L'Inter arretra, il mercato langue, la Primavera riparte: Sion - Inter 2-0

Nella foto (fonte: sito ufficiale) uno scatto dell'amichevole tra Sion e Inter e vinta dalla compagine svizzera con il risultato di due reti a zero. "Come la si voglia mettere, la partita va considerata un passo indietro nel processo di crescita della squadra."

Come la si voglia mettere, la partita contro il Sion va considerata un passo indietro nel processo di crescita della squadra.

Tutto questo senza che io mi iscriva né alla lista dei catastrofisti in servizio permanente effettivo, né a quella dei “tutto va ben, madama la marchesa”.

La partita disputata dalla nostra squadra è stata francamente deludente, questo è innegabile.

Come è innegabile che non si possa, da questa prestazione, trarre conclusione drastiche e affrettate, ma solo cercare di raccogliere le indicazioni che comunque una prova del genere non può non fornire.

Le giustificazioni sono tante, ma ognuna può essere al più un’attenuante, non altro.

Non vale, per esempio, il discorso delle assenze. Perché noi inizialmente avevamo in campo undici giocatori tutti appartenenti all’attuale rosa di una ventina di titolari.

Dovendo giocare tre competizioni, i venti titolari debbono tutti essere in grado di affrontare ogni match formando una squadra competitiva.

Se ci riferiamo all’undici iniziale diciamo che le teoriche prime scelte erano: de Vrji, Skriniar, Asamoah,  Nainggo, Politano (o Karamoh), forse Lautaro.

Gli assenti sicuri titolari (al momento almeno): Handa, D’Ambro, Miranda, Vecin,o Brozo, Perisic, Icardi.

Sette giocatori ai quali dopo una ventina di minuti si è aggiunto Nainggo.

D’altra parte in campo dal ventesimo c’è stato solo un giovane (Emmers): gli altri erano tutti componenti della rosa a pieno titolo.

E’ vero che gli assenti erano tanti, probabilmente di più di quelli che potranno mancare nelle partite vere, anche considerando le necessità di t.o.

Mi spiego: se giochiamo in casa contro una piccola e il martedì abbiamo la CL, contro la piccola riposeranno diciamo 4 giocatori (e qualcun altro riposerà la domenica successiva) mentre in CL verosimilmente saremo quasi al completo.

Ieri invece ne mancavano contemporaneamente otto (più, speriamo, i 2-3 acquisti che tutti consideriamo indispensabili),

Il secondo tempo è meno significativo da questa angolatura di analisi, perché sono entrati molti giovani.

Ma anche in questo caso c’è una riserva: il Sion ha cambiato nove undicesimi, inserendo pure dei 2000, ma non è cambiata… la musica.

Quindi le assenze non possono essere una giustificazione totale, ma per la loro rilevanza costituiscono un’attenuante di un certo peso.

C’è anche da considerare che nelle partite vere certi esperimenti, doverosi ora, ma molto avventurosi, non si ripeteranno: cito per tutti Dalbert spostato a destra.

C’è poi il discorso dei carichi di lavoro (e quindi della nostra minor brillantezza, anche perché gli avversari erano certamente più avanti, a tre giorni dal debutto in campionato).

Qui dobbiamo fidarci delle indicazioni di Spalletti e del suo staff, perché credo nessuno di noi possa con certezza affrontare un discorso sui carichi sostenuti nei giorni precedenti.

Certo possiamo dire che mancava brillantezza e condizione, perché quasi tutti i nostri hanno mostrato sofferenze e difficoltà molto superiori alle loro qualità e alle nostre aspettative.

Da totale profano in materia, posso solo dire che anche con un comprensibile appesantimento mi sarei aspettato qualcosa di più dalla squadra.

Certamente è difficile giocare quando senti che l’avversario ha una marcia in più  e questo potrebbe anche concorrere a spiegare qualche errore di troppo proprio a livello di giocate.

Il mister ha detto che prima dello Zenit si attenueranno i carichi e quindi aspettiamoci, se alcune delle cause sono state individuate, una prestazione almeno migliorata, pur se l’avversario sarà di altro livello.

