Tutto facile per la Nazionale di Giampiero Ventura, che supera agevolmente l'Albania per due a zero in una partita che offre forse più spunti di riflessione per il 'contorno' che per le valutazioni di natura tecnica.
Al 'Renzo Barbera' si è verificata una situazione non troppo lontana da quella di Marassi nel 2010 in occasione della gara degli azzurri contro la Serbia. Quello che è successo a San Siro nel 2014 durante Italia - Croazia.
I Balcani cento anni dopo la prima guerra mondiale sono ancora una 'polveriera'.
Un giudizio che non vuole assolutamente essere in qualche maniera razzista oppure denigratorio, ma che è invece una dura considerazione sullo stato delle cose in una regione che del resto negli ultimi 25-30 anni è stata educata e si è educata alla violenza (precisare che questo vale per una minoranza assoluta dei casi mi pare quanto meno inutile).
Un gruppo di tifosi albanesi, un gruppo ristretto rispetto alle quasi tre migliaia di veri tifosi che assistevano alla gara, hanno deciso di essere protagonisti (e ci sono riusciti) facendo sospendere la gara per una decina di minuti dopo avere letteralmente bombardato il campo di petardi.
Alla ripresa, la pausa è arrivata poco dopo l'inizio del secondo tempo, la gara è proseguita senza incidenti.
Senza entrare in analisi geopolitiche, stando all'andamento della gara in sé, direi che questa e conseguentemente quello che possiamo definire come lo 'spettacolo', ne hanno sicuramente risentito.
Dopo quei dieci di minuti (forse anche perché poco dopo arriva la rete del due a zero di Immobile, che chiude la gara) la partita si trascinerà in qualche maniera fino alla fine senza grosse emozioni e giocata forse in maniera pure poco aggressiva da parte dell'Albania che per battere o tentare di battere un avversario tecnicamente superiore come l'Italia avrebbe dovuto avere un atteggiamento molto più pugnace.
Ma la Nazionale di Gianni De Biasi non è apparsa effettivamente scendere in campo sin dalle prime battute con questo atteggiamento determinato di cui ho già richiamato la necessità.
L'Albania, forse superata in maniera netta dalla bravura degli avversari (azzurri anche superiori sul piano fisico) è apparsa una squadra messa bene sul campo sul piano tattico, ma senza grossa sostanza e senza idee particolari. Che scendeva sostanzialmente in campo al 'Barbera' fidando su una massima delle leggi del giuoco del calcio - 'Primo: non prenderle' - senza tuttavia nel concreto opporre veramente grosse difficoltà all'avversario.
Gianni De Biasi, che come detto non ha convocato Rej Manaj (che a Pisa sta solo ora ritrovando il feeling con il goal, il centravanti è andato infatti a segno negli ultimi due turni di campionato), schiera i suoi ragazzi con il 4-5-1 con Strakosha tra i pali; Hysaj, Ajeti, Agolli, Veseli in difesa; Basha, Memushaj e Kukeli; Lila e Roshi giocano larghi a supporto del centravanti Cikalleshi.
Il CT della Nazionale di Tirana punta molto al contropiede affidandosi in questo senso alla soluzione del lancio lungo da parte dei giocatori di centrocampo, che però trovano sempre piazzata la difesa italiana, oppure con le proiezioni dei suoi esterni e in particolare sul versante destro con Hysaj (secondo me il migliore in campo dei suoi) che attacca sovente cercando di creare superiorità numerica su quella fascia e che ingaggia un personale sfida contro il suo compagno di squadra Insigne, che schierato alto a sinistra nel 4-2-4 di Ventura, si sacrifica molto in fase di copertura dando una mano importante a De Sciglio.
Ne risente allo stesso tempo il suo rendimento non fase offensiva dove pure essendo tra gli azzurri quello con i migliori spunti in campo aperto e nell'uno contro uno, non riesce mai a incidere.
