Analizzare una partita finita in questa modo e le prospettive che ne derivano può sembrare la cosa più semplice di questo mondo, ma per me non è così.
Le larghe vittorie, come le cocenti disfatte, non dicono mai tutta la verità.
Il 4 febbraio il Napoli vinceva 7-1 a Bologna.
Tre settimane dopo veniva sconfitto in casa 2-0 proprio dall'Atalanta.
Il Barcellona ha preso 4 gol dal PSG. Quindici giorni dopo gliene ha dati 6.
Rispetto al valore reale del Napoli, dell'Atalanta del Barcellona e del PSG tutti questi risultati (fondamentali perché in alcuni casi fanno la storia) contengono delle non verità.
Passando ai singoli: i difensori dell'Atalanta erano fortissimi, dopo aver resistito all'attacco più prolifico del campionato, non solo, ma dopo aver trafitto la difesa degli azzurri.
Sono diventati delle scartine dopo aver preso sette gol dall'Inter.
Nessuna delle due affermazioni è sufficientemente fondata.
Nel calcio non si può costruire una verità su dati almeno parzialmente contraddittori.
Si possono vivere soddisfazioni e dispiaceri (sia nei confronti delle squadre sia in quelli dei singoli) giorno per giorno, ma si possono azzardare valutazioni fondate solo tenendo in considerazione lunghi periodi.
Facciamo solo qualche esempio, riferito ai giocatori, cosa che forse risulta più agevole e immediata.
Su D'Ambrosio, solo qualche tempo fa abbiamo letto (e scritto, l'ho fatto anch'io) di tutto.
Il minimo era “non è da Inter”.
Dopo alcune prestazioni positive D'Ambro è diventato inamovibile.
Da nazionale.
Icardi questa estate era da cedere o da degradare come minimo: non giocava con la squadra, non era un capitano, aveva scritto un libro che a molti non piaceva e aveva una moglie manager che cercava di ottenere (vergogna!) un aumento di stipendio. Utilizzando la vetrina mediatica.
Per contro, dopo Inter - juve, Joao era il salvatore della Patria il campione irrinunciabile il tassello mancante finalmente venuto a miracol mostrare (anche per me... eh...).
Oggi la sua dimensione sembra essere quella della buona riserva.
Invece Banega e Ansaldi (almeno per me) non potevano essere titolari dell'Inter in partite importanti.
Quanto meno non insieme.
Questo dopo che i due avevano obiettivamente fallito diverse prove.
Però poi si sono riscattati alla grande: qual è la verità?
E vogliamo parlare di Kondo?
O di Brozo?
O di Candreva che tutti critichiamo ma che lavora tanto e in ogni partita mette lo zampino nelle azioni risolutive?
Questa premessa lunghissima e noiosa serve solo per mettere in guardia, nel bene e nel male, da giudizi affrettati formulati sull'onda di osservazioni anche fondate ma troppo legate alla contingenza.
Il percorso di una squadra, come le qualità di un singolo, si valutano sul lungo periodo: un campionato e a volte per i singoli anche di più.
Per ora si può dire solo che la squadra da quando è arrivato Pioli sta conducendo un gran campionato, con una media punti di 2,31 e una proiezione, su 38 partite, pari a 87,78 punti.
Che sembra molto migliorata la condizione fisica e (forse di conseguenza, insieme ad altri fattori) l'intensità e la compattezza.
Che ora gli uomini giocano nei ruoli di loro competenza.
Anche se, per la verità, abbiamo vinto molte partite, o siamo stati competitivi in altre, anche con giocatori schierati 'fuori ruolo' e per i quali forse (dico forse) se in quelle partite sono stati messi fuori ruolo un motivo c'era.
Magari invece può essere stato solo uno sbaglio.
Dobbiamo anche sapere che già sabato a Torino sarà tutta un'altra partita e che se gli stessi uomini non faranno risultato e magari alcune prestazioni individuali deluderanno, saremo qui a cambiare per l'ennesima volta le valutazioni.
Probabilmente esageriamo oggi ed esagereremmo in quel malaugurato caso.
Ci aspettano tante partite che, per dirla con Zanetti, saranno altrettante finali (a patto di vincerle tutte): oltre a squadre da non sottovalutare come Toro, Samp ecc, ci aspettano avversarie dirette come Napoli, Milan, Lazio e Viola.
Tutto è ancora in discussione ma, dal mio punto di vista, una cosa mi è chiara: che le valutazioni definitive si potranno fare a giochi fatti.
Anche se, oggi, l'aspettativa è legittimamente più alta rispetto alla sera del dopo Inter - Roma.
Verso la squadra e verso i singoli
La partita
Un'ammissione prima di tutto.
Sto cercando di tenere i piedi per terra, di limitare l'entusiasmo acritico, ma anch'io come tutti i tifosi sono stato felice durante lo svolgimento della partita e alla sua conclusione.
Anzi, semmai ho provato un briciolo di delusione quando Eder ha sbagliato l'ottavo gol.
Lo avrei voluto, perché credo che in quel modo saremmo entrati nella storia.
Vado a mente, ma non ricordo nel nostro campionato, in età recente, esempi di otto gol segnati in una partita.
Di certo non contro la squadra quarta in classifica da parte di un'altra posizionata alle sue spalle.
Da parte nostra, gli ultimi 8 gol che ricordo risalgono agli anni '50: un Inter - Spal finita appunto 8-0 con, se non sbaglio, 5 gol di Angelillo e uno dell'esordiente diciottenne Rovatti.
Tuttavia già questi dati ci parlano di una partita per molti versi fuori dal comune, importante, ma non significativa in assoluto.
C'è un elemento che salta subito agli occhi: abbiamo realizzato 7 gol tirando in porta 8 volte.
Una percentuale di successo abnorme.
In altre occasioni abbiamo tirato venti volte per ottenere magari un gol.
Qualcosa di insolito è dunque accaduto, ma attenzione, non si tratta mai solo di eventi fortunati.
Probabilmente conta il fatto che le occasioni create erano molto più nitide che in altre partite, il che ha favorito l'inconsueta percentuale realizzativa.
Anche perché non mi sembra che il loro portiere ci abbia messo lo zampino (si fa per dire) in modo determinante.
D'altra parte, per quanto tu sia superiore nella giornata, non capita spesso che gli avversari ti lascino portare otto volte l'uomo solo davanti al portiere.
Io sono abbastanza critico per il gol subito (poi ne parleremo) e per un'altra occasione da fuori lasciata al Papu Gomez.
Forse per una volta davvero ci ha aiutati la psicologia di un allenatore.
Il loro.
La mia è solo un'ipotesi, ma credo infatti che la voglia di rivalsa di Gasp abbia inciso molto sulla partita.
Il mister atalantino sapeva di avere in mano una squadra forte e ha avuto l'ambizione di venire a Milano a far risultato, giocandosela a viso aperto.
Così di aperto ha lasciato solo autostrade per i nostri attaccanti.
