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sabato 3 novembre 2018

L'importanza di essere felici: Inter - Genoa 5-0

Nella foto (fonte: Corriere dello Sport) l'esultanza di Roberto Gagliardini, "man of the match" della vittoria di questo pomeriggio contro il Genoa con il risultato di 5-0. "Gaglia" ha sfoderato una prestazione d'autore e ha realizzato una doppietta, la prima in Serie A, segnali di un processo di maturazione importante di un ragazzo che ha sempre dimostrato di avere un potenziale importante e che adesso aspettiamo solo confermarsi a grandi livelli.

Questo pomeriggio tutti noi tifosi che abbiamo assistito alla partita a San Siro come da casa, abbiamo visto in campo una Inter meravigliosa e che ci ha regalato ancora una volta grandi soddisfazioni, una felice costante che ci accompagna adesso da un mese e mezzo e che casualmente - probabilmente no - è cominciata proprio quando il gioco si è fatto più duro.

In verità, non perché io voglia attribuirmi meriti particolari oppure di avere "azzeccato" un pronostico oppure essere stato una specie di profeta, ma ricordo di avere scritto che giocare ogni tre giorni avrebbe dovuto da una parte divenire una abitudine per questa squadra; dall'altro avrebbe paradossalmente, nonostante il maggiore dispiego di forze e di energie fisiche e mentali, compattare ancora di più la squadra.

Il fatto è che giocare ogni tre giorni è molto impegnativo, ma se sei una squadra che ambisce a avere questa dimensione "europea" e internazionale, allora devi abituarti a farlo e questo significa avere intanto una rosa all'altezza, cioè avere un buon numero di giocatori su cui poter contare; secondariamente avere un gruppo compatto e solido, bene amalgamato e con un allenatore che sappia come gestire le risorse e la psicologia di gruppo e individuale.

Da questo punto di vista Luciano Spalletti, dopo avere fatto un lavoro eccezionale l'anno scorso portando in Champions un gruppo che, ricordiamolo, veniva da una stagione disastrosa e che in molti, me compreso, avevamo voluto considerare che andasse smembrato perché veniva da una serie di risultati fallimentari in serie, sta facendo un lavoro di grandissimo livello.

I risultati gli danno ampiamente ragione, ma dietro questi c'è un grande lavoro e di cui vale la pena sottolineare ogni singolo aspetto.


L'Inter è migliorata sul piano dei risultati, così come del gioco e della sicurezza nei propri mezzi: al miglioramento generale nelle prestazioni di squadra, che non significa che prima giocasse male, ma che invece adesso giochiamo invece veramente molto bene, si è accompagnata la crescita individuale dei singoli e tra cui a sorpresa, si stanno adesso affermando anche quelli che possiamo considerare, senza volere gettare discredito su nessun giocatore, come le "seconde linee".

Mi riferisco a Borja Valero, Dalbert, Gagliardini, Joao Mario.

Non ho nominato D'Ambrosio e/o Vrsaljko, perché li considero pari merito titolare. Aspettavamo il croato, dopo l'inizio difficile dovuto all'infortunio, e quando è stato chiamato in causa nelle ultime uscite, ha fatto bene dimostrando di valere l'investimento fatto.

Non ho nominato Keita Baldé, che Luciano Spalletti ha utilizzato con continuità sin dalla prima partita e che continuiamo ad aspettare sul piano realizzativo e della qualità complessiva, apprezzandone per ora la grande volontà che ci mette ogni volta che viene chiamato in causa e il suo contributo sul piano della potenza fisica e della forza atletica.

Per inciso, nel merito del senegalese e del suo confronto diretto con Karamoh, ritengo che questo (che viene giustamente proposto, in fondo Keita ha preso il suo "posto" all'interno della rosa) sia ingiusto nei confronti di entrambi. Diamo a Yann il tempo di crescere con questa esperienza a Bordeaux: sono sicuro che gli farà benissimo, così come sono sicuro che in questo momento non avrebbe potuto dare lo stesso contributo di Keita, che con tutti i suoi limiti è un giocatore già fatto e che speriamo riesca con Luciano Spalletti a affermarsi definitivamente.

