Questa è la tipica situazione in cui sbagliamo tutti.
Sbaglia la società che qualsiasi giocatore compri si rivela scarso o comunque insufficiente alla situazione e al contesto e che comunque non investe risorse economiche e finanziarie sufficienti; sbaglia l'allenatore che non manda mai in campo la giusta formazione e qualsiasi scelta faccia non riesce a fare giocare bene la squadra e sbagliano i giocatori che non si impegnano oppure si allenano poco e male, che sbagliano le scelte di gioco e che in ogni caso sono fuori condizione fisicamente e psicologicamente.
Sbagliamo noi tifosi che ci restiamo male, che ci sentiamo illusi e poi abbandonati, che ce la prendiamo con la mala sorte e di volta in volta con società, allenatore e giocatori. Che giudichiamo l'operato della società, quello che fa e sceglie l'allenatore e il rendimento dei giocatori e lo facciamo anche esprimendo ogni volta giudizi e opinioni diversi di persona in persona oppure a seconda delle situazioni.
Questa chiaramente non è una critica a nessuno, ma è semplicemente una considerazione: quando saltano gli equilibri e aumenta la tensione le cose diventano terribilmente difficili e quando ci succede, noi perdiamo complemente il controllo e cominciamo a commettere errori a ripetizione finché questi non si sovrappongono creando una situazione da cui è maledettamente difficile uscire fuori.
Chiaramente noi tifosi abbiamo un ruolo diciamo nel concreto forse relativo per quella che è la gestione del club e il rendimento della squadra: nei fatti non assumiamo scelte dirette, ma siamo comunque direttamente coinvolti sul piano emotivo e giustamente parte in causa perché del resto l'Inter è qualche cosa che in qualche modo appartiene comunque anche a tutti noi e questa non è retorica.
Se non ci fossero i tifosi, le squadre di calcio che senso avrebbero. Soprattutto quando avere più tifosi significhi oggi avere più introiti e avere un club più forte da tutti i punti di vista.
In ogni caso penso che un clima nel suo complesso negativo non faccia altro che peggiorare la situazione.
Questo non assolve nessuno, ma poiché sono anni che siamo praticamente "fermi", rendiamoci conto che abbiamo bruciato e condannato in questo ultimo periodo tre diverse gestioni societarie, allenatori più o meno bravi (ma secondo me sempre adeguati al contesto, tranne un paio che comunque hanno avuto "vita" molto breve sulla nostra panchina) e un numeroso e affollato parco giocatori, dei quali - sono d'accordo - molti non si sono rivelati all'altezza, ma tra i quali qualcuno bravo ci dovrà pure essere.
Di fatto questa prolungata serie senza vittorie che va avanti dalla partita dello Stadium contro la Juventus del nove dicembre non sembra arrestarsi: tra prove più o meno convincenti in campionato abbiamo collezionato 2 sconfitte e 5 pareggi. Media punti: 0.71 a partita. Goal fatti 4, goal subiti 7.
Praticamente tutti i numeri ci condannano e confermano quella che possiamo a tutti gli effetti definire come una crisi e senza per questo essere considerati troppo negativi. Sto semplicemente considerando quella che è una situazione manifesta e diciamo provata in maniera rigorosa dai numeri.
Io stesso per primo comunque dopo il pareggio casalingo contro la Roma avevo sottolineato come quattro pareggi siano arrivati contro squadre più o meno forti come Juventus, Lazio, Fiorentina e Roma e consideravo nel conto dei punti persi i sei punti contro Udinese e Sassuolo e cui a questo punto vado a sommare altri due punti persi contro la Spal nella partita giocata ieri.
In totale sono 8 punti.
È chiaramente un conteggio dal valore assolutamente relativo e che poi qualcuno potrebbe giustamente rifare andando a ritroso sin dall'inizio del campionato, ma penso che a questo punto sia "giusto" considerare la gara dello Stadium come lo spartiacque tra due fasi radicalmente differenti del nostro campionato.
Questo, attenzione, sebbene le nostre prove in questo lasso di tempo non siano sempre state negative. Senza considerare quelle che sono state le mie considerazioni personali, penso che tra queste i pareggi contro Juventus e Lazio in particolare siano stati sicuramente accolti da tutti positivamente. Mi sembra che contro la Roma non abbiamo fatto male e in fondo secondo giudizi diversi anche contro Udinese, Sassuolo e Fiorentina non avremmo fatto troppo male. Al di là dei risultati.
In ogni caso e qualunque sia stato il nostro rendimento, non abbiamo raccolto risultati e questo fatto fotografa alla perfezione le nostre difficoltà e quelli che probabilmente costituiscono limiti e deficit strutturali profondi e che ancora una volta sono emersi in tutta la loro prepotenza dopo un andamento che è stato come altre volte più o meno positivo (del resto l'anno scorso per esempio siamo partiti malissimo, quindi non è vero che la flessione arrivi sempre a dicembre-gennaio).
Ogni discorso relativamente una crisi passeggera e "salvare" almeno la prestazione a dispetto dei risultati penso che sia in tutti i casi (con diverse modalità di espressione) crollato in qualche modo dopo la partita di ieri, che personalmente considero molto negativamente, tanto che persino il pareggio - analizzando il solo andamento della gara - appare alla resa dei conti un risultato positivo.