Questo dopo il nostro vantaggio, perché per 17 minuti la partita era stata equilibrata e anzi l'unica mezza occasione l'avevano avuta loro, con Gomez, appunto.
Poi in 17 minuti 5 gol. Una media che fa impallidire... il Barcellona.
Ma tutto è stato troppo facile per essere vero al 100%.
La mia opinione (ripeto, opinione) è che Gasp, con un'inferiorità tecnica complessiva, abbia corso troppi rischi schierando una difesa a tre che implicava due soli corridori sulle fasce.
La nostra supremazia, con due uomini per fascia, costringeva la loro difesa ad aprirsi con uno dei tre centrali che usciva lateralmente sul nostro portatore e l'altro che inseguiva i movimenti di Banega, lasciando un Maurito in condizione strepitosa solo nell'uno contro uno.
I centrali atalantini hanno fatto brutta figura certamente oltre i propri demeriti.
Lo schieramento bergamasco doveva creare supremazia in mezzo al campo, perché loro avevano 3 giocatori contro i nostri due mediani.
Ma in realtà i 3 dovevano preoccuparsi in fase di non possesso di scivolare in fascia per arginare la nostra supremazia numerica e i nostri due centrali aiutati discretamente da Banega, hanno costruito una diga formidabile.
Ben protetti dal resto della squadra, i difensori sono apparsi lucidissimi e implacabili: sia Medel sia Miranda si sono resi protagonisti di interventi risolutivi di grande spessore, che però indicano anche una condizione generale di assoluta tranquillità.
Insomma paradossalmente (ma non troppo, essendo un tifoso rivendico il diritto di sbagliare) dal punto di vista tattico, per come si è sviluppata la gara sono stati proprio i due giocatori che non avrei voluto o almeno non insieme a incidere in modo determinante: Ansaldi e soprattutto Banega.
Riconosco volentieri il mio errore, anche se non sono convinto che andrà sempre così.
Lo sviluppo particolare del match dopo il vantaggio può essere stato determinante.
Probabilmente sabato prossimo a Torino avremo una verifica ancor più attendibile.
D'altra parte a me pare ancora che le mie valutazioni errate avessero un qualche fondamento: sino a prima di Cagliari le prestazioni di Ansaldi e Banega avevano lasciato a desiderare e forse se Pioli li teneva fuori spesso, attirandosi le critiche dei tifosi, mentre ora li schiera fissi da due partite, un motivo c'era e concerne la sua osservazione dei giocatori non solo in gara ma anche in allenamento.
Magari invece erano già in condizione da mesi e schierandoli contro la Roma, come è opinione della maggioranza dei tifosi, avremmo vinto quella gara.
Ma non esiste controprova come sempre nel calcio.
D'altra parte non si può neppure (sempre a mio modesto parere) affermare che ha vinto un modulo contrapposto a un altro.
In situazioni diverse l'esito sarebbe stato diverso.
Noi abbiamo vinto e perso con tutti i moduli.
Loro probabilmente hanno vinto spesso con il modulo adottato domenica.
Conta la capacità in quel momento degli interpreti di modificare rapidamente e armonicamente la posizione iniziale secondo le esigenze delle singole situazioni di gioco.
Conta la concentrazione, la determinazione, la condizione fisica, la capacità di creare equilibri sempre variabili
Conta anche l'episodio che aiuta a incanalare in un certo modo l'inerzia della partita.
L'Inter ha segnato al 17'.
Un minuto prima stavo dicendo a mio figlio e ai vicini che era in corso una bella partita.
Bella nel senso che le squadre erano aperte, facevano gioco e cercavano entrambe di vincere.
Si era vista qualche bella manovra da entrambe le parti.
Però c'era stata una netta occasione per l'Atalanta, con il Papu Gomez che calciava di poco sul fondo e c'era stato un intervento col braccio di D'Ambrosio.
Io non so se era rigore.
Questi episodi sono sempre controversi.
Per quello che ne so alla luce della normativa attuale poteva esserlo, perché il braccio era largo.
Poi bisognerebbe vedere se era largo intenzionalmente o per un naturale equilibrio dinamico.
So che nove volte su dieci in queste situazioni ci viene fischiato il rigore contro mentre se siamo in attacco il fallo viene ritenuto inesistente.
Questa volta non è andata così. Forse un segno del destino.
Il contrario accade quasi sempre alla juve.
Dunque siamo stati fortunati per la valutazione data dall'arbitro (che comunque poi si è rifatto abbondantemente evitando in più occasioni di ammonire giocatori bergamaschi per falli rovinosi, ammonendo Icardi per un intervento sul pallone, sia pure in scivolata ed evitando due espulsioni sacrosante di Toloi - credo - e del portiere, sempre su Icardi scatenato).
Dopo questi episodi e il primo gol, l'unico forse un po' fortunoso perché frutto di un rimpallo, quasi una compensazione della sorte per la mancata espulsione di Toloi, la partita è cambiata.
Tantissimo merito nostro, concediamoci questo orgoglioso riconoscimento, visto che in altre occasioni dopo il vantaggio ci siamo fatti rimontare.
Tantissimo demerito dell'Atalanta, per una serie di motivi in una giornata da dimenticare.
I pochi dati statistici che teniamo in relativa considerazione dicono cose interessanti.
Intanto il possesso palla è stato leggermente superiore per loro. Questo dato lo considero ogni volta, pur essendo convinto che conti pochissimo.
Di solito, non è una regola, chi ha più possesso palla perde. Oppure chi perde ha avuto più possesso palla.
I tiri in porta sono stati 8 a 4.
Solo che noi abbiamo segnato 7 volte e Berisha ha compiuto una parata decisiva.
Una sola parata importante di Handa.
Insieme al dato sulle occasioni avute (11 per noi contro 4 per loro) e a quello sugli assist (6 a 0, sempre per noi) questi numeri descrivono e interpretano la partita.
Ce ne sarebbe un altro interessante: 6 contropiede a zero per noi, giocando in casa...
La nostra supremazia è apparsa netta anche sul piano agonistico, cioè in relazione sia alle palle perse, sia a quelle recuperate.
Ancora un dato: nella graduatoria individuale delle palle perse ci sono solo atalantini: 8 Petagna, poi Kurtic, Conti, Gomez, Kessiè. Il primo dei nostri, Kondo, è solo sesto.
E, forse per la prima volta nella stagione, c'è stato equilibrio nella zona del campo da cui abbiamo portato gli attacchi: 10 da destra, dodici da sinistra e 8 centrali.
Infine complessivamente l'Inter ha corso più della Dea, a una velocità media superiore e con una più elevata punta di velocità.
Insomma una partita senza storia, che ci riempie di orgoglio e di speranza.
Ma, come abbiamo scritto dopo una sconfitta 'domani è un altro giorno e si vedrà'.
La speranza di tutti è che sia simile a questo, ovviamente non nella proporzione numerica.
