La vittoria contro il Palermo ha segnato una continuità importante per l'Inter non solo per quello che riguarda i risultati (ottava vittoria consecutiva, una serie inaugurata lo scorso otto dicembre con la vittoria, purtroppo ininfluente ai fini della qualificazione, in Europa League contro lo Sparta Praga) ma anche per quello che riguarda la bontà del lavoro svolto finora dall'allenatore Stefano Pioli, nel dopo-partita contro il Palermo di nuovo chiamato a rivendicare la sua titolarità della panchina nerazzurra nel rispondere alle solite ridondanti domande dei cronisti su Diego Simeone, che andando al di là oggettivamente di ogni pronostico, sta per ora bene operando nel portare avanti un progetto tecnico che proponga la sua idea di calcio, dando alll squadra una identità dopo il disastro della gestione de Boer.
Pure non condividendo le parole di Stefano Agresti, che ha definito questo campionato come 'irregolare' (una definizione che è chiaramente una forzatura oltre che una manifestazione di malafede, pure condividendo personalmente il fatto che un campionato a diciotto squadre sarebbe maggiormente competitivo) dato il divario che separa da un gruppone di centro non solo le ultime tre in classifica, ma anche quelle che starebbero lottando per le posizioni di vertice, è innegabile che Pioli dovrà dare alla squadra una continuità impressionante per centrare l'obiettivo e, inoltre, fattore non secondario: cercare di vincere gli scontri diretti che nel caso potrebbero veramente fare la differenza quando a fine campionato si tireranno le somme.
Per una valutazione di questo tipo è chiaramente troppo presto. Ogni partita, come abbiamo scritto, costituisce in questo momento un vero e proprio crocevia per questa squadra, alla luce anche del fatto che le dirette concorrenti per quello che sarebbe l'obiettivo finale, il terzo posto in classifica, come sottolineato non mollano di un colpo e anzi sembrerebbero anche tutte quante (a questo giro anche la Juventus) scoprire nuove risorse e trovare conferme del proprio potenziale partita dopo partita. Per quanto riguarda la Roma colpisce la regolarità di risultati dall'inizio del campionato al di là del rendimento, mentre sono rimasto molto molto colpito da quello che sta facendo Mertens a Napoli - anche se ovviamente non sono stupito della posizione di classifica dei partenopei, considerando Juventus, Roma, Napoli le tre forze principali del campionato oramai stabilmente da qualche anno. Il belga, in questo va dato merito a Sarri, si è praticamente scoperto centravanti (qualcuno lo definirebbe 'falso nueve') e sta avendo una continuità sul piano realizzativo e delle prestazioni veramente importante, tanto che a questo punto non solo Milik potrebbe avere difficoltà a ritrovare il posto in squadra, ma Pavoletti, appena acquistato dagli azzurri, potrebbe in pratica essere già un esubero e in tal senso sul piano gestionale un ennesimo flop da parte degli operatori di mercato del Napoli (cioè Aurelio De Laurentiis) che non è che abbiano poi speso benissimo quanto incassato per la cessione di Higuain.
L'Inter, come detto, dal canto suo sta continuando a fare risultati e credo che da quando sia arrivato Pioli sia la squadra che abbia fatto più punti di tutte. Il fatto non sia bastato da una parte ci dà l'idea del quoziente di difficoltà complessivo per centrare l'obiettivo, dall'altra non deve fare scoraggiare perché come detto ci sono dei segnali positivi di cui dobbiamo prendere nota. In aggiunta a quanto segnalato nel post dedicato alla partita, ho focalizzato in ogni caso la mia attenzione su quattro aspetti.
JOAO MARIO. Il primo punto di riflessione, non poteva essere altrimenti data la centralità del calciatore nella vittoria contro il Palermo, è dedicato al portoghese Joao Mario. Giocatore non solo decisivo con un suo goal domenica, ma anche martedì in coppa, dove ha fornito ben due assist decisivi. Dopo un discreto impatto iniziale con la realtà italiana sotto la gestione de Boer, il principale colpo di mercato della sessione estiva nerazzurra, naufragava come tutta la squadra fino all'esonero dell'allenatore olandese e poi personalmente pagava l'ambientamento con i metodi e gli schemi di gioco adottati dal nuovo allenatore. Poco brillante fino a dicembre, con la ripresa del campionato il giocatore sembrerebbe avere trovato una nuova dimensione all'interno del gioco della squadra, oltre che una ritrovata brillantezza fisica. Può secondo me crescere ancora, deve crescere ancora perché ha potenzialità che possono permettergli secondo me di arrivare a esprimersi su livelli molto importanti a in una posizione, quella che gli ha cucito addosso il tecnico, forse per lui in qualche modo inedita per il modo in cui deve interpretrare il ruolo.
Che cosa si aspetta Pioli da Joao Mario? Il portoghese ha finora interpretrato il ruolo sia con il Portogallo che con lo Sporting in una maniera differente da quelle che sono le richieste dell'allenatore. Prodotto della (buonissima) scuola calcistica portoghese, il calciatore ha una buona tecnica di base e come da abitudine dei lusitani l'abitudine a tenere molto, troppo la palla tra i piedi, cosa che, anche considerando che non sia esattamente un calciatore velocissimo, costituisce un aspetto su cui il calciatore sta e deve ancora lavorare. L'intenzione è quella di trasformarlo in un trequartista moderno, dove più che lo spunto e il virtuosismo, conti l'aspetto fisico, la potenza, la capacità di essere decisivo negli inserimenti senza palla e nel caso specifico dell'Inter, di fungere come vero e proprio attaccante aggiunto. Come abbiamo visto a Palermo. Oppure come abbiamo visto contro il Bologna quando a un certo punto ha giocato largo a sinistra, permettendo a questo punto a chi occupava quella zona del campo (Eder e poi Brozovic) di stringere centralmente con la conseguenza che il 4-2-3-1 dell'Inter configuri in ogni caso una presenza in area di rigore accanto a quella di Icardi. Una differenza rispetto all'Inter di Mancini o di de Boer che ancora una volta dimostra come i numeri in questo senso contino praticamente nulla a fronte del modo di stare in campo e occupare gli spazi. Dove può arrivare questo giocatore, lo staremo a vedere, sicuramente è anche dalla sua crescita che dipenderà il futuro prossimo dell'Inter di Pioli.
