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mercoledì 15 novembre 2017

Due righe sulla mancata qualificazione dell'Italia ai prossimi Mondiali

Italia - Svezia finisce 0-0. L'Italia manca la qualificazione ai prossimi Mondiali di Calcio (foto: Repubblica.it). In questo breve post argomento alcuni dei punti di discussioni più caldi di queste giornate.

In questi giorni siamo letteralmente bombardati da commenti sulla mancata qualificazione della Nazionale italiana ai prossimi Mondiali di calcio.

Non volevo aggiungermi per forza a questa lunga lista di commentatori più o meno acuti a quella che costituisce comunque senza dubbio una pagina nera della storia del nostro calcio (del resto non mancavamo ai Mondiali dal 1958...) ma prima di tuffarci nuovamente nella realtà nerazzurra, che poi è quella che veramente ci interessa, volevo esprimere una mia opinione al riguardo, anche per ampliare e poi in qualche maniera concludere anche sul blog la discussione relativa questa vicenda.

Non mi ripropongo del resto di fare una analisi specifica della doppia sfida contro la Svezia, perché di questa abbiamo già parlato e perché personalmente ritengo che per come siano andate le cose, sia evidente che la squadra contro gli svedesi in qualche modo è come se non fosse mai scesa in campo.

Non sto puntando il dito contro i giocatori, del resto non mi considero neppure un tifoso tout-court della Nazionale Italiana, anzi, ma penso che questi abbiano in qualche modo nei loro limiti caratteriali provato a dare tutto quello che avevano.

Ma sono convinto che da dopo la partita contro la Spagna, persa con il risultato netto di te reti a zero, quindi contro Israele e ancora di più nella doppia sfida contro la Svezia, in casa-Italia - a partire da dentro la testa del CT Giampiero Ventura - abbia regnato la confusione.

Non considero Giampiero Ventura un allenatore adatto a guidare una squadra così importante come la Nazionale Italiana.

Penso che la sua scelta sia stata infelice e avvenuta in circostanze che mi pare abbiamo anche accenato sul blog in occasione della prima partita disputata contro Albania lo scorso anno e in seguito a delle dichiarazioni di De Biasi, passate quasi in secondo piano, ma con le quali ci raccontava che praticamente sarebbe stato lui l'allenatore della Nazionale se non fosse poi intervenuto Marcello Lippi, in procinto di assumere un ruolo importante in Federazione e successivamente scartato giustamente per conflitti di interesse.

A parte questi fatti, che già lasciano denotare una certa confusione a livello federale nella scelta, il curriculum di basso profilo di Ventura, allenatore a fine carriera (molta di questa passata a fare avanti e indietro tra la Serie A e la Serie B) e comunque mai distintosi in maniera particolare per particolari capacità, costituivano tutte caratteristiche che lasciavano giuste perplessità per quello che riguardava la scelta.

Perplessità aumentate con delle scelte discutibili riguardo il modulo da adottare, che inizialmente andavano comunque nella direzione di praticare quello che voleva presentare come il 'suo gioco'; successivamente più volte modificate a seconda del momento e comunque mai senza seguire una ratio particolare.

Fino chiaramente al crash totale nella doppia sfida contro la Svezia.

Ma voglio dire di più e superare le critiche al Commissario Tecnico e entrare nel merito di quella che viene descritta come una crisi inarrestabile del nostro calcio (ma non ne stanno parlando già da più di dieci anni...).

Contro la Svezia nella gara di andata hanno giocato:

Buffon (c) - Barzagli, Bonucci, Chiellini - Candreva, Parolo, De Rossi, Verratti (Insigne), Darmian - Immobile, Belotti (Eder).

Nella gara di ritorno:  

Buffon (c) - Barzagli, Bonucci, Chiellini - Candreva (Bernardeschi), Florenzi, Jorginho, Parolo, Darmian (El-Shaarawy) - Immobile, Gabbiadini (Belotti).

Senza volere glorificare nessuno in particolare, ma sinceramente non mi sembra che stiamo parlando di una squadra i cui giocatori siano esattamente di basso livello.