Secondo me non mette molto conto affrontare analisi particolareggiate sulla partita e ancor meno sulle prestazioni dei singoli.

La difesa ha sofferto moltissimo, ma nel primo tempo i buchi erano soprattutto a sinistra (del loro attacco), dove Dalbert fuori posizione veniva saltato con una facilità disarmante.

I pericoli sono venuti tutti da lì, anche se poi il gol è venuto su un colpo di testa da centro area, con responsabilità del portiere e dei saltatori.

Anche i centrali infatti non sono stati perfetti ma questo, non potendosi discutere le qualità di De Vrji e Skriniar, potrebbe essere una conferma del complessivo deficit di condizione.

C’è poi da considerare che un centrocampo fatto da un legnoso Gaglia e da un poco tonico Borja, certamente non ha aiutato.

Tuttavia nel complesso il problema maggiore, tra quelli emersi, riguarda la difficoltà della transizione offensiva.

Faticavamo moltissimo a districarci dal pressing e non eravamo in grado di accelerare la ripartenza, commettendo per di più molti errori di precisione.

L’uscita di Nainggo ha diminuito ulteriormente le nostre possibilità di ribaltamento rapido e aggressivo, mentre Politano prima e Icardi poi sono apparsi lontani da una condizione che permetta loro di esprimersi al meglio.

Davanti quindi solo Lautaro e Karamoh, per altro poco assistiti hanno creato qualche iniziativa pericolosa.

Naturalmente questo riapre, secondo me abbastanza surrettiziamente,  a livello di tifosi la disputa  tecnica contro sostanza.

Surrettiziamente perché è chiaro che se mancano tutti i giocatori di miglior tecnica si soffre, così come si soffrirebbe se mancassero tutti i giocatori di vigore atletico, potenza, rendimento e spirito di sacrificio.

E tutta via è innegabile che nella rosa, intesa come l’insieme dei 20 titolari, mancano almeno un paio di elementi capaci di elevare notevolmente il livello tecnico.

E qui il discorso rinvia al...

Mercato che langue

Cerchiamo sempre di mantenere un equilibrio critico, evitando per quanto possibile di farci trasportare dagli umori del momento o da sempre possibili aspettative smodate (non in assoluto, ma in rapporto alle possibilità attuali).

Il mercato è partito benissimo quando… non era ancora aperto.

Colpi straordinari (sulla carta, poi parlerà il campo) a zero come de Vrji e Asamoah, un arrivo eccellente  a costi contenuti come Nainggo, un altro colpo come Lautaro, frutto di preveggenza, perché se avessimo dovuto prenderlo oggi, probabilmente non sarebbe stato più possibile e poi Politano che comunque lo si voglia giudicare è un tassello utile.

Il tutto senza vendere titolari grazie alla valorizzazione di giovani straordinari.

Poi si apre davvero il mercato e si deve completare la squadra. Comincia il tira e molla al quale abbiamo troppo spesso assistito nelle passate stagioni.

Le difficoltà finanziarie (non della proprietà ma imposte dalle norme del FFP) non consentono di chiudere sui giocatori  individuati come prime scelte.

Sappiamo tutti che ci manca un terzino (e la prima scelta è probabilmente Vrsaljko), un esterno offensivo (Malcom la prima scelta) e un centrocampista di qualità che sappia far ripartire la squadra, insieme a Brozo.

La partita di ieri, per quel che conta a me ha suggerito che sarebbe bello mettere Nainggo a fianco di Brozo e inserire davanti a loro… Rafinha.

Tecnico e società sembrano avere altri orientamenti (Nainggo più avanti e un altro giocatore – sempre tecnico, speriamo, pur senza essere un ectoplasma atleticamente – in mediana.)

Il fatto è che giorni passano (ce ne sono ancora tanti, d’accordo) e non arriva nessuno.

Si rincorrono e si ripetono diversi nomi ma oggettivamente o c’è un colpo di genio su un emergente  o la possibilità di arrivare a giocatori davvero forti ceduti dalle loro società in prestito con il solo diritto di riscatto mi sembra molto aleatoria.