CANDREVA, SEMPRE DECISIVO. A proposito di crescita della squadra, anche se nelle ultime prestazioni è apparso non brillantissimo sul piano atletico, è stato ancora una volta decisivo a Palermo (come praticamente anche contro Bologna e Chievo) Antonio Candreva, autore dell'assist per Joao Mario. Il nazionale azzurro è oggettivamente il leader sul campo di questa squadra per quello che è il suo atteggiamento e la sua esperienza e soprattutto quella sua determinazione, che poi è una delle principali caratteristiche che gli hanno permesso alla lunga di imporsi, che costituiscono un vero e proprio esempio per i compagni di squadra. Antonio è uno di quelli che non mollano mai e che quando meno te l'aspetti tira fuori quella giocata che poi ti permette di fare risultato, una giocata che molto spesso più che gesto tecnico spettacolare, è costituita da una vera e propria manifestazione di forza.
Non posso negare di avere accolto il suo arrivo a Milano non con qualche scetticismo, perché le qualità del giocatore sono indiscutibili, ma senza quell'entusiasmo che forse il suo acquisto avrebbe meritato. Questo probabilmente anche a causa del momento particolare e l'incertezza assoluta che regnava in società per quello che riguardava il futuro di Roberto Mancini e che veniva poi di fatto accantonato per Frank de Boer a una settimana dall'inizio del campionato. Un acquisto comunque che si diceva fortemente voluto da Roberto Mancini, ma che si è rivelato utile giustamente per Pioli (così come lo era e lo sarebbe stato per de Boer se avesse continuato la sua esperienza sulla panchina nerazzurra) che lo conosce benissimo e che lo ha posto al centro del suo progetto. Fateci caso, l'allenatore ex Lazio non rinuncia quasi mai a Antonio e anche martedì scorso lo ha comunque voluto con sé per la partita di Coppa a Bologna. In questo senso, senza fare polemiche con nessuno (non interessano), va detto che Mancini aveva ragione a volere due-tre elementi di esperienza per rinforzare subito la squadra e centrare il terzo posto finale. La società ha scelto una strada diversa, ma il quid in più dato dall'esperienza e la professionalità di questo giocatore è innegabile e anche in un progetto incentrato sui giovani, importante per la crescita e la tenuta del collettivo.
GIÙ LE MANI DA D'AMBROSIO E ANSALDI. A rischio di essere accusato di 'partigianeria', voglio ancora una volta spezzare una lancia a favore di questi due giocatori. Ansaldi e Danilo D'Ambrosio. Sicuramente non stiamo parlando di due fuoriclasse assoluti, ma è innegabile che i tifosi nerazzurri siano in generale troppo critici nei loro confronti. Nel loro caso specifico va detto che mai come nel corso di questo campionato per quello che riguarda gli esterni di difesa, ci sono state negli ultimi anni delle gerarchie così definite. Se i due giocatori giocano praticamente sempre evidentemente qualche merito ce lo hanno sicuramente. Si potrà obiettare che la concorrenza (nello specifico, Santon, Nagatomo, Miangue) non è probabilmente all'altezza e tale da poter in qualche modo attaccare la loro titolarità, ma è pure vero che non è che i predecessori di Pioli sulla panchina nerazzurra abbiano sempre fatto le stesse scelte. Mi riferisco in particolare modo a D'Ambrosio, quello che fu il primo acquisto di Erick Thohir, e un ragazzo che ogni volta che è stato chiamato in causa in passato, ha sempre fatto il suo sporco lavoro e che questa stagione secondo me si sta esprimendo su dei livelli molto buoni e affatto inferiori a quelli che hanno portato Darmian a Manchester sponda United e altri a vestire la maglia della Nazionale. Al contrario, pedina molto preziosa nello scacchiere di Pioli per la continuità di rendimento e l'intensità fisica costante nel corso dei novanta minuti (valore aggiunto a beneficio anche proprio di Antonio Candreva), il giocatore si disimpegna anche nel ruolo di terzino in una difesa a tre quando questi opta per il cambio modulo, dimostrando di essere un difensore completo. Sicuramente ha dei limiti tecnici e che gli impediscono di essere o diventare in futuro un top player, ma sul piano della costanza in questo momento ha pochi rivali in Italia nel ruolo e forse meriterebbe di più considerazione in generale e a partire dai propri tifosi.
Allo stesso modo, nonostante l'espulsione (ammetto di non sapermi esprimere sul primo giallo, mentre devo dire che il secondo probabilmente c'era e il giocatore ha pagato nel caso quella che è stata sicuramente una certa irruenza dove avrebbe anche potuto evitare l'intervento) rimediata contro il Palermo, devo dire che anche l'esterno argentino si sta disimpegnando su buoni livelli. Mi sorprende nel suo caso il fatto non riesca a incidere ancora in fase offensiva, perché ha un piede diciamo più 'educato' rispetto a Danilo, e questo è un aspetto su cui deve sicuramente migliorare, ma in fase difensiva mi è sembrato positivo nelle ultime uscite così come quando si tratta di disimpegnarsi palla al piede in zone 'calde' del campo. Criticare i propri giocatori ci sta, fa parte del gioco quando si commenta una prestazione a caldo, e significa essere obiettivi e non avere i paraocchi in via generale, ma senza lasciarci accecare dal tifo, diciamolo che in queste otto vittorie consecutive va dato qualche merito anche a loro due.