Merito alla Spal, che del resto già all'andata ci aveva creato qualche difficoltà e credo che abbiamo avuto modo anche di elogiare per la sua solidità e organizzazione di gioco, ma penso ci siano stati anche molti demeriti nostri e a partire dalle scelte dell'allenatore e poi dal rendimento insufficiente di qualche giocatore.
Con questo non punto il dito sul nostro mister, ma penso che si possano considerare discutibili alcune scelte fatte ieri e in generale nell'ultimo periodo e in cui per ragioni diverse tre giocatori probabilmente poco "belli" da vedere come Gagliardini, D'Ambrosio e Nagatomo hanno trovato meno spazio a favore di altri come Brozovic (Joao Mario), Joao Cancelo e Santon oppure Dalbert, forse in possesso di qualità tecniche superiori ma evidentemente meno solidi e costanti come rendimento dei loro compagni di squadra.
Mentre continua evidentemente a mancare un ricambio nel settore offensivo: da questo punto di vista - lo dico chiaramente, ma non è la prima volta - continuo a non capire la mancata scelta di andare con decisione su un attaccante esterno (parlo di una punta vera e propria, quindi con caratteristiche diverse da Perisic e Candreva) che mi sembra una lacuna evidente in una squadra che davanti si affida a soli tre giocatori. Più eventualmente Eder, il cui rendimento nel corso di questa stagione è sicuramente insufficiente. Mentre Pinamonti e Karamoh sono spariti dai radar.
Questo cambio nelle scelte da parte di Spalletti non è chiaramente incomprensibile ma è andato probabilmente nella direzione di aumentare le opportunità di gioco della squadra in un momento in cui il rendimento di Candreva e Perisic ha avuto un calo fisiologico che penso sia in qualche modo comprensibile dopo avere tirato la carretta fino a inizio dicembre. Inoltre il nostro gioco è per forza di cose prevedibile e "carta conosciuta" per tutti i nostri avversari.
Quindi la ricerca di nuove soluzioni da parte del mister è comprensibile: il fatto è che secondo me non ha giocatori con le qualità adatte alla situazione.
Vedremo se Rafinha Alcantara e se Pastore (se dovesse arrivare) riusciranno a risolvere questo problema e quindi anche il problema del goal.
Certo il tempo a disposizione diminuisce ogni giorno di più anche se Lazio e Roma continuano a essere ancora lì e non spiccare il volo, che significa che i nostri piani non siano compromessi. Non ancora.
Possiamo ancora risalire la china, ma rendiamoci conto che sarà difficile e che servirà fare qualche cosa di più che il 100% per centrare eventualmente l'obiettivo finale.
Così come servirà in malaugurato caso di mancata qualificazione alla Champions, invece che buttare il bambino con l'acqua sporca, avere le idee ben chiare su come procedere in un percorso che sia di accrescimento invece che di ripartenza da zero, perché di cosiddette rifondazioni ne abbiamo fatte troppe (praticamente dal campionato 2011/2012 almeno una all'anno) e tutte quante hanno giustamente fallito.
Non sento di volere esprimere particolari commenti nel riguardo della partita con la Spal. Forse è una questione di mancata motivazione, più probabilmente è l'urgenza di parlare più della situazione nel suo complesso che di una singola partita e comunque le mie considerazioni diciamo "generali" non esulano dal giudizio su questa partita.
In questo momento è difficile trovare qualche lato positivo a cui attaccarsi. Ne considero giusto due che però, chi lo sa, alla lunga potrebbero rivelarsi utili: abbiamo un bilancio negli scontri diretti tutto sommato positivo (non abbiamo mai perso contro nessuna delle "big"); il mister ha a disposizione tutti gli effettivi e ha a disposizione due (forse tre) giocatori in più. Tra cui Rafinha Alcantara (e forse Pastore) potrebbero aggiungere qualche cosa di nuovo sul piano qualitativo. Poi sarà tutto da vedere se le loro condizioni e la loro adattabilità al nuovo contesto sarà breve e se si riveleranno due giocatori veri, come tutti noi ci auguriamo.
Come tutti, sono chiaramente molto dispiaciuto e - perché no - anche arrabbiato per questa serie di risultati negativi e per ultimo questo pareggio contro la Spal.
Ma non ci sto a "mollare" alla 22a giornata.
Avevamo tutti quanti lodato in primo luogo la solidità del gruppo sia come rendimento, sia sul piano anche caratteriale: non abbiamo forse grandi campioni, ma avevamo tutti quanti considerato come il mister avesse compattato la squadra e tirato fuori il meglio dai calciatori nel loro insieme. In questo momento penso che ci si possa appellare soprattutto a questo e come tifoso cerco di essere anche io parte di questo processo di unitarietà. Del resto se scendi in campo dopo una settimana di bombardamento sul piano psicologico, minacce e insulti su Instagram e fischi allo stadio, le cose non si fanno sicuramente più facili.
Spalletti è un vecchio lupo di mare e con grande esperienza nel nostro campionato e in senso assoluto: non è la prima volta che si trova a fronteggiare una crisi e una serie di risultati negativi. Responsabilizzare troppo il gruppo è stata una strategia dovuta ma fallimentare, ripartiamo da quella voglia di scoprirsi di inizio campionato e una volta che siamo ritornati con i piedi per terra, cerchiamo di farlo tutti assieme.
