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mercoledì 18 aprile 2018

Spalletti, il calcolatore: Inter - Cagliari 4-0

Il significativo abbraccio tra il Mister Luciano Spalletti e il capitano Mauro Icardi. Il segno di un feeling importante tra l'allenatore e il nostro bomber che grazie a Spalletti ha avuto una crescita ulteriore sul piano non solo realizzativo (25 reti in campionato finora, record personale) ma anche del gioco. Più in generale il simbolo di una coesione del gruppo che a cinque partite dalla fine appare deciso e compatto a andare fino in fondo alla "questione" relativa la qualificazione alla prossima Champions League. Foto: interclubpavia.eu.

Posso sbagliare, ma fermo restando che nessuno scenda in campo per non vincere e che di conseguenza Spalletti non abbia fatto lo stesso contro l’Atalanta, anche alla luce della prestazione di Cagliari, penso che la partita e il risultato di Bergamo vadano riconsiderati e valutati in un contesto più ampio.

Del resto, quando abbiamo smaltito la delusione, tutti quanti abbiamo dovuto riconoscere che quel risultato andasse rivisto per le assenze e il valore dell’avversario, che in casa è difficile da affrontare per chiunque e possibilmente considerato in maniera positiva.

Al di là della prestazione che è stata forse deludente. Sicuramente sotto tono rispetto a altre prestazioni recenti e comunque "sfortunate" come quella contro il Milan oppure contro il Torino.

Io ho parlato di un risultato a due facce; Luciano di bicchiere "mezzo pieno".

Ndr. Faccio notare tra l'altro che Luciano, solitamente molto attento a non sbilanciarsi in maniera netta in una situazione così difficile (giustamente), ha comunque usato l'espressione "mezzo pieno" invece che "mezzo vuoto". Forse inconsciamente. Ma io lo interpreto nella direzione che se c'è un gap da colmare, questo può ancora essere fatto nonostante manchino a questo punto solo cinque partite alla fine.

Molto probabilmente dovremmo rivalutare quel risultato e il punto guadagnato che potrebbe anche alla fine rivelarsi (incrociamo le dita) decisivo e che comunque è importante per il suo valore intrinseco come ogni punto in classifica guadagnato.

La prestazione è stata poco brillante, certo, ma il punto?

Abbiamo pareggiato a Bergamo la prima e la più difficile di tre partite in una settimana; contro il Cagliari, Spalletti ha fatto scelte diverse da quelle fatte contro l’Atalanta sia a livello di uomini che di modulo.

Senza considerare l’atteggiamento.

Il risultato è stato decisamente positivo: abbiamo vinto (nettamente) e abbiamo fatto una prestazione super.

Ma potevamo giocare contro l’Atalanta allo stesso modo che contro il Cagliari?

Secondo me no.

Al di là delle assenze (quella di Brozovic è adesso chiaramente determinante, dato il ruolo fondamentale del giocatore) la gestione della partita è stata concepita in maniera diversa che contro il Cagliari, dove Spalletti ha chiaramente scelto e ottenuto di avere il pallino del gioco, consapevole certo della necessità (quasi un obbligo) di ottenere i tre punti, ma anche che quella era una partita che poteva essere affrontata in questo modo.

Quindi ritorno al 4231 e dentro Karamoh invece che Candreva, probabilmente sia causa ancora qualche problema fisico da parte di Antonio, ma anche perché col Cagliari ci sarebbero state le occasioni per verticalizzare e ripartire in velocità e attaccare gli spazi in profondità.

Così è stato: siamo andati in vantaggio con un goal di Cancelo su calcio di punizione dalla sinistra dell’area di rigore; il portoghese calciava in area a rientrare e il suo cross non veniva toccato da nessuno e si infilava direttamente in porta.

Forse il goal è stato "casuale".

Non penso che Cancelo volesse calciare in porta, ma poco importa: in qualche maniera del resto questo nasce comunque da una situazione di gioco in cui il suo tiro-cross (chiamiamolo così) cercava l'intervento dei compagni, che si proponevano comunque per appoggiare la palla in porta, ma non arrivando in tempo.

Meglio così.

Questo ha probabilmente facilitato le cose.

Di fatto abbiamo comunque dimostrato una organizzazione di gioco per quello che riguarda la fase offensiva che è stata spettacolare e che ci hanno permesso di vincere in maniera netta contro un avversario sul quale abbiamo dimostrato tutta la nostra superiorità.