LE PAROLE DI AUSILIO. L'ultima riflessione la dedico al mercato e alle parole di Ausilio, secondo cui non ci dovremmo aspettare a questo punto nessun altro colpo in entrata. Una dichiarazione che secondo me non è strategica (fermo restando che immagino sia comunque pronto a cogliere eventualità particolari, ove dovessero presentarsi) ma una constatazione di fatto al cospetto dell'impossibilità di accedere a calciatori che possano effettivamente rinforzare la squadra in questo momento. L'unico nome circolato in tal senso, del resto, sarebbe stato quello di Ricardo Rodriguez, calciatore che a me piace molto, ma che credo abbia una valutazione molto alta e che il Wolfsburg non credo sia intenzionato a cedere facendo sconti. Del resto ritengo anche comprensibili i riferimenti al solito fair-play finanziario dove, anche considerando gli investimenti di Suning, non va dimenticata la situazione finanziaria del club nel suo complesso e il fatto per dire che siamo reduci da una Europa League dove abbiamo per forza di cose dovuto rinunciare alla disponibilità di quattro giocatori: Joao Mario, Gabriel Barbosa, Kondogbia, Jovetic; oltre il fatto che chiaramente a questo punto Suning si aspetti di vedere qualche risultato a fronte degli investimenti fatti, prima di spendere ulteriormente.
Resta aperto chiaramente il mercato in uscita. Ma mi aspetto poche sorprese in questo senso. Sono già annunciati gli addii di Yao, Gnoukouri, Miangue e Biabiany e probabilmente Ranocchia, anche se il difensore italiano fatica evidentemente a trovare ancora una sistemazione che soddisfi le sue attese. Mentre l'impiego di Santon (oltre il mancato arrivo di un esterno) fanno pensare a una sua conferma, così come a quella di Yuto Nagatomo. Resta solo per quanto mi riguarda la curiosità di vedere come saranno definite le pratiche che dovrebbero prevedere il trasferimento di Yao e Gnoukouri al Palermo (una piazza secondo me migliore di quella di Crotone che era stata ipotizzata precedentemente) e quello di Miangue a Cagliari con l'ultimo in particolare che mi sembra un giocatore molto interessante e su cui eventualmente continuare a mantenere il controllo. Non so invece dove finirà Biabiany, ma a lui come agli altri ragazzi cresciuti nel settore giovanile nerazzurro, non posso che fare i migliori auguri per il prosieguo della loro carriera. Al francese in particolare un augurio più che speciale dopo i problemi avuti un anno fa e adesso brillantemente superati. Con Mancini aveva trovato spazio, quest'anno invece niente, giusto che lasci di nuovo quella che potrà sempre continuare a considerare come casa sua per andare a giocare.
Per un bilancio finale su questa sessione di mercato invernale, direi comunque di aspettare ogni ufficialità. Per ora posso solo dire che per quelle che erano le premesse, nonostante in entrata vada registrato l'arrivo di un solo giocatore (ma la quantità al solito non è per forza di cose un fattore discriminante), le cose sembrebbero essere andate al di là di ogni aspettativa possibile.
Emiliano D'Aniello
Post molto equilibrato e condivisibile quasi in toto.
RispondiEliminaIl capitolo terzini non mi convince, in quanto se è vero che d'ambrosio e ansaldi sono due discreti giocatori, e ci mettono impegno, questo non basta per venir considerati dei titolari adeguati ad un 'inter che punta ai primi tre posti in Italia. Soprattutto ansaldi non riesce a sopperire alle sue evidenti lacune difensive (otto ammonizioni in 12 partite da titolare ne sono la dimostrazione), con una qualità offensiva che dia un quid in più alla nostra manovra. Ha una buona tecnica soprattutto nelle finte di corpo ma che viene spesso compensata da uno scarso vigore fisico e da poca velocità. Inoltre in zona cross sta fornendo pessime prestazioni.
Il fatto sia titolare è evidente sia dovuto alla pochezza dei sostituti.
È sicuramente un uomo da cambiare ed uno dei punti deboli della nostra squadra.
D'ambrosii ha carenze tecniche ma maggior qualità fisiche e abilità difensive, che in una squadra con perisic e candreva esterni son9 fondamentali.
Condivido in toto le considerazioni sui terzini. A mio avviso le loro prestazioni sono molto costanti e a memoria sempre sufficienti. Sono giocatori molto quadrati, che ovviamente non danno tanta qualità alla manovra offensiva, ma noi abbiamo bisogno soprattutto che siano solidi dietro (soprattutto in questa fase diciamo "beta", di crescita della nostra squadra).
RispondiEliminaA me non vengono in mente terzini complessivamente superiori (nelle due fasi)in serie A, ad esclusione di alex sandro e, forse, litchsteiner.
Chiaro che mi mancano brehme, Carlos e maicon. Ma il terzino che copre discretamente e ogni tanto crossa mi basta e avanza. D'Ambrosio e Ansaldi non mi paiono pessimi, su di loro, ai miei occhi, pesa il fatto che ci sono costati Benassi e laxalt. Secondo me ci abbiamo perso.
RispondiEliminaMi preoccupa l'assetto della juve contro la Lazio. È il tipo di struttura di gioco che frutta in Champions. In più le avversarie hanno problemi difensivi. Spero nella intelligenza e nella fortuna di ancellotti.