Non lo definirei sicuramente fino a questo momento come un acquisto deludente. Per quanto ci possano stare le giuste considerazioni sul fatto che da lui ci si possa aspettare di più.

Non ho nominato Lautaro Martinez, che ritengo Spalletti stia gestendo nel migliore dei modi e cui ha dato finora le giuste opportunità per mettersi in mostra. Lo ha schierato titolare anche contro il Genoa e il ragazzo ha risposto con una prestazione coraggiosa. Non ha entusiasmato, così come ad esempio era stato brillante (e era andato a segno) contro il Cagliari, ma anche queste partite servono per formarlo a un campionato difficile come questo.

Del resto ci sono voluti più di due anni (salvo eccezioni e la parentesi al West Ham, che non va giustamente tenuta in considerazione) per vedere Joao Mario esprimersi con una continuità così importante per novanta minuti.


Chi ci avrebbe scommesso, alzi la mano.

Ne avevamo riconosciuto le qualità, sono sicuro che ci fossero tifosi che abbiano continuato a credere in lui nonostante i passi falsi, ma penso che neppure questi pensassero che il giocatore avrebbe potuto rilanciarsi. E invece Luciano Spalletti, aspettiamo conferme, lo ha trasformato in un giocatore vero. Contro la Lazio e ancora di più contro il Genoa, abbiamo visto in campo un centrocampista completo, forte fisicamente e con una qualità superiore alla media e capace pure di andare a prendersi il "premio" personale della gioia del goal.

Posso solo fargli i complimenti, questo pomeriggio "Gianmario" a un certo punto è diventato "Marione", così come faccio ovviamente i miei complimenti al mister, che su di lui ha fatto un grande lavoro, che ha anche gestito Dalbert (veramente molto convincente nella gara di questo pomeriggio) e che ha saputo farsi "perdonare" da Roberto Gagliardini per l'esclusione dalla Lista Champions, dovuta unicamente alle limitazioni UEFA, dato che il ragazzo ha sempre goduto della sua fiducia.

La prestazione di "Gaglia" co il Genoa del resto non la vado a considerare come la reazione alla esclusione dalla lista, penso che anche chi non ne apprezzi le qualità calcistiche, abbia considerato che si tratti di un ragazzo serio e un ottimo professionista; se Gaglia si è espresso su questi livelli è perché allenandosi e inserito in un contesto complessivo che funziona, riesce finalmente a esprimersi sui livelli che gli convengono (perché è un buon giocatore) e con la sicurezza di un ragazzo che adesso sta raggiungendo la sua definitiva maturazione.

Contro il Genoa, al di là della doppietta personale, Gagliardini è stato semplicemente fantastico, dominando nella zona centrale del campo e - questo sì, probabilmente anche perché con meno impegni sulle gambe rispetto ai compagni e agli avversari - dimostrando una freschezza sul piano atletico superiore.


Manco a dirlo, da questo punto di vista, è stato sempre fondamentale giocare accanto a un giocatore totale come questo Brozovic, sempre più autentico punto principale di riferimento di questa squadra; così come la sua "verve" bene si è accompagnata a quella di un ragazzo bravo come Matteo Politano, autore di una prestazione super coronata da un goal e uscito tra gli applausi del pubblico.

Non c'è stata letteralmente partita contro questo Genoa e in una partita in cui tutti hanno meritato ampiamente la sufficienza e da tifosi nerazzurri ci possiamo rammaricare solo per le cinque reti subite da uno dei nostri "ragazzi", il portiere Radu, che comunque sta disputando un buon campionato da protagonista nella massima serie a soli ventuno anni.

