Invece che scrivere strettamente di Crotone - Inter, provo con questo post per l'ennesima volta a fare il punto della situazione.
Un modo come un altro anche per cercare di essere riflessivi invece che catastrofici dopo quella che, premetto, è stata una sconfitta netta e meritata contro un avversario la cui rosa è sulla carta e in termini di valori assoluti nettamente inferiore alla nostra.
E questo è un fatto.
Il Crotone non ha per caso 35 punti meno di noi.
Ma non è stato neppure casuale perdere a Crotone e aver fatto un solo punto nelle ultime tre gare giocate contro Torino, Sampdoria e i rossoblu.
Parliamo inevitabilmente allora in questo momento di grande delusione e dove ogni obiettivo (sì, anche l'Europa League) appare fuori portata, di quello che sarà il nostro futuro.
Ma prima di cominciare a 'sognare' e prima di procedere a qualsiasi scelta relativa l'arrivo di un nuovo giocatore (a meno che non si tratti di un 'top', uno di quelli come Ronaldo, Messi, Lewandowski, al limite Suarez, comunque uno che da solo cambia l'inerzia di una intera squadra) e il nuovo allenatore, vanno chiaramente fatte delle valutazioni.
Serve una profonda analisi a tutti i livelli della composizione della nostra rosa e che tenga conto dei vari parametri di rendimento, anagrafici e quelli relativi le loro reali valutazioni.
È una fase molto delicata e che non solo è propedeutica ma anche e soprattutto fondamentale nella costruzione della rosa della prossima stagione.
Perché nessuna squadra può permettersi di 'attaccare al muro e prendere a calci nel culo tutti i giocatori' (...) e perché se devi intervenire poi sul mercato - in entrata e in uscita - devi avere le idee ben chiare su quali direzioni prendere.
Questa fase di studio può essere fatta dal allenatore, ma è evidente che per avere un quadro più ampio e una visione d'insieme a 360 gradi, è opportuno che questa sia svolta in sinergia tra proprietà e dirigenza e area tecnica e allenatore. In modo tale da poter scandagliare fino in fondo quale è la realtà che ci troviamo a dover considerare.
Guardiamo però da esterni e da semplici osservatori qual'è la nostra realtà attuale.
Abbiamo una nuova proprietà insediatasi un anno fa e che ha subito investito più di cento milioni sul mercato.
Suning ha chiaramente grandi ambizioni sia sul piano sportivo che su quello finanziario e economico e commerciale e io penso che gli aspetti non centralmente 'calcistici' per avere i loro effetti abbiano bisogno di risultati innanzitutto da quel punto di vista.
Quindi è evidente che Suning abbia tutto l'interesse a portare l'Inter in alto e disputare stabilmente la Champions League.
Questo non è un 'mito', Suning non è una società di speculatori finanziari né una associazione umanitaria. Se spende per la squadra lo fa perché vuole avere dei ritorni da tutti i punti di vista.
Giustamente.
Abbiamo visto tuttavia che non basta spendere soldi per vincere.
In settimana pubblicherò un post dettagliato sul nostro mercato ma questo dato mi pare evidente facendo le valutazioni più facili e immediate sull'utilizzo e il rendimento di Joao Mario e Barbosa.
Ho citato questi due giocatori perché quelli che sono stati protagonisti delle due operazioni più clamorose.
Comunque Suning per Ansaldi, Barbosa, Candreva, Gagliardini, Joao Mario ha speso qualche cosa come quasi 150 milioni.
È definitivamente crollato anche il mito che per vincere servissero tutti giocatori 'giovani'.
Un retrain che ci ha accompagnato nei primi anni successivi al 'triplete' e in cui invero i vari Zanetti, Samuel, Milito e Cambiasso, quelli del terribile e cospiratore 'clan de l'asado' hanno continuato a tirare la carretta e fatto valere il loro peso specifico.
Oggi abbiamo una squadra con una età media molto bassa. Solo Handanovic e Miranda hanno più di trent'anni.
Abbiamo in squadra il calciatore che dopo Gonzalo Higuain in questi anni ha segnato più di tutti in Serie A. Al netto delle critiche che gli si possono rivolgere, il dato relativo i goal realizzati da Mauro Icardi è sul piano numerico incontrastabile. Eppure non ha mai fatto la differenza.
In generale possiamo dire che c'è un gruppo di 13-14 giocatori buoni e di cui almeno un paio (Miranda, Perisic) forse giocherebbero anche nelle prime tre (ok, nella Juventus non sarebbero chiaramente inamovibili ma parte del gruppone dei titolari).
Anche l'ultimo dato non basta e non è bastato ad accorciare il gap con le prime tre posizioni di testa.
Anzi questo è aumentato rispetto alla scorsa stagione (e chissà che non aumenti ancora ).
In parte per meriti degli avversari. Qui ci metto Lazio, Atalanta, Milan oltre e dopo le solite tre.
In parte larghissima per demeriti nostri.
La stagione e cominciata male, malissimo ancora prima dell'inizio del campionato con il lungo protrarsi della vicenda relativa la permanenza oppure no di Mancini; l'ingaggio di un allenatore impreparato al contesto e senza neppure il tempo di capire dove si trovasse, il malcapitato Frank de Boer.
