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lunedì 28 gennaio 2019

La cessione di Perisic? Una bella "gatta da pelare" per il mister

Nella foto, un abbraccio tra Luciano Spalletti e Ivan Perisic. Il croato sembrerebbe molto vicino alla cessione nella Premier League inglese, dove lo aspetta l'Arsenal. Cessione a titolo definitivo oppure in prestito con obbligo di riscatto. Sarà la prima grande cessione di Suning. Parlare di ridimensionamento sarebbe comunque sbagliato, i segnali in via generale vanno in un'altra direzione, ma senza di lui sarà tutto più difficile. Una bella gatta da pelare per il mister di Certaldo.

Come ho scritto tra i commenti nei giorni scorsi, sono molto deluso per il risultato e la prestazione della squadra contro il Torino, una sconfitta che brucia e ancora di più dopo il pareggio contro il Sassuolo e considerazioni sullo stato attuale del gruppo e la composizione della rosa che in questo momento specifico destano qualche perplessità.

Ho la sensazione in parte negativa, non lo nascondo, che si stia attraversando una fase di passaggio.

Questa cosa in sé non è necessariamente negativa: il "cambiamento" (ho un certo timore ad adoperare questa parola dati i fatti che si verificano nel nostro paese da un annetto a questa parte...) può essere foriero di novità positive.

Alcuni cambiamenti importanti hanno riportato il nostro club sui livelli che gli competono in questi ultimi due anni e questo è un fatto.

La mia domanda è se invece non si sia voluto accelerare e mettere in discussione un progetto tecnico che fino a questo momento sta rispettando la tabella di marcia e regalando comunque soddisfazioni.


Intanto, se ne è parlato poco, ma in società si conclude definitivamente l'era-Thohir (Ndr. A proposito, grazie di tutto anche ad Erick, senza la sua gestione e senza la sua trasparenza, ma anche senza il senno e il senso di responsabilità di Massimo Moratti, avremmo probabilmente fatto la fine di quelli lì con la maglia a righe rossonere) con la cessione delle sue quote (circa il 30%) al gruppo srilankese LionRock Capital. Un passaggio già annunciato in fondo da tempo e poi "ufficializzato" de facto con la nomina di Steven Zhang come nuovo presidente del club nei mesi scorsi e che dovrebbe andare nella direzione di potenziare l'assetto finanziario del club.

Questo non si può definire un cambiamento vero e proprio perché come detto la cosa era nella pratica già data: non conosco i nuovi soci, ma considero questi come affiliati di Suning e la gestione del gruppo cinese mi ha finora soddisfatto.

Questa operazione la considero come una propagine del piano finanziario del gruppo capitanato da Zhang Jindong, che avrà pure commesso degli errori, ma che finora si è sicuramente speso nel rafforzare la squadra e mantenere quella linea di condotta che siamo abituati a riconoscere nei nostri colori.


L'azione squadrista che ha visto come protagonista una frangia della "tifoseria" è stata isolata dalla dirigenza, che non ha protestato contro la chiusura dello stadio e ha da subito assunto una posizione netta sulla vicenda.

La campagna "BUU" aka "Brothers Universally United" non è la prima manifestazione "internazionale" della gestione Suning (ricordatete qualche mese fa, unicum nel mondo del calcio relativamente la vicenda ancora attuale relativa la nave "Diciotti", il comunicato "Always say no to racism"...) e va nella continuità della gestione Moratti e iniziative ancora floride e foriere di positività come Inter Campus, che continua ininterrotta in tutto il mondo dal 1997.

Al momento quindi mi sento "garantito" da Suning sul piano finanziario (ci sono margini di crescita, ci stiamo lavorando) e etico e sportivo nel senso più alto del termine.


Non posso lamentarmi sul piano tecnico di quello che abbiamo visto finora: fino a questo momento Suning non ha mai venduto nessun giocatore importante e ha sempre rinforzato la rosa e ha cercato di rafforzare sia il quadro tecnico che il parco giocatori con investimenti che hanno poi reso più o meno positivamente.

