Pagine

venerdì 23 giugno 2017

Sogni di Primavera (Parte terza)

Nella foto: l'attaccante Andrea Pinamonti il giorno del suo diciottesimo compleanno, festeggiato con la firma sul contratto che lo legherà all'Inter fino al 2021. Di lui Luciano scrive: 'Oggi è una prima punta di un metro e ottantasette, capace di impegnare da solo le difese avversarie, abilissimo con i piedi a dialogare con i compagni e ad aprire spazi per loro con i movimenti, generosissimo nel portare il pressing. Dotato di un tiro assai efficace e molto forte anche sulle palle aeree.'

Parte terza: l'attacco.

Rigoberto Rivas

Per la sua notevole duttilità il giocatore può essere considerato sia un centrocampista sia un attaccante.

Personalmente mi convince di più come centrocampista in una linea a tre (433) o come centrale sempre della linea a tre in un 4231, ma  ultimamente mister Vecchi lo ha schierato come esterno dello stesso 4231.

La storia di Rigo (o ‘Riguito’ come lo chiamano in famiglia) è stata raccontata di recente con la consueta bravura e sensibilità da Pizzigoni, che ne ha sottolineato le doti di “guerriero” legate all’etnia d’origine.

Rivas è nato a Balfate, in Honduras, in un luogo da sogno, ma solo dal punto di vista paesaggistico.

In realtà Rigo per arrivare al professionismo calcistico (ha firmato da poco un quinquennale con l’Inter) ha dovuto trovare la forza per superare molte traversie.

Ha dovuto fare i conti con la povertà e, quando aveva un solo anno, con la tragica morte del padre.

Dopo l’emigrazione della mamma in Europa, in cerca di prospettive migliori per la famiglia, Rigo si trasferì  a vivere con i nonni, e trovò nel calcio la sua consolazione, il suo sogno.

Nel 2012 si riunì finalmente alla mamma e al resto della famiglia, in Italia, iniziando anche il suo addestramento da giovane calciatore.

L’Inter lo ha prelevato dal Prato nell’estate del 2016 e da quel momento la vita della famiglia è cambiata.

Quelli esposti non sono dati meramente biografici, ma elementi fondamentali per capire la garra che Rigo mette in campo, la grande voglia di consegnare attraverso il talento che madre natura gli ha dato, se stesso e la famiglia a una vita più appagante.

Arrivato all’Inter, Rigo (che aveva già al suo attivo qualche apparizione in Lega Pro) si è subito affermato alla grande, diventando una pedina imprescindibile per l’undici di Vecchi.

Le cifre parlano chiaro: 31 presenze (nonostante un infortunio tra aprile e maggio) 8 gol e 5 assist.

In campo, Rigo mette tutta la sua potenza e la sua determinazione, non disgiunte per altro dalla circostanza di possedere un piede destro molto sensibile (la sua specialità, giocando prevalentemente a sinistra, sono i tagli verso l’interno per servire un compagno o concludere con un destro a giro sul palo lungo, come è avvenuto anche nelle partite di finale).

Ha ottima corsa, è forte nei contrasti  e sa sviluppare ritmo e intensità.

Forse deve migliorare nella lettura tattica delle situazioni, nel controllare lo slancio e, giocando da esterno, nel dribbling.

Ma le prospettive perché diventi un giocatore importante ci sono tutte.

Per lui, personalmente faccio un tifo particolare.

Axel Mohamed Bakayoko

Nato a Parigi nel gennaio 98, Baka è un’altra scoperta del tandem Casiraghi - Manighetti che nell’autunno del 2011, trovandosi nella capitale francese, hanno assistito a una partita  di ragazzini dilettanti e hanno notato questo tredicenne dalla velocità impressionate, segnandosene il nome e seguendone il percorso.

Quando Baka, che nel frattempo era passato al Red Star, fu in età per trasferirsi, i due nostri osservatori bruciarono sul tempo Lyon e PSG e si assicurarono il ragazzo.

Arrivato all’Inter, Baka confermò le sue doti di sprinter letale, ma anche le carenze in fatto di efficace scuola calcistica.

Il ragazzo però ha lavorato seriamente e col tempo ha evidenziato progressi notevoli in ogni settore.

Dopo una buona stagione negli U17 è passato inizialmente in Berretti, ma mister Vecchi ne ha intravisto le potenzialità e lo ha ben presto aggregato alla Primavera, dove ha disputato buone partite segnando anche gol importanti e procurando assist.

La sua esplosione è avvenuta però in questa stagione, come attestano le cifre: 34 presenze, 11 gol e 2 assist.

Baka ha anche al suo attivo una presenza con la prima squadra, in EL.

Sebbene sia tutto destro,  solitamente non viene utilizzato sulla fascia opposta: infatti la sua specialità è l’allungo che dà profondità all’azione offensiva, per raggiungere il fondo e da lì crossare o appoggiare all’indietro per un compagno.

Qualche volta viene spostato a sinistra per disorientare le difese avversarie e in alcune occasioni (soprattutto quando la squadra è in vantaggio), si posiziona centralmente dietro la prima punta per approfittare dei suoi movimenti e andare a concludere gettandosi nello spazio.

Tecnicamente è migliorato, ma può crescere ancora.

I limiti sui quali deve maggiormente lavorare sono però la resistenza (situazione normale, trattandosi di uno sprinter puro che deve rifiatare) e la fase difensiva.

Axel sembra comunque avviato a una buona carriera professionistica, magari ricalcando le orme di Biabiany con il quale ha molto in comune: so che a molti tifosi non sembra una prospettiva entusiasmante, ma invece per un ragazzo che viene dalla banlieue parigina (e per la nostra società) sarebbe comunque un successo importante.

Matteo Rover

Nato a Motta di Livenza il 30-11-99  Matteo Rover arriva all’Inter da U17 e si afferma subito come giocatore di ottima prospettiva.

Agisce sulla fascia destra di preferenza, ma non disdegna tempestivi tagli al centro per andare a concludere, sempre col destro.

Veloce e potente,  dotato di ottima struttura fisica, Matteo va benissimo in progressione, mentre deve migliorare nel dribbling uno contro uno e sullo stretto.

Ha però un fiuto del gol notevolissimo.

Al termine della prima stagione, passa in Berretti dove in poche partite, con 9 reti all’attivo, diventa capo cannoniere della squadra (e rimarrà tale sino al termine del campionato).

A questo punto, inevitabile il passaggio in Primavera, dove Matteo si distingue ancora: 14 presenze in campionato, con 3 gol;  5 al Viareggio, due nella final eight e una in Coppa Italia.

Matteo si è ormai conquistato stabilmente un posto nei 14-15 titolari

E le sue ottime prove non passano inosservate per i selezionatori azzurri che lo convocano più volte (tre le presenze) nella selezione rappresentativa degli U18.

La prossima stagione, verosimilmente ancora in Primavera, potrà essere decisiva per definire il limite possibile delle sue ambizioni, ma già oggi possiamo dire che ci troviamo di fronte a un giocatore potenzialmente molto interessante.

Mouhamed Belkheir

Giocatore nato in Francia, a Ivry sur Seine nel ’99, ma di origine algerina (la famiglia è di Mostaghanem e Belkheir vi ritorna quasi ogni anno). Ha cominciato a giocare a sei anni nel Centre de Formation de Foot della sua città, dove si è messo in luce precocemente, tanto che a 14 anni, battendo al concorrenza internazionale, il Verona si accordò con la famiglia per il trasferimento nel veneto.

Dopo un duro periodo di ambientamento (venne tesserato come da regolamento solo a 15 anni compiuti), Belkhe si affermò rapidamente in un calcio tanto diverso da quello a cui era abituato.

L’Inter si è accorta subito di lui, ma non era certo l’unico  grande club.

In un’ intervista Belkhe dice testualmente: 'La proposta dell’Inter era per me l’occasione per firmare per un grande club che ho sempre amato e seguito sin da piccolo. Per questo ho rifiutato le proposte di Milan e Nizza.'