Parliamo di 15-16 giocatori che messi assieme potrebbero benissimo puntare alla vittoria dello Scudetto.

Di conseguenza è evidente che se è mancato qualcosa, questo è mancato sul piano caratteriale e dell'amalgama. Oltre che sulla incapacità di disporre la squadra in maniera giusta in campo.

Questo è il mio pensiero e la ragione per cui considero questa mancata qualificazione come un 'fallimento' gigantesco della gestione tecnica (certo, anche i giocatori hanno le loro responsabilità) come chiaramente della federazione che ha puntato tutto su quest'allenatore e che ha forse alla fine - quando ha capito la piega che stavano prendendo le cose - abbandonato e lasciato in balia di se stesso, tanto che si parlerebbe anche di spifferi usciti dallo spogliatoio ecc. ecc.

In attesa ora di vedere se si dimetterà (probabile, staranno trattando i termini della cosa, come è giusto che sia del resto) dico, brevemente e senza nessuna particolare presunzione, la mia su due delle questioni più dibattute e che riguardano l'organizzazione dei quadri federali e in particolare dell'area tecnica che ha competenza relativamente la Nazionale maggiore e poi via via a scalare dalla Under 21 in giù; la questione annosa relativa la gestione dei nostri vivai.

Io penso che il nostro calcio, lo dico chiaramente, non abbia nulla da invidiare, nel merito della gestione dei vivai e della produzione di giocatori di qualità, rispetto alle altre realtà principali del nostro continente: Germania, Spagna, Inghilterra. 

Così come, in termini di competitività, il nostro campionato non sia inferiore a quelli nominati e anzi probabilmente molto più combattuto nonostante anche da noi si sia affermata una figura egemone che spicca su tutte (la Juventus) come altrove il Real Madrid e il Barcellona oppure il Bayern Monaco.

Parlare degli stranieri è chiaramente demagogia, quindi questa questione non la voglio proprio affrontare, ma va fatto un discorso relativo probabilmente la possibilità di avere delle strutture che siano qualitativamente produttive a tutti i livelli. 

Questo vale per le squadre di alta classifica quanto quelle meno importanti e con questo discorso, che chiaramente riguarda fattori di natura economica e burocratica, in Italia stiamo a zero da tutti i punti di vista. A partire del resto proprio dalla impossibilità di accedere alla costruzione della struttura principale per eccellenza e che poi sarebbe lo Stadio.

Nel merito del nostro vivaio comunque, a parte che mi pare che chi segua questo blog grazie a Luciano sappia benissimo come lavora e quanto lavori bene (i risultati sono evidenti e abbiamo più volte citato anche fonti internazionali e dati statistici in questo senso), penso che la costruzione della famosa 'cittadella' sarebbe un ulteriore passo in avanti per un ulteriore miglioramento. 

Per il resto Luciano ci ha più volte mostrato come quelle discussioni (peraltro inutili) riguardanti l'uso di stranieri del vivaio ci tocchi molto poco (purtroppo, perché significherebbe avere acquistato ragazzi forti di altre nazioni...). 

Ma del resto basta scorrere le liste delle rose del nostro settore giovanile (c'è anche una apposita sezione sul blog) per verificare come la provenienza dei nostri 'ragazzi' sia per la maggior parte direttamente dalla regione Lombardia.

Di conseguenza, a prescindere da ogni discorso che potrebbe riguardare le cosiddette 'squadre b' come sistema per eventualmente far fare maggiore esperienza ai nostri giovani, credo principalmente che bisogni puntare il più possibile a un miglioramento delle strutture questo sia per questioni strettamente sportive e riguardanti sia l'aspetto tecnico che la formazione fisica del giocatore, ma anche quello economico del club e se vogliamo anche un certo aspetto anche di natura 'sociale' e penso a realtà più degradate e difficili come quelle ad esempio della mia città (Napoli), la cui squadra ha addirittura gli impianti sportivi in una cittadina in provincia di Caserta...

La seconda questione secondo me riguarda il funzionamento del sistema delle Nazionali in generale. 