Perché arriva sempre troppo poco stanco e lucido e perché in fondo l'Albania non è che lasci molti spazi e allora oltre che puntare sulla potenza di Immobile e soprattutto Belotti (un vero bisonte) all'Italia ma tocca inventarsi qualcosa di diverso.
Leggo la scelta di Ventura di giocare con questo modulo apparentemente sbilanciato non come avere voluto sottovalutare l'avversario (va detto che comunque la squadra garantiva in ogni caso una buona copertura del campo) ma nel segno di un timido tentativo di provare a essere un po' come la sbarazzina Spagna con cui anche dopo questo turno continua il testa a testa con le due squadre appaiate a 13 punti in testa alla classifica del Gruppo G, ma con gli iberici (che a Gijon hanno battuto Israele con il risultato di 4-1) che mantengono la prima posizione in virtù di una migliore differenza reti a questo punto difficilmente pareggiabile.
+17 contro il +9 realizzato dalla Nazionale di Giampiero Ventura.
Probabilmente sarà decisivo lo scontro diretto che si giocherà il prossimo settembre.
Per quello che riguarda le qualificazioni ai Mondiali 2018 invece il prossimo impegno è in ogni caso previsto in data 11 giugno in casa a Udine contro il Liechtenstein (la Spagna giocherà in trasferta a Skopje contro la Macedonia).
Ritornando alle scelte di Ventura, va detto che il modulo non è una novità per il CT azzurro, che aveva adoperato (sulla scia proprio di quanto aveva fatto Antonio Conte, che lo aveva preceduto anche in quella occasione) lo stesso sistema di gioco anche nella sua esperienza a Bari.
Comunque ogni valutazione sul fatto che questo fosse sbilanciato lascia il tempo che trova.
Del resto è vero che l'Italia avrebbe potuto soffrire sugli esterni e in particolare a sinistra, ma proprio l'ala Insigna è stato sempre il primo a dare una mano disputando una prova di grande generosità.
Avrebbe potuto soffrire l'inferiorita numerica in mezzo, ma De Rossi e Verratti hanno giganteggiato. De Rossi confermandosi in un buon momento di forma e facendo valere la sua cattiveria e la sua esperienza. Verratti invece che dopo un inizio forse timido, si prendeva letteralmente la squadra in mano, come ci si aspetterebbe del resto da un big come lui che di questa Nazionale è del resto l'autentica stella.
Determinante, va detto, l'apporto alla causa del nostro Antonio Candreva, autentico ago della bilancia per quello che riguarda gli equilibri della squadra di Giampiero Ventura come la nostra Inter e che a destra compone un asse importante con uno straripante Zappacosta.
Antonio si dimostra giocatore di grande intelligenza e bravura oltre che di sostanza, andando a occupare sovente anche la posizione di mezzala.
Forse anche in azzurro c'è chi vorrebbe altri giocatori in campo al suo posto, ma se Ventura lo schiera sempre, c'è una ragione.
È del resto proprio Antonio a realizzare la giocata cui segue l'assegnazione del calcio di rigore che sblocca la partita dopo undici minuti.
Candreva cerca in area Belotti, che viene trattenuto in maniera vistosa e conseguemente atterrato dal centrocampista del Bari, Basha. Non ho visto il replay ma l'assegnazione del calcio di rigore mi è apparsa giusta.
Dal dischetto va Daniele De Rossi che spiazza il laziale Strakosha e realizza la rete dell'1-0.
Ottenuto il vantaggio, la maggiore forza e esperienza degli azzurri dà modo a Ventura di gestire facilmente contro un'Albania che prova timidamente a reagire ma cui nonostante la generosità di Cikalleshi (tra l'altro proprio in apertura protagonista nell'unica occasione pericolosa per l'Albania, con la sua conclusione che passa pochi centimetri a lato del palo), mancano giocatori capace di creare situazioni di pericolosità in fase offensiva.
L'Italia dal canto suo non brilla.