E ancora: 'L’Inter possiede uno dei migliori centri di formazione al mondo…Nulla da ridire: è un club di classe mondiale, che ci assiste in tutto.'

Interessante un’altra sua considerazione: 'Rispetto all’Hellas, all’Inter si cura più la parte tecnica che quella fisico-atletica.'

Arriva a Milano nell’agosto del ’16, forte delle sue doti tecniche e fisiche, della sua grande volontà di riuscire, attraverso il lavoro, e si impone subito, tanto da meritarsi, un anno sotto età, l’aggregazione alla Primavera.

Alto 1.85 dispone di un fisico potente che gli consente di eccellere nel difendere palla e far da sponda per i compagni (suo lo smistamento che ha mandato in gol Xian nella semifinale con la Roma).

E’ ottimo in progressione, mentre forse deve migliorare un po’ nella rapidità

Con il suo piede (il sinistro) calcia con molta forza e precisione.

Ha sommato infatti 23 presenze in primavera con 9 gol e l’assist ricordato

Ha firmato un contratto triennale (fino al ’19) sotto la guida di Renzo Contratto che di lui dice: 'È un grande prospetto e l’Inter lo ha voluto fortemente. Può fare la prima o la seconda punta, ha  doti importanti e una grande etica del lavoro.'

Renzo vede  nel giocatore, in prospettiva, un emulo di Vardy, del Leicester.

Nella prossima stagione resterà di sicuro in Primavera.

Moussa Souare

Un altro giocatore che essendo di colore e provenendo dall’Africa, è stato paragonato, un po’ incautamente, a Obafemi Martins.

Intanto i due non provengono dallo stesso Paese, essendo Moussa Guineiano di Conakri.

Come il conterraneo Gaston  Camara.

Poi, come vedremo, le caratteristiche sono molto diverse. In comune hanno forse solo la velocità.

Tesserato per la prima volta dal Santarcangelo, viene ceduto in prestito al Sassuolo Primavera nella stagione ’14-15, poi al Bologna nell’anno successivo.

Ad agosto ’16,  l’Inter lo rileva  in prestito oneroso con obbligo di riscatto.

Si tratta di un brevilineo (1.73) molto rapido e quasi irresistibile quando attacca la profondità, possiede anche una buona tecnica, almeno col piede destro, mentre il sinistro è in pratica inutilizzato.

Moussa vede benissimo la porta e, con il piede preferito sa calciare con potenza e precisione.

Meno robusto di ObaOba, secondo me non può giocare prima punta perché non farebbe mai salire la squadra non sapendo e potendo giocare spalle alla porta.

D’altra parte non è neppure adatto, per il momento, a ricoprire il ruolo di esterno alto, perché ha troppe pause nei rientri e non è fisicamente attrezzato per i contrasti.

Il suo ruolo ideale è a mio parere la seconda punta, alle spalle di un giocatore forte tecnicamente, fisicato e abile nel creare gli spazi, come potrebbe essere Pinamonti.

La sua annata si deve comunque considerare positiva come mostrano le 20 presenze complessive e i 9 gol realizzati con la Primavera.

Per raggiunti limiti di età, nella prossima stagione dovrà andare a giocare, probabilmente in lega Pro, se si considerano, ad esempio, le difficoltà incontrate da Camara soprattutto nella prima stagione in B.

Andrea Pinamonti

Tracciare un profilo del ‘Pina’ in fondo sarebbe la cosa più semplice

Basterebbe scrivere: 'Pina è Pina' e basta. Con questo si è detto tutto.

Il cosiddetto arciere di Cles (in realtà è nato a Cles solo perché c’è l’ospedale ma è cresciuto a Tassullo – oggi Ville d’Anaunia - un paese della Val di Non con meno di 2000 abitanti) è ormai noto a tutti gli amanti del calcio, ben oltre la cerchia dei tifosi interisti, in virtù soprattutto delle sue prodezze con le rappresentative nazionali (41 presenze con 17 gol).

Ma anche per i tituli vinti da condottiero della sua squadra di club, che per nostra fortuna (e bravura dei dirigenti) è appunto l’Inter.

Ovviamente del Pina abbiamo parlato moltissime volte anche qui e pretendere di farlo conoscere ora sarebbe un po’ fuori luogo.

Andrea è cresciuto in una formazione locale il TNT Monte Peller, per poi trasferirsi al Chievo nell’anno dei giovanissimi regionali  (ma lui in realtà giocò con i nazionali).

Il giocatore in realtà era già controllato dall’Inter e il passaggio interlocutorio al Chievo fu necessario per la normativa che impedisce prima dei 14 anni il trasferimento fuori regione, se non in province limitrofe.

Andrea aveva già diversi tornei con l’Inter negli anni precedenti, ed era necessario ‘appoggiarlo’ a una società leale nell’osservare gli accordi presi.

Pina prima di trasferirsi all’Inter (e anche dopo) ha ricevuto lusinghiere offerte da parte di grandi squadre e principalmente dal Milan. Offerte che naturalmente ha rifiutato.

Arriva all’Inter nell’anno dei giovanissimi e subito con i compagni vince il campionato. Ricordo che a quei tempi avevo scritto: è un’Inter Pina-dipendente. Già allora segnava, giocava per la squadra costituiva un punto di riferimento imprescindibile per la manovra offensiva (e non solo, perché portava anche il primo pressing).

Poi il doppio salto di categoria, lo scudo sfumato di un soffio con gli allievi (ma lui giocava già anche con la Primavera ed era in campo nella mitica finale di Coppa Italia vinta sulla juve).

Infine l’affermazione piena di questa stagione, con numeri che tutti conoscono: 31 presenze, 19 gol, un assist nonostante le assenze per la nazionale e qualche lieve infortunio.

Le sue caratteristiche si sono andate affinando nel tempo. Oggi è una prima punta di un metro e ottantasette, capace di impegnare da solo le difese avversarie, abilissimo con i piedi a dialogare con i compagni e ad aprire spazi per loro con i movimenti, generosissimo nel portare il pressing. Dotato di un tiro assai efficace e molto forte anche sulle palle aeree.

Per definirne le prospettive basta citare un’intervista  recente del suo procuratore, Tullio Tinti:

'Sicuramente tutti i club più importati europei hanno chiesto informazioni su di lui, per la prospettiva di crescita che ha.

'Sia lui che noi come agenzia pensiamo però che chi lo ha cresciuto abbia sempre un punto in più rispetto agli altri.

'Inoltre è attaccato alla maglia e non abbiamo preso in considerazione nulla, parlando solo con l’Inter per portare avanti un discorso, come  da sua volontà.

E’ all’Inter da tanti anni e lo hanno cresciuto bene. Andrea ci ha messo molto del suo e resta legatissimo alla maglia.'

E infatti, in coincidenza con il suo compleanno, è venuto il rinnovo fino al 2021.

Adesso si dovrà vedere quel che decideranno di comune accordo, per il prossimo anno.

Credo che Andrea preferirebbe restare a cercare di scalare posizioni in rosa.

Alessandro Bollini Frigerio

Annata interlocutoria per il giovane esterno acquistato dal Monza nell’estate del 2015.

L’arrivo di Bollini è stato considerato un grande colpo, perché era inseguito da molte grandi squadre, tanto che Gianluca Di Marzio, esperto di mercato, aveva dato per fatto il suo passaggio alla juve.

Invece il viaggio di Alessandro è stato molto più breve, visto che da Paderno, dove vive, a Interello dove si allena la Berretti ci saranno al massimo 5 km.

Nella prima stagione Alessandro (prima del Monza un passato tra Lecco e Pro Sesto) si è guadagnato un posto da titolare in Berretti, agendo per lo più  da ala sinistra e mostrando le sue caratteristiche migliori: brevilineo (meno di un metro e settanta) è dotato di un ottimo controllo di palla con finte ubriacanti e facilità di dribbling, esercizio nel quale spesso esagera intestardendosi eccessivamente.

