Pagine

lunedì 8 maggio 2017

Il sonno della ragione genera mostri: Genoa - Inter 1-0

La rete dell'ex Goran Pandev (ansa.it) che ha deciso la gara tra Genoa e Inter valida per la 35a Giornata del Campionato di Serie A.

A partire dal pareggio con il Torino e la successiva sconfitta con la Sampdoria, ho auspicato alla vigilia della partita contro il Crotone, di quella contro Milan, Fiorentina, Napoli, Genoa, che la squadra rialzasse la testa e tornasse a fare risultato. Cioè a vincere.

Ci ho sempre creduto e in un paio di occasioni un atteggiamento comunque positivo mostrato dalla squadra (derby, Napoli) mi ha fatto pensare che 'Questa la abbiamo persa, ma la prossima...'

In qualche modo, visto come sono andate le cose, mi sento persino ingenuo per avere avuto questo atteggiamento.

Se penso a quello che molti dicono della squadra, cioè che hanno già staccato la spina, mi sembra quasi di essere da solo a tifare e credere che la squadra possa scendere in campo per vincere.

Ho ribadito nel post che presentava la gara col Genoa che del resto consideravo una tappa importante nella crescita dei giocatori e successivamente nel futuro prossimo di tutto il gruppo, qualificarsi e disputare una dignitosa edizione dell'Europa League.

Il modello a cui guardavo e continuerò a guardare idealmente erano e sono l'Atletico di Madrid e il Siviglia.

Non sono due squadre stellari (oddio, l'Atletico degli ultimi anni è sicuramente una squadra molto molto competitiva) ma due club abituati a raccogliere fallimenti, penso soprattutto ai 'colchoneros', e che hanno fatto di necessità virtù e costruito sulle piccole cose quelle che oggi sono realtà consolidate.

Questo è stato possibile ovviamente anche e soprattutto grazie a un lavoro sapiente a livello gestionale e dirigenziale.

Chiariamoci: la auspicata rivoluzione al 'comando' da parte di Luciano, è anche una mia battaglia storica e quella che considero requisito fondamentale per essere nel 2017 considerati un grande club degno del proprio rango e tradizione calcistica.

Mi sembra invero più che una risorsa aggiuntiva un vero e proprio requisito base in un'epoca calcistica oramai lontana anni luce da quello che poteva essere il 'mecenatismo illuminato' di Massimo Moratti.

Questa auspicata rivoluzione, come si è capito, ovviamente nel mio caso avrebbe dovuto comunque passare per la qualificazione all'Europa League.

Una qualificazione che avrebbe dovuto costituire intanto un 'riscatto' finale per l'allenatore, ma soprattutto per i giocatori (su alcuni bisognerà per forza di cose puntare anche il prossimo campionato) in questo ultimo scorcio di campionato e quindi una buona 'palestra' il prossimo anno per una squadra che non è più abituata a giocare in Europa.

Ovviamente sarebbe stato poi fondamentale nel caso un approccio alla competizione radicalmente diverso da quello vergognoso che abbiamo avuto quest'anno, rilanciando così pure se in piccolo il nome 'Inter' a livello internazionale pure senza disputare la Champions League.

Ma la qualificazione all'Europa League è un aspetto sul quale a questo punto sento di dovermi rassegnare.

La matematica non esclude che la cosa sia possibile, ma francamente dopo sette risultati negativi consecutivi, non posso aspettarmi niente di buono dal prossimo futuro e in buona sostanza sento adesso che anche io sono qui che aspetto la stagione finisca e mi sento per forza di cose più interessato agli sviluppi sul piano societario e al calciomercato.

Nel merito, una breve parentesi, confidando poi di avere occasione di potere approfondire meglio la questione: io non credo che basti prendere tre buoni giocatori e un nuovo pure bravo allenatore per cambiare le cose.

Secondo me c'è bisogno di un rinnovamento più ampio e dell'innesto di dieci-quindici nuovi giocatori che dato che non possono per forza di cose essere tutti dei campioni, si distinguano per intensità sul piano atletico e una discreta esperienza nel nostro campionato.

Quindi l'arrivo di un allenatore dotato di pragmatismo e flessibilità e capace di tenere tutti sulla corda e alternare di volta in volta i singoli e i vari sistemi di gioco a seconda della situazione.

Ovviamente posso sbagliare e comunque pensare che arrivino dieci-quindici giocatori nuovi appare anche a me per primo una cosa poco credibile ma tant'è.

Non penso comunque che se arrivassero i soli Manolas, Nainggolan e Alexis Sanchez, come scrivevo anche solo un mese fa, le cose cambierebbero.

Abbiamo davanti un intero gruppo che ha fallito e che come tale secondo me va smembrato e rifondato puntando su pochi elementi scelti e cercando ovviamente di ricavare dalle cessioni quante più risorse possibili da investire sul mercato.

Non credo ovviamente che, ove andasse a buon fine, questa rifondazione basterebbe a competere ai massimi livelli, ma se arrivasse un buon allenatore (non prendo in considerazione quello che potrebbe essere l'arrivo di Simeone) e tra tutti questi nuovi acquisti almeno tre quattro giocatori di qualità, senza disputare le coppe europee e con una adeguata preparazione, forse si potrebbe centrare la qualificazione in Champions e allora cominciare a fare un altro tipo di discorsi.