Da segnalare la generosità e la grande forza di Zappacosta, un altro giocatore che è stato più volte accostato alla nostra squadra dalle voci di mercato, e che si fa notare più volte in fase offensiva.
Sarà proprio lui non a caso a realizzare il cross decisivo al 71' su cui va a saltare Immobile che buca l'incolpevole Strakosha e realizza la rete che chiude la partita.
Nel mezzo la già richiamata sospensione del gioco per dieci minuti causa il continuo lancio di fumogeni e di petardi non solo in campo ma anche in direzione degli altri settori dello stadio.
Da segnalare però quella che è stato un gran bel secondo tempo disputato dal centrocampista del PSG Marco Verrati, che ruba letteralmente la scena e oltre mettere rispettivamente sia Belotti (alla fine del primo tempo) che Immobile a tu per tu con il portiere, domina nel settore centrale del campo e si fa notare anche per un atteggiamento particolarmente determinato e aggressivo.
Una partita forse poco spettacolare in definitiva, sicuramente condizionata dai fatti extra-calcistici verificatisi, ma non tanto per il risultato in sé quanto per l'andamento nel complesso dello svolgersi della gara.
Resta per quello che mi riguarda la sensazione di avere assistito a una buona prova da parte della Nazionale di Ventura che secondo me può contare su di un gruppo di giocatori interessanti.
L'Italia tornerà in campo martedì sera ad Amsterdam in amichevole contro l'Olanda.
Dovrebbe esserci spazio per qualcun altro dei nostri giocatori.
Le pagelle.
Buffon (c). Partita ufficiale numero 1.000 in carriera per il portiere della Nazionale. Praticamente mai veramente impegnato. L'Albania ha una grande occasione da goal nei primi minuti, ma Cikalleshi calcia a lato. Poi praticamente non si affaccia più dalle sue parti per tutto il prosieguo della gara. sv
Zappacosta. Molto quotato sin da prima del suo passaggio in granata, in Nazionale ha scalato le gerarchie ed ora è praticamente il titolare sulla corsia destra a discapito di Darmian e del nostro neo-convocato D'Ambrosio. Mettendo a confronto i tre giocatori, secondo me nel complesso non è che ci siano grosse distanze sul piano dei valori a livello complessivo. Forse Zappacosta è meno bravo a difendere di Danilo, ma ha più gamba ed è indubbio che attraversi un ottimo momento di forma. Gran primo tempo dove dimostra di avere potenza e va più volte sul fondo. In leggero calo nella ripresa quando comunque per motivi vari la partita a un certo punto smette di sembrare 'vera', ma poi è protagonista in occasione del goal del 2-0 realizzando l'assist decisivo. 7
Barzagli. Praticamente sia lui che Bonucci non sono mai messi in alcun modo in difficoltà dagli attaccanti albanesi. Tra i due forse è Barzagli a soffrire di più, causa la rapidità di Roshi, ma dire che la sua sia stata una gara difficile secondo me sarebbe un'esagerazione. 6
Bonucci. Come il suo collega di reparto e compagno di squadra, mai in sofferenza contro gli attaccanti della Nazionale di Gianni De Biasi. Ordinaria amministrazione. 6
De Sciglio. Non mi piace puntare il dito su di un giocatore in particolare, non lo faccio mai, né sono così tifoso della Nazionale da infervorarmi sulle scelte del CT, ma non riesco tutte le volte a trovare spunti e qualità degne di nota nelle caratteristiche di De Sciglio. Giocatore ordinato, composto e che si limita al compitino, fa lo stesso anche contro la 'facile' Albania, ricevendo peraltro un aiuto gigantesco da parte di Insigne che quasi da il difensore aggiunto. Sei come sufficiente. 6
De Rossi. Segna su calcio di rigore la sua ventesima rete in maglia azzurra. Un numero importante se consideriamo che con questa raggiunge in classifica un mito come Paolo Rossi e si conferma il secondo più prolifico centrocampista della storia della Nazionale dopo Adolfo Baloncieri (25 goal in 47 partite). In generale una prova di grande personalità e che ne fa uno dei migliori in campo. Avrei voluto ovviamente vedere Gagliardini (Ventura non ha operato alcun cambio) in campo, ma penso che rinunciare a un giocatore bravo ed esperto come De Rossi, se sta bene, sia molto difficile. 7