Stefano Pioli, subentrato a de Boer dopo l'intermezzo di Vecchi e a partire dal derby d'andata, ha provato a metterci una pezza.
Nel pre-partita con il Crotone ho scritto che divido idealmente la sua stagione in nerazzurro in due parti.
Serve una profonda analisi a tutti i livelli della composizione della nostra rosa e che tenga conto dei vari parametri di rendimento, anagrafici e quelli relativi le loro reali valutazioni.
È una fase molto delicata e che non solo è propedeutica ma anche e soprattutto fondamentale nella costruzione della rosa della prossima stagione.
Perché nessuna squadra può permettersi di 'attaccare al muro e prendere a calci nel culo tutti i giocatori' (...) e perché se devi intervenire poi sul mercato - in entrata e in uscita - devi avere le idee ben chiare su quali direzioni prendere.
Questa fase di studio può essere fatta dal allenatore, ma è evidente che per avere un quadro più ampio e una visione d'insieme a 360 gradi, è opportuno che questa sia svolta in sinergia tra proprietà e dirigenza e area tecnica e allenatore. In modo tale da poter scandagliare fino in fondo quale è la realtà che ci troviamo a dover considerare.
Guardiamo però da esterni e da semplici osservatori qual'è la nostra realtà attuale.
Abbiamo una nuova proprietà insediatasi un anno fa e che ha subito investito più di cento milioni sul mercato.
Suning ha chiaramente grandi ambizioni sia sul piano sportivo che su quello finanziario e economico e commerciale e io penso che gli aspetti non centralmente 'calcistici' per avere i loro effetti abbiano bisogno di risultati innanzitutto da quel punto di vista.
Quindi è evidente che Suning abbia tutto l'interesse a portare l'Inter in alto e disputare stabilmente la Champions League.
Questo non è un 'mito', Suning non è una società di speculatori finanziari né una associazione umanitaria. Se spende per la squadra lo fa perché vuole avere dei ritorni da tutti i punti di vista.
Giustamente.
Abbiamo visto tuttavia che non basta spendere soldi per vincere.
In settimana pubblicherò un post dettagliato sul nostro mercato ma questo dato mi pare evidente facendo le valutazioni più facili e immediate sull'utilizzo e il rendimento di Joao Mario e Barbosa.
Ho citato questi due giocatori perché quelli che sono stati protagonisti delle due operazioni più clamorose.
Comunque Suning per Ansaldi, Barbosa, Candreva, Gagliardini, Joao Mario ha speso qualche cosa come quasi 150 milioni.
È definitivamente crollato anche il mito che per vincere servissero tutti giocatori 'giovani'.
Un retrain che ci ha accompagnato nei primi anni successivi al 'triplete' e in cui invero i vari Zanetti, Samuel, Milito e Cambiasso, quelli del terribile e cospiratore 'clan de l'asado' hanno continuato a tirare la carretta e fatto valere il loro peso specifico.
Oggi abbiamo una squadra con una età media molto bassa. Solo Handanovic e Miranda hanno più di trent'anni.
Abbiamo in squadra il calciatore che dopo Gonzalo Higuain in questi anni ha segnato più di tutti in Serie A. Al netto delle critiche che gli si possono rivolgere, il dato relativo i goal realizzati da Mauro Icardi è sul piano numerico incontrastabile. Eppure non ha mai fatto la differenza.
In generale possiamo dire che c'è un gruppo di 13-14 giocatori buoni e di cui almeno un paio (Miranda, Perisic) forse giocherebbero anche nelle prime tre (ok, nella Juventus non sarebbero chiaramente inamovibili ma parte del gruppone dei titolari).
Anche l'ultimo dato non basta e non è bastato ad accorciare il gap con le prime tre posizioni di testa.
Anzi questo è aumentato rispetto alla scorsa stagione (e chissà che non aumenti ancora ).
In parte per meriti degli avversari. Qui ci metto Lazio, Atalanta, Milan oltre e dopo le solite tre.
In parte larghissima per demeriti nostri.
La stagione e cominciata male, malissimo ancora prima dell'inizio del campionato con il lungo protrarsi della vicenda relativa la permanenza oppure no di Mancini; l'ingaggio di un allenatore impreparato al contesto e senza neppure il tempo di capire dove si trovasse, il malcapitato Frank de Boer.
Stefano Pioli, subentrato a de Boer dopo l'intermezzo di Vecchi e a partire dal derby d'andata, ha provato a metterci una pezza.
Nel pre-partita con il Crotone ho scritto che divido idealmente la sua stagione in nerazzurro in due parti.
La prima dal derby d'andata alla partita contro la Roma. La seconda dal post con i giallorossi ad oggi.
Alcuni vogliono andare ancora più indietro e a quella settimana che mi rifiutai potesse essere successivamente definita come 'maledetta' (perché nessuna stagione si decide in sette giorni) e in cui giocammo contro Pescara, Lazio e Juventus.
Pioli affrontò la partita con il Pescara schierando la formazione tipo. Operò un relativo turn-over contro la Lazio in Coppa (al termine della gara fummo eliminati dalla competizione). Infine giocò la partita dello Stadium con il 3-5-2.