Il più volte richiamato 'modello tedesco', che secondo me funziona (ma anche perché può fondare su un funzionamento per quanto riguarda gli aspetti 'strutturali' in concreto già richiamati), ha voluto dare alla Nazionale una organizzazione tipo club. 

Ci sono in questo senso figure, al di sopra della stessa figura dell'allenatore della Nazionale A, che seguono tutta la filiera e organizzano e progettano ogni attività nel medio-lungo termine e senza lasciare nulla al caso. 

Di conseguenza c'è un rapporto tra tutte le parti in causa che è sempre costante e un trend continuo nel passaggio dei giocatori da una categoria a un'altra, perché questi vengono di fatto allevati e tirati su sin da ragazzi come se la Germania fosse esattamente un club invece che una Nazionale che li chiama a partecipare a delle partite ogni due-tre mesi.

Questo sistema, si converrà, sviluppato in un tempo medio può già dare i suoi frutti, ma bisognerà, per arrivare a vedere dei risultati, cominciare a lavorare in questa direzione. 

Cosa che personalmente dubito che accadrà in un paese (non sto dicendo che altrove sia meglio, ma penso di potermi esprimere con cognizione di causa per quello che riguarda il nostro paese) dove determinate scelte avvengono sulla scia di quella che è la corrente politica dominante in quel momento e dove di conseguenza persino il presidente della federazione, a prescindere dalla sua più o meno bravura e competenza nello specifico, è sottoposto a voto e giudizio ogni tre-quattro anni. 

Dove il processo elettivo è comunque accettabile e comprensibile, fa parte comunque di un processo democratico, ma non può significare ogni volta un rimescolamento totale delle carte. 

In questo senso la federazione deve venire prima e sopra la stessa figura del presidente federale.

Ogni altro discorso secondo me è solo fine a se stesso e come tale improduttivo per quelli che possano essere dei cambiamenti sostanziali, praticamente la solita retorica che ci viene proposta a ogni 'giro di boa' della Nazionale.

Emiliano D'Aniello

45 commenti:

  1. Luciano allora ho pubblicato questo mio post. Quando sarai pronto con il tuo (direi che non c'è fretta, tanto sono argomenti diciamo 'sempre verdi') ovviamente dimmelo. Considera che io intanto ho anche il post riepilogativo con i risultati e il dettaglio su tutti i nostri nazionali. Domani se non sei ancora pronto, lancio quello.

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  2. Si parla di chelsea su lucas moura... Disposto a sacrificare Willian... Beh..ci farei più di un pensiero.
    Anche i 20 milioni per pastore, non sono di certo una cifra folle..anzi!

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  3. Ma quando si parla di squadre B, a quale modello si fa riferimento? A quello della Liga, della Premier o della Bundes? Ma soprattutto: si fa riferimento a qualche modello in particolare o è solo l'ennesimo ritornello?

    Al momento sulla questione non sono né favorevole né sfavorevole, in primis perché mi sembra che le idee federali a riguardo siano un po' confuse, in secundis perché non saprei elencare i vantaggi e gli svantaggi di una formula del genere.

    L'unica cosa che vorrei far notare è che, qualche anno fa, quando fu abbassata la soglia anagrafica della primavera, la riforma venne accolta con un plauso universale perché tutti facevano notare che i giovani italiani devono accelerare l'inserimento nel professionismo.
    Ma se le squadre b verrano studiate come campionato a sé, siamo sicuri che non si trasformeranno in una specie di Berretti over 20? Un giovane di 19-20-21 anni ha ancora bisogno di un torneo intermedio per perfezionarsi? Non rischierebbe di ritardare la sua crescita ulteriormente?
    Tutte domande a cui non so dare risposta, vorrei sentire la vostra.