In particolare secondo me abbiamo bisogno di innestare la difesa con giocatori più forti sul piano atletico e più grossi fisicamente di quelli che abbiamo in rosa; abbiamo bisogno di grande corsa e dinamismo in mezzo al campo; abbiamo bisogno di due-tre attaccanti che vedano la porta e secondo me anche di abdicare da un sistema di gioco, il 4231, che poco si presta ad essere adoperato e specialmente nel campionato italiano, se mancano importanti qualità tecniche specifiche.

Questo è quello che penso per quanto riguarda il futuro.

Il presente invece è la sconfitta con il Genoa.

Un amico del blog ha giustamente fatto notare che il vero interista si vede nei momenti di difficoltà e continua a sostenere la squadra.

Giustissimo.

Infatti nel commentare la partita sento di non avere nessuna rabbia particolare o particolari critiche da muovere a qualche giocatore particolare o all'intero gruppo.

Sono orgoglioso ad esempio di come un ragazzo come Andreolli, che non ha mai giocato quest'anno, abbia affrontato la gara e cercato di dare il massimo.

Non è stato l'unico.

Anche se la prestazione dei singoli come del collettivo è ampiamente insufficiente.

Se dico che della partita di Genova non si salva nulla non sono catastrofico, ma semplicemente realista.

E comunque, concedetemelo, una volta tanto mi piacerebbe essere comunque un vero interista ma al cospetto di una squadra che vince invece che deludere come succede regolarmente da un po' di tempo a questa parte!

Non ho visto un'Inter poco determinata in campo comunque, ma posso dire sicuramente di aver visto un Genoa messo molto meglio in campo di noi e dove ogni giocatore dava qualcosa in più sul piano atletico rispetto ai nostri. Una squadra dove ognuno aiutava il prossimo e pronta a chiudersi a riccio in difesa e poi ripartire con la rapidità dei propri esterni.

Pioli ha giocato come sempre con il 4231 proponendo Eder tra le linee al posto di Joao Mario/Banega.

Juric ha risposto con un 352 che in fase di non possesso diventava un 541 con un raddoppio delle marcature sugli esterni e anche un ala pura come Palladino pronto a scalare sulla linea dei difensori.

Il nostro gioco del resto, fondato esclusivamente sui cross di Candreva o le giocate di Perisic è oramai ampiamente prevedibile.

Lo è sempre stato dall'inizio del campionato, sebbene Pioli rispetto a de Boer abbia per fortuna portato qualche variazione chiedendo proprio a Candreva di stare di più nel vivo del gioco e ottenendo anche in un primo periodo dei buoni risultati in questo senso.

Ma ieri i nostri esterni d'attacco, Candreva in particolare (che continua ingiustamente a essere considerato uno dei principali colpevoli per la stagione negativa da parte dei tifosi), non sono riusciti a fare la differenza (comunque propositivo almeno nei primi 45 minuti Perisic) mentre al solito Icardi pascolava in completa solitudine nelle maglie dei difensori rossoblu guidati da un sontuoso Nicolas Burdisso (avercelo un difensore così...).

La netta superiorità numerica in mezzo, a fronte di una prova comunque generosa dei nostri e in particolare di Kondogbia, molto propositivo anche se senza mai avere buoni feedback da parte dei compagni di squadra, ha infine praticamente consegnato le chiavi della gara al Genoa.

La partita avrebbe potuto finire diversamente, perché secondo me i loro valori tecnici sono inferiori ai nostri, avremmo pure potuto pareggiarla su calcio di rigore... ma cosa sarebbe cambiato?

La verità è che loro sono stati più squadra, hanno sicuramente dimostrato più voglia e una migliore condizione atletica, mentre noi secondo me a questo punto non abbiamo veramente più nulla da dare e da dire in questo campionato.

Ho lamentato alla vigilia che secondo me Pioli ad un certo punto si è adagiato sulle sue scelte.

Lo penso ancora adesso.

Credo che se avesse coinvolto tutti e avesse praticato una alternanza di uomini e sistemi di gioco a seconda delle situazioni, forse si sarebbe evitata questa catastrofe.

Fermo restando che, ovvio, non avremmo in ogni caso centrato la qualificazione alla Champions League.

Il mister ha scelto invece una strada diversa e l'ha percorsa tutta fino alla fine.

Forse non aveva vere alternative, forse sì.

Io vado controcorrente rispetto al pensiero della maggioranza dei tifosi: avrei voluto più ricerca di soluzioni diverse come fatto contro la Roma e non critico i cambi fatti con il Milan.

Leggo queste soluzioni, che purtroppo non hanno avuto successo, come frutto di considerazioni di natura tattica e che come tali competono a un allenatore. Che poi può sbagliare oppure no, ma che è chiamato sempre a scegliere.

Non penso che nell'ultimo periodo sia stato così, ma non è neppure vero che Pioli sia il principale colpevole di questo crollo.