Curioso come la Roma continui nella tradizione degli ottimi centrali pescati all'estero: Fazio è un gran bel difensore vecchio stile.
...è un assetto che può pagare in Italia in casa e contro certe squadre (la lezzie, secondo una statistica pubblicata stamattina, ha vinto solo 22 partite su 118 disputate contro le big del campionato).... poi li voglio vedere in Europa con quel centrocampo ...
EliminaFabio ovviamente non dice cose sbagliate. Soprattutto per quanto riguarda Ansaldi che del resto pure per questioni anagrafiche non è sicuramente uno su cui 'costruire'. Devo dire che a mio parere (sono sicuro di non essere l'unico a ricordarlo in campo con il rubin in quella annata magica) paga la prolungata permanenza nel campionato russo, cosa che per forza di cose ne ha limitato la crescita e la formazione calcistica nel suo complesso. Concordo sul fatto che a dispetto della tecnica, delude sui cross. Un aspetto sul quale non so quanto si possa lavorare. Però concordo con Marco, come ho scritto nel post, la coppia in questo momento sta dando equilibrio. Inoltre francamente non ci sono in circolazione nel nostro campionato calciatori nettamente superiori. Per quello che riguarda D'Ambrosio, non mi scandalizza ovviamente non vedere un nostro calciatore non convocato in Nazionale, ma se guardo la batteria degli esterni di Ventura (De Sciglio, Darmian, Antonelli, Zappacosta...), be', francamente non riesco affatto a considerarlo inferiore. Anche in prospettiva si spera di un potenziamento dell'undici titolare, lo considero un ragazzo che all'interno della rosa ci può stare benissimo.
RispondiEliminaTra gli emergenti mi piace Masina più di Conti dell'Atalanta. Ha dei margini di crescita e ove non si arrivasse in estate a nomi più importanti, lo considererei un buon investimento. Anche se sul momento non so quanto sposti e il suo adattamento sarà comunque una incognita.
Su Benassi oggi dicono sarebbe tra gli obiettivi per la prossima stagione. Ma di voci ne girano anche troppe. Concordo sul fatto che perderlo sia stato un errore, ma c'era la possibilità di riprenderlo anche dopo l'acquisto di D'Ambrosio a cifre ragionevoli e con il ragazzo oramai valorizzato e la cosa non è stata fatta. Non so se per dubbi sulle sue qualità o se perché per ragioni di budget si sia preferito spendere altrove.
Non so che risultati possa avere questa Juventus in Europa, finora non sono sembrati brillanti abbastanza da giocarsela a alti livelli... Ma siamo a gennaio e hanno il Porto. Potrebbero cominciare a stare meglio più avanti. Anche se ovviamente non me lo auguro. In campionato quel sistema di gioco credo paghi per forza di cose per la superiorità netta dei valori tecnici messi in campo, anche se aspettiamo conferme.
Concordo su Fazio. Giocatore che sta dando un rendimento che pochi si aspettavano.Poi per i centrali argentini in genere ho un debole, anche se va detto che lui, anche se Siviglia è una piazza importante, non è mai riuscito finora a imporsi sui livelli che poteva raggiungere. Forse anche una questione di maturità solo ora finalmente raggiunta.
cromaticamente per me ora è ottimo, leggero e per nulla stancante. promosso.
RispondiEliminail problema credo di questa squadra sara' quando ci si rendera' conto che non e' più possibile arrivare terzi
RispondiEliminadai wust non fare così
Eliminaora c'e' entusiasmo e voglia non vorrei che alla prima sconfitta e\o torti iniza una spirale visto che gli obbiettivi non ci saranno piu
EliminaSono forse accecato dall'odio sportivo verso i ladri ma l'abbraccio tra Buffon e Tagliamento lo considero un fatto grave, passato, come era facilmente prevedibile, in silenzio se non addirittura considerato simpatico. Mi pare che nuovo blog sia partito benissimo e questo mi rende felice....se poi domani battiamo la Roma......
RispondiEliminaRiccardo, in un paese normale arbitri e giocatori razionalmente non dovrebbero entrare in contatto informale...ma in questo paese si è permesso a Buffon(e) e soci ben altro...dall'essere main sponsor della Figc attraverso la Bassetti assieme agli ovinidi Fiat a scherzare e a ridere sulle scommesse di Parma come una semplice goliardata...i pesci grossi, al massimo, hanno un rimprovero col sorriso a 24 denti, quando sbandano. In questo paese. Signori dallo spessore morale sono merce rara. Eppure i Facchetti, i zanetti i maldini i donadoni (e i ladroni hanno avuto Scirea) rappresentano quasi esclusivamente un retaggio nostalgico
EliminaE ti dico anche che quando un Pieri (....)se ne esce difendendo questo "abbraccio" mettendo in relazione la critica a suo dire "esagerata" per questa "goliardata" con "l'esagerazione" di Calciopoli vuol dire che qualcosa da nascondere questa gente c'è l'ha, eccome!
EliminaHai ragione Sergio ......purtroppo !
EliminaCome lo vedete uno scambio, anche di prestiti, Ranocchia - Criscito?
RispondiEliminaDa fare subito, anche se preferirei incassare gli otto milioni che alcuni giornali indicano come cifra offerta dallo Zenit.
Eliminasperavo almeno quest inverno di non rivedere Criscito tra i possibili acquisti..
EliminaSolo una precisazione, i punti fatti sotto la gestione Pioli ci collocherebbero al secondo posto (anche assegnando d'ufficio 3 punti a juve e milan nei recuperi) dietro al Napoli che avrebbe un punto in più. Considerando lo scontro diretto, con esito per noi negativo, direi non male.
