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mercoledì 12 dicembre 2018

Ieri, oggi e domani: Inter - PSV 1-1

Inter - PSV Eindhoven finisce 1-1. I nostri ragazzi sono fuori dalla Champions League, nonostante un cammino di tutto rispetto e che li ha visti terminare la fase a gironi al terzo posto in classifica a pari punti con il Tottenham, che passa il turno in virtù della rete di Eriksen realizzata a San Siro. Grande delusione per l'allenatore, i giocatori e i tifosi, che anche questa volta sono accorsi in massa allo stadio, ma questa non deve cancellare la bontà del lavoro fatto finora e deve anzi costituire una spinta a migliorarsi ancora. Nella foto (fonte: Yahoo Sport): i giocatori salutano i tifosi dopo la fine della partita.

Ho diviso il mio commento alla partita contro il PSV in tre parti, rispettivamente dedicate alla partita nello specifico, al nostro percorso in Champions League e alle prospettive nell'immediato futuro e che ci vuole da subito proiettati verso quello che è ed è sempre stato l'obiettivo principale: la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

LA PARTITA


La prima analisi riguarda la partita contro il PSV per quello che è stato il suo svolgimento: perché del resto la vittoria era la condizione imprescindibile già alla vigilia per la qualificazione.

Lo è stata poi anche nello svolgimento dei novanta minuti di gioco, anche se per un breve tempo, cioè quello intercorso tra la rete di Mauro Icardi e quella di Lucas Moura: dieci minuti che ci hanno visti virtualmente agli ottavi di finale anche senza ottenere i tre punti e con il solo risultato del pareggio.

Senza sollevare un polverone, penso si possa dire tranquillamente che questa partita andasse vinta: perché era una partita decisiva, va bene, ma anche perché avevamo e abbiamo motivi per poter sostenere la superiorità della nostra squadra rispetto agli olandesi allenati da van Bommel.

Penso che anche la prestazione di ieri, dove secondo me abbiamo fatto bene come collettivo e anche a livello individuale per quello che riguarda la gara dei singoli, abbia dimostrato una nostra maggiore forza, sebbene l'inerzia della partita e un episodio sciagurato (attenzione, chiaramente anche questi fanno parte della partita e quindi non ci si può a posteriori lamentare per il pareggio) ci abbiano complicato le cose, fino al risultato finale di 1-1.

Lo dimostrano i numeri: molto probabilmente quelli relativi le stats della gara, ma anche quelli del Gruppo B, dove abbiamo chiuso terzi (pari punti con il Tottenham), 8 punti fatti, 2 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte, 6 goal fatti, 7 subiti.

Uno score nettamente migliore di quello del PSV: 2 punti, 0 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte, 6 goal fatti, 13 subiti.

Nel confronto diretto peraltro abbiamo ottenuto risultati migliori, pareggiando in casa, ma vincendo (pure con qualche difficoltà) in trasferta ad Eindhoven alla seconda giornata.

Resto convinto che avremmo dovuto e potuto vincere anche ieri, ma qualche cosa non ha funzionato.

Potremmo analizzare gli episodi nel dettaglio, ma fondamentalmente penso che si possa dire che in definitiva le ragioni del pareggio sono poi le stesse che nel complesso riguardino il mancato passaggio del turno.

Il pareggio di San Siro con questo PSV (sceso in campo in maniera organizzata e praticando un calcio, come abbiamo visto all'andata, organizzato, una squadra brava a chiudersi dietro e ripartire con la rapidità dei suoi attaccanti, tra cui ha sicuramente impressionato il giocatore più rappresentativo, Lozano) non è di per sé un risultato negativo: ci può stare considerando il livello dell'avversario, gli olandesi non sono certo degli sprovveduti e poi loro erano in terza fascia, noi nella quarta... Ma decide la nostra eliminazione e va considerato poi nel complesso del nostro cammino in Champions e il quoziente di difficoltà di questa competizione. Per la quale, è evidente, non siamo ancora pronti.

Non siamo ANCORA pronti, ma abbiamo dimostrato in assoluto e anche ieri sera che la strada intrapresa è quella giusta e non mi riferisco solo ai risultati, ma anche al gioco espresso nel corso della competizione e della intera stagione e nella specie nella partita di ieri contro il PSV.


Luciano Spalletti ha affrontato l'avversario a viso aperto e schierando una squadra che ha giocato un calcio propositivo e pure in una maniera inedita per quello che riguarda lo schieramento e le scelte degli uomini da mandare in campo.

Alcune scelte erano condizionate o meglio praticamente obbligate:

  1. Come noto, Dalbert, Gagliardini, Joao Mario non sono in lista Champions.
  2. Matias Vecino ha dovuto rinunciare alla gara per infortunio.
  3. Le condizioni di Radja Nainggolan ne precludevano praticamente l'utilizzo (probabilmente anche a partita in corso, se non in extrema ratio), quelle di Vrsaljko pure non erano delle migliori.

Era stata preannunciata la scelta di mettere Asamoah a centrocampo, ma poi anche alla luce della condizione poco ottimale di Vrsaljko, il mister ha scelto per la continuità (almeno per il reparto difensivo) e ha proposto una soluzione inedita.

In effetti lo schieramento invece che un 4231 appariva di più un 433 con Brozovic nella posizione di vertice basso di centrocampo e Borja Valero e Candreva nella posizione di mezze ali.

Nel primo tempo proprio la posizione "inedita" di Antonio era forse la chiave di gioco più interessante e quella dove forse avremmo potuto sfondare, attaccando con maggiore insistenza, perché lì si creava sempre superiorità numerica, anche grazie alla buona prestazione di D'Ambrosio. D'altra parte però si veniva a creare un certo affollamento che limiterà, almeno nei primi 45', quella che poi vedremo essere una serata particolarmente ispirata di Politano.

Comunque, piaccia o meno, questa Inter gioca sempre la palla: Borja Valero e Candreva alzavano il tasso tecnico del centrocampo e Icardi, protagonista di una prova semplicemente da grande campione (quale è), cuciva il gioco arretrando a favore dei compagni e sovente allargandosi anche a sinistra, invitando ora Asamoah, ora Perisic alla sovrapposizione.

È curioso che al netto del valore dei due giocatori (Ndr. Cancelo e Rafinha), si continui a fare raffronti con l'Inter dell'anno scorso, perché i progressi a me sembrano evidenti: i meccanismi sono da perfezionare e in particolare nel pacchetto arretrato, dove si commettono degli errori che possono essere individuali (vedi Asamoah) oppure dettati ancora da una certa insicurezza, se non da limiti tecnici e di personalità dei singoli. Ciononostante questa Inter è comunque più forte di quella che ha strappato solo nei minuti finali di Lazio - Inter la qualificazione alla Champions League e da questo punto di vista la prestazione di ieri, ha comunque dato segnali che adesso si fa difficoltà a riconoscere come positivi, ma che per il prossimo futuro almeno dovrebbero far ben sperare.

Le sensazioni specifiche nell'ordine hanno riguardato:

  1. La capacità da parte di Luciano Spalletti di tenere in mano il gruppo in una fase molto difficile come questa e anche nel corso di una partita, come quella di ieri sera, decisiva e giocata in svantaggio sin dalle prime battute. Il mister non ha mai perso la lucidità e poi si potranno discutere oppure no le sue decisioni, scelto senza farsi prendere dal panico ma in maniera ragionata e questo è successo sia per le scelte al calcio d'inizio che a gara in corso. Metterlo in discussione in questo momento e con una intera stagione da giocare, mi sembra francamente fuori luogo.
  2. La coppia difensiva composta da de Vrij e Skriniar è di sicuro affidamento e competente a tutti i livelli. Se lo slovacco era stato un colpo di assoluto livello, prendere de Vrij a zero, è stato il completamento di un rinnovamento del pacchetto dei centrali che può costituire un vero valore aggiunto nel corso di questo campionato.
  3. Al di là delle annotazioni del gioco, la crescita individuale di alcuni calciatori e confermata in un banco di prova importante come quello di ieri sera, è importante non solo adesso ma anche in prospettiva. Mauro Icardi è oggi uno dei calciatori più forti e importanti sul palcoscenico internazionale e capace anche di cambiare partite come quella di ieri. Giocatori come D'Ambrosio, soprattutto Politano se non da assoluti protagonisti, sono giocatori su cui si può contare anche per il futuro. Comunque bene anche Borja Valero (molto) e Candreva che dimostrano la capacità di Spalletti di coinvolgere tutti i giocatori.

Quelle negative sono già state richiamate: la difficolà nel gestire la palla in alcune situazioni di gioco e le poche alternative, che chiaramente in Champions sono aggravate dalle sanzioni del FFP.

Le considerazioni sullo stato non ottimale di forma di Perisic pure ci possono stare, ma chi lo avrebbe tenuto fuori ieri sera? Del resto non è che Keita offra particolari garanzie in questo momento. Né possiamo escludere che proprio l'andamento altalenante di Asamoah nell'ultimo periodo e/o comunque il suo modo di giocare (ne parlerò più dettagliatamente dopo) non possano essere condizionanti in qualche maniera anche sul rendimento di Ivan.

LA CHAMPIONS


Veniamo al bilancio sulla competizione nel suo complesso e che poi comprende alcune delle osservazioni già fatte nel primo passaggio.

Inseriti in quarta fascia nello stesso gruppo con Barcellona, Tottenham e PSV Eindhoven, al ritorno nella competizione dopo molti anni, ci siamo qualificati terzi (come da pronostico), ma a pari punti con un Tottenham sicuramente molto forte e abituato a giocare a questi livelli da tempo.

Le differenze con i londinesi è inutile ripeterle qui perché le abbiamo già ampiamente sviscerate nel corso del commento alla sconfitta di Wembley.

Tra le quattro, sicuramente il Barcellona si è confermata una delle squadre più forti in Europa: ieri non è sicuramente sceso in campo contro il Tottenham per perdere, ci ha dimostrato invece come una squadra forte punti sempre a vincere, anche se le motivazioni sono inferiori a quelle solite e se si opera un turn-over comunque comprensibile data la qualificazione già acquisita.

Al Tottenham sono comunque occorsi 85' di gioco per realizzare il goal della qualificazione: parliamo di una squadra molto forte e che giocava con il tipico "sangue agli occhi".

La forza e l'assoluto valore dei blaugrana è fuori discussione.


