Inter-Mondiali: ottavi di finale

Matias Vecino e i suoi compagni di squadra festeggiano dopo la vittoria dell'Uruguay contro il Portogallo che vale per la "celeste" l'accesso ai quarti di finale del Mondiale.

Va a casa solo Joao Mario, interista ancora per poco e in cerca peraltro di una nuova sistemazione dopo il prestito al West Ham, mentre continua il Mondiale degli altri quattro nerazzurri con il passaggio ai quarti di finale di Brasile, Croazia e Uruguay.

Tre squadre che si sono rivelate sin dall'inizio tra le migliori della competizione, confermando le aspettative nei pronostici che si ritiene pure siano state disilluse da altre big presenti in Russia.

Sotto processo soprattutto l'Argentina, ma è praticamente lo stesso copione cui assistiamo ogni quattro anni dal 1986 o al limite dal 1990; criticatissimo Messi, colpevole a quanto pare di non essere forte quanto Maradona e di avere comunque provato a far vincere una squadra oggettivamente non all'altezza, altri avrebbero mollato la Seleccion da tempo; oggettivamente deludente la Germania, priva di qualità e di carattere e incapace di superare la fase a gironi; fuori il Portogallo, nonostante Cristiano Ronaldo (se va alla Juventus tanto vale cominci ad abituarsi alla cosa). Eliminata anche la Spagna, che secondo me era la Nazionale più forte alla vigilia, ma che ha scelto l'autolesionismo e poi è ricaduta in una certa "terra di mezzo" che ha sempre condizionato la sua storia calcistica. Se escludiamo quella più recente e che idealmente si chiude una volta per tutte con il ritiro di Don Andres.

Restano la Francia, che non si può che definire "frizzantina", la Russia che gioca in casa, il Belgio, che qualcuno continua a considerare una sorpresa e probabilmente a queste si aggiungerà anche l'Inghilterra (ma la Colombia di Pekerman è un osso duro). Poi una tra Svezia e Svizzera con le due squadre che sono in campo proprio in questo momento (Ndr. A proposito, complimenti per il Mondiale, Ibra...).

Eppure per diverse ragioni, proprio le tre squadre con i nostri giocatori, mi sembrano le più interessanti e il Brasile a questo punto, la principale candidata alla vittoria finale.

Il Mondiale è ancora tutto da giocare ovviamente e il Brasile ha avuto un inizio forse non esaltante. Eppure sembrerebbe avere una certa stabilità e una continuità nei risultati che potrebbero portare questa squadra fino alla fine.

Il merito nel caso secondo me (certo va comunque in primo luogo ai giocatori) andrebbe in gran parte a Tite, un allenatore "brasiliano" ma più nell'anima che sul piano più populistico e popolare e forse per questo più bravo dei suoi predecessori in un compromesso tra equilibrio e dare libero sfogo alla inventiva dei suoi talenti. Il Belgio è un bel test e che dovrà dare ulteriori conferme in questo senso.

Ecco comunque i risultati e le prestazioni dei nostri giocatori.

BRASILE - Messico 2-0 (55' Neymar, 88' Firmino)

Il Brasile batte il Messico 2-0 senza grossi problemi con due reti nella ripresa di Neymar e Firmino.

Titolare come sempre Miranda e come sempre leader difensivo della Selecao (un solo goal subito contro la Svizzera, forse per colpa sua, quello già richiamato nella partita di esordio contro la Svizzera).

Il giocatore attraversa una fase importante della sua vita calcistica e vincere il Mondiale per lui sarebbe forse il giusto "compenso" per una carriera che nel complesso lo ha visto un po' sottovalutato rispetto alla sua bravura.

La cura Tite ha fatto effetto su di lui più di tutti e ne abbiamo giovato anche noi.

Quarti di finale contro il Belgio.

CROAZIA - Danimarca 4-3 d.c.r. (1' M. Jorgensen, 4' Mandzukic)

I rigori sono oramai una costante nella fase a eliminazione diretta. Va detto che la Croazia qui ha passato il turno, ma forse avrebbe potuto e dovuto fare di meglio contro un avversario abbordabile e che invece ha tenuto testa fino alla fine.

Dopo il 120' di gioco si va ai rigori e vince la Croazia con tutti e due i portieri sugli scudi. Vince il croato Subasic, ma Kesper Schmeichel non sfigura.

Ci ha messo un po' per arrivare e non sarà mai forse forte quanto il padre, ma penso che oggi sia un portiere completo, mi piace molto (anche Subasic è molto bravo).

Sufficienti le prestazioni di Brozovic e Perisic, entrambi titolari, il primo come pivot davanti alla difesa e il secondo bel consueto ruolo di esterno di sx. Ci si aspetta qualcosa in più anche da loro nella sfida ai quarti di finale contro i padroni di casa della Russia.

