Preview: Inter - Napoli

Dopo la pausa-campionato causa il triste avvenimento del decesso del difensore della Fiorentina Davide Astori, la nostra Inter ritorna in campo questa sera contro il Napoli di Maurizio Sarri. Una sfida difficilissima e che ci vede partire senza i favori del pronostico, ma che proprio per questa ragione andrà giocata con la massima concentrazione e determinazione possibile. Segui e commenta su Fratelli del Mondo - Internazionale Sempre la partita e gli altri risultati di giornata.

Tira un’aria strana a Napoli in questi ultimi giorni. C’è ovviamente molta rabbia e delusione per la sconfitta contro la Roma e in particolare un “destino” (chiamiamolo così...) che appare beffardo e favorire ancora una volta la Juventus, nonostante il Napoli almeno in campionato da inizio 2017 stia dimostrando una continuità impressionante, confermando peraltro un trend generalmente positivo che va avanti da anni.

Così mi è capitato, al di là delle solite prese in giro (di cui mi importa zero ovviamente) di sentirmi dire addirittura che domani sera saremmo favoriti a fronte di una squadra (il Napoli) che secondo parte dell’ambiente sarebbe già tagliata fuori dalla corsa scudetto.

Una considerazione chiaramente esagerata e che al netto della forza dell’avversario, nasconde la verità, cioè che il Napoli ha ancora le carte in regola per vincere lo scudetto.

Va detto da questo punto di vista che sebbene meno abituato storicamente al successo, il pubblico napoletano non è mai benevolo sempre e comunque con la sua squadra: certo Sarri in virtù della sua bravura e dei risultati (ma, diciamolo, anche grazie a una buona dose di retorica soprattutto dei media e un certo campanilismo) gode di grande credito. Ma dato che un colpevole ci deve essere per forza, questo viene identificato in De Laurentiis. Che non mi è sicuramente simpatico ma i cui meriti mi sembrano evidenti: ha cambiato dirigenti e allenatori e giocatori, ma il Napoli sta sempre lì in alto. Segno che la stabilità prolungata a livello societario conta più di tante cose. E lo dico anche a chi esalta il pur bravo Tare senza menzionare che i meriti poi sono in larga parte di tutta la gestione (anche discutibile) e evidentemente anche di un personaggio molto poco simpatico come Lotito.

In fondo l’unica verità è - come detto - che il Napoli scenderà in campo cercando un immediato riscatto e che cercherà come sempre di fare la partita dall’inizio alla fine.

Per il resto come sempre dedico le mie attenzioni principali alla nostra situazione complessiva invece che all'avversario.

Non c’è molto da dire sulla squadra di Sarri: li conosciamo. Mertens, Insigne, Hamsik... hanno alcuni giocatori tra i migliori del campionato e giocano praticamente a memoria. Manca Ghoulam, come già evidenziato da Luciano, ma Mario Rui è un valido sostituto e hanno comunque dimostrato di riuscire a fare risultato anche senza il titolare.

Anche se giochiamo in casa e noi dovremmo essere molto più “arrabbiati”, sono loro i favoriti al calcio d’inizio e saremo quasi sicuramente noi a “modellare” la squadra all’avversario. Anche perché Sarri non cambia mai: questo si è rivelato il suo punto di forza (come detto i risultati parlano per lui... anche se pure i suoi predecessori avevano fatto altrettanto bene) ma forse è anche il suo limite.

Ne consegue che bisognerà trovare le giuste contromosse non solo per limitarne il grande potenziale offensivo, ma anche per provare a ripartire con quella forza e concretezza che peraltro (dopo una buona partita) fu richiamata dallo stesso Spalletti dopo la gara di Napoli all’andata.

Chiaramente il momento ora è molto diverso. Questo vale (come detto) per il Napoli, ma soprattutto per noi.

Ma se il Napoli si gioca lo Scudetto, anche ci giochiamo qualche cosa di molto importante.

Dopo tutti questi anni fuori dalla Champions, abbiamo bisogno di centrare il quarto posto a tutti i costi: a questo punto avrebbe lo stesso significato che conquistare uno scudetto. Non possiamo del resto prevedere il futuro, ma la ragione ci dice che ogni ambizione e possibile crescita sarà possibile solo se riusciremo a rientrare stabilmente nella competizione di vertice europea.

Prima del derby dicevamo che sarebbe stata una partita decisiva.