Verratti. Osservato speciale da parte di tutti gli appassionati calcistici del nostro paese (non necessariamente della Nazionale) gioca giustamente con la maglia numero dieci sulle spalle dal primo minuto, confermandosi elemento irrinunciabile per Ventura. In Nazionale non ha ancora trovato la stessa continuità che al PSG ma venerdì sera dopo un inizio in sordina è salito letteralmente in cattedra dispensando palloni e assist preziosei per gli attaccanti (Belotti e Immobile vengono messi una volta a testa letteralmente davanti al portiere, ma sprecano). Soprattutto dimostra doti caratteriali importanti. Se l'Italia in mezzo era in inferiorità numerica, questa non ha mai sofferto e il merito è suo (oltre che di De Rossi). La mia idea: Parigi e il campionato francese sono piccoli per lui. Sì misuri col calcio vero ora prima che sia tardi. 7+
Candreva. Era ovviamente il giocatore la cui prestazione mi interessava più che le altre, trattandosi dell'unico nerazzurro al momento considerato come titolare da Giampiero Ventura e l'unico che ha calcato il campo da gioco contro l'Albania. Gara molto positiva per Antonio che come sempre interpreta il ruolo di esterno d'attacco a modo suo. Non è mai stato né sarà mai un'ala vera e propria, ma il suo piede e il suo carattere e la comprovata intelligenza tattica, lo rendono una pedina importante per qualsiasi squadra. Un dato anche per quanto ci riguarda di cui tenere conto ora come nel futuro. 6.5
Belotti. È l'attaccante del momento. Almeno per quello che riguarda il nostro campionato e questo senza volere ritornare di nuovo sul confronto con il nostro Maurito. Guadagna il calcio di rigore che poi sarà realizzato da De Rossi portando in vantaggio l'Italia. Spreca un occasione nel finale di primo tempo su assist di Verratti, ma in questo momento dà la sensazione di poter essere sempre pericoloso ogni volta che gli arrivi la palla in area di rigore. A parte questo la sua potenza è veramente straripante. Non lo so se vale 100 milioni, ma è forte. Un bisonte. 6.5
Immobile. Ventura soprattutto nel primo tempo, quando la partita è ancora 'accesa', lo richiama spesso invitandolo a muoversi di più sul fronte di attacco per non dare punti di riferimento ai difensori avversari. Secondo me la sua partita, al di là del goal che comunque è decisivo (il suo quinto in questo cammino ai Mondiali 2018), è stata al solito più generosa che brillante. Ma questo fa parte delle caratteristiche di questo giocatore e la generosità è del resto la qualità che gli permette di poter combinare l'attacco anche con un altro centravanti di ruolo (in questo caso Belotti). 6.5
Insigne. Davanti si vede poco. Anche perché a dispetto del modulo che appare ultra-offensivo, l'ala del Napoli fa praticamente quasi il difensore aggiunto, rinculando sovente a coprire le avanzate del suo compagno di squadra, Hysaj (che del resto è sicuramente più pericoloso e propositivo di Lila). Il suo rendimento in fase offensiva ne risente. Non riesce a trovare spazi e fa quasi sempre la scelta sbagliata. Premio e ho apprezzato molto la grande generosità. 6+
All. Giampiero Ventura. Sceglie di mandare la squadra in campo con il 4-2-4 e il risultato gli dà ragione perché ha comunque la meglio dell'avversario in maniera netta e indiscutibile. Resta qualche perplessità su se e come questo sistema di gioco possa svilupparsi nel futuro e essere adoperato anche in occasioni più importanti come lo scontro contro la Spagna del prossimo settembre. L'Italia non ha giocato in maniera brillante, ma forse va dato qualche merito anche all'avversario, che se non è stato irresistibile in fase offensiva, era comunque ben disposto in campo da De Biasi. I risultati per ora premiano il suo lavoro. I punti sono 13, gli stessi della Spagna. Il dato relativo la differenza reti premia in maniera netta la Spagna, però non riesco a trovare colpe specifiche di Ventura in questo. Del resto non so quanto si possa dire se una squadra sia più forte nel complesso perché segna di più. Anche se il dato nel caso di specie è comunque determinante. 6.5
Emiliano D'Aniello
Rispondo a Luciano che si chiedeva del perché vendere brozovic...se in realtà suning vuole fare un grande mercato..
