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domenica 17 settembre 2017

Contro ogni catastrofismo: Crotone - Inter 0-2

L'Inter (foto: ANSA) vince a Crotone con le reti di Skriniar e Perisic. Quattro vittorie su quattro partite per i ragazzi di Spalletti che si confermano in testa alla classifica.

Questa volta scrivo il mio commento sulla partita dopo aver letto e visto sul web la maggior parte delle considerazioni di quelle che sono considerate le 'voci' principali del tifo interista.

Devo dire che pure rispettando il punto di vista di ciascuno, dopo avere raccolto un tot. di commenti, non riesco proprio francamente a ritrovarmi nel giudizio negativo dei più non tanto alla prestazione di Crotone ma all'Inter di Spalletti nel suo complesso.

A parte che ho letto commenti secondo me allucinanti tipo che staremmo già in una fase di regressione oppure che Borja Valero abbia già finito la benzina.

Commenti questi ultimi che senza offesa per nessuno non vado neppure a commentare perché li trovo veramente fuori da ogni logica e privi di ogni attendibile riscontro e/o prova a sostegno.

Venendo intanto nella specie a quella che è stata la partita di Crotone, non ci sono dubbi che questa sia stata una partita difficile.

Anzi difficilissima.

Sono d'accordo: questa volta l'avversario, cioè il Crotone, ha giocato meglio di noi e gli faccio i complimenti.

Li avevo peraltro fatti anche alla Spal settimana scorsa. Sebbene in quella occasione specifica ritengo che la nostra vittoria sia stata più facile di questa ottenuta in trasferta allo 'Scida'.

Sapevamo già alla vigilia che non sarebbe stata facile comunque, Spalletti aveva detto 'nessuna presunzione', e va detto che la bravura di Nicola nel disporre la squadra in campo (oltre che la tenacia di ogni singolo della squadra crotonese) ci ha creato più che qualche problema.

Personalmente conto quattro occasioni da goal nette per l'avversario, su cui spicca quella di Tonev nel secondo tempo e che giustificano l'assegnazione della palma del migliore in campo al nostro portiere Samir Handanovic.

Primo tempo secondo me 'noioso' con qualche squillo da entrambe le parti (anche noi abbiamo avuto una netta palla goal con Joao Mario che ha calciato di poco a lato della porta difesa da Cordaz).

Mi aspettavo una pronta reazione dopo l'intervallo ma invece è stato proprio il Crotone a fare meglio e dare oggettivamente qualche cosa in più sul piano dell'intensità e del gioco.

Poi la abbiamo vinta comunque, secondo me per una superiorità comunque dei nostri singoli rispetto agli avversari e perché nonostante tutto non abbiamo mai mollato ed è stata una vittoria 'legittima' ottenuta non a caso con i goal di quelli che sono forse stati i nostri migliori giocatori fino a questo momento.

Skriniar che finalizza in maniera un po' rocambolesca una palla ricevuta a centro area su calcio di punizione di Joao Mario dalla sinistra.

Perisic che di nuovo chiude la gara dopo essere stato servito da Joao Mario al termine di una percussione centrale.

In nessun caso comunque non parlerei di presunzione da parte nostra: non riscontro nessuna insufficienza da parte dei nostri giocatori.

Semmai un impegno ancora maggiore da parte dell'avversario oltre che una interpretazione tattica eccellente da parte dell'allenatore e dei singoli.

Ma una squadra che vince una partita come questa non è presuntuosa, ma è una squadra che ha perlomeno un gruppo importante e che non molla mai e questo penso sia un grande merito che va riconosciuto a Spalletti e ai giocatori.

A differenza che le altre volte, faccio un post diverso e sempre sulla base dei commenti che ho letto in giro affronto punto per punto determinate questioni su cui sento di volere intervenire.

1. Il Crotone meritava di vincere.

Ho già in parte argomentato su questa questione.

Il Crotone ha giocato meglio di noi.

Faccio i complimenti a Nicola e ai giocatori.

Il mister in particolare ha indovinato tutte le mosse, specie quella a sorpresa di Tonev al posto di Trotta: praticamente un finto attaccante e la cui velocità ha in effetti messo in difficoltà Miranda. Non a caso il giocatore ha avuto due nette occasioni da goal.

Meritare di vincere poi è una argomentazione che lascia sempre il tempo che trova.

