Rapid Vienna - Inter: io sto con Spalletti

Questa sera l'Inter torna in campo in Europa per la gara di andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Rapid Vienna. Una partita, la trasferta in terra austriaca, sulla carta non difficile, ma a parte che l'avversario non va mai sottovalutato, non si può non considerare il momento di difficoltà a livello collettivo e le tensioni delle ultime ore per la questione-Icardi, con il bomber argentino che ha dovuto cedere la fascia a Samir Handanovic e che si è poi praticamente auto-escluso dalla partita. Una situazione sulla quale sapremo di più nelle prossime ore e che dovrà sapere bene gestire la società. Soprattutto, il problema è nelle mani del mister, che si trova a dover sbrogliare l'ennesima situazione complessa in un campionato che si sta rivelando pieno di insidie inaspettate.

Ieri ho solo accennato alla questione-Icardi. Il post era il doveroso recupero, per chi segue le attività di questo sito, del riepilogo dei trasferimenti durante la sessione di mercato invernale e di conseguenza di quello che è lo stato relativo i nostri giocatori in prestito o ceduti con la "recompra".

Aggiungo sulla questione che sono in aggiornamento sia la sezione delle "stats", anche questa abbandonata per un breve periodo, che quella relativa tutte le rose dalla prima squadra al settore giovanile. Spero nei prossimi giorni di chiudere questo aggiornamento e poi di procedere come sempre "allineato" allo svolgimento dei fatti.

Comunque ieri è stato poi  inevitabile parlare anche del cambio di fascia, perché la notizia era appena stata annunciata, anche se non ci erano state date le ragioni esatte della decisioni, né le circostanze e le modalità con cui si fosse arrivati a questo punto.

Poco dopo è arrivata anche la lista dei convocati per la gara con il Rapid di questa sera.

Icardi non c'è e abbiamo appreso poi durante la consueta conferenza stampa pre-partita del mister che non si è trattato di una esclusione, ma praticamente di un rifiuto. Comunque una scelta del giocatore (non sappiamo espressa in quali termini) dettata da ragioni che il mister, chiaramente bombardato da domande che riguardavano esclusivamente questo aspetto, non ha voluto approfondire.

Ha anche detto che la decisione è stata presa di comune accordo con tutta la società e che nella giornata di oggi dovrebbe parlare il "direttore".

Immagino che si riferisca ad Ausilio, ma la mia interpretrazione potrebbe essere sbagliata e a parlare potrebbe essere direttamente il grande capo Marotta. Oppure potrebbero presentarsi ai microfoni (chiaramente non assieme, direi) entrambi.

Nessun dubbio comunque che la scelta di nominare Samir Handanovic come nuovo capitano (mi sono già espresso sul fatto che in ogni caso ritengo il nostro portierone abbia tutte le qualità per ricoprire questo ruolo, ove mai questo fosse necessario) sia stata presa di comune accordo da tutte le parti in gioco e specialmente da dirigenza e allenatore.

Mi sembra evidente che sia Beppe Marotta a dettare la linea, del resto Suning lo ha voluto per questo, ma dalle espressioni usate dal mister possiamo dedurre senza nessuna interpretrazione di specie che la cosa sia stata decisa o comunque avallata anche lui.

Va detto altresì che Spalletti non ha assunto toni severi nei confronti del ragazzo, ma è stato molto netto sul non volere affrontare la questione.

Come spesso gli accade e gli è successo in passato (l'ultimo anno a Roma è stato oggettivamente insostenibile, eppure anche in quel caso ha centrato l'obiettivo) il mister non sopporta "interrogazioni" su questioni extra-campo e lo ha fatto capire benissimo anche ieri.

A parte questo, diciamolo chiaramente: perdere Mauro Icardi per il mister costituisce un problema.

Giusto poi in primis difendere l'intero gruppo.

È probabile che la questione principale sia legata alla tensione relativa il rinnovo del contratto del giocatore.

Non possiamo saperlo, comunque sicuramente la decisione preferisco considerarla più che una "punizione", una scelta dedicata a mantenere il giusto equilibrio nel gruppo in un momento particolamente complicato e decisivo della stagione.