Le occasioni da goal non si contano, ma quello che mi ha impressionato e in particolar modo nel primo tempo (nonostante il vero monopolio del gioco si sia visto poi nella ripresa, quando abbiamo dilagato) è stato il gioco della squadra.

Non parlo di quello che generalmente oggi dagli esteti viene definito come "bel gioco" e sul modello di squadre come il Barcellona e basato per lo più sul possesso palla, ma di un calcio tanto semplice quanto efficace: basato su ripartenze veloci e verticalizzazioni di prima a cercare il compagni.

Nel giro di cinque minuti due ripartenze spettacolari in particolare mi hanno colpito in maniera significativa.

Si tratta delle due volte in cui abbiamo messo Karamoh davanti alla porta: sono bastati tre passaggi per rilanciare il gioco e andare alla conclusione con la squadra che si muoveva in maniera armoniosa e gli attaccanti (benissimo Icardi) che andavano sempre a occupare gli spazi giusti.

Le occasioni da goal sono state comunque tante sia nei primi 45 minuti di gioco che nella ripresa, dove abbiamo meritatamente dilagato con le reti di Icardi su assist di Rafinha (protagonista di una prestazione sopra le righe) e poi quelle spettacolari di Brozovic e di Perisic allo scadere.

Nel mezzo le solite decisioni arbitrali che francamente non sono riuscito a comprendere (diciamo così) ma sapete come la penso: non mi interessa parlare dell’arbitraggio e nel caso lo considero una variabile diciamo inevitabile di cui tenere conto.

Un po’ (Ndr. Passatemi la battuta stupida e senza nessuna antipatia nei confronti del nostro ex allenatore) come poteva essere la pioggia per Mazzarri.

Allo stesso modo I più critici si potranno rammaricare per le tante occasioni mancate, ma se questo ci poteva stare contro il Milan oppure il Toro, diciamo che l’osservazione in una gara terminata è quantomeno “puntigliosa”.

Quanto avrebbe mai potuto termine la partita? Quattro a zero mi sembra un risultato quantomeno soddisfacente.

Se veniamo alle prestazioni individuali, per questa volta, per quanto mi riguarda, tutti promossi a pieni voti (tranne Handa, ma solo perché non ricordo sia mai stato particolarmente impegnato).

Migliore in campo, secondo il mio giudizio, è stato ancora una volta Marcelo Brozovic. È un ragazzo in cui ho sempre creduto molto: vederlo giocare così per me è motivo di grande gioia. A parte il ruolo oramai centrale nel nostro gioco ritengo che su questi livelli di rendimento sia almeno avvicinabile a quella definizione di “top-player” di cui sentiamo tanto il bisogno.

Se poi fa pure goal, allora ci sta tutto parlare ora e più di prima di Epic-Brozo.

Raccolgo quindi solo buoni dati, anche dai calciatori subentrati: Candreva mi è apparso volitivo e peraltro andava anche valutato il suo stato e la sua condizione fisica; Borja secondo me non ha fatto male, occupandosi peraltro di dovere per lo più tenere la posizione, ha giocato da “‘mediano”, ha fatto il suo dovere.

Ranocchia ingiudicabile per i pochi minuti giocati (sottolineo comunque che, quando chiamato in causa, quest'anno ha sempre fatto bene).

L’unica nota stonata è l’infortunio di Gagliardini, di cui sinceramente non ho compreso l’entità. Probabilmente ne sapremo di più negli ultimi giorni.

Tocco ferro, ma la situazione sembra grave e potrebbe tenerlo fuori fino alla fine della stagione, che significa che abbiamo bisogno del recupero a piene forze di Vecino e di una maggiore freschezza da parte di Borja (la cui professionalità e impegno sono fuori da ogni dubbio).

Non so che scelte farà il mister ma secondo me Borja potrebbe essere la soluzione "preferita" per il suo senso della posizione e perché non gli scotta mai la palla tra i piedi.

Vedremo.

Nel titolo del post ho scritto "Spalletti, il calcolatore" con riferimento alle differenti scelte e gestioni e atteggiamento nelle due partite di Bergamo e di ieri sera in casa contro il Cagliari.

Ovviamente "calcolatore" nel gioco del calcio - come nella vita - significa poco: non parliamo del resto di soli dati statistici, semplici numeri, ma di qualche cosa che ha a che fare con la gestione di risorse umane e nel particolare di una squadra di calcio, di un gruppo di giocatori.

Qui parliamo invece di vere e proprie capacità e competenze sul piano tecnico.

