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lunedì 5 febbraio 2018

Inter - Crotone: le ragioni di Luciano Spalletti

Nella foto: Luciano Spalletti ai microfoni di Premium Sport durante il dopo-partita di Inter - Crotone, partita valida per la 23a Giornata del Campionato di Serie A e terminata sul risultato di 1-1.

Invece di scrivere un classico post su Inter - Crotone e rischiare di ripetere contenuti già espressi dopo la partita contro la Spal, ho preferito questa volta fare un post diverso, riprendendo le diverse interviste rilasciate dal Mister Luciano Spalletti nel dopo-gara e cercando di argomentare o comunque in ogni caso di esprimere un mio pensiero e le mie riflessioni nel merito dei contenuti delle sue dichiarazioni.

Ho preso in analisi le dichiarazioni rilasciate in sala conferenze, quelle rilasciate a Sky, Premium Sport, Rai e InterTv.

Chiaramente in alcuni casi dei concetti sono ripetuti, ma cercherò di non fare lo stesso.

Lo scopo è quello di provare a comprendere che costa stia succedendo cercando di guardare le cose secondo l'ottica del mister e ovviamente considerando che nelle sue dichiarazioni ci possano essere cose non dette o dove bisogna nel caso cogliere determinate sfumature: nessuna intenzione di fare "processi".

Non mi sembra proprio il caso e non penso che così risolveremmo qualche cosa.

Cerchiamo in un momento in cui tutto viene anche giustamente messo in discussione di provare a approfondire i contenuti più "urgenti" del dibattito di questi giorni e che chiaramente riguardano la ricerca di soluzioni alla mancanza di risultati positivi.

1. Le dichiarazioni rilasciate dal Mister in sala conferenze.

Pensi che siano cadute molte certezze e tu sia l'unica ancora di salvezza?

"No, sono i calciatori. Io mi devo prendere le responsabilità se loro non funzionano, perché se come stasera si fa una prestazione negativa e siamo in un momento carico di difficoltà, io sono il responsabile perché non ho creato un contesto dove possano esprimere il meglio di sé stessi. In precedenza lo hanno fatto. Se poi la fragilità è questa è segno che ho visto male e rimane una mia responsabilità. Non ci si può nascondere. L'Inter è un posto splendido dove lavorare e si può fare bene."

Gli ultimi giorni abbiamo letto sui vari quotidiani sportivi di una presunta tensione tra il mister e la società. Credo di avere letto anche un titolo che recitava, "Spalletti è inviperito."

Chiaramente questi titoli facevano riferimento al mercato nel senso in cui il mister sarebbe stato tradito dalla società che gli avrebbe fatto delle promesse diverse prima della sessione di gennaio.

Una eventualità in cui non credo e anche perché già da prima il mister aveva espresso diciamo un certo "dispiacere" in questo senso, facendo capire che non si sarebbe aspettato nessun investimento particolare.

Ciononostante sono comunque arrivati due nuovi giocatori.

Ausilio e Sabatini hanno smentito la trattativa per Pastore, sulla quale il mister era lasciato sfuggire una battuta: il mio pensiero è che un tentativo per il giocatore sia stato fatto, ma evidentemente non ci devono essere state le condizioni economiche per portare a termine l'operazione.

La chiosa finale della dichiarazione getta chiaramente acqua sul fuoco acceso negli ultimi giorni e chiude - si spera - definitivamente questa storia.

Chiaramente, dato che sono i calciatori a andare in campo, Spalletti sottolinea la loro centralità nel progetto, ma non si sfila dal bersaglio delle critiche.

La mia idea è che il primo approccio di Spalletti con la realtà-Inter sia stato proprio quello di fungere da "ancora di salvezza", cui ci siamo attaccati tutti quanti. Compresi i giocatori.

La domanda è che cosa sia successo dopo e perché questo equilibrio sia venuto meno.

Penso che qui sia facile rispondere dicendo che quella soluzione non poteva essere sufficiente o comunque non poteva durare per un intero campionato: quando si sono scoperte le carte, diciamo così, sono emerse delle fragilità strutturali che avevamo già richiamato in passato quando tutti abbiamo parlato della necessità di una specie di rifondazione facendo riferimento a un gruppo che aveva "fallito" e che come tale era forse il caso di rinnovare completamente.

Sicuramente alle prime difficoltà non è stato superato quel "test" che aspettavamo dall'inizio del campionato: questo è un segnale negativo e che ci lascia giustamente considerare che nulla sia cambiato rispetto al passato.

Vedendo il secondo tempo, Karamoh e Rafinha possono dare una mano?

"Sì, come hanno fatto stasera. Poi si sono un po' abbassati. Quando non abbiamo niente da perdere la reazione c'è, ci manca nel razionale. Nelle difficoltà reagisci in maniera più dura e convincente, non hai niente da perdere. Karamoh ha fiammate importanti e qualità, però offre solo quelle. Quando brucia ha bisogno di recuperare, non ha continuità di gioco, è un attaccante. Sono convinto che la squadra non possa sostenere uno che non lavora con continuità, perché dopo le sue fiammate subisci ancora di più l'avversario. Rafinha non ha la partita nelle gambe però ci può dare una mano. Ma deve lievitare tutto, bisogna crescere su più cose. Quando la situazione è normale ci può essere quello che dà lo strappo, ma quando è appiattita bisogna andare per ragionamenti razionali facendo un passettino per volta. L'obiettivo deve essere vincere qualcosa che sia più facile da raggiungere ogni giorno, per riprovare quella sensazione e ti aumenta l'autostima. Ora se hai un carattere fragile il cervello ti annulla tutto, funziona così. Due o tre cose che siano riconoscibili e possano poi essere raggiunte, poi si va al passo successivo. Qualche soluzione in più l'abbiamo che non abbiamo provato, delle modifiche sono state apportate. Siamo un po 'sottotono con diversi calciatori, ma dipende da cosa riesco a proporre io."