Le pagelle
Handanovic: una bella parata su Gomez, a inizio ripresa. Per il resto normale amministrazione. Incolpevole sul gol subito. 6.5
D'Ambrosio: si conferma in forma strepitosa ed è ormai un giocatore affidabile ad alti livelli. Chiude bene sul quotato Spinazzola e attiva con pericolosità il binario offensivo in tandem con Candreva. 7
Medel: un solo errore importante, quando il suo scivolone libera la strada verso Handa per Freuler. Però risolve una quantità di situazioni intricate e nella transizione è sicuramente più efficace, per esempio, di Murillo. Faccio autocritica perché lo vedevo difensore solo nella linea a tre. 7
Miranda: non sbaglia nulla e Petagna, aldilà dei limiti tecnici e di agilità, è un avversario impegnativo. Lui prevale in tutti i duelli, pulito e elegante come nelle giornate più ispirate. 7+
Ansaldi: anche qui non ho nessuna difficoltà a recitare il mea culpa. Il fatto è che scrivo quello che vedo (o che mi sembra di vedere) e fino a poche domeniche fa lo vedevo come un tallone d'Achille. Oggi è un giocatore diverso. 7
Gagliardini: ancora una grande prestazione, proprio nella gara psicologicamente più difficile. Dà ordine al centro campo, spinge e va al tiro. E' quello che ha corso di più con Kondo e quello cha ha una velocità media più alta. Personalità straripante, umiltà e piedi buoni. 8
Kondogbia: un giocatore ritrovato, indubbiamente. Se Kessiè (almeno quello visto a San Siro) vale 40 milioni, i soldi spesi per il Kondo sono stati un investimento produttivo importante. Tonico e concentrato, si è distinto nel pressing (è il leader della palle recuperate - 13 - seguito da Caldara con 7), ha corso come Gaglia e ha perso meno palle del solito. Possiede ancora margini di miglioramento. Ho voluto rivedere al rallentatore l'azione del gol di Freuler e contrariamente a quanto ritengono molti, la responsabilità principale mi sembra proprio del Kondo che ingenuamente marca l'atalantino dall'esterno, aprendogli un'autostrada verso il centro dell'area. Chiaro che poi Medel debba uscire alla disperata e Freuler ha buon gioco, arrivando in corsa, a mandarlo a vuoto per concludere. Questo per dire che, già molto forte, il Kondo ha ancora margini di miglioramento. 7
Candreva: finalmente una prestazione super di uno dei giocatori più sottovalutati dai tifosi. Ma, per referenze, chiedere ai compagni del reparto offensivo (assist e cross) e a quelli che giocano dietro di lui (collaborazione di fascia). Il salto di qualità della rosa lo ha creato anche lui. 7.5
Banega: gli riesce tutto bene. Tre gol assist a gogò, ottimo lavoro di squadra. Non credevo in lui come uomo determinante nel lungo periodo e nelle partite da combattimento. Se continuerà a smentirmi, a partire da Torino dove troverà un clima agonistico diverso, ne sarò felicissimo. Per ora mi godo le sue giocate contro Cagliari e Atalanta e nutro qualche perplessità in meno. 8
Perisic: non la sua partita più strabiliante, ma non ce n'era bisogno. Gioca per la squadra, si sacrifica molto, è comunque lucido quando deve affondare e suggerire, come in occasione dell'assist per il secondo gol di Maurito. Sue le punte più elevate di velocità. E' una sicurezza, irrinunciabile. 6.5
Icardi: se gioca sempre così, per me può pubblicare un libro al mese e farsi assistere da un pool che oltre a Wanda conti anche su Raiola, Mendez e via spregiudicando. Dirompente, scatenato irrefrenabile. I nostalgici del servizio di leva possono dire di aver trovato in lui il capitano che sognavano. In effetti è diventato un leader, un trascinatore. Con 5 sanzioni è stato il giocatore più falloso e questo la dice lunga sulla garra che ci ha messo. 9
Palacio: sv
Eder: sv
Joao: l'unica nota un po' stonata. Può diventare un problema (un altro potrebbe essere Brozo). Uno che entra al 20' dovrebbe spaccare il mondo per meritarsi la conferma. A me invece è parso un po' demotivato, quasi rassegnato. Magari mi sono sbagliato. Una squadra forte ha necessità di tanti centrocampisti di livello, pronti ad alternarsi. sv
Pioli: se quando si perde sbaglia, quando si vince così ha fatto tutto bene. Per una volta almeno ci mette d'accordo. Ed è già molto. 7.5
Luciano Da Vite
La partita
Un'ammissione prima di tutto.
Sto cercando di tenere i piedi per terra, di limitare l'entusiasmo acritico, ma anch'io come tutti i tifosi sono stato felice durante lo svolgimento della partita e alla sua conclusione.
Anzi, semmai ho provato un briciolo di delusione quando Eder ha sbagliato l'ottavo gol.
Lo avrei voluto, perché credo che in quel modo saremmo entrati nella storia.
Vado a mente, ma non ricordo nel nostro campionato, in età recente, esempi di otto gol segnati in una partita.
Di certo non contro la squadra quarta in classifica da parte di un'altra posizionata alle sue spalle.
Da parte nostra, gli ultimi 8 gol che ricordo risalgono agli anni '50: un Inter - Spal finita appunto 8-0 con, se non sbaglio, 5 gol di Angelillo e uno dell'esordiente diciottenne Rovatti.
Tuttavia già questi dati ci parlano di una partita per molti versi fuori dal comune, importante, ma non significativa in assoluto.
C'è un elemento che salta subito agli occhi: abbiamo realizzato 7 gol tirando in porta 8 volte.
Una percentuale di successo abnorme.
In altre occasioni abbiamo tirato venti volte per ottenere magari un gol.
Qualcosa di insolito è dunque accaduto, ma attenzione, non si tratta mai solo di eventi fortunati.
Probabilmente conta il fatto che le occasioni create erano molto più nitide che in altre partite, il che ha favorito l'inconsueta percentuale realizzativa.
Anche perché non mi sembra che il loro portiere ci abbia messo lo zampino (si fa per dire) in modo determinante.
D'altra parte, per quanto tu sia superiore nella giornata, non capita spesso che gli avversari ti lascino portare otto volte l'uomo solo davanti al portiere.
Io sono abbastanza critico per il gol subito (poi ne parleremo) e per un'altra occasione da fuori lasciata al Papu Gomez.
Forse per una volta davvero ci ha aiutati la psicologia di un allenatore.
Il loro.
La mia è solo un'ipotesi, ma credo infatti che la voglia di rivalsa di Gasp abbia inciso molto sulla partita.
Il mister atalantino sapeva di avere in mano una squadra forte e ha avuto l'ambizione di venire a Milano a far risultato, giocandosela a viso aperto.
Così di aperto ha lasciato solo autostrade per i nostri attaccanti.