Allo stesso modo il ridimensionamento del Tottenham, rispetto al nostro valore, ci poteva pure stare, perché nel doppio confronto abbiamo dimostrato di potercela giocare, ma forse la nostra percezione (la mia compresa) era stata alterata dalla orgogliosa rimonta di San Siro e che poi è stato anche il momento del risveglio della squadra dopo l'inizio drammatico di stagione.

Ma questo è stato forse comunque "eccessivo", diciamo così, rispetto alla sostanza delle cose.

Si può sicuramente valutare alla fine un trend negativo nel nostro cammino in Champions, ma non c'è stato un momento che ha segnato questa "svolta". Abbiamo pareggiato in casa col Barcellona e poi perso a Londra con un Tottenham che aveva oggettivamente valutazioni in più e che ha dimostrato una maggiore forza sia mentale che fisica, ma la sconfitta di Wembley non è stata "decisiva".

Si può dire che non lo sia stato neppure il pareggio di ieri: in fondo la fase a gironi prevede comunque la disputa di un mini-campionato.

Il caratteristico "girone all'italiana" (usando una espressione oramai "obsoleta") prevede lo scontro diretto andata e ritorno tra tutte le squadre partecipanti, proprio come il campionato: il maggiore "peso" di ogni singola partita sta nel fatto che queste sono in totale solo sei e che sono oggettivamente tutte difficili.

Non si possono fare calcoli, devi cercare di vincere sempre.


Così è stato, ci abbiamo provato (poi lecitamente si può considerare che abbiamo giocato contro il Tottenham per pareggiare, ma io penso che nessuno scenda in campo per non vincere), ma evidentemente non eravamo attrezzati abbastanza per superare il girone.

Il gap con il Tottenham, emerso poi nella sfida a Wembley, si è concretizzato solo nella "differenza reti" (in verità per il semplice fatto che loro ci abbiano fatto un goal a San Siro): il rammarico sta nel fatto che loro hanno pareggiato a Barcellona e noi avremmo potuto vincere ieri sera a San Siro contro il PSV, ma tutto questo discorso a posteriori serve a nulla, se non a dimostrare che - come detto - in questa competizione non scendi mai in campo se non per vincere.

Ogni altro risultato che la vittoria è praticamente sempre (oppure quasi sempre) inutile.

In più non ci sono squadre facili da battere, perché questo vale per il campionato e di conseguenza non può che valere anche per la Champions League.

Il primo esempio che mi viene in mente in questo senso riguarda il Napoli che in fondo è fuori dalla CL per aver pareggiato 0-0 a Belgrado contro la Stella Rossa. Ma lì in fondo anche il Liverpool (poi qualificato) ha perso 2-0 e sicuramente i serbi non sono superiori al PSV.

Dire che usciamo a testa alta sarebbe retorica, considerare però questa eliminazione come un vero e autentico dramma sarebbe stupido e per di più anche dannoso.


L'obiettivo stagionale (ancora tutto da cogliere) era e resta la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

Restando alla massima competizione continentale, si era partiti consapevoli delle difficoltà e con la sola volontà di fare quanto meglio possibile. Poi la partita di San Siro con il Tottenham, comprovata (se così si può dire) da quella di Eindhoven con il PSV, ci avevano giustamente indotto a rivedere il nostro punto di vista.

Questo era stato un merito di Spalletti e del gruppo.

Il demerito è quello di avere poi disperso questo "bonus". Ma le due partite con il Tottenham a Londra e quella col PSV di ieri sera le abbiamo già analizzate, quindi a questo punto tanto vale tirare le somme.

Poiché ho parlato prevalentemente di aspetti positivi (riassunti a metà tra la sezione dedicata alla partita e questa dedicata alla intera competizione), vale la pena richiamare quelli negativi.

Su tutti un dato: siamo sempre passati in svantaggio in tutte e sei le partite e abbiamo sempre preso goal in tutte e sei le partite (8 in totale).


Si potrà obiettare che d'altro canto almeno in quattro occasioni, poi la abbiamo ripresa (due volte, nelle prime due partite, abbiamo persino ribaltato il risultato), ma è chiaro che questo è un aspetto da tenere in considerazione per il futuro e il prosieguo della stagione.

Pure perché se hai due centrali come de Vrij e Skriniar (più un portiere almeno bravo - vengo incontro ai tifosi più critici nei confronti di Handa - come Samir Handanovic), allora i problemi sono da ricercare altrove.

Già richiamata qualche difficoltà della gestione della palla nelle "zone calde", che va aggiustata nei meccanismi di gioco sicuramente, ma probabilmente qui incide anche la affidabilità relativa dei due nuovi innesti nel ruolo di esterni di difesa.

Asamoah e Vrsaljko per ragioni diverse non hanno sempre avuto un rendimento importante.


Asa aveva cominciato bene.

Sin dal pre-campionato aveva mostrato grande fisicità e dinamismo, una discreta capacità nel giocare il pallone e comunque la maggiore esperienza rispetto alla grande maggioranza del gruppo.

Io non penso che sia stato sopravvalutato: allo stato attuale è e resta un buon titolare. Ma non può giocarle tutte o comunque tutte con la stessa intensità. Secondariamente sembra più adatto a giocare a tre dietro. Per caratteristiche resta per lo più un centrocampista e adattato al ruolo di esterno. Non attacca sempre il fondo perché non rientra nelle sue caratteristiche di gioco e gli si chiede invece di giocare molto la palla, perché sa farlo meglio del suo "opposto" (che poi è quasi sempre D'Ambrosio), ma quando va troppo sotto pressione e l'avversario aumenta di aggressività, va in difficoltà e ne soffre tutta la squadra.

Più che Cancelo, probabilmente Spalletti vorrebbe avere Kolarov in quella posizione. Ovviamente parliamo di un giocatore di un'altra categoria e difficile da prendere nella situazione data con il FFP: teniamone conto per il futuro. Qualche cosa in quel reparto va fatto.

Pure perché Vrsaljko (che forse potrebbe offrire una variabile di gioco, portando D'Ambrosio a sinistra) al momento non lo abbiamo ancora potuto valutare, dati i ripetuti infortuni.

IL PROSSIMO FUTURO


Restano poche altre considerazioni da fare in questo momento e che si concentrano tutte su quello che conta veramente e che poi sono i prossimi impegni.

Archiviata la Champions, da qui alla fine del girone di andata in campionato ci aspettano quattro partite.

La più difficile è quella di Santo Stefano al "Meazza" contro il Napoli.

Prima abbiamo (sabato) l'Udinese in casa, il Chievo sabato 12 a Verona e poi, dopo il Napoli, il 29/12 la trasferta a Empoli.

Escluso lo scontro diretto col Napoli, le altre tre sono partite "facili": l'ideale sarebbe fare ovviamente bottino pieno e realizzare quota nove punti, consapevoli che la gara con i partenopei potrebbe essere un ostacolo molto difficile da superare. Anche se giocare in casa dovrebbe tornare a nostro vantaggio.

Una proiezione ideale, contando solo i nove punti contro Udinese, Chievo e Empoli (comunque tutti da guadagnare), ci farebbe chiudere il girone di andata a 38 punti che per due, fa 76. 

L'anno scorso ne "bastarono" 72 per qualificarsi in Champions. 

72 punti aveva fatto anche l'Atalanta, quarta nel 2016/2017; l'anno prima eravamo arrivati noi quarti con 67 punti; nel 2014/2015 arrivò quarta la Fiorentina con 64 punti.

Significa che ipoteticamente ci sono le premesse per poter fare meglio della scorsa stagione in campionato e approdare a una qualificazione alla CL "tranquilla", obiettivo stagionale dichiarato e realistico al netto di chi ha parlato e potrà parlare ancora di "anti-Juventus". Comunque obiettivo tutto da guadagnare disputando ogni partita al massimo della concentrazione.

Motivazioni per pensare di poter continuare con lo stesso andamento avuto fino a questo momento (se non di possibilmente migliorare nella seconda parte della stagione) ce ne sono: non abbiamo ancora visto praticamente Radja Nainggolan e Sime Vrsaljko, due titolari; Spalletti ha fatto un discreto lavoro di recupero con Borja Valero e Dalbert, senza considerare Joao Mario e lo stesso Candreva potrebbe rientrare con maggiore continuità nelle rotazioni. Sul piano tattico abbiamo considerato i progressi fatti e che non escludono una ulteriore crescita.

Poi potranno esserci comunque incidenti di percorso e per i quali bisognerà farsi trovare pronti sul piano delle alternative (come uomini e come sistemi di gioco) e psicologicamente, superando quei problemi avuti l'anno scorso proprio a cominciare da questo periodo dell'anno.

Difficile dire poi se il mercato di gennaio potrà portare "consiglio" e qualche movimento in entrata oppure in uscita.

Praticamente annunciato come nuovo ad, Beppe Marotta sarà a vedere la partita con l'Udinese e sarà da subito operativo nel suo nuovo ruolo. Probabilmente lo è già da tempo e avrà già avuto i suoi colloqui con Spalletti e con i giocatori, oltre che con le altre figure dirigenziali e dello staff tecnico. 

Tra queste sicuramente anche Piero Ausilio, il cui ruolo non so se sarà ridefinito nel futuro.

Sicuramente Ausilio, come Spalletti, come tutti, sarà sotto esame.

Beppe Marotta è stato chiamato per essere il nuovo ad e vorrà sicuramente far vedere e sentire la sua "mano" e prendere decisioni secondo quelli che sono e saranno i suoi livelli di valutazione e le sue idee di carattere gestionale e tecnico-manageriale. 


Che queste possano prevedere la conferma del mister Spalletti e dei giocatori al momento in rosa, non lo possiamo sapere (da un certo punto di vista è certo ed è inevitabile, ma questo rientra nella normalità delle cose) e comunque dipenderà anche dall'esito della stagione.

Ovviamente per come la vedo, al momento ogni valutazione in questo senso appare immotivata e persino dannosa.

Se poi ci saranno interventi sul mercato già a gennaio non possiamo saperlo.

Apparentemente i reparti da rinforzare sono due "storici", quello di esterno di difesa (abbiamo già argomentato su Asamoah e Vrsaljko) e quello di esterno d'attacco. Dando per scontato il rientro nei ranghi di Nainggolan.