Nel caso il mister fu molto criticato per non aver fatto riposare tutti i titolari contro il Pescara e per avere poi apportato dei cambi nelle due partite più importanti e questo a sottolineare limiti da parte dell'allenatore nella gestione della rosa.
Oggi come allora (senza comunque sapere se in caso contrario le cose sarebbero andate diversamente) continuo a non pensare che Pioli in quel momento abbia compiuto delle scelte 'sbagliate'.
Che non significa non si potesse fare di meglio. Ma non è questo il punto.
Alcuni vogliono andare ancora più indietro e a quella settimana che mi rifiutai potesse essere successivamente definita come 'maledetta' (perché nessuna stagione si decide in sette giorni) e in cui giocammo contro Pescara, Lazio e Juventus.
Pioli affrontò la partita con il Pescara schierando la formazione tipo. Operò un relativo turn-over contro la Lazio in Coppa (al termine della gara fummo eliminati dalla competizione). Infine giocò la partita dello Stadium con il 3-5-2.
Nel caso il mister fu molto criticato per non aver fatto riposare tutti i titolari contro il Pescara e per avere poi apportato dei cambi nelle due partite più importanti e questo a sottolineare limiti da parte dell'allenatore nella gestione della rosa.
Oggi come allora (senza comunque sapere se in caso contrario le cose sarebbero andate diversamente) continuo a non pensare che Pioli in quel momento abbia compiuto delle scelte 'sbagliate'.
Che non significa non si potesse fare di meglio. Ma non è questo il punto.
Paradossalmente io mi pongo su di un piano prospettico completamente differente (pure arrivando alla fine come vedremo alla stessa conclusione): penso cioè che Pioli abbia smesso di avere certezze e fiducia da parte dei giocatori e in se stesso e nel suo lavoro dopo la partita contro la Roma e che a quel punto abbia pensato che l'unica cosa da fare fosse tirare avanti come un treno puntando forte sugli stessi 11-12-13 giocatori e sperare che questo bastasse a concludere in maniera positiva il campionato.
Le cose come abbiamo visto sono andate diversamente.
Volutamente non mi addentro in una analisi tattica della partita di Crotone.
Forse per toppo dispiacere.
Forse per paura di ricadere facilmente in quella irresistibile tentazione di commentare i singoli episodi con, 'Eppure lo avevo detto che...'
Perché abbiamo tutti quanti sottolineato quanto prendere un clamoroso scivolone allo 'Scida' costituisse una eventualità concreta e facile da verificarsi ove fossero mancati determinazione e grande concentrazione.
Abbiamo praticamente sbagliato tutto e secondo me non ci sono alibi né da parte dell'allenatore, né dei giocatori.
Aggiungo che sono molto negativo, ma spero che sarò smentito, per quello che riguarda il derby e le ultime partite di campionato.
Vale la pena comunque nell'analisi di Crotone - Inter e per cercare di spiegare quello che intendevo su Pioli, sottolineare un dato.
Uno solo.
Contro il Crotone Pioli ha riproposto un'altra volta in maniera ripetitiva gli stessi undici giocatori e lo stesso identico sistema di gioco.
Certo ha dovuto operare un cambio 'necessario'.
Quello di Gagliardini (che è chiaramente già oggi un giocatore insostituibile) che si era infortunato nel corso della gara precedente contro la Sampdoria.
Proprio la gestione di questa assenza secondo me riassume il contenuto della mia precedente analisi.
Al posto di Gagliardini, Pioli ha fatto la mossa più prevedibile tra tutte quelle che avrebbe potuto fare.
Attenzione: non sto dicendo che sia stata la peggiore possibile. Avessero giocato Ansaldi, Banega, Brozovic o Joao Mario, magari sarebbe anche andata peggio.
Non lo so.
Semplicemente Stefano Pioli ha fatto una mossa prevedibile.
Le cose come abbiamo visto sono andate diversamente.
Volutamente non mi addentro in una analisi tattica della partita di Crotone.
Forse per toppo dispiacere.
Forse per paura di ricadere facilmente in quella irresistibile tentazione di commentare i singoli episodi con, 'Eppure lo avevo detto che...'
Perché abbiamo tutti quanti sottolineato quanto prendere un clamoroso scivolone allo 'Scida' costituisse una eventualità concreta e facile da verificarsi ove fossero mancati determinazione e grande concentrazione.
Abbiamo praticamente sbagliato tutto e secondo me non ci sono alibi né da parte dell'allenatore, né dei giocatori.
Aggiungo che sono molto negativo, ma spero che sarò smentito, per quello che riguarda il derby e le ultime partite di campionato.
Vale la pena comunque nell'analisi di Crotone - Inter e per cercare di spiegare quello che intendevo su Pioli, sottolineare un dato.
Uno solo.
Contro il Crotone Pioli ha riproposto un'altra volta in maniera ripetitiva gli stessi undici giocatori e lo stesso identico sistema di gioco.
Certo ha dovuto operare un cambio 'necessario'.
Quello di Gagliardini (che è chiaramente già oggi un giocatore insostituibile) che si era infortunato nel corso della gara precedente contro la Sampdoria.
Proprio la gestione di questa assenza secondo me riassume il contenuto della mia precedente analisi.