Come detto, mi sembra che abbiamo avuto una reazione importantissima come gruppo e a questo punto dimostrando una tenacia e una voglia di vincere non inferiori a quelle dell'avversario.

Bravi noi, ma sicuramente complimenti al Crotone, che mi sembra anche quest'anno una squadra che potrà lottare per la salvezza.

2. L'Inter di Spalletti gioca male.

Francamente mi sembra una osservazione priva di fondamento.

Abbiamo disputato quattro partite ufficiali.

Secondo me l'unica in cui abbiamo giocato in maniera poco brillante è stata l'ultima.

Anche contro la Spal abbiamo giocato da squadra e con tutte le difficoltà del caso, rimarco che eravamo in vantaggio già dopo venti minuti.

Abbiamo fatto la partita che volevamo.

Che la Spal sia stata più aggressiva mi sembra normale: erano in svantaggio. Mentre noi abbiamo potuto gestire.

Non siamo spettacolari forse ma nonostante si sia solo alla quarta giornata io vedo già una certa compattezza. Adesso ovviamente dobbiamo continuare a lavorare duro per crescere ancora.

Mi sembra evidente che siamo solo all'inizio di una strada molto lunga e difficile da percorrere.

3. Spalletti pratica un gioco troppo dispendioso.

La critica va nella specie al modulo, il 4-2-3-1, che si vuole richiamare essere lo stesso di Mancini, de Boer, Pioli e come tale già rivelatosi fallimentare. Tanto più che molti interpreti sarebbero poi gli stessi che in passato.

Fermo restando che i 'numeri' nel calcio contano poco oppure nulla e che abbiamo argomentato sulla questione variamente nei giorni scorsi e - anzi - a partire dall'annuncio di Spalletti come nuovo allenatore, mi pare evidente che questa tesi non corrisponda al vero.

Al contrario mi sembra che Spalletti abbia bene individuato le caratteristiche di ogni singolo, che cerca di mettere nelle condizioni di rendere al meglio.

La ricerca del possesso palla in mezzo al campo, dove si accentra sovente Candreva e comunque mai fine a se stesso, va proprio nella ricerca di praticare un calcio intelligente e che punti a far scoprire l'avversario e trovare lo spazio dove inserirsi.

È chiaro che questa soluzione non può funzionare sempre, ma la ricerca del palleggio va proprio secondo me anche vista nella funzione di evitare di ricercare con insistenza di sfondare sugli esterni, consapevole che questo gioco sia molto dispendioso e effettivamente non sempre redditizio.

Ma non trovo che sia un calcio dispendioso, mentre che possa rivelarsi funzionale è evidenziato da diverse occasioni da goal create in questo modo. Anche se pure sotto questo aspetto possiamo e dobbiamo migliorare e lo faremo secondo me solo quando i vari Joao Mario, Brozovic, Gagliardini, Vecino riusciranno a dare ancora di più dal punto di vista degli inserimenti con e senza palla.

4. Mancano alternative davanti.

Questo è un dato di fatto e qualche cosa su cui il nostro allenatore deve lavorare alla ricerca di una soluzione.

Come detto si tende a praticare molto il possesso palla all'altezza della trequarti per cercare poi il momento giusto per l' 'imbucata' ma se a sinistra Perisic può andare nell'uno contro uno (manca ancora il contributo di Dalbert) a destra evidentemente Candreva non è capace di fare lo stesso.

Resta inoltre il discorso relativo la 'solitudine' di Icardi, un problema molti insistono sia risolvibile solo cambiando modulo.

Io sono contro un passaggio al 4-4-2 francamente, che trovo sarebbe molto più dispendioso del sistema di gioco attuale. 

Non mi sembra neppure che in rosa vi siano gli interpreti adatti a praticare un gioco di questo tipo.

Credo che Mauro vada aiutato con un maggior dinamismo e prepotenza dei centrocampisti, che tra l'altro a occhio - come richiamato nel punto procederente - possiedono caratteristiche che potrebbero pesare negli inserimenti con e senza palla in area di rigore.

Lo stesso Joao Mario del resto, per quanto ancora non del tutto convincente, mi pare che sia stato più volte decisivo e anche ieri contro il Crotone autore di un assist al termine di una sua percussione in zona centrale (contro la Spal aveva procurato un rigore...).

Da valutare l'inserimento sulla trequarti di Eder. 