La squadra ha fatto una grande rincorsa, quando ha visto mancare l'obiettivo, ha oggettivamente mollato sul piano psicologico e inevitabilmente sono venute meno le energie fisiche e mentali per quello che era il prosieguo del campionato.

Chiariamoci: questa non è una scusante per i giocatori, né una critica, è semplicemente la constatazione di un dato di fatto.

I risultati in ogni caso sono contro la squadra e contro l'allenatore: la conferma di Stefano Pioli oramai è pura utopia.

Anche se è vero che se non ci fosse stata quella lunga striscia positiva, ora chissà dove saremmo.

Il bicchiere per quanto riguarda Pioli è allora mezzo pieno?

Secondo me no.

Pioli è stato veramente semplicemente un traghettatore.

Ha preso in mano una squadra disastrata, l'ha messa in 'salvo', dopodiché non ha saputo aggiungere niente di suo. O forse non poteva.

Perché non aveva a disposizione le risorse necessarie; perché non ha le qualità adatte a farlo.

Anche se io non la penso così e questo proprio perché ho una grande considerazione delle sue capacità come allenatore e della sua professionalità.

In ogni caso chiudiamo il campionato con la sola certezza di avere una squadra a pezzi e da rifondare completamente.

A latere: lasciamo stare Stefano Vecchi e i suoi ragazzi e lasciamogli finire il lavoro che stanno portando avanti dall'inizio della stagione.

I ragazzi meritano di crescere in un ambiente armonioso e di arrivare in prima squadra come 'premio' e non per punizione alla prima squadra.

E la professionalità di Vecchi, che comunque non ha esitato a mettersi al servizio della causa già una volta quest'anno, va rispettata.

Per il futuro speriamo tutti nell'arrivo dell'uomo forte (Conte o Simeone) per ripartire, ma questo probabilmente non arriverà.

Un cambiamento radicale sul piano della gestione societaria potrebbe del resto essere altrettanto benefico, oltre che avere una importanza forse ancora più determinante nella crescita complessiva e nella strutturazione del club.

Del resto l'unica forza cui possiamo appellarci è quella di Suning, ma con la consapevolezza che spendere soldi non basta a colmare vuoti di potere e deficit sul piano gestionale. Proprio come in qualsiasi altra realtà di tipo aziendale e societario.

Il giudizio negativo sulla stagione non può prescindere da quello dato alla nuova proprietà.

Probabilmente inesperti e a digiuno di gestione di una realtà sportiva così grande come l'Inter, Suning ha finora commesso molti errori. Troppi. Secondo i più radicali: non ne hanno azzecata una.

Al momento, sono sincero, non intravedo ancora quei segnali positivi e determinanti di un rinnovamento importante e decisivo nelle sorti della strutturazione del club. 

Ma posso sbagliare e ci possono essere un sacco di aspetti che io come semplice tifoso e osservatore dei fatti non posso conoscere.

Credo comunque che sbagliare possa aiutare a crescere e migliorarsi se ogni volta, appunto, ci si mette in discussione e si compiono nuove scelte, pure di rottura con il passato, che possono rivelarsi giuste (come si spera) oppure sbagliate, ma che in ogni caso fanno capire a tutto l'ambiente Inter che ci sei.

E questo è importante per i tifosi che in questo momento sono molto scoraggiati; è importante per i giocatori, l'allenatore, i dirigenti (Ausilio più che colpevole, mi appare come un uomo solo) che pure senza essersi adagiati hanno chiaramente perso motivazioni e ogni punto di riferimento e senza punti di riferimento tutto è destinato a gravitare nel vuoto senza nessuna armonia.

A margine di questa sconfitta non posso che rinnovare quello che è un invito a una compattezza tra tutti i tifosi e i sostenitori dell'Inter e un auspicio che a fare 'gruppo' siano anche i principali attori protagonisti delle vicende nerazzurre: i giocatori, l'allenatore, la dirigenza e la proprietà. 

Seppure deluso dai risultati sportivi come tutti, non mi unirò mai a quello che può essere un orientamento disfattista.

Abbiamo le risorse economiche e gestionali in capo (perché Suning non è un gruppo di sprovveduti) per prendere le giuste misure alla situazione e intervenire in maniera forte e decisiva. 

Mutuando il titolo di un'acquaforte del pittore spagnolo Francisco Goya, divenuta poi una espressione d'uso comune, è vero che 'il sonno della ragione genera mostri'. Molte cose quest'anno sono state gestite in maniera poco 'ragionevole' e questo è stato evidentemente alla base del 'mostro', cioè il fallimento sportivo della nostra stagione calcistica.

Ma razionalmente io non vedo nessuna ragione per la quale si debba perseverare nell'errore e guardo per forza di cose al futuro con moderato ottimismo.

Emiliano D'Aniello

63 commenti:

  1. Ho aggiunto una nuova funzione al blog che forse piacerà agli utenti che preferiscono sempre la carta al video (ad esempio: mio padre). Tra le opzioni in basso ad ogni post è adesso visualizzabile l'icona per stampare il post in formato cartaceo pre-impostato oppure in .pdf.