Al posto di Gagliardini, Pioli ha fatto la mossa più prevedibile tra tutte quelle che avrebbe potuto fare.
Attenzione: non sto dicendo che sia stata la peggiore possibile. Avessero giocato Ansaldi, Banega, Brozovic o Joao Mario, magari sarebbe anche andata peggio.
Non lo so.
Semplicemente Stefano Pioli ha fatto una mossa prevedibile.
Cioè schierare Gary Medel a centrocampo e inserire Murillo a difesa.
Peraltro entrambi i giocatori erano diffidati e sono stati tra i peggiori in campo.
Ma la cosa che colpisce è come, dopo le critiche ricevute nel post-gara contro la Sampdoria, Pioli abbia deciso di defenestrare anche Brozovic.
Dopo avere accantonato nel tempo i vari Nagatomo, Santon, Joao Mario, Palacio, Barbosa e Murillo. Per l'occasione costretto, immagino tra mille incertezze, a ritornare titolare dopo mesi passati in naftalina.
Dopo aver fatto questo giro 'largo' ritorno alla questione iniziale.
Posso dire che da quando è subentrato Suning alla guida del club ho sempre avuto la sensazione che tutte le cose vengano fatte non con una fretta particolare, ma con una vera e propria frenesia.
Lavorare in una situazione così e pretendere di farlo in una maniera produttiva, proficua, è impossibile.
Una analisi sui valori di cui disponiamo in casa e quelli da ricercare altrove, va fatta con una certa serenità e questa serenità secondo me nella nostra società in questo momento manca.
Ho sempre difeso Piero Ausilio, che considero una persona per bene e un bravo professionista, ma forse strategicamente prima di rinnovare o meno il suo contratto (dicasi lo stesso per Pioli) vanno fatte altre scelte.
A partire magari proprio dalla definizione del ruolo esatto dello stesso Piero Ausilio.
Ora apparentemente messo da parte nella scelta dei giocatori. Ora unico rappresentante in seno alla società a presenziare sempre davanti alla stampa in occasione delle sconfitte.
Detta così sembra quasi che faccia da 'paralume'.
Personalmente non lo penso e non l'ho mai pensato ma credo che dopo la fine della gestione di Massimo Moratti e quella di Erick Thohir, siamo pronti per finalmente rinnovare le nostre strutture.
Si può ripartire da Ausilio, come si può ripartire da Pioli, da Icardi, Perisic, Miranda, Medel... ma si deve farlo solo con una attenta opera di valutazione e con la nomina di figure autorevoli e professionali che mettano in dubbio la bontà del lavoro di tutti i soggetti nominati e che decidano se siano più o meno utili alla causa e in caso di riscontro positivo, facciano anche il possibile per mettere queste 'risorse' nelle condizioni tali di rendere al meglio delle loro possibilità e essere veramente determinanti.
Penso, senza nessuna rabbia o rancore che l'esperienza di Pioli sulla nostra panchina volga al termine, e mi domando se non sarebbe meglio chiedere a Vecchi di assumersi lui questa gravosa responsabilità di guidare la squadra in queste ultime gare per cercare di centrare la qualificazione in Europa League o se non altro tenere in mano il gruppo e evitare lo sfascio totale.
Ma la mia è una conclusione spero troppo drastica e in ogni caso Mister Vecchi ha già le sue gatte da pelare e un lavoro da portare a termine con la nostra primavera.
Il richiamato 'physique du role' per quanto riguarda la mia valutazione sul lavoro di Stefano Pioli non c'entra nulla.
Ho sempre sostenuto il mister e continuerò a farlo.
Ho rifiutato di definirlo 'normalizzatore', 'imbonitore', 'potenziatore', considerandolo semplicemente per quello che è: l'allenatore dell'Inter.
E lo valuto e lo ho valutato e valuterò come tale.
Non mi piace peraltro neanche l'etichetta, molto più diffusa, di 'traghettatore', ma se dico che secondo me la sua esperienza in nerazzurro sia arrivata alla fine, è perché per ragioni di tempo, ambientali o comunque oggettive, Pioli finora e salvo sorprese da qui fino alla fine della stagione, è stato effettivamente un traghettatore e mancano a mio avviso elementi per poter dire che sia stato qualche cosa di più.
Così come mancano elementi per potergli attribuire colpe particolari. Ma questa cosa sono convinto che alla fine conti poco per tutte le parti in causa.
Sarebbe bello ora parlare solo di derby ma è oggettivamente difficile.
Per forza di cose parleremo di Ausilio, di allenatori e di calciatori e calciomercato...
Lancio in questo senso un tema di discussione.
Abbiamo discusso più volte quest'anno di due dei giocatori che secondo me sono stati tra i migliori dei nostri nel corso di questo campionato: Ivan Perisic e soprattutto Antonio Candreva.
Il mio punto di domanda è se effettivamente nel costruire la squadra si debba per caso non prevedere quello che può essere finalmente un cambio del sistema di gioco e rinunciare a avere a tutti i costi le 'ali', considerando invece questa come una possibile variante tattica tra le tante da poter utilizzare in determinati casi a inizio gara come a partita in corso.