Tra questi ultimi sicuramente un fallimento l'operazione Sabatini, gli acquisti di Joao Mario e Gabriel Barbosa (ma qui va considerato il momento specifico) e l'ingaggio di Frank de Boer.

Quello ultimo di Radja Nainggolan che con la spinta in direzione di Zaniolo da parte dei media, sta mettendo sotto processo Luciano Spalletti. Che invece considero ancora il principale punto di riferimento.

Anche dopo la sconfitta con il Torino, che del resto si è verificata contro una squadra e un campo difficile e in un contesto che considero un "rompicapo" per noi che assistiamo alle vicende sul campo e fuori e a questo punto anche per l'allenatore.

Un anno dopo la "rivoluzione" tattica innestata con l'inserimento di Joao Cancelo e Rafinha Alcantara, una rivoluzione comunque dolorosa (ricorderete) e con un girone di ritorno che infatti fu meno proficuo sul piano dei risultati di quello d'andata, ci ritroviamo in una situazione che potrebbe essere ancora più difficile.


Francamente non mi preoccupano le voci e gli "schiamazzi" sul rinnovo oppure no di Mauro Icardi: il giocatore è in ogni caso destinato a restare a Milano fino a fine stagione.

Fino ad allora potrebbe rinnovare come no e in ogni caso questo non darebbe nessuna garanzia sulla sua permanenza per il prossimo campionato. Ma in caso di cessione sono sicuro che la vendita sarà "proficua" sul piano economico e tale da permetterci di sostituire degnamente il nostro centravanti e capitano.

Ma di fronte a una cessione a metà campionato di un elemento chiave (per quanto molto discusso in questa prima parte del campionato, ma chi mi conosce sa che non condivido in nessun modo queste critiche) come Ivan Perisic, sono molto perplesso e se non preoccupato in prospettiva, sicuramente preoccupato sull'impatto che questa operazione di mercato potrebbe avere sulla squadra.

Parliamo di un giocatore fondamentale, forse il migliore elemento della nostra rosa e uno degli indispensabili con Handa, Skriniar, Brozo e Icardi. Grandissimo protagonista agli ultimi campionati mondiali in Russia con la sua nazionale, ma soprattutto decisivo nei risultati della squadra in questi anni e in particolare per quello che riguarda la "rinascita" che ci ha riportati in Champions League.

L'apertura alla sua cessione a titolo definitivo oppure in prestito con obbligo di riscatto, al momento (ripeto: al momento) sembrerebbe proprio lasciar pensare che il giocatore sia già in rotta verso Londra. Ho letto peraltro di una somma importante per quello che riguarda l'ingaggio (7 milioni netti a stagione) e immagino che anche la somma pagata per il cartellino ora oppure a fine campionato, sarà congrua per il valore del giocatore.

Tutto lascerebbe ipotizzare che Ivan al momento sia già con più di un piede su di un aereo con destinazione Londra.

Chiaramente sono un tifoso e a parte che con le tasche (che non sono le mie) devo valutare questa possibile operazione in primo luogo con il "cuore" e la passione: Perisic è un grande giocatore, uno dei miei "preferiti", ma soprattutto uno dei più forti della rosa.

La sua cessione sarebbe per me un grosso dispiacere per mille motivi.

Perché poi soprattutto ci sono le valutazioni sul piano puramente tecnico e tattico e qui mi metto nei panni di Spalletti: non c'è nessun giocatore in rosa che valga Ivan Perisic, non tanto sul piano della qualità assoluta, ma per le caratteristiche e quello che il giocatore può dare sul piano fisico, a livello di intensità, rendimento assoluto nelle due fasi e giocate decisive.

Vendere il giocatore più che un ridimensionamento, significa andare a ridefinire quello che è stato il piano tattico non solo da inizio stagione a questa parte, ma proprio stravolgere la squadra che tutto sommato sul piano offensivo ha sempre puntato sulla coppia composta da Ivan e dal bomber Icardi.