RispondiEliminaAmstaf, ti ringrazio per la precisazione. In effetti il Napoli ha avuto un ruolino di marcia negli ultimi due mesi veramente impressionante. Non a caso ho voluto nel post sottolineare il rendimento incredibile di Mertens. Che stasera lascia il posto a Pavoletti per la gara di Coppa contro la Fiorentina.
RispondiEliminaNon so che dire su un possibile scambio Ranocchia-Criscito. Diciamo che sul piano prospettico Criscito non costituisce sicuramente un rinforzo importante. Va verificata la sua condizione nell'immediato. Altrimenti firmerei subito per incassare gli otto milioni (penso che le intenzioni di Ausilio sarebbero queste in realtà), ammesso che Andrea voglia andare in Russia (non penso che accetterà)...
Per quello che riguarda l'abbraccio di Buffon, quello che dà fastidio forse non è neppure tanto il gesto in sé quanto il fatto che pure avendolo compiuto, sia lui che la società abbiano comunque assunto dei toni aggressivi tramite i soliti canali di comunicazione. Dove mi pare evidente che dati i precedenti sia suoi personali (del resto è l'ultimo reduce in circolazione della fantastica generazione del 2006) che della squadra, una cosa come questa sarebbe stata in ogni caso di buon senso da evitare e/o comunque dopo ci si poteva esprimere sulla cosa con toni diversi da, 'È stata una bischerata.' Che fa tanto pensare a Pinocchio e Lucignolo, che sicuramente non sono due modelli da imitare in ogni caso.
Domandone a tutti gli amici del blog comunque: Bernardeschi o Berardi? Mi pare sempre più evidente invero che nei piani di Suning e della società, il primo costituisca l'obiettivo più o meno dichiarato per la prossima stagione. Però ero curioso di avere un vostro parere e la vostra preferenza nel merito dei due giocatori. Sicuramente Berardi attraversa un periodo poco felice... Avrebbe dovuto cambiare aria già da un annetto secondo me.
Criscito per l'immediato potrebbe anche andare bene, per la prossima stagione però cercherei altro. anche perchè il tempo passa anche per lui, sono già 30 gli anni.
RispondiEliminatra Berardi e Bernardeschi scelgo il secondo. Andare sul primo vorrebbe dire bocciare definitivamente già Gabigol, visto il ruolo. il fiorentino invece è più duttile, anche grazie all'ottimo lavoro fatto di Sousa su di lui.
Tutta la vita berardi, per conto mio.
RispondiEliminaTutta la vita Berardi anche per me. Tatticamente più utile in entrambe le fasi, più potente fisicamente e con più passo: meno bravo nell'uno contro uno ma con più visione di gioco secondo me e manderebbe in porta icardi con facilità esterna. Inoltre a parità di sinistri, Berardi vede di più la porta. E ha più grinta
RispondiEliminaE ho l'impressione che Domenico abbia margini di miglioramento più ampi. Per il resto, sembra che siano entrambi interisti! :). Bisogna vedere come Berardi assorbe l'infortunio avuto: spero che le voci che lo accomunino ad el shaarawy per la vita fuori campo siano prive di fondamento
EliminaChe abbia un caratterino non facile diciamo che si è visto anche sul campo. Fuori dal campo mi auguro per lui, a prescindere dal suo eventuale approdo in nerazzurro, che non abbia problemi. El-sha, senza correre dietro alle varie voci, ha avuto qualche inciampo che ne ha frenato la crescita da questo punto di vista. Sicuramente a un certo punto la sua crescita si è arrestata e oggi anche se non è sicuramente un 'brocco', è comunque per quanto mi riguarda un giocatore medio come tanti altri.
EliminaMi sono accorto circa mezz'ora fa dell'esistenza di questo post.
RispondiEliminaLo ripeto io sono particolarmente tonto, ma qualcosa è da rivedere.
In evidenza secondo me dovrebbe andare sempre l'ultimo post pubblicato. A maggior ragione quando si tratta di due post sullo stesso argomento. L'ultimo èpst in home e un richiamo magari più visibile per quelli immediatamente precedenti.
ma la mia è solo un'opinione, eh...
Perfetto Luciano. Pensavo che lasciando in evidenza il tuo in questo modo lasciavo 'in cima alla pagina' entrambi per renderli immediatamente accessibili a tutti.
EliminaPosso in automatico prevedere che il post in evidenza sia l'ultimo pubblicato.
Magari anche gli altri amici del blog potrebbero dare un parere in questo senso. Dico per quello che riguarda la fruibilità dei post in generale. Diciamo che, operando da dietro le quinte, forse mi rendo meno conto di come la cosa funzioni rispetto agli altri utenti.
Per il valore simbolico dell'operazione direi Berardi, anche se sono vere le considerazioni di Chris riguardo Gabigol.
RispondiEliminaLongo ha segnato ancora in Spagna, è vero è che è la seconda divisione, però 8 reti in 21 partite non è male....
Giuste le considerazioni su una possibile sovrapposizione tra Gabigol e Berardi e di cui non avevo tenuto conto nel porre la domanda. In effetti occuperebbero probabilmente la stessa zona del campo...
RispondiEliminaComunque devo dire che anche io ho sempre avuto un debole per lui invece che per Bernardeschi. Anche se quest'ultimo si sta esprimendo su ottimi livelli ultimamente.
Contento per Longo. Sono comunque segnali positivi dopo una serie di annate andate una peggio dell'altra... Quest'anno per lui è un po' come un nuovo inizio.
Longo potrebbe essere le nostra 5/6 punta ?
RispondiEliminaBella domanda. Cioè se potrebbe prendere il posto di Palacio? Secondo me no... Però dipenderà anche da quali saranno gli impegni l'anno prossimo e pure quale dovrà essere la composizione della rosa per le varie regole.