Costruire un centrocampo imperniato su un giocatore di esperienza nel ruolo di vertice basso (es. Strootman) e due intermedi capaci di proporsi con forza al tiro e di inserirsi senza palla. Quindi due giocatori offensivi su tre capaci di occupare e di prendere letteralmente il possesso nell'area di rigore avversaria.
Sono solo parole e in un momento in cui dobbiamo giocare ancora sette partite di campionato.
Ma ancora una volta ho la sensazione che si rincorra qualche cosa di aleatorio e di impossibile di tenere stretto tra le mani. Come se anche nella costruzione della squadra si manifestasse quello stesso senso di frustrazione di voler essere qualche cosa di 'impossibile' come poi si rivela cercare di centrare uno dei posti per la qualificazione alla Champions League.
Se mettessimo i piedi per terra una volta tanto da soli e senza farlo in maniera precipitosa dopo l'ennesima 'Caporetto' allora forse questo sarebbe un modo nuovo e migliore per cominciare daccapo l'anno prossimo e quella che a questo punto sarà per forza una ennesima 'rifondazione'.
Emiliano D'Aniello
Il secondo sondaggio si è concluso così.
RispondiEliminaBarbosa sembra destinato al prestito. Chi vorresti l'anno prossimo come esterno dx d'attacco?
Gabriel Barbosa 3 (13%)
Domenico Berardi 7 (31%)
Federico Bernardeschi 9 (40%)
Nessuno dei tre 3 (13%)
Biraghi è stato convocato da Ventura per lo stage che si terrà da oggi a dopodomani a Coverciano.
Da semplice tifoso non ritorno sul fatto che un buon allenatore ( Mancini ) lo avevamo e che proprio in quel momento il caos societario e la volpe Thohir ha fatto di tutto perché lui stesso creasse le condizioni per andarsene. Nessuno mi toglie dalla testa che dandogli poteri decisionali sulla campagna acquisti sarebbe rimasto e forse avrebbe migliorato il suo quarto posto. Non voglio polemizzare sull'argomento, vorrei fare una domanda a tutti, anche se penso di saperne in parte i motivi.
RispondiEliminaCome può' una squadra come l'Inter rifilare sette pere all'Atalanta e poi in tre giornate fare un solo punto : forse - a parte l'avversario - ci e si sono illusi di poter puntare alla CL e pian piano hanno tirato i remi in barca lo stesso Pioli ha puntato tutto su quella formazione, non rendendosi conto che poi ha avuto a che fare con giocatori atleticamente e psicologicamente in lento e progressivo calo per molti altri motivi. Non posso credere che nelle due gare in cui è mancato Gagliardini la squadra ne ha risentito così' tanto.
Grazie della risposta, non mi aspetto niente di buono sul futuro, termineremo settimi o ottavi pronti alla ennesima rifondazione.
Lancio la provocazione...
RispondiEliminaPrendereste come allenatore... Di nuovo Mancini?
O preferireste un coach estero (pochettino, sanpaoli)?
Mancini sarebbe una super riscaldata e comunque lui non tornerebbe...io andrei su Pochettino visto che con gli argentini di solito ci va bene, ma anche Sanpaoli non è male, il problema è l'iniziale ambientamento. In Italia ad oggi l'unico è Spalletti, fuori poi ci sarebbe anche Simeone...
RispondiEliminaPenso che sia inutile discutere della possibilità di un ritorno di Mancini. Non sarei contrario alla cosa, ma mi sembra una ipotesi molto inverosimile. Sono uno dei più grandi tifosi del Mancio comunque, quindi la cosa per forza di cose mi farebbe piacere... Pochettino e Sampaoli mi piacciono, ma di nuovo, come si fa a decidere senza avere comunque dei punti di riferimento all'interno della società?
RispondiEliminaLa penso come Emiliano, anche se può sembrare assurdo dirlo il nostro ultimo problema è l'allenatore.
RispondiElimina...solo una società di pagliacci riprenderebbe mancini...un allenatore stra - bollito, col quale abbiamo realizzato la bellezza di 28 punti nelle ultime partite 20 partite dello scorso campionato...ma ho ragione di ritenere che Mr. Zhang sia una persona seria.
RispondiEliminaAnche per me Mancini sarebbe una pazzia...ma era una provocazione.. più che altro sul..
EliminaTentiamo lo straniero inesperto di calcio italiano... Dopo de Boer
O andiamo sull italiano?. E in tal caso.. è meglio di Pioli?
Fosse per me, non potendo arrivare a Conte o Simeone, un pensiero su pochettino... O ancor di più sul Loco Bielsa... Lo farei..
RispondiEliminaO andrei su Sarri o Spalletti in Italia
Se pensiamo a sostituire Pioli in penserei a Spalletti . Abbiamo bisogno di un mister di personalità che ci aiuti a costruire un gruppo.
RispondiEliminaOggettivamente, guardando la situazione attuale, Spalletti è il nome forse più credibile tra tutti quelli possibili.
RispondiEliminaÈ italiano e conosce il nostro campionato. Gode di una buona reputazione in Italia e relativamente buona all'estero. Lascia la Roma a fine stagione.
Non è una mia preferenza ovviamente. Solo, allo stato attuale queste tre 'caratteristiche' lo mettono in pole rispetto ad altri.