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    1. Squadre B sul modello spagnolo. Non un campionato a se... Ma facente parte i campionati professionistici (ad esclusione di quello in cui presente la squadra A)

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    2. Ok Fabio, anche a me lo spagnolo è quello che convince di più. Ma se non sbaglio sono poche le squadre ad avere una squadra B in Spagna nel professionismo (meno di una decina?). Di certo non è la soluzione per far crescere un movimento, al massimo per migliorare un giocatore delle giovanili di un grande club che può permettersi una squadra b in grado di stare nel professionismo

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    3. Direi che anche con poche squadre si possa migliorare il movimento... In fondo sono sempre massimo una decina di squadre a fornire i giocatori alle nazionali (se non direttamente in squadra..controllati da queste)

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    4. non so io quanto sarebbero utili le squadre b. Comunque mi pare che Antonello si sia espresso a favore di recente quindi in società evidentemente questa cosa sarebbe ben vista. Ovviamente mi interessa più il loro pensiero che il mio. Nel merito non saprei cosa dire cioè non vorrei che si pensasse così di risolvere le cose: mi sembra inoltre qualcosa che vada nella direzione di potenziare le prime della classe. Penso che i primi a giovarne sarebbe la Juventus che riesce a prendere tutti i giocatori dibwyekla fascia di età e che noi invece generalmente produciamo dal nostro vivaio per dare in prestito o che cediamo per fare plusvalenza. Cioè dando per scontato che la squadra b non sia una Under 19. Poi chiaramente la gestisci come ti pare e nel caso come club cambi tipo di gestikve sapendo che ora hai questo strumento in più.

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  4. Niente da fare, ho provato a scrivere ma non riesco a stemperare la vis polemica contro le ideologie dominati e preferisco soprassedere

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    1. Non stemperare nulla. Pubblica, a soprassedere ci sono già tanti...

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    2. Vai Luciano. Sono d'accordo con Amstaf.

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    3. Penso che tu abbia la giusta conoscenza delle cose per esprimerti su questi argomenti.

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    1. Indecente non si sia dimesso. Tavecchio ancor peggio.

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    2. I soldi, Fabio. O anche tu, come me, credevi fosse "amor patrio"?.....
      I giocatori, per esempio, già pagati dai loro club, perchè in Nazionale prendono ulteriori denari? Io non tifo la Nazionale, anche per questo, non solo nel calcio.

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  6. .... ma perché l'hanno esonerato? potevano destinarlo ad altre mansioni, tipo mandarlo a visionare nazionali del "nostro" (suo...) stesso livello... Estonia ...Far Oer...Lituania.. oppure fargli riempire scatoloni...tanto la prima partita ufficiale arriverà non prima del settembre 2018

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    1. Per dare il contentino al popolo

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    2. Eheh il bello è che non sanno che sono loro a pagarlo. Almeno finché non glielo ricordano.

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  7. Cari amici della Nazionale non scrivo. Il sistema calcio nel ns paese è in declino da più di 10 anni ma nessuno se ne era accorto.
    Ora è fin troppo facile sparare al cocchiere. La domanda è: chi c'è dietro è forse migliore?

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    1. Uno dei nomi che i fa per la successione di tavecchio è il caro vecchio Galliani...

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    2. Ipotetica successione di tavecchio. Infatti non credo si dimetterà. È stato appena rieletto con un consenso quasi unanime, quindi...

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    3. Però mi piaceva agitare questa suggestione Galliani per deliziarvi la serata.

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  8. Parliamo di S. Siro : attese 50.000 presenze. Questo è il calcio.

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  9. Vi ringrazio Amstaf e Emiliano ma credo non sia il caso. Si aprirebbero polemiche anche sul blog.
    Ha ragione il saggio Francesco, parliamo di calcio, cioè di Inter

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    1. Va benissimo Luciano. Come preferisci. Se non hai post poi domani pubblico il post riepilogativo sui nazionali. Niente di particolare ma ci sono belle notizie sui nostri ragazzi più giovani che sono stati protagonisti in questi giorni.

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    2. Dai Luciano anche a me piacerebbe sentire il tuo parere. E magari non si aprirebbero polemiche ma solo un confronto tra idee diverse.

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  10. Intervenendo sulla questione Squadre B...