Questo dopo il nostro vantaggio, perché per 17 minuti la partita era stata equilibrata e anzi l'unica mezza occasione l'avevano avuta loro, con Gomez, appunto.
Poi in 17 minuti 5 gol. Una media che fa impallidire... il Barcellona.
Ma tutto è stato troppo facile per essere vero al 100%.
La mia opinione (ripeto, opinione) è che Gasp, con un'inferiorità tecnica complessiva, abbia corso troppi rischi schierando una difesa a tre che implicava due soli corridori sulle fasce.
La nostra supremazia, con due uomini per fascia, costringeva la loro difesa ad aprirsi con uno dei tre centrali che usciva lateralmente sul nostro portatore e l'altro che inseguiva i movimenti di Banega, lasciando un Maurito in condizione strepitosa solo nell'uno contro uno.
I centrali atalantini hanno fatto brutta figura certamente oltre i propri demeriti.
Lo schieramento bergamasco doveva creare supremazia in mezzo al campo, perché loro avevano 3 giocatori contro i nostri due mediani.
Ma in realtà i 3 dovevano preoccuparsi in fase di non possesso di scivolare in fascia per arginare la nostra supremazia numerica e i nostri due centrali aiutati discretamente da Banega, hanno costruito una diga formidabile.
Ben protetti dal resto della squadra, i difensori sono apparsi lucidissimi e implacabili: sia Medel sia Miranda si sono resi protagonisti di interventi risolutivi di grande spessore, che però indicano anche una condizione generale di assoluta tranquillità.
Insomma paradossalmente (ma non troppo, essendo un tifoso rivendico il diritto di sbagliare) dal punto di vista tattico, per come si è sviluppata la gara sono stati proprio i due giocatori che non avrei voluto o almeno non insieme a incidere in modo determinante: Ansaldi e soprattutto Banega.
Riconosco volentieri il mio errore, anche se non sono convinto che andrà sempre così.
Lo sviluppo particolare del match dopo il vantaggio può essere stato determinante.
Probabilmente sabato prossimo a Torino avremo una verifica ancor più attendibile.
D'altra parte a me pare ancora che le mie valutazioni errate avessero un qualche fondamento: sino a prima di Cagliari le prestazioni di Ansaldi e Banega avevano lasciato a desiderare e forse se Pioli li teneva fuori spesso, attirandosi le critiche dei tifosi, mentre ora li schiera fissi da due partite, un motivo c'era e concerne la sua osservazione dei giocatori non solo in gara ma anche in allenamento.
Magari invece erano già in condizione da mesi e schierandoli contro la Roma, come è opinione della maggioranza dei tifosi, avremmo vinto quella gara.
Ma non esiste controprova come sempre nel calcio.
D'altra parte non si può neppure (sempre a mio modesto parere) affermare che ha vinto un modulo contrapposto a un altro.
In situazioni diverse l'esito sarebbe stato diverso.
Noi abbiamo vinto e perso con tutti i moduli.
Loro probabilmente hanno vinto spesso con il modulo adottato domenica.
Conta la capacità in quel momento degli interpreti di modificare rapidamente e armonicamente la posizione iniziale secondo le esigenze delle singole situazioni di gioco.
Conta la concentrazione, la determinazione, la condizione fisica, la capacità di creare equilibri sempre variabili
Conta anche l'episodio che aiuta a incanalare in un certo modo l'inerzia della partita.
L'Inter ha segnato al 17'.
Un minuto prima stavo dicendo a mio figlio e ai vicini che era in corso una bella partita.
Bella nel senso che le squadre erano aperte, facevano gioco e cercavano entrambe di vincere.
Si era vista qualche bella manovra da entrambe le parti.
Però c'era stata una netta occasione per l'Atalanta, con il Papu Gomez che calciava di poco sul fondo e c'era stato un intervento col braccio di D'Ambrosio.
Io non so se era rigore.
Questi episodi sono sempre controversi.
Per quello che ne so alla luce della normativa attuale poteva esserlo, perché il braccio era largo.
Poi bisognerebbe vedere se era largo intenzionalmente o per un naturale equilibrio dinamico.
So che nove volte su dieci in queste situazioni ci viene fischiato il rigore contro mentre se siamo in attacco il fallo viene ritenuto inesistente.
Questa volta non è andata così. Forse un segno del destino.
Il contrario accade quasi sempre alla juve.
Dunque siamo stati fortunati per la valutazione data dall'arbitro (che comunque poi si è rifatto abbondantemente evitando in più occasioni di ammonire giocatori bergamaschi per falli rovinosi, ammonendo Icardi per un intervento sul pallone, sia pure in scivolata ed evitando due espulsioni sacrosante di Toloi - credo - e del portiere, sempre su Icardi scatenato).
Dopo questi episodi e il primo gol, l'unico forse un po' fortunoso perché frutto di un rimpallo, quasi una compensazione della sorte per la mancata espulsione di Toloi, la partita è cambiata.
Tantissimo merito nostro, concediamoci questo orgoglioso riconoscimento, visto che in altre occasioni dopo il vantaggio ci siamo fatti rimontare.
Tantissimo demerito dell'Atalanta, per una serie di motivi in una giornata da dimenticare.
I pochi dati statistici che teniamo in relativa considerazione dicono cose interessanti.
Intanto il possesso palla è stato leggermente superiore per loro. Questo dato lo considero ogni volta, pur essendo convinto che conti pochissimo.
Di solito, non è una regola, chi ha più possesso palla perde. Oppure chi perde ha avuto più possesso palla.
I tiri in porta sono stati 8 a 4.
Solo che noi abbiamo segnato 7 volte e Berisha ha compiuto una parata decisiva.
Una sola parata importante di Handa.
Insieme al dato sulle occasioni avute (11 per noi contro 4 per loro) e a quello sugli assist (6 a 0, sempre per noi) questi numeri descrivono e interpretano la partita.
Ce ne sarebbe un altro interessante: 6 contropiede a zero per noi, giocando in casa...
La nostra supremazia è apparsa netta anche sul piano agonistico, cioè in relazione sia alle palle perse, sia a quelle recuperate.
Ancora un dato: nella graduatoria individuale delle palle perse ci sono solo atalantini: 8 Petagna, poi Kurtic, Conti, Gomez, Kessiè. Il primo dei nostri, Kondo, è solo sesto.
E, forse per la prima volta nella stagione, c'è stato equilibrio nella zona del campo da cui abbiamo portato gli attacchi: 10 da destra, dodici da sinistra e 8 centrali.
Infine complessivamente l'Inter ha corso più della Dea, a una velocità media superiore e con una più elevata punta di velocità.
Insomma una partita senza storia, che ci riempie di orgoglio e di speranza.
Ma, come abbiamo scritto dopo una sconfitta 'domani è un altro giorno e si vedrà'.
La speranza di tutti è che sia simile a questo, ovviamente non nella proporzione numerica.