Non prenderei un altro centravanti: sono immotivate per me le troppe critiche a Lautaro Martinez e forse "accentuate" dalle dichiarazioni del padre che hanno sicuramente incattivito parte dell'ambiente nei confronti del giovane bomber argentino.

Per il resto chi da lui si aspettava di più (veramente incomprensibili alcuni commenti come quelli del solito Lele Adani che ieri aveva definito il finale di Inter - PSV come "ideale" per Lautaro) forse ha dimenticato che parliamo di un ragazzo di 21 anni alla prima esperienza in Europa: Spalletti lo sta gestendo come deve. Dovrà lavorare moltissimo prima di poter essere decisivo in partite importanti. Ma finora ha dimostrato di poter essere una buona alternativa.

Resta da decidere che fare di Keita (che comunque ipoteticamente è destinato a restare fino alla fine della stagoine, anche se immagino che determinati accordi possano anche essere rivisti) e se Candreva rientri ancora nei piani (credo di sì, peraltro ieri era titolare e in un ruolo diverso dal solito, quindi...). Difficile dire cosa ci si possa aspettare adesso dal senegalese: le qualità ci sono, il rendimento ancora non è degno delle aspettative su un giocatore che comunque sappiamo essere "difficile". Vediamo cosa riuscirà a rendere nelle prossime quattro partite.

Parlare del mercato estivo è sicuramente prematuro, ogni valutazione potrà essere fatta nel merito solo tra qualche mese (ma intanto sempre bene lavorare sottotraccia, vedi de Vrij), così come andrà affrontato solo al momento il discorso Europa League.

A molti disputare la competizione non piace oppure non interessa. Per come la penso io, non è la Champions League, ma è comunque una competizione di carattere internazionale: ci sei dentro, nessuno scende in campo per non vincere.

Lo ha dimostrato ieri il Barcellona.

Spalletti gestirà gli uomini e farà le sue scelte tenendo conto ovviamente anche dell'importanza di centrare la qualificazione alla Champions, ma non trascurerà la EL, se e quanto andremo avanti (non è sicuramente facile) poi non lo possiamo sapere.

Aspettiamo il primo sorteggio.

Emiliano D'Aniello

143 commenti:

  1. Gabriele Lombardo12 dicembre 2018 12:45

    A me sarebbe piaciuto vedere Keita o Lautaro, forse più il primo, dall'inizio al posto di Candreva. Non sono d'accordo con una frase di Daniele. "Se non hai centrocampo...". Se non hai centrocampo non vinci nessuna partita e non si compensa mettendo più attaccanti. È necessario essere equilibrati anche in una partita del genere. So che ad alcuni sta venendo la pelle d'oca, ma purtroppo è così. Equilibrati non significa difensivi o rinunciare ad attaccare. Significa stare in campo con senso, senza essere vulnerabili alle iniziative degli avversari. Abbiamo solo due centrocampisti di ruolo, di cui uno dei due, Brozovic, ha avuto un problemino durante il riscaldamento e l'altro ha autonomia ridotta.

    Ora, contestualizziamo. Prima del nostro autogol al tredicesimo minuto, che partita è stata? Non siamo stati aggressivi? Non eravamo predisposti a offendere e far male? Poi subiamo gol e la partita cambia. Dopo il gol non siamo stati equilibrati, siamo stati frettolosi e poco lucidi. Qua sia parla di attaccanti e moduli come soluzione (e, ripeto, a me piaceva l'idea di vedere Keita dal primo minuto, quindi non sto inventando ragioni per supportare una tesi diversa) ma l'Inter migliore nelle ultime due non si è vista con Keita, Lautaro e Icardi. A Torino praticamente è finita la partita e non c'è stata quella accelerazione che si sperava. Stessa cosa ieri. Per un motivo o per un altro l'equazione non vale. Se teniamo ben distinti i primi 13' e i restanti 80' ci accorgiamo che non subire un gol in partite del genere è fondamentale, perché contro il PSV un gol puoi farlo... se subisci, se sei lungo sul campo, se ad ogni azione tua devi rinculare dietro perché c'è il contropiede avversario le cose si complicano maledettamente.

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    Michele12 dicembre 2018 13:03

    Nella giornata della definitiva (per me) consacrazione di Icardi a campione internazionale, splendida partita la sua, certifichiamo il totale fallimento della nostra campagna acquisti. Per un Politano appena discreto, e comunque due volte sostituito per "mancanza di forze" in partite di altissima importanza, troviamo un Asamoah peggiore in campo, un DeVrij per lo meno rivedibile (più di un errore in difesa compreso mollare Lozano in occasione del gol) e comunque non certo meglio di Miranda, che pare voglia comunque andare via, la coppia Lautaro Keità schierata solo per disperazione, Vrsaljko e Naingolan non titolari nelle due partite più importanti finora della stagione. Quindi non solo un mancato miglioramento della squadra titolare, ma un netto peggioramento con due giocatori fondamentali chiaramente sulle gambe (Brozovic e Perisic) ed un Candreva, fondamentale lo scorso anno per molti motivi, schierato fuori ruolo ed anch'egli per disperazione e per mancanza di centrocampisti (e di terzini). Pessima campagna acquisti, speriamo di non pagarla anche in campionato. Sottolineo che ieri non abbiamo giocato contro una squadra particolarmente forte. Ed è stata forse la peggiore partita in champions dell'Inter, con mezza squadra acciaccata. Speriamo in qualche correttivo a gennaio. l'anno scorso ci andò benissimo. Ma non abbiamo un Cancelo in panca. Speriamo ci sia un Rafinha all'orizzonte. Chissà.
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    1. Nanipoint12 dicembre 2018 13:24

      Se un marziano capitato sulla terra oggi leggesse la maggioranza dei commenti penserebbe che l'Inter sia uno squadrone candidata alla vittoria finale che si è fatta ignominiosamente eliminare da compagini ampiamente alla sua portata. Peccato che non sia così. Qualcuno ha giá scritto che questa è una buona squadra con alcuni ottimi (a mio parere ancora troppo pochi) giocatori che se può schierare tutti i titolari e questi sono al massimo della loro condizione se la può giocare con chiunque, giocare eh non vincere, ma se questa condizione non c'è allora tutto si complica. Si poteva fare meglio ieri? Certo si può sempre fare meglio, ma ieri oggettivamente secondo me il tecnico che ne sa più di qualunque tifoso anche di colui che si crede il più competente ha messo in campo la migliore formazione possibile nelle condizioni date e la squadra che ripeto non ha i fuoriclasse che ti risolvono la partia con la singola giocata ha dato tutto e va elogiata e applaudita. Anche chi ha sbagliato sempre per me. Un ultima cosa. Premesso che io tifo per ogni singolo giocatore della rosa sperando che faccia il meglio possibile ma Politano che in questi giorni viene considerato una specie di salvatore della patria è lo stesso giocatore che se a Londra avesse chiuso la diagonale alle spalle di D'ambrosio invece di restare a passeggiare sulla trequarti forse oggi scriveremmo altri commenti. E questo non per gettargli la croce addosso ma per sottolineare come le situazuoni e i giudizi dovrebbero tener conto di tanti fattori. Forza Spalletti e forza ragazzi
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      sergio12 dicembre 2018 13:37

      Esattamente
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      luciano12 dicembre 2018 13:38

      C'è speranza finché esiste un Nanipoint
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      Gabriele Lombardo12 dicembre 2018 13:39

      Purtroppo ci si deve affidare sempre alle minoranze...
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      Amstaf12 dicembre 2018 13:54

      Io a Gennaio non farei proprio mercato. Perché a gennaio non si fanno, noi inoltre non potremmo, i "grandi acquisti".
      Oltre la delusione questa rosa, specie al completo, è all'altezza dei veri obiettivi che possiamo avere: terzo/quarto posto, (provare a) fare bene in CI. In EL nuovi acquisti non entrerebbero in lista...
      A Giugno, a mio parere, si dovrebbe (provare a) fare un mercato differente; non più i 5/6 buoni/ottimi giocatori ma i 2/3 "grandi" giocatori, quelli che, se "indovinati" (capita anche con i grandi di sbagliare), potrebbero cambiare la qualità della squadra, facendo lievitare anche i "buoni" attuali.
      Alcune uscite, per fare spazio, per ragioni anagrafiche...magari una per ragioni anagrafiche-economiche (io non lo cederei nonostante tutto, ma la cessione di Perisic, con offerta adeguata, la capirei, in un processo di crescita). Costruire così una rosa di 22 elementi, di cui 5-6 di alto livello (per fare un esempio, Icardi, Skriniar, Brozo più 3 nuovi forti forti) vicino ai quali i De Vrij, Naingo, Politano (cito apposta i "nuovi") avrebbero altro spessore. A completare la rosa 3/4 giovani, come Emmers o Zinho o Bastioni, anche in ottica "vivaio".
      Sul commento di Nanipoint, che in linea generale condivido ed apprezzo: io ho espresso, anche "oltre" la partita brutta di ieri, una critica ad Asamoah perché venne preso non solo (non tanto?) per qualità tecniche , ma anche per inserire esperienza, abitudine...come va di moda oggi "presenze in CL". Non vedo questo apporto, ad oggi.

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    2. Politano avrebbe dovuto "eventualmente" seguire Davies, eriksen giocava centrale ed è entrato centralmente quindi andava coperto da Borja.
      Pensare ad una diagonale di un esterno altro su un centrocampista centrale/trequartista e tatticamente una follia

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  2. Chiarisco: il mio applaudo tutti va inteso nel senso generale che tutti quelli scesi in campo a me è parso abbiano profuso impegno e generosità. Poi chiaramente sul piano squisitamente tecnico l'errore resta a maggior ragione se a commetterlo non è un esordiente ma un calciatore di provata esperienza. Il punto è l'errore è un fatto contingente legato per esempio a un momento di forma scadente o rientra nei limiti tecnici e di concentrazione dello stesso? Nella juve asamoah era un comprimario. Premesso che tutti possono sbagliare valutazione quindi anche loro se non fosse stato così l'avrebbero lasciato andare? Mi rattrista un po che un loro scarto debba fare il titolare da noi ma mi auguro che da qui in poi mi smentisca e faccia il meglio possibile

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    1. Un po' come cambiasso e snejder scarti del real... O lucio del bayern

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  3. Bel post Emiliano
    Ma io sono convinto che le due partite decisive quella di Londra e ieri avremmo dovuto avere un atteggiamento e uomini diversi in campo...
    Poi magari perdevi lo stesso ma almeno bessuno ti poteva accusare di non averci provato fino in fondo..
    Mi spiace dirlo ma evidentemente il mister non é in grado di trasferire questa grinta/motivazioni

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  4. "Un po' come cambiasso e snejder scarti del real... O lucio del bayern" eccezioni che confermano la regola ? e comunque intendevo dire che diffido di tutto ciò che viene da Vinovo...
    sulla dinamica dell' azione del gol del Tottenham a me pare che indipendentemente da chi segna il settore dx della nostra area resta scoperto perchè D' ambrosio stringe al centro e lì secondo me dovrebbe rientrare l'esterno. Ma può darsi che mi sbagli. Quando si perde non cerco capri espiatori, mi limito a semplici opinioni che non hanno alcuna pretesa di dogmi

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    1. Sul diffidare da cio che arriva da vinovo sono sempre d'accordo.

