anche a me è parso così, ho voluto partecipare a questo periodo di difficoltà per avere poi una reazione importante e corretta. Io non sono piu' bravo degli altri, di tutti gli allenatori che mi hanno preceduto, ma sono differente. Si lavora a modo mio perché mi fido del mio modo di fare, anzi se fosse possibile chiedo ai calciatori di fidarsi di me perchè sarò con loro al 100% in ogni situazione, qualunque cosa accada con tutta la mia persona. Però è chiaro che poi le cose dobbiamo andare a vederle strada facendo, piano piano. Dobbiamo riportare l'Inter dentro la sua storia".

Ha lasciato la Roma e ora la sfiderà da avversario: come se lo immagina?

"Innanzitutto ringrazio Pallotta e la Roma per i messaggi inviati dopo la fine del campionato, ringrazio gli sportivi, gli abbracci e l'affetto ricevuto quando ci siamo lasciati. La forza del nostro avversario è davanti agli occhi, non è fondamentale tanto la posizione di classifica ma la differenza di punti. Se in un campionato ci sono 25 punti tra una squadra e l'altra, devi fare 8-9 vittorie in piu' piuttosto che superare una determinata posizione, sembra una cosa impossibile sulla carta. Io conosco bene i miei ex calciatori, sono professionisti di gran qualità e manifestavano questa appartenenza da quando mettevano piede al centro. Senza appartenenza non si va da nessuna parte perxhé sentirsi coinvolti conta piu' di ogni credo tattico, ci faranno sudare quella partita non come le altre ma al cubo. Manolas, Rüdiger, Dzeko, Strootman, Nainggolan, sanno qual è l'obiettivo da portare a casa, lavorano per questo obiettivo. Dentro la loro testa hanno un solo obiettivo, solo un'aspirazione e una felicità, quella di fare risultato. Dzeko ha fatto tanti gol, ha saputo ribaltare in una stagione quello che non era facile da fare, quello che noi dobbiamo ora fare a diversi calciatori, cioè ribaltare una stagione negativa come quella precedente".

Si è detto che lei e Zhang siete accomunati dall'ossessione di vincere l'egemonia della Juventus, qual è la sua strategia in merito?

"L'anno scorso non ho visto tutta questa differenza di punti tra Inter e Juve, sicuramente vanno rispettati i bianconeri perché a volte sono oggetti di cattiverie gratuite perché sono forti, faccio i complimenti ad Allegri per quello che ha fatto, per la finale di Champions guadagnata, quando si hanno calciatori forti di solito si pensa che sia facile vincere. Invece è difficilissimo, facile è avere calciatori normali e non vincere niente. Avere calciatori forti e vincere è difficile, quindi brava la Juve. La dobbiamo rispettare per la sua forza ma il rispetto non va confuso con il timore".

Perché è andato via da Roma? Qualcuno non è rimasto bene del suo addio.

"L'Inter mi ha contattato quando stava per finire il campionato, come ha detto Pallotta quando ha detto che io sarei andato via comunque perché non si sarebbero fatti risultati. Io mi identifico in ciò che amo e amo ciò in cui mi identifico, fino in fondo. Sono stato contattato dall'Inter poco prima della fine del campionato, contatti che si fanno e voi siete bravi a scoprire, non ne facciamo una pulita con voi... Ma se accetti questo contatto è chiaro che si fa un discorso diretto. Io non ho voluto farne finché non è finita la storia con la Roma e poi ho preso contatto, lasciato la Roma dispiaciuto, salutando tutti. Da quel momento in poi questa è stata la cosa piu' bella che mi potesse capitare, non penso di aver offeso nessuno dicendolo. Io non ho antipatie, ho qualche simpatia selettiva ma non antipatie. Ero diventato quello che divideva anziché unire, eravamo dentro questo problema su cosa sarebbe stato il futuro, la gestione di un mito come Totti, si è verificata questa contrapposizione per cui l'amore per il calciatore che ha fatto la storia ha prevalso su quello che era il sostegno che ci doveva essere per la squadra. Se non riesco a mettere d'accordo queste due cose a Roma vuol dire che non ho fatto bene il mio lavoro. Avendo fatto male quel tipo di lavoro ero in difficoltà e sentivo i rumors della gente. Ne avevo anche molti a favore ma siccome c'era una linea tra chi a favore e chi no, io voglio portare tutti dalla mia parte, se non ci riesco per quell'amore di cui parlavo prima, devo farmi da parte. Spero che ora senza di me la Roma sia di nuovo unita".

C'è una certa somiglianza di carriere tra lei e Capello, lui ha iniziato il suo lavoro a Nanchino, volevo chiederle se vi siete sentiti o vi sentirete.

"Capello è sicuramente un grande personaggio di questo sport e del calcio italiano perché da lui tutti abbiamo preso qualcosa, tutti siamo stati attenti al suo modo di gestire e condurre una squadra. Ce ne sono stati anche qui di grandi capitani di ventura come Herrera e Mourinho. In Russia ho avuto un contatto con lui non come avversario come era stato in Italia con Juve e Roma ma amichevole essendo lui il Ct della nazionale e io l'allenatore di club, voleva sapere la condizione fisica, le cose utili a lui. So che ora fa parte della famiglia Suning, per ora non ci ho parlato ma sarà un piacere farlo e spero avvenga presto".