Le pagelle
Handanovic: una bella parata su Gomez, a inizio ripresa. Per il resto normale amministrazione. Incolpevole sul gol subito. 6.5
D'Ambrosio: si conferma in forma strepitosa ed è ormai un giocatore affidabile ad alti livelli. Chiude bene sul quotato Spinazzola e attiva con pericolosità il binario offensivo in tandem con Candreva. 7
Medel: un solo errore importante, quando il suo scivolone libera la strada verso Handa per Freuler. Però risolve una quantità di situazioni intricate e nella transizione è sicuramente più efficace, per esempio, di Murillo. Faccio autocritica perché lo vedevo difensore solo nella linea a tre. 7
Miranda: non sbaglia nulla e Petagna, aldilà dei limiti tecnici e di agilità, è un avversario impegnativo. Lui prevale in tutti i duelli, pulito e elegante come nelle giornate più ispirate. 7+
Ansaldi: anche qui non ho nessuna difficoltà a recitare il mea culpa. Il fatto è che scrivo quello che vedo (o che mi sembra di vedere) e fino a poche domeniche fa lo vedevo come un tallone d'Achille. Oggi è un giocatore diverso. 7
Gagliardini: ancora una grande prestazione, proprio nella gara psicologicamente più difficile. Dà ordine al centro campo, spinge e va al tiro. E' quello che ha corso di più con Kondo e quello cha ha una velocità media più alta. Personalità straripante, umiltà e piedi buoni. 8
Kondogbia: un giocatore ritrovato, indubbiamente. Se Kessiè (almeno quello visto a San Siro) vale 40 milioni, i soldi spesi per il Kondo sono stati un investimento produttivo importante. Tonico e concentrato, si è distinto nel pressing (è il leader della palle recuperate - 13 - seguito da Caldara con 7), ha corso come Gaglia e ha perso meno palle del solito. Possiede ancora margini di miglioramento. Ho voluto rivedere al rallentatore l'azione del gol di Freuler e contrariamente a quanto ritengono molti, la responsabilità principale mi sembra proprio del Kondo che ingenuamente marca l'atalantino dall'esterno, aprendogli un'autostrada verso il centro dell'area. Chiaro che poi Medel debba uscire alla disperata e Freuler ha buon gioco, arrivando in corsa, a mandarlo a vuoto per concludere. Questo per dire che, già molto forte, il Kondo ha ancora margini di miglioramento. 7
Candreva: finalmente una prestazione super di uno dei giocatori più sottovalutati dai tifosi. Ma, per referenze, chiedere ai compagni del reparto offensivo (assist e cross) e a quelli che giocano dietro di lui (collaborazione di fascia). Il salto di qualità della rosa lo ha creato anche lui. 7.5
Banega: gli riesce tutto bene. Tre gol assist a gogò, ottimo lavoro di squadra. Non credevo in lui come uomo determinante nel lungo periodo e nelle partite da combattimento. Se continuerà a smentirmi, a partire da Torino dove troverà un clima agonistico diverso, ne sarò felicissimo. Per ora mi godo le sue giocate contro Cagliari e Atalanta e nutro qualche perplessità in meno. 8
Perisic: non la sua partita più strabiliante, ma non ce n'era bisogno. Gioca per la squadra, si sacrifica molto, è comunque lucido quando deve affondare e suggerire, come in occasione dell'assist per il secondo gol di Maurito. Sue le punte più elevate di velocità. E' una sicurezza, irrinunciabile. 6.5
Icardi: se gioca sempre così, per me può pubblicare un libro al mese e farsi assistere da un pool che oltre a Wanda conti anche su Raiola, Mendez e via spregiudicando. Dirompente, scatenato irrefrenabile. I nostalgici del servizio di leva possono dire di aver trovato in lui il capitano che sognavano. In effetti è diventato un leader, un trascinatore. Con 5 sanzioni è stato il giocatore più falloso e questo la dice lunga sulla garra che ci ha messo. 9
Palacio: sv
Eder: sv
Joao: l'unica nota un po' stonata. Può diventare un problema (un altro potrebbe essere Brozo). Uno che entra al 20' dovrebbe spaccare il mondo per meritarsi la conferma. A me invece è parso un po' demotivato, quasi rassegnato. Magari mi sono sbagliato. Una squadra forte ha necessità di tanti centrocampisti di livello, pronti ad alternarsi. sv
Pioli: se quando si perde sbaglia, quando si vince così ha fatto tutto bene. Per una volta almeno ci mette d'accordo. Ed è già molto. 7.5
Luciano Da Vite
Interessanti le considerazioni su Joao. Sicuramente è un ragazzo con carattere ancora da forgiare, se avesse più 'mordente' sarebbe già ora un grandissimo giocatore. Va capito se questo suo 'deprimersi' costituisca una questione di ambientamento o un suo limite strutturale (e nel caso se su questo si possa lavorare). A me piace molto comunque, mi dà l'idea di poter diventare un giocatore veramente fortissimo.
RispondiEliminaTra i fanta-nomi fatti, Di Maria non mi entusiasma particolarmente. Comunque il mio preferito nel ruolo a questo punto è chiaramente Bernardeschi che scavalca sia il suo storico concorrente Berardi (che mi è molto simpatico, fosse per me li prenderei entrambi ovviamente) che anche giocatori molto più gettonati. Poi chiaro che se prendessimo Griezmann non mi lamenterei. :) Ma il ragazzo della viola secondo me ha numeri importanti.
RispondiEliminasu Kondo avrei dato 2 punti in più in pagella era dappertutto prestazione monstre
RispondiEliminaPer Joao entrare a 20 dalla fine con quel risultato che motivazioni può avere?
per quanto riguarda Ansaldi e Banega non so se con loro avremmo vinto a Roma ma è un dato di fatto che con 2 difensori e due terzini "veri" si gioca meglio poi probabilmente Salah si sarebbe mangiato l'argentino però io dal mio divano me la sarei giocata così soprattutto per lasciare Candreva e Perisic liberi di fare il loro lavoro.
Non ho la presunzione di saperne più di Pioli o di qualunque professionista ma ognuno può avere la sua idea (sbagliata o giusta che sia)
detto ciò avevano fatto molte prestazioni negative quindi capisco che non si fidasse di loro (o meglio solo Ansaldi)
Di Maria lo andrei a prendere non all'aeroporto ma direttamente a Parigi
il sogno per vincere subito è cmq Sanchez
@ Francesco Buono
RispondiElimina..Sul mercato non credo ai nomi roboanti e alla collezione di figurine. Vorrei acquisti alla Gagliardini funzionali ad un progetto di gioco....
In piena sintonia con questa considerazione...attenzione a non esagerare ,perchè poi i giocatori vanno gestiti.
E' normale,dopo anni di dieta forzata",avere il desiderio di avere di tutto e di più,ma,come ben sappiamo per esperienza diretta,la "collezione di figurine" rischia di diventare dannosa.