In quei pochi minuti in cui sono stati in campo Rafinha e Karamoh sono piaciuti a tutti.

Me compreso ovviamente.

Sono due giocatori che hanno qualità (soprattutto Rafinha) e rapidità (soprattutto Karamoh). Sono due risorse importanti e che probabilmente potrebbero darci una marcia in più, soprattutto il brasiliano.

Dobbiamo però considerare che quella frazione di gioco contro il Crotone è chiaramente indicativa solo fino a un certo punto, dato il contesto e la situazione in cui i due giocatori sono subentrati e che ci ha visto letteralmente assediare una squadra che in quel momento pensava solo a difendere il pareggio.

Valutazioni diverse e relative l'equilibrio complessivo vanno fatte chiaramente nel fare le scelte prima di ogni partita.

Ma questo non toglie che i segnali siano stati positivi.

Quando parla di squadra sottotono non mi è chiaro se il mister faccia riferimento solo all'aspetto psicologico o anche a quello atletico: se fa riferimento anche a questo secondo aspetto, bisogna capire perché c'è stato questo calo.

Abbiamo parlato di una rosa ristretta.

Sicuramente i nostri esterni d'attacco (la nostra principale soluzione offensiva) appaiono essere letteramente "scoppiati" (soprattutto Perisic). Da questo punto di vista continuo a non capire perché un attaccante esterno non sia stato la priorità assoluta. 

Penso che Karamoh e Rafinha dovranno colmare questa lacuna.

Sono d'accordo con il fare un "passettino" alla volta.

È chiaro che avere un atteggiamento frettoloso e "impulsivo" finora ci abbia danneggiato.

Ma è un cane che si morde la coda: se non vinci, il nervosismo continua a aumentare e le prestazioni ne risentono. La sensazione è quella di vedere in campo una specie di cane sciolto e che si muove senza sapere dove andare e che cosa fare ma mosso solo da una specie di agitazione e che molto spesso si trasforma in paura.

Ci vuole psicologia prima di tutto, ma la situazione è chiaramente complessa: forse mettere questo aspetto al centro delle scelte di formazione - cioè preferire chi appaia avere i nervi più saldi in questo momento - può essere una base da cui ripartire.

Per raggiungere un posto davanti cosa deve cambiare?

"Vincere qualche partita, se non lo fai non arrivi tra le prime quattro. Servono i risultati, i tre punti, ma soprattutto ritrovare quel livello di qualità che ha la squadra."

Penso che questa dichiarazione si commenti da sola.

La sensazione è che comunque le due cose non possano essere slegate: se vuoi qualità e brillantezza, devi recuperare fiducia e per farlo devi vincere. Del resto senza fiducia diventa difficile essere brillanti e avere la meglio anche di avversari sulla carta "facili" come Spal e Crotone...

Per uscire da questa situazione serve un accorgimento tecnico-tattico o recuperare cattiveria agonistica?

"Ci vogliono un po' entrambe le caratteristiche, anche in quello che è un cambio tattico i calciatori devono poterlo portare avanti. Si possono mettere le due punte, ma così elimini Mauro che è una prima punta. Potremmo giocare con il rombo come abbiamo fatto nel finale oggi, ma far fare questo a Mauro significa creargli difficoltà. Bisogna fare progetti che possano essere perseguiti, che la somma delle qualità dei calciatori crei. Altrimenti diventa difficile."

Questo è un aspetto sul quale ho qualche perplessità.

Bisogna dire che a partire dalla gestione-Mancini, abbiamo più o meno sempre visto Icardi giocare da solo al centro dell'attacco.

L'unico esperimento fatto in una direzione diversa, è stato quello di affiancargli un giocatore come Jovetic, che sappiamo bene non essersi mai ambientato e che era una copia sbiadita del bravo calciatore che avevamo visto a Firenze.

Io penso (ma questa è solo una mia considerazione...) che Icardi in molte situazioni potrebbe solo giovarsi di avere accanto un altro attaccante e che in generale tutta la manovra della squadra potrebbe giovarne: anche perché non abbiamo centrocampisti che si inseriscono.

L'unico sarebbe Brozovic ma il suo rendimento è chiaramente altalenante.

Si registrano progressi di Vecino in questo senso (soprattutto con il centrocampo schierato a tre), ma se Candreva e Perisic fanno fatica sugli esterni, mettere un altro uomo dentro l'area di rigore può essere una soluzione per dare più profondità e liberare un bomber come Mauro dal peso di dovere sostenere tutto l'attacco sulle sue spalle.

2. SKY.

"Mi è sembrata un'Inter debole, ma non la peggiore. Non c'è stata prestazione tecnica, nè di spirito. Siamo in difficoltà con qualche calciatore, nella fluidità e nelle trame di gioco. L'idea precisa per uscire da questa situazione me la creo ogni giorno in allenamento. Bisogna trovare qualcosa di importante da proporre ai calciatori perchè siamo in un momento in cui gli esperimenti fatti non danno risultati. Io non vedo calciatori menefreghisti, li vedo dispiaciuti, non sono contenti. La colpa è mia, vuol dire che sto sbagliando qualche valutazione. Sono quello che si deve prendere le responsabilità, perchè la società mi ha dato fiducia. Analizzeranno il mio modo di lavorare, ma non devo difendermi su certi aspetti in cui sono indifendibile. La soluzione di Rafinha trequartista, senza ali, l'ho presa in considerazione. Ma ci sono tante cose da valutare: Icardi non è un attaccante che spartisce l'area di rigore con qualcuno, non va a prendersi la palla in bandierina come Eder. Fino al gol preso io non ho visto problemi tattici, il gol è stato un rimpallo nato da una situazione in cui abbiamo cercato di costruire gioco da dietro pur essendoci confusione e pressing. Abbiamo poca qualità ultimamente, qualcuno sta rendendo meno ed incide poco. Dopo il gol ci siamo messi a rombo, prima del gol con due mezzali anzichè con i 2 mediani bassi. Quando ho tolto Brozovic, Perisic ha fatto la mezzala con Karamoh ed Eder davanti a Rafinha. Siamo fragili, c'è un problema legato all'entusiasmo. Cambiare ruolo a Candreva e Perisic come feci con Nainggolan? Candreva può fare anche il trequartista, ma non posso stravolgere tutto. Abbiamo ancora qualche cartucce da sparare dal punto di vista tattico, qualcosa di diverso da proporre. Karamoh dà strappi, ma ha la sua età. Ora ci sono troppi elementi in difficoltà. Rafinha non ha 90 minuti nelle gambe, D'Ambrosio è appena rientrato. C'è da rimanere lucidi nonostante l'amarezza. Bisogna ripartire piano piano insieme, non dipende dai singoli."