Poi c’è l’alternativa che nessuno vuole considerare, cioè la cessione di un titolare per arrivare a un paio di altri.

E la speranza di realizzare, per esempio con Gianmario, per avere un gruzzoletto da investire.

Alla fine qualcosa si farà, forse non saranno le soluzioni che avremmo considerato ottimali, ma magari ci andrà pure bene.

Sono ottimista perché ho fiducia nella volontà di Suning e nella competenza del settore tecnico.

Nel contempo credo che non sia leso interismo segnalare che la situazione di stasi genera qualche inquietudine.

E veniamo ora alla...

Primavera che riparte

Come è noto ieri c’è stato il raduno e il primo allenamento della Primavara, al quale ho potuto assistere, limitatamente alla parte iniziale perché è cominciato con grande ritardo e dopo un po’ sono tornato per vedere (purtroppo…) l’amichevole della prima squadra.

I ragazzi si sono divisi a gruppi e non mi è stato possibile  individuarli tutti.

Erano comunque, se non mi sono sbagliato, 26, compresi tre portieri.

Subito una notizia che considero spiacevole: non giocherà con noi Visconti, ceduto al Bologna in via definitiva, con una percentuale su future vendite a nostro favore.

Ho parlato al telefono con il padre, che mi è sembrato molto sereno: "L’Inter – ha detto – ci ha comunicato che avrebbe avuto difficoltà a giocare, considerato l’organico della squadra e che era anche nell’interesse del ragazzo andare in una Primavera comunque forte dove avrebbe avuto un ruolo importante."

Naturalmente gli ho augurato buona fortuna con l’assicurazione che lo seguiremo sempre con simpatia.

Poi una non notizia: Gossò non era presente all’allenamento e nessuno ha saputo dirmi il motivo.

Staremo a vedere.

Mi pare anche di non aver visto Schirò, ma qui non dovrebbero esserci problemi.

Mancavano invece tutti gli ex in attesa di sistemazione che evidentemente non si sono allenati con il gruppo.

Questi i giocatori presenti che mi sembra di aver individuato. Mi scuso con quelli che non citerò ed è possibile che abbia fatto qualche errore

Portieri:

Pozzer
Tintori

Il terzo potrebbe essere Tononi.

Mancava Dekic, confermato ma in ritiro con la prima.

Terzini destri:

Grassini
Vaghi

Mancava ovviamente Zappa

Centrali difensivi:

Van den Eyden
Pirola
Ntube
Serpe
Rizzo

Mancava Nolan.

Esterni sinistri:

Corrado
Colombini

Non so se c’era anche il presunto nuovo arrivo.

Centrocampisti:

Pompetti
Gavioli
Rizzo Pinna
Spaviero

Mancava, mi pare Schirò, poi si devono aggiungere Roric, Demirovic ed eventualmente Emmers.

Attaccanti:

D’Amico
Mulattieri
Merola
Adorante
Esposito
Vergani

Si devono aggiungere Salcedo e Colidio.

Come si vede i giocatori che ho individuato sarebbero 22. 

Se i presenti erano 26, come mi è sembrato, qualcuno mi è sfuggito, per le difficoltà di visuale (lontananza) o per… trasformazione di look.

La Primavera si allenerà per 4 giorni tra Interello e Appiano, poi partirà per il ritiro

Ho potuto seguire l’organizzazione del lavoro e assicuro che si lavora con grande scrupolo e intensità: per la parte tecnica  Polenghi, il nostro ex, cura particolarmente il lavoro dei difensori (da ex difensore, appunto) mentre Madonna si occupa principalmente dei centrocampisti e degli attaccanti, pur sovrintendendo tutto.

Per la parte atletica ho visto che i ragazzi sono stati suddivisi in gruppi con carichi differenziati, in relazione all’età ma anche al periodo di “riposo” di cui hanno goduto.

Insomma, ci sono tutte le premesse per un’annata positiva, anche per chi come me, non pensa che si debba necessariamente vincere sempre perché siamo l’Inter.

Buon lavoro a tutti!

Luciano Da Vite