Si può cambiare?

Si parla già anche di possibili nuovi arrivi (De Paul, Carrasco...) e le cui qualità in questo momento interessano poco, perché si tratta di voci e perché poi la loro bravura andrà pure valutata in relazione alle loro capacità di inserirsi subito nel progetto tecnico e quelle che saranno le idee di rimodulazione della squadra di Spalletti.

Secondo me infatti il lavoro di Perisic, su questi livelli, sanno e possono farlo pochissimi esterni in circolazione.

Mi sembra che proprio Luciano abbia citato Mandzukic, che è un centravanti, ma che in Baviera come a Torino, ha mostrato la sua grande duttilità, forza fisica e tecnica e spirito di sacrificio.

Non saprei fare un altro nome.

Si può fare quindi? Si può vendere un giocatore così importante? Sì, ma non riesco a considerare questo "passaggio" con leggerezza (del resto ho avuto inquietudini anche durante gli anni d'oro davanti alla cessione di campioni di valore assoluto...).


Prevale al momento una certa preoccupazione.

Accolto senza grande entusiasmo (ma magari sarò smentito) l'arrivo di Cédric Soares e con grande piacere il ritorno di Gravillon (resterà a Pescara fino alla fine del campionato), tiro un attimo il freno però per quello che riguarda possibili processi a Beppe Marotta, così come a Ausilio, Baccin oppure Gardini...

Sicuramente posso dire una cosa: per Luciano Spalletti, dopo le difficoltà di Radja Nainggolan (cui ha comunque ottemperato, ancora una volta con grandi capacità manageriali e tattiche, costruendo la squadra col 433), la cessione di Ivan Perisic sarebbe una grande e grossa, difficile "gatta da pelare".


Forse sarà il caso, lo dico a chi si è dimostrato particolarmente critico nei confronti del mister in questi mesi, di considerare la sua bravura a rimediare anche a quelli che possono essere stati suoi errori di valutazione (es. Almeno per ora, Nainggolan), di stringersi attorno al mister e rivendicarne la bravura finora dimostrata.

Chiunque sostituirà Ivan Perisic, ammesso che il giocatore sarà ceduto e che sarà poi sostituito adesso nel mercato di gennaio, dovrà per il resto (si spera) essere di pari oppure superiore valore al croato.

Ammetto di essere scettico sotto questo aspetto, ma questo per quello che riguarda le possibilità di mercato al mese di gennaio.

Questo non significa che rinnego quanto detto in apertura sulla bontà del progetto Suning e quanto fatto fino a questo momento, le prospettive future, ma apro un punto interrogativo sull'immediato e a chi dice che abbiamo mollato oppure che non ci sono più obiettivi stagionali, ricordo che questa squadra non partiva per vincere lo scudetto oppure la Champions, ma per qualificarsi di nuovo in CL e senza grossi traumi.

Abbiamo ricominciato nel grande calcio, adesso restiamoci, perché quelli sono i livelli che ci competono e su cui dobbiamo stare: se ci riusciremo, le vittorie arriveranno.

L'anno prossimo non avremo i vincoli del FFP e se Beppe Marotta e la società sapranno disimpegnarsi in questa fase difficile (così come il mister) e gestire questo doloroso addio, allora molto bene. In caso contrario...

... Non ci sono dubbi che senza Ivan adesso sarà tutto più difficile e che chi dovrà tirare fuori le cosiddette castagne dal fuoco sarà ancora una volta il mister.

In bocca al lupo Luciano.