Spalletti ci sta pensando ma se non ci ha ancora provato è chiaro che sia anche per una questione di equilibri.

5. Siamo troppo leggeri in mezzo.

Sì e no.

Cioè abbiamo perso tantissimo con la partenza di Medel e Kondogbia: questo è un dato di fatto.

Ma se Borja Valero non è sicuramente un incontrista, penso che Gagliardini e Vecino possano ancora crescere molto da questo punto di vista.

Potrebbe essere interessante provare con maggiore insistenza un 4-3-3 dove anche Brozo e Joao Mario potrebbero nel caso essere tra i tre di centrocampo, ma anche qui penso che Spalletti stia facendo delle sue valutazioni relative gli equilibri complessivi della squadra.

Che manchi un giocatore con determinate caratteristiche è comunque innegabile.

In definitiva penso che i tre punti di Crotone siano importantissimi e che nessuno di noi si aspettava di andare lì a fare una passeggiata.

Non ci sono e non ci saranno partite facili: Bologna, Benevento, Genoa... Saranno altre tre partite combattute fino alla fine.

Siamo una buona squadra ma non siamo una grande squadra e comunque in generale anche le big possono avere le loro difficoltà contro questi avversari.

Prendiamo atto però del fatto che abbiamo centrato altri tre punti e facciamo comunque i complimenti al mister e la squadra per il lavoro fatto.

Parlare di 'regressione' dopo quattro partite e per giunta dopo due vittorie mette per 2-0 non ha senso. Se vogliamo parlare di una squadra 'imperfetta' e che deve ancora necessariamente crescere se vuole andare in Champions, ci sto.

Ma niente catastrofismi, lavoriamo duro e come ha detto il mister, niente presunzione: sono sicuro che Spalletti sia il primo a mettere in discussione se stesso.

Dobbiamo crescere e secondo me si cresce anche attraverso partite così difficili come questa.

Avere anche vinto per quanto mi riguarda non è semplice fortuna ma un grande merito.

Emiliano D'Aniello

33 commenti:

  1. Transfermarkt (a differnza che qualche giorno fa) dà Pio Francesco Russo come elemento parte ancora della nostra squadra invece che alla Cremonese. Evidentemente alla fine il giocatore non deve essere più partito. Luciano oppure Giancarlo, lo avete per caso visto in campo ad allenarsi o avete qualche notizia in più?

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  2. Su Bersellini condivido con tutti voi il ricordo di 'Spillo' Altobelli ripreso sia dalla Gazza che da Repubblica:

    "Mi sono sentito con i vecchi amici dell'Inter, siamo tutti in contatto via chat, e in questo momento posso dire che fra tutti noi c'è un grande momento di malessere". L'ex centravanti dell'Inter scudettata del 1980, Alessandro Altobelli, rivela tutto il suo dolore, condiviso con altri campioni dell'epoca come Gabriele Oriali, Giuseppe Baresi ed Evaristo Beccalossi. "Bersellini è stata la mia grande fortuna - continua "Spillo" - Fu lui, appena arrivato all'Inter, a volermi in nerazzurro e lì mi fece crescere e diventare, grazie ai suoi allenamenti e al suo metodo, tutto quello che sono stato - ricorda l'ex attaccante, poi campione del Mondo nel 1982 - Il merito è suo: evidentemente aveva visto qualcosa in me, qualcosa su cui lavorare e credere. Fu la mia fortuna e anche quella dell'Inter, che in quei 5 anni, oltre al campionato vinse due Coppe Italia, raggiunse una semifinale di Coppa campioni e battè due volte la Juventus in goleada". Eppure, il soprannome di Bersellini era "Sergente di ferro"... "Questo perché decideva tutto lui - spiega Altobelli - Perché credeva fortemente in quello che faceva, anche a costo di sbagliare. In effetti, oltre ad essere un grande tecnico, insisteva molto sulla preparazione atletica e all'epoca, in questo senso, fu un innovatore: aveva già introdotto lo stretching, ad esempio, nessuno lo faceva. Certo, poi c'erano anche ritiri dal venerdì fino alla metà della settimana successiva... Ma per vincere servono sacrifici e questo è il più grande insegnamento che ci lascia".

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  3. Anche l'Under 17 vince 3-0 contro il Venezia in trasferta.

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    1. si hai ragione . Oggi purtroppo non sono venuto a interello
      perché avevo un impegno inderogabile . Ci vediamo presto.