Alcuni concetti sono gli stessi espressi dal mister già in sala conferenze.

Inutile ritornare sull'aspetto motivazionale: Da questo punto di vista Spalletti ribadisce che si assume le sue responsabilità e difende il gruppo sostenendo di non vedere calciatori menefreghisti, ma "dispiaciuti" e "non contenti".

Sinceramente questo è anche il mio pensiero: mi sembra che i nostri ragazzi siano davanti a uno stato di difficoltà oggettiva. Come se questo "momento" (parliamo di due mesi in verità...) sia qualche cosa di più grande di loro e questa specie di destino votato al fallimento, che molti hanno pronosticato per mesi anche quando le cose andavano bene, sia inevitabile.

Il mister parla poi di possibili variabili sul piano tattico.

Qui però sottolinea come Icardi e Eder abbiano caratteristiche diverse: non può essere questo un motivo buono per provare a farli giocare assieme? Naturalmente senza riproporre Eder sulla trequarti alle sue spalle, una soluzione che quando adottata non ha mai fruttato.

Rafinha può essere il giocatore giusto in quella posizione. 

Quale sistema di gioco adottare non lo so: mi sembra sempre che questa squadra abbia necessariamente bisogno di Perisic, mentre forse spostare Candreva potrebbe essere una variabile da considerare. Mi sembra un giocatore che per impegno e sostanza sia sempre e comunque tra i primi: magari spostarlo in una posizione più centrale potrebbe darci un centrocampista con qualche possibilità in più. Non so se possa giocare "mezzala" comunque. Mentre lo stesso Spalletti appare poco convinto di schierarlo dietro le punte.

Dice però di avere ancora delle cartucce da sparare. Sono allo studio e sono state testate altre soluzioni?

3. Premium Sport.

L'Inter rimane nell'impasse. Comincia a essere preoccupato?

"Chiaro che un po' di preoccupazione viene, abbiamo provato a toccare tasti diversi. Ma non si possono fare duemila prove e buttare il cappello per aria, bisogna sempre essere logici nel fare le cose e creare un sistema di lavoro corretto che possa dare fiducia ai ragazzi dando loro un obiettivo da toccare con mano. Chiaro che un po' in difficoltà siamo, da tempo non vinciamo una partita e non riusciamo a essere fluidi come prima."

Qui il mister conferma di avere fatto diverse prove per provare a rilanciare la squadra.

Da questo punto di vista bisogna dire che dei tentativi sono stati fatti. Penso alla variabile Cancelo o comunque alla scelta di provare Dalbert da primo minuto proprio nella ultima partita e quella di rilanciare continuamente (con scarso successo) Brozovic.

Per la verità io pensavo che un modo per uscirne fuori potesse essere quello di rimettere ogni casella al suo posto e quindi magari rilanciare Gagliardini con Vecino e Borja Valero, ma il mister non sembra dello stesso parere e comunque la stessa cessione di Nagatomo (inizialmente titolare) va in questa direzione.

Che risposte si sta dando con lo staff?

"Siamo calati tutti un po' in tutto. Non abbiamo subito grandissime situazioni, il gol è arrivato su un rimpallo fortuito. Però non siamo precisi e determinati davanti nell'andare a cogliere il piccolo risultato del duello, della giocata. Siamo sotto livello in tutto."

Sono d'accordo. Sul piano tattico, quando ci difendiamo, le cose funzionano bene, ma anche in questa fase quando succede anche il minimo errore, veniamo puntunalmente puniti.

Perché sembriamo più scarichi... Anzi per dirla tutta: sembriamo più scarsi degli avversari. Di qualunque avversario abbiamo di fronte.

Poiché non è così, è chiaro che il problema o è fisico o è psicologico. Oppure è di tutti e due i tipi. Stando alle dichiarazioni del mister, l'aspetto psicologico sembra comunque quello centrale.

Balza all'occhio la difficoltà nel girare palla. Ma in allenamento c'è lo specchio delle partite della domenica?

"Siamo sotto livello, lo dicevo coi calciatori che possono darci gli strappi. Ma dipende anche dal lavoro quotidiano, in allenamento si fanno le cose bene ma in partita mancano la sicurezza e la convinzione che servono per ambire a risultati importanti. Come le cose vanno male, diventiamo sfiduciati e dimostriamo di avere un carattere debole. Ritornano i timori dei precedenti trascorsi. Ma non abbiamo altra strada, dobbiamo fare le cose con correttezza cercando di fare quelle cose che permettono di puntare un obiettivo visibile."

Altro aspetto molto discusso: la continua ricerca del possesso palla e anche quando si tratta di rilanciare il gioco sin dalla propria difesa.