    Fabio hai ragione che in Spagna solo una decina di squadre hanno la seconda squadra e che questo non migliori il sistema, ma credo anche che una società del lignaggio del Chievo (o Udinese, Genoa, Crotone, Benevento e cosi via) non abbia problemi a lanciare un giovane in prima squadra ed aspettarlo, perchè non ha la necessità di VINCERE, quindi il problema reale è per quelle società che puntano ad un risultato immediato non a sopravvivere in Serie A.
    Quindi a mio modestissimo parere le squadre B in Lega Pro e in B sarebbe il completamente ideale per la trafila di un giocatore.
    Per concludere....
    SEMPRE FORZA INTER :D

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    1. IN realtà però anche queste squadre molto spesso non lanciano comunque giovani. Ma secondo me è normale. Cioè io non penso che sia questo il problema in questa situazione. Poi se le squadre b aiutano, va bene, ma ci sono giocatori di 23-24 anni titolari in a. Non ce ne sono di 20 oppure 21 ma mi sembra normale. Le squadre che hai nominato non devono vincere ma devono comunque salvarsi. Poi si può anche scegliere di puntare sui giovani, li valorizzi, fai cassa (tipo Udinese) ma c’ Anche la politica Chievo: dentro Sorrentino, Dainelli, gamberini, Pellissier... come dai a criticarli se poi comunque si salvano ogni anno? Un club guarda anche giustamente in primo luogo ai propri risultati.

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    2. Scusa gli errori di digitazione!

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    3. No perché a volte sembra quasi che le squadre di calcio siano tutte quante una palestra e un settore giovanile o un centro di formazione. Questi aspetti fanno parte della vita di un club ma non sono la sua unica attività. Aggiungo che c’È anche chi fa polemica per pochi giovaninin nazionale. Ma che senso ha? È la Nazionale a, deve chiamare i migliori e i più pronti. I giovani giocano nelle varie selezioni. Se qualcuno è molto bravo si suppone frequenti già la ‘casa azzurra’ e si sappia tutto di lui. Poi se di Biagio e Ventura non si parlano questo è un altro discorso...

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    4. In realtà io dico che pur essendoo 10 le squadre con "squadra B"... Secondo me sono abbastanza, e possono aiutare sicuramnete il sistema. Io sono a favore. È proprio per il motivo da te espresso, le squadre b sono utili a società che hanno giovani di livello ma che nel club non possono mettersi in mostra, in modo da poterli far abituare a campionati altamente competitivi.

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  11. Ma se la nazionale avesse buttato dentro due palloni o evitato di prendere quel gol stupido... Ci sarebbe stato questo clima di rivoluzione?
    I problemi sarebbero scomparsi?
    O sono ingigantiti?

    A me pare la sconfitta di un gruppo di giocatori e dei dirigenti che non li hanno saputo gestire. Il resto delle reazioni sono figlie della emozione.

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    1. Sicuramente Carlo anche se come fai a non parlarne? Voglio dire se segui il calcio penso sia normale commentare un gatto come questo unico in sessanta anni di storia. Spero comunque nel post di aver chiarito tra le altre specifiche che io sono sostanzialmente d’accordo con te. C’ Dove intervenire e migliorare ogginvome ieri, ma qui c’è un fallimento diretto dell’allenatore E della squadra che non si può mascherare dietro problemi strutturali.

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    2. Anche secondo me, il discorso si è allargato a dismisura, senza però grandi colpe.
      Se una nazionale più forte della svezia perde per 2 partite giocate in modo incomprensibile tatticamente e tecnicamente... Di certo non è colpa delle squadre giovanili.
      Sul fatto in italia ci siano pochi talenti poi... È tutto da vedere...
      Abbiamo vinto un mondiale coi toni gattuso e camoranesi... In cui del piero e totti non giocavano con continuità...