RispondiEliminaLa risposta sta nel fatto che l'inter entro il 30 giugno se non erro, deve rientrare tramite una plusvalenza di 30Mln negli accordi con la uefa, che permetteranno di soddisfare tutte le richieste che ci erano state fatte negli anni in cui siamo incorsi nella loro revisione.
Da li si potrà rinegoziare gli accordi dimostrando che non c è più continuità con la gestione precedente, tramite un piano credo triennale secondo il quale potremo permetterci maggiori spese, considerate maggiori entrate, con eventualmete maggiori investimenti nei primi anni senza un iniziale pareggio con le entrate
grazie fabio, molto utile la tua informativa.
RispondiEliminaPerò ritenevo che dovesse comunque arrivare un centrocampista, se parte Brozo per me dovrebbero arrivare uno almeno forte come lui, più un giovane.
Non ho visto la partita della nazionale (non le guardo quasi mai) ma non i stupisce la prova di verratti. da mesi sostengo che Verratti e Naiggo sono per me i centrocampisti più forti al mondo. Sempre da tifoso eh...
Invece ho qualche dubbio su Zappacosta. Personalmente non credo sia meglio di D'Ambro e forse il nostro ha un po' più di stile. Fa senso che sia io a parlare di qualità estetiche, ma secondo me per giocare a San Siro un minimo servono. Già massacrano lo stesso D'Ambro e Medel, figuriamoci il pur discreto Zappa.
Sono d'accordo con te su Zappacosta. Contro l'Albania è stato tra i più positivi, ma non sarebbe un upgrade rispetto a D'Ambrosio. Hanno caratteristiche diverse ma non sposterebbe nulla come qualità a livello assoluto della rosa. Inoltre credo abbia una valutazione molto importante .
EliminaIn genere non seguo la Nazionale. Anzi mi si potrebbe definire un eretico. Ho sempre tifato argentina. Oggi in generale seguo solo mondiali o europei. Venerdì sera però ero a casa e dato che c'erano quattro dei nostri (purtroppo ha giocato solo Candreva) ho voluto guardarla tutta. In particolare speravo esordisse gagliardini ma niente da fare. Secondo me esordirà martedì, quando penso che anche se non dal primo minuto, Ventura lo manderà in campo.
Comunque direi... Zappacosta bella falcata, va al cross in corsa... Danilo molto più solido e costante. Spero possa esordire anche lui martedì, ma la concorrenza in azzurro nel ruolo è tanta. Come esterno di difesa poi sarà data per ragioni di stato sicuramente priorità a Spinazzola (effettivamente D'Ambrosio potrebbe giocare anche a sx).
EliminaVero è che ognuno tira l'acqua al proprio mulino ma francamente le continue esternazioni di Mancini, prive della benché minima autocritica, cominciano ad irritarmi.
RispondiEliminaOvviamente se vi fosse in uscita brozovic bisognerebbe rimpiazzarlo in entrata con un altro giocatore di alto livello.
RispondiEliminaRiguardo Zappacosta penso abbia forse più allungo di d'ambrosio ma meno solidità difensiva e palleggio.