    RispondiElimina
  2. Non sono d'accordo sull'analisi tattica.
    Ieri eder ha fatto la seconda punta. Icardi non era perciò di certo solo in avanti. Eder ha giocato come posizione al suo fianco leggermente piu basso, non da trequartista.
    Pioli ha anche disposto diversamente gli esterni d'attacco, con perisic e candreva messi più all interno, ma soprattutto il croato ha fornito dalla sua parte una prestazione difensiva quasi nulla...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Va detto che con Pioli gli esterni in generale non sono mai troppo larghi. Soprattutto Candreva a destra. Questa è stata la prima modifica che ha apportato nella sua gestione rispetto a de Boer e forse quella più sostanziale per quello che riguarda la fase offensiva. Forse quello che ha provato poche volte è stato alternarli (in verità abbiamo visto Perisic a destra in alcune occasioni nella prima parte della sua gestione, soprattutto nei secondi tempi...).

      Su Eder credo non abbia mai cercato la profondità. Si è allargato spesso a sinistra come sempre cercando lo scambio con Perisic e un Nagatomo abbastanza propositivo finché il fiato lo ha aiutato (del resto doveva sempre rinculare inseguendo il veloce Lazovic). Atteggiamento anche propositivo, ma purtroppo ha combinato poco.

      Elimina
    2. Eder è stato l unico imbeccato in profondità per due volte nel primo tempo...
      Nagato ha giocato molto più basso rispetto al solito probabilmente anche causa Lazovic.
      In alcuni frangenti lansquadra era realmente molto.disordinata.
      La gestione del gol del genoa è stata oratoriale...

      Elimina
    3. D'accordo su Naga. Lazovic sebbene tecnicamente non impeccabile, è stato una vera spina nel fianco. Una mossa azzeccata da parte di Juric attaccare con i due esterni e costringere i nostri a stare molto bassi. Lo stesso succedeva dall'altra parte dove peraltro a Palladino, che stava molto bene fisicamente, si aggiungeva anche Beghetto.

      Elimina
  3. Beati voi che avete voglia ancora di discutere sulla posizione in campo di alcuni giocatori o sulle scelte di formazione...scusatemi,senza voler offendere,ma mi sembra un'esercizio mentale da"Peter Pan". L'impressione è che si sia allineati sulle convinzioni di chi ha gestito la Società in questi anni di post-triplete e non è mai riuscita o non ha mai voluto veramente ,impostare un progetto ed una struttura societaria degna di questo nome,prima di pensare ai giocatori da acquistare...unico alibi i cambi di proprietà,ma anche quello adesso è finito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non hai tutti i torti. Ma va detto che negli ultimi post sto cercando di affrontare sempre entrambe le questioni, anzi sto dando poco spazio alla analisi tattica, che in fondo secondo me è comunque importante. Del resto parliamo di calcio... Ma sicuramente in qualche modo può passare la 'voglia' di farlo se i risultati sono sempre negativi. La delusione è comprensibile...

      Elimina
    2. In fondo in campo ci vanno i giocatori e le idee di chi li allena.
      Non la società.

      Elimina
    3. Vanno affrontati entrambi gli aspetti. Chiaramente il tempo a disposizione mi ha invitato a cercare di affrontare tutte e due le questioni in un unico post. Se il tempo lo concederà sicuramente dedicherò un altro post in settimana alle questioni societarie. Poi come sempre chiunque è invitato a contribuire con un suo post, se vuole, per approfondire qualsiasi aspetto.

      Elimina
  4. ieri ho avuto la sensazione che non si volesse vincerla..

    Candreva di solito tira sempre un siluro centrale alto non gli ho mai visto tirare una cosa del genere..

    credo che non si voglia proprio andare in EL a fare i preliminari. Se prima avevo il sentore ora è abbastanza palese
    anche il gol subito è stato abbastanza imbarazzante (mi riferisco alla marcatura su Veloso)

    continuo a pensare che non ci sia da rifondare. Del resto un bollito come Mancini con una rosa ben peggiore è arrivato 4

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io penso che pochissimi allenatori abbiano le capacità e la leadership di Mancini. È evidente fosse lui a colmare il gap. La situazione di adesso è diversa da un anno fa: questa non è una squadra ma un cumulo di macerie...

      Elimina
    2. "È evidente fosse lui a colmare il gap"
      in questa frase è scritto tutto!!!

      ma è stato sbeffeggiato da tanti pensando che fosse lui il problema

      fosse cmq arrivato 3 non sarebbe andato bene lo stesso perché noi dobbiamo arrivare o primi oppure è un disastro

      Elimina
    3. Ciao dici bene! Purtroppo parecchia gente non se ne rende ancora conto: Mancio con una squadra senza Joao Mario, Gagliardini, Candreva e Banega ci permise di arrivare quarti e primi fino a Natale, in classifica; molti Interisti gli dovrebbero delle scuse, per come l'hanno insultato, a fine stagione passata. D'accordo che abbia un caratteraccio, forse del tutto estraneo alla diplomazia, ma con un pizzico di saggezza e buonsenso da ambo le parti questa estate, Mancio e società, oggi forse staremmo qui a parlare di tutt'altra stagione.
      Vi seguo sempre con vivo interesse. Saluti.