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  12. Mah, sembra che l'uscita contro la Svezia sia stata causata dalla semplice malasorte, forse, però si può tranquillamente dire che qualsiasi nazionale nostra dal dopoguerra in poi non avrebbe faticato a battere gli svedesi di quattro giorni fa. D'altronde parlano i risultati della nostra nazionale degli ultimi dieci anni dove infatti siamo sprofondati nella classifica del ranking, ed inoltre ora come ora non c'è un ricambio a questo gruppo, che sarebbe il cambio del cambio del gruppo che ha vinto 11 anni fa il mondiale, ed infine mi sembra assai strano che in 11 anni in un paese di sessanta milioni, dove il calcio è lo sport nazionale, dove nello stesso calcio vengono investiti parecchi soldi, non solo dalle società ma anche da chi va allo stadio, oppure da chi la guarda in televisione ci siano come giocatori di elevata caratura internazionale (cioè quelli che giocano titolari degnamente in CL) solo chiellini, bonucci, florenzi ed insigne. Un po' un pochino, ah non sto contando immobile e belotti perchè semplicemente non sono ancora passati in CL o squadre costantemente ai vertici. E' fin troppo evidente che qualcosa non funziona, e quindi o si cambia qualcosa oppure anche nello sport nazionale si rischia di fallire. Il bello è che se una persona propone dei cambiamenti viene subito tacciato guardando solo gli aspetti negativi della sua idea e non quelli positivi, incredibile, sembra siamo obbligati a fare inutile politica di opposizione pure nel nostro piccolo.

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  13. Ma non sto dicendo che non ci vogliano cambiamenti.
    Trovo sintomatico il fatto che tutto si sta generando da una eliminazione e che se questa eliminazione non ci fosse stata. .. La discussione non di sarebbe aperta.
    E una eliminazione è determinata anche casualità.
    Se questa casualità non ci fosse stata. .. niente rivoluzione?

    Non so, le riforme strutturali, a mio parere, dovrebbero partire su altre premesse.
    E non credo che non si siano prodotti ottimi giocatori, ma questi tendono a non evolvere nel loro percorso ( forse insigne sta migliorando rispetto a due anni fa ).

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Carlo, non ce l'avevo con te, ma con una parte del pensiero comune.
      Che poi vedi? E' facile dire ci vuole un cambiamento, ma qualsiasi cambiamento si faccia è normale che favorisca alcuni mentre sfavorisce altri. Se l'obbiettivo è aiutare ed accontentare tutti quanti ci ritroveremo a lottare veramente con i paesi da terzo mondo.

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  14. Ad esempio, proponevo l'obbligo per le squadre professioniste di schierare almeno un under 21 italiano che sia prodotto del vivaio della stessa, cioè con almeno tre anni di esperienza nelle giovanili nella squadra con cui esordisce. Forse migliorando allargherei questa condizione ad under 23.
    La mia idea quindi è che se tutte le squadre inserissero un prodotto del vivaio in qualche modo si valorizzerebbero il lavoro delle giovanili e soprattutto delle scuole calcio.
    Pensandoci un regola del genere porterebbe una maggiore concorrenza per i talenti Under 15 o Under 16, cioè dei ragazzini che comunque dovendo compiere ancora dei passi grandissimi nella crescita non è detto che comprando tanto a questo livello si porti a compimento un numero elevato di giocatori forti. Anzi, sono convinto che per l'ottima crescita di un Under 15 sia importante il talento ma anche la scuola in cui cresce.
    Con semplicemente questa regola non si vieta alle squadre di comprare i Bernardeschi o Berardi da altre squadre, non rientrano nella sezione vivaio, e verrebbero presi solo perchè veramente degni di rinforzare una squadra e non per mera campagna pubblicitaria stile gobbi. Stesso discorso vale per i giocatori stranieri.
    Penso inoltre che la concorrenza maggiore per gli Under 15 migliorerebbe la fase di crescita all'interno delle scuole, infatti la concorrenza ha sempre portato ad un miglioramento del prodotto.

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  15. Secondo me semplicemente ci sono periodi in cui si è più forti e altri meno. QUest'anno siamo fuori perché meno forti, tutto qua. Poi se uno come Tavecchio che non si capisce come abbia passato gli esami di quinta elementare diventa dirigente e nomina Ventura per ragioni poco chiare, dato che è scarsissimo, la squadra diventa ancora più debole.