È vero che questa è oramai una costante e qualche cosa che cercano di fare tutte le squadre, ma in questo momento sembriamo veramente ingolfati quando proviamo a gestire il pallone: il nostro principale "geometra", Borja Valero, appare sempre in difficoltà contro gli avversari, che hanno capito che se ci pressano fin dentro l'area di rigore, ci mettono sempre in difficoltà. 

Mi sembra evidente che questa cosa ora costituisca una specie di "lusso".

Del resto non abbiamo oltre Borja Valero (che comunque raramente cerca il lancio lungo) centrocampisti con i piedi buoni e in particolare lanciare gli esterni in questo caso diventa difficile e se gli esterni sono la nostra unica soluzione offensiva allora...

Nella prima parte di stagione l'Inter era più vogliosa di vincere, ora questo aspetto viene a mancare.

"Lo spirito viene dall'entusiasmo che riesci a portarti dietro, diventa contagioso come il momento negativo. Ti determina sfiducia, il cervello diventa creativo quando le cose vanno bene e poi le annulla quando vanno male. Bisogna mantenere la calma, il momento è difficile ma non abbiamo perso nulla. Dobbiamo mantenere la testa solida, far vedere ragionamenti corretti, far vedere ai giocatori strade da imboccare. Non c'è alternativa."

Questa domanda mi sembra sinceramente stupida: come se la squadra adesso non avesse più "voglia" di vincere.

Penso che nessuna squadra giochi senza voglia di vincere.

Quella c'è sempre. I problemi sono altri.

Chiaramente Spalletti risponde ribadendo concetti già espressi per quello che riguarda mantenere la calma e la giusta concentrazione.

Sullo sfogo di Brozovic:

"Mi sembra una cosa normale, poi si può dare il taglio che si vuole... Ma se i giocatori reagiscono in qualche modo è positivo, secondo me era un po' arrabbiato per il momento che stiamo attraversando, per il risultato, per alcune cose non riuscite. Poi forse anche per la sostituzione ma non cambia nulla, non do attenzione a questo comportamento."

Spalletti giustamente minimizza: può essere piaciuto o no che abbia reagito in quel modo. Ma non mi è sembrato un gesto di stizza nei confronti del mister oppure dei compagni, quanto un gesto sintomo di frustrazione e che considero forse poco professionale, ma comprensibile.

Non credo allo spogliatoio spaccato comunque: ma mi sembra evidente che ci sia una certa tensione generale che non nasce da scontri interni ma da una situazione in cui forse si fatica a fare gruppo perché mancano grandi motivatori e giocatori di grande personalità.

4. RAI.

"Sono il responsabile in prima persona di quel che combina la squadra, non ci sono alibi che si possa andare a sostenere. Credo sia fuori di dubbio che siamo in difficoltà, perché non riusciamo a sviluppare occasioni da rete. Allo stesso tempo se ci capitano due-tre occasioni al limite dell'area di rigore prendiamo gol. Siamo un po' deboli dal punto di vista della gestione dei momenti."

In sostanza il mister ribadisce quanto detto prima sul fatto che anche se l'organizzazione difensiva sia apparentemente migliore di quella sul piano offensivo (meno male...), subiamo facilmente goal al primo episodio negativo.

Non è sfortuna chiaramente, ma come dice il mister, incapacità di gestire determinati momenti di gioco.

Quale responsabilità sente di avere?

"Io ho tutte le responsabilità, sono quello che ha scelto i giocatori, che li manda in campo, che li gestisce. Se la squadra poteva fare di più, è segno che il mio modo di gestire li ha un po' frenati. Se la squadra non può fare di più, la responsabilità è sempre mia perché sono io che ho scelto questi giocatori."

Be', non è che abbia avuto tante possibilità di scelta per quello che riguarda i giocatori che facciano parte della rosa. Però è anche vero che è lui che guida questo gruppo da oramai otto mesi: dovrebbe conoscerne ogni singolo aspetto e probabilmente è così.

In questo senso l'assunzione di responsabilità è diciamo almeno doverosa.

Come spiega la crisi dei due esterni d'attacco?

"Sono state le nostre soluzioni per diverse partite, adesso viene a mancare il solito apporto e diventa più facile prenderli di mira. Però ce ne sono anche altri di giocatori che sono sotto livelli e che anche stasera hanno giocato una partita timida. Per ambire a una classifica importante non ci si può aggrappare ad una singola giocata o ad un giocatore solo."

Sicuramente è tutta la squadra che in questo momento gira male, ma la crisi dei due esterni d'attacco è quella che appare più vistosa perché Ivan Perisic è chiaramente il nostro migliore giocatore e quello più determinante, mentre Candreva è comunque un giocatore che nel girone d'andata ha realizzato otto assist decisivi (otto) e dato sempre un grande contributo di sostanza. Che per la verità non manca neppure ora, ma vorrei sottolineare come in questo momento faccia anche fatica a andare al cross, mentre la cosa (con tutte le critiche che gli arrivavano relativamente se questi fossero più o meno proficui) prima gli riusciva con una facilità e una brillantezza che ora manca.

O comunque cui gli avversari riescono a porre rimedio, anticipandone le mosse e costringendolo a un super-lavoro peraltro poco produttivo.

Come giudica lo stato psicologico della squadra?

"Vedo una testa abbastanza debole in linea generale. La testa è quella che spesso, nei momenti dove ti mancano euforia ed entusiasmo, ti crea più difficoltà. Dipende tutto da quanta forza mentale hai."

Niente da dire. Penso che questa frase riassuma perfettamente la situazione. Anche se la semplice constatazione dello stato di cose non risolve.

Perché non schierare Rafinha dal 1'?

"Non ha ancora la condizione di poter giocare tutta la partita. Soprattutto in questo momento, lui è un giocatore che può darci una mano. Ha uno spessore e un livello di personalità importante, sa andare in giro per il rettangolo e prendere continue notizie da quello che è la partita."