Dopo queste due settimane senza giocare per noi però l’atmosfera generale appare meno tesa.

Mi riferisco in particolare alla tifoseria, non potendo conoscere direttamente la situazione fisica e mentale della squadra.

Forse arrivavamo al derby con troppa tensione, le tante scorie accumulate dalle polemiche relative il mercato, articoli “minatori” pubblicati su alcune testate giornalistiche, senza considerare la tanta spazzatura circolata sui social in maniera massiva.

La pausa forzata ha forse in qualche maniera allentato tutta questa tensione.

Qualche idealista e sognatore potrebbe dire sia stato merito del grande momento di commozione generale per il triste avvenimento e il decesso di Astori, ma con tutto il rispetto per questo traumatico avvenimento e in particolare riconoscendo anche in me stesso una certa commozione per l'accaduto, penso che per quello che riguarda l'ambiente il calo di tensione sia esclusivamente dovuto all'assenza del calcio giocato.

Poi forse la partita col Napoli è attesa con uno spirito diverso: sappiamo che i partenopei ci sono superiori. La sfida con il Milan era troppo sentita dopo averli distaccati di tutti quei punti adesso sentiamo il loro fiato sul collo e questa sensazione è quanto meno fastidiosa. Inoltre il Milan è chiaramente un nostro diretto avversario (tanto più se avesse malauguratamente dovuto vincere proprio il derby).

Come si batte questo Napoli? Ne ha parlato Luciano nel suo post, ne ha parlato Spalletti. Bisognerà difendersi compatti e in particolare bloccare le fasce e cercare al contempo di ripartire con forza proprio su quella zona del campo dove abbiamo i giocatori più potenti.

Certo sarà poi interessante che scelte farà il mister.

La sensazione è che la difesa sarà confermata in blocco: questo significa che questa partita sarà la cosiddetta "prova del nove" per Joao Cancelo, che si troverà a fronteggiare uno degli esterni più forti del campionato come Lorenzo Insigne.

Dall'altra parte D'Ambrosio dovrà tenere a bada Callejon.

Ma sarà fondamentale il sostegno degli esterni d'attacco e la loro forza sia nell'aiutare in difesa che poi nel far ripartire l'azione d'attacco.

Personalmente ho pochi dubbi e penso che i titolari saranno Candreva e Perisic.

Ma sono molto curioso sulle scelte del mister che poi mi pare orientato a non schierare Borja Valero, le cui condizioni pare non siano brillanti, mentre secondo me Rafinha è in ballottaggio con Brozo.

I due giocatori hanno caratteristiche diametralmente diverse: a chi giocherà in quella zona del campo va detto che spetterà sia sostenere la fase d'attacco che poi "impegnare" il loro regista basso Jorginho. Apparentemente questo sembrerebbe più un compito adatto a Brozo, che dovrebbe avere anche una maggiore forza nelle ripartenze. Forse sceglierei lui all'inizio e poi mi giocherei la carta Rafinha (così come Karamoh) a partita in corso... sperando nel caso di riuscire in questo modo a spaccare la partita.

Se manca Borja mi aspetto comunque di vedere sicuramente Vecino e Gagliardini in mezzo: va inteso che se hanno limiti di costruzioni, dovranno dimostrare comunque grande intelligenza calcistica e leggere con attenzione le "imbucate" tipiche del gioco di Sarri e essere bravi a correre all'indietro sulle loro ripartenze fulminanti.

Per il resto spero in una grande prestazione principalmente di Ivan Perisic (che ho più volte richiamato come il nostro giocatore fondamentale) e mi attacco alla vena realizzativa di Mauro Icardi, finalmente in campo dal primo minuto dopo questo maledetto infortunio che lo ha tenuto lungamente lontano dai campi da gioco.

I pronostici sono tutti contro di noi. Io non penso che questo sia un "vantaggio", come dire che ci sarebbero meno pressioni e allora sarà più facile, perché in questo caso nonostante il pronostico a favore della squadra più forte (il Napoli) le pressioni su di noi sono pari o forse superiori a quelle sull'avversario.

Ma questa pressione dovrà essere trasformata sul campo non in una forma di paura, ma in quella concentrazione necessaria per affrontare una squadra che se sappiamo benissimo come gioca, recita il proprio copione in maniera perfetta.

Vinceremo solo se sapremo leggere bene le carte dell'avversario, ma anche poi scoprire al momento giusto quelle che sono le nostre risorse. 

Emiliano D'Aniello