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    2. C'ero anch'io e avevo 16 anni sigh !!!!

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  5. Pio è rimasto all'Inter, pare perché la documentazione per il trasferimento a Cremona non sia stata consegnata in tempo

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    1. Farà parte del gruppo di VecchiSe hai informazioni al riguardo ovviamente.

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  6. Condivido praticamente tutto del post di emiliano, come si vedrà anche dal mio post quando sarà pronto e verrà pubblicato

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  7. Emiliano: non credo. Ho visto alcuni allenamenti della primavera (oltre alle partite) ma Pio non c'era. Almeno mi è parso.

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  8. Under 16: Inter H. Verona 3-0

    I nerazzurri tornano a giocare a Interello dopo circa 3 mesi dalla grande delusione estiva quando furono sconfitti dalla juve in una stran finale per il titolo italiano.

    La superiorità dell'Inter era evidente e si era manifestata in tutta la stagione, ma la juve giocò la partita della vita mentre i nostri a detta di alcuni che erano in loco, vissero la viglia del match nella colpevole sicurezza della loro superiorità.

    Purtroppo (o per fortuna) nel calcio la superiorità la sancisce solo il fischio finale dell'arbitro.

    Archiviata la delusione, ecco il salto di categoria, con un nuovo mister e con qualche nuovo arrivo, ma anche con giocatori che hanno fatto il doppio salto, passando direttamente agli U17 (Pirola, Esposito, Cester, Squizzato, nella prima giornata anche Cancello).

    L'avvio di campionato è sfortunato: a Ufdine viene espulso ben presto buba e giochiamo quasi tutta la partita in 19 uomini. Andiamo comunque in vantaggio, ma veniamo raggiunti a un minuto dal termine.

    Con il Verona è una verifica importante: la squalifica di Buba determina la discesa di cancello, che si riverà decisiva.

    Il Verona nella scorsa stagione giocata da dominatori (ricordiamo gli otto punti di distacco inflitti all'Atalanta e il numero ben più consistente inflitto al Milan) ci aveva messo in difficoltà: in casa loro erano andati in vantaggio per 2-0 e poi avevamo recuperato la vittoria nel secondo tempo.

    La loro forza è soprattutto nella punta di colore Yeboah, giocatore di grande progressione e forza fisica.

    Noi scendiamo in campo con questa formazione:

    Anane

    Emeric Sottini Airoldi Tinazzi
    Weiser Sangalli Simic

    Barazzetta Cancello Bonfanti

    I nuovi sono tre: Airoldi Weiser Bobfanti.

    Il match si dimostra subito ostico (il risultato finale non tragga in inganno...). La partita la fanno loro, complessivamente più fisicati, ma la nostra difesa regge bene e in ripartenza davanti abbiamo uomini che possono far male.

    Mi stupisce la scelta coraggiosa del mister di schierare un centrocampo di grande qualità ma non eccleso sul piano della forza fisica, dove solo Simic, senza essere un colosso, è atleticamente formato.

    Ci pensa Cancello a portarci in vantaggio: prima si libera con una percussione individuale, ma spara alto, poi conclude da vero uomo d'area un'azione Barazzetta Sangalli.

    Gol che è espressione di una superiorità tecnica abbastanza netta, non certo del volume di gioc espresso.

    Il tempo termina così, senza grandi scosse, se non per un bell'intervento di Anane

    E allo stesso modo inizia la ripresa con il verona che spinge epr torvare il pareggio e noi che ripartiamo.

    Quando il mister sostituisce contemporaneamente i due esterni, ho qualche perplessità: forse c'era qualche altro che appariva in difficoltà.

    Invece, alla prima azione, oristanio se ne va irresistibile e mette un pallone in mezzo che Verzeni infila con sicurezza.

    E pochi minuti dopo un'azione di identica concezione vede Verzeni in acrobazia mancare di poco il bersaglio.

    Partita decisa: il tempo per gli altri cambi e poi, allo scadere ancora Cancello sigla la sua doppietta personale.