Sebbene non sia proprio la tipologia di giocatore preferita da Vecchi, il mister lo ha voluto in Primavera dove lo ha schierato una ventina di volte, per complessivi 600 minuiti.

Due le reti segnate da Alessandro, una in campionato e una a Viareggio.

Diciamo che il suo utilizzo è avvenuto soprattuto nei finali di partita, o quando c’era da recuperare un risultato attaccando in massa: il suo dribbling e la sua capacità di saltare l’uomo sullo stretto infatti  ne fanno un elemento importante in queste situazioni.

Per il resto deve certamente abituarsi a sveltire il gioco, evitare di accentrarsi sempre, rendendo vane le proiezioni del suo terzino n fascia  e migliorare come peso atletico.

Per raggiunti limiti di età in categoria, l’Inter dovrebbe mandarlo a giocare, probabilmente in Lega Pro, continuando a monitorarne la crescita  tattica e agonistica.

Carlo Butic

Annata inferiore alle aspettative createsi attorno al suo arrivo per la punta centrale croata (‘98) proveniente dal Nk Zadar con ottime referenze.

Carlo, dopo aver offerto buone prove nella pre season segnando molti gol e venendo premiato tra l’altro in un importante torneo in Germania, è un po’ scomparso dai radar.

Solo al torneo di viareggio Mister Vecchi lo ha ripresentato e le sue parole possono essere interpretate come una spiegazione della lunga esclusione.

Sembrava che dovesse andar via a gennaio, perché non trovava spazio. Poi la Promozione di Pinamonti in prima squadra gli ha regalato una nuova opportunità  e lui ha capito di dover cambiare l’atteggiamento verso il lavoro e l’allenamento.

Comunque le sue presenze in campionato sono state davvero ridotte, in numero come in minutaggio e ha al suo attivo una sola rete.

Il suo exploit è dunque avvenuto solo a Viareggio. Con 5 presenze e 6 gol è stato capo cannoniere del torneo affrontando però qualche squadra-materasso.

Dopo qualche presenza nella fase finale del campionato, di nuovo non è stato impiegato  nelle 3 partite della final eight.

Punta centrale fisicata e potente,  in possesso di un buon tiro, mancino di piede, Carlo non ha dimostrato di potersi inserire con efficacia nel gioco di mister Vecchi, probabilmente anche per problemi caratteriali.

L’Inter possiede un’opzione per altri due anni di contratto, vedremo se l’eserciterà ed eventualmente dove lo manderà a giocare.

Christian Mutton

Annata interlocutoria per il giovane attaccante  (’99) ex lariano, arrivato all’Inter solo il 31 gennaio dopo un percorso di aggregazione alla Prima squadra del Como, in Lega Pro, con tanto di esordio nella competizione.

In pratica questi pochi mesi sono serviti al ragazzo per ambientarsi e abituarsi ai nuovi compagni nonché alle esigenze di gioco dell’ allenatore Vecchi.

Nato a Como, ma con origini siciliane (la mamma è di Tortorici), Christian si è messo in particolare evidenza con la Berretti lariana attirando l’interesse dei nostri osservatori.

In pratica da noi per il mometo ha fatto registrare solo 5 presenze, per un totale di 157 minuti e con 2 reti realizzate.

Troppo poco per una valutazione minimamente attendibile, anche se si deve dire  che il ragazzo ha già mostrato una buona struttura atletica, velocità e fiuto del gol.

Nella prossima stagione avrà l’occasione per dimostrare tutte le sue potenzialità, ancora in Primavera.

Luciano Da Vite

114 commenti:

  1. Dal post precedente.

    Gabriele, non credo proprio che gli ingaggi siano contemplati in questa operazione di rientro finanziario da compiere entro il 30/6. La mission è realizzare una plusvalenza di tipo economico dalla cessione dei cartellini dei giocatori. Farlo con Jo-Jo e Banega invece che con Perisic sarebbe un grandissimo risultato da ogni punto di vista anche in caso di successiva cessione del croato (però a questo punto alle nostre condizioni).

    RispondiElimina
  2. Ovviamente ottimo il post di Luciano. Condivido anche io la grande simpatia per Rivas e sono molto curioso di vedere l'anno prossimo Mutton, se avrà effettivamente più spazio rispetto a questi primi cinque-sei mesi di ambientamento.

    RispondiElimina
  3. Un aggiunta sui movimenti di mercato, Inaki Williams non mi piace per nulla, estremamente grezzo e poco incisivo. Può rimanere tranquillamente a bilbao per quanto mi riguarda

    RispondiElimina
  4. che fine fara' piscopo? perche' abbiamo cosi' tanti problemi a tirare fuori dalle giovanili un giocatore veloce e abile nel dribbling? speriamo in visconti e gosso'....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Però mi pare che piscopo sia meno fisicato degli altri due. E meno efficace. In sostanza condivido assolutamente le stesse speranze

      Elimina
    2. meno fisicato si', ma forse anche piu' tecnico ed estroso. era una delizia per gli occhi, tutta classe e velocita'.

      Elimina
    3. Non sono sicuro che Visconti abbia meno estro di piscopo. Dobbiamo chiedere a Luciano.

      Elimina
  5. Paratici sta parlando con il procuratore riso per contrattualizzare pellegri. L'inter di fatto sembra non abbia formulato alcun offerta. Esattamente come è successo con schick. O I giovani non sembrano una priorità, guardando ai fatti, o non ci sono disponibilità finanziarie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. o sono tutte balle giornalistiche. e' arcinoto che siamo interessati a pellegri, se non lo si voleva contrattualizzare non se ne parlava neanche. da dove proviene l'informazione che non abbiamo formulato alcun offerta? si diceva di 12 milioni e due anni di prestito a genova.

      Elimina
    2. L'altroieri era del Milan, ieri era nostro, oggi della Juventus. Penso che Riso stia contrattando con tutti perché il giocatore interessa a tutti. Chi la spunterà... difficile dirlo.

      Elimina
    3. Beh Sky lo considero meno contaballe di tuttosport sportitalia e gazzetta

      Elimina
  6. comunque vorrei un attimo di nuovo soffermarmi sulla splendida nidiata dei 2000. secondo me luciano sbagliava a ritenere l'atalanta favorita, se non per il discorso dell'allenatore che, a torto o a ragione, non convinceva appieno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fisicamente i bergamaschi sono in effetti più muscolari e con più centimetri. Quel kulusevsky davvero impressionante in progressione e la fisicità di nivokazi ha creato difficoltà. I nostri però sono stati compatti organizzati e hanno avuto una grande capacità di far girare la palla in modo rapido e sontuoso

      Elimina
    2. I nostri 2000 sono la nostra miglior nidiata da piu' anni a questa parte con circa 7 nazionali ed altri possibili/probabili nazionali. I bergamaschi se li tengano i loro centimetri, io mi tengo stretto Merola & co.

      Elimina
    3. Sono d'accordo. A loro toglierei kulusevsky nivokazi e forseil centrale cavalli e Rinaldi ma terrei tutti i nostri 2000. Mer-Ado-Vis fanno sognare e non vedo l'ora di vedere meglio gosso. Poi volevo chiedere a Luciano un confronto grassini-sala

      Elimina
  7. Se le notizie di Sergio su Pellegri sono quelle, come ho visto, di Tuttomercatoweb sto sereno, come direbbe quello di Rignano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La fonte è Sky,non sportitalia (tuttomercatoweb) o premium

      Elimina
  8. "Ha un peso anche il fatto che giocatori in rosa da due-tre anni non vogliano andar via. Credo siano forti e loro sanno per primi cosa bisogna fare, quando entrerò nello spogliatoio già dai primi sguardi capiremo dove vogliamo andare, anche perchè come fatto finora non si può andare avanti. Se loro vogliono rimanere devono fare qualcosa di diverso, ripetendo le stesse cose ci sarebbero gli stessi risultati e questi ai tifosi non vanno più bene. In questo caso mi pongo dalla parte dei tifosi".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sono difficoltà a vendere alcuni giocatori. Ma lo sapevamo... Secondo me in alcune trattative si cerca di inserire alcuni come contropartite (Skriniar, Bernardeschi... ammesso che lo si stia veramente trattando).