      Elimina
    4. Penso che se gli avessero dato il budget di 70 milioni spesi per Joao Mario e Barbosa, li avrebbe spesi diversamente e non per soli due giocatori, ma per quattro giocatori di esperienza e di rendimento. Poi non so se avrebbe centrato il terzo posto, questo è tutto da vedere e non possiamo saperlo né dimostrarlo, ma chiaramente il semplice fatto di avere una continuità tecnica non avrebbe mai portato al disastro di questa stagione.

      Elimina
    5. Ciao Dino. Grazie per essere intervenuto. Fallo ogni volta che vuoi, è un piacere per quanto mi riguarda e sono convinto che sia lo stesso per tutti gli altri.

      Mancini ha un carattere suo particolare e che forse lo ha limitato sia nella carriera come giocatore che in quella di allenatore, ma è sicuramente un leader e uno che sa gestire uno spogliatoio. La sua gestione in quell'anno e mezzo non è stata perfetta, ma i risultati non potevano oggettivamente essere in alcun modo migliori. Ingaggiare uno bravo quanto lui o anche di più non sarà facile, io non vedo nomi di questo tipo sulla piazza (eccetto Simeone appunto, che è diverso da lui ma ugualmente 'efficace')... A maggior ragione mi devo per forza affidare a quella chce spero sia una strutturazione molto forte dei vertici societari, che non può bastare per vincere, ma che potrebbe evitare catastrofi anche se l'allenatore non fosse un top ma comunque uno bravo come ad esempio (cito il più quotato e quello che secondo me alla fine, piaccia o no, sarà il nostro allenatore) Spalletti.

      Elimina
    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  5. Io non saprei cosa aspettarmi, certo a giudicare dalla prestazione di domenica l'impressione è che l'Inter in questo momento sia un insieme di asset e non una squadra di calcio.
    Difficile ripartire da giornate del genere, più che per la prestazione di per sè per la somma dei fallimenti sulle spalle di gente come Handanovic e soprattutto Icardi, che dovrebbero essere l'anima del gruppo.

    D'altronde mi sembra che siamo nella situazione ideale per fallire di nuovo, dovessimo di nuovo rifondare. Non dovevamo arrivare a questo punto, anche senza centrare la champions non potevamo permetterci le umiliazioni che stiamo subendo.

    Ci sono idee sbagliate nella costruzione della squadra, è vero, ma partendo senza l'handicap de boer questa stessa squadra avrebbe probabilmente potuto lottare sino alla fine per le posizioni che le competono.

    Ho sentito dire che non abbiamo giocatori di personalità, i cosiddetti leader, in campo. A mio parere non è così, Medel Miranda ma anche Perisic e Icardi non mi sembrano giocatori senza temperamento.

    C'è bisogno di un bel lavaggio del cervello, se non arrivassimo a Conte (sigh) o Simeone temo che il prossimo anno sarà identico a questo, a prescindere dalla qualità degli acquisti e dal nuovo superdirettore con potere di firma.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'unico handicap della squadra è una dirigenza totalmente inadeguata, altro che de boer.

      Elimina
    2. Dici che ci mancano Branca e Oriali?

      Elimina
    3. La rifondazione fallisce per forza se a farla deve essere Ausilio da solo. Non è una questione di capacità (ma posso anche accettare chi non lo ritenga all'altezza, non è questo il punto) quanto di logica. Parliamo di una rifondazione che deve essere totale e che deve riguardare ogni aspetto della costruzione della squadra e dell'area tecnica. Come possa condurla un soggetto da solo e peraltro anche lui in qualche maniera 'comprensivo' della stessa area tecnica, è inspiegabile. È destinato a fallire per forza.

      Elimina
    4. Ragazzi, forza inter. Se cacciano Ausilio e vinciamo ben venga. Io a margine facevo notare che la costruzione del progetto non è storicamente il nostro forte. Se devo immaginare un inter vincente non mi viene in mente di cambiare d.s. ma di mettere un mister con le idee chiare, un manager carismatico. Poi che sia ausilio o giuntoli o bigon o un altro a portare a casa i giocatori voluti dal mister, sinceramente non mi sembra decisivo (a maggior ragione coi soldi di Suning).

      Se invece pensiamo di essere una squadra come che ne so, il siviglia o la roma (anche quella di sabatini) in cui a fare il progetto tecnico è la società, bene, allora sì bisogna cambiare d.s.

      A me sembra una strada più impervia e anomala per l'inter.

      Elimina
    5. Secondo me avere una dirigenza forte e un grande allenatore non sono due cose che devono essere alternative tra di loro. Poi nell'immediato tra le due cose probabilmente sceglierei... Simeone. Ma le lacune a livello dirigenziale penso andrebbero comunque colmate, magari per lo stesso allenatore potrebbero essere delle garanzie richieste come condicio sine qua non.