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  5. Finora ricordo pochissime cose buone arrivate da lì. Poche, ma ottime:Trapattoni, ibra, Vieira.
    E una quantità assurda di pacchi e zozzurab: Anastasi, causio, schillaci, jugovic... Lippi

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    1. como è ovvio che sia, quando un giocatore cambia improvvisamente farmacia è dura

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  6. Ecco, sosteniamo Spalletti al 100%. Almeno sino a quando Conte non avrà firmato per un'altra società.

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  7. Non ho seguito il percorso di Asamoah a Torino, fatico già a vederli negli scontri diretti, come credo qualsiasi altro interista di lungo corso, ma ho sempre avuto seri dubbi che potesse trattarsi di un acquisto centrato, il calcio d'Africa non ha mai offerto difensori da big europea o comunque sia sarebbero casi molto isolati, non è nel loro DNA saper difendere. Dopo un ottimo precampionato che mi ha fatto sperare di essermi sbagliato, è stato un costante calando di prestazioni, spero solo dovuto a condizioni fisiche "non ottimali". Nel qual caso, dovrei però dubitare delle scelte di chi ha comunque insistito nella scelta di schierarlo a prescindere. Ha dato invece, a parer mio, buoni segnali Dalbert nelle ultime apparizioni, auguriamoci possa lasciarsi presto alle spalle questo infortunio e conquistarsi un posto in squadra con prove convincenti, chissà mai che possa esplodere un nuovo Cancelo sulla corsia opposta, questa volta già nostro, sarebbe il miglior acquisto possibile per gennaio.
    Per quanto riguarda Lautaro è l'unico vero rimpianto che ho di questa prima parte di stagione.
    Lo vedo pronto per misurarsi contro qualunque avversario dal primo minuto e un po' mi rode che Spalletti non abbia cercato un assetto che possa compensare il suo inserimento al fianco di Icardi, ma è una considerazione da semplice tifoso che rivede un mix di Boninsegna e Milito in questo giocatore e, in coppia con Icardi potrebbero ricalcare le orme della splendida coppia Graziani Pulici del Toro del compianto (curve ignobili a parte) Radice, che gli affiancava una grande ala d'attacco, votata al sacrificio, come Claudio Sala. Sono dell'avviso che per certi giocatori è quasi d'obbligo cercare una quadra per poterli supportare. Per dimenticare l'amaro momento e un po' per gioco, propongo due possibilità:
    un 4 3 2 1 con Handa; D'Ambro, SKrigno, De Vry, Dalbert (Asamoah); Naingo, Brozo, Joao Mario; Politano (Perisic), Toro; Icardi, o un 4 4 2 un po atipico con Handa; Vrsaliko, Skrigno, De Vry (Miranda), D'Ambrosio; Politano, Naingo (Vecino), Brozo, Perisic; LauToro, Icardi. Credo a queste soluzioni Spalletti ci abbia pensato ma non abbia saputo cogliere il momento propizio che forse ci sarebbe stato, motivando i giocatori dal centrocampo in su, soprattutto con quest'ultimo modulo, ad un corretto lavoro di sostegno alla squadra nella riconquista della palla nelle fasi di non possesso. E' anche vero che la scelta di Spalletti, con la società, di approntare la rosa senza l'acquisto di almeno un attaccante di scorta di ruolo, più prima punta di Keita e comunque in aggiunta a questo, già lasciava presagire il tipo di scelte poi viste sul campo. Era difficile immaginare le due punte con una stagione ricca di impegni da affrontare.
    Mi compiaccio anch'io con il primo commento di Nanipoint, come già fatto da Luciano, che esorto a non lasciarci orfani della sua saggezza e lucidità di analisi.
    Sarà importante ripartire subito sabato in una partita molto delicata in cui mi aspetto un atteggiamento che non dia adito a rischi di scollamento all'interno dello spogliatoio e con il clima sugli spalti che rischierebbe di diventare un ulteriore ostacolo.

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  8. Quello che il tifoso interista sta contestando al comunque bravo Spalletti, penso sia la qualità e i risultati ottenuti con i cambi durante la partita, nonché il poco coraggio, che ha trasmesso anche alla propria squadra. Dobbiamo essere una squadra che crede enormemente nei propri mezzi per poter rendere al massimo e per non cadere nella atavica depressione da mancati risultati, se l'allenatore con le sue scelte mina questa autostima (speculando e non osando) rischia di esser deleterio per la nostra squadra.
    Dovrebbe a mio avviso agire in modo opposto.

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  9. Emiliano, per ora non mi sento di scrivere

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  10. Se dopo Marotta dovesse arrivare Conte non me la sentirei di andare avanti.
    Forza Spalleti - 2 partite non possono avere ribaltato tutto.
    In questo momento ci vuole tutto l’attacanento Possibile - lo stadio pieno a sostenere squadra ed allenatore. E il presidente che prenda posizione a favore di Spalletti e dei giocatori.
    Abbiamo sbagliato 2-3 partite in tutta la stagione - è assurdo quello che si legge oggi. Alcuni giornalisti andrebbero bastonati .

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  11. La Cassazione rigetta l'ultimo (ennesimo, pretestuoso) ricorso juventino in relazione allo scudetto 2005-06.
    Restano solo i patetici finti scudetti esposti nel loro stadio "illegale".

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    1. Be' fino a quando il collegio giudicante è composto da MorattiGuidoRossieTronchettiProvera...

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    2. Con tronchetti avrebbero avuto più possibilità...mi fermo.

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  12. "Marotta, di' qualcosa di interista"...

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    1. Una frase sfortunata...
      A parte tutto, visto che digerire è duro (manco il Maalox..), io non vorrei facesse il para****; faccia, piuttosto, se non qualcosa di interista qualcosa di giusto e di buono per il suo datore di lavoro.

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    2. Sì, sì, d'accordissimo. Sarebbe anche peggio forse, soprattutto nelle prime poche ore. Però pensavo potesse rappresentare la situazione attuale. Una invocazione al cielo: "Fa' che sia adeguato, che le cose vadano bene, che i timori non si verifichino...". O un più pragmatico: "Marotta, mi raccomando eh!"

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    3. PS: se è venuto qui, significa che è stato convinto da qualcosa, che apprezza qualcosa dell'Inter (soldi di Zhang a parte). Manifestare questo non necessariamente vorrebbe dire arruffianarsi i tifosi. Esempio banale: Mazzarri parlava spessissimo del Napoli perché lì aveva ottenuto i maggiori risultati e perché da lì arrivava. Non vorrei che Marotta nominasse quegli altri o, peggio, dicesse che sono da prendere come esempio.
      Quindi, Marotta di' quello che pensi, sperando che quello che pensi sia opportuno.

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    4. Se e sottolineo SE fosse intelligente come si dice, capirebbe al volo cosa NON dire...su cosa dire è più complicato.
      p.s.) frase "sfortunata" è riferito a moretti, non a te...

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  13. L'unica cosa che mi viene da dire è e che Dio ce la mandi buona....................

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  14. In arrivo per l'U17 un centrocampista offensivo svedese che in allenamento mi ha ben impressionato. potrebbe arrivare anche il centravanti 2004 della Tor Tre Teste che a Coverciano è piaciuto molto

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  15. Giletti è un professionista... nel senso che formalmente svolge la sua professione.

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    1. Si poi nel suo discorso si fa sfregio delle sentenze. Un modello per i giovani....

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  16. Be' poteva andarci peggio. Potevamo uscire dall'EL con Betis e Olympiacos...

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  17. Vorrei averlo scritto io, l'editoriale di Musmarra su FC Inter 1908. Fantastico.
    Ecco la parte finale "Ps: in queste ore c’é una corrente di pensiero nerazzurra secondo la quale se non critichi e attacchi tutti vuol dire che sei un interista farlocco o che ti accontenti di perdere sguazzando nella mediocrità: nulla di tutto questo! Anzi esattamente l’opposto, ha poco senso sfogare la frustrazione annegandola nella dipartita dell’allenatore di turno. Bisogna costruire una base solida, una società forte e coesa e risalire nelle gerarchie. Recuperando le posizioni perse negli anni. Proprio per questo serve fare un grosso in bocca al lupo e Beppe Marotta, con la speranza che abbia la forza ed il supporto per poter fare ciò che andava fatto da tempo. Per il bene dell’Inter."

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    1. Criticare non vuol dire volere la dipartita dell'allenatore..
      Vuol dire criticarlo e criticare la squadra, che penso sia piu che lecito

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  18. A me spiace particolarmente perché sono cresciuto con una Inter non vincente ma che regalava emozioni fortissime, soprattutto in coppa Uefa:le semifinale con real, le coppe vinte col trio dei tedeschi o la paradossale stagione della quasi-retrocessione e vittoria in coppa Uefa con il bipolare Bergkamp.
    In casa con il Tottenham avevo avuto l'illusione di poter rivivere quel tipo emozioni, invece a squadra si è spenta in un limbo esistenziale, amletico che ancora non ha trovato risposta.
    In poche parole, nè carne né pesce.

    Mi spiace perché mancheranno i soldi da investire a gennaio, perché molti giocatori faranno fatica ad accettare un Inter di seconda fascia (modric in CL sarebbe venuto, così... Non so).

    A giugno molte cose cambieranno, e credo che Spalletti non sarà il nostro allenatore nella prossima stagione, ma nel frattempo stiamo con questa squadra.
    Forza Spalletti, forza perisic, forza asamoha.
    Forza Inter

    Fuori dubbio che Spalletti si sia giocato molto in estate per acquistare naingollan: finora ha perso la scommessa.