      È oggettivamente difficile dare credito a qualsiasi voce comunque a questo punto. borja Valero pare l'unica vera trattativa concreta, mi sembra di capire che ci sia una piccola differenza tra la richiesta dei viola e la nostra offerta, ma penso che a 5-6 milioni si chiuderà in ogni caso. Il giocatore ha rotto chiaramente con la società che lo ha di fatto messo 'fuori'.

      Elimina
  9. Bello il post di Luciano. A questo punto ci dobbiamo aspettare un contributo importante dei 2000 nella rosa dei 99 per la prossima primavera? Una domanda a chi ne sa : c'è un limite di età per la partecipazione alla Youth League?

    RispondiElimina
  10. Ho letto il breve post su Gabigol su un aggregatore che dice che il giocatore vuole andare in ritiro con Spalletti. Francamente data la situazione di immobilità attuale (per quanto io sia scettico sul giocatore) sono favorevole a questa soluzione. Mi sembra logica.

    RispondiElimina
  11. Con tutto il rispetto, però sergio è peggio un uccellaccio ormai...

    Sposto l'attenzione (o ansia) su G. Barbosa: mi chiedo se abbia ricevuto rassicurazioni dal tecnico/entourage societario per l'anno prossimo, sempre che siano vere le indiscrezioni che si leggono...Ho i miei dubbi ma chissà

    RispondiElimina
  12. Invito i Fratelli Nerazzurri a leggere L'ultimo articolo del
    Il Malpensante.com è allucinante ......... Non prendetevela.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...condivisibile al mille per cento.... ma mi chiedo se il problema è sentito solo dagli interisti....

      Elimina
  13. Risposte
    1. Credo la FIGC tifa juve o qualcosa di simile.

      Elimina
    2. La figc tifa Juventus? (Magari non solo lei......)
      Scusa Luciano ti avevo risposto prima ma non mi funzionava internet . Spero che ora ti arrivi.

      Elimina
  14. Qualcuno sa dove poter seguire la finale di Supercoppa Under 17 ? Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è prevista sulla Figc purtroppo. Parziale su https://www.google.it/amp/www.ilsussidiario.net/mobile/Calcio-e-altri-Sport/2017/6/23/Inter-Como-Under-17-Info-streaming-video-e-diretta-tv-orario-risultato-live-Supercoppa-/770447/AMP/

      Elimina
  15. Torno a scrivere dopo un lungo periodo di assenza dovuto alla tristezza per il finale di stagione.
    Dò un consiglio a tutti i fratelli nerazzurri, proviamo a dare fiducia a questa società e aspettiamo la fine prima di tirare le somme sul mercato.
    Anche a me dispiace aver perso Schick però il mondo va avanti.
    Grazie al cielo la squadra di sergio si è pigliata quattro bei peri in finale, quindi sopporto anche il continuo incensare tutto ciò che è juve da parte del simpatico gobbo, sopratutto il suo godere quando nostri obiettivi di mercato sembrano invece in procinto di andare verso Torino e il suo continuo insistere sulle nostre presunte miserie(non sperare neanche nel quarto posto.. rassegnarsi a un mondo di miserie dove lo squadrone che ha preso QUATTRO peri in finale domina contro tutto e tutti).

    Grande record, sette finali perse, solo voi sergio!
    E complimenti per aver riassunto a capo del J medical Agricola, che potrà riaprire la farmacia juventina per prescrivere farmaci antidepressivi e contro la miocardiopatia ischemica ad atleti di 25-30 anni..
    Vai al mare sergio, forse l'anno prossimo centrate l'ottava!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buontempone. Ti ho dato il modo di verificare la mia presunta juventinita...Ripeto, vai su facebook contatto SERGIO FIORILLO basta chiedere ai miei amici a scelta, ti permetto di farlo...alcuni di loro sono di mondotoro (gemellato da amicizia a tifosi del toro). Levati questi paraocchi...se hai gli attributi e tempo puoi chiamare a questo numero, che uso per lavoro: 3274659078 per me non è un problema discutere a voce. Non sono il leone da tastiera che affermi con sicumera....anche perché mi spiace, parlo più di juvergio che di Inter, sembra più una guerra narcisistica la tua 😂😂. Non usare il blog per questa sfida personale, parliamone direttamente. Purtroppo non abitò più a Milano dal 2011 (ammesso tu sia milanese) altrimenti un caffè o una birra volentieri. Probabilmente sarei andato a interello molto spesso è avremmo potuto conoscerci in modo più sano. Certo ci ho messo e ci metto del mio ma non passo il tempo a preoccuparmi di dimostrare il tifo, dopo tanto anni di blog sarei un po stanco...😂per tua info ho avuto il piacere di godermi sul sito Figc e su sportitalia le 4 finali dei ragazzi...spero tu abbia avuto lo stesso piacere,senza pensare a me! 😂. Ah, vivo a mezz'ora dal mare, almeno 3-4 volte la settimana o in serata ci vado. Rilassa staccarsi dal calcio anche se in effetti catalizzo troppa negatività a volte. Mi spiace 😅 ma del LE7END diversamente torinese ho avuto modo di festeggiare. Però non pensavo a te,mi spiace 😂

      Elimina
    2. Capt Cambiasso troverai in rete le marcature delle finali scudetto. Inter-Atalanta dovrebbe esserci ancora tutta se non lo hai fatto guardala. visto il tuo nick dovresti amare l'intelligenza calcistica e la qualità di Schiro!

      Elimina
  16. Supercoppa inter-como 1-0 Vergani
    WWW.ilsussidiario.net (solo aggiornamenti)
    niente video solo su Inter-Channel in diretta

    RispondiElimina
  17. L'articolo citato da Giancarlo sulla figc è sconfortante. L'unica cosa che si può fare è una condivisione social

    RispondiElimina
  18. Grazie Sergio e Giancarlo51

    RispondiElimina
  19. Inter-Como 3-0 con doppietta di Demirovic. Altro titolo per gli under 17 in arrivo.

    RispondiElimina
  20. .....ho perso il conto dei titoli :)

    RispondiElimina
  21. FINITA 3-0 altro titolo , non sarà contenta la FIGC , continuerà a piangere e noi siamo felici .SEMPRE FORZA INTER AMALA

    RispondiElimina
  22. Io manderei qualche tweet alla FGCI.......

    RispondiElimina
  23. Grandi ragazzi. Le cosiddette alternative di Merola e co. dimostrano una competitività importante: mai come con l'under 17 sono stato strettamente convinto (grazie ai contributi costanti di Luciano) dell'importanza di una notevole panchina. Basta pensare all'impatto dei subentrati patacchini e grassini contro l'Atalanta. Ma lo stesso demirovic Luciano ne ha parlato spesso in termini tecnici positivi. Marin mi ha suscitato una curiosa domanda per Luciano e l'aggiungo all'altra: 1) chi pensi abbia più estro e margini di miglioramento tra piscopo e Visconti? Un confronto fra sala e grassini come lo vedi?

    RispondiElimina
  24. Leggo di un'ipotesi Deulofeu alla Roma... Sinceramente è un talento che sarebbe perfetto per noi...

    RispondiElimina
  25. Una vittoria e una sconfitta, entrambe per 1-0 per i nostri ragazzi del 2005 in America. oggi il match decisivo per la qualificazione.
    Sui paragoni tra i nostri ragazzi mi mettete in difficoltà: conosco il passato, meno il futuro.
    Il confronto Grassini Sala è molto impegnativo, pur giocando in lati opposti del campo hanno entrambi straordinaria qualità di palleggio, enorme intelligenza calcistica e ottimi tempi di inserimento, facilità di corsa. Entrambi devono irrobustirsi senza perdere in agilità e migliorare la fase difensiva. Chi migliorerà di più andrà più avanti.
    Tra Visconti e reno, il primo è più centrocampista l'altro più punta.
    Ballano due anni di differenza, anche qui dipenderà molto dai progressi che Visco realizzerà nel frattempo.
    Reno è del Toro e diciamo che oggi non farei lo scambio

    RispondiElimina
  26. Si parla di un interesse per Nastasic, centrale mancino che a me piace molto. Non l'ho seguito allo Schalke ma l'ho sempre considerato molto forte.