LE PRESTAZIONI INDIVIDUALI
1. Handanovic. Non mi pare abbia responsabilità sul goal subito, ma nemmeno che sia stato particolarmente impegnato. Da segnalare una uscita a vuoto nel primo tempo che per fortuna non porta poi al goal della Spal. Sei. 6
33. D'Ambrosio. Rientra in campo dopo una lunga assenza e deve chiaramente recuperare "giri". Inoltre va considerato che la contemporanea presenza in campo di Cancelo lo invita per forza di cose a stare più sulle sue per garantire una maggiore copertura. Comunque dalla sua parte non si passa. Dietro è una garanzia. 6.5
37. Skriniar. Prova positiva contro un giocatore battagliero e vivace come Antenucci, continua a esprimersi su livelli superiori alla media e a far valere la sua grande forza fisica. 6.5
25. Miranda. Partita giocata senza grosse apprensioni fino all'ingresso di Paloschi, giocatore molto vivace e sempre molto pericoloso negli ultimi metri. Riesce comunque a contenerlo senza grossi patemi, ma sul goal ha qualche responsabilità (con Perisic) nel tenere in gioco proprio Paloschi: un errore purtroppo decisivo. 6
7. Joao Cancelo. Favorisce il goal del vantaggio, che nasce da un suo cross deviato in porta da Vicari. Anche se per la verità, a essere onesti, tutte le responsabilità appaiono essere del difensore degli estensi. Bene così in ogni caso. Resta il fatto che secondo me questo ragazzo non può giocare a sinistra dove gli sono preferibili almeno Nagatomo e Santon (Dalbert non ha offerto adeguate garanzie finora). Molto ingenuo nel favorire il fallo per la punizione che poi porterà al goal del pareggio, ha bisogno del sostegno dei compagni in fase difensiva. 5+
11. Vecino. A me la sua prova è piaciuta. Secondo me ha bisogno di Gagliardini per potersi proporre in fase offensiva con maggiore decisione. Ci prova comunque, ricercando in più occasioni di proporsi o di concludere a porta. Spreca purtroppo una grande occasione calciando troppo centrale e favorendo l'intervento di Meret. 6.5
20. Borja Valero. Di fronte alla grande pressione degli avversari, trova difficilmente il modo e lo spazio di giocare la palla. Si rende utile con il suo senso della posizione e in particolare nei primi quarantacinque minuti di gioco con un paio di buoni recuperi in fase difensiva che comunque dimostrano il suo carattere e la sua voglia di fare. 5.5
(dal 45' s.t.) 8. Rafinha Alcantara. Non so proprio se il suo ingresso prima avrebbe cambiato qualcosa oppure no. Ovviamente ingiudicabile. sv
87. Candreva. A me sembra che fisicamente abbia una buona condizione e lo dimostrano anche i recuperi in fase difensiva e il fatto che cerchi comunque più volte di andare sul fondo. Purtroppo come sappiamo non ha molte frecce al suo arco e non ha quello spunto nell'uno contro uno che gli possa permettere di cercare una altra giocata in quella zona del campo. Spalletti lo toglie dopo il primo tempo. 5.5
(dal 1' s.t.) 23. Eder. Sicuramente ha grande voglia di fare e di farsi vedere, ma mi sembra oggettivamente un corpo estraneo alla squadra e schierato tra le linee praticamente inutile: molto meglio contro la Roma quando ha giocato ala a destra. Mi sembra comunque anche in condizioni non particolarmente brillanti. 5.5
77. Brozovic. Non riesco a giudicare la sua prestazione. È un giocatore che mi è storicamente molto piaciuto e che ho sempre considerato avere grandi potenzialità finora inespresse o espresse solo a corrente alterna. Secondo me non è mai entrato in partita. 5
(dal 41' s.t.) 5. Gagliardini. Non me ne vogliano i suoi detrattori, ognuno può giudicare un giocatore e le sue qualità come preferisce, ma sostenere che si sia pareggiata questa partita per il suo ingresso mi sembra diciamo abbastanza pretenzioso. Aggiungo peraltro che in quel momento specifico della partita immagino che non chiunque, ma sicuramente molti, avrebbero fatto lo stesso cambio. sv
44. Perisic. Lo giudico per quelle che sono le sue grandi qualità: mancano da troppo tempo e ne abbiamo terribilmente bisogno. Questa gara conferma il suo prolungato periodo negativo che forse poi è la ragione principale del nostro calo di risultati trattandosi dell'unico giocatore capace di quello "spunto" in più negli ultimi metri. 5
9. Icardi (c). Contro una squadra organizzata e che tiene tre difensori costantemente bloccati dietro e senza un adeguato sostegno da parte dei compagni di squadra, la sua partita è per forza difficile e lui non riesce a cambiarne l'inerzia. Penso abbia avuto una sola occasione. Le colpe non sono tutte sue ovviamente ma il giudizio in questo caso è insufficiente. Ribadisco: ha bisogno di un ricambio o meglio di un giocatore che davanti lo possa affiancare in maniera più concreta di quanto faccia Eder. 5