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  19. io invece spero che a giugno cambi MOLTO poco

    o meglio si aggiungano solo 2 giocatori top e basta

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  20. "Fuori dubbio che Spalletti si sia giocato molto in estate per acquistare naingollan: finora ha perso la scommessa."
    premesso che secondo me tutti gli acquisti chi più chi meno sono scommesse, ma a luglio se avendo la possibilità di acquisire un giocatore ritenuto comunque tra i più forti del campionato, avessero preferito Zaniolo, quali commenti avremmo letto? E a me è dispiaciuto per Zaniolo sia chiaro

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    1. Ma zaniolo non c'entra.
      Ha spinto molto per avere il belga e sono stati investiti parecchi soldi. Al momento scelta non ripagata

      Capita, ma lui si è esposto molto.

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    2. Sempre tenendo presente che prima del derby è dell'infortunio traumatico, pur al 60% era fondamentale, eh...

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    3. Infatti, naingollan come giocatore non si discute.
      Però è un ottimo giocatore che... Non gioca

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  21. Fair play finanziario, Milan 'condannato': multa e rosa ristretta

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    1. E pareggio di bilancio, per il 2021. I milanisti esultano perché dicono di poter fare quello che vogliono per poi rientrare al 30 giugno 2021. Ma partono da ricavi bassi, da un Higuain che si deve riscattare (e non penso lo faranno mai), da una rosa corta e da perdite importanti.

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    2. sei sicuro di quello che dici? A me sembra lieve rispetto a quello che hanno speso, però sono molto ignorante in materia... anche la nostra situazione, mi e vi chiedo, cosa prevede il PFP per il mercato di gennaio e giugno e per le liste in Europa sia a Gennaio che il prossimo anno?

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    3. Be' che il bilancio 2021 dev'essere zero è oggettivo. Il resto sono considerazioni mie ma pare tutto molto incerto. Anche perché la sicurezza di solito non ce l'ha il destinatario del provvedimento (in questo caso il Milan, in passato era l'Inter a chiedere provvedimenti...). Boh, non ci sono i limiti che avevamo noi (limite del tetto ingaggi, non aumentare gli ammortamenti...) ma se tu compri Ibra, Milinkovic e Naymar oggi, li pagherai anche nel 2021, tra formule varie, ammortamenti e ingaggi. Quindi c'è una formale libertà di manovra, ma il risultato è sempre quello. Noi siamo stati "accompagnati" al pareggio tramite alcuni paletti e pur non potendo strafare, pur non facendo chissà quali mercati sensazionali, dovevamo fare le corse a giugno. Vedremo poi se ci saranno conseguenze ulteriori, anche perché l'ultimo bilancio l'hanno chiuso a -126 mln e l'Uefa dovrà analizzare pure quello fra qualche mese. Vero che il bilancio 2017/2018 è chiuso. Ma da lì si deve ripartire e non mi pare affatto una passeggiata. Vedremo

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    4. grazie Gabriele, anche se non hai risposto alla mia macro domanda sulla nostra situazione...o forse non capisco la risposta :)

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    5. So rispondere di quello che sarà da luglio in poi, da qui a giugno invece non so molto

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    6. Comunque per quanto riguarda le liste non cambia nulla, la base è quella. Potremo aggiungere qualcuno solo se cediamo un giocatore già della lista (e ovviamente devono quadrare i conti).

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    7. Liste modificabili con concetto di tanto esce tanto entra. Da luglio se confermata uscita da SA, liste libere

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    8. * "in passato era l'Inter a chiedere provvedimenti": provvedimenti = chiarimenti
      Scusa, Seu! Alcuni poi interpretano l'obiettivo del pareggio di bilancio per il 2021 come un sostanziale piano di rientro per cui non si può totalizzare più di un -30 mln negli esercizi precedenti. In questo caso più che una sanzione sembrerebbe un Settlement unitalerale. Boh... Vedremo tra qualche giorno se ci saranno commenti da parte del Milan e se riterranno di fare ricorso.

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  22. Di "Interspac" invece cosa ne pensate?

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  23. Io comunque non riesco davvero a comprendere la marea di critiche piovute su Spalletti ed alcuni giocatori:intendiamoci Luciano può senza altro aver commesso errori,ma stiamo un po’ la tutti esagerando.Atalanta e Barca a parte , non ricordo nostre partite dove siamo stati schiacciati e dominati ,anzi.L altra sera,la squadra già messo in mostra alcuni limiti di personalità e di qualità,ma dobbiamo anche ricordare che siamo arrivati alla partita decisiva di un girone di ferro con La Rosa decimata a centrocampo e dopo una serie di partite impegnative a livello fisico e mentale.E soprattutto è stata decisiva la mancanza di tranquillità.Terzi in classifica ,eliminati in Champions per la differenza di un gol,una serie di partite più che buone,alcuni giocatori rivitalizzati....certo qualche scelta sbagliata.ma sinceramente non capisco tutte queste critiche a Spalletti.Vi chiedo : Mourinho sta forse facendo sfracelli con il Manchester ?Enon mi sembra che la Società abbia lesinato sugli acquisti.Per finire ritengo che l arrivo di Marotta non possa che fare bene a Spalletti,soprattutto perché la presenza di un uomo forte della Società,gli permetterà di dedicare tutte le energie al campo.

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    1. Sì, a prescindere da tutto ciò di cui abbiamo già parlato tra noi, pare venuto nel momento giusto.

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  24. Primavera, vittoria utile per la classifica, ma prestazione non entusiasmante, anzi.
    Vediamo che dice Luciano, dal vivo.

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  25. Anche dal vivo giocato solo 10 minuti.Fatto il gol abbiamo spento la luce.

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  26. Brozo magnifico.
    Ci manca un po' di profondità?

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    1. Mancano tiratori visto che valero (scarsa resistenza) e Joao Mario (peraltro discreto) non hanno alcuna capacità balistica. Se poi brozovic deve massacrarsi in interdizione....magari un terzino con più qualità e progressione di vrsaljko...atteggiamento giusto. Quasi da vorrei ma non posso

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  27. Primo tempo senza ferocia agonistica. È cio che ci e mancato mercoledì... E manca anche oggi.
    Sufficienti in difesa, non bene borja, il resto sufficiente.

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  28. Ci manca che un centrocampista sappia tirare. Tra Valero e JM il tiro questo sconosciuto.
    Hai voglia a far lavorare fuori Icardi.

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    1. Esattamente quello che dico anche io. Con squadre così coperte ci vogliono tiratori. Peraltro Nicola è valido nel dare compattezza difensiva

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  29. Se non segni mai....non hai centrocampisti che sappiano fare gol...ne da fuori ne inserendosi - puoi giocare benissimo ma sarà sempre dura.
    Primo tempo tutti bene ma una sola parata del portiere..
    Icardi molto bene nelle sponde ed in generale ma il fatto che non vada mai sul primo palo e si stacchi sempre indietro è insopportabile.
    Borja e Joao Mario bene ma alla fine... serve anche tirare in porta ed inseristi di testa.
    Keita pochissima qualità, molto meglio Politano.
    Io non capisco niente eh... ma in una partita del genere provare a giocare con 2 attaccanti vicini no?

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    1. C'è andato una volta e ha creato (colpo di testa) un pericolo. Sui calci da fermo c'è spesso De Vrij, non può essere un caso.
      In fase conclusiva il problema sono gli altri, non Icardi.

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    2. Ci mancherebbe che il problema fosse Icardi... è quasi sempre uno dei migliori - compreso stasera - però quando i terzini arrivano sul fondo secondo me è lui che dovrebbe andare sul primo palo.
      Anche perché sennò non ci va nessuno....

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    3. Condivido con mark sull'eccessivo andare a rimorchio dietro di icardi, che invece deve attaccare maggiormente il primo.

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  30. Se ti manca quel centrocampista, prova qualcos’altro, cambia qualcosa mannaggia....Icardi è copertissimo non lo fanno muovere, ormai tutti sanno che quelli che si inseriscono da dietro non hanno né tiro ne precisione.
    INSERISCI UN SECONDO ATTACCANTE PER LA MISERIA!

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    1. Ci sarebbe Keita ma "DEVE" stare largo.
      Lui dovrebbe dare profondità, essendo veloce...

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    2. Bene, mette la palla dentro, bravo.....per chi?

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  31. Guarda la squadra è equilibratissima, possesso palla e fase difensiva ottima.....ma è un equilibrio che non produce punti! Meglio qualche rischio in più e mettere le fiches sulla fase offensiva.

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  32. Grandi partite di Icardi a Torino, in Champions e oggi. Ha esaltato gli inserimenti dei centrocampisti. I risultati sono un gol di Icardi e un palo di Gagliardini.

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  33. Appena Naingo starà bene mi auguro che il centrocampo "titolare" sia Brozo, JM, Naingo. Con Vecino quarto uomo e Valero a gestire i finali. Gagliardini alla bisogna.
    Per me, oggi, JM bene, se facesse qualche goals...

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  34. Andata bene. Spreconi e senza energie nel finale, non bene i subentrati. Ho compassione per Lautaro

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  35. La vinciamo perché abbiamo una difesa forte e perché, pur con tutti i timori del caso, abbiamo avuto sufficiente convinzione per non cedere. E non è girata male. Io, anche col senno di poi, non avrei fatto quel cambio di Lautaro, in un momento in cui il centrocampo aveva iniziato ad arrancare e la squadra ad allungarsi. Ma è andata bene. Fondamentale vincere, anche di cuore, imprescindibile non perdere...

    Si gioca in undici e segna Icardi.

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    1. Ma Valero era alla frutta. Naingo subito no, se metti Gaglia...

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    2. E poi è andata bene e non abbiamo subìto più di prima, riuscendo a segnare e sfiorare il secondo. Credo comunque sia stato rischioso perché nella teoria il cambio può anche essere corretto se non addirittura necessario e puoi subire gol nonostante tutto. A quel punto i risultati e l'umore dei tifosi avrebbero travolto tutto. Se l'avessimo persa, anche giocando molto meglio di quanto fatto, sarebbe stato un grosso problema. Non sono assolutamente critiche, ci mancherebbe, questa vittoria ci dà ossigeno indispensabile. Però nel momento del cambio qualche timore l'ho avuto, sia per l'andamento del match - sembrava un film già visto - sia perché, non essendo un cambio tipico di Spalletti, temevo fosse una sorta di mossa della disperazione. Ma sono timori e considerazioni mie, sicuramente infondate...