Si sono fatti tanti nomi per la panchina dell'Inter, prevale per lei l'orgoglio di essere stato scelto? Come si unisce l'ambiente?

"Secondo me davanti a me ce n'erano anche piu' di due, non me ne frega niente, io sono l'allenatore dell'Inter e in questa posizione ci sto bello rilassato, vado a fare il mio lavoro anche senza troppe valutazioni. Devo riempire la partita delle cose che la partita vuole, il resto conta poco. Sono l'allenatore dell'Inter e voglio farmi carico anche della storia precedente, se lo faccio posso indossare quel vestito che tutti i miei calciatori devono avere e riconoscere. La sento come una sfida eccitante, e di conseguenza la vivrò come tale".

Tra meno di un mese vedrà la squadra, quale sarà la prima cosa che dirà? Quanto sarà rivoluzionata?

"Ne stiamo parlando ora con i direttori e la proprietà per creare una squadra piu' forte anche se non sarà facile perché gli acquisti non vanno assolutamente sbagliati. Stiamo lavorando sentendo anche l'umore dei calciatori, l'Inter forte deve essere l'Inter, non questo o quel nome. Siamo una squadra e tutti devono vivere dentro la squadra, mettere il sudore comune per lo stesso obiettivo. Non ci sono obiettivi individuali se non c'è l'obiettivo comune. I titoli individuali portano un contributo ma non devono togliere altre qualità. La partita ha bisogno di ogni componente, è una scatola in cui vanno messi tot km di corsa, tot palle riconquistate, tot rimpalli vinti, tot metri a una certe velocità, tot colpi di testa. La squadra deve sapere che maglia indossa e quanti etti pesa, come è fatta la maglia, ecc.".

Pioli si era definito potenziatore, lei come si definisce?

"Datemele voi le etichette, io non mi dò definizioni perché qui ci sono stati grandi personaggi con grandi nomi (Mago, Special...). Io vengo dal paese di Leonardo, spero che qualcosa dalla sfera venga fuori in questo siete piu' bravi voi. Io mi alzo presto, vengo a lavorare e torno a casa dopo il lavoro quotidiano".

Crede di avere tutti gli interpreti per il 4-2-3-1 o si aspetta qualcosa dal mercato?

"Ho parlato di 4-2-3-1 perché ci sono legato ma fare qualcosa che il tuo avversario non si aspetta può diventare un vantaggio a volte e può fare la differenza. L'Inter deve acquisire la costanza di un risultato permanente, non occasionale. Guarderemo la rosa a disposizione per mettere i calciatori nelle condizioni di potersi esprimere al meglio al di là del modulo. Io guardo molto il comportamento della linea difensiva avversaria, è importante capire come andare al di là di questa, la curiosità di vedere cosa c'è lì dietro perché lì c'è la porta".

I tifosi dell'Inter sono stati tra i piu' presenti allo stadio l'anno scorso, che messaggio vuole dare loro?

"La passione degli sportivi è l'anima, è la cosa centrale, bisogna portare in evidenza questa passione come cosa fondamentale. Il fatto di aver trovato molti tifosi dell'Inter in Cina, aver scoperto che ho tantissimi amici intorno casa mia tifosi dell'Inter, è una forza maggiore. Uno slogan potrebbe essere piu' siamo e piu' vinciamo, basta guardare la nostra storia per capire chi siamo e i nostri tifosi ora non hanno la possibilità di far sentire il loro contributo come in quei periodi. Ma sapere che sono lì a sostenerci diventa fondamentale e dà forza a quell'appartenenza di cui si diceva prima. A partire dal ritiro di Brunico perchè devono essere partecipi del solco che vogliamo tracciare da qui in avanti. Non so se riusciamo a tornare nell'era dei grandi allenatori che ho citato prima, ma la nostra intenzione va in quella direzione. Vogliamo lavorare in maniera seria, riconoscibile, far vedere ai nostri tifosi che siamo professionisti seri che lavorano in maniera seria".

Il giocatore che le piace molto alla Roma che vorrebbe portare all'Inter?

"Lei in che ruolo gioca con gli amici? Attaccante? Allora porto Dzeko. Scherzi a parte non è carino fare questi discorsi, ci sono alcune cose da chiarire ma prima devo parlare con i miei giocatori, poi vengo a dirle a voi, qualcuna sì, qualcuna no, qualcosa modificata, qualcuna la modificate voi. Nel prossimo confronto che avrò con la squadra ci diremo le intenzioni, le strategie, se qualcuno ha delle domande che lo riguardano ne parleremo. Quelli della Roma li ho amati tutti e ho un ricordo bellissimo di tutti, ora mi sto innamorando di quelli dell'Inter".

Ha già visto delle partite di Nagatomo? Cosa pensa di lui? Ha la qualità per essere parte della nuova squadra?

"E' un ragazzo serio, quando gioca ha le qualità di cui si è parlato finora gettando tutto oltre l'ostacolo. E' una bella persona, poi ha commesso alcuni errori come tutti i calciatori, ma sulla professionalità del calciatore nessuno gli si può dire niente. Fa parte del ragionamento di prima che faremo con il direttore perché nel suo ruolo abbiamo diversi calciatori e bisogna analizzare bene la cosa".

Prima diceva non bisogna sbagliare il mercato e quindi analizzare pregi e difetti. L'Inter ha tanti centrocampisti duttili, Joao Mario dove lo vede meglio? Lo staff sarà confermato?