      Elimina
    6. Certamente è più difficile costruire una Società;la strada più breve è quella di affidarsi ad un allenatore che ne faccia le veci,ma non è certo la mia preferita.Se azzecchi tutto vinci per un certo periodo,ma quando l'allenatore se ne va, devi ripartitre da zero e forse anche più giù.
      E non è nemmeno sicuro che con un Conte allenatore ,senza un'adeguato supporto societario,si vada molto lontano. Penso sia arrivato il momento e che ci sia anche l'opportunità per l'Inter di diventare una "vera Società".

      Elimina
    7. D'accordo con entrambi. Temo che i rischi legati a un ristrutturamento totale della società siano maggiori e le possibilità di successo nel breve minori, però certo anche io mi auguro di avere una grande società prima o poi.
      Pierre, sull'impatto di Conte io sarei addirittura piu fiducioso che su quello del cholo. Ricordo la Juve della stagione precedente all'arrivo di Conte, la dirigenza era sempre Marotta Paratici Agnelli.

      Elimina
    8. io ricordo anche un Conte con l'atalanta e un Conte al Chelsea nelle prime giornate che fece come o peggio di De Boer...


      naturalmente lascio perdere Doping scommesse e calciopoli

      poi la differenza fra lo stagista e un allenatore con società dietro e tifosi che non lo insultano..



      Elimina
    9. Potreste avere tutti ragione. Io sono rimasto abbastanza impressionato dal chelsea quest'anno. E' la stessa squadra che l'anno scorso non ha centrato l'europa league.

      Su De Boer: certo non c'è la controprova e magari hai ragione tu. A me è sembrata una scelta molto infelice!

      Elimina
    10. bhe il Chelsea nel 2014 /15 aveva vinto il campionato con 8 punti di vantaggio sulla seconda

      Conte e' un grandissimo allenatore ma io non voglio l'uomo. Rappresenta la juve

      su De Boer anche a me e' parsa una scelta errata ma dopo averla fatta si doveva "proteggere" meglio l'allenatore da tutti.

      dopo averlo definito stagista sembra ora un grandissimo allenatore..

      Elimina
  6. In tutto questo, ci sono interisti che pensano alla sconfitta volontaria per non fare i preliminari dell'El. Lol.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in questo senso giornata sfavorevole per i viola che non son riusciti a perdere, nonostante Kalinic abbia imitato Candreva con il rigore (anzi ha fatto addiritura meglio ciabattando anche il facile tap-in) e così ha dovuto guadagnare un punto su Inter e Milan, il quale ha sfruttato al meglio il turno favorevole.

      Elimina
  7. Mi fa male pensare ad interisti che auspicano una sconfitta della propria squadra. A me dispiace anche quando perde una nostra squadra giovanile. E per questo devo ringraziare Luciano dal quale ho imparato ad apprezzare tutti quelli che indossano i nostri colori trentenni o adolescenti.

    RispondiElimina
  8. Luciano, ti prego, parla un po' di giovani.... Sabato e Domenica a un um torneo che il mio più piccolo ha partecipato a Bardolino ho visto giocare anche l'Inter (penso fossero i 2007 visto che il mio è un 2006). Molto bravi il 10 ed il 9. Quest'ultimo biondino e mancino....

    RispondiElimina
  9. cmq ne vedo tanti di interisti che non vogliono arrivare in EL per i preliminari a luglio

    interessante capire cosa sarebbe meglio fare :
    arrivare 7 / 8 e partire da 0 solo con la testa al campionato

    oppure arrivare 6 e avere l'impegno EL al giovedì

    cmq se preferite la prima soluzione dobbiamo perdere le partite..

    la Uefa dovrebbe farsi 2 domande sulla EL e sul preliminare a luglio

    RispondiElimina
  10. Il Giornale propone la clamorosa ipotesi di un ritorno di Roberto Mancini. Poco credibile, ma poiché parlavamo di lui prima, vi riporto la notizia per quella che è.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nuovo sondaggio. Non credo affatto alla notizia, ma giusto per 'sondare' gli animi sulla questione. Lo trovate nella colonna a dx del blog: Saresti favorevole a un ritorno in panchina di Roberto Mancini?

      Elimina
    2. non ci credo ma per l'anno prossimo direi proprio di si

      meglio lui di Conte o Spalletti

      purtroppo ci son tifosi che lo odiano perché l'anno scorso non ci ha fatto vincere quindi sarebbe un cmq un percorso molto complicato

      questa stagione neanche Mourinho potrebbe migliorarla

      Elimina
    3. In linea di massima sono sempre favorevole ad avere fra le nostre fila professionisti competenti. Ma penso non ci siano più i giusti presupposti.per dire, io non sono nemmeno per il ritorno di Mou, che ho adorato nei due anni con noi...Mi piacerebbe che anche noi riuscissimo a "scoprire" un profilo nuovo, coraggiosamente, che si imponesse da noi. Ma temo che non succederà mai. Ed i motivi sono, penso, noti.

      Elimina
  11. Ad agosto facevo fatica a capire il comportamento di Mancini e del suo tira e molla con la società, ora a distanza di mesi penso che era l'unico ad avere le idee chiare lì in mezzo...