La verità è che, avendo a disposizione un numero limitato di scelte, non potendo fare un vero e proprio turn-over, il mister abbia invece deciso di adottare diversi sistemi di gioco e di creare diverse situazioni (con gestione di risorse sia sul piano dei giocatori che delle loro capacità e energie) facendo "turnare" il modo di stare in campo a seconda della partita e dell'avversario da affrontare. Oltre che dello stato di forma della squadra.

Si chiama "gestione delle risorse umane": è qualche cosa che riguarda ogni ambito dove bisogna operare scelte sul piano strategico e dove la componente delle qualità e delle caratteristiche dei singoli deve essere considerata all'interno del gruppo e della situazione contingente.

Se strategia significa anche tattica, penso che i progressi visti nel corso di questa stagione (al di là dei risultati, evidentemente positivi se a cinque giornate dalla fine siamo in ballo contro Roma e Lazio, che l'anno scorso hanno chiuso rispettivamente con 25 e 8 punti più di noi) siano innegabili.

Spalletti è oggi il migliore allenatore possibile per questa Inter allora.

Ma anche domani: dalla sua riconferma passa in ogni caso qualsiasi progettualità futura e di crescita della squadra sul piano tecnico e come collettivo (Ndr. Poi chiaramente dipenderà anche dalla società e dai suoi investimenti e la possibilità di spesa, che poi comunque dipende anche dal risultato di classifica finale e la eventuale partecipazione alla Champions).

Non ho dubbi sul fatto che lotteremo per l'obiettivo fino alla fine.

Ovviamente è giusto osservare che non dipende solo da noi, ma respingo chi ha detto che ieri sia stata una partita facile perché l'avversario era il Cagliari, perché se diciamo dall'inizio che questi qui sono i punti determinanti e da prendere in ogni caso allora "pretendo" che il valore della vittoria di ieri non sia sminuito.

Così come mi aspetto che ci ripeteremo e con un atteggiamento ancora una volta propositivo e con grande determinazione nella trasferta di domenica a Verona contro il Chievo.

Poi questa sera - giustamente - occhio ai risultati delle due romane, perché comunque abbiamo visto che anche loro come noi non sono infallibili.

Emiliano D'Aniello

20 commenti:

  1. Demis Connestari17 aprile 2018 23:44

    Il risultato ha fatto passare in secondo piano un arbitraggio veramente scandaloso. Il Cagliari ha picchiato impunemente per tutta la partita, per non parlare poi del mancato rigore.
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    Fabio Frigiola18 aprile 2018 06:17

    Rigore e rosso per gomitata a skrinjar, più rigore per mani.
    Var assente, davvero "insensibile"
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    Karlito18 aprile 2018 08:12

    cosa mi sfugge del regplamento in relazione al rigore non dato?
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    giancarlo5118 aprile 2018 09:25

    Ho già risposto a questa domanda. In calce a ogni regola del gioco del calcio : " In caso si dubbio (anche con aiuto del var) se una delle due squadre è L'Inter SEMPRE a loro sfavore, anche se fosse EVIDENTE a loro favore. Fatevene una ragione è così dagli anni 60 . FORZA INTER AMALA SEMPRE.
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    giancarlo5118 aprile 2018 09:26

    DI dubbio non si dubbio
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    Francesco Buono18 aprile 2018 09:26

    Lasciate stare l’arbitraggio di ieri. VAR ridicola meno male che era ininfluente.
    Piuttosto come pensate che Spalletti sostituirà da domenica alla fine il buon Gaglia,
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    Demis Connestari18 aprile 2018 09:56

    La soluzione più logica, se sta bene, è Vecino. Come già detto detto da Matteo si può provare Skriniar che fa quel ruolo in nazionale, certo perderemmo solidità difensiva.
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    Francesco Buono18 aprile 2018 10:05

    Il rischio è di vedere Borja titolare da qui alla fine.
    Intanto la buona notizia è che Rafa ieri ha fatto l’intera partita. Secondo me il giocatore è recuperato, manca ancora qualcosa ma ci siamo.
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  2. Under 16: Cesena Inter 1-2 (anticipo di questa mattina)

    Stankovic
    Diaz Sottini Feltrin Di marco
    Petito Wieser Mirarchi
    Barazzetta Goffi Buba