All. Luciano Spalletti. Ho già parlato delle sue scelte. Ma devo anche riconoscere come in questo momento mi sembri difficile riuscire a giudicarle in maniera oggettiva: non gli si può certo additare di non avere sperimentato soluzioni diverse nel corso di questo periodo. Inizialmente anzi lo ho persino criticato per questa cosa (nella specie: proprio dopo la sconfitta con il Sassuolo), ma in questo momento non per eccessivo di "buonismo" ma per quelli che sono i dati di fatto, cioè non essere riuscito a cogliere risultati nonostante i diversi cambi, mi diventa difficile dire che stia sbagliando tutto. Comunque il voto è insufficiente. Non capisco alcune scelte sul mercato, ma non posso che pensare che queste siano comunque effettuate in accordo tra la dirigenza e l'allenatore: evidentemente ha qualche idea in mente per uscire da questa specie di "pantano". Stiamo a vedere. 5
Emiliano D'Aniello
Spero con tutto il cuore arrivi Pastore, perchè ci consentirebbe di cambiare qualcosa in attacco, in quanto i nostri due esterni di attacco tendono alla monotematicità nelle azioni di attacco, nessuno dei due ha la qualità nel dialogare sullo stretto, infatti nonostante Spalletti richieda alle due ali di accentrarsi in fase di possesso comunque loro ripropongono le azioni che facevano l'anno scorso con De Boer, in particolare Candreva che non sembra sapersi scostare dalla linea laterale e quindi può raggiungere Icardi solo con cross, spesso sbilenchi. Dall'altra parte Perisic ha un gioco un pochino differente ma nella sostanza si ritrova spesso troppo lontano da Icardi, ed infatti lo cerca anche lui troppo spesso con i cross, però almeno rispetto a Candreva ha la capacità di saltare l'uomo, mentre rispetto all'italiano perde in fase di contenimento. Se dovesse arrivare veramente Pastore, proverei a schierare l'argentino proprio a sinistra, e metterei Nagatomo come terzino, cioè un giocatore che ha i tempi di inserimento ma che quest'anno comunque è riuscito, inaspettativamente, a dare pure garanzie difensive.
RispondiEliminaDall'altra parte penso che un duo Pastore e Cancelo possa portare a qualcosa di meglio rispetto al binario di ieri Candreva D'ambrosio. Cancelo in particolare ha avuto un miglioramento delle prestazioni incredibile, fa ancora qualche cappellata in difesa, ma sembra avere una discreta personalità. Desideri per quest'estate, non cambiare Icardi ma le due ali di supporto. E magari prendere un altro Vecino che a parer mio è un acquisto alquanto sottovalutato. Ah ecco: "cosa chiedi a San Gennaro?" "un terzino sinistro titolare, dannazione"
Scusate, Pastore a sinistra ed un binario di destra con Perisic e Cancelo.
EliminaMa Nagatomo secondo voi parte? Io sono sincero, non riesco a capire perché sia stato messo da parte. Lo ho scritto anche nel post. Va bene, si tratta di Nagatomo e non di un fenomeno, però stava facendo bene, quindi non capisco.
RispondiEliminaPosso dire una cosa in generale sui terzini sinistri? La storia che non ne becchiamo uno da Roberto Carlos è comunque una grande cazzata (non è quello che stai dicendo tu Matteo). I giornalisti la ripetono a ripetizione, ma comunque ricordo che in quel ruolo abbiamo schierato negli anni vincenti un giocatore come Maxwell che ha vinto ovunque e poi un giocatore forte come Christian Chivu. Non penso proprio di dovermi lamentare di questi due giocatori.
Dov'è che ho scritto che non abbiamo un terzino sinistro titolare dai tempi di R.Carlos? Che però non abbiamo un terzino titolare da tipo cinque anni a questa parte mi sembra proprio assodato.
EliminaNo no, se leggi ho precisato proprio che non mi riferivo a te, ho scritto letteralmente "non è quello che stai dicendo tu Matteo"!
EliminaLo dicevo perché anche ieri nella tele-cronaca è stato ripetuto questo solito mantra...
Per il resto sì, hai ragione, non abbiamo un esterno sinistro titolare da anni e ora ne abbiamo addirittura tre in rosa più D'AMbrosio e inspiegabilmente anche Cancelo...
Possiamo dire di tutto sui nostri giocatori, ma come dice Luciano nel post precedente, dobbiamo puntare molto sulla compattezza della squadra, tra le altre cose secondo me la più importante.
RispondiEliminaIn attacco abbiamo chiari limiti, qualunque siano le ragioni.
A centrocampo siamo meglio in contenimento che in costruzione.
La difesa è il nostro miglior reparto.
Visto che siamo così, inutile martellarsi i cosiddetti, bisogna puntare sui nostri aspetti migliori, cioè la difesa, contenimento e compattezza.
Senza i gol subiti a Firenze e Ferrare avremmo 4 punti in più se Spalletti non avesse deciso di intaccare anche la cosa che funzionava meglio, senza in cambio dare qualcosa di più in attacco, anzi, peggiorandolo.
Cancelo è più tecnico,certo, ma ancora non è un giocatore vero e non difende abbastanza bene, Nagatomo pur con tutti i suoi limiti è più efficace sia in attacco sia in difesa (c'è di meglio in giro eh.. per carità..).
L'assetto difensivo originario più la coppia Vecino-Gaglia (+ Borja quanfdo si gioca a tre) era da mantenere immutato, ovvio si segna sempre poco ma si subisce poco nulla e alla fine si portano a casa punti.