    RispondiElimina
  27. Grazie Luciano. Speriamo in Visconti allora. Mi hanno sorpreso le parole di mister Vecchi in cui ha fatto 4 nomi di giovani importanti: oltre a Pina zinho ed emmers ha citato Valietti. Segno che,nonostante non abbia giocato molto in stagione,credono molto nelle sue capacità e nella possibilità di essere importante come abbiamo visto contro la Roma. Chissà che non cominciamo a produrre esterni bassi interessanti! Speriamo tanto che il talensi puro di sala e grassini venga supportato dallo sviluppo atletico. Curioso di vedere la prossima rosa primavera, si preannuncia piuttosto competitiva in tutti i settori. Luciano una domanda ancora, Schirò secondo te potrebbe arretrare il suo raggio d'azione per un ruolo alla pirlo? Emiliano Nastasic alla Fiorentina piaceva molto anche a me, poi si è involuto in quel di manchester assieme a jovetic senza raggiungere più quelle prestazioni....vale poco oggi in termini di quotazione di mercato

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si parla di una decina di milioni. È un '93. Certo come dici vanno valutate le ragioni del suo calo di rendimento.

      Elimina
    2. Vero. Di fatto fino al suo trasferimento in Inghilterra era seguito da molte Big, inoltre come contropartita arrivò savic allora meno quotato di Nastasic ma oggi con valutazioni molto differenti. Forse anche cause extracalcistiche?

      Elimina
  28. Sono stato sorpreso anche io dalla citazione di mister Vecchi: Pina, Zinho, Emmers erano nomi noti ormai alla tifoseria. Il nome di Valietti, tra l'altro poche volte titolare e spesso rampognato dal mister in qualche post partita, è stata una sorpresa.
    Devo dire che il ragazzo negli Allievi faceva la differenza e che le sue potenzialità erano note so più.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Probabilmente ritengono che Valietti abbia margini di crescita davvero importanti. Con alcuni giocatori è cosi: Chiesa ad esempio nella Fiorentina prima di esplodere era per lo piu panchinaro nella primavera. Questo dimostra che solo gli allenatori conoscono quanto può crescere un ragazzo, cose che da esterni noi non riusciremo mai a vedere

      Elimina
  29. Vero Sergio. Le capacità tecniche ci sono tutte e copre la fascia con disinvoltura. Sbilanciarsi però fino ad anticipare un suo futuro in serie A è tanto. Facciamo il tifo per lui.

    RispondiElimina
  30. Ho riletto quello che ha scritto su di lui Luciano che se ne intende di giovani. Nell'ambiente viene considerato un predestinato. Penso che non lo daranno in prestito e che lo aggregheranno al ritiro della prima squadra. Se è così a diciotto anni può ritagliarsi un futuro importante.

    RispondiElimina
  31. Ciao a tutti, volevo condividere con voi una questione sempre molto dibattuta. Nel calcio fino a che punto è importante l'aspetto fisico? E quant'è al componente psicologica necessaria per il raggiungimento dell'obbiettivo?

    Ho provato, seppur in modo sommario e ancora non definitivo, a mettere insieme le idee di Mourinho a tal proposito, abbozzando una sorta di schema riassuntivo dei libri L'Alieno Mourinho e Mourinho questione di metodo.

    Fatemi sapere se si capisce qualcosa :)

    Nel caso prevedo grandi dibattiti, con Luciano che la componente psicologica proprio non la considera eheh

    Vi lascio il link (formato pdf e jpg)

    http://dropcanvas.com/rarsi

    RispondiElimina
  32. Forse sbaglio ma vedendo gli hl della finale di Supercoppa mi sembrava che i nostri fossero molto freddi dopo i gol, quasi che fosse un'amichevole....

    RispondiElimina
  33. IL divario era evidente , non hanno fatte scene di giubilo, hanno rispettato gli avversari. Noi INTERISTI abbiamo dei valori che gli altri non hanno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non lo so, secondo me si rispetta un avversario molto più debole , trattandolo come se fosse fortissimo. Poi è giusto non eccedere i scene di giubilo per non apparire irridenti ma il non esultare affatto per me appare lo stesso poco rispettoso, dando l'idea di considerare la vittoria non degna di festeggiamenti. Comunque è un piccolo particolare in una stagione meravigliosa.....e pensa cosa succederà quando i nostri giovani sapranno fare anche i lanci corti :)

      Elimina
  34. Sta per iniziare in diretta Inter Atletico. Che emozione vedere i nostri ragazzini negli USA e sentire le note di "Amala"

    RispondiElimina
  35. perso per 1-0, con gol subito nei secondi finali, dopo aver preso un palo e sbagliato qualche occasione. Si giocava a sette e l'Inter ha pagato la modesta fisicità dei suoi. Bravissimo Stante, il capitano, e poi i soliti Di maggio itraloni, Enoch (entrato solo nel secondo tempo) Esposito.
    C'è ancora una possibilità, tenue di continuare. Dipende dal risultato della partita successiva.

    RispondiElimina
  36. Inter sulle tracce di Izzo. Speriamo che lo stiano..."osservando" formula con la quale di solito si intende che andrà altrove

    RispondiElimina
  37. Inter 2005 ai quarti, ma in serata incontrerà il Real.
    Squadre spagnole dominatrici. azzarderei che gli spagnoli abbiano etnicamente uno sviluppo più precoce. Magari mi sbaglio

    RispondiElimina
  38. Gara bella ed equilibrata, non ho visto alcun divario fisico netto tra questi 11enni ma forse mi sbaglio.

    RispondiElimina
  39. Luciano dove si vedevano i 2005 ?

    RispondiElimina
  40. Parlo di sviluppo muscolare, anche se i nostri, o almeno alcuni dei migliori, sono anche piccolini. Mi piacerebbe che le squadre restassero invariate per vedere la stessa partita a 11 e a 23 anni di età

    RispondiElimina
  41. Sul sito del torneo che ho copincollato proprio dal blog.
    C'è anche l'indicazione dell'orario così si potrà vedere Inter real, ultima partita della serata

    RispondiElimina
  42. Perdonami quale è il nome del torneo...grazie

    RispondiElimina
  43. III Torneo Internacional LaLiga Promises (Nueva Jersey)
    Inter real dovrebbe essere alle 19.25

    RispondiElimina
  44. Luciano o ZiemeluBarri il BLOG freme dove si vedono i 2005 e a che ora contro il Real. Queste sono le prime informazioni da dare.

    RispondiElimina
  45. Grazie mille ! E su Izzo spero tu abbia ragione

    RispondiElimina
  46. Questo il link dello streaming se non erro https://youtu.be/44-3oPBdswQ

    RispondiElimina
  47. Real ha vinto il girone con 9/9 punti 10 gol fatti 1 subito
    Inter terza con 3 punti, 1 gol fatto e 2 subiti.

    Pare non ci si storia, ma non si sa mai.
    Speriamo di poterla vedere

    RispondiElimina
  48. naturalmente Ziemelu non sarà d'accordo ma per me è netta la superiorità atletica dei blancos: Quando accelerano i nostri non li tengono.
    Con le giovanili abbiamo battuto spesso gli spagnoli nei tornei. Fra 2-3 anni batteremo anche questi

    RispondiElimina
  49. Loro nettamente meglio. Ma non ho nessuna preoccupazioe

    RispondiElimina
  50. Luciano ma in campionato i nostri giocano a 7 o a 11 ?