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  9. Prestazioni individuali

    Anane: in una giornata in cui si vince 3-0, sembreraà strano ma meriterebbe di dividere con Cancello la palma del migliore: due grandi parate, una sul 2-0 proprio eccezionale

    Guedegbe: c'era in tribuna il ct delle giovanili a vedere anche lui, che per altro è già stato convocato. Se la cava bene dovendo marcare Yeboah, che non gli scappa quasi mai

    Sottini: ottima prestazione dell'ex cremonese, che spostato da centrocampo a perno della difesa, fa valere la sua concentrazione e la sua fisicità

    Airoldi: costruisce una bella diga in mezzo, insieme a Sottini. Dà l'impressione di avere margini di miglioramento

    Tinazzi: sono sincero, lo scorso anno proprio non mi incantava. L'ho trovato molto migliorato, in marcatura ma anche per una maggior sicurezza nelle giocate.

    Weiser: piedino educatissimo, ma atleticamente lascia molto a desiderare (specie quando deve rincorrere). Naturalmente con la palla fra i piedi si vede la qualità. Forse diventera un centrocampista, ma al momento per me è più trequartista.

    Sangalli: ancora una grande prova per il “mio” Sanga: titolare inamovibile a Udine e oggi. Ha fosforo e sa giocare con semplicità ed efficacia. Crescuto in altezza, deve solo completare lo sviluppo muscolare

    Simic: anche per lui un ruolo nuovo. Dei tre centrocampisti è quello con maggior fisicità ma anche quello che tende a tenere di più la palla che certo non gli scotta tra i pie di ma che dovrebbe scorrere più velocemente.

    Barazzetta: opposto a un giocatore di colore dalla grande fisicità, stenta a prodursi in quegli assolo irrefrenabili che sono la sua caratteristica. Però dà comunque il suo contributo importante, nelle due fasi.

    Cancello: autentico rapace da area di rigore. Migliorato nel fisico già ottimo e nella sicurezza nei suoi mezzi, in categoria (ma a volte salirà penso) è in grado di fare la differenza in qualunque momento

    Bonfanti: su di lui giudizioda rivedere fra qualche partita. Ottimo fisico, buoni movimenti, non riesce a essere incisivo. Si dovrà darliil tempo di inserirsi

    Tra i subentrati si segnalano Verzeni, autore del gol e di diverse iniziative pericolose, Oristanio (irrefrenabile, mette in crisi la difesa ospite).

    Orinaria amministrazione per gli altri, con Goffi che si segnala per la buona disinvoltura nel gestire la palla.

    Dei miei tre ex pupilli degli anni passati, Sangalli è ormai una realtà, Verzeni, molto rafforzato muscolarmente, è ora in grado di far valere il suo spunto veloce e il suo gioco lineare e incisivo, Goffi è quello ancora un po' in ritardo nella crescita muscolare, ma con le qualità che ha, aspettarlo è doveroso. A questi aggiungerei Oristanio, anche lui non un colosso, ma oggi mi è molto piaciuto


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  10. Luciano, ieri eri in tribuna a vedere il derby?

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  11. Non so, non riesco, per mia incapacità, a capire quando la fortuna prevale sul merito. Quando la fortuna è ricercata e quando è casuale. Come detto nel precedente post il merito è quello di crederci sempre e di rimanere compatti, sempre dentro il match. Questo sicuramente è un merito e mi sembra una squadra più intelligente rispetto a quella di due anni fa, per cui dovremmo essere in grado di mantenere questa caratteristica per più di un girone. Forse vedo il bicchiere mezzo vuoto perché tipo le prime due le mie aspettative erano abbastanza grandi (nonostante non pensavo potessimo vincere facilmente). Ora altra trasferta molto tosta, il Bologna ha fatto due ottime partite con Napoli e Fiorentina e ha ottenuto zero punti.

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    1. Bè non dimentichiamo che le parate di Handa non sono fortuna, bensì un merito.

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    2. La fortuna può essere una componente. Ma io penso che le parate del portiere, come dice Karlito, fanno parte del gioco esattamente come le giocate del centravanti. A parte questo nel finale abbiamo comunque tirato fuori il coraggio per fare due reti e vincere la partita. Questo significa che - anche se loro hanno probabilmente fatto meglio - alla fine abbiamo avuto noi la forza di capitalizzare e fare due reti. E questo è un merito innegabile. Non toglie che il Crotone abbia fatto una bella partita, meritano tutti i complimenti del caso, ma abbiamo vinto: 2-0 è comunque un risultato netto e dal punto di vista dell'impegno e del gruppo Spalletti può sicuramente essere soddisfatto. Meno sul piano del gioco, questo in parte per meriti altrui, in parte per demerito nostro... ma su questo aspetto abbiamo e dobbiamo ancora lavorare e lo sappiamo bene.