Se Spalletti comincia a pretendere di diventare il Barcellona mettendo un promettente e tecnico apprendista al posto di Nagatomo e dicendo a Gaglia di fare il regista alla Pirlo, salvo lamentarsi se non gioca come lui, ottiene solo di prendere più gol e di farne di meno, anche perché tutto ciò produce insicurezza nella squadra, e sappiamo che i nostri giocatori sono mentalmente molto fragili (forse anche per questo non sono campioni).
Mancini ha fatto lo stesso, in attacco eravamo scarsi ma prendevamo poche reti, poi ha pensato che lui, fighetto qual era, doveva fare più reti e allora via con la giostra delle stupidate e gol a valanghe presi.
Io sono per la concretezza e per la razionalità, valorizzare i giocatori per quello che sono non per quello che l'allenatore sogna di avere.
Se possiamo fare razionalemente 70 punti inutile affermare "siamo l'Inter e quindi ne facciamo 80". Cosa vuol dire "Saimo l'Inter?" Siamo la rosa che abbiamo, non è che gridando al vento che siamo l'Inter si generano campioni e gol dal nulla.
RispondiEliminaPenso che psicologicamente l'atteggiamento di inizio stagione sia quello che si addice alla nostra reale dimensione. Non è una critica a Spalletti, lui ha provato a fare un salto di qualità, di far fare un salto di qualità sul piano mentale alla squadra, ma questa evidentemente non ha retto, non ha certezze e non ha sicurezza nei propri mezzi, il mister deve caricarsi di nuovo tutto sulle sue spalle e dire che dobbiamo lavorare da zero perché evidentemente questa squadra ha bisogno di avere sempre un atteggiamento umile e di grande disponibilità al sacrificio di ognuno, puntare forte sull'organizzazione come fanno le "piccole".
EliminaD'accordo con Emiliano su tutti i voti (tranne quello a Spalletti) e sui ragionamenti complessivi
RispondiEliminaIeri sera ho ascoltato il commento di Cambiasso (una fatica immane visto che erano presenti anche soggetti come delpiero&massimomauro...); secondo il Cuchu le prime 2 sconfitte, per quanto parzialmente immeritate, hanno prodotto uno stato di "delusione" vedendo sfuggire l'obiettivo di (provare a) lottare per lo scudetto. Idem per la roma, mentre la lazio si muoverebbe in una dimensione diversa, meno ambiziosa.
RispondiEliminaAmmesso che sia così, e potrebbe essere, urge riqualificare l'obiettivo 3°/4° posto come "prestigioso" (importante è razionale, non emotivo), in quanto produrrebbe scenari molto competitivi. Da questo punto di vista l'idea (per la roma ancora più...) di una squadra che non possa rafforzarsi (anzi, a roma venda i suoi top) potrebbe essere ulteriormente demotivante (tra le righe florenzi lo ammette...).
Per assurdo avessimo lottato sempre e solo, dalla prima giornata, per il terzo posto, emotivamente non avremmo avuto...contraccolpi...
Dal mio punto di vista è ormai provato, dopo più di 20 partite che l'Inter non ha nel suo organico le varianti offensive su cui possono contare le altre squadre dell'alta classifica. Non le ha né fra i titolari é in panchina.
RispondiEliminaDo conseguenza conquistare un posto in Cl è difficilissimo, oltre quello che dice la classifica. Difficilissimo non vuol dire impossibile.
Si deve lavorare perché la squadra recuperi la miglior condizione psico fisica. Possibilmente si deve fare ancora qualcosa sul mercato. Poi si deve essere consapevoli delle proprie qualità e dei propri limiti, non cercare avventure o varianti improbabili, mettere sempre i migliori del momento e sempre al loro posto. Lottare punto per punto e su ogni palla. I tifosi dovrebbero sostenere i loro giocatori, perché denunciarne chiaramente i limiti, irriderli, come spesso accade, non aiuta, anzi...
Eh, ma quando sei primo in classifica con i risultati che avevamo ottenuto noi non è possibile evitare di sognare
RispondiEliminaMa certo. Il paradosso sarebbe che se fossimo stati a 5 punti dalla vetta nelle prime giornate ora, anziché a 13, potremmo essere a 5/7...dalla vetta. Ripeto è un paradosso indimostrabile...
EliminaAlcune cifre negative sulle quali riflettere: abbiamo avuto più possesso palla (otto volte su dieci chi ha più possesso palla non vince), abbiamo corso meno di loro (nel periodo "buono" correvamo sempre di più) ad una velocità inferiore alla loro (idem)
RispondiEliminaUso una espressione poco corretta, ma secondo me in alcuni casi "non riusciamo a correre". Non riusciamo a andare in profondità e questo chiaramente ferma la nostra corsa, ci riduce il campo in cui giocare e ci costringe di conseguenza a un possesso palla sterile e improduttivo.
RispondiEliminaIo non lo so se questo problema si risolva con due giocatori forti tecnicamente e palla al piede come Rafinha e Pastore (immagino siano sicuramente più bravi di Joao Mario e Brozovic o che comunque non possano rendere peggio del portoghese e di come abbia fatto finora Brozo in molte occasioni...) invece che con un attaccante esterno rapido o una punta che possa giocare con Icardi dandoci maggiore profondità ricercando anche soluzioni come il lancio lungo (del resto Borja ha un buon piede, lo stesso Rafinha forse potrebbe giocare mezzala e favorire questa soluzione di gioco). Chiaramente questa è tutta teoria. Che poi chiaramente si tratta di sperimentare cose nuove a metà campionato... Che è una cosa molto difficile. In questo senso, sì, forse il mio voto a Spalletti è basso, nel senso che non può ritrovare una cura da un giorno all'altro. Poi si può obiettare che se avesse studiato alternative già da prima ecc. ecc. Ma così non ne usciamo mai.