Mentre sempre per quello che riguarda gli avversari, mi preme segnalare la standing ovation meritatissima per Goran Pandev, anche lui cresciuto nel nostro settore giovanile (in campo anche Daniel Bessa...) e poi ritornato per vincere tutto, e giustamente applaudito da tutto lo stadio quando dopo qualche minuto dall'inizio del secondo tempo è stato sostituito dallo spauracchio Krystztof Piatek, capocannoniere del campionato e anche lui inibito dalla coppia formata da de Vrij e Skriniar, i due pilastri della miglior difesa del campionato.

Ma la crescita della squadra e le cinque reti segnate al Genoa (otto in due partite, se contiamo quelle rifilate alla Lazio lo scorso turno di campionato) e in attesa delle altre partite di questa giornata, ci regalano anche il secondo migliore attacco alla pari della Juventus e dietro solo il Napoli, che nonostante l'addio del nuovo Arrigo Sacchi, Maurizio Sarri, continua a essere una vera e propria macchina da goal.

Eppure in questo momento siamo secondi a pari punti proprio con la squadra di Ancelotti e a tre punti di distacco (provvisoriamente) dalla Juventus di Cristiano Ronaldo.

Alla vigilia della gara di "ritorno" contro il Barcellona da disputare a San Siro (mancherà ancora Leo Messi, ma abbiamo visto che nonostante la sua assenza, i "blaugrana" sono comunque un avversario fortissimo), ci possiamo permettere di nuovo la giusta considerazione di potercela almeno giocare contro quella che è sicuramente una delle top tre squadre in Europa e nel mondo in questo momento.

Nessuno avrebbe potuto profetizzare una situazione come questa a inizio stagione.

Questa Inter adesso gioca con grande serenità e consapevolezza dei propri mezzi; anche dopo la sconfitta con il Barcellona, non si è respirata un'aria negativa. Il gruppo è rimasto compatto ed è tornato a giocare possibilmente ancora meglio che prima. La stessa gioia che stanno regalando ai tifosi, è il riflesso della "felicità" che la squadra esprime sul campo.

Naturalmente siamo solo all'inizio, novembre è appena iniziato e sono state giocate 11 partite su 38 di campionato, così come se possiamo considerare positiva la classifica di Champions, va ricordato che la qualificazione non è affatto scontata. Non è adesso e non sarà neppure domani il momento di abbassare il livello di tensione. La continuità nei risultati di questo momento è eccezionale e pensare di continuare con questo ritmo e senza pensare che ci saranno momenti difficili, è come minimo eccesso di ottimismo. Però ci siamo rialzati dal momento difficile di inizio campionato e la prolungata crisi a metà campionato dello scorso anno, potrebbe averci insegnato qualche cosa.

Inoltre abbiamo visto che il "ventaglio" di possibilità a disposizione del mister si è inaspettatamente ampliato e questo, va detto, costituisce merito principalmente del suo lavoro. Oltre che della grande disponibilità e applicazione degli stessi giocatori. Ragazzi come Dalbert oppure Joao Mario (ma vale lo stesso per esempio per quello che è successo a Brozovic lo scorso anno) stanno adesso raccogliendo il frutto di quello che è stato ed è il loro lavoro. Gli va dato grande merito.

Se non richiamo per il resto la costanza di Ivan Perisic, che quando non segna e non inventa, è comunque un vero e proprio infaticabile "aratro" sulla fascia sinistra; così come mi sembra inutile dire che Nainggolan sia un autentico guerriero (in campo in tempi da record e pure goleader nel giro di cinque minuti dall'ingresso in campo), questo succede solo perché questi ragazzi, come Handa, come de Vrij e Skriniar, come Asamoah, come Brozo e Vecino, come Icardi, sono praticamente delle certezze. Non è poco.

Forza Inter, avanti così!