    RispondiElimina

  12. Caro Djorkaeff, lo so che ritornare sul passato non serve se non da lezione, ma anch'io resto convinto che Mancini era la nostra miglior soluzione, era arrivato quarto e ci aveva fatto riprovare il piacere di essere primi in classifica.

    Se siamo riusciti nell'impresa di farlo andare via lo dobbiamo a quell'incompetente di Erik Thohir e il suo pupillo De Boer...

    Se avessero preso i giocatori da lui richiesti, mi sembra Zabaleta, Toure' un paio d' altri e quest'anno con Joao Mario, Gagliardini e forse Banega avremmo sicuramente centrato la CL. Ricordo anche che il Mancio aveva già' capito il problema Icardi perché' in alcune partite non lo aveva schierato.
    Vedi invece la gestione di Dzeko da parte di Spalletti, che lo ha plasmato così' come deve essere un centravanti moderno....mi fermo qui.

    Ora come orfano di Mancini non saprei proprio chi prenderei come allenatore, considerato che gli unici che potrebbero fare la differenza, Simeone e Conte, mi sembrano irraggiungibili... In tutti i sensi.
    Vorrei essere ottimista e sperare che il Cholo mantenga la promessa - un giorno allenero' L' Inter - !!
    Non parlo della riorganizzazione della società', non saprei come risolvere i vari problemi, mi sembra che ci vorrebbe un post dedicato.
    Comunque peggio di così' non può' andare, l' unico potrebbe essere Spalletti, dandogli però' carta bianca sulla squadra attuale e sulla campagna acuisti. Comunque sempre W INTER !!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora perché De Boer sarebbe responsabile della risoluzione consensuale di Mancini? Forse Mancini è responsabile dell'esonero di Mazzarri? Non penso. L'acredine ingiustificata toglie valore alle argomentazioni. credo io, ovviamente.

      Elimina
    2. Penso che Claudio si riferisse a Thohir ovviamente (e che al contempo volesse esprimere magari un mancato apprezzamento nei confronti del mister olandese). Chiaro che de Boer non abbia responsabilità in tutte le vicende che hanno portato alla risoluzione consensuale del contratto tra Mancio e l'Inter.

      Elimina
    3. Emiliano io non voglio mica polemizzare. Mi piacciono gli interventi argomentati, anche (o forse sopratutto) se non li condivido. Quando si eccede nell'attaccare qualcuno si perde in argomentazioni e, magari, si "obbliga" qualcun altro a "contro eccedere" in difese, magari d'ufficio. E' quello che, non me ne voglia, rimprovero (molto amichevolmente) a Fabio su Icardi.

      Elimina
    4. Senza dubbio. Scusami per l'intervento (il tuo commento comunque non era affatto 'scomposto' in ogni caso). Cercavo di interpretrare il pensiero di Claudio. Naturalmente non posso pensare che consideri FdB responsabile della fine del rapporto di collaborazione tra il Mancio e la nostra società.

      Elimina
    5. Ho delle riserve su Mancini, non sono sicuramente un manciniano, per esempio l'anno scorso trovo sia stato un grave errore vendere Guarin per prendere Eder. Fatto sta che lui ha dimostrato di saper costruire squadre forti e quadrate, sia da noi che al city. Probabilmente seguendo le sue indicazioni avremmo fatto meglio quest'anno invece del mezzo disastro che abbiamo fatto fuori e dentro il campo.

      Elimina
    6. Su icardi ho SEMPRE argomentato con dati di fatto...
      Cmq tranquillo amstaf, la vediamo differente su maurito ma probabilmente su mille altre cose la pensiamo.in modo uguale. Di certo sul nostro amore per l inter

      Elimina
  13. Ho votato sì Emiliano, anche se la considero un'ipotesi veramente remota.
    Ottimo post il tuo e spero tu abbia ragione quando affermi che:"...ma razionalmente io non vedo nessuna ragione per la quale si debba perseverare nell'errore". Sai quale è il mio dubbio ? Penso a questa stagione non vedo nulla di razionale nella gestione della nostra squadra e soprattutto società. Consideri Spalletti allenatore su cui puntare per tornare a vincere,diciamo nel medio periodo ? Oppure solo un buon allenatore, capace di portarci nei primi quattro posti ma non oltre ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per quanto anch'essa 'irrazionale' l'ipotesi di un ritorno di Mancini sarebbe tecnicamente la migliore possibile tra tutte quelle paventate, considerando irraggiungibili Simeone e Conte. Naturalmente anche io non penso che accadrà, ma ho comunque lanciato il sondaggio per alleggerire la discussione e renderla meno pesante rispetto a quello che è il momento...

      Spalletti... Intanto è l'unico allenatore tra i venti di Serie A che abbia vinto qualcosa (oltre Allegri). Al di là dei successi ottenuti in Russia, non vanno dimenticati quelli raccolti sulla panchina della Roma negli anni in cui eravamo noi a dominare in campionato... E che come tali, data la nostra manifesta superiorità, vanno considerati come buoni risultati.