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  36. Quattro palloni giocati da Nainggolan e si è vista la differenza.

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    1. Speriamo stia bene. Con JM recuperato potremmo avere, finalmente, un centrocampo di qualità ma anche fisico. Dove, almeno uno (Brozo gioca più indietro), sa segnare.
      Io non ho "compassione" per Lautaro, anzi; bisognerebbe pensare anche ad un "modulo" diverso, con un centrocampo a 4, finto 4, e 2 punte.
      Comunque con Valero stavamo soffrendo, con Lautaro si è ripreso ad attaccare. Forse solo un fatto mentale...

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    2. Aggressivo si ma non regge ritmi e forza di avversari più fisicati. Compassione per questo: mentalmente lottatore ma non freddo ragionatore e sufficientemente potente. Mi auguro che cresca ma preferirei in qualche squadra dove può sbagliare e mettere su massa muscolare e comunque penso non abbia le caratteristiche per fare la seconda punta

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    3. Sì, l'ultima tua frase l'ho "confermata" nell'altra risposta.

      Lautaro, per cui io non stravedo irrazionalmente, ma di cui riconosco qualità, mi sorprende positivamente... e negativamente. Credo che questo comunque sia positivo perché crescendo smusserà le mancanze. Se invece fosse un fuoco di paglia, gli andrebbe tutto bene, quasi per magia. Come capita a volte ad alcuni giocatori nei loro esordi.

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  37. Per dire: se Joao Mario facesse fuori dal campo quello fa Nainggolan e quindi fosse sostanzialmente un'altra persona, con altra personalità, sarebbe un fenomeno. Magari cominciano a frequentarsi...

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  38. Discreta partita, con un primo tempo poco veemente e un secondo non sempre preciso.
    Handanovic sv poco impegnato
    Vrsaljko 6,5 buona spinta e attento dietro
    Skrinjar 7 muro
    Devrij 7 classe
    Asamoah 6 partita complicata per lui dopo ibrecenti errori. Se la cava anche se fofana lo mette fisicamente in difficoltà
    Brozovic 5,5 recupera poco e male, bon preciso come il solito.
    Borja 5 gli si chiede geometria e precisione, ne ha poca. In zona conclusiva è totalmente deficitario
    J.mario 6 preciso, geometrico, ha buone percussioni, se fosse decisivo negli ultimi 30 metri sarebbe un grandissimo.
    Keita 6 alterna delle totali mancanze in copertura ed amnesie, ad accelerazioni e giocate che offensivamente creano grandi pericoli. In partite offensive da una grande mano.
    Politano 6 la squadra si appoggia moltissimo su di lui, ma viene limitato benissimo da un ottimo d'alessandro. Da comunque qualita, ma incide a sprazzi.
    Icardi 7 gioca bene in appoggio, ma la scelta di stare spesso ad aspettare palla dietro paga poco. Nel secondo con lautaro e piu in area e sbaglia un comodo gol di testa. E glaciale sul rigore, ed un aiuto concreto in difesa quando la squadra e' in difficolta.
    Lautaro 6,5 ha scelte non sempre perfette, si fa ammonire stupidamente, non ha dribbling puliti, ma la sua entrata da una scossa alla squadra rendendoci piu pericolosi. Se diventerà piu rapido e pulito nelle giocate puo diventare un grande giocatore
    Perisic 5,5 pochi minuti ma incolori e non perfetti difensivamente.
    Nainngolan sv una manciata di minuti
    Spalletti 6,5 ottima vittoria dopo una serie non positiva

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  39. Non sono uno di quelli che condanna Miranda, che soprattutto nelle partite che contano riesce a rimanere concentrato e ad esaltarsi. Ma oggi (come sempre, poi) benissimo l'olandese, in particolar modo nel far ripartire l'azione. Queste piccole cose anche se in maniera impercettibile alla lunga determinano l'andamento della gara.

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  40. Prima partita con Marotta sugli spalti e si vince di rigore. Ahi

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  41. Spero che a gennaio possa arrivare qualcuno, magari un trequariista com Ozil.
    E poi cerchiamo di allenare come si deve i centrocampisti a tirare bene in porta, i nostri calci di punizione e i corner vanno sprecati...... W INTER

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    1. Quella di Ozil è stata una classica sciocchezza scritta dai giornali inglesi che prima di accostare giocatori con stipendi come quello del tedesco (18 mln di euro) dovrebbero contare fino a 10. La sua qualità è indiscussa così come il carattere problematico. Direi di rivolgersi a profili più giovani futuribili e non ad ex campioni che potrebbero dar più problemi che altro (discorso che in parte vale anche per Modric a mio parere)

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    2. Sono d accordo sulla necessità di migliorare sui piazzati da parte dei nostri dove solo Politano e Brozovic calciano decentemente ,anche se credo che siano qualità "allenabili" fino ad un certo punto. Cancelo e Rafinha mancano anche da questo punto di vista purtroppo

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  42. “L’Inter ha tenuto in mano il pallino del gioco, lo ha fatto fin dal primo minuto, ma al palleggio seguivano affondi poco convinti. Icardi e Keita gli unici a provarci davvero. Così Spalletti si è convinto a tradire il suo credo, lo ha fatto perché un pareggio casalingo contro l’Udinese avrebbe rappresentato un tuffo verso il baratro, soprattutto in considerazione del recente passato che aveva visto l’Inter vincere una sola volta nelle ultime sette partite. Forse per la prima volta in stagione l’Inter ha pensato a vincere prima di pensare a non perdere, i nerazzurri hanno trascurato l’equilibrio in favore della passione”. E hanno vinto aggiungo io!
    Parole vere, parole sante....è vero, i rischi con questa impostazione aumentano, ma preferisco vincerne due perdendone una in tre gare, piuttosto (che se va bene) pareggiarne tre.
    Scusate ma il calcio per me è come il Vangelo....chiaro, facile da capire e alla portata di tutti quelli che hanno occhi per vedere e orecchie per udire...chi dice il contrario è il male!

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    1. Il Vangelo è chiaro e facile da capire. Per questo viene letto a messa dal parroco...

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    2. Se ne perdi una ogni tre, perdi certezze e non ne vinci più due su tre... non è matematica

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    3. Se ne pareggi 3 perdi piu certezze di perderne una e vincerne due pero...

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    4. Si può arrivare secondi pareggiandone tante e perdendone non più di cinque o sei. Se già a metà anno ne perdi dieci arrivi a metà classifica.

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    5. Ma comunque, è tutto chiaro, tutto facile, gli altri sono il male.

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  43. Roma imbarazzante, per la pochezza del proprio gioco e della fase difwnsiva. Tenuta a galla da una direzione arbitrale incomprensibile.
    Il fallo da rigore su pandev e' uno dei piu chiari visti in questo campionato..

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  44. Devo ammettere Gabriele che ultimamente sei alquanto pesante.....ma le partite le guardi per quello che sono, o per estrapolare quello che fa comodo a portare avanti la tua filosofia? Preferiresti tre pareggi a due vittorie e una sconfitta? Ti rendi conto che questo discorso non ha alcun senso?
    Usando un'analogia il tuo problema è proprio che hai bisogno del parroco...io no, io mi prendo la bibbia me la leggo e capisco tanto quanto e forse più che andare in chiesa.
    Ognuno interpreta le cose a modo suo, è questo il bello non solo di questo gioco, ma della vita intera......Sabato non avremmo segnato mai (mi ci gioco gli zebedei), se Spalletti non avesse osato quella mossa a mezz'ora dalla fine (non a 5 minuti). Certo che con tre/quattro attaccanti corri più rischi, ma da quel momento abbiamo iniziato a giocare dentro la loro area piccola e il nostro gol era nell'aria.
    Poi non capisco, quando diciamo che Spalletti sbaglia a non osare di più, tu e Luciano vi inalberate perché lui è il professionista bla bla bla...quando finalmente osa facendo una mossa alla Mourinho e noi sottolineiamo la bontà di tale mossa...ecco che "io Lautaro non l'avrei messo"!
    Quando affermo "chi dice il contrario è il male" è ovvio che faccio un po' di sarcasmo....e comunque non è riferito alle persone, ma alla loro visione del calcio, troppo prudente.

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    1. Fortunatamente ognuno ha una propria concezione di pesantezza e di cosa sia giusto o no. Forse hai ragione: sono io che voglio portare avanti la mia filosofia. Infatti poi dico, con sarcasmo, che gli altri sono il male, che i loro discorsi non hanno senso.
      Scherzi a parte, io ritengo alcune affermazioni abbastanza superficiali e parlo in generale... ma lo sono pure le mie. Solo che io non ho alcuna pretesa. Non dico, infatti, che gli altri sono dementi, che dicono idiozie, che sono senza senno, che io riconosco senza dubbi le parole sante e vere, da solo, senza aiuti. Quindi perché commenti qua? Non per capire?
      Io non banalizzo una realtà complessa in modo da rendermela accessibile.

      A me fa piacere che tu faccia del sarcasmo, perché significa che possiamo scherzarci su e che non c'è il fastidio che forse c'era stato qualche mese fa.

      Per quanto riguarda la gara con l'Udinese: sì ho detto che io in quel momento ho temuto non fosse la cosa migliore e sono felicissimo che sia andata bene. Questo significa che non avrebbe potuto andare diversamente o che avrei dovuto tacere e nascondere i miei pensieri perché poi è andata bene? Non è assolutamente questione di essere prudenti o non essere prudenti. Le mosse alla Mourinho non esistono. Semplicemente perché Mourinho faceva quello che faceva quando era possibile farlo. Se non avesse potuto non l'avrebbe fatto. Ma i milanisti dicono di Gattuso che è troppo prudente, gli juventini dicono di Allegri che è troppo prudente, gli interisti dicono di Spalletti che è troppo prudente. A me i dubbi che stia dicendo delle fesserie verrebbero. Ma per fortuna o purtroppo ci sono persone che non dubitano mai.
      Figurati se a me non piacerebbe vedere una squadra sempre più propositiva che riesca a incutere timore all'avversario già solo per com'è disposta in campo. Ma posso ragionare mai con chi pensa che in tutto questo non debba esserci equilibrio?! Si può essere equilibrati anche con tanti attaccanti e senza equilibrio pur con molti difensori; il punto è, per me, cosa vuole l'allenatore, cosa sa fare l'allenatore, a che punto è il progetto tecnico, quali sono le caratteristiche dei giocatori, su cosa stanno insistendo in allenamento. Tu quando trai le tue conclusioni sul modulo, sull'attaccante in più, pensi a tutte queste cose che dovrebbero stare alla base?
      Probabilmente non avremmo segnato mai sabato. C'è da considerare però abbiamo segnato per un fallo di mani, da calcio d'angolo e conseguente rigore. I primi tredici minuti della gara di Champions invece eravamo ben messi in campo, aggressivi, giocando nella loro metà campo, avendo avuto le nostre occasioni... con una formazione che non era sbilanciata. Si vuole negare questo?