    RispondiElimina
  51. Vista stasera la U21 . Ottimo Gaglia, buona la prova di Berna malaccio Berardi. Mi è piaciuto molto Barreca, un pensierino su questo giocatore lo farei. Buoni i fondamentali ed attento in fase difensiva.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gaglia in interdizione eccezionale stasera e in generale sembrava il giocatore che conoscevamo. Personalità forte. Bernardeschi ha un gran piede che messo al servizio della squadra alterna cose buone ed altre meno. Stasera sicuramente più in palla di Berardi ma Domenico ha una grinta che il fiorentino si sogna. E sono convinto che rispetto a Berna abbia più calcio in testa. Su barreca sono d'accordo completamente visto soprattutto che naga e Ansaldi nemmeno gratis li accettano

      Elimina
    2. Il Toro è una bottega cara. Berardi e Bernardeschi continuo a pensare che fosse per me li prenderei entrambi.

      Elimina
  52. Caldara bel giocatore. Bene Gagliardini. Rugani spero sia titolarissimo juve nel futuro...
    Bernardeschi e berardi sempre molto fumosi.
    Conti ha una capacità di corsa incredibile.

    RispondiElimina
  53. Non sono riuscito a leggere il post di ILI, ma solo il suo intervento mi intriga.
    Intanto perché dice una cosa non vera (trattandosi di me posso utilizzare un giudizio perentorio) e cioè che io nego l'importanza dei fattori psicologici.
    Non è così.
    Io nego che la chiave di interpretazione di ogni sconfitta dell'Inter (ma di qualunque squadra) sia o il fatto che i giocatori non si sono impegnati, o il fatto che l'allenatore abbia sbagliato.
    A me sembrano spiegazioni semplicistiche e anche consolatorie (se ci fossimo impegnati...se il mister non fosse un c...e... gli avremmo spezzato le reni)
    Io credo che tutti diano il massimo che possono in quel contesto, tranne casi particolarissimi (che so...la Primavera che si fa rimontare dal genoa, escludendo casualmente il Milan dalle finali)
    Io dico che l'aspetto psicologico è importante, solo che non si può misurare.
    Non discuto mai su Dio, perché l'unica cosa che sappiamo è di non saperne nulla. Con questo non dico che non esista.
    Preferisco discutere degli altri aspetti che sono verificabili.
    Se uno ha una velocità maggiore, se ha un piede più sensibile, se ha più fantasia, più personalità, se gioca di squadra o individualmente, se la squadra è riuscita a stare corta e in caso contrario perché (a volte c'entrano un po' gli avevrsari, che possono riuscire a allungarti...).
    Poi che senza poterne misurare la protata l'aspetto psicologico sia importante lo riconosco anch'io per esempio quando dico che in una finale chi si sente inferiore perchè ha perso gli scontri diretti ed è arrivato dietro in campionato dà qualcosa in più (e l'avversario magari ti sottovaluta) implicitamente riconosco l'importanza del fattore psicologico che però funziona solo se accompagnato da un fattore tattico (disposizione più prudente in modo intelligente)e magari da un fattore di forma atletica, perché fare una stagione da dominatori logora.
    Ma certo anche la psicologia ha un suo ruolo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La discussione è molto interessante. ILI devo confermare quello che dice Luciano, cioè che il link per il download non funziona. Forse aveva una scadenza e non siamo stati tempestivi. Spero tu possa riproporcelo appena leggerai questi commenti.

      Penso che di questioni psicologiche però abbiamo parlato parecchio quest'anno. Io come Luciano non penso che la prima squadra abbia mollato per mancato impegno, ma invece per un sovraccarico di stress. Lo so che può sembrare una scusa (a che scopo poi...) ma avevo scritto penso già in tempi non sospessi che fare quella lunga rincorsa e senza vedere mai raggiunto l'obiettivo, alla lunga avrebbe potuto tagliarci le gambe... È inevitabile. Scoppi. Sia fisicamente che psicologicamente e le due cose possono anche essere collegate entro certi limiti. Anche da questo punto di vista poi sicuramente ci sono giocatori che sono 'mentalmente' più forti di altri. Non significa che hanno una maggiore professionalità, ma che riescono a essere più carichi e determinati. Sono caratteristiche che si possono acquistare nel tempo ma che possono anche costituire qualità innate del singolo giocatore ovviamente. Chiaro che poi queste da sole non bastino. Però se sei un giocatore di serie a e hai queste caratteristiche ci sono concrete probabilità tu sia un giocatore molto forte. Penso ai vari Gattuso, Materazzi, lo stesso Chiellini...

      Elimina
  54. ma questa è un'altra cosa. fa parte della personalità Anch'io so che ci sono i guerrieri e quelli meno determinati. per natura.
    Il discorso riguarda quanto può incidere l'aspetto psicologico nella prestazione di uno stesso giocatore in due partite diverse (a volte addirittura in due momenti della stessa partita) Penso che possa incidere ma preferisco attenermi all'analisi delle giocate, perché penso che soggettivamente abbia sempre fatto il massimo. A volte le giocate riescono a volte no.
    Poi non cederò mai che un fattore psicologico possa in una partita far correre più forte Salah e in un'altra...Ansaldi.
    Salah può essere imbrigliato. ma torniamo a parlare di cose verificabili

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se salah non ha voglia... può essere anche annullato da un ansaldi..

      Elimina
    2. Se Salah non ha voglia non è un giocatore di calcio e non gioca in serie a. Salah sulla corsa batterà sempre ansaldi

      Elimina
  55. Secondo me il fattore psicologico, e quindi di impegno, di "voglia", di convinzione dei propri mezzi, e di capacità di rendere al 100% delle proprie possibilità, in una squadra di Serie A è fondamentale.
    Chi entra in campo con maggior voglia di vincere ed è disposto a sacrificarsi maggiormente per la squadra, compensa almeno un 30% di qualità tecniche e fisiche in meno.

    Ne sono una riprova i risultati di fine anno nei vari campionati, quando in alcune squadre iniziano a mancare gli obiettivi.. di squadra o personali.
    O basta aver giocato a calcio... Per capire che spesso l'impegno e lo spirito di sacrificio in una squadra è dato anche da rapporti interpersonali all'interno di essa, in cui l'egocentrismo diventa una variabile determinante.

    RispondiElimina
  56. Queste sono leggende metropolitane accampate ...dai perdenti
    Se un giocatore non dà tutto e non si sacrifica per la squadra, o è Maradona (che viene tollerato per i vantaggi che dà a tutti) o l'allenatore lo toglie dopo due partite.
    Poi non si può scambiare la voglia con il carattere. Con tutta la voglia di questo mondo il Rano non avrà mai il carattere di Chiellini.
    E Chiellini che scende in campo senza voglia non ce lo vedo. Come non vedo ranocchia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti invito a riguardare la partita di Icardi contro genoa e sassuolo, chiamasi poco impegno ed egoismo.

      Invito inoltre a guardare l'impegno profuso dal genoa a milano contro il milan ad esempio, o molteplici partite di fine stagione.
      Dire che tutti i calciatori... Come tutti i lavoratori... Si impegnano sempre è un'idea utopistica e irreale

      Elimina
    2. Basta pensare a Mourinho e a quello che di lui dicono i suoi giocatori.

      Elimina
  57. Sulla valutazione di Izzo non concordo con Luciano. Secondo me è un buon centrale anche se chiacchierato per la vicenda scommesse credo. Uno tra lui ed Acerbi lo prenderei a prescindere. Sarebbe una valida alternativa al duo Miranda Skriniar che intendono comporre. Mi preoccupa di più l'inmobilismo sugli esterni bassi. Almeno a sx qualcuno forte bisognerà prenderlo.

    RispondiElimina
  58. Stiamo parlando di qualche decina di... lavoratori selezionati tra milioni e retribuiti da favola perché diano tutto, cioè proprio (anche ) per le loro caratteristiche agonistiche, non di un operaio o impiegato che per meno di mille euro al mese se può se la sfanga. Comunque tu tieniti le tue convinzioni, che io mi tengo le mie (e per me Icardi dà sempre tutto. Tutto quello che può)
    Poi può darsi che ci sia chi retribuisce con milioni uno che si impegna quando vuole, comunque a sprazzi.