EliminaMa la petizione contro Pistocchi? Francamente sono senza parole.
RispondiEliminaBuonasera a tutti. Stasera Bernardeschi completamente fuori partita: pensiamoci bene prima di spendere milioni di € per un calciatore bravo ma ancora immaturo per reggere la pressione delle grandi occasioni. Concordo con Voi : meglio Berardi.
RispondiEliminaLa petizione contro pistocchi è la conseguenza di atteggiamenti intimidatori ricorrenti da decenni..e della mistificazione sistematica della storia. Lui non sarà uno stinco di Santo o grande professionista ma le porcate che i telecronisti Sky asserviti a loro fanno non se ne rendono conto nemmeno. O fa comodo non vedere. Ma io mi scaldo presto, ho trovato intellettualmente poco onesto anche il telecronista Sky della nostra partita. Comunque se i loro dirigenti e giocatori sono aggressivi e arroganti i tifosi si sentono legittimati ad essere spocchiosi
RispondiEliminaRiccardo, Longo direi di lasciare stare. ormai abbiamo capito quali sono i suoi livelli. piuttosto che riprendere Longo, se ce ne sarà il bisogno terranno Pinamonti.
RispondiEliminacmq prima di ogni discorso sugli attaccanti bisognerà vedere quale sarà il modulo di riferimento. se 4231 (o 433) o 442 (o 424). sui giornali si sogna Sanchez per esempio, ma Sanchez con il modulo attuale non ha senso di essere pensato. Se invece vorranno impostare la squadra con un 442 con Perisic e Candreva esterni e due punte davanti, allora potrebbe andare bene il cileno (o appunto Bernardeschi, lui sì adatto a fare la seconda punta, a differenza di Berardi) insieme ad Icardi, con alle spalle magari Gabigol e un'altra prima punta.
Continuando col 433 modificato, davanti di importante può arrivare qualcuno solo se parte un big (Perisic) o si deciderà di mandare in prestito Gabigol.
Io personalmente, non prenderei ne berardi ne bernardeschi.
RispondiEliminaPenso che non siano ad oggi meglio di candreva o perisic o eder.
Poi in futuro possono anche diventare migliori, ma a noi serve gente pronta subito. Punterei piuttosto su sanchez o Lucas Moura,Mertens o in alternativa a prezzi minori Carrasco.
Ci servono Grandi Giocatori. Non piu scommesse, se davvero abbiamo grandi possibilità di investimento.
Il discorso di fondo lo condivido, ma secondo me Berardi e carrasco sono due giocatori che migliorerebbero da subito la squadra per caratteristiche. Preferirei al posto di candreva un giocatore come carrasco a dire la verità, molto giovane fortissimo nell'uno contro uno ma già abbastanza rodato
EliminaBe', mi sembra che o ha ragione Fabio (ci servono grandi giocatori pronti) o ha ragione Chris.
RispondiEliminaio sono più per la tesi di Fabio, come spiegherò in un prossimo intervento. personalmente non mi pongo affatto il problema dei doppioni e tanto meno del mpdulo di gioco.
Mi piacerebbe partire per esempio con il 4231 e poi se ce ne fosse la necessità, passare al 442 o ad altro modulo, inserendo un grandissimo con carateristiche diverse dal grandissimo che esce. Poi c'è il problema della rotazione che nel calcio ayttuale, giocato su ritmi impensabili qualche anno fa è fondamentale.Certo, enle 5-6 partite decisive se li hai e sono in condizione giocano i migliori in assoluto. nellealtre si può ruotare. nella juve per esempio sono stati fuori anche Dybala e Higuain e Mandzu. Poi in altre occasioni hanno giocato tutti e tre.
Secondo me avere due giocatori forti nello stesso ruolo non è un problema ma una necessità per le squadre molto ambiziose.
RispondiEliminaIl discorso vale per Berardi che farebbe ombra a Barbosa, ma vale anche per Milik e Pavoletti che limiterebbero Mertens. O viceversa. Io dico: avercene di quei problemi.
Se non ricordo male qualche anno fa ci siamo trovati nella condizione di avere come "riserve" Crespo e Cruz.
Bernardeschi ha sicuramente dei colpi importanti e può ancora migliorare.
Preferisco Berardi ma se arrivasse lui non piangerei.
A me questa sera è piaciuto abbastanza Chiesa, che mi ha ricordato molto il padre (non lo dico in chiave Inter, ma in generale).
A proposito del post, concordo su quasi tutti tranne per piccoli dettagli.
Per esempio sui terzini sono vicino a chi è un po' più critico.
Forse i terzini nazionali italiani non sono molto superiori a D'Ambrosio, questo è vero. ma per esempio i terzini titolari di Napoli e juve sono imparagonabili con i nostri.
Un altro punto in cui mi differenzio leggermente è su Joao.
La più bella partita giocata dal portoghese (una scuola buona, per me non eccellente se non in qualche singolo, ma forse sono anche influenzato dai numerosi giovani portoghesi venuti all'Inter e falliti) la più bella, dicevo, è stata Inter juve.
Poi ha avuto una evidente flessione fisica.
Ora sembra aver recuperato ed effettivamente oltre ad aver giocato meglio che nel recente passato è stato spesso decisivo.
Joao secondo me è potenzialmente fortissimo e credo che esploderà al massimo il prossimo anno, dopo il necessario rodaggio in un calcio molto diverso dal suo (ricordo sempre la frase di Pioli: "Joao corre benissimo in avanti, con la palla o senza. Deve imparare a correre anche...all'indietro" Certamente per insegnare a uno straniero come proporsi nel campionato italiano, Pioli è molto più adatto di De Boer..
Il problema di joao è che per rendere al massimo ha bisogno di un equilibrio di squadra che gli consenta di attaccare più che difendere.