      Io penso che una grande squadra debba perdere pochissime partite e penso che le paure lo scorso anno siano venute dopo due sconfitte, con Udinese e Sassuolo. Hai ragione quando dici che quel mio discorso sui pareggi non era corretto. Ma secondo me non erano corrette le premesse, a cui ho risposto portando avanti un discorso che non avrei dovuto portare avanti perché non poteva portare a nulla. Più semplicemente, non è matematica, e, secondo me, se cominci a perdere partite, alla lunga non vinci più, perché ci sarà un motivo se arrivano tante sconfitte, così regolari. Ma appunto è un discorso astratto, non aderente alla realtà.

      PS: io non mi inalbero quando leggo che Tizio o Caio sbaglia. Ma su questo non ci capiremo mai, mi sa. È questione di metodi e approccio per cui noi due riusciremo a "litigare" anche pensandola allo stesso modo. Con altri, anche pensandola in maniera opposta non ci sarà mai bisogno di chiarimenti o altro.

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  45. Con l'ingresso di Lautaro Spalletti è tornato al 4231, il modulo che utilizza da sempre. Non ha messo nessun attaccante in più. Avesse avuto radja a tempo pieno avrebbe messo lui e tutto sarebbe finito lì. perché in salute al momento Radja sarebbe un giocatore più vero e completo, anche nell'attaccare di lautaro.Comunque il problema di questo blog è diventato proprio quello: non le divergenze di idee ma la presunzione , le scomuniche. Oltre che naturalmente, la deriva salviniana

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  46. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Nedved, mi paiono un regalo, voluto, per Marotta.

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  47. Deriva salviniana? Mi sono perso qualcosa?

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  48. stenere che sia un uomo di cultura è un elogio incredibile. basterebbe solo guardarlo, come si atteggia, come si posiziona. Di sicuro deve aver... studiato alcuni slogan del duce, che ripropone in continuazione.
    Se poi si passa a cose più serie io per cultura intendo la capacità di cogliere la complessità insita nelle cose, il rifiuto di atteggiamenti da ruspa, l'apertura all'umanità (agli altri umani) la comprensione di chi in qualche modo è diverso o portatore di interessi diversi, quindi la capacità di sfumare posizioni, di mediare, di accogliere in parte almeno i bisogni altrui.
    Tutto questo salvino, purtroppo, non sa neppure cosa sia. Poi il disprezzo per la cultura (cioè per quelli che sanno) è simile solo a quello di Marinetti, del fascismo e anche peggio. recentemente la polemica contro chi sa però l'aveva fatta anche Renzi

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    1. Io penso che senza cultura in una materia non sia possibile ottenere risultati di livello nazionale, e ruoli di enorme prestigio.
      Il tuo discorso è più inerente all'etica e agli ideali, a mio parere, e per i quali sono d'accordo

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  49. Ecco vedi? Non capisco questa necessità di pensare che le mie o le tue affermazioni debbano considerarsi a priori superficiali! Perché io tu o Fabio (come anche altri utenti) non possiamo reputarci esperti (in una certa misura) di questa materia? Anche solo per aver visionato centinaia se non migliaia di partite, a me viene da dire (anche con arroganza se preferisci) che un certo grado di competenza l'abbiamo maturato.
    Per esempio ripeto, non hai avuto anche tu la forte sensazione Sabato che non l'avremmo vinta continuando con quel tipo di schieramento? Icardi era ben controllato, gli inserimenti da dietro non producevano niente. E non è forse evidente (dato quello visto in campo negli ultimi tempi) che sostituendo un'esterno con un altro esterno (specie se quest'ultimo è Keita), non cambi assolutamente niente in termini di pericolosità o di efficacia?
    Per quanto riguarda il progetto tecnico, mi rifaccio ad una massima di Luciano..."il progetto tecnico è vincere subito, vincere oggi"....quindi tra due pareggi o una sconfitta e una vittoria, preferirò quest'ultima opzione sempre.
    Personalmente apprezzo molto qua dentro quei post dove si porta avanti un proprio pensiero anche arrabbiato, un'idea propria...che non sia necessariamente allineata o uniformata ad un'opinione comune fatta di buone maniere e rispetto totale per le scelte del tecnico.

    ps. Non capisco poi perché insisti, io il termine "demente" non l'ho mai usato....

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    1. Come dicevo mesi fa, guardando partite, leggendo post di persone che ne capiscono, ascoltando interviste, confrontandoci tra di noi sicuramente cresciamo. Ma poi tutte le nostre conoscenze rimangono astratte se non siamo lì durante gli allenamenti. Dicevo appunto che uno competente, da fuori, non può essere credibile come Spalletti che conosce i giocatori, che a questi chiede determinate cose e che da questi ha avuto risposte. Quindi i nostri pensieri, per me, non possono mai arrivare oltre un certo punto. Mi dispiace essere ripetitivo ma si arriva alla soluzione di un problema dopo aver individuato o risolto tutte le variabili che entrano in gioco nel caso concreto. E noi conosciamo una minima parte delle variabili. Perché, anche a parità di competenza col tecnico e col suo staff, non siamo lì. Nelle conversazioni quotidiane tra pari si dice sempre "E che ne so io, mica c'ero!".
      Se io non so davvero cosa Spalletti chiede a Perisic in questi mesi come possono non essere superficiali le mie considerazioni? Spalletti potrebbe essere insoddisfatto, anche irritato, e fare buon viso a cattivo gioco, continuando a schierarlo. Anzi, potrebbe evidenziare le sue prestazioni insufficienti perché così la società a luglio interviene sul mercato. Potrebbe anche essere soddisfatto perché non chiede nulla di diverso in considerazione di diversi elementi: l'anno scorso c'era Perisic... e c'era Candreva dall'altro lato. Quest'anno c'è Politano che non fa e non può fare il Candreva. Quindi quel lavoro lì, anche considerando che dietro c'è Asamoah e non D'Ambrosio, che a centrocampo non ci sono Vecino e/o Gagliardini, potrebbe essere chiesto a Perisic. Forse, ancora, Spalletti è moderatamente soddisfatto perché dopo il mondiale e dopo averlo mai fatto riposare l'anno scorso si aspettava questa fase in cui comunque Perisic deve garantire uno standard minimo di quantità e attenzione, più che di qualità e lucidità, aspettandosi una seconda parte di stagione migliore. Sono esempi e io non ho e non posso avere risposta, solo teorizzare. Potrei andare a sensazione e azzeccare ma sarebbe tutto superficiale perché non ho il possesso di tutti gli elementi che servirebbero per decidere e prendere posizione. Lo stesso si potrebbe fare su Icardi e su tutti gli altri. Esempio: quanto Spalletti è "fissato" col modulo a una punta e quanto poco gli garba Lautaro? Magari se al posto dell'argentino ci fosse un altro saremmo col 442 da mesi e invece pensiamo che è soltanto cocciuto. E noi parliamo, parliamo, parliamo di cose che non sappiamo. Almeno io non le so e spendo ore e ore delle mie giornate con e sull'Inter.

      Per quanto riguarda le vittorie e i pareggi, pensavo di aver spiegato. Chi è che non vuol vincere? Si tratta di capire cosa si può fare. Le cose, alla lunga, non succedono per caso. Se rischi sempre e ti va sempre bene significa che non erano veri rischi e che erano cose alla portata, quindi quasi dovute, pena risultare inadempienti rispetto alle proprie possibilità (se puoi, devi). Se sono rischi davvero, una va bene e una va male. E così, ugualmente non si va da nessuna parte. (1/2)

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    2. A me i commenti arrabbiati non piacciono perché, come dice qui dentro uno più saggio di me, in quei casi ci si prende troppo sul serio. Ho ripreso quella tua frase sarcastica "sono il male" perché tanti tifosi parlano in questi termini nei confronti di chi la pensa diversamente. Ma quello che penso io non entra nella testa dei giocatori... non entra manco nella tua, va' :D sono un semplicissimo tifoso e il mio essere, se è vero, prudente o altro, nel bene o nel male, non ha alcuna ripercussione sui risultati dell'Inter. L'unica cosa che faccio è applaudire il più possibile quelle poche volte che vado a San Siro (e non ho mai visto una vittoria, eh). Poi considera che io mi sento in minoranza qua dentro (per non parlare del web in generale), per cui più che prudente sono coraggiosissimo. Si scherza...

      Ps: non hai detto tu "demente", non insistevo. Ho messo in comune alcune espressioni e alcune convinzioni. Per dire, io sono il clone di Luciano pur non essendo sempre d'accordo con lui. Forse quando scherzando ti sei espresso così, inconsciamente o no, anche tu individuavi dei metodi e degli approcci simili. (2/2) ho scoperto che c'è un limite di caratteri per commento

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    3. Chiedo scusa per le infinite righe, anche a voce, dal vivo, sono così.

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  50. La polemica contro "chi sa" ha interessato anche qualche genio.

    A voi sarà senz'altro conosciuta la storiella di Leonardo e del tecnico tedesco. E' a proposito della competenza, la racconta lo stesso Leonardo, ed è da qualche tempo che pensavo di accennarvi, quando sul blog infuriavano gli scontri.