"Joao Mario è un calciatore offensivo, ha qualità, fa giocate importanti, può essere usato per comandare il gioco e chi comanda il gioco può vincere le partite. Per esempio alla Roma riportammo dietro Pjanic portando avanti Nainggolan che per alcuni era uno scandalo. Lui ha attitudini offensive, dentro la testa dei calciatori ci deve essere la disponibilità a volte a giocare, a volte a stare fuori perché l'Inter ha bisogno di riserve forti, anche di 10 minuti di contributo giusto. Se mi saluti sono tuo amico se no, no? Allora facciamo che non saluto nessuno, deve essere tutto sotto la luce del sole, se non cambiamo non cresciamo e se non cresciamo non viviamo bene la vita. E visti gli ultimi risultati qualcosa da cambiare c'è. Per me Pioli è un allenatore eccezionale, una persona straordinaria, un mio amico ma lo dicono tutti, lui parla di calcio e io non sono piu' bravo di lui. Differente sì. Lo staff sarà il meglio che potessi avere, stiamo parlando con il direttore di completarlo al meglio possibile. Abbiamo Baldini, Domenichini, Pane e Iaia, ex preparatore alla Roma ex Manchester United che poi è di queste zone. Potremmo modificarlo ancora perché vogliamo essere coperti 26 ore al giorno, 2 ore di straordinario al giorno".

Sorpreso dalla negatività che ha trovato qui? Quanto è stato allenante l'ambiente Roma per lei?

"Se si vuol fare uso delle esperienze precedenti, Roma è stata una bella esperienza che porterò sempre con me che non posso e non voglio cancellare, ci sono tornato, a volte le ho dato qualche vantaggio, a volte qualche problema, ma ho costruito un modo di ragionare e vivere la Roma riconoscibile. Ho avuto l'apporto anche da chi lavora dietro la quinte, quelli che ti fanno trovare tutto a posto quando non ci sei, hanno un valore incredibile, bisogna imparare da loro. A Vecchi chiederò collaborazione ma ci siamo già sentiti prima della finale per fargli l'in bocca al lupo, era doveroso, ora devo risentirlo per quello che è il mio modo di lavorare, dobbiamo essere tutti dalla stessa parte. Avrò da imparare da lui e lui dovrà aspirare a prendere il mio posto. Ho bisogno della sua collaborazione, dei suoi calciatori, le coppe saranno per me importanti per avere i calciatori sempre sul pezzo".

Da una parte aveva Nainggolan che sapeva muoversi a centrocampo, Salah bravo sulla fascia, De Rossi e Paredes a centrocampo bravi a interdire. All'Inter mancano questi ruoli? Dzeko-Icardi diversi,proverà a trasformare Mauro in Dzeko?

"Fa parte del lavoro che stiamo facendo, tentativi di modificare la qualità di un calciatore si può fare ma bisogna avere coraggio altrimenti Nainggolan non avrebbe fatto 10 gol in un campionato dopo 4 in tre anni. Icardi ha delle qualità incredibili, non perdiamole. Casomai diamogli la possibilità di metterci un po' di palle addosso, un po' di appoggi quando viene a dare una mano a centrocampo. Quando la squadra ti pressa devi venire a prenderti la palla. Dzeko era bravo a venire a dialogare con la squadra, forse meno bravo di Mauro dentro l'area, ne vedo pochi come lui. Deve venire però di piu' a venire a giocare a centrocampo e dare una mano, cose che Pioli ha introdotto e vanno riprese in mano".

Considera l'esperienza all'Inter il non plus ultra, quindi si immagina di continuare anche oltre i due anni di contratto firmati? E' un punto di arrivo questo per lei?

"E' il lavoro di allenatore il non plus ultra, vivere 24 ore al giorno la professione a prescindere dai calciatori, anche ad Ancona è stata una stagione bellissima. E' chiaro, come ho detto prima, che con l'Inter sarà una storia piena perchè ci sono piu' cose rispetto all'esperienza di Empoli o Ancora. Non è piu' stimolante l'Inter di altre, io farei così qualunque squadra alleno, fino all'ultimo giorno. Punto di arrivo? Dobbiamo essere tutti un po' piu' ambiziosi, anche lei. Cerchiamo di star bene e per stare bene dobbiamo vincere le partite, questo aiuta a lavorare in un'altra maniera. Per il futuro dipenderà da quello che faremo qui. Se non cresciamo non viviamo come dicevo e voglio vincere il piu' possibile".

Ha chiesto già i primi acquisti per il 3 luglio?

"Sarebbe meglio averli il prima possibile per valutare bene il campo, cominciare ad allenare la linea difensiva, piu' si lavora piu' si imparano certe cose. Si dice che chi non dà tutto non dà niente, ne faccio possesso io e ci metto lavoro e appartenenza".

Dobbiamo considerare archiviato il ritorno di Oriali? Icardi è il giusto capitano?

"Conosciamo tutti bene Oriali, che persona è, io non farò opposizione al suo ritorno. Ma non devi chiedere a me, per me sarebbe un onore e un piacere lavorare con lui. Icardi è il capitano dell'Inter e strada facendo oltre alle qualità di calciatore avrà il doppio lavoro di indicare anche ai suoi compagni i comportamenti dentro lo spogliatoio. Basta cercare la definizione di capitano su un dizionario".