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  16. M'inserisco brevemente. Ricordo delle strane sparate di Ventura, durante la stagione 2015/16, sulla "situazione debitoria disastrosa del'Inter" e sull'opacità della nostra proprietà orientale, ed altre boiate..... era chiaro l'intento allora, da parte sua, di farsi amici importanti ed entrare nel campo gravitazionale di determinati sponsor. Però chissà perché, fatto strano, di Marcello Lippi e del suo strano ruolo di D.T. di tutte le nazionali del Regno, nessuno ne faccia più menzione alcuna.... dato che aiuterebbe a capire come ci si è arrivati a Ventura, scartando figure di maggiore spessore, quale De Biasi e Zaccheroni, con una certa esperienza internazionale. Sia chiaro, a me della nostra manschaft maccheronica, non me ne può fregare di meno, comprese tutte le logiche di patriottismo da quattro soldi che vengono collegate ad essa.

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  17. A proposito del dibattito sulla crisi del calcio nazionale, più cerco di capire cosa si potrebbe fare, aldilà degli uomini, per cambiare la situazione, meno individuo proposte concrete. Dico la mia, magari sono banalità che dicono tutti, curioso di sentire qualche commento.
    Per me un grande peso nella crisi attuale, dal momento che la mafiosità e l'impreparazione delle strutture sportive non è certo una novità, dipende da due fattori. 1) per la crisi demografica i bambini rispetto a due decenni fa sono dimezzati, e quindi diminuisce la percentuale di buoni giocatori/campioni che possono nascere "spontaneamente". 2) Molti ragazzi passano il loro tempo sugli smartphone a detrimento di sport, vita all'aperto, letture. Non ho solo, riguardo a questo, il mio scandaglio personale su figli di amici e parenti ma guarda caso l'Italia (se non mi hanno informato male) ha percentuali di attaccamento al telefonino superiori rispetto all'Europa. Mi dicono per esempio che siamo il Paese europeo con la maggiore percentuale di contratti telefonici: due per ogni abitante.
    In questa ottica l'unica soluzione per me investe la scuola. Non credo che il mio ricordo ridicolo dell'ora di Educazione fisica, sia alle medie inferiori che alle superiori, sia in minoranza. Nessuno mi ha mai insegnato niente. Corsette, flessioni e qualche partita a pallavolo e calcio senza alcun costrutto.
    Io credo che da una parte bisognerebbe aumentare le ore dedicate allo sport a per esempio 6-8 settimanali, d'altra parte dovrebbero nascere dei centri federali sportivi, con personale competente, che si occuperebbe di "allenare" i ragazzi delle scuole volenterosi di migliorarsi.
    Insomma il professore di educazione fisica, oltre a occuparsi di tutti i ragazzi, fa da collegamento con i centri federali. I ragazzi che lo desiderano passano le ore scolastiche in questi centri, curati da personale che sa il fatto suo, con gare, tornei eccetera eccetera.
    In questo modo sono convinto che molti ragazzini scoprirebbero lo sport, aggiungendosi a quelli che già oggi sono accolti dai vivai delle squadre di calcio. E chiaramente questo vale non solo per il calcio ma anche per gli altri sport.
    Che ne pensate?

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    1. Pensa se a scuola ibsegnassero a respirare correttamente *con anche maggiore controllo delle reazioni alla rabbia, ansia o altro), o come si corre correttamente.

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    2. Esempio che mi si acconcia perfettamente: l'esistenza del "correre correttamente" l'ho scoperto casualmente venticinque anni dopo la fine delle scuole spulciando su internet...

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  18. domanda da ignorante i soldi che verranno dati a Ventura da dove arrivano?? cioè intendo chi paga ?? gli sponsor lo stato??? (assolutamente ignorante in materia)
    se non sbaglio a Ventura gli era stato rinnovato il contratto ad agosto 2017 (però pare non valga)

    l'esempio Berardi è emblematico a mio parere sul perché le "big" son piene di stranieri..

    cmq dobbiamo rassegnarci la colpa è di Moratti perché ai bei tempi abbiamo vinto un mondiale

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  19. Continuiamo la discussione nei commenti al nuovo post: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/11/inter-nazionali-08-14112017.html?m=1

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