Pioli non lo utilizza come mediano, nella linea a due, ma come trequartista. ma lui può far bene aed essere fresco e decisivo se le ali tornano e anche Icardi aiuta, sia pure con un movimento prevalentemente orizzontale.
Ma Joao non può fare a mio parere il trequartista classico, che riceve palla dai mediani spalle girate alla porta.
Joao può fare il trequartista nel senso di essere meno sistematico nella fase di rincorsa e contrasto, però deve partire dalla linea dei mediani: quando prende palla guardando la porta avversaria e ha campo davanti è letale, sia che scatti palla al piede, sia che serva i compagni in profondità.
Quando avrà migliorato nel tiro dal limite e avrà imparato a buttarsi dentro con i tempi giusti sarà per conto mio un giocatore come pochissimi al mondo.
E certo avere dieetro Gaglia (se giocherà sempre così) e Kondo (idem) lo aiuta.
Poi ci sono Brozo e Banega. Per fortuna, non purtroppo
Società e allenatore, se sono ambiziosi, devoo saper gestire i “doppioni” forti.
Su Longo, perfettamente d'accordo. lasciamolo dov'è o utilizziamolo per una forte plusvalenza. E' forte ma sembra proprio abbai dei limiti. A 24 anni (quasi 25) fa bene nella serie B spagnola. Non è una sentenza, ma quasi
RispondiEliminaPer chi li avesse persi e fosse curioso, di là avevo postato qualche considerazione sulle partite di domenica di primavera e Berretti. Più tardi, ma questa volta di qui posterò qualche altra info sulle partite di U17, U16, U15, U14 e U13
RispondiEliminaSe dipendesse da me li prenderei entrambi e vi spiego il perché. Ritengo che per le caratteristiche dei ns giocatori sia difficilmente attuabile un 4-4-2 in linea, più probabilmente si continuerà con il 4-2-3-1 o con varianti quali il 4-3-3, questo soprattutto se dovesse arrivare Veratti che in Italia, seppur migliorato, non vedo benissimo solo soletto con un Gagliardini, Medel, Kondogbia o Brozovic. Palacio e Biabany andranno quasi sicuramente via e come stiamo notando i compiti tattici che si devono sorbire le nostre ali sono molto dispendiosi. Prevedere una stagione con 4 papabili esterni tutti di livello sarebbe meraviglioso. Fatemi sognare. Naturalmente tutto questo con Eder sacrificato, l'attaccante parcheggiato in Russia prima riserva di Icardi e con Gabigol in prestito. Gabigol secondo me deve giocare e per farlo deve farsi le ossa.
RispondiEliminaCapitolo terzini. Ritengo che per alzare l'asticella occorra sostituirli entrambi, mantenendoli come riserve. L'ideale sarebbe avere un giocatore più statico che all'occorrenza possa creare una difesa a 3 tipo Chivu in fase di possesso e dall'altro lato uno bravo lo stesso in fase difensiva, ma magari più attivo in fase propositiva tipo Maicon. Ok, ho finito di sognare ad occhi aperti e adesso mi appropinquo a cercare di farli sul serio ad occhi chiusi. Grazie per il blog e per le vostre interessantissime opinioni.
Molta carne a cuocere in pochi commenti. Provo a dire la mia.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la vicenda-Pistocchi, possiamo sicuramente ricollegarci non solo a quello che dicevamo sulla Juventus, ma anche nei commenti al post precedente per quello che riguarda le aggressioni e la violenza verbale. Sicuramente con un club che è abituato sempre a alzare i toni in maniera smodata, è facile conseguenza che poi i suoi stessi tifosi assumano un atteggiamento dello stesso tipo. Ho sempre apprezzato, per quanto fosse oggetto di critiche da parte di molti, il grande stile di Massimo Moratti. Il grande Giacinto Facchetti. Mai una parola fuori posto e in questo senso credo una grande lezione di stile a tutto l'ambiente e magari anche per la gestione attuale.
D'accordo sul fatto di avere anche dei 'doppioni'. Ci mancherebbe. Più giocatori bravi ci sono, meglio è. Dicevo solo che con due giocatori che ora occupano quella zona del campo (ci sarebbe anche Candreva, sebbene con caratteristiche diverse, chiaro) mi sembrerebbe strano ne possa arrivare un altro. Ma ben venga Berardi. Come Bernardeschi, chiaramente. I giocatori bravi sono sempre i benvenuti e qui parliamo sicuramente di due dei più grandi talenti emergenti del nostro calcio. Non ho visto Napoli - Fiorentina ma anche se il viola non ha entusiasmato, diciamo che ci può stare una mancata continuità a questa età e che Napoli è comunque un campo difficile. Raccolgo poi con interesse quello che Luciano dice su Chiesa. Il padre per me era veramente un grande giocatore e che forse avrebbe meritato di più. Anche lui è esploso in maniera inaspettata dopo un buon apprendistato a Cremona con il grande Gigi Simoni e un infortunio al suo ritorno a Genova. So che il figlio in pratica fino all'anno scorso (qualche mese fa) non fosse molto considerato e invece...
Su Joao Mario, ottimo il tuo commento Luciano al solito. Però secondo me pure condividendo il tuo parere, mi sembra che abbia una fisicità importante anche per giocare spalle alla porta a sostegno lui delle ali oppure dei due mediani ove questi si inseriscano in fase d'attacco. In questo senso gli riconosco una utilità anche in questa fase di gioco oltre che quando ha spazi davanti a sé dove mi ricorda a tratti... Non faccio nomi per scaramanzia. Mi aspetto comunque anche io una crescita su alcuni aspetti come le conclusioni da fuori. Del resto ha un buon piede, ci deve lavorare su.