Preferisco procedere per gradi e, nel contempo, investire su giovani come Gagliardini...
Di Maria, Sanchez...certamente sono una tipologia di giocatori che farebbero al caso nostro,con tutte le riserve del caso riguardo al primo,ma punterei su uno di loro se il prezzo fosse giusto,non certo per le cifre che si leggono.
"Joao: l'unica nota un po' stonata. Può diventare un problema (un altro potrebbe essere Brozo). Uno che entra al 20' dovrebbe spaccare il mondo per meritarsi la conferma" ....se sei campione d'europa ed entri sul 7-1 (e la domenica prima a CA sul 5-1), con gli altri 21 he aspettano solo la fine della partita, è difficile che abbia voglia di spaccare i mondo.... magari Pioli, con lui deve metterci particolare attenzione ....
RispondiEliminaPer il r4sto, come ho già scritto, ieri, una partita - peraltro fra "pari grado" -che va sul 5-0 dopo mezz'ora e si conclude 7-1, nella sua anomalia, si commenta da sola ... e non ci autorizza a (superficiali) voli pindarici... quindi sotto con il Toro : non possiamo più perdere punti!
Il rosso a Toloi ci stava, quello a Berisha no, il regolamento quest'anno è cambiato, il rosso al portiere non si da più sul fallo da rigore (la ratio sarebbe eliminare la "doppia" sanzione). Col precedente regolamento sarebbe stato rosso sicuro.
RispondiEliminaNuovo infortunio a de vrij. A me piace molto come giocatore ma prenderlo, alle cifre prospettate, è da folli! Continuo a sperare in Manolas
RispondiEliminaHo visto la partita ieri, dovrebbe aver preso un colpo. Ha una cartilagine impiantata al ginocchio, questo crea versamenti di liquido anche in seguito a traumi. E' un limite ma si può gestire. Poi i 40 milioni sono una cifra sparata dai media.
EliminaKodo è piaciuto molto anche a me, ma soffre ancora di amnesie, anche se in numero ridotto.
RispondiEliminasecondo me sul gol subito l'errore principale lo fa lui s e mi chiedo: se a quel puytp fossimo stai sullo 0-0?
Poi certo conta la sostanza, più di un errore o di una bella giocata
Io le figurine le vorrei, purché tutte di grande valore. le grandi squadre hanno campioni che non sono titolari eppure non se ne vogliono andare...
RispondiEliminaDe Vraij non mi convince a prescindere dagli infortuni. Però farei fatica a citare un centrale che considero sicuro. Anche Manolas mi piace con riserva.
RispondiEliminaE ho visto Silva, che doveva essere il migliore fare cose non commendevoli
Comunque non so se De Vraij verrà: la confidenza sull'avvenuto acquisto mi è stata fatta da uno di una società di procuratori. Siccome si è categoricamente rifiutato di farmi il nome o darmi indizi, sono andato a vedere i giocatori di cui la società gestisce la procura, L'unico centrale forte era De Vraij
RispondiEliminaHo letto che è stato fatto un documentario intitolato “L’Internazionale di Milano“, realizzato da Associazione Chiamale Storie per memoMI con la regia di Susanna Wermelinger.
RispondiEliminaQualcuna sa esiste o è previsto un dvd di tale documentario...grazie mille !
No a Sanchez ed anche a Di Maria. Coprono la fascia sx e sarebbero in compatibili con Perisic. A meno che non si voglia panchinare il croato.
RispondiEliminaCi serve qualcuno a dx che salti l'uomo e che converga al centro per aumentare il ns peso al centro dell'area dove Maurito è quasi sempre solo.
Berardi e Schick sulla dx andrebbero meglio.
Vedrei anche bene Kricowiack e Ozil a cc. A fianco del Gagliardini o davanti a lui.
Imprescindibile poi l'acquisto di due centrali e di un terzino sx.
Aggiungo una considerazione: se proprio SUNING vuole investire tanti soldi in attacco punterei su Mertens : ancora giovane e già collaudato è pronto per il campionato italiano.
RispondiEliminaIo dalla lazio prenderei milincovic savic. Poco "figurina" per ora, ma grandi possibilità. Con Gagliardini e Kondo, a rotazione, avresti sempre un mix di tecnica e fisicità. a quel punto il terzo cc potrebbe essere anche uno sopratutto tecnico.
RispondiElimina@francesco buono
RispondiEliminadi maria gioca soprattutto sulla destra per poi covergere al centro. e' un mancino.
mertens ha 30 anni.
per il centrocampo mi vanno benone tutti i nomi fatti sinora: strootman, milinkovic-savic ma anche krychowiak.
RispondiEliminaChe poi... Se dovessi fare una pazzia al psg...prenderei augustin...
RispondiEliminaE dal monaco Mbappe...
Potresti avere due protagonisti del prossimo decennio
Calendario dopo la sosta.
RispondiElimina30^ GIORNATA
INTER vs Sampdoria - Lunedì 3 aprile ore 20.45
31^ GIORNATA
Crotone vs INTER - Domenica 9 aprile ore 15.00
32^ GIORNATA
INTER vs Milan - Sabato 15 aprile ore 12.30
33^ GIORNATA
Fiorentina vs INTER - Sabato 22 aprile ore 20.45
non spenderei soldi per il centrocampo
RispondiEliminao meglio prima sistemiamo attacco (esterno destro di piede sinistro capace di fare almeno 15 gol a campionato)
difensore centrale affidabile
terzino sinistro
poi se avanzano soldi nuovo terzino destro e infine centrocampista centrale
Io prenderei Felipe Anderson della Lazio. Discontinuo ma talentuosissimo
Elimina... gli restituiamo Candreva (e soldi) e ci prendiamo Felipe!
EliminaTra i due, so che molti non sarebbero d'accordo, continuerei a tenermi Candreva. Un giocatore che anche l'anno prossimo, pure se non come titolare, mi auspico di avere comunque in rosa. Lo stesso che dicevo di Medel.
Eliminaecco ..andiamo a prendere tutti questi elementi di gran tecnica e poca continuità...riempiamo la rosa di questi giocatori e faremo sfracelli...
RispondiEliminaBravo giocatore felipe anderson, ma per un vero salto di qualità serve un top per il nostro campionato...secondo me Mertens e Sanchez sono i piu plausibili, come costo.
RispondiEliminaGriezman e Di Maria sarebbero eccezionali.
Io mi accontenterei anche di Carrasco...
Per i giovani ho gia detto dei due francesi che ci hanno demolito nell europeo under 19.. ma parliamo in tal caso di ragazzi non ancora top
Io mi accontenterei (si fa per dire) di Schick e Berardi.
RispondiEliminaE i botti li farei dietro (almeno due) e in mezzo (uno).
davanti con Icardi Perisic Berardi ( o Bernardeschi) Schick Candreva Joao Banega Pinamonti (e barbosa in prestito) saremmo forti subito con la possibilità di diventare fortissimi in breve.