Tra gli stranieri (stiamo escludendo quelli diciamo evidentemente irraggiungibili come Simeone) il mio preferito sarebbe proprio Sampaoli. Molto 'italiano' sotto certi aspetti. Pochettino anche mi sembra un allenatore di grandissimo carattere.
@FabioFrigiola ... Pioli è stato preso in un momento particolare, ma il suo curriculum era abbastanza eloquente .... devono andare su un profilo di livello, del quale siano pienamente convinti tanto da difenderlo di fronte a quel gruppetto di "sciacqualattughe" che il buon Pierino ha pensato bene di portare all'Inter ... perché è evidente che ci sono molti caporali, ma gli uomini scarseggiano.... e qualcuno dovrà pur assumersi le proprie responsabilità....
RispondiEliminaVa fatta una riflessione seria anche sulla presenza di Ausilio in società. Se certe scelte le ha caldeggiate/condivise/promosse vuol dire che qualche errore l'ha fatto.
RispondiEliminaVa fatta anche una riflessione su Icardi: per alcuni amici non si sporca la maglietta. Allora la domanda è d'obbligo : vuole continuare a giocare con noi o ambisce ad andare altrove ?. Questo dubbio è legittimo a questo punto della stagione.
Penso anche che i vari Brozo, Banega e Murillo sono troppo distratti da voci di mercato e che si sentano con le valigie in mano. In altre parole la ns campagna acquisti è cominciata troppo presto.
Beh..il pericolo del turbinio di voci era evidente (nei giorni scorsi lo avevo scritto in un commento) : milioni di euro a grappoli, centinaia di giocatori trattati, il corteggiamento a Conte...per quanto fossero, nella gran parte dei casi ,delle bufale hanno senza dubbio danneggiato un'ambiente che ,tradizionalmente ,non ha un dirigente all'altezza per gestire una situazione simile.
EliminaE un dirigente che sappia anche aiutare l'allenatore che ,se non ha il carisma di un Mourinho o di un Conte ,può sbandare in momenti simili E poi ...naturalmente vengono i giocatori...la maggior parte manca di personalità,basta dire che probabilmente quello che ne è più dotato è Gagliardini.Riguardatevi l'espressione di Icardi nei saluti con gli arbitri ad inizio partita o i primi minuti di Perisic e Murillo; quì si critica ferocemente Candreva ,ma lui ,almeno inizialmente, ha cercato qualche giocata volenteroso..poi è arrivata quell'ammonizione incomnprensibile e pian piano si è afflosciato.
Secondo me a Ausilio va anche data una sua 'dimensione'. Deve essere chiaro quali sono i suoi compiti. Non può Ausilio fare scouting, condurre trattative, presenziare davanti ai microfoni... Mi sembra un po' troppo per una persona sola.
EliminaIo sono d'accordo con te su Candreva, secondo me è stato il migliore giocatore della nostra squadra quest'anno. Qualcuno dirà che questo la dice lunga sulla nostra stagione dato che non si tratta di un campione di primissimo piano, ma tant'è.
Sempre su Candreva, mi ricollego a Roberto-Amstaf-Fabio sul post precedente.
EliminaÈ vero: dipende anche per chi li fai i cross ed è vero che Klose era un colpitore incredibile.
Però è anche vero che dipende da per chi li fai nel senso 'per quanti' giocatori fai i cross. Candreva praticamente sempre può puntare su un solo giocatore. Se giocassimo con delle mezzeali più portate all'inserimento e magari con un altro attaccante che attacca l'area in queste situazioni di gioco(cosa che Perisic a volte fa, molte altre no, per deformazione professionale, diciamo così), le cose sarebbero diverse.
Emiliano che ne dici di un sondaggio sul nostro prossimo allenatore ? Sperando che nei prossimi anni non occorra !
RispondiEliminaMario Sconcerti, giornalista, ha paragonato Messi e Dybala, durante 90° Minuto, in onda su Rai Due. Le due stelle di Barcellona e Juventus si affronteranno martedì 11 aprile allo Stadium di Torino.
RispondiElimina“Dybala dal punto di vista tecnico è meglio di Messi. Quest’ultimo, se non facesse tutti quei gol, sarebbe un calciatore normale”.
Ma non si vergogna? Che frasi sono?
EliminaSconcerti ripercorre le orme di Tosatti... Venduto al soldo bianconero... E smascherato da Caressa in una recente intervista.
EliminaNon a caso è andato nelle televisioni nazionali dopo esser mandato via da Sky.
Ora deve salvare la poltrona
Un sondaggio sul prossimo allenatore.
RispondiEliminaAllora, devo dire che da una parte sarebbe interessante vedere l'orientamento generale del blog e del tifo nerazzurro al riguardo.
Dall'altro si presenterebbero due 'problemi'.
Il primo è che preferirei stare sul pezzo. Ci sono altre sette partite da giocare. Sono molto negativo sul prosieguo della stagione, ma spero di... vincerle tutte in ogni caso. Penso che Pioli si possa con moltissime probabilità considerare un'esperienza oramai terminata, però non vorrei in ogni caso unirmi ai media che già di loro stanno bersagliando il mister, che per ora è e rimane il nostro allenatore.