Prima della conferenza stampa ufficiale Luciano Spalletti ha risposto in diretta via Facebook alle domande dei tifosi sulla pagina ufficiale del club.

Queste le sue risposte.

Cosa vuol dire essere il condottiero di un'Inter che sta arrivando?

"Vuol dire creare subito un senso di appartenenza, capire la maglia che vestiamo e quanto pesa; dare subito un’impronta forte di quello che la squadra deve fare in campo".

Sul modulo:

"Penso che finché non cambiano le misure del campo il 4-2-3-1 è il modulo giusto per far venire fuori le qualità della squadra, specie quelle offensive che servono per fare tanti gol. Gli equilibri sono fondamentali, ma dobbiamo capire cosa c'è dietro la linea difensiva avversaria".

Si parla di mercato pazzesco, non sarà difficile compattare giocatori nuovi?

"E' corretto dirlo, perché poi potrebbe commesso un errore. Quando non si fanno risultati si potrebbe pensare che niente sia a  posto, ma non è così. Ma bisogna fare attenzione che sì la posizione in classifica è brutta, anche scandalosa, ma ti mette vicina alla zona che ti permette di giocare le coppe. E' la differenza di punti che va cambiata, 25 punti sono 10 partite da vincere in campionato, diventerà fondamentale ottenere queste vittorie. Questa differenza ci fa pensare a fare cambiamenti radicali anche sul mercato, anche se non tutto è da buttare".

Cosa fa nel tempo libero?

"Cerco di passarlo senza pensare all'allenamento o al modo di pensare o di parlare con un giocatore; provo a passarlo con la mia famiglia. Io entro dentro tutto me stesso in una situazione professionale, mi porto dietro tutto quello che devo fare nel club anche negli spazi vuoti. Mi concentro 24 ore su 24 sul lavoro, gli spazi vuoti li dedico alla famiglia e alla mia piccola Matilde".

Quanto bisogna onorare la maglia?

"Questo è fondamentale, chi è in questa squadra deve viverla come la vivo io. Senza appartenenza non ci possono essere risultati. Io devo assorbire tutto ciò che è l'Inter, tutti noi dobbiamo restituire un messaggio a chi ci è vicino; i tifosi interisti sono in ogni angolo del mondo, con loro bisogna restituire un concetto di fede nei colori. Al di là di quella che è la tattica".

Ha profili social?

"Mi sto attrezzando, per avere contatti coi tifosi lo farò".

Quale partita non vede l'ora di giocare?

"Prima di pensare alle partite chiave, bisogna cominciare a vincere le partite normali. Ogni partita vinta ti permette di pensare che hai qualcosa di più da mettere in più. Poi sono fondamentali gli allenamenti per far in modo di poter essere pronti in partita. Se non lo siamo, ci passano sopra; se lo siamo, vinceremo".

Come gestirà i ragazzi della Primavera?

"Prima di tutto complimenti a Stefano Vecchi per la conquista dello scudetto, difficilissimo e importantissimo. I complimenti si allargano ai nostri campioncini, che spero continuino a volersi bene perché è importante farlo dopo una vittoria, al di là delle valutazioni. Siamo noi che dobbiamo guardare loro, di solito accade il contrario ma loro sono il nostro onore. Dobbiamo copiare loro".

Sul calcio cinese:

"L'ho seguito per un periodo, ho trovato enorme qualità non solo tecniche ma anche fisiche, di corsa e velocità. Una partita va riempita di tante cose, se manchi in qualcuna di queste nelle altre devi eccedere, devi averle al doppio. E qui va l'interesse su ciò che hai in esubero, il ragionamento va fatto collettivamente. Per il nostro campionato il calciatore cinese qualche difficoltà ce l'ha, la fisicità è importante qui. Ma con la velocità e la tecnica si può sopperire".

Cosa l'ha spinta principalmente ad accettare l'Inter?

"La voglio riportare a contatto con la sua storia. L'Inter deve essere una squadra che faccia pulsare i cuori ai suoi tifosi, ogni volta che gioca deve dimostrare un'identità ben precisa. Me ne parlano come una bega, ma io non la penso così. Ma anche se fosse, sarebbe la bega più bella che potesse capitarmi e me la prendo tutta".

Giocatori che l'hanno impressionata?

"Ho più a cuore quelli che ascoltano, che si mettono a disposizione dei compagni, che vengono prima all'allenamento. All'Inter ci sono tanti giocatori bravi che non hanno potuto evidenziare il loro valore".

Quale dote apprezza di un calciatore?

"Essere partecipe nelle emozioni alla storia del club è fondamentale. Il carattere è un'altra qualità non toccabile; spesso si vede quello che è il calciare o il dribbling, ma non si vede la convinzione o l'autostima di un calciatore in campo. L'essere convinti di potersi confrontare con ogni avversario diventa altrettanto fondamentale, oltre alle qualità da mettere sul rettangolo di gioco. Non si ha spesso in tutti i calciatori, ma la squadra forte ha in tutti e 20 i calciatori una personalità forte".

Un saluto finale e un messaggio ai tifosi in vista del ritiro di Brunico:

"Cori per Luciano Spalletti mai, non fa gol; fa parte di uno staff di grandi professionisti che diano la strada comportamentale per vincere le partite. In tutto questo staff c'è dentro anche quella dei tifosi che se ci stanno vicini ci danno un'ulteriore mano. Più siamo insieme più riusciamo a compattare squadra e risultati, la grandezza della nostra storia".

Emiliano D'Aniello

58 commenti:

  1. ottima la notizia degli under 15 (uno squadrone a quanto mi sembra di ricordare), brutta la cosa di gosso' sfortunato ed infortunato

    spalletti assai filosofico, come d'abitudine

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    1. Sembra innanzitutto interessato a saggiare le qualità umane e l'impegno di ogni singolo giocatore per quello che riguarda la valutazione dei giocatori che ci sono già. Ovviamente allo stesso tempo sono convinto che su molte cose sia già stato debitamente relazionato e che determinati contatti con tutti o quasi ci siano stati già...

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  2. Voi lo riprendereste Ibrahimovic?

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    1. Mi sembra chiaro che giocheremo con il 4231 e un solo centravanti di ruolo. Deve essere forte ma anche garantire di giocare tutte e 38 partite. Poi possiamo benissimo anche averne due forti in squadra per quanto mi riguarda. Ma Ibra potrebbe mai accettare la panchina? secondo me no. Quindi direi di no per ragioni diciamo 'tecniche' e di opportunità. Tra l'altro, strategia oppure no, Spalletti mi pare aver speso parole molto importanti per Icardi.

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  3. Monchi: "Come ho già detto durante la presentazione, non abbiamo intenzione di vendere giocatori e vogliamo affidare al mister una squadra competitiva. Vero che lui e Mohamed Salah piacciono a qualcuno, ma su Rüdiger non ci sono offerte, zero possibilità che vada via"

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  4. Diego Costa e' prendibile per noi? Verrebbe in una squadra come la nostra? Belotti lo possiamo tentare?

    Temo che non conoscendo il budget a disposizione stiamo parlando del nulla

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    1. Teoricamente sarebbero prendibili cedendo Icardi. Ma: 1. Dovrebbe esserci un'offerta importante per Icardi. 2. Dovrebbe sussistere la volontà 'tecnica' di fare questo cambio.

      Penso che Suning possa sia trattenere Icardi che in alternativa prendere uno dei due giocatori che hai nominato, Marin. Ma non possiamo (credo) per ovvi motivi averne due in squadra.

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  5. preferisco tenere icardi ed aggiungere uno dei due, possibilmente belotti se non costa troppo (da scoprire cosa significa troppo, soprattutto per noi)

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    1. Be', anche io chiaramente propenderei per un'ipotesi di questo tipo...

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  6. Premettendo che per adesso sostanzialmente non sappiamo nulla di niente (ne' il budget ne' gli obiettivi veri), la piega che sta prendendo il nostro calciomercato (stando a quanto scritto sui giornali, per quanto poco credibile) non mi piace piu' di tanto. E sono tra quelli che in linea teorica approvava tutti i mercati fatti finora da Ausilio, pure quello dell'era Mazzarri.

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  7. Diversi giocatori che si diceva seguissimo, anzi che fossero presi o quasi si sono già accasati altrove o sono stati dichiarati incedibili. Altri sembrano fuori dalla nostra portata. Sabatini è bravissimo a scegliere giocatori sconosciuti ai più, ma con questi colpi da soli non sia fa lo squadrone. Servono anche campioni affermati e affidabili al 100%. Questo tipo di giocatori comincia a scarseggiare o è destinato ad aste spaventose.
    Se non abbiamo davvero bloccato qualcuno in...segreto, la vedo molto dura. Non vorrei che Spalletti sopravvalutasse le sue qualità, accontentandosi.
    Questi miei sono solo timori, non opioni definite

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    1. Trovo queste preoccupazioni piuttosto fondate e condivisibili; l'allenatore è bravo e preparato,inutile ripeterlo, il personaggio mi da la sensazione di essere un pelino narciso, e questo potrebbe rappresentare un suo limite. In ogni caso sono contento della sua scelta.

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    2. Non deve illudere la modestia mostrata in conferenza.

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  8. Sicuramente anche io speravo nell'annuncio di uno-due giocatori in questi giorni. Questa mattina sembrava fosse certo Rudiger, invece Monchi ha smentito tutto. Magari è una smentita solo di tipo strategico, però le sue parole sono sembrate lapidarie, quindi non saprei proprio cosa pensare.

    Non lo so se Spalletti sopravvaluti se stesso. Mi sembrerebbe molto ingenuo da parte sua e non penso che sia uno sprovveduto e allo stesso modo ritengo sia consapevole che questa per lui possa essere la grande occasione di una carriera intera. Se fallisce non avrà mai più una opportunità come questa. A parte questo la rosa è evidentemente incompleta sotto diversi aspetti e questo gli è sicuramente evidente.

    Non penso che faremo solo colpi 'alla Sabatini' ma i big stranieri in particolare mi sembra di capire che siano molto difficili da prendere. Resta i lmercato interno ma sui vari Berardi e Bernardeschi oppure lo stesso Acerbi non affondiamo il colpo anche se secondo me potremmo (per le risorse economiche che immagino dovrebbero esserci) farlo...

    Non sono negativo, ma sono chiaramente in una posizione attendista.

    Pensi di scrivere un post sulla conferenza Luciano?

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  9. Comunque girano tantissimi nomi che significa che nessuno sa niente, perché chiaramente non è possibile che li stiamo trattando tutti. Inoltre alcuni nomi prima molto 'spinti' sono scomparsi, altri invece ritornano periodicamente... Difficile decifrare. Può essere anche una cosa positiva ovviamente. A me non è chiara solo questa questione dell'incasso da fare per il 30 giugno. Cioè mi è chiaro che dobbiamo incassare questi 20-30 milioni per quella data, ma questo non significa blocco del mercato in entrata ovviamente. Magari significa che si potrà ufficializzare (e pagare) solo dal primo luglio ma teoricamente se lo blocchi prima un giocatore, poi comunque lo comunichi diciamo via mass media. Credo.

    In ogni caso, venti giorni al ritiro... Sono abbastanza non per completare e fare una squadra, ma per consegnare a Spalletti qualche 'certezza' non sono pochi.

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  10. Be' quelli che sembravano bloccati erano Berardi, Schick e De Vrij. I primi due più giocatori per il futuro o comunque non titolari inamovibili capaci di farci fare il salto.

    Spalletti ha più volte parlato di "bisogna cambiare", almeno tre volte. Non è possibile cambiare radicalmente senza contribuire col mercato. Pensiamo anche alle parole di Ausilio che fecero scalpore. Non mi pare credano che l'estate da sola possa sistemare le cose.

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    1. Mi pare che anche 'Non bisogna sbagliare gli acquisti' sia una frase chiara e con qualche riferimento pure al passato (cioè al mercato che abbiamo fatto l'anno scorso). Comunque io su Rudiger continuo a essere ottimista al di là delle parole di Monchi. de Vrij non so se interessi ancora invece così come Berardi. Schick è andato per ragioni indipendenti dalla nostra volontà, ma penso che la cosa fosse stata messa in preventivo...

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  11. "A parte questo la rosa è evidentemente incompleta" non è solo incompleta, secondo me, è soprattutto priva di uomini di grandissima qualità.
    Per dire: posso tenermi un terzino da centro classifica, se ho un regista top e due punte da almeno 20 gol ciascuna.

    No, non penso di scrivere un post. Mi è sembrata una conferenza di buon senso, senza novità stravolgenti

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    1. Sì sicuramente. Però luciano io penso che questi aspetti non possano essere non evidenti anche al mister... sono sicuro che sappiano di dovere intervenire. Anche se come dici la conferenza non ha offerto spunti particolari neppure in questo senso...

      Domani pubblico il post sugli u18.

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  12. Se l'Inter fosse quella ipotizzata da un sito aggregatore:
    Handa
    D'Ambro Rudiger Miranda Dalbert
    Gaglia Luiz Gustavo
    Candreva Joao Perisic
    Icardi
    lotteremo per il quinto posto. Forse per il quarto se Spalletti crea tantissimo valore aggiunto

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    1. Senza un parco riserve adeguato rischieremmo di fare seriamente come quest'anno. Quindi anche peggio. È una ipotesi di formazione molto pessimistica.

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    2. Vero, ma è una ipotesi di formazione che non sta né in cielo né in terra... Si prendono soldi da Banega, Jovetic e uno tra Medel, Brozovic e Kondogbia per prendere Luiz Gustavo, Dalbert e Rudiger... Non sappiamo i vincoli del ffp ma l'anno scorso eravamo messi peggio e abbiamo comunque speso molto, venendo da un quarto posto, con la proprietà insediata a giugno.

      Poi la squadra ha tantissimi limiti anche a livello di personalità, condivido su molte cose che sono state dette. Ma quanti punti pensate abbiano pesato il cambio di proprietà a giugno, l'addio di Mancini a metà agosto, l'arrivo di De Boer? È difficile pensare a una rosa che partiva vicina per esempio al Milan e che è finita vicina al Milan, con tutto quello che è successo.

      Non bisogna assolutizzare. Si deve capire perché le cose sono andate in un modo, ma spesso basta un soffio affinché il risultato fosse diverso.

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    3. Purtroppo però, ogni estate abbiamo sempre qualche problema che non permette di programmare a dovere la stagione: dall'estate 2013, primo cambio societario, problemi finanziari persistenti fino all'estate 2014, calciomercato autofinanziato a base di parametri zero e si arriva all'estate 2015, mancanza di risorse per arrivare a giocatori importanti per dirla alla Mancini e squadra sempre incompleta ed un Po raffazzonata; l'estate scorsa secondo cambio societario in meno di 3 anni, abbandono sciagurato da parte del Mancio ad agosto, sino ad arrivare a noi, con questo benedetto FPF rispuntato, che ci obbliga a non poter comprare fino al 30 giugno. Effettivamente se al mercato, di qualsiasi tipo esso sia, arrivi tardi, rischi che la roba buona sia già finita.

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  13. Anche senza...un parco titolari
    Posso partire con D'ambro, Miranda Dalbert. Se davanti a loro ho, tra gli altri, Verratti Nainggo Sanchez

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  14. Almeno non rischiamo di fallire come il Milan. Meglio un altro settimo posto che un serio ridimensionamento.. a questo punto un altro anno di transizione non mi rammarica più di tanto. Basta gettare le basi per un futuro più roseo, se non ci sono soldi il modo progressivo di operare del Napoli, finanziariamente ineccepibile, non mi dispiace. Anche perché, inutile girarci intorno, il campionato è deciso per i prossimi 5-6 anni comunque

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    1. Questa ovviamente la salviamo e vediamo cosa succederà nei prossimi sei anni.

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  15. Luciano mi hai imbrogliato . Ricordo che a Interello ti chiesi se Raiola( Mino) ,come avevo sentito, fosse il procuratore di Merola.
    Tu mi hai detto no è il cugino di Raiola .Io mi sono fidato.
    Oggi su un sito( aggregatore) leggo che stiamo cercando di blindare Merola proprio con Mino Raiola. MI fa paura .........

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  16. Non ti ho...imbrogliato. I giovani li tratta Raiola 2. Poi se sono bravi, in prossimità del primo contratto da prof subentra il gran capo

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    1. questo comunque mi fa paura......

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    2. Non lo sapevo, ma immagino il 'cuginetto' chiaramente lavori per il simpatico Raiola senior. Comunque la cosa non mi preoccupa. Se vogliamo tenere il ragazzo e lui vuole restare, lo teniamo.

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  17. Fratelli Nerazzurri abbiate fede mal che vada ,come ha detto Spalletti , se non vinco lascio il mio posto a STEFANO VECCHI che è bravo lui ha vinto . E io sentenzio che ha vinto con una squadra scarsa (sentendo tutto l'anno le vostre considerazioni sulla nostra PRIMAVERA ). I grandi favoriti per la vittoria finale erano i biretrocessi (perchè loro giocano bene ) non sono nemmeno arrivati alle finali,l' Atalanta, la Roma (ci aveva umiliato nella supercoppa ),quelli del Triplete ,mancato per la seconda volta, e incapaci di fare il cucchiaio. Rosicate Forza Inter Amala

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  18. Però la scadenza del 30 giugno Ka si conosceva da tempo. Si sarebbe dovuto avere accordi già stabiliti (soprattutto per le cessioni ).
    Certo, tutti conoscono le nostre difficoltà e tentano di prenderci per il collo. Qui forse sta l'abilità dei grandi dirigenti.

    Il milan sta costruendo una ottima squadra da terzo -quarto posto. E ottengono prezzi e condizioni di pagamento agevolate.
    Lo stesso Fassone che quando era da noi veniva sbertucciato.

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    1. Ma come facciamo ad essere certi che non ci siano accordi già stabiliti?

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  19. In my opinion non c'è nessun giocatore acquistato dal milan che farebbe il titolare nell'Inter...ad eccezione, forse, di Ricardo Rodriguez, ma si suppone che sia stato lasciato andare per ottime ragioni... fare commenti ora sulla campagna acquisti mi sembra estremamente prematuro...poi se uno ha molto tempo libero lo impiega come crede

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  20. ...e cmq...io me la ricordo la campagna acquisti del milan di due anni fa.... assolutamente simile a quella corrente....#keepandcalm

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  21. Totalmente d'accordo con Lou....#tafazzistrikesagain

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  22. Comunque io aspetterei prima di sentenziare scudetti vinti dai ladri per l'eternità, biretrocessi squadra fortissima, noi relegati a lottare per 5-6 posto. Spalletti e Sabatini per me ci riserveranno belle sorprese, poi certo il lavaggio delle PI è tremendo e non è facile resistere al più cupo pessimismo.
    Ricordo le saggie parole di Giancarlo51 sulla nostra Primavera....AMALA !

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  23. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Il Milan ha fatto un mercato quantitativamente interessante, ma non avrei tutte quelle certezze sulla qualità. Il miglior acquisto potenzialmente è quello di Schick che però non farà subito il titolare.

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  24. Per maggior chiarezza prego leggere l'articolo su ULTIMO UOMO sul mercato dell'Inter .... il fairplay finanziario è una schifezza (e pensare che uno dei fautori fu un ns. Dirigente -sic- il signor Paolillo) così come è strutturato è una solenne baggianata. O si copia, con le dovute correzioni per l'ambito un pelino diverso, il salary cap stile NBA o così competono solo 4 o 5 squadre.

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  25. Sicuramente non dobbiamo 'disperare'. È veramente solo il Milan a essersi portato molto avanti. Al di là del giudizio sui Giocatori che ha preso. La sensazione è che da alcune trattative che potevano comportare costi elevati tipo di Maria o james, ci si sia tirati fuori. Le ragioni non sono necessariamente economiche. Tra ieri e oggi non è cambiato nulla... anche la smentita su Rudiger. La vedo nell'ottica di una trattativa che evidentemente davano per chiusa solo i giornali. Chiaramente in qualche modo ci aspettavamo i botti per la conferenza del mister che attendevamo con particolare interesse (me per primo eh). Invece di mercato non ha detto molto. Però si è presentato con la personalità che gli chiedevamo credo e questo è comunque importante. Anzi in fondo oggi era l'unica cosa che contava...

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  26. Non riesco a capire la necessità di polemizzare fra ottimisti e tifosi un po' più preoccupati (credo legittimamente). Che non significa pessimisti.
    Sergio è un caso a parte : conosciamo la sua smodata passione per la juve e lo perdoniamo. D'altra parte se solo avesse detto, "sarà molto difficile scalzare la juve in tempi brevi" nessuno avrebbe potuto dargli torto.
    Si può sostenere la propria tesi, la propria fiducia o la propria fiduciosa preoccupazione senza bisogno di crearsi degli avevrsari.
    Anche Giancarlo non dovrebbe a mio parere distorcere così la realtà per sostenere una tesi legittima.
    Qui hanno parlato di Primavera scarsa solo un paio di persone, ma solo per motivi ideologici: la squadra non giocava come piace a loro (cioè, secondo me procedendo alla masturbatio grillorum di breriana memoria, ma anche il mio è un discorso ideologico in questo caso)
    Alcuni altri e io tra quelli hanno avanzato inizialmente dubbi sull'effettiva forzasempre considerando che stiamo parlando di squadre da primi posti. Fino allapartita di supercoppa compresa era difficle pensare aun'Inter superiore alla Roma e la stessa Atalanta (oltre che la juve, forse) era da considerare pericolosa. Poi siamo cresciuti e tutti siamo contentissimi. Però io resto dell'idea che questa non è la squadra top che abbiamo avuto negli ultimi anni: contano molte cose tra cui il livello delle avversarie, come si arriva alla fase finale (nelle ultime due stagioni avevamo vinto una memorabile coppa italia contro la juve, a San Siro o il torneo di Viareggio.
    Più che la vittoria in sé è stato il comportamento in tutte le competizioni (a eccezione della supercoppa) a definire in positivo il livello della squadra.
    Ma non è una sfida fra gli uni e gli altri: se c'è chi ha sbagliato per eccesso di prudenza, meglio per tutti che abbia sbagliato. sarebbe stato peggio se avessero sbagliato gli ottimisti.
    Poi ci sono i bastiancontraristi, ma quello è un altro discorso

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  27. Per me non esiste alcuna sfida, ognuno espone come vede la situazione della squadra che amiamo.
    Ottimisti, bastiancontraristi, pessimisti, benaltristi, tafazzisti....ma infine siamo tutti INTERISTI :)....anche Sergio :))

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  28. Io penso della primavera si sia parlato di carenze in alcuni aspetti di gioco, che nonostante la vittoria per me sono state confermate.
    Nessuno ha parlato di primavera scarsa, quasi tutti hanno parlato di primavera che ha ottenuto un grande risultato, forse oltre le sue qualità, e che ad inizio anno nessuno ipotizzava vincente.
    Per quanto riguarda la prima squadra... Chi più pessimista...chi meno...
    Penso che tutti attendiamo le prime mosse di mercato, per capire cosa potremo fare in futuro... Con fiducia, ma anche un po di timore per le tempistiche in quanto cmq partiamo da un pessimo ottavo posto, e dovrà esserci un profindo cambiamento nella squadra per ottenere un buon risultato.
    In più la paura che una squadra che da anni ritenevamo a noi inferiore... Torni ad essere pericolosa, come il milan...

    Quindi... Pazienza... Ma..un po' preoccupata.
    Speriamo suning ci faccia dei bei regali

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  29. Condivido le preoccupazioni di Luciano, finora girano solo voci sui giocatori forti che dovremmo prendere, succede poi che vanno in altre squadre oppure che i diretti interessati/loro agenti/massimi dirigenti della squadra neghino ogni trattativa o semplice desiderio di cambiare squadra. Solo io penso che la difesa vada rinnovata con almeno un centrale forte forte? Che finora non si accenna a prendere? Che poi bisogna capire anche cosa dobbiamo farci con Miranda/Murillo e Ranocchia giocatori che obbiettivamente non danno garanzie ad alti livelli, ditemi se sbaglio. Se rimanesse Perisic mi andrebbe prendere un esterno destro talentuoso, veloce e tecnico non necessariamente affermato, lo stesso per il centrocampo, però in difesa vanno presi giocatori forti e finora è nebbia estiva.

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  30. Torno ad allietarvi con il mio pessimismo cosmico. La conferenza mi ha dato sensazioni non buone. Se prendiamo Borja Valero facciamo un enorme buco nell'acqua

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  31. Viene rilanciato il nome di Borja Valero...

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  32. Io invece sarei contento dell'eventuale arrivo di B. Valero, bwh a patto di non fermarci lì...;)

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  33. Borja Valero non ha nessun senso come acquisto se non per la panchina. 32 anni, chiaramente nella fase calante della carriera e non è sicuramente un top... sul portiere invece, il cambio con handa potrebbe starci, anche per questioni anagrafiche. Poi non so chi sia più forte tra i due ma forse Spalletti preferisce il polacco per averci già lavorato assieme. Ma se lo prendiamo vuol dire che ci sono offerte per handa soprattutto, quindi magari nel cambio forse ci 'guadagnamo' anche economicamente. Non so. Più tardi comunque online il post sui berretti.

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  34. La nostra ipotetica campagna di rafforzamento estiva continua ad essere avvolta in un'alea di mistero. Troppi nomi in ballo per me equivale a fare tanta confusione. Adesso che la guida tecnica è certa e definita come la linea di comando (?) ci vorrebbero poche idee chiare ed insistere su quelle.
    Il cambio di portiere non è una priorità per la ns squadra ed aggiunge incertezza a incertezza. Valero è un nome buono per un anno al massimo ma che non garantisce prospettiva. Comincio ad essere pessimista.

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  35. Prendiamoci una pausa dalle riflessioni sulla prima squadra con il post sulla berretti: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/06/berretti-un-titulo-di-secondo-livello.html

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