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    3. Io trovo le critiche all'Inter eccessive. Siamo reduci da un settimo posto e da una campagna acquisti funzionale ma forse incompleta e comunque inferiore a certe aspettative. Mi sembra migliorata la guida tecnica e l'organizzazione societaria, Speriamo basti per la zona champions.

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  12. No Chris: con la Primavera alle 13 e Crotone inter alle 15.00 non avrei potuto vederle entrambe

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  13. Post in fase di rifinitura. Domani mattina lo rileggo e lo invio

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  14. Mamma quanto è forte Pellegri...peccato non averlo preso. Con tutto il rispetto per il buonissimo Pina e gli altri nostri ma questo è di un'altra categoria. Ha tutto per diventare il più forte attaccante italiano di sempre. A 16 anni è già giocatore vero....corsa,resistenza,potenza,padronanza e protezione del pallone, facilità di calcio e senso della posizione. Attitudine al gioco di squadra e killer instinct. Se non lo prende la Juve questo finisce al Real Madrid o in Inghilterra

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    1. E daje con la Juve sergio, ops Ivan..
      Pellegri per tua e nostra sfortuna sembra indirizzato al Milan, come detto da Riso a fine mercato.
      E comunque ci andrei piano, il ragazzo sembra forte forte in relazione all'età ma non rispetto a quello che esprime sul campo.
      Ha grande fisicità e sa già stare in campo, ma a livello tecnico non griderei al miracolo.
      Chiaramente lo vorrei all'Inter ma che Pellegri diventi un fenomeno è tutto da vedere.
      Ricordo ancora gente parlare di Cerri come nuovo Van Basten... o di Scuffet come nuovo Zoff.. Santon nuovo Facchetti.. De Sciglio nuovo Maldini.. vado avanti?
      Calma con i giovani, magari fra 5 anni Pellegri gioca in serie B e allora sai che risate caro Ivan/sergio?

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    2. E insisti con sto Sergio...comunque non penso anche io che possa avere la qualità di un ibra in termini di palleggio e giocate, a dispetto di quanto si dice. Ma calcia piuttosto bene e sa servire cross e assist non imprecisi. A 16 anni quanti sono così pronti? Non è un 19 enne che potrebbe avere non molti margini di crescita ma è un ragazzo nel pieno dello sviluppo....male che vada si tratta di un Vieri con molta più qualità

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    3. Ma Ivan è il fratello di Sergio?

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    4. E' una grande famiglia non dimentichiamoci di Alessio con il suo mitico intervento maiuscolato

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    5. No, Ivan è sergio con un altro nickname.
      Lo ha creato a luglio per "auto-spalleggiarsi" nella crociata pessimistica sull'Inter che sarebbe arrivati tra il sesto e l'ottavo posto.
      Diciamo che ha un'identita confusa.. quello che non cambia è sempre l'indole di vedere la luce negativa sull'Inter e far passare la juve come una corazzata destinata a dominare per anni.

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    6. Sì, ricordo quella giornata. Nel senso "è quell'Ivan lì o un altro utente?". Capito!

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  15. Pellegri è un investimento che va fatto.
    Personalmente penserei anche a vendere Icardi tra due anni.

    Pienamente non è alternativo a Pellegri, starebbero benissimo in coppia.

    A meno che non credano fortissimamente in colidio e odgaard.

    Comunque, non aver preso i genoani a luglio è stato un errore che rimpiangeranno per molto.

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    1. Un po' come quando Moratti disse che non interessava patoperche avevamo già Balotelli.
      Una enorme cazzata, per me .

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    2. Cosa significa errore in italiano?

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    3. Carlo, non credo che in società sia cambiato il giudizio sui due giovani, o la volontà di portare a termine l'operazione di mercato con il Genoa (come altre che sembra fossero imbastite/pianificate).
      Non parlerei di errore

      poi concordo con Capt. Cambiasso, andiamoci piano sui giovani...altrimenti diventiamo anche noi parte attiva del circo mediatico, ripeto, circo...

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  16. Sto editando il post di Luciano. Tra poco sarà online.

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  17. Online il post di Luciano su Crotone - Inter: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/09/la-realta-e-la-fantasia-crotone-inter-0.html

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