Emiliano D'Aniello

23 commenti:

  1. Karlito3 novembre 2018 17:08

    Partita senza alcun tipo di storia, Joao Mario nuovo idolo di San Siro :)))
    A parte tutto credo sia giusto sottolineate che il Genoa ha giocato meno di tre giorni fa, credo che un po' in campo si sia visto.
    Per contro un'Inter con grande turnover che sembra un carroarmato inarrestabile, tanto è sembrato un allenamento il match di oggi.

    Unica nota stonata un Martinez che ancora non sembra una valida alternativa a Icardi dal quale spero impari al più presto tutto quello che Maurito gli può insegnare.
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    giancarlo513 novembre 2018 17:10

    In un campionato prossimo futuro ,riusciremo a giocare 11 contro 11 ? Lautaro su 10 falli commessi su di lui ne ha fischiato solo 3 . Lì ho contati .
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    Daniele3 novembre 2018 17:16

    Oggi partita fantastica dei nostri, la percentuale di errori si sta riducendo di molto....Joao Mario se è questo per me è il titolare ufficiale, Dalbert rigenerato.
    Insomma tante belle notizie, la squadra è un treno, arrivano nuovi sponsor milionari, Zhang junior al posto di Thohir, Marotta in arrivo e un nuovo DS si dice.....c’è di che esaltarsi.

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    1. Capt. Cambiasso3 novembre 2018 17:24

      Dai che forse riusciamo a fare meglio del quinto posto ipotizzato da molti qui dentro..
      L'anno è lungo e presenterà momenti difficili, ma come non si faccia a vedere la qualità e profondità della rosa per me è inspiegabile.
      Siamo riusciti addirittura a far entrare nelle rotazioni con ottimo successo Joao Mario, che non è un fenomeno ma messo nelle giuste condizioni è un ottimo giocatore, come ha dimostrato troppe poche volte con la nostra maglia.
      Temevo questa partita perchè dopo un filotto di vittorie solitamente facevamo la grande partita (Inter-Atalanta 7-1.. Inter-Chievo 5-0, quest'anno Lazio Inter 0-3) per poi sprofondare in una spirale negativa..

      Secondo me oggi una dimostrazione di forza dando riposo ad alcuni uomini chiave, dimostrando che anche i Dalbert, i Gagliardini, i Joao Mario, messi nelle condizioni corrette, sono giocatori di buon livello che possono stare a pieno titolo in una squadra come l'Inter.

      Grandi grandi grandi.
      Ancora più felice rispetto alla clamorosa vittoria con la Lazio, vittorie così cementano il gruppo e lanciano un segnale a chi gioca meno che non mollando ed allenandosi al massimo ci si può togliere grandi soddisfazioni.
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      Karlito3 novembre 2018 18:21

      Non so chi ha ipotizzato il quinto posto qua dentro, semmai, con molta razionalità del senno di "prima", molti hanno visto una rosa da quarto quinto posto supponendo invariato il valore delle avversarie.

      In questo momento il quarto-quinto si stabilizzato sul quarto. Siamo secondo assiame al Napoli, il che significa che va tutto bene, ma questo è il senno di poi in cui tutti siamo campioni di profezie.
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      Gabriele Lombardo3 novembre 2018 18:33

      Dopo è facile, ma non è che prima vale tutto... Se no si parla sia di scudetto che di retrocessione.
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    2. Fabio Frigiola3 novembre 2018 17:26