Il secondo problema sarebbe relativamente l'impostazione da dare al sondaggio. Dovrei elencare anche nomi impossibili tipo Mou o il ritorno di Mancini, Simeone, Conte? Forse potrebbe avere più senso un sondaggio sul tipo di profilo. Magari.
a) In ogni caso un allenatore di profilo internazionale (quindi Conte, Simeone...)
b) Un allenatore di grande esperienza nel campionato italiano (es. Spalletti)
c) Spazio a un emergente (es. Di Francesco)
d) Meglio un allenatore straniero (Pochettino, Sampaoli, Bielsa...)
e) Confermiamo Pioli
f) Una soluzione interna: Stefano Vecchi, Beppe Baresi...
C'è anche sarri che sembra lamentarsi spesso di De Laurentis...
EliminaÈ più il contrario paradossalmente. :)
EliminaDiciamo che in caso di sondaggio come quello che ho provato a descrivere, Sarri lo metterei a questo punto di diritto tra quelli nel profilo b).
Magari lo lancio il sondaggio, ma tolgo il profilo a)
Cioè, tutti vorremmo un grande allenatore internazionale...
Lo imposto così.
Sembra difficile l'arrivo di un big di livello internazionale. Chi vorreste come allenatore per l'Inter 2016/17?
a) Un allenatore di grande esperienza nel campionato italiano (es. Spalletti, Sarri)
b) Spazio a un emergente (es. Di Francesco)
c) Meglio un allenatore straniero (Pochettino, Sampaoli, Bielsa...)
d) Confermiamo Pioli
e) Una soluzione interna: Stefano Vecchi, Beppe Baresi...
Inter 2017/18* ovviamente. Tornare indietro nel tempo è impossibile. :)
EliminaLapsus che dice molto del tuo stato d'animo :)
EliminaAlla fine mi propongo di essere lucido sull'argomento, ma lo devo dire: Mancini mi ha fatto stare male (due volte) come solo la mia ex quando mi ha lasciato dopo che le avevo chiesto di sposarmi. :)
EliminaBiraghi in nazionale, Ranocchia migliore in campo, Ricki splendido giocatore a gettone, fermato da guai fisici. Questo per esprimermi sulle certezze da voi espresse troppe volte nel blog. Mancini bollito e minestra riscaldata, Conte geniale stratega e condottiero. Io, sinceramente, trovo assurdo tutto. Non so se Ausilio, Pioli o Vecchi siano adatti ad allenare il Barcellona o il Real Madrid. l'Inter è una squadra modesta, piuttosto mediocre, nella quale chi arriva viene sballottato da chiunque, senza protezioni. Il profilo giusto di allenatore era probabilmente Mancini, che se ne è andato sbattendo la porta. Una linea dirigenziale certa. Una proprietà forte economicamente e eticamente. Dei tifosi che smettano di pensare di essere il verbo incarnato. E poi potremo davvero cominciare a combattere, di nuovo, contro il Male. A proposito. Aveva probabilmente ragione all'andata il bravo Vecchi a preoccuparsi di Falcinelli e Trotta, mettendo Ranocchia in difesa. Vecchi irriso per le sue letture ed i suoi commenti da persona normale dopo le due partite ben giocate dall'Inter. Un piccolo esame di coscienza per favore. Giusto essere amareggiati per l'ennesima brutta figura e la stagione perduta. Ma senza esagerazioni. E' solo calcio. A me, sinceramente, spiace di più leggere insulti a destra e a manca. Cattiva educazione? Leoni da blog? Non lo so. Auguro a pioli ogni fortuna. Lui ce l'ha messa tutta in una situazione impossibile. PS: però Medel non si può proprio vedere con la nostra maglia.
RispondiEliminaRivaluti Biraghi,Ranocchia ed Alvarez e poi concludi con il "Medel non si può vedere con la nostra maglia"...e poi sinceramente non mi ricordo di un Vecchi deriso nella sua brevissima avventura in prima squadra.
EliminaDi medel l'ho detto apposta in maniera autoironica, speravo. Io non lo sceglierei tra i miei neppure per una partita in spiaggia. Ma volevo appunto scherzare su di me. Vecchi e5stato irriso perché ha spiegato la presenza di ranocchia proprio in base all'attacco del Crotone. Forse tu non hai letto, tra i vari commenti. Ma ti assicuro che è vero.
EliminaFatto.
RispondiEliminaIl sondaggio è come sempre nella colonna di destra del blog. Ho messo come data di 'scadenza' quella del 30 aprile. Speriamo che Pioli ci convinca tutti a scegliere la risposta numero 4 vincendo in serie contro Milan, Fiorentina e Napoli.
Francamente non so che votare. Mi sento una specie di Pasquale Ametrano in questo momento.
EliminaProprio ieri parlavo qui sul blog di Falcinelli come possibile rinforzo per la nostra squadra l'anno prossimo. Mi auguravo in verità anche che contro di noi facesse una brutta partita, ma mi è andata male.
RispondiEliminaCredo di avere anche parlato bene di Biraghi in un post 'statistico' sulla provenienza dei giocatori in Nazionale, auspicandone in qualche modo la convocazione...