Sapevamo che non fosse al 100%. Anche se contro il Crotone ha chiaramente dato dei segnali positivi.

Mi sembra un giocatore che anche non al 100% possa comunque dare un contributo importante... anche se poi vanno valutate anche le condizioni degli altri. 

Certo schierare un centrocampo a tre con Rafinha assieme a Borja Valero e Vecino, mi sembra una soluzione rischiosa dato quello che dicevamo sulla pressione dei nostri avversari sui nostri portatori di palla. Ma del resto Rafinha non abbiamo ancora visto che cosa può darci effettivamente.

5. InterTv.

"Mi è piaciuto poco un po' tutto, siamo rimasti sugli stessi livelli delle ultime gare sotto ogni livello. Ci viene a mancare la convinzione di avere determinate qualità, quella forza di reagire e non accettare ciò che ti sta succedendo. Facciamo un po' fatica. Le nostre avversarie giocheranno le coppe? Noi dobbiamo guardare a noi stessi, non ci dobbiamo fidare di quell oche ci dicono ma di quello che riusciamo a fare."

Che le nostre avversarie giocheranno le coppe (unico concetto diciamo "nuovo" rispetto alle precedenti dichiarazioni già commentate) mi pare un aspetto assolutamente irrilevante di fronte a una situazione in cui non si riesce a vincere da due mesi.

Se anche gli altri dovessero perdere terreno, ma noi non ci dimostreremo capaci di stare sul campo e ritornare a vincere, ogni discorso è praticamente inutile: questo aspetto mi pare assolutamente poco interessante in questo momento.

Come si ritrovano le certezze?

"Attraverso piccoli passettini giornalieri, ricreando quei due-tre obiettivi abbastanza facili e portarli a casa. Qualche volta bisogna anche vincere, risentirsi importanti e capaci di sviluppare un percorso."

Concetto già espresso precedentemente.

Soddisfatto di Rafinha e Karamoh?

"Sì, loro hanno dato un po' di impulso."

Anche di questo abbiamo già parlato.

Penso su Karamoh in particolare che continuare a sostenere che sia giovane e impreparato sia giusto, ma d'altra parte penso che forse qualche possibilità in più a questo ragazzo si possa concedere in una situazione in cui molti o tutti manchino di brillantezza fisica e mentale, cercare nuova linfa in giocatori che hanno avuto meno spazio e che sono giovani e desiderosi di farsi vedere può essere una soluzione. Non LA soluzione ma UNA delle soluzioni da adottare.

Vedremo se in questa direzione ci saranno cambiamenti nel prossimo futuro.

Emiliano D'Aniello

82 commenti:

  1. Su Lautario. Se é davvero forte non verra di certo: i crack con la societa attuale non arrivano. Le scommesse alla rafinha o alla lamela si

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    1. Se è come dici tu vuol dire che siamo senza speranza.
      Abbiamo già un mister in tilt ed una società indecifrabile. Un giovane talento in squadra ci occorre come il pane.

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    2. Secondo me se si é lavorao bene e si è bloccato per giugno arrivera. E a mio parere sarà in quanto venderemo icardi. Il tempo dirà se sarà stata una scelta azzeccata

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  2. Non ho potuto vedere le dichiarazioni tv di Spalletti ma grazie a Emiliano ho la Treccani spallettiana post gara... Grazie.
    Nel merito stavolta mi sembrano le dichiarazioni di un allenatore un po' allo sbando che dice cose che vedono tutti senza approfondire i motivi. Voglio dire, aldilà dei giudizi su Candreva, se adesso come dice Spalletti non riesce più a fare un cross, da cosa dipende? Non certo penso dall'immaturità ma dalla flessione atletica che non consente di superare l'avversario, ma perché c'è questa flessione atletica? tanto più che mi pare una flessione generalizzata.
    Il discorso poi sul goal del Crotone dovuto a un rimpallo fortuito poi mi piace pochissimo. Certamente è arrivato in seguito a un rimpallo fortuito, ma contate i giocatori del Crotone presenti nell'area dell'Inter o nelle immediate vicinanze! Quando l'Inter attacca nel 90% dei casi c'è solo Icardi in area, con Perisic e Candreva che fanno il cross. I centrocampisti non segnano anche per questo, perché portiamo pochi giocatori nelle azioni di attacco. Così se accade un rimpallo come quello capitato al Crotone, sicuramente non c'è mai nessun o dell'INter in grado di approfittarne e segnare.

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    1. Eheh, anche io nel post-gara non avevo voluto seguire nulla come detto. :) Mi sono andato a rileggere e rivedere tutte le dichiarazioni nel post-gara ieri sera e ho pensato di scrivere un post di questo tipo presumendo che in queste interviste siano stati toccati un po' tutti gli argomenti principali non solo sulla partita in sé ma sul periodo e provando a proporli così al blog.

      In effetti non parla mai direttamente di flessione atletica. Non è chiaro se faccia riferimento solo a questo o solo a questioni di natura psicologica... Sicuro c'è una correlazione tra le due componenti, ne abbiamo già parlato, ma non riesco a capire tra le righe se accenni anche a problemi di natura fisica o meno.Certo che, fosse così, si tratterebbe di due mesi di flessione... Un po' tanti in ogni caso, no?

      Sul goal sono d'accordo con te. Parlare di sfortuna non ha molto senso... Il fatto è che ogni sbavatura viene sempre punita, significa che non ci sono certezze proprio in quello che fanno i singoli. Magari la squadra è schierata bene ma il singolo poi fa fatica a fare la cosa giusta e a essere reattivo.

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    2. Anche Skriniar sul goal stavolta non è irreprensibile, osserva attentamente la situazione dietro al giocatore che segnerà ma quando arriva il pallone resta piantato a terra e l'altro s'invola. Cmq, dopo aver rivisto l'azione, ribadisco che il Crotone sta attaccando con 5 uomini in area contro 6 dell'Inter, insomma è più la forza d'urton dell'attacco che l'errore del singolo a determinare il goal. E qui si capisce l'altra "deficienza" dell'Inter. Se il Crotone attacca il Napoli in questo modo, probabilmente dopo tre passaggi si ritrova con 5 giocatori del Napoli contro tre nella propria difesa, noi non siamo capaci di uscire dall'area in velocità e con soluzioni di gioco alternative da mettere in atto.

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  3. speriamo di aver chiuso per martinez

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  4. io vorrei provare 4--3-3 con eder e karamoh dietro a icardi almeno il primo tempo della prossima partita.... per dare una scossa alla squadra. centrocampo rafinha, valero, vecino.

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  5. seconda opzione: rombo con una punta vicina a icardi (eder o pinamonti)

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  6. 20+10+5 per Skriniar, 5,5+1,5 per Borja Valero, 10+8+8 per Bastoni

    Salve, qualcuno può confermare se le cifre del CdS sono esatte? Mi sembrano dati inesatti...specialmente la spesa per Bastoni.

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    1. Skriniar a detta del suo procuratore è "costato" 23, contro una offerta dell'Atletico di 20. Ma va considerato Caprari, preso a 4, valutato 12 o, secondo altre fonti, 15.
      Bastoni non credo ma ho solo fonti mediatiche (giornali, siti eccetera. Non ce ne sono 2 che coincidano)

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  7. Al contrario del Corsera ,che non perde nessuna occasione per disegnare scenari ultra negativa per noi. il Corriere dello sport analizza la ns. situazione in maniera più equilibrata.mettendo in evidenza la mancanza di collegamento tra i vari settori della Società e la mancanza di una valida comunicazione esterna. Nelle dichiarazioni post-partita ,Spalletti non ha parlato di condizione fisica,ma era chiaramente in difficoltà nello spiegare la situazione.

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  8. spero che Spalletti rimanga e si riparta da lui per l'anno prossimo

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  9. Il discorso della condizione fisica però andrebbe approfondito, alla fine tra i tanti che si possono fare è quello fondamentale perché se non corri anche i più scarsi fanno meglio di te. Tanto più che, se non sbaglio, le squadre di Spalletti hanno sempre avuto una ricorrenza di rendimento, tipo accelerare nel girone di ritorno. Non sottovaluterei le dichiarazione clamorose di Icardi sulla mancanza di impegno in allenamento di qualche settimana fa.

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  10. Sbollita un po' la rabbia per il pareggio con il Crotone, mi intriga non poco la proposta di non so quale testata giornalistica, che vorrebbe Spalletti tentato dal provare Skriniar davanti alla difesa accanto a Vecino o Valero, una linea di difesa a tre Lopez, Ranocchia, Miranda.....un sorta di tentativo di provare a cambiare qualcosa, a dare una scossa.
    Eder in supporto a Icardi non funziona, a me sembra questo sia già stato appurato meglio un Karamoh o un Perisic più accentrato....in attesa di avere Rafinha in uno stato fisico accettabile, una staffetta tra Borja e lui non sarebbe male....Cancelo e Dalbert (d'Ambrosio) a coprire le fasce.
    Anche Spalletti deve scuotersi, provare qualcosa di diverso, evitare di restare appigliato alle proprie convinzioni per provare ad interrompere la serie di risultati negativi....altrimenti rischia di fare la fine di Pioli e Gasperini, gente tutta d'un pezzo andata a fondo insieme alla baracca per non spostarsi dalle proprie posizioni.

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  11. La verità è che il buon Spalletti è emotivamente alle corde quasi incapace di dare spiegazioni plausibili. Si sta piano piano “piolizzando”.

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  12. Maddai, davvero pensate che un allenatore con il curriculum di Spalletti, dopo il girone di andata sia improvvisamente affetto da Alzheimer?

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    1. Assolutamente no. A me sembra molto lucido, anche se un po' indeciso. Com'e' normale che sia.

      Avanti con Luciano!

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  13. Spalletti lucidissimo davvero un valore aggiunto

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    1. Spalletti come Mancini bollito...

      naturalmente lui SA!! alcune cose in tv non le puo' dire..

      resto convinto che si debba ripartire da lui per l'anno prossimo

      anche se è gia partita la battaglia contro l'allenatore

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    2. Quali potrebbero essere le cose che non può dire ? Se non confermassero Spalletti cosa direste di Suning ? Martinez è prodromico alla cessione di Icardi ? Con Crotone per la prima volta meno di 50.000 e con il Bologna ?

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    3. non parlo di mercato o di rapporti con la società

      parlo del gruppo a mio parere lui sa del perchè non si riesce a fare bene ma non lo puo' dire

      non ho ancora sentito una critica di Spalletti a Perisic o Candreva che adesso sono chiaramente fuori condizione

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  14. ciao
    La parte delle dichiarazioni di Spalletti che mi preoccupa è la parte un cui afferma che i nostri giocatori sono fragili mentalmente....
    Alla faccia dei professionisti

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  15. Spalletti deve essere riconfermato assolutamente, altrimenti tutte le informazioni acquisite in questi mesi sulla nostra panchina andranno perdute e torneremo al punto di partenza, su questo nessun dubbio....anche per contrapporlo ad Ausilio che per me è davvero convinto che la rosa sia difficilmente migliorabile!
    Chi meglio di Luciano è in grado di indicare gli uomini su cui puntare per la prossima stagione, e naturalmente quelli che vanno scaricati in quanto zavorre ingestibili?
    Ora per me è il caso che in società vengano fatte le giuste valutazioni usando come parametri non solo i periodi dove la squadra volava, ma anche e principalmente quelli difficili come questo attuale....esempio: il Perisic del girone di andata era un treno inarrestabile, quello attuale il fratello scarso, un peso inutile....quale di questi due andiamo a confermare? Stesso discorso dicasi praticamente per l'80% della rosa.