      Inter assolutamente convincente.
      Molto bene
      Handanovic Sv mai impegnato a parte il rischio di piede..
      D'ambrosio 6 primo tempo poco convincente, meglio nel secondo
      Skrinjar 7 perfetto
      De vrij 7 perfetto
      Dalbert 7 partita davvero ottima del terzino brasiliano, concentrato e abile anche nelle diagonali.
      Brozovic 7,5 regista completo
      J.mario 7,5 partita entusiasmante di joao per cattiveria e qualita
      Perisic 6,5 bravo. Gli manca il gol
      Politano 7 qualita e anche gol.
      Lautaro 5 nota negativa, viene ben marcato (forse oltre il limite) ma non fa una partita positiva. Poche occasioni e tanti anticipi subiti. Da rivedere
      Keita 6,5 alcuni scatti che bruciano il marcatore e creano superiorita. Entra bene
      Borja sv
      Nainngolan sv ( ma fa un bel gol)
      Spalletti 8 cambia molto i titolari e la suqdra fa un ottima prova. Eccellente
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      Amstaf3 novembre 2018 17:32

      Gagliardini 7,5.
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      Amstaf3 novembre 2018 17:35

      Oggi le insufficienze sono proibite, lautaro 6. Lotta sempre.
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      Fabio Frigiola3 novembre 2018 17:48

      Gagliardini 7,5 giusto. Al pari dei migliori.

      Lautaro lotta, ma oggi male
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      Amstaf3 novembre 2018 17:55

      Allora 6 "politico"...eheheh!
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    3. LOTHAR103 novembre 2018 17:56

      Ciao a tutti
      Complimenti al mister e ai ragazzi..
      In particolare sono contento x Dalbert.
      In passato l ho sempre criticato ma oggi è stato perfetto .
      Se Gianmario fa altre 5/6 partite come quella di oggi avremmo recuperato un grande giocatore .
      In fondo credo abbia ancora 24 anni...
      P.s.
      Spero che questa doppietta dia a Gagliardini quella convinzione nei propri mezzi che spesso non si era vista.
      Forza Inter
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      Emiliano D'Aniello3 novembre 2018 17:58

      La squadra ci sta regalando grandissime soddisfazioni, sono molto contento.
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      Pasquale Dipace3 novembre 2018 18:41

      La squadra cresce ed ognuno fornisce il proprio contributo. Anche giocatori come Joao Mario e Dalbert tanto vituperati fino a non molto tempo fa dalla maggior parte dei tifosotti e non solo. C'è bisogno di tutti specialmente in chiave doppio impegno settimanale.
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  2. I giudizi letti in rete su lautaro sono fuori luogo, addirittura c'è chi lo paragona a Gabriel barbosa: in verità il Toro, come ho scritto ieri e come ha sottolineato il mister, ha fatto un lavoro sporco importante, ha pressato tanto ed ha fatto un grande lavoro in fase di copertura chiudendo spesso le linee di passaggio. Nell'economia di squadra ha supportato la fase di transizione

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  3. Io aspetterei a liquidare Barbosa come il brocco di turno, ha tecnica eccellente, fiuto del gol, fantasia. Non è al momento giocatore da calcio italiano e forse nemmeno europeo, ma se dovesse maturare ed impegnarsi da vero professionista per colmare questa lacuna (non da poco...) potrebbe far ricredere molti critici.
    Non so quante squadre siano disponibili a correre questo rischio, forse una squadra che a gennaio si trovi in una situazione di media classifica con poche possibilità sia di retrocedere sia di qualificarsi per le coppe, magari in accorodo con una big nel caso poi Barbosa dovesse effettivamente crescere.

    Forse a gennaio l'Inter potrebbe parcheggiare da qualche parte il brasiliano per vedere come si comporta, o forse monetizzare subito, vedremo.

    Intanto vorrei tessere le mie religiose lodi a Spalletti, che per è un top assoluto, va nell'olimpo assieme a Mou e pochi altri.

    Sta valorizzando tutti i componenti della rosa, e credo stia gestendo al meglio anche Lautato, insegna calcio a 360° e si vede,

    Potrebbe miracolare anche Barbosa?

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    1. Sono assolutamente d accordo con te, Barbosa non è assolutamente un brocco. Ha pagato probabilmente la presentazione alla Ronaldo e le eccessive aspettative oltre ad un adattamento non ottimale al calcio europeo. Ha avuto alcuni comportamenti non da professionista di alto livello e l ha riconosciuto lui stesso,ma ha tutto il tempo per far ricredere i detrattori .