    RispondiElimina
  59. Francesco: dipende dove vuoi andare. Se vuoi arrivare ai vertici questi giocatori non ti servono. Se vuoi provare ad arrivare sesto anziché settimo, forse si

    RispondiElimina
  60. Non c'entra, ma ho riletto da pocco l'articolo della Gazza on line che avrebbe dovuto celebrare in teoria il triplete dei giovani interisti. In reltà si legge soprattuto la lode del gol favoloso del 2-2 atalantino con untiro spettacolare all'incrocio dei pali.
    peccato che il tiro sarebbe uscito abbondantemente senza la deviazione involontaria di un nostro difensore (come del resto il primo loro gol è stato un'autorete).
    I tacchi di Merola, le conclusioni folgoranti di Ado e Visco scompaiono di fronte a questa prodezza atalantina.
    Quando si dice l'ostilità preconcetta...

    RispondiElimina
  61. Per fortuna che non hai assistito alla finale in TV.I commenti finali sono stati allucinanti (la telecronaca l'ho vista ad audio spento). Lodi su 2 gol atalantino e sfortunato palo prima del nostro 3 gol. L'Atalanta non meritava di perdere e avanti con le lodi . Dei vincitori poche parole,TRIPLETE nemmeno nominato. I cronisti dovrebbero essere imparziali........ VERGOGNA !!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  62. Ciao a tutti, provo a riproporre il link che effettivamente è a tempo (diversamente non saprei come fare).

    http://dropcanvas.com/#4mc95Bw9Yi3U5k



    Ricollegandomi al messaggio precedente non mi riferivo certo alla mancanza di impegno da parte dei nostri ma mi chiedevo quanto la sfera psicologica può influire su una prestazione o su un intero campionato. Ed è qui che entra in scena Mourinho, con il suo metodo di allenamento rivoluzionario che in pochi comprendono veramente e che rappresenta un modo di allenare opposto al classico allenamento tradizionale e o integrato.

    Di seguito provo a sintetizzare i concetti in modo molto molto riassuntivo.

    Mourinho parte dal presupposto che è impossibile scindere la fisiologia dalla dimensione mentale. Concepisce il giocatore come uomo neuronale (Antonio Damasio, ha scientificamente provato a livello neurobiologico l'inseparabilità tra componenti emotive e processi decisionali). Questa inseparabilità fonda l'atleta come “unità funzionante”, di cui vanno allenati simultaneamente l'aspetto fisico, la tecnica, la tattica e la psicologia in modo che gli allenamenti devono riflettere la struttura degli eventi della partita (che senso durante la fase di preparazione correre nei boschi?) e in modo che il tutto sia superiore alla somma delle parti. L'allenamento per Mourinho è incentrato quindi nell'introiezione dei principi di gioco e dall'economia neurobiologica (risparmio delle energie nervose e quindi di quelle assolute). Per quanto riguarda i principi di gioco predilige l'importanza degli atteggiamenti spaziali e temporali che non gli automatismi a prescindere (non conta far eseguire a un giocatore 10/15 cambi di direzione, conta fargli introiettare lo schema corporeo e tattico funzionale a quella situazione.) Vuole quindi atleti consapevoli che i principi sovraintendono i movimenti. Ad ogni modo, anche Mourinho, cerca di lavorare sulla "memoria di lavoro", cioè su quelle acquisizioni che vengono a depositarsi nell'inconscio operativo, senza però stipare nel cervello del giocatore schemi assimilati acriticamente (anche se lo schema in sé, conferisce sicurezza finché tutto fila liscio, ma non allena la plasticità situazionale).
    In definitiva la forma non è fisica. E' molto di più. Il fisico è l'elemento meno importante nel conseguimento della forma sportiva ed è la conseguenza di ciò che viene prima.

    RispondiElimina
  63. E quando Mou perde contro il catania, significa che si sono dimenticati la memoria del lavoro?
    Concetti troppo complessi per le mie modeste capacità.
    Se significano che è meglio allenare uno a risolvere le situazioni piuttosto che fargli ripetere tante volte un esercizio di cui non comprende l'utilità, siamo d'accordo. Così come è ovvio il nesso stretto fra spetti emotivi e processi decisionali.
    Quando insegnavo sapevo benissimo che non era importante far conoscere il contenuto di un testo, ma farne comprendere emotivamente l'importanza di quel testo nel processo evolutivo dell'umanita.
    Citavo come esempio la frase "l'aurea beltade, ond'ebbero ristoro unico a mali le nate a vaneggiar menti mortali". bene, dicevo, dopo quella frase l'umanità non è stata più la stessa, sono cambiati anche quelli che non l'hanno mai letta, perché il mondo è il luogo delle interazioni, note e ignote.
    Ma il mio discorso è diverso.
    neppure Mou sapeva andare oltre l'oggettività. Se hai Chivu contro Robben non puoi con la volontà aumentare la velocità del primo. devi ingabbiare Robben con un raddoppio.
    certo lo stimolo e l'autostima sono fondamentali.
    HH ripeteva a Masiero: hamrin chi? Tu lo distruggi, tu sei molto più forte, tu non gli fai vedere palla. E masiero qualche volta ci riusciva.
    Ma quando non ci riusciva non è perché fosse un lazzarone e non si impegnasse.
    Io parlo di disimpegno solo se e quando vi è un atteggiamento consapevole.
    negli altri casi c'è l'impegno massimo possibile in quella precisa concomitanza di centinaia di circostanze.
    E comunque chi è veloce resta veloce, chi è lento per quanto si impegni resta lento.
    Poi in una situazione di enorme complessità come una partita fra 28 giocatori + arbitri giocano altri fattori e il lento può frenare il veloce

    RispondiElimina
  64. I concetti sono certamente molto complessi e nemmeno io ne comprendo per interezza i contenuti anche se cerco di vedere la logica che li lega.

    Non ho nemmeno verità. Mi chiedo solo come mai i metodi di allenamento di muorinho siano per la maggior parte incentrati sull introiezioni di concetti (principi) considerando assolutamebte secondari l allenamento fisico ad esempio. Tutto l allenamento deve essere in funzione del modello di gioco che l allenatore ha scelto. Psicologia, tecnica, tattica e fisico. Però troppo spesso ci si ferma all aspetto fisico per individuare eventuali carenze rispetto all'avversario. Per dire, a livello di corsa Salah batte sempre Ansaldi. Ma la corsa è una componente fisica (al cui interno ve ne sono una vastitá..) che non può spiegare tutto, anche se certamente misurabile rispetto al resto. In un azione la maggior parte del tempo viene impiegata per la coscienza e decisione e solo per un terzo dall esecuzione..

    Piacerebbe anche a me approfondire la questione..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sempre interessanti gli interventi di Ili!

      Concordo sul fatto che l.essere umano è una complessa unione di psicologia, spiritualità, fisicità, cultura.
      Separare queste componenti è meraviglioso finzione.
      Finzione utile (così come è utile separare scienza e spiritualità, ma la conoscenza vera è data dalla loro unione).

      Insomma, mi piace l.idea che in ogni istante si possa rendere consapevole il giocatore del significato di ogni esercizio, in funzione delle situazioni di gioco.
      Il Mou mette al centro il sistema neuronale del giocatore : i muscoli vengono rinforzati di conseguenza.

      L'Inter del tripletta era un esempio monumentale della consapevolezza nei giocatori. Ogni gesto era funzionale al movimento della intera squadra, vista come un corpo unico e integrato.
      Tanto che Balotelli non ci aveva capito una sega ed era, appunto, un talentuoso corpo estraneo.