Ci sarebbe anche da cambiare una parte di pubblico, ma purtroppo quelli è impossibile. Certi imbecilli ci hanno fatto perdere dei punti cercando di far giocare il peggio possibile alcuni nostri giocatori, come ad esempio Candreva. Queste cose hanno il loro peso e quindi qualche punto ce lo tolgono
RispondiEliminaCandreva deve giocare nonostante il pubblico. Se le sue prestazioni sono condizionate dal pubblico è un problema di candreva...di certo non dei tifosi.
EliminaCiao. Come sempre mi ritrovo molto con i giudizi di Emiliano tranne, com'è normale, su alcuni dettagli come, in questo caso, il giudizio su Miranda. Rispetto alla marcatura su Paloschi infatti Emiliano dice "Riesce comunque a contenerlo senza grossi patemi" però Paloschi ha segnato il goal del pareggio, colpendo di testa da solo in area, completamente indisturbato, altro che pochi patemi di Miranda. Secondo me un errore del genere, che definisce il risultato, porta all'insufficienza. Sono molto più positivo anche su Brozovic, che ho osservato con particolare attenzione e che secondo me è tra i pochi che, insieme a Cancelo, ha provato a fare qualcosa di diverso e più incisivo, in termini per esempio di passaggi filtranti e centrali. Infine, pur non facendo assolutamente parte di schieramenti alla #suningout, personalmente sono molto insoddisfatto del comportamento della proprietà. Intendo dire che o diamo ragione a chi, rispetto alla prima parte del campionato, parlava di Culovic, oppure se siamo stati in testa al campionato fino quasi alla fine del girone d'andata, significa che con adeguati apporti, in grado di far rifiatare i titolari e di variare il tipo di gioco, potevamo non solo competere per la champions ma anche, per quanto difficile, per il primato. Insomma, che i nuovi giocatori arrivino a fine gennaio, che non siano stati previsti ricambi in estate, che le richieste di Spalletti di un giocatore alla Ramirez siano rimaste inascoltate... beh, nessuno dice meglio i cinesi del Milan ma, visto che nella vita si viene giudicati per i risultati e per gli atti concreti, Suning per ora sta avendo a parer mio una condotta molto discutibile. Certamente, come ho letto in alcuni interventi sul blog, Suning tiene di conto la squadra cinese e i suoi tifosi ma appunto queste sono scelte che poi ognuno giudica. Così l'Inter non può spendere un euro per il FFP, e Suning che ha contribuito pesantemente a questa situazione spendendo 80 milioni per calciatori come Joao Mario e Barbosa contro la volontà di allenatore e dirigenti Inter, potendo provare a rimediare, perché lo Jiangsu a differenza di noi può spendere quello che vuole e trovare un sostituto di Ramirez, decide di non farlo.
EliminaCiao Rina. Chiaramente le critiche o considerazioni diverse sono sempre benvenute. Su Miranda vs Paloschi e il goal nello specifico, mi riprometto nel caso di rivedere l'azione, però essendo arrivato sugli sviluppi di un calcio da fermo e dato il posizionamento dei giocatori in quel contesto, mi sembra che non fosse Miranda l'uomo deputato alla marcatura dell'attaccante della Spal. Ma posso sbagliare. In quel caso chiaramente il giudizio è rivedibile alla luce del goal dove comunque sottolineo la bravura di Paloschi che secondo me in area di rigore ha degli spunti sempre interessanti.
EliminaSu Candreva, Fabio ha ovviamente ragioni. QUesto vale per un calciatore come per qualsiasi altro professionista, le pressioni vanno parte del mestiere, però chiaramente è sempre meglio non avercele e come tifoso diciamo spingo a non crearne ai nostri giocatori. Poi chiaramente uno ne discute e giudica il rendimento, però penso che tutti siano d'accordo che certe cose come i fischi plateali per non parlare di quanto successo a Santon, siano comportamenti denigratori eccessivi e ingiustificati e che siano anche come darsi un po' (scusate l'espresssione) delle martellate sulle palle da soli dato che giocano per noi e siamo tutti dalla stessa parte.
Miranda e perisic non salgono, Paloschi sarebbe dovuto finire in fuori gioco.
EliminaIl vizio di non salire Miranda lo ha sempre avuto, la sua tendenza è più di abbassarsi.
Grazie per la puntualizzazione, avevo visto Perisic ma non Miranda, chiaramente il mio voto va abbassato di mezzo punto per questo errore decisivo per il pareggio.
EliminaIl tanto irriso petkovic ieri un assist...e verona 4 gol alla viola... non male per uno scarsone
RispondiEliminaA me un giocatore come Petkovic piacerebbe averlo in rosa... assieme ad Icardi ovviamente. Abbiamo bisogno di un'altra punta che dia profondità da anni, non voglio essere super-critico ma mi sembra proprio una di quelle lacune che vadano subito colmato anche acquistando giocatori come Borriello, Paloschi... voglio dire, giocatori sul mercato italiano che non hanno grosse valutazioni ma con buona esperienza e rendimento. Servono sempre.
EliminaIl problema a mio parere non è di equilibrio.