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    2. Si io mi riferivo al primo Barbosa. Comunque se era seguito anche da altre top 2 anni fa vuol dire che potenziale ne ha. Sempre un nazionale brasiliano è stato

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  4. Giovanissimi regionali(U14) INTER-Brescia 2-1 (doppietta di DI MAGGIO).
    6 su 6 17 gol fatti e 7 subiti Mister Chivu un vincente da calciatore e ora da allenatore

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  5. U15 INTER-Cagliari 4-0 (Curatolo, Gambato, Pelamatti e Sarr)

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  6. U16 Inter cagliari 2-0 (Fabbian Gnonto)
    Tra poco i report sulle due partite, ma prima vrrei ritornare un attimo sulla mini polemica tr i fautori del calcio come sport e iquelli che vedono nel calcio uno spettacolo.
    Sono stato molto chiaro e ho elencato tutte le caratteristiche che fanno di un giocatore un atleta. In pratica tutte tranne l'abilità prestipedatoria: quindi forza, corsa, resistenza, grinta, agonismo, mentalità, ecc.
    Un volta spiefgto questo come si fa a citare, per smentirmi, giocatori Come T. Motta, autentico guerriero del centrocampo, forse un po' lento in partenza ma un colosso sul piano agonistico? oppure Iniesta, che dopo il dribbling vincente se ne va e non lo vedi più. Avesse avuto solo la tecnica sarebbe stato un Dell'Anno qualsiasi. Lo stesso Messi con una velocità normale sarebbe un attaccante appena buono. Il fuoriclasse è uno che a una indispensabile qualità agonistica eccezionale (non tutte le componenti, bastano alcune), unisce una tecnica sopraffina (e un'intelligenza calcistica che non fa parte né della tednica né della parte atletica.). Poi una squadra fortissima può anche permettersi UN giocatore dai piedi buoni ma di media qualità agonistica. Uno solo e gli altri devono supportarlo. Per me è una situazione chirissima, che vedo confermarsi decine di volte ogni anno, con i percorsi dei nostri giovani

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    1. Per me è l’opposto e lo vedo altresì confermarsi decine di volte. Sono opinioni, non verità assolute, tanto le tue come quelle di chi la vede diversamente.

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    2. Non solo la tua lettura del calcio è legittima come la mia: ti dirò che almeno il 90% dei tifosi la pensa come te e io scrivo proprio per dar voce a chi è fuori dal coro

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    3. Esprimo la mia opinione, poi non so se è condivisa o meno. Ma, pur avendo nello specifico una differenza di vedute, considero come te il calcio uno sport e non spettacolo, sebbene la mia passione per Ciccio Dell’Anno (o Ivan De La Pena) non lo faccia immaginare!

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    4. Io non so che problemi tu abbia luciano con ogni cosa che dico... Non mi riferivo a te parlando di thiago motta, ma si parlava di rapidità e velocità, e l'esempio di un grande calciatore come motta seppur molto lento smentiva il fatto che si debba aver una certa velocità e atletismo per giocare.