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  16. Sul gol preso, Spalletti ha anche detto una cosa che io, per la mia visione del calcio, non condivido. Ovvero che abbiamo preso gol perdendo una palla in uscita, negativo averla persa, positivo aver cercato di "costruire" in uscita; ecco, questa ossessione del costruire dal portiere, anche quando siamo in palese difficoltà, e lo siamo (infatti tutti ci pressano altissimo anche con 5 uomini, visto che non cerchiamo alternative...siccome siamo 11 noi e 11 gli altri, se pressano in 5 qualche spazio, altrove, dovrebbero lasciarlo...), per me è incomprensibile. Tra l'altro Handa, coi piedi, è modesto, e tutti hanno una palla medica arroventata tra i piedi (alla fine si costringe Skriniar, il più propositivo, a forzare...). Ma sbaglierò io...
    Spalletti se dovesse andare sarebbe per scelta sua, non della società. Idem Icardi...

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  17. La scelta di costruire l'azione, però, anche a me che sono un 'verticalista' sembra obbligata, perché le verticalizzioni chi le prenderebbe?

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    1. Per esempio, Luciano, con la Roma il "duello" Perisic-Florenzi avrebbe dovuto favorire Perisic sulle palle alte; Handa ha un bel lancio lungo, con le mani (meglio che coi piedi...), invece mai. Noi su rinvio prendiamo gol...
      Io capisco la scelta contro Napoli e juve, diversamente ci avrebbero schiacciati, ti accolli un rischio calcolato...ma, nelle ultime partite, dalla lazio in poi, veniamo pressati altissimi.
      Sembra quasi di fare il gioco voluto dagli altri.

      p.s.)@luciano, sul "Malpensante" ho "ritrovato" Narya...

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    2. Grande Narya, la first lady dell'interismo.peccato che non ci segua anche qui

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  18. Ho completato un post sulla situazione attuale. Poi lo mando

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    1. Ottimo Luciano, mi fa molto piacere tu abbia scritto della prima squadra, quando vuoi mandalo, lo edito stasera e domani mattina sarà online.

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  19. Verissimo e questa ossessione spesso mi fa i bufali re con Handa

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  20. intanto il presidente del Racing parla del suo obiettivo di centrare un trasferimento record (per l'argentina) relativamente alla cena stasera con gli emissari Inter per Martinez: partiamo quindi da almeno 25 milioni in su (da ricerca rapida su transfermarkt)...la vedo dura

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    1. Ha una clausola rescissoria, ho letto.

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    2. La cifra ad oggi era sui 23...a 25 si puo arrivare credo. Io farei lo sforzo

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    3. Secondo una notizia argentina, la si trova sui soliti aggregatori, (Fox Sports argentina, tale Martin Liberman, giornalista) si sarebbe già chiuso a 18. Come sempre ognuno dice la cifra che vuole...

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    4. Si visto il video...poi parla però di commissioni..
      Secondo me tra i 20 e 25 si puo chiudere. Ausilio deve farlo

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  21. Risposte
    1. Aspetto la mail. Se la hai già inviata, non mi è arrivata.

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    2. È arrivata ora. Adesso lo leggo...

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  22. Scrivo proprio riguardo Martinez. Non facendo strettamente riferimento al bilancio e alle possibilità dell'Inter, fino a che punto vi sforzereste?

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  23. Se ci basiamo sulla gara di ieri sera......molto in la.

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  24. per gli iper critici: come giudichereste un mercato invernale che ha portato Lisandro Lopez, Rafinha e Lautario?

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    1. In tema di scommesse buono. Con l'obiettivo del rendimento a breve un po meno

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    2. Il mio parere era di un 6 meno... ma con lautaro passerebbe a 6,5/7

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    3. Non appartengo al partito degli ipercritici, ma questo è il massimo che si potesse fare. Gennaio è in genere un mercato di pacchi, in questo caso penso che non li abbiamo presi. Ti dirò di più: se Lotarino, come sembra, arriverà ai Mondiali allora abbiamo fatto l'affare degli ultimi dieci anni. I prezzi dei cartellini in vetrina ai mondiali lievitano non poco.
      Una sola controindicazione: un investimento così massiccio su una giovane punta significa che l'estate per noi sarà di ..... plusvalenze in attacco.

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    4. Calma a dare per fatto Martinez, si dava per sicuri Mkhitaryan, prima di lui altri, tipo Calleri. Probabilmente Ausilio ha fatto un'offerta, bisogna vedere se gli altri accettano subito perchè sicuramente adesso vari agenti staranno guardando se riescono a trovare offerte migliori. E comunque nel caso lo si prendesse sarebbe un grandissimo colpo. Per quanto riguarda Rafinha, è bravo, bisogna vedere però due cose, la prima se a fine stagione riusciamo a raggiugnere un traguardo sportivo tale che possiamo permetterci il suo acquisto, poi bisogna vedere cosa fa questo ragazzo da qui a fine stagione.

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    5. Esatto. Speriamo che lui abbia tanta voglia di venire da noi per accelerare le cose. Più tardi si fa, peggio è. Si dice che gli piaccia la serie A.

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    6. Sembra la prima offerta di 20 milioni sia stata rifiutata. Ripeto, se ausilio non torna con il contratto del giocatore o con un accordo totale, non arriverà mai. E ausilio può anche dimettersi

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  25. Intervistato da Premium Sport nei minuti immediatamente precedenti alla sfida con la Lazio, il dg del Genoa Giorgio Perinetti è tornato sulla partenza di Pietro Pellegri per il Monaco, sottolineando come l'Inter sia stata più vicina al classe 2001 rispetto a quanto non lo sia stata la Juventus nello scorso mese di gennaio, prima dell'ingresso in scena dei monegaschi: "I nerazzurri, prima che io arrivassi qui a Genova, furono molto vicini al colpo in base a quanto ho potuto sapere, ma la rivistazione dei piani da parte di Suning fece saltare tutto. Nella finestra di mercato appena conclusa, invece, la concorrenza del Monaco è stata semplicemente fuori concorso per la Juve. Secondo me questo è un segnale non positivo per il calcio italiano, dal momento che un club come il nostro non può tenersi i suoi giovani e una big della Serie A non riesce ad acquistarli".