      Elimina
  65. Concordo, ma in ogni caso ...preferisco essere più veloce del mio avevrsario, come preferisco essere più tecnico, avere più visione di gioco, più potenza, più grinta, più rapidità di pensiero, più personalità, più senso della posizione. Tutte cose abbastanza sperimentalmente verificabili.
    Anche se poi ci sono altre caratteristiche magari contingenti, meno verificabili
    Comunque non credo che le distanze fra le nostre visioni del problema siano così insormontabili
    La mia polemica è solo nei confronti di un atteggiamento: l'Under 21 ha perso con la Cechia? Perché non si sono impegnati e/o Di Biagio ha sbagliato. Poi ha vinto con la Germania. Perché quel giorno si sono impegnati e Di Biagio,avendo vinto non ha sbagliato.
    Ma forse con la Germania non si sono impegnati i tedeschi, ho ha sbagliato il loro allenatore.
    No, per me il calcio non è questo e chiaramente neppure tu pensi questo. Forse nessuno nel blog. Ma allo stadio ti assicuro di si

    RispondiElimina
  66. Condivido il discorso di Carlo. L'unica cosa che non capisco è che cosa c'entri la spiritualità.
    Io di spiritualità non ne ho. Allora non valgo nulla sul piano conoscitivo?
    O forse con la parola spiritualità intendiamo due cose diverse

    RispondiElimina
  67. Terminato il post sugli U17.
    Lo rileggo e poi lo invio

    RispondiElimina
  68. Di base pure io preferisco avere un giocatore fisico, tecnico e allo stesso tempo potente e grintoso. Ma preferisco avere anche un giocatore neuronale che sappia gestire i momenti, che sia in grado di leggere l'azione, che abbia tempi di gioco, che abbia coscienza della globalità di quello che succede intorno. Ho sempre preferito la prima categoria di giocatori, ma ora qualche dubbio mi viene.. Voi siete più per la prima o seconda categoria?

    RispondiElimina
  69. Non so che cosa sia un giocatore neuronale. Si diceva che Balotelli avesse pochi neuroni, ma credo fosse una battuta. Poi dipende dal ruolo. Se uno è un grande giocatore presumo che l'elemento nueronale, se ho capito cosa significa, sia scontato. Come il resto
    Tutti i giocatori

    Post inviato

    RispondiElimina
  70. Ho ricevuto il post Luciano. Domani sarà online!

    Ho scaricato anche il file di ILI. Me lo stampo e lo leggo per bene su carta. Mi sono incuriosito. Poi vi dico cosa ne penso.

    RispondiElimina
  71. Prendete con le pinze i miei discorsi, probabilmente errati, ma mi interessa capire.

    L'atleta neuronale è più la concezione di atleta appunto per Mourinho e per chi utilizza questa metodologia di allenamento.

    Comunque faccio ancora fatica ad inquadrare la questione e di conseguenza a porre le giuste domande..

    RispondiElimina
  72. È sempre il momento di fare un'Inter beffata
    26.06.2017 00:00 di Alessandro Cavasinni

    "È sempre il momento di fare una commedia", diceva un enorme Nanni Moretti ne 'Il caimano'.

    Traslando il discorso nel panorama calcistico italiano, la mente va dritta all'Inter e a come spesso viene bistrattata dai media nazionali. Chi più chi meno: non si fanno prigionieri. Ci sono stati anni peggiori, decisamente. Tanti ormai non ci fanno nemmeno più caso. E capita che si parli da settimane di derby di mercato persi, di obiettivi sfumati, di corsa a ostacoli, di inizio avventura per Spalletti già in salita, di "ombra di Capello" ecc... Indimenticabile un paio d'anni fa il titolo di un noto quotidiano: "Calciomercato: la Juve prende Kedira, il Milan prende Martinez, l'Inter prende tempo". Senza stare lì a sottilizzare su Khedira scritto senza l'acca o su Martinez che poi non è mai diventato rossonero.

    Passerà sicuramente in cavalleria, al 100%, anche questo fantomatico testa a testa per Nikola Kalinic. Al di là del fatto che i nerazzurri non sembrano minimamente interessati al croato, quindi mancando completamente le basi per una sfida, resta il sorriso per le motivazioni addotte a giustificare il vantaggio rossonero. "È difficile che Kalinic accetti l'Inter sapendo che, almeno finora, Maurito Icardi è stato il padrone incontrastato della fase d’attacco - si legge su un giornale sportivo -. Qualcosa potrebbe cambiare con Spalletti, ma il croato ha fretta di trovare una sistemazione anche perché è stato lui stesso a chiedere alla Fiorentina di essere ceduto. Montella, pur senza averlo mai allenato, lo sta seguendo da tempo. Kalinic potrebbe essere una valida alternativa ad André Silva ma, al tempo stesso, potrebbe dialogare con il giovane portoghese in un attacco a due". Per cui, seguendo tale discorso, si capisce che: A) Kalinic non giocherebbe mai nell'Inter per colpa dell'ingombrante figura di Icardi (già 81 gol in Serie A tra Genova e Milano), ma invece accetterebbe di essere "l'alternativa" di André Silva (giovane di ottime potenzialità, per carità, ma con appena 17 gol all'attivo nel campionato portoghese); B) Montella potrebbe rinunciare al tridente per far spazio a due punte, mentre Spalletti – non si sa bene secondo quale legge immutabile – non schiererebbe nemmeno sotto tortura Kalinic al fianco di Icardi. E va beh.

    Che l'Inter stia facendo filtrare pochissimo sulle proprie mosse di mercato è evidente. E magari questo genera un po' di frustrazione in chi deve riempire quotidianamente pagine e tg di calciominch... pardon... di calciomercato. Per cui, nessuno si scandalizzi troppo. Di certo, tra luglio e agosto i tifosi nerazzurri aspettano l'emergere di mondi fin qui sommersi. Se ne vedranno delle belle.

    Frattanto, è sempre il momento di fare una commedia. O meglio: è sempre il momento di fare un'Inter beffata. Non si può non essere d'accordo con l'articolista....io sono stato spesso influenzato dalla negatività della massa pecoraia giornalaia...ma la loro etica è vergognosa come minimo....

    RispondiElimina
  73. Si potrebbe mettere la cosa in questo modo:

    avere un giocatore atleta tecnico e neuronale è meglio che avere un giocatore solo atletico e tecnico, perché sa anche come posizionarsi e come giocare in funzione della squadra.

    D'altra parte avere un giocatore atletico tecnico e neuronale è meglio che avere un giocatore solo tecnico e neuronale, perché se non arrivi primo sulla palla e non hai la forza per conservarla, le altre due caratteristiche non ti servono, perché la palla la prendono gli altri

    D'altra parte avere un giocatore atletico tecnico e neuronale è meglio che avere un giocatore atletico e neuronale, perché in quel caso prende la palla sa quale giocata deve fare in funzione della squadra, ma non ha i piedi per farla correttamente.

    Infine una considerazione: non per sminuire il Vate portoghese, ma qualsiasi allenatore dei b ambini spiega ai suoi giocatori l'utilità degli esercizi di allenamento che compiono.

    Che dico, non solo qualunque allenatore, persino qualunque ginnasiarca preparatotr atletico (ora facciamo questo esercizio che serve per sviluppare questo organo e/o questa capacità...)

    RispondiElimina
  74. Stanno esaltando troppo Coulibaly e Pellegri. Ho un sospetto: per chi lavorano i media e dove andranno i due giocatori?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti. Sul pescarese ci sono state parole importanti del presidente del Pescara sull'accordo tra le società comunque...se sono vere si potrebbe lasciare in prestito a Pescara. Su pellegri il tiro al piccione stile kalinic invece è bello che è servito...

      Elimina
  75. Vada dove vada Pellegri... chissenefrega! noi abbiamo il Pina!

    RispondiElimina
  76. Vicino l'attaccante patavino Sattin per i 2002,nazionale under 15. Dovrebbe essere il giocatore veneto di cui ci hai accennato Luciano, è così?

    RispondiElimina
  77. Ancora un grande post di Luciano, questa volta dedicato agli Under 17: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/06/il-triplete-della-speranza.html

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.