Mi terrei di certo d'ambrosio.
Qualora si volesse cambiare un nostro giocatore si deve puntare ad un calciatore indubbiamente più bravo.
Zappacosta e d'ambrosio bene o male si equivalgono.
Ci vorrebbe un fabinho per un upgrade.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina
EliminaInter: Ausilio ha bloccato Bastoni, il 'nuovo Caldara' dell'Atalanta
Dopo l’affare Gagliardini, Inter e Atalanta proseguono nel patto d’acciaio generatosi in seguito all’incontro tra Zhang e Percassi. Chiaro e dichiarato il progetto della società di corso Vittorio Emanuele, intenzionata a rendere sempre più italiana la rosa a disposizione di Stefano Pioli. E a tal proposito, secondo le indiscrezioni raccolte da Calciomercato.com, un altro canterano atalantino si appresta a raggiungere Appiano Gentile, seguendo le orme di Gagliardini.
TRA CALDARA E GAGLIARDINI - Le “mani” dell’Inter, infatti, stringono forte Alessandro Bastoni, difensore classe ’99 che può giocare anche a centrocampo e ha già esordito in Serie A. Piero Ausilio lo segue da mesi e, dopo aver incontrato i dirigenti dell’Atalanta, ha fatto altrettanto con Tullio Tinti, agente del giovane calciatore. Tra Inter e Atalanta c’è già un patto solidissimo, con la società di corso Vittorio Emanuele disposta a lasciare il calciatore a Bergamo per un’altra stagione. Quello che prima era solo un interesse, quindi, si è adesso trasformato in molto di più, con l'Inter che ha praticamente opzionato Bastoni.
grande Inter a Vismara batte 2.1 il Milan in rimonta.
RispondiEliminaIn serata penso di inviare un post sulla partita
L'intervista a Zinho è stata un po' forzata nei contenuti. Ma certo, se davvero, come smbra probabile, l'Inter sta prendendo Bastoni, il belga qualche domanda se la porrebbe. Anche se per me fra 2-3 anni Zinho Bastoni potrebbero essere i competitor di Rugani Caldara. E magari anche meglio
RispondiEliminaConcordo col giudizio su verratti (e aumenta l'Astio verso la juve ).
RispondiEliminaBastoni lasciato un anno a Bergamo e zinho in rosa della prima squadra (impiegato a sprazzi, ma con continuità ). E tutti contenti.
Se giocarsi a calciomercato e avessi il Barcellona, venderei messi e prenderei verratti, coutinho e dybala. E avrei la squadra del decennio.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaVedo che Mitrea segna nuovamente in amichevole. Che non sia impiegabile in campionato fino al compimento di una certa età? Qualcuno sa niente?
RispondiEliminaIo penso che l'inter debba mettere sotto contratto i migliori. Sinceramente, non vedo NESSUNO migliore di Bastoni E di Zinho negli under 19. Se avranno la testa giusta, i centrali futuri sono loro. Io ci credo
RispondiEliminaUnder 13:
RispondiEliminaInter - Pro Vercelli: 4-0 (1-0/2-0/1-0)
Bonavita, Curatolo, Saracino, Naimzada
Primo tempo:
Formosa
Marocco
Perin
Trubia
Schiavo
Bonavita
Digiuliomaria
Uberti
Naimzada
Curatolo
Menegatti
Secondo tempo:
Dobinda
Marocco
Valtorta
Castoldi
Cugola
Bonavita
Pelamatti
Uberti
Martini
Curatolo
Saracino
Terzo tempo: cambi a rotazione.
Grazie ancora a Valfruit, davvero prezioso.
RispondiEliminaInviato il post su Milan Inter U17
Sono rientrato solo ora. Lo pubblico domani mattina.
EliminaOnline il post sul derby allievi: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/03/allievi-under-17-milan-inter-1-2.html?m=1
RispondiElimina