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    5. Ma infatti Fabio, non ho nessun problema nei tuoi confronti, qualche volta non condivido le tue idee (meno spesso di quanto accada, per esempio, con Daniele), altre volte voglio solo precisare il mio concetto che mi sembra sia stato frainteso. Ho solo spiegato che, alla luce di quello che io intendo per atletismo, portare l'esempio di Motta, un marcantonio di straordinaria possanza fisica e dalla grinta spaventosa (che unita alla forza dà un mix esplosivo) non può essere citato come esempio di scarso atletismo e sola tecnica. Stessa cosa per Iniesta, uno che a mio parere ha veramente la tecnica del fuoriclasse, ma anche uno spunto sontuoso, senza il quale sarebbe solo un buon giocatore. Poi ho spiegato che qualche altro citato è solo discreto atelticamente, ma, soprattutto in cabina di regia una squadra può supportare un solo giocatore di tecnica e capace di dare i tempi di gioco anche se non è velocissimo o non è al top come forza.
      Insomma, il mio concetto è chiaro e mi sembra vedendo le scelte che sia condiviso dagli allenatori, in genere, se è vero che Bandini è 10 volte più tecnico di D'Ambrosio e D'Ambrosio è 10 volte più fisico di Bandini. Solo che Bandini gioca in C, D'Ambro nell'Inter.Vuol dire che troppi allenatori in A che preferiscono la tecnica di bandini alla forza di D'A,moro non ci sono. Il discorso potrebbe allargrasi all'infinito. Candido per esempio tecnicamente vale 10 Gagliardini. ma Candido gioca in C, Gagliardini nell'Inter. Non vedo come queste idee, che si possono non condividere, debbano essere lette come se avessi qualcosa contro di te.

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    6. Luciano, si parlava di rapidità... Mi sembra motta sisia un esempio di giocatore poco rapido di gamba e molto rapido di testa

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    7. E ripeto, non mi riferivo alla tua analisi che è abbastanza condivisibile, ma a cio cio diceva gabriele..

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  7. Inter Cagliari 4-0 (Curatolo, Gambato, Pelamatti e Sarr)
    Affrontavamo all'Enotria un Cagliari terzo in classifica, a 3 punti dalla prima, ma con una partita da recuperare. Un Cagliari che aveva 5 punti più di noi e una partita in meno.
    Venivamo da una serie di risultati e di prestazioni non soddisfacenti e la partita si presentava come stremamente ardua.
    I nostri ragazzi hanno dimostrato di essere nettamente superiori a questo Cagliari e di trovarsi in fase di crescita, come auspicavamo e prevedevamo da tempo.
    Non abbiamo disputato una partita eccezionale e c'è ancora molto da lavorare per il nostro mister e per i suoi ragazzi, ma sembra che finalmente si sia imboccata la strada giusta
    Schieriamo
    Bonucci
    Marocco Bailo Cugola Pelamatti
    Gatti Bonavita Motti
    Curatolo
    Sarr Curatolo Gambato.

    In realtà Sarr si posiziona centralmente, alle spalle delle due punte Gambato e Dennis.
    Si è dunque ricostituita l'asse storica della squadra, con Marocco Cugola Pela Bonavita Curatolo. Nella ripresa sono entrati anche tra gli altri Perin e Ubertà (finalmente). La squadra è decisamente più solida.
    Non ha giocato un gran calcio e il modo in cui mister Annoni ha 'accompagato' la prestazione conferma questa interpretazione. però abbiamo concesso poco e siamo riusciti a segnare e a creare altre situazioni pericolose.
    E' proprio Dennis ad aprire le danze: Sarr vince un contrsto a metà campo e verticalizza: Dennis brucia il suo avversrio scarta il portiere in uscita e ifila con un secco diagonale rasoterra.
    Il raddopio, sempre nel primo tempo, è opera di garbato, ottimo nello stacco e nella deviazione di testa di un traversone proveniente da destra.
    Il terzo gol in chiusura di tempo, è di Pela, che riprede un pallone respinto dalla difesa isolana e lo rimette in area, ma la traiettoria arcuata beffa il portiere cagliaritano che riesce solo a toccare la sfera senza respingerla.
    nella ripresa il gioco diventa più stagnante, ma siamo sempre noi a tenere le redini, pur con molte giocate imprecise, finché allo scadere un'azione di sarr viene interrotta da un intervento di mano, in area di un loro difensore. Rigore e gol irresistibile di Sarr stesso

    brevi note individuali

    Bonucci impegnato in interventi di normale amministrazione, appare sicuro.
    marocco: prestazione di grande spessore, sia in marcatura sia per la spinta inesauribile
    Bailo: chiude con sicurezza i possibili sbocchi per gli avttaccanti avversari
    Cugola: con la sua potenza straripante assicura tranquillità alla difesa, anche nei recuperi
    Pelamatti: meglio nella spinta che nella fase difensiva, comunque prestazione apprezzabile.