      Detto questo, lo considero bravo e mi sembra che nell'ultimo anno abbia dato prova di essere anche abbastanza duttile e flessibile sul piano tattico, molto più concreto che in passato e direi che sta facendo un'ottima stagione (anche se ha preso un paio di inciampi non di poco conto in CL e Coppa Italia).

      Penso che pensare di vincere nell'immediato sia inverosimile, ma se pure solo centrasse la qualificazione in CL il risultato sarebbe ottimo e significherebbe un passo in avanti importante nel processo di crescita. In tal caso valuterei il suo operato nel corso della stagione da tutti i punti di vista... l'importante intanto sarebbe centrare l'obiettivo. Tatticamente mi sembra molto preparato, sul piano caratteriale... non ha il carisma del Mancio, di Mou, di Simeone oppure di Conte, ma comunque anche allenare a Roma non è facilissimo (come abbiamo visto) e lui diciamo che si è disimpegnato abbastanza bene.

      Sono dati di fatto. Non sono un suo grandissimo tifoso, ma va detto che la sua scelta sarebbe appunto 'razionale'. Questo è innegabile.

      Elimina
  14. Forse qui qualcuno non si ricorda il comportamento da" bimbo viziato" di Mancini nel giugno scorso ed a Riscone si notava già un'atmosfera con poco entusiasmo; detto questo resta la pessima gestione della situazione da parte di Thohir & C.

    RispondiElimina
  15. No vi prego Mancini basta, ci ha provato con il suo mettersi a specchio avrà avuto una pessima rosa ed il 4 posto è un miracolo ma proviamo altro lui ha fatto il suo tempo ed è portatore di un pianginismo che reputo insopportabile e da tipici perdenti

    RispondiElimina
  16. ritorno di Mancini, siamo proprio diventati un Palermo qualsiasi ... :(

    RispondiElimina
  17. A parte l'allenatore, va rinforzata la squadra utilizzando le risorse economiche che la nuova proprietà possiede. I soldi sono vanno comunque utilizzati al meglio non trascurando gli acquisti e le strutture per le giovanili.

    RispondiElimina
  18. Al di là di chi alla fine verrà ad allenarci, il fatto che stiamo provando insistentemente ad ingaggiare Conte e Simeone è di per se rassicurante.
    Emiliano scrive: "posso dire sicuramente di aver visto un Genoa messo molto meglio in campo di noi e dove ogni giocatore dava qualcosa in più sul piano atletico rispetto ai nostri".
    Lo hanno visto tutti eppure c'è chi si ostina a negare anche l'evidenza...la squadra era spezzata in due, sbilanciata, giocatori che giravano a vuoto.....i ragazzi non sono esenti da colpe ovviamente, ma se non sei tranquillo il tuo rendimento ne risente....trovo inspiegabile la metamorfosi di Gagliardini, autentico farò nelle prime partite e adesso assolutamente avulso dal gioco.......un Kuzmanovic qualsiasi.
    Capite l'importanza di un martello come Conte? Non mi interessa nemmeno sapere che tipo di impostazione vorrà dare (eventualmente) alla squadra, mi interessa invece quella che per me la sua peculiarità principale....saper "mettere il pepe al culo" di giocatori e società......ed in questo credo di poter dire che sia il migliore!

    RispondiElimina
  19. Secondo il cds sarebbe fatta per Schick... il giocatore però resterebbe un'altra stagione a Genova. Fosse vera, sarebbe in ogni caso un'ottima notizia, unità alle voci su Bastoni che dovrebbe essere stato preso con la stessa formula.

    Non sarà invece riscattato Awua, ma questo ce lo aveva già fatto intendere Luciano. Mi pare che la cifra per il riscatto fosse particolarmente onerosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. due milioni, assolutamente non "meritati" per le POCHE volte che l'ho visto in TV.

      Elimina
    2. Ricordo che ce lo aveva anticipato Luciano un po' di tempo fa. Due milioni è una cifra molto importante direi.

      Elimina
  20. io non capisco una cosa se basta agitarsi in panchina urlare e gesticolare per far rendere i giocatori di più perché non lo fanno tutti gli allenatori???

    uno che mi sembra tra l'altro tranquillo in panchina è Ancelotti qualcosina ha vinto..

    Abbiamo "massacrato" Gagliardini per essere andato a vedere Juve - Barca ma poi ci facciamo andar bene Conte..

    questo proprio non lo capisco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sembra che mettere in dubbio la qualità del lavoro di Conte in questi anni sia un po' disonesto. Detto ciò, anche a me va di traverso.

      Elimina
    2. già scritto che conte è un grande allenatore

      mi fa specie che un simbolo juventino sia ben voluto dalla nostra tifoseria..

      alla prima sconfitta immagino già i commenti (cmq non parlo di questo blog ma in generale)

      Elimina
  21. Sono completamente d'accordo con te

    RispondiElimina
  22. Se è vera splendida notizia l'acquisto di shick

    RispondiElimina
  23. Nuovo post online su un tema di 'attualità' e con considerazioni generali sull'Europa League dal punto di vista dell'influenza che la partecipazione alla competizione ha sull'andamento in campionato: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/05/il-problema-europa-league.html

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.