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  26. Supponiamo, dico per assurdo, che il genoa abbia deciso di non cedere pellegri all'inter (e non viceversa) per le pressioni minacciose di un'altra società Secondo voi perinetti poteva dire che il problema è stato quello?
    In moltissime situazioni dialettiche io di cosa dice un dirigente non tengo alcun conto.
    Del resto, davvero la juve non può reggere il confronto con il Monaco? Forse le bastava che non andasse a una rivale. Ho letto di un contratto di due anni. Fossero anche 2 e mezzo sarà interessante vedere chi lo preleverà dal Monaco se si affermerà

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    1. Molto dipendera da quanto si affermeranno i giovani forti ipoteticamente strappati a loro come bastoni colidio (e zaniolo)

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    2. Scusa Luciano ma non è che la facoltà di parola appartiene solo a Perinetti. Già in estate disse che l'Inter si era tirata in dietro, dopo peraltro un periodo di strane dichiarazioni attendiste e confuse verso l'Inter spiegabili, a mio avviso, col fatto che l'Inter aveva pregato il Genoa di attendere un attimo perché era capitata tra capo e collo la "stretta" del governo cinese e si navigava a vista. Se non fosse così, la società Inter poteva intervenire e parlare, sia ad agosto sia adesso.

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  27. Sia chiaro, l'argentino non è ancora il secondo lothar della nostra storia. ma immaginate se l'avesse preso la juve il battage pubblicitario dei media, degli operatori venduti e le lamentele dei (nostri) tifosi?

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    1. Già. Lotarino alla Juve avrebbe riempito le prime pagine con grandi peani al Marottino ed ai suoi compari. Questi signori controllano già 52 cartellini di giovani promesse tra serie A e B ma non possono controllare tutto.

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  28. Intanto una notizia IMPORTANTE che filtra dalla rete che, se vera, renderebbe tutti noi molto felici.
    Pare si stia organizzando un azionarato in grado di rilevare il 30% delle quote di ToHir. I protagonisti sarebbero imprenditori milanesi vicini alla famiglia Moratti.

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    1. Cioè del 30% non te ne fai nulla. Metti soldi e non decidi. In più mi sa che le azioni di Thohir sono prenotate per gli Zhang (se non per altri grossi soci loro - e questo sarebbe un motivo per cui ancora Thohir è lì).

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  29. Recuperati due punti alla Lazio in due partite. La prossima c'è Napoli - Lazio. Magari non vincono e magari torniamo a sembrare l'Inter...

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  30. Con questi risultati, se non lottiamo fino all'ultima giornata per la CL siamo veramente inqualificabili. Forza Spalletti, suona la carica, sbagliare puo' succedere, ora bisogna svoltare. Io voglio crederci ancora !

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    1. Il ringraziamento va a Laxalt e Goran, cuori nerazzurri. Un saluto caloroso a Inzaghi e al var

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  31. Meno uno dal terzo posto. Chiaro che non può andar sempre così, sperando negli altri ma più alla portata è l'obiettivo meno difficile dovrebbe essere riprendersi dal calo (se è anche di testa). In più le squadre con cui dobbiamo competere sono queste, meglio per noi che non siano perfette o quasi come a volte ci sembra per contrasto

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  32. "Perinetti: Inter vicina a Pellegri,poi è saltato tutto per Suning". Cioè l'Inter, senza Suning era vicina e poi Suning... No, senza Suning l'Inter non sarebbe stata manco vicina a Pellegri, viste le cifre.

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  33. Secondo me qui a Milano nessuno mette i soldi per far decidere qualcun altro ...

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  34. Pandev e Laxalt, se non e' un messaggio questo ... :-)

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  35. Questi risultati....veramente da mangiarsi le mani.....e comunque il nostro è un campionato mediocre!

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  36. Ottimo il risultato della Lazio, se a questo si aggiungessero dei nostri giocatori capaci di uscire da una crisi, cosa che non è possibile, oppure magari si aggiungesse una rosa profonda, perchè pensandoci se volessimo fare una formazione equilibrata tenendo fuori dei giocatori in questo periodo insufficienti, perchè così è, come Perisic, Candreva, Brozovic, e D'Ambrosio scopriremmo la totale mancanza di alternative, ma guarda un po' se dobbiamo rimpiangere Nagatomo.

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  37. Beh, io qualche decina di euro per dire che "posseggo" l'inter ce li metterei...

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    1. Anche io, ma in questo senso penso sia probabile entrare in borsa tra un po', no?

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    2. Per entrare in borsa avere stafio di proprietà è praticamente indispensabile

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  38. Dall'argentina parlano di prima offerta di 20 milioni di euro dell'inter per Lautaro Martinez rifiutata. Continuano però le negoziazioni.
    Ausilio deve tornare con in mano il giocatore. Ne va della nostra e sua credibilita. Altrimenti si dimetta

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    1. Eh, Ausilio può convincere fortemente il giocatore e metterlo in rotta con il suo club, non può ancora permettersi di fare offerte da non poter rifiutare, se lui può offrire massimo 20 ed un altro 25 cosa ci possiamo fare?

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    2. Io penso esistano i telefoni. Se un ds vola in argentina va per chiudere. Soprattutto in un monento delicato della stagione come questo

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  39. Nuovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/02/i-numeri-della-crisi.html

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