Secondariamente, giusto anche da parte del mister "tagliare" sulla questione che in questo momento non deve essere al centro dei suoi pensieri, né dei componenti della squadra.

Questa sera abbiamo una partita importante.

So che molti preferirebbero anche di uscire subito dalla competizione, perché la considerano un inutile dispendio di energie o perché semplicemente si ritiene che in ogni caso non si potrà poi arrivare fino in fondo. Ma il momento è molto delicato: il ritorno alla vittoria contro il Parma merita di essere l'apertura di una fase segnata da continuità sul piano del rendimento e dei risultati. La compattezza ritrovata e richiamata da Luciano nel post-partita, deve essere comprovata e questo Rapid (per quanto non vada sottovalutato) è oggettivamente alla nostra portata.

Dico che non dobbiamo sbagliare, anche perché pure considerando il clamore mediatico per la mancata presenza di Mauro, una sconfitta adesso sarebbe una vera e propria "mazzata".

In ogni caso il calcio giocato resta sempre il principale argomento di interesse (meno male) e la partita viene prima di tutto, ma la questione terrà sicuramente banco e sarà attenzionata e seguita più del risultato di questa sera.

Ma l'armonia all'interno del gruppo, se risolta in maniera pragmatica con le scelte operate nelle ultime ore, va preservata e rafforzata anche vincendo.

Questo non significa l'esclusione di Mauro Icardi dai piani da subito, così come per quello che riguarda il futuro. Di questo parleremo eventualmente dopo avere ascoltato Ausilio oppure Marotta (o entrambi). Ma Icardi, sicuramente il giocatore più "importante" di questa squadra, è comunque uno dei componenti di una rosa di una ventina di giocatori.

Nessuno vince da solo e per arrivare fino alla fine abbiamo bisogno di tutti.

Rottura quindi? Non lo so e non mi interessa in questo momento specifico e sono stato critico con Beppe Marotta, ma in fondo i miei argomenti senza conoscere i fatti nel dettaglio, sono pochi.

Criticare la società in questo caso è dettato da una certa delusione nell'apprendere questi fatti: ma il giudizio definitivo, diciamo così, questo ce lo daranno solo i risultati.

Abbiamo introdotto quindi i "motivi" della partita, che possiamo adesso contestualizzare più al momento preciso della squadra che alle prospettive future in Europa League, che in questo momento non sono preventivabili.

La "lista" dei giocatori selezionabili per la competizione è sostanzialmente la stessa che per la Champions League con l'unico cambio di Cédric Soares al posto del lungo-degente Vrsaljko.

Ancora esclusi quindi Gagliardini e Joao Mario, mentre tra i convocatai di questa sera ci saranno anche i giovani Nolan, Schirò e Roric.

Chissà che non possa esordire almeno uno dei tre ragazzi. Con tutto questo parlare di Zaniolo, sarebbe comunque una segnalazione ulteriore a chi sostiene che questa società non presti attenzione ai suoi ragazzi, perché non è così.

L'avversario, come detto, non è irresistibile, ma l'assenza di Icardi (manca anche Keita, oltre che Skriniar, squalificato) andrà compensata con una grande prestazione da parte di Lautaro Martinez, su cui ieri il mister ha espresso parole molto importanti, e magari il rilancio di Ivan Perisic e soprattutto una conferma da parte di Radja Nainggolan. Una combinazione, quella tra il "toro" e il belga, che speriamo possa rivelarsi importante e proficua anche proprio per il rilancio di Nainggolan, il cui acquisto resta uno dei principali motivi di critica nei confronti del mister.

Eppure resta proprio Luciano Spalletti il principale punto di riferimento e chi dovrà sbrogliare nell'immediato una situazione che si sta facendo sempre più calda. Tra mille tensioni e ipotesi anche sul suo futuro e una possibile sostituzione con un altro allenatore alla fine di questo campionato (se non prima) mi allineo decisamente dalla parte del mister. In fondo anche ai più critici, fare il tifo per lui e per la sua permanenza, in qualche modo "conviene", perché se resta e sarà confermato, significa che avrà fatto bene nonostante tutte le difficoltà incontrate dall'inizio della stagione e in particolare in questa fase.

Se ne usciamo bene, qualche merito ce l'avrà sicuramente anche lui.

Emiliano D'Aniello