RispondiEliminaÉ di soluzioni e pericolosità offensiva.
Costruiamo pochissime occasioni da gol contro squadre chiuse anche se molto più scarse di noi . Non stiamo subendo piu gol nelle ultime giornate quanto non tiusciamo piu a segnare. 5 gol nelle ultime 7 partite... il problema non può che essere nei 4 che giocano davanti
Io capisco perfettamente Luciano, dopo sconfitte o partite deludenti come ieri non riesco ad essere molto attivo infatti
RispondiEliminaInsisto però sempre a considerare l'aspetto psicologico/ambientale come molto molto importante per spiegare perché una squadra come la nostra negli ultimi anni ad un certo punto della stagione sembri perdere completamente la sicurezza/personalità/solidità che sembrava ormai acquisita (sia a livello generale che nei singoli giocatori)
Dal mio punto di vista era forse più indicato un acquisto alla sturridge rispetto a pastore e rafinha come ruolo.
RispondiEliminaPer me eccellente sarebbe deloufeu... ma senza soldi..
Cmq pastore sarebbe un grosso upgrade sulla trequarti rispetto a brozovic
Stiamo parlando con il Psg? Se fossi il presidente, parlerei di Cavani, così potremmo giocare con due punte.
RispondiEliminaSe in questo momento non abbiamo campioni è perché non abbiamo il presidente.
Abbiamo alcuni bravi giocatori, i quali però per spiccare il volo hanno bisogno di un campione al loro fianco
Scoperto il segreto per cui più giovani del Milan arrivano in prima squadra. la loro preparazione è più completa. Oltre al calcio gli insegnano anche pallavolo (eccelle Cutrone) e Kung-fu (eccelle Locatelli)
RispondiEliminaOttima questa. Per lo meno ci tiriamo su con ironia.
Eliminaa Pektovic faranno una clausola di 300 miliardi.
RispondiEliminaIo capisco le preferenze (anche le antipatie) ma se un giocatore arriva a certi risultati e a certe valutazioni mentre altri no, un qualche motivo ci sarà.
Comunque il problema dell'Inter è Icardi in primis, i "4 davanti" (chi? 3 son fissi il quarto sono 3...) dopo. A parte che non in questo modo si giudica l'assortimento e non i singoli, cosa anche giusta, ma allora se ne dovrebbe tenere conto nelle valutazioni singole. Io, per esempio, sono critico con Candreva proprio perché lo giudico molto MENO "pippa" della massa degli interisti che leggo sui social, solo dovrebbe avere CORAGGIO, rischiare, calciare di prima rischiando la "pallaccia". Invece a me sembra preferisca la via "certa" anche se, troppo spesso, è un vicolo cieco. Se credessi che NON fosse in grado di crossare di prima sarei rassegnato. Fossi io l'allenatore (e per fortuna VOSTRA non lo sono) nelle partite di allenamento lo obbligherei a calciare SEMPRE di prima , se fermasse la palla spostandola destro-sinistro (e destro...) fischierei fallo...idem con Santon, se crossasse di destro (giocando a sinistra) fallo. A furia di battere il ferro...
"in questo modo", c'è un "non" di troppo...
EliminaFarglielo imparare a 32 anni...la vedo dura. É un giocatore dall'intelligenza calcistica limitata.
EliminaIl problema non è icardi, ma i 4 davanti (icardi candreva perisic piu il trequartista)
Icardi non è adatto al nostro gioco. Cosi come i due esterni soprattutto candreva non sono adatti a giocare contro difese chiuse e schierate.
O prendiamo un ariete o cambiamo gli esterni...
In piu serve un trequartista capace di girarsi da spalle alla portaa fronte porta
In piu tutti e tre i giocatori davanti DEVONO DARE DI PIU ed essere piu dentro la squadra per 90 minuti.di gambe e di testa
EliminaSul fatto che debbano dare di più, o almeno dare più costantemente, sono d'accordo e non solo i 3/4 davanti.
EliminaA 32 anni si impara, se si vuole imparare, ci sono storie di fuoriclasse da 50 milioni di dollari ed oltre (penso alla NBA) che a più di 32 anni hanno modificato, lavorandoci tanto, di un "niente" la posizione di tiro per migliorare la propria percentuale...certo se ti senti arrivato e "bravo" non lo farai mai.
E' la differenza tra arroganza (il ritenersi superiore agli altri) ed autostima (il ritenersi non inferiore a nessuno, neanche a chi è PIU' bravo...).
Sono d'accordo con Amstaf. In altre parole penso che il problema dell'Inter riguardi molto la personalità dei giocatori. Uno come Candreva, a volte capace di eccellere e di fare da pun to di riferimento per tutta la squadra, se poi annega nella mediocrità per me è più per un difetto di personalità che altro. Insomma, finché le cose vanno bene, si gioca bene, quando poi serve raddrizzare la carretta nei momenti difficii, i Candreva si perdono. E' la storia dell'Inter degli ultimi anni. Non a caso, sbagliando nome o no, Mancini voleva un giocatore di sicura personalità come Tourè, anche a rischio di iperpagare un giocatore agli sgoccioli. Del resto non credo sia un caso che l'Inter quaest'anno sia crollata non appena ha raggiunto il primato in classifica. A quel punto non ti puoi più nascondere e non sei in grado di reggere la tensione della lotta per lo scudetto.