Per quanto riguarda gli esterni di difesa, parlando del Napoli, devo dire che Ghoulam ha un buon piede oltre che un buon fisico. Hysaj non riesco ancora a inquadrarlo bene. Mi aspettavo qualcosa in più da Strnic ma evidentemente mi sbagliavo. Però Luciano, va detto che da questo punto di vista, se vogliamo migliorarci dobbiamo spendere. Io penso che la spesa complessiva per D'Ambrosio+Ansaldi non avrà superato i dieci. Ora si parla di Criscito. Bravo ma non determinante, sarebbe l'ennesimo. Diciamo che almeno non abbiamo buttato via soldi, a differenza di quello che dicono generalmente di noi. La Roma è stata assolutamente disastrosa da questo punto di vista, mentre la Juventus ha oggettivamente speso cifre di un altro pianeta.
A me ovviamente per vari motivi sarebbe piaciuto Zabaleta.
riposto di qua due righe su Inter Roma Primavera che si giocherà oggi:
RispondiEliminaVisto l'allenamento della Primavera, brutte notizie per la partita di domani contro la Roma. Saranno assenti Zinho e Carraro per squalifica, Zonta ed Emmers per infortunio.
In pratica Zonta Carraro ed Emmers sono tutto il centrocampo.
Probabile formazione:
Di Gregorio
Mattioli Gravillon Lombardoni Cagnano
Putzolu Awua Rivas
Rover Pinamonti Souare (Reno)
E aggiungo: aspettimaoci una partita con lanci lunghi a saltare il centrocampo. Poi magari mi sbaglio
D'accordo con Emiliano sulla valutazione delle operazioni che hanno portato D'Ambrosio e Ansaldi all'Inter:: per i tempi che viveamo non sono state cattive operazioni (a parte il fatto che ci abbiamo rimesso Benassi, mi pare. Con pochi soldi spesi (e non potevamo fare di più) abbiamo preso due terzini dignitosissimi, che possono stare (soprattutto D'Ambro) anche nella rosa futura di u'Inter fortissima. Come rincalzi, però.
RispondiEliminaAnche se in fondo, ripensando a quello che scrive Noir, certo la qualità è diversama le attitudini dei due giocatori attuali sono simili (absit iniuria verbis) a quelle di Maicon Chivu: capace di trasfromarsi nel terzo centrale D'Ambro, meno forte in difesa ma con più piede Ansaldi.
Ma la differenza troppo netta di qualità mi fa auspicare che i titolari attuali diventino riserve in una grande Inter
RispondiEliminaproseguo la pubblicazione di qualche otizia, per lo più tratta da SES sulle partite delle nostre giovanili:
U17 Cagliari Inter 1-4 (Bettella, Adorante, Gossò, Roric). Giocandosi la partita in Sardegna nessun inviato del giornale e voti come al solito poco indicativi
Tintori 6.5
Lunghi 6.5
Rizzo 6.5
bettella 7
Corrado6.5
Esposito 6.5
El kassah6.5 (Pelle 6.5)
Visconti 6.5 (Gavioli sv)
Gnoukouri 7
Merola 7 (Patacchini sv)
Adorante 7 (Roric 7)
Visti i nomi, penso più a un 442, con Esposito El Kassah in mezzo, Gosso e Visconti in fascia e Merola Adorante davanti
Da notare ancora l'assenza di grassini e la presenza in panca di marzupio, che potrebbe in questi giorni andare in prestito.
In classifica siamo sempre terzi, alla pari con il Bologna e un punto dietro Milan e Atalanta. Sulla carta domenica le partite più difficili dovrebbero averle Milan (col cesena) e Bologna (con l'Udinese). Ma anche la nostra, in casa col Brescia (
sesto) potrebbe essere complicata. Non fidiamoci troppo dell'1-6 casalingo subito dalle rondinelle ad opera del Bologna
U 16: Inter Udinese 1-1 (Sakho)
RispondiEliminaAvendo visto la partita dal vivo, ho già relazionato, indicando anche quello che per me è stato the man of week.
SeS dedica un articoletto intitolato “illusione Sakho, Battistella all’ultimo”.
La cronaca è abbastanza attendibile, le valutazioni complessive meno.
Ma la cosa più curiosa è il finale. Al 43 (quindi in pieno recupero) “Battistella su angolo salta più in alto di tutti. Esplodono le proteste dell’Inter”.
Proprio così. Nessun cenno al perché. Forse i ragazzi sono tutti impazziti, contemporaneamente.
Comunque ecco le pagelle
Pozzer 6.5 un i tervento da grande in uscita su Lirussi
Guedegbe 6.5 assist e spinta
Vaghi 6 contiene IIlic
Ntube 6 In anticipo sugli attaccanti friulani, Pulito
Colombini 6 (ahaha) presico nelle chiusure alte e base Attento
Brigati 6 centrocampista roccioso
Squizzato 6.5 detta i tempi in mezzo. Gepometra
Mariani 6 Inizio pimpante poco preciso nei cross
Fonseca 5.5 Poco nel giocvco della squadra, impreciso nell’unica occasione da gol
Sakho 6.5 inizio dirompente
Vergani 5.5 Corre tanto ma fallisce il possibile raddoppio, giornata no
Nelle valutazioni individuali si nota che il calcio non è per tutti. Magari non è per me, eh…
In classifica la situazione peggiora, perché le prime tre hanno vinto e quindi i punti di distacco dal vertice diventano 9. Per fortuna il Milan ha perso e resta dietro.
Domenica trasferta sulla carta non proibitiva a Vicenza
Adesso online il nuovo post di Luciano su Federico Valietti che oggi compie 18 anni. Di cui ben dieci passati all'Inter.
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