Emiliano D'Aniello

23 commenti:

  1. mstaf28 gennaio 2019 13:30

    Io non sono catastrofico, mai, ma credo si possa provare a tirare qualche conclusione, sempre sul piano di opinioni generate da impressioni personali.
    La scorsa stagione ho ritenuto fosse di "preparazione" e assestamento per il lavoro di Spalletti, che si sarebbe dovuto vedere in questa stagione.
    Ad oggi, mi pongo 2 domande: dal punto di vista dell'efficenza del gioco, niente di "estetico" sia chiaro, siamo cresciuti con le medio-piccole? Se per "efficenza" si intende (io intendo...) creare chiare "occasioni" da gol (che si possono sbagliare, ma devono essere CHIARE) senza subirne (o subendone pochissime, meno di quelle create), ritengo non si sia migliorato per niente. Anzi, forse subiamo meno ma creiamo, rispetto allo scorso anno, persino meno. Su 21 partite 5 sono state con squadre di pari o maggiore livello, totale 10 punti (2 di media), 16, con 30 punti (media 1,875), con le medio-piccole. Essendo già successo non si può considerare solo un caso.
    La seconda domanda è se, sul piano della determinazione, della "ferocia", sempre contro le medio-piccole, si sia migliorati. A me non sembra, il che NON significa che non si impegnino, che siano svogliati, tirino la gamba indietro...solo manca quel "quid" in più, quella frazione di secondo, quella giusta cattiveria, la MOTIVAZIONE. Non credo sia un fatto fisico, anzi fisicamente lo staff di Spalletti ha, finora, lavorato bene, pochissimi infortuni, nessuno grave (Vrsaliko non fa testo...). La sensazione è di una squadra che si "accontenta", l'obiettivo è "nelle prime quattro" ma pare non importare molto "come", con quanti punti, basta sia fatto, magari tranquillamente. Per quanto io non sopporti la juve, la loro esultanza per una vittoria, ieri, immeritata e "inutile" (vinceranno in carrozza l campionato INDIPENDENTEMENTE dalla partita di ieri) è segno di una rabbia agonistica differente. Noi facciamo il compitino, anche bene talvolta, spesso con una buona sufficienza, talvolta in modo insufficiente...ma, con le medio-piccole, l'auspicato salto di qualità non si è visto.
    Se considerassimo tutte le 16 partite, o le ultime 10, escludendo le "estreme" (Genoa in positivo, Atalanta in negativo) vedremmo che quelle perse, a parità di prestazione, si sarebbero anche potute vincere, ma alcune pareggiate o vinte, sempre a parità di prestazione, si sarebbe potuto perderle...
    Questi aspetti sono "compito" anche (o prevalente) dell'allenatore? Per me sì, il che non significa né assolvere i giocatori né "esonerare" Spalletti. E' una opinione, ad oggi, del lavoro svolto e delle prospettive...sia chiaro, non ne faccio SOLO una questione di "risultato", se si creano 6 nitide occasioni subendone una, ad esempio, senza segnare, magari un palo, un rigore sbagliato, 3 grandi parate eccetera, il gioco proposto risulterebbe "efficiente", andrebbero valutate le capacità di realizzazione dei singoli (oltre all'alea che esiste sempre).
    Insomma, non sono "contento" di quanto fatto, mi aspettavo di più, in termini di punti ma, sopratutto, di miglioramenti. Non di posizione in classifica, forse neanche di "punti di vantaggio", va detto che anche le "antagoniste", Roma in primis, zoppicano molto...ma la mediocrità, quand'anche "aurea", non dovrebbe essere accettata. Purtroppo mi sembra che sia Spalletti che la squadra siano scivolati nella mediocrità, a tratti "aurea" a tratti no; il rendimento contro le "grandi", più o meno, persino la CL, farebbero intravedere, con tutti i limiti della rosa, potenzialità maggiori.
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    1. Amstaf28 gennaio 2019 13:31

      Efficienza, ovviamente.
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      carlo28 gennaio 2019 13:40

      Credo che vadano allontanati i giocatori che non ci credono più.
      Mi pare uno spogliatoio depresso e scollato

      E Marotta credo stia capendo quanto sia difficile essere un dirigente Inter, anche dal punto di vista mediatico
      Ora paratici è diventato una sorta di messia, con i giornalisti che adorano i l pizzino manco fosse la sindone.