    Vantaggio cesena, subito

    Squadra un po' lunga, soffre le ripartenze
    Gol di Buba dopo una bellissima azione Di Marco Goffi. Annullato per fuori gioco molto dubbio.
    Palo di Goffi su contropiede
    bella parata del portiere del cesena su Buba
    Cross di Mirarchi per Goffi: di poco alto
    Contropiede Buba Barazzetta: parata
    Secondo tempo: esce Mirarchi entra Boscolo
    Sospetto mani in area di un nostro difensore su tiro da fuori.
    Momento buono per il Cesena con 2 altre occasioni.
    Goffi di testa smarca Buba che tarda la conclusione
    Escono Petito Feltrin Goffi per Cortinovis Cancello Oristanio
    Esce Diaz per Emeric
    Tiro di Barazzetta, parato
    Tiro di Cancello, deviato con il braccio da un difensore. Niente rigore
    Esce Barazzetta entra Sangalli
    Grande assist diel Sanga per Buba che di testa infila.
    Pareggio!!
    Traversone basso di Cancello: Buba non ci arriva per un soffio
    Angolo per l'Inter: batte Di Marco, Sangalli ci porta in vantaggio.
    Goal!
    Finita 2-1!!! campionato stravinto, con nessuna sconfitta

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  3. >>> Finita 2-1!!! campionato stravinto, con nessuna sconfitta

    Bravissimi ! Ma, succede spesso, a questi livelli, questa impresa delle 0 sconfitte ?? O siamo unici :-) , come sempre ...

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  4. Barrow in goal a quattro minuti dall'ingresso. Dare qualche minuto a Pinamonti nelle partite in cui il risultato era già acquisito (Samp, Chievo, Cagliari, Verona) avrebbe offerto solo aspetti positivi. Francamente non capisco.

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  5. Io invece capisco ma forse sono aziendalista

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  6. Alla fine questo Barrow non era così male no?! Per quanto riguarda Pinamonti, da saccente e arrogante quale sono....dico che tecnicamente non si discute, ma rispetto ai vari Cutrone, Barrow e Karamoh atleticamente è indietro.

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  7. Martin nelle squadre di calcio ci sono gerarchie da rispettare e dei patti che si fanno nelle pareti dello spogliatoio. Chi ha giocato a calcio queste cose le sa. Se fossimo fuori dai giochi o, meglio ancora, se avessimo la qualificazione CL in tasca, tutti i nostri ragazzi avrebbero la possibilità di giocare.
    Adesso è il momento di serrare le fila per ottenere un obiettivo importante e non possiamo creare crepe nel gruppo.
    Purtroppo devo dirTi che la perdita del Gaglia fornisce una possibilità in più ad Emmers, che, sempre a mio avviso e non sono aziendalista credimi, è il miglior prospetto che abbiamo nella Primavera.

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  8. Esatto, Francesco: in più ti dico che se Pinamonti fosse nettamente superiore al nazionale Eder qualche spezzone di partita almeno lo farebbe.
    Su Emmers gli voglio bene, lo stimo molto, ma spero proprio che non sia sia costretti a schierarlo. Concordo che sia il miglior centrocampista, ma della Primavera. La serei a è un altro calcio

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  9. Sono d'accordo sul fatto che Cutrone sia più pronto atleticamente. barro è più veloce ma ha un anno in più almeno (Cutrone un anno ce l'ha di sicuro) Stessa cosa per karamoh che infatti qualche volta gioca.
    Però nessuno di questi tre un anno fa giocava in serie A

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  10. Intanto sia Roma che Lazio stanno vincendo ...

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  11. La Lazio ha una difesa vergognosa ma un attacco spaventoso

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  12. Risposte
    1. per me De Vrij fa parte di quella difesa, ma se è così forte come tutti dicono si vede che la colpa è tutta degli altri

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  13. Credo però che la crescita di un giovane sia condizionata anche dalle circostanze. Non limiterei soltanto il ragionamento a "è pronto gioca, non è pronto non gioca mai".
    Cutrone è senza'altro più pronto atleticamente ma se non avesse giocato in precampionato - cosa che Pinamonti ha fatto estremamente di rado - forse non si sarebbe guadagnato la fiducia degli allenatori e ora non sarebbe dov'è. Comprendo bene il discorso delle gerarchie, ma seguendo questo discorso avrebbero giocato soltanto Kalinic e André Silva. Giusto considerare Eder davanti a Pinamonti, altrettanto giusto, secondo me, concedere al Pina almeno una decina minuti ieri. Da essere il terzo attancante a non giocare mai ce ne corre.

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  14. Un grande peccato i risultati di stasrra, in particolare la Lazio. Hanno voragini dietro ma offensivamente sono davvero forti.

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  15. Post online: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/04/la-svolta-inter-cagliari-4-0.html

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