Certo, se mi regalano griezman o Sanchez, mica mi arrabbio. Su Di maria e Anderson avrei qualche riserva in più.
Ma io sbaglio spesso, quindi non conto
Per la batteria offensiva la penso come Luciano, anche se preferirei Bernardeschi a Berardi e considerando comunque che Schick per me sarebbe un vero e proprio lusso. Cioè che mi potrei pure accontentare di uno meno bravo se arrivassero un centrale (due se va via Murillo ovviamente), un esterno di difesa e un centrocampista.
RispondiEliminaLuciano, c'è il top player questa settimana?
RispondiEliminaScusate ma il derby alle 12.30 ? Capisco le esigenze del pubblico cinese però è un orario assurdo.
RispondiEliminaEh, no. Ho visto solo i Berretti e sinceramente in quella partita nessuno è emerso in modo considerevole
RispondiEliminaSinceramente faccio fatica a capire che problemi ci siano a giocare alle 12,30.
RispondiEliminaPerò vedo anche storcere il naso di fronte al nome di Di Maria, quindi iniziano ad essere tante le cose che non comprendo.
...devi capirli...hanno gli occhi pieni delle movenze di...schelotto!
EliminaIo farei un bel pensierino su Keita della Lazio. Tra l'altro è in scadenza nel 2018.
RispondiEliminaIl problema che alcuni miei amici abbonati, lavorando , non possono vedere la partita. Il problema che non ci sarà lo stesso clima che si respira in notturna, ma soprattutto il problema che con questi orari creativi sottoscrivere un abbonamento diventa un terno al lotto. Poi mi rendo conto di combattere una battaglia di retroguardia, comandano le tv e le esigenze dei tifosi da poltrona :(
RispondiEliminaOvviamente nulla contro i tifosi da poltrona, siamo tutti interisti, non è che chi va allo stadio sia migliore, però ho la sensazione che noi tifosi "da stadio" siamo l'ultima ruota del carro...Inter -Samp di lunedì sera lo dimostra.
RispondiEliminaEgoisticamente preferisco la sera, così nel pomeriggio posso vedere partite delle giovanili. Però se vogliamo conquistare i mercati asiatici, operazione fondamentale per il nostro futuro, le 12.30 sono l'orario ideale.
RispondiEliminaTuttavia mi rendo conto che questi spostamenti creano disturbi in chi va allo stadio ma ha anche impegni, di lavoro o altro.
Su Di Maria: per i soldi che costerebbe (non sono miei d'accordo) in rapporto a quello che esprime, preferisco altri giocatori. E' una questione di orientamento personale, credo legittimo anche se capisco che possa apparire poco comprensibile.
Preferisco Sanchez, per esempio.
Intanto il simbolo del calcio italico è a stretto contatto con l'antimafia....La società più gloriosa di Italia..... Dagli anni 50 in poi questa società è andata di pari passo con il declino della repubblica delle banane chiamata ITALIA...passando da scandali su scandali.... A rigori e arbitraggi assurdi negli anni del massimo splendore Fiat,fino a conquistare un alloro europeo dopo aver vissuto una tragedia,vittoria non considerata tale neanche dagli stessi protagonisti.... Poi si arriva agli anni del doping appurato ma senza condanne perché in Italia c'è questa cosa chiamata PRESCRIZIONE ,poi si passa alla triade ,cupola mafiosamente sportiva, dove le tre marie decidevano acquisti cessioni e procure sportive,persino le convocazioni in nazionale ( vedi Miccoli!!!)....caso Gea... Di Moggi figlio legato a Moggi padre.... Ovviamente questi continuano a operare nel calcio liberamente senza che nessuno dica una parola... Dato che Moggi non ufficialmente ,ha continuato a fare mercato per alcune società ,tipo Livorno quando era in A ,Palermo del "suo nemico" ZAMPARINI,e persino alla Juve stessa,muovendo i fili di Marotta e Paratici.... Dopo arriva calciopoli con una condanna che toglie gli scudetti che impropriamente questa società continua a festeggiare ( unico caso al mondo dove si permette una cosa del genere dopo una condanna!!!)...calciopoli che scoperchia un calcio malato e corrotto dove tutti sapevano e nessuno parlava per lucrosi interessi commerciali e infine si arriva ad oggi.... Dove si permette alla EXOR di pagare un fondo assicurativi agli arbitri ,cosa indegna in un paese civile ,dato che questo è un pacifico CONFLITTO DI INTERESSI,ma visto che chi governa se ne sbatte,ecco anche nello sport si verifica questo!!! Infine esce questa notizia dell'antimafia.... Biglietti estorti ad Agnelli per fare stare tutti calmi ,rapporto ambiguo con n'dranghetisti e spazi vuoti in curva .... A chi si meraviglia invito a riflettere sul perché fino a 2 anni fa i tifosi juventini facevano casino e spaccavano tutto quando giravano in trasferta.... Ora togliendo la situazione biglietti che è comune a molte società,mi domando ,ma quando riusciremo a estorcere questo schifoso sistema gobbo che in più di 100 anni sta uccidendo il sistema calcio italiano ??? Il problema non è la Juve,ma chi subisce passivamente questo sistema per inseguire i propri interessi,calpestando i tifosi e chi ama questo sport ....
RispondiEliminaRiflessione non personale ma che sposo completamente nei contenuti. Non sono certo che i soldi basteranno....e ci sono i buffoni come pirlo a ricordarlo
EliminaIl massimo splendore fiat non è mai esistito, è esistito il massimo sfruttamento (valletta), il massimo conflitto di interessi (tutti gli agnelli da gianni a susanna passando per il resto), il massimo spolpamento del Paese (SEMPRE). La juventus è una conseguenza non la causa.
EliminaEra ironica la definizione di massimo splendore. Infatti il conflitto di interesse è un loro indelebile marchio di fabbrica! La cosa triste è rappresentata dai meridionali che preferiscono dare il proprio supporto a chi ha aggravato la loro "questione". Amore per il proprio aguzzino. ...
EliminaPerfetto Amstaf!
RispondiEliminaSergio gobbo...
RispondiElimina😂😂
Eliminaimportante al Viareggio aver superato la Spal nella differenza reti. sabato basterà quindi un pareggio proprio contro la Spal per la qualificazione sicura. in caso di sconfitta bisognerà vedere se siamo tra le migliori seconde.
RispondiEliminavedendo gli altri 4 gironi del nostro gruppo, direi che anche in caso di sconfitta dovremmo essere quasi sicuramente una delle tre migliori seconde.
RispondiEliminaPrimavera 1 a 1 il primo tempo 11 a 0 il secondo.......mi sarebbe piaciuta vederla :)
RispondiEliminaComunque Chris simili risultati non depongono a favore della qualità del torneo...ne approfitto per chiederti un tuo parere su Pioli .....