      Un acquisto va fatto subito per dare motivazione all'ambiente

      Arbitraggio pessimo
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      Francesco Buono28 gennaio 2019 14:05

      Purtroppo la partita di ieri ha certificato la fine di Spalletti sulla ns panca.
      Penso che una formazione peggiore non poteva essere schierata. Non riesco a capire perché Candreva non ha trovato spazio dall’inizio in una squadra che sulla dx ha sofferto non poco.
      Il cc a 5 poteva andare anche bene ma con esterni propositivi: Dalbert a sx e Candreva a dx.
      Invece il buio totale....
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    2. Francesco Buono28 gennaio 2019 14:15

      Per quanto riguarda le crisi che registriamo da Natale in poi sono certo che dipendono dalle voci di mercato e che i nostri giovanotti galvanizzati dai loro procuratori non siano esempio di professionalità.
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      Amstaf28 gennaio 2019 16:24

      Atalanta-Genoa primavera 2-4, campionato con sorprese.
      Il torino vince 3-0 e raggiunge i bergamaschi al primo posto.
      Noi a meno 5, nonostante tutto...

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  2. Post molto interessante, con posizioni che dovrebbero avviare un confronto anche serrato ma costruttivo

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  3. Non volevo essere troppo negativo, in fondo non lo sono, ma la cessione di Perisic pone un problema tecnico e tattico e questo non può essere in nessun modo trascurato, potrebbe essere il tema del prossimo periodo (spero di no perché spero che sarà indolore...).

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  4. Capitolo punizioni/calci d'angolo : veramente non riesco a capire come una squadra professionistica possa essere cosi' "incapace". Proprio non ci sono idee/schemi . Possibile che l'allenatore non martelli su questa cosa ? Sui calci d'angolo e' deprimente vedere arrivare in are avversaria anche i due centrali e la palla sistematicamente o non arriva (perche' con tre,quattro passaggi l'abbiamo data ad Handanovic) o la prende il difensore avversario appostato sul primo palo. Ma voi come ve la spiegate questa cosa? A me fa venire una rabbia ...

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    1. Anche il tiro da fuori area. Bisognerebbe "lavorare", possibile non lo si faccia?
      Ma io temo sia un problema "mentale"...
      Ad esempio, per quanto Spalletti possa aver "esagerato" nei complimenti a Dalbert, se facesse quei cross in allenamento non verrebbe schierato manco sotto tortura...

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  5. Sicuramente il problema non è mai chi parte ma chi, eventualmente, dovesse arrivare. Che, chiunque fosse, avrebbe comunque una componente, più o meno alta, di "incognita".
    E' anche vero che, sic stantibus rebus, senza un "cambiamento" non si può (provare a) migliorare; la bravura sta nel migliorare col cambiamento non stare fermi con la...conservazione.

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  6. È incredibile come una partita possa avere cambiato una stagione.
    Prima di Inter psv sembrava tutto (quasi) perfetto.
    Rosa migliorata - ambiente fantastico. Tante belle partite... fiducia nel gruppo e nell’allenatore.
    Ora è tutto nero e mi chiedo come possiamo pensare di arrivare tra le prime 4.
    2 partite con Sassuolo e Torino bruttissime.
    Soprattutto la sensazione di impotenza totale. E di non sapere dove sbattere la testa.
    Caso Perisic - o mi porti 40 mln o stai fuori per 2 anni e mezzo.
    ( detto da uno che considera Perisic insostituibile)
    Orgolglio di portare la nostra maglia prima di ogni cosa.

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    1. Molto gira intorno a Nainng, all'inizio, nonostante le feroce diffidenza (tra cui la mia) ha fornito 2-3 prestazioni molto promettenti, per le quali anch'io mi sono esaltato e illuso.
      Questo perché se Nainng giocasse come potrebbe fare se fosse un atleta e non un orgoglioso bevitore, fumatore e nottambulo, oggi viaggeremmo con qualche punticino in più, magari pochi, ma abbastanza per esaltarci tutti quanti. E probabilmente saremmo agli ottavi fi CL.