EliminaCondivido intanto quanto detto da Ferri: calo dell’Inter senza spiegazioni.
RispondiEliminaSolo crisi mentale? Vallo a spiegare come mai crolliamo ogni anno .
Su una riflessione di Luciano mi sento di tornare. Avevi ragione: Questo gruppo, seppur forte, è male assortito e fa fatica ad affermarsi.
RispondiEliminaConsentitemi tuttavia di aggiungere che gli innesti di Rafa + Pastore aggiungeranno confusione oltre che qualità.
Spero di sbagliarmi.
L'anno scorso si diceva che mancava chi potesse trascinare e lo si diceva anche due anni fa (lo diceva Mancini, che voleva Toure ma anche Zabaleta e non Ansaldi o Erkin).
RispondiEliminaQuello col curriculum migliore continua a essere Santon... abbiamo aggiunto qualcosa sia nell'allenatore (mi pare che dia qualcosa in più rispetto a chi c'era l'anno scorso) che in difesa (non c'è paragone tra Skriniar e tutti gli altri difensori centrali; mi sembra che Cancelo abbia più personalità di Ansaldi e compagnia). A centrocampo probabilmente la leadership di Borja è più di metodo e di logica (cioè applicazione e serietà negli allenamenti, nello spogliatoio e di tipo di gioco: più razionale di Kondo o Medel) che di capacità di coinvolgere gli altri nei momenti di difficoltà.
È stato compiuto qualche passo in più ma non è stato tagliato definitivamente quel filo che ci lega al passato.
Però non perdiamo, cosa che avveniva spesso l'anno scorso ma anche due anni fa con Mancini da un certo punto in poi. Questo può essere importante, due sconfitte in ventidue gare sono poche, peccato per un paio di pareggi in più del dovuto. Ovviamente ragiono pensando che ne usciremo, come ne siamo usciti nelle ultime due gare dello scorso anno e a metà del girone di ritorno di due anni fa. Un passo in più nel momento buono, un passo in più nel momento peggiore (differenza tra difficoltà e caduta libera) possono significare quei punti in più decisivi per raggiungere l'obiettivo.
Speriamo di rialzarci prima della Roma, speriamo Spalletti sappia che fare di Pastore.
Ma Pastore arriverà?
EliminaSembra di sì. Sembra di no.
Eliminaper una volta sono d'accordo con fabio: il nostro problema sono i 4 davanti (cioè i tre più il quarto chiunque sia dei tre, come dice Amstaf). ma credo che questo l'ho detto da sempre, non per avere una primogenitura.
RispondiEliminaSolo che io penso che tre dei quattro (gli esterni e il centravanti) siano fortissimi, solo che sono male assortiti, anche con il quarto, chiunque sia.
Poi secondo me il calo dell'Inter è spiegabilissimo: sempre gli stessi giocatori chiave, sempre gli stessi limiti, sempre lo stesso gioco sempre più facilmente neutralizzabile. Poi qualche insuccesso ha fatto venire il braccino corto, il timore di subire per cui prendi gol nel finale. troppo spesso anche quando andavamo bene non riuscivamo a chiudere dopo il vantaggio (anche a Ferrara abbiamo avuto tre palle gol sull'uno a zero e non le abbiamo sfruttato. solo che prima avevamo la sicurezza per gestire.
Quindi una somma di fattori e quando succede questo, arriva anche un pizzico di sfortuna, perché te la chiami.
Sull'arrivo di Rafinha e Pastore sono scettico. Anch'io avrei preferito un esterno fortissimo. Temo che si ripeta la storia dei né carne né pesce stile ljajic e jovetic. Speriamo di no.
Un'ultima cosa: secondo me i tre davanti sono male assortiti ma individualmente sono meglio dei tre centrocampisti (considerando Borja Vecino e Gaglia) che pur avendo delle qualità hanno più lacune.
Ps. in serata il post sulle giovanili
Ok Luciano, manda, lo pubblico domattina.
EliminaAppunto : la storia del ne’ carne né pesce si ripete dalle nostre parti ciclicamente. Ritorniamo agli equivoci degli anni passati quando compravamo calciatori che poi non sapevi che ruolo avessero. L’ultimo della serie Kova, ma l’elenco è lungo.
RispondiEliminaIntanto Deloufeu va al watford in Prestito.....e questo mi fa imbestialire visto che conosciamo tutti quali sono i nostri limiti.
RispondiEliminaE icardi posta su instagram cose che poteva evitare visto il momento (scrive chau chau creando lo scompiglio).
Ringraziare a chi non vuole nemmeno darci la qualità di pastore. Sabatini i miracoli non li può fare se dietro a lui non interessa migliorare gli ultimi campionati. Meritiamo un'altra proprietà
EliminaD'accordo sulla tempistica sbagliata di Icardi...
EliminaDeulofeu al watford, sturridge al wba entrambi in prestito...
RispondiEliminaNoi invece rimaniamo impegnati in trattative impossibili come Pastore...
Sinceramente...non condivido ne capisco
Domanda: nel caso arrivasse davvero Lautaro Martinez, per chi conosce il tipo di giocatore, che percentuale c'è che si affianchi a Icardi o che invece lo sostituisca?
RispondiEliminaCome tipologia di attaccante è una prima punta.
Eliminapost inviato
RispondiEliminaOnline il post sui giovani: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/01/settore-giovanile-che-sfiga-cera.html
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