    Ebbene, ecco qui: Leonardo talvolta usava avvalersi di un competente collaboratore, il tecnico tedesco per l'appunto, al quale affidava la realizzazione delle sue "machine", cioè dei suoi progetti e delle sue invenzioni. Una volta concluso il disegno, Leonardo lo passava al tecnico tedesco perché lo traducesse in carne e ossa, quando la cosa fosse possibile... Il problema, nota Leonardo, è che per tecnico non è mai possibile: egli è un competente, e misura tutto quanto con la competenza. E cos'è la competenza? E' il sapere sul già noto, sul già fatto, sul già scritto, su tutto quanto è già stato realizzato. Ma le "machine" di Leonardo erano nuovissime, erano invenzioni che non si erano mai viste - e proprio per ciò, per il tecnico tedesco, erano impossibili da realizzare. Leonardo irride a tal punto il conformismo del competente arrivando a dire che

    LA COMPETENZA E' NEMICA DELLA SCIENZA

    cioè dell'invenzione.
    Viva Leonardo! Fine della storiella

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    1. Leonardo è, ancora oggi, uno dei più competenti mai esistiti. Per questo nel 2018 viene ancora ricordato. :) E non era colto come Salvini, ma in senso ideale, come intendeva Luciano.

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    2. No mio caro, Leonardo di ideale non ha proprio NULLA.
      Sta appunto qui la sua immensa grandezza

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    3. E come si arriva a qualcosa di mai fatto prima?

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    4. E anziché ricordarlo, bisognerebbe intenderlo

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    5. La morale giusta della storiella non è quella che hai scritto tu bensì: quel tecnico tedesco era tentennante di fronte alle innovazioni. Ma certamente era competente nella sua materia è alla fine sapeva costruire le "machine".
      Così come Leonardo era competente nella sua, di materia. Due competenti s'incontrano e producono cose egregie collaborando.

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  51. La sfida più interessante del sorteggio di Europa League è sicuramente Milan - Masterchef Utd

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  52. Quindi Spalletti sarebbe l'incompetente 'nemico della scienza' che nel caso è rappresentata da Fabio e Daniele, magari anche da Clinamen, i leonardo (da Vinci) del calcio.... Su, un po' di umiltà. Perché non ammettere che senza conoscenza non si va da nessuna parte? Leonardo (sempre quello) innovava a partire da conoscenze infinite. oggi purtroppo i nuovi ...leonardo sostengono che la terra è piatta e che i vaccini sono la peste. Il proliferare di questa icultura è il vero degrado della nostra epoca.

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    1. Anche se le notazioni riportate sopra qui sono poco interessanti, grazie dell'attenzione, gentile signor Luciano

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    2. Di nulla, ho solo cercato di sviluppare le conseguenze del tuo discorso

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  53. Ps ricordo che una volta mancini riacciuffo il pari con la juve mettendo un'infinità di attaccanti. Unìaltra volta pareggiammo (sempre con la juve) con Toldo centravanti.
    Dalla partita dopo si tornò alla razionalità, che era stata così clamorosamente sconfitta dall'invenzione ...geniale

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  54. Ah, poi la smetto: secondo me la rozzezza è proprio incultura, non un fatto etico

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    1. Per me la rozzezza e' rozzezza...
      Poi capisco la tua accezione di cultura... E meno settoriale di quella cui mi riferivo io, e piu consona alla conoscenza che eleva il pensiero... In tal caso per cio che dice salvini non sembra elevato

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    2. Ricordo certi orribili insegnanti ai quali chiedevo la spiegazione di una frase di cui non avevo compreso il significato, e questi mi rispondevano ripetendo esattamente le stesse parole.
      Tipo:
      "cos'è una mela?"
      "la mela è una mela."
      "la rozzezza è incultura", concetto che per altro condivido, non è certamente esaustivo ma è molto meglio di "la rozzezza è rozzezza".

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    3. I tuoi insegnanti ti spiegavano bene. La rozzezza è rozzezza. La mela e la mela.
      Voler darne accezione differente e cercare di influenzare le menti dei poveri studenti.
      E non è il compito di un unsegnante, a mio avviso.

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    4. Da parte di un insegnante, aiutare a comprendere con sinonimi e un dovere, influenzare con ideologie è' sbagliato.

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  55. Leggo il titolo di aggregatore che calza a pennello. "Mourinho: 'La mia Inter poteva giocare cinque ore senza subire gol'". Quella era la base, il motivo per cui una squadra fortissima ed esperta, poteva permettersi, quando doveva vincere per forza, di mettere Suazo o Cruz o Balotelli o Arnautovic o Adriano, assieme agli altri due o tre attaccanti già in campo. Ma bisogna vedere chi sei e da dove parti. Parliamo di una squadra che manco in 9 riusciva a perdere, certo che rispetto a questa, con un 244, con squadre inferiori, riusciva a vincere. Se fosse così automatico... Ma senza Cuchu, Julio Cesar, Samuel, Lucio e Zanetti sarebbe stato possibile tutto ciò? Una considerazione tattica che raramente viene espressa: la nostra difesa non sempre riesce a stare alta e spesso scappa troppo all'indietro. Tra difensori centrali e attaccanti, per avere una squadra efficace ed efficiente, mi insegnano che non devono esserci troppi metri (e di conseguenza tra centrocampo e gli altri due reparti): se no la squadra si allunga, tu devi correre di più, gli avversari hanno più spazi. Questo atteggiamento influenza la possibilità di scelta in attacco perché se la difesa scappa indietro e gli attaccanti stanno su (Perisic è bravissimo ad accorciare non solo in lunghezza ma anche in larghezza): gli avversari hanno gioco facile.

    Il Barcellona, e penso soprattutto a quello di Guardiola, giocava con Xavi e Iniesta come mezzali, con tre attaccanti molto offensivi (Messi non è mica Candreva), con Dani Alves e non D'Ambrosio terzino destro. Come li limitò Mourinho, facendo giurisprudenza (il Chelsea ci vinse la Champions battendoli in semifinale)? Limitando quello che era il vero punto di forza: la immediata riconquista. Per questo abbiamo totalmente regalato loro il possesso. Se hanno già la palla non devono riconquistare un bel nulla e nonostante le qualità tecniche, nonostante la squadra spregiudicata, fanno fatica a segnare. E tutto questo si chiama equilibrio. Significa sapere dove mettersi in fase di possesso e in fase di non possesso. Certo che avrei voluto Cancelo (tasto dolente), certo che ero felice dell'arrivo di Keita, certo che mi stuzzica Lautaro e che mi mancano gli assist e i gol che Perisic aveva garantito fino all'anno scorso. Ma penso che oltre a queste cose più evidenti, ci sia anche altro. Altrimenti gli allenatori, sbagliando o no, farebbero sempre la cosa che ci pare più ovvia e scontata.

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  56. Mourinho non più allenatore del Manchester..

    male male male

    ora per Spalletti si fa durissima

    amo Mourinho ma non lo vorrei mai rivedere sulla nostra panchina non potrei sopportare gli insulti dei tifosi

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  57. Io a questa cosa che avremmo ceduto icardi alla Juve per higuain non credo assolutamente.
    Mi pare una sciocchezza detta da Wanda per creare uno strappo (un po' alla Raiola) o una pressione alla società.

    Mourinho ha bisogno di riposo, secondo me.
    All'Inter lo vedrei come dirigente

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    1. bé, se no fosse vero allora ci sarà la smentita, anche forte, della società, altrimenti...

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    2. Sarebbe stata una mazzata da un punto di vista economico, oltre a non convenirci tecnicamente.

      Riguardo a Mou... vorrei ricordarlo per quei due anni e stop. Tentennerei soltanto se l'alternativa fosse Conte, che non vorrei mai.

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    3. Smentire Wanda vorrebbe dire andare allo scontro, dato che lei non è semplicemente un procuratore.
      Meglio glissare

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    4. Esattamente, non ci sarà nessuna smentita. Le fanno fare il suo gioco... che fino a questo anno non ha portato a nulla

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  58. I ritorni nel calcio non funzionano quasi mai. JM sarà sempre un nostro idolo, personaggio fuori dal comune, ma un suo ritorno da noi non lo vedo.
    Wanda su Icardi è sempre fuori tempo: paga il fatto che è un manager improvvisato.

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  59. Merola 3
    Esposito 2
    Pompetti 1
    Primavera INTER_Palermo 6-2

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  60. Alcuni degli ultimi interventi confermano che l'atmosfera del blog dal mio punto di vista si è fatta irrespirabile. Per esempio, per giustificare la negazione del fatto incontestabile che rozzezza e incultura sono sinonimi, si arriva a dire che se un docente risponde alla domanda dello studente: "che cos'è una mela" in modo diverso dal ripetere "è una mela" si tratta di uno che vuole influenzare la mente degli studenti. Invece è ovvio che se lil docente rispondesse: la mela è un frutto che appartiene alle rosaceee, frutto dell'albero chiamato melo, di forma tondeggiante...ecc" non influenzerebbe lo studente ma lo istruirebbe.
    Ma questo è solo un esempio.
    Dunque continuerò a non scrivere di prima squadra, in attesa magari di trovare ospitalità altrove, alla condizione di trovare un blog in cui, anche non parlando di politica, sia esplicita la scelta di una cultura di sinistra e soprattutto dove si riconosca il valore della competenza: in cui restando al calcio tutti accettino il principio per cui l'allenatore ne sa di più di qualunque tifoso, il che non vuol dire che non sbaglierà mai, ma che in ogni caso i pareri (necessari e ben accolti) in proposito sono solo pareri di dilettanti, espressi in tutta umiltà.
    Se non troverò un blog con queste garanzie, non importa, scrivere di Inter è un piacere ma anche una fatica e non è un obbligo. Se non scriverò più nessuno certo perderà nulla.
    però siccome voglio bene ai nostri ragazzi delel giovanili e per quel pochissimo che mi è possibile mi piacerebbe continuare a contribuire, nel mio piccolo, ad accrescere la loro visibilità presso i nostri tifosi, penso per il momento di continuare a scrivere qui qualcosa su di loro. Magari a partire dalla partita della Primavera di oggi, secondo me molto interessante

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    1. Se trovi quel blog chiamami...

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    2. Ho spiegato sopra il medesimo concetto. Non condivido l'idea del "blog di sinistra" , in quanto questo e un blog di calcio...e quello a mio parere deve rimanere.
      Sulla competenza è di pochi giorni fa un servizio delle iene in cui giocatori di serie a dimostrano di non sapere il regolamento dello sport che praticano...
      Da stendere un velo pietoso...

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  61. Nuovo post: https://fratellidelmondo.blogspot.com/2018/12/dalla-gara-con-ludinese-ai-sorteggi-di.html

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