      Ma troppa è dipeso da questo giocatore, senza di lui siamo una squadra molto forte in difesa, ma vuota dal centrocampo in sù.

      Con il mercato abbiamo rinforzato la difesa, ma abbiamo un po' indebolito gli altri reparti (per via del fallimento, fino ad oggi, di Nainng, per altro preventiavato da molti, seppur si continui a incrociare le dita)

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    2. Dove abbiamo rinforzato la difesa non lo vedo proprio. Perché abbiamo preso Nainggolan è un gaudioso mistero visto che prima di essere messo incursore da Spalletti, dietro Dzeko però e con accanto Perotti e Salah, finiva spessissimo in panca. Le partite migliori le abbiamo giocate con BV in campo comunque. E con jm messo non trequartista. In più il nostro miglior acquisto lo si fa giocare fuori ruolo. Lo grido. LOTARINI NON È TREQUARTISTA, È IL CAMBIO DI UN (disastroso ad oggi) ICARDI. Che Eupalla c'è la mandi buona. A volte il caso aiuta. Come lo scorso anno con brozo e Rafinha, prestato dal barca giusto x scommessa.

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  7. PS. E x favore. Che nessuno scriva più che il cattivo Torino ci ha picchiato. Quando c'è in campo i Motta, i semi ecc che ci provassero a picchiarci.... Un altro grosso limite di una squadra con vari giocatori"cattivi" ma altrettanto incapaci di ottenere rispetto dagli avversari. Altro che squadra fisica. Pieni di fringuelli pure mezzi isterici

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  8. Emiliano, tra poco ti mando il post. mandalo con calma, per lasciare tutto lo spazio necessario al tuo, che trovo molto interessante

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  9. Luciano, ricevuto ed editato, lo metto online nel pomeriggio. :) Buona giornata a tutti intanto!

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  10. Su twitter hanno pubblicato due foto, affiancate, di cancelo quando era all'Inter e ora. In sei mesi ha messo direi una decina di kg di muscoli. Gli è venuto un collo taurino. Così sono capaci tutti....

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    1. odio la juve quanto te, ma la foto in questione mi sembra di una veridicita' molto dubbia.

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    2. Luciano Cancelo era forte e robusto uguale anche l anno scorso. Dopo le prime incertezze iniziali ha dimostrato di saper difendere ed attaccare alla perfezione. Purtroppo sarà solo l ennesimo rimpianto cosi come Zaniolo.. Pazienza, al momento abbiamo ben altri problemi da risolvere

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  11. Contrariamente a quanto avevo detto e pensato un mese fa, oggi, se possibile, prenderei Robben.

    Perisic non e' piu' minimamente affidabile, lo spogliatoio ne risente, serve una scossa dal mercato come successo con Rafinha l'anno scorso. Mancano i gol, facciamo qualcosa.

    Spalletti lo confermerei con fermezza.

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  12. Non capisco cosa vuol dire la dubbia ceridiicità della foto: sarebbe un fotomontaggio' non credo proprio. E comunque non c'è dubbio che ci troviamo di fronte a un giocatore trasformato

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    1. ho visto altre foto recenti di cancelo in cui mi risulta sensibilmente meno grosso rispetto a quel istante

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  13. Anch'io sono convinto che Perisic sia un giocatore fondamentale per questa squadra. L'appannamento di questi mesi potrebbe essere parzialmente legato alle scorie del mondiale, ma soprattutto al calo di entusiasmo e motivazioni all'interno del gruppo dove a fronte del pieno appoggio tecnico dell'allenatore fa da contraltare una diversa considerazione della società rispetto ad Icardi. Non giudico se questa politica societaria sia giusta o sbagliata, ma ho la sensazione che questo diverso trattamento di Icardi rispetto a lui, abbia logorato il suo rapporto con l'Inter. È solo un'impressione che ho avuto.

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  14. Nuovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.com/2019/01/torino-inter-1-0-la-notte-delladdio.html

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