URUGUAY - Portogallo 2-1 (7' Cavani, 55' Pepe, 62' Cavani)

Devo dire che nonostante Cristiano Ronaldo, non avevo dubbi sulla superiorità della "celeste" che dal 2010 con Tabarez ha riscoperto la sua natura autentica di squadra combattiva e che davanti ha la migliore coppia d'attacco possibile. Sfido chiunque a trovare una squadra con due attaccanti migliori. L'Argentina ne aveva 4 oppure 5 tutti forti, ma tolto Messi, nessuno vale Cavani e Suarez e molto probabilmente comunque nessuno degli attaccanti della Seleccion avrebbe avuto quella forza e carattere da esaltare sia se stesso che il proprio compagno di squadra e laddove non si poteva chiaramente prescindere dalla bravura di Leo.

Nei soliti giochetti su "se Icardi dovesse andare via..." (mi sembra di capire che ora siano finalmente chiusi, del resto tra poco si parte in ritiro, meglio concentrarsi sul lavoro) facevo un solo nome: Edinson Cavani.

Nonostante il gap per quello che riguarda l'età, lui lo avrei accettato come "cambio" perché è un attaccante semplicemente fantastico da ogni punto di vista. Come quel "caino" di Suarez del resto.

Doppietta decisiva di Cavani contro un Portogallo che riesce anche a pareggiare, ma che poi si arrende a una squadra che forse gioca peggio (concetto sempre relativo) ma che è chiaramente più forte e in particolare in difesa.

Ma anche a centrocampo...

Dove i sostenitori della "celeste" hanno esaltato Matias Vecino, grande protagonista del match e che continuerebbe a piacere al Chelsea del neo-allenatore Maurizio Sarri (manca sempre la conferma). Mi sembra però che le plusvalenze in questo momento specifico non siano la priorità, quindi vi chiedo: siamo sicuri che Dembelé sarebbe nel caso meglio di Matias? Ammesso che i due giocatori siano alternativi (il belga è un giocatore bravo e sarebbe in ogni caso il benvenuto). Non mi priverei del nostro centrocampista sinceramente.

Mi dispiace commentare ancora negativamente la prestazione di Joao Mario, che torna a casa dopo un mondiale da dimenticare. Fino a questo momento è e resta un mezzo giocatore. Forse è anche colpa di poca umiltà e spirito di sacrificio a fronte di un potenziale di qualità sia fisiche che tecniche, ma non coltivato e come tale rimasto inespresso.

Uruguay - Francia sarà una sfida tutta da seguire.

Simpatizzando per la "celeste" così come per i nostri ragazzi (Ndr. Mi riferisco ora in particolare a Vecino ovviamente), diciamo che non mi dispiacerebbe dare un dispiacere al nostro presidente Erick Thohir.

Voglio dire, ET mi è simpatico, ma possibile che le uscite pubbliche le buchi tutte? Che ci voleva a dire, "Al Mondiale faccio il tifo per i miei ragazzi"?

Un po' come ha fatto Steven Zhang ieri, quando la UEFA ha chiesto quali sono i migliori acquisti fatti dai club che prenderanno parte dalla prossima Champions League.

Lui ha risposto semplicemente: "Quelli dell'Inter." 

Cioè: "I miei."

Penso che rivendicare il proprio lavoro e il proprio senso di appartenenza non sia necessariamente populismo e un modo ipocrita per accattivarsi i tifosi.

Ricordo l'estate del 2009 quando Massimo Moratti alla vigilia del campionato più bello della nostra storia recente dichiarò, "Non siamo inferiori a Real Madrid e Barcellona." Secondo molti era ingenuo. E invece...

Parlava da tifoso, certo, ma in fondo rivendicava anche il suo lavoro, i suoi investimenti, le sue scelte.

Faceva bene, perché quando sei a capo di un club così importante e fai delle scelte con la convinzione di avere operato bene, perché non dovresti rivendicarlo?

Quindi va bene così, Steven, mi sei sempre più simpatico, però non fermiamoci adesso che il mercato dura ancora due mesi e se continuiamo così, il prossimo anno ci possiamo togliere qualche bella e meritata soddisfazione.

Intanto sono stato ufficializzati: Kwadwo Asamoah (Ndr. Passato alle forze del bene, dopo essere stato soggiogato a lungo dal lato oscuro della forza, può succedere, vedi ad esempio Ibrahimovic e Vieira oppure Anakin Skywalker...), Stefan de Vrij e Matteo Politano.

A nome di tutto il blog accolgo nella grande famiglia nerazzurra tre nuovi FRATELLI DEL MONDO. Sono fiducioso sul fatto che faranno di tutto per essere all'altezza della situazione.

Emiliano D'Aniello