Questo per quanto mi riguarda, però Michele devo dire che in generale, anche se i toni si accendono in caso di sconfitte come quella contro il Crotone (ma come potrebbe essere altrimenti...), su queste pagine ci sono giudizi meno caustici che altrove.
Ranocchia, chissà, con un altro allenatore alla fine l'anno prossimo potrebbe pure restare a riscoprirsi un titolare. Domani comunque pubblicherò un post con alcuni dati statistici e che pure lo riguardano e che in qualche modo 'stupisce' per il minutaggio che il giocatore aveva avuto fino al momento della cessione.
Si...ranocchia... Con lui in campo non si vinceva mai...
EliminaPurtroppo condivido il pensiero di Michele. Si amici miei l'Inter di quest'anno è una squadra modesta con qualche giocatore sopravvalutato, forse prima di tutti da noi stessi tifosi. Tra l'altro molti hanno carenze di personalità e te ne accorgi quando vanno sotto, ognuno fa il compitino e nessuno prende l'iniziativa . Nessun insulto ma solo tanta amarezza: resta solo un gioco che ci consente di fare piccole o grandi discussione tra di noi in modo civile.
RispondiEliminaSai, quello che dispiace è ritrovarsi a sette partite ancora da giocare con questa situazione di morale praticamente sotto lo zero. Come se le prossime partite non contassero. Ho lanciato comunque il sondaggio per gioco (ci vedo solo questa funzione francamente, che ci sta tutto, dato che come dici anche il calcio stesso è un gioco) ma spero veramente sempre che Pioli le vinca tutte e alla fine rimanga per aver dimostrato di essere l'uomo giusto al posto giusto.
EliminaComunque se qualcuno ci vuole raccontare di Leo Jardim, uno dei nomi 'caldi' e in generale un profilo che mi interessa molto approfondire come appassionato, sono curioso di sapere cosa ne pensate (secondo premium kia starebbe trattando con lui per conto nostro).
Ho avuto una visione stanotte... Guardiola sulla nostra panchina... Tanti non lo apprezzerebbero, io sì... E credo potrebbe essere una soluzione molto più fattibile di quanto non sembri... So che Luciano mi odierà per questo!
RispondiEliminaNon credere che FdB sia molto diverso. Non mi sorprenderei di vederlo su qualche panchina di prestigio. Tipo barca
EliminaIl problema è che per poter esprimere il calcio di Guardiola dovremmo cambiare praticame te tutta la squadra...
RispondiEliminaAndrebbe meglio al Napoli
Reputo Pioli a fine corsa ormai, di certo non sono tutte sue le colpe, anzi, ma sembra bruciato ormai. Conte sarebbe il profilo ideale, un simil Mourinho, per tirare fuori le p...e ai giocatori (certo ci vorrebbe un mercato serio e dispendioso),la grossa controindicazione è la sua juventinità. Non rivorrei mai Mourinho, mi sembra in netto calo e quello che potrebbe fare sarebbe sempre meno di quello che ha fatto. Mi piacerebbe molto Ancelotti ma ha già dichiarato in tempi non sospetti che non andrebbe mai All'Inter. Mancini per la terza volta no grazie. Il profilo perfetto secondo me è il Cholo.
RispondiEliminaCon Guardiola dovresti avere un centrocampo completamente diverso, prendere gente come Isco, Verratti, Alcantara etc...cacciare Icardi e Candreva e al posto loro attaccanti super tecnici e veloci...non facile direi, non a caso ha preteso Gabriel Jesus, Sanè, Nolito, Gundogan, Stones e Bravo spendendo oltre 200 milioni di euro al Manchester!
RispondiEliminaSarri non mi dispiacerebbe anche se nel suo piccolo avrebbe bisogno di giocatori simili a quelli di Guardiola probabilmente con meno pretese e con Icardi punto di riferimento.
...x finire dietro a Chelsea, Tottenham e (forse) Liverpool...no, grazie...il suo tempo migliore (come x Mou) è passato....meglio provare (non alla cieca, si intende...) con gli emergenti, ambiziosi ma che abbiano già mostrato qualità...di sicuro non ci possiamo permettere ulteriori scommesse (alla Frank De Boer...boicattato dalle nostre mezze seghe) o allenatori, non più giovani, di seconda fascia (tipo Stefanello) ....
EliminaP.S. ...magari ora esce un tizio che mi dirà che "tu pensi di possedere la verità"... è ovvio che sono solo le mie opinioni ...
Il problema se c'è n'è uno è la tua spocchia. L'acredine che trattieni con fatica aspettando ansioso di distribuire. Non i punti di vista. Ci mancherebbe. E che anche in questo ultimo intervento tradisci ancora in modo palese..."Stefanello...". E grazie del tizio...
EliminaCerto che anche Suarez questa fase non la sta vivendo benissimo!
RispondiEliminaPioli abbandonato – “Non c’entra niente, sono i giocatori che vanno in campo. Stanno disobbedendo all’allenatore a fin di male. In questi 15 giorni lui è rimasto lì da solo. A Pioli i giocatori che Conte vorrebbe non li prenderebbero mai. I soldi per Conte ci sono, per lui no”.
Ho pubblicato un post sul calciomercato 2016/17: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/04/calciomercato-inter-201617-una-lezione.html
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