RispondiEliminail torneo è imbarazzante, ormai nel 2017 non ha più senso di esistere. Dovrebbero farlo disputare agli Under 17, al posto dell'Arco di Trento, a loro sì che sarebbe utile la visibilità del Viareggio, pur con tutti i limiti del caso.
EliminaPioli: ricordo quando Ranieri nel 2011 e Strama nel 2012 in momenti diversi venivano indicati come meritevoli di conferma. poi entrambi ebbero una serie di risultati negativi che li portarono all'esonero. quindi su Pioli io mi espongo a fine stagione. Potrei anche direi adesso che meriterebbe di rimanere, ma se poi arriviamo settimi in campionato? Cmq, anche dovessimo finire bene la stagione (tipo quarti), io la penso in maniera semplice e crudele: Pioli sei bravo e meriti di rimanere, se riusciamo a prendere Conte o Simeone, mi piange il cuore, ma ti devo salutare. Se non ci riusciamo, ben felice di tenerti ancora qui.
* Potrei anche dirti
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RispondiEliminaCon la Spal dovrebbe esserci il primo impegno probante. Continuamente le voci su un accordo con de vrij: chissà che con la cessione di murillo e rano non arrivi anche manolas! A quel punto prospettive interessanti...fosse per me bloccherei bastoni e darei zinho in prestito all'Atalanta, se fossero vere le indiscrezioni di una collaborazione aperta con gli orobici! Sono curioso di vedere Bernardo Silva nelle sfide importanti: attualmente il top player tra i portoghesi. Un tentativo per lui sarebbe da fare
RispondiEliminaIl problema del monaco è che è una bottega carissima. Concordo sul giocatore, naturalmente non è l'unico ragazzo interessante nella loro rosa. Sono stati bravissimi a assicurarsi (a suon di denaro ovviamente) alcuni dei giovani più forti a livello internazionale.
EliminaBellissima questa di Benatia che decide autonomamente di non essere all'altezza per giocare in nazionale e rifiuta la convocazione del Marocco.
RispondiEliminaDomattina, Emiliano, ti mando il post sulle giovanili
RispondiEliminaOk Luciano. Lo pubblico in mattinata.
EliminaInfaticabile il nostro Bakayoko che dopo la tripletta al Viareggio, si toglie il lusso di andare a segno anche in cl contro il city. ;)
RispondiEliminaScherzi a parte, applausi al Monaco. Come dicevamo, hanno fatto incetta di talenti, vittoria non casuale. Mi viene inevitabile chiedere a tutti in giudizio se per quanto riguarda Pep si sia invece sancita la fine di un 'sogno' per lui e per tutti gli estimatori del suo calcio.
Piu' che altro a me piange il cuore per il pareggio dell atletico... Con 3 euro ne avrei vinti 1000... Avendo indovinato tutti i vincenti degli ottavi... Tranne la mancata vittoria dell atletico...
RispondiEliminaSimeone... Ti amavo...ora ti odio.
Teniamoci Pioli
Ahah Fabio, davanti a una simile infamia avresti condannato persino José!
RispondiEliminaComunque, è un pour-parler, ma se tipo a fine stagione si liberasse Guardiola? Non sono un suo super-tifoso, mi domandavo se pure apprezzando il lavoro di Pioli, fareste follie per avere Pep sulla nostra panchina e se lo consideriate adatto alla situazione.
No... José è José... Indelebile nel mio cuore
EliminaEmiliano ma chi trova il coraggio di dire a Luciano che Guardiola viene all'Inter ? :)
RispondiEliminaScherzi a parte io Pioli lo "cambio" solo con Simeone (scusami Fabio)
Ahah Riccardo, non volevo fare arrabbiare Luciano. :) Solo che mi sa che a sto punto Pep potrebbe ritrovarsi davvero senza squadra a sto punto.
EliminaAssolutamente non guardiola. Lo ritenevo un "non vincente" ai tempi del Barcellona poi ha confermato come le sue squadre non hanno mai ne equilibrio né tantomeno la mentalità per affrontare sfide di un certo livello. Facile vincere i campionati con squadre troppo più forti delle avversarie...la Champions ha sempre costituito la misura del suo reale valore...tutte le squadre organizzate compatte e veloci nelle ripartenze lo hanno sempre messo sotto, alla resa dei conti. Al suo posto quasi tutti gli allenatori italiani avrebbero ottenuto almeno risultati simili. La cosa sconcertante è che non ha mai fatto progressi...ha difeso un'idea di gioco di fatto controproducente
RispondiEliminaLa frase più bella su Guardiola resta di Bonimba. 'Se oggi uno come Guardiola mi dicesse che il suo centravanti è lo spazio io gli direi: no, il centravanti sono io.'
EliminaDice tutto.
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EliminaAssolutamente :)
EliminaCon guardiola dovremmo cambiare 8 undicesimi dei titolari... non è fattibile.
RispondiEliminaIo aspetterei la fine della stagione.
Se pioli finisce tra i primi 4... Lo confermerei.
Possibili suoi sostituti... Conte, Simeone o Mourinho.
Preferito Simeone... In quanto conte ha un passato "malvagio" e mou sarebbe una minestra riscaldata... E dovrebbe lottare contro il fantasma di se stesso e del triplete
Secondo me José non mollerà mai la panchina dello united. Comunque a lui e a un suo ritorno sarei io personalmente del tutto incapace di dire no. che rabbia prima su Sky dove proponevano immagini del suo ultimo confronto con conte definendolo come vecchio e stanco...
EliminaAmo Simeone comunque ma spero che Pioli continui a sorprenderci e che alla fine rimanga. Per quello che ha fatto finora e per il suo stile per me sarebbe in qualsiasi caso un dispiacere vederlo andare via.
Che intrecci intanto sullo strano asse Lombardia-Indonesia passando per il Ghana. Thohir ingaggia per il suo club in Indonesia l'ex Milan e ex grande campione (mai in rossonero) e pupillo proprio di José, Essien. La moglie del campione ghanese invece pare abbia oggi pomeriggio rilevato la proprietà del Como. Anche se forse questa seconda notizia non è ancora ufficiale.
RispondiEliminaSe Guardiola cerca squadra in Italia, so che il Renate ha bisogno di un allenatore in seconda.
RispondiEliminacerto, prima dovrebbe studiare e prepararsi.
scherzo
Personalmente ritengo pioli un ottimo allenatore da medio alta classifica. Per una squadra vincente penserei ad altri.
RispondiEliminaCome detto da altri, abbiamo commesso l.errore con Mazzarri e Ranieri (il quale però mi ha smentito con il Leicester).
Simeone ci darebbe emozioni forti, come il mou. Conte è di quel livello, ma il passato è incompatibile con noi.
Comunque sono convinto che ci salveremmo anche con Guardiola...
RispondiEliminaScherzo ancora.
Post inviato
Tra poco (con un po' di ritardo, sorry) online il post sulle giovanili.
RispondiEliminaIl post è online: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/03/il-week-end-dei-nostri-giovani-12032017.html
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