    Gatti: lavoro oscuro ma utile
    Bonavita: leader idiscusso del centrocampo
    Motti: si vede soprattutto nel lavoro di contenimento

    Sarr: difficle giudicarlo. In fondo ha dato uno splendido assist, si è procurato e ha realizzato un rigore. Potente ma con molti momenti di assenza
    Gambato: stesso discorso di Sarr. I due ragazzi di colore hanno giocate importanti, ma mancano di ritmo e continuità .

    Curatolo: Dennis è sempre un bomber implacabile: basta servirlo...

    Bene Perin e il rientrante Ubertà

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  8. Under 16: Inter Cagliari 2-0 (Fabbian Gnontò)

    in questa gara abbiamo affrontato un Cagliari che sta nelle zone basse della classifica, ma, nonostante una buonissima prova dei nostri, la partita è apparsa molto più ostica di quella disputata in precedenza dagli U15 sempre contro gli isolani.
    Il Cagliari infatti è riuscito a fare un pressing alto, insistito e molto organizzato, per quasi tutta la partita, mollando un po' solo sul 2-0 quando la stanchezza è affiorata.
    Si può dire che loro abbiano fatto la partita più di noi, ma le qualtà individuali e l'organizzazione di gioco collettiva dei ragazzi di mister Bonacina di fatto ha impedito loro qualsiasi conclusione pericolosa per Priori, mentre i nostri ragazzi oltre alle due reti, ne hanno mancata qualche altra veramente insidiosa.

    Buona prova dunque, che ribadisce il primato in classifica solitario

    Inter scherata con

    Priori
    Zanotti Lonati Cepele Peruchetti
    poi una speci di rombo, con casadei vertice basso, Radaelli e Fabbian mezze ali e Peschetola trequartista.
    Politi e Gnontò le punte

    brevi note individuali

    Priori, mai impegnato da tiri pericolosi ha sbrigato bene l'ordinaria amministrazione

    Zanotti: prova spettacolare, a mio parere il migliore in campo. ha gamba cervello e piede. Fisicamente è un traccagno tipo il primo Zanetti.
    Lonati: ha difeso il centro area con buona disinvoltura
    Cepele: altro giocatore che a me piace moltissimo: potente, sicuro, autorevole.
    Peruchetti: molto positivo e sicuro. Per capirci, ha sbagliato il primo passaggio (a metà campo) solo a poco dalla fine

    Radaelli: giocatore indispensabile per dare equilibrio alla squadra. Corre copre lotta e sa scambiare con i compagni
    Casadei: gioca da perno basso, davanti ai due centrali, ha qualità, ma credo debba ancora acquisire maggiore confidenza con il ruolo.
    Fabbian: mezz'ala a tutto campo, ottimo fisico ha corsa e buona tecnica. eccelle negli inserimenti.

    Peschetola: il genietto di questa squadra. ha qualità tecniche e visione di gioco eccellenti, ma un fisico ancora in formazione. Ha sbagliato molto, ma ha sempre tentato la difficile giocata risolutiva

    Politi: centravanti di movimento, si scambia bene con Willo, non dando punti di riferimento alla difesa avversaria. Bravo nello scambio con i compagni, a mio parere deve crescere come peso atletico
    Gnonto: un'altra partita gioiello di Willo, che tra l'altro, bassissimo di statura, ha preso un'infinità di palle di testa. Praticamente immarcabile, sfiora più volte il gol e finalmente l'ottiene dopo una bella manovra collettiva e una giocata delle sue

    Tra i subentrati (Benedetti Branzini Ