Schick, accordo tra Inter e Samp: è l'uomo giusto per Spalletti?

Patrick Schick, attaccante cecoslovacco classe 1996, esulta dopo una rete realizzata lo scorso campionato con la maglia della Sampdoria. Il giocatore sembrerebbe essere prossimo al passaggio in maglia nerazzurra dopo l'accordo trovato tra la nostra Inter e il club di Ferrero.

Apparentemente, qualcosa sembra muoversi e in una maniera più concreta rispetto a quanto successo finora per quello che riguarda il nostro mercato.

Si susseguono in particolare voci per un prossimo e vicinissimo accordo per il trasferimento in nerazzurro del centrocampista della Fiorentina Matias Vecino e dell'attaccante doriano Patrik Schick, scartato clamorosamente alle visite mediche alla Juventus per il mancato superamento delle visite mediche, e per il quale sarebbe secondo i media tutto fatto tra la nostra dirigenza e Ferrero per il suo trasferimento alla corte del Mister Luciano Spalletti.

È un giocatore che avevamo seguito lungamente già prima che questi si accordasse per il trasferimento alla Juventus e che salvo riscontri negativi alle visite mediche che sosterrà con il nostro club, costituirà il primo rinforzo nel nostro reparto offensivo.

Classe 1996, nato a Praga in Repubblica Ceca, fratello della (finora) più famosa e bellissima modella Krystina Schickova, il centravanti (1.87 metri di altezza per 73 kg) ha colpito tutti nella sua prima stagione italiana (11 goal in 32 partite) non solo per le sue capacità realizzative, ma anche per la sua fisicità e le sue grandi qualità tecniche. Oltre che per una certa duttilità che lo renderebbe nel caso compatibile a Mauro Icardi e probabilmente adatto a giocare sulla destra (è mancino) nell'attacco di Luciano Spalletti.

È lui l'uomo giusto (uno degli uomini giusti) per rinforzare il nostro reparto offensivo?

Lo dobbiamo considerare un titolare, una grande promessa per il futuro o semplicemente come una riserva?

Chiaramente in ogni caso il suo solo arrivo non potrà bastare per colmare il gap con Juventus, Napoli e Milan e in attesa delle mosse della Roma (che intanto ha preso Defrel dal Sassuolo), ma per chi scrive si tratterebbe sicuramente di un ottimo colpo.

In attesa di sviluppi sulla situazione e sugli altri fronti (apparentemente tutto fermo per Dalbert; si lavora sottotraccia per quanto riguarda il centrale difensivo; si moltiplicano le voci su Vidal, che sarebbe sicuramente un grande colpo; da chiarire la situazione riguardante Keita Baldé, dove di nuovo si segnala uno scontro con la Juventus; in uscita sempre da definire l'eventuale passaggio di Perisic - sperando ovviamente che salti - allo United) non c'è dubbio che questa operazione, unitamente a quella relativa a Vecino, che forse tutti quanti sottovalutiamo rispetto al suo reale valore e la sua bravura, sono comunque il segno di una vitalità da parte della nostra dirigenza. Oltre trasmettere la sensazione che ci siano comunque le idee chiare (Vecino è sicuramente un profilo definito assieme dalla dirigenza e Spalletti, così come Borja Valero e Skriniar) su quali caratteristiche debbano possedere i giocatori da prendere.

È forse a questo che si riferiscono sia Sabatini che Ausilio quando dicono che il nostro mercato è 'diverso'? 

Che questo non possa prescindere da un approccio che definirei persino 'scientifico' al mercato nella mission di rinforzare la squadra con elementi che forse non saranno di primissimo piano, ma funzionali a un progetto più ampio.

Lo scopriremo ovviamente solo nel tempo.

Intanto aspettiamo fiduciosi che Patrik Schick diventi uno dei nostri nuovi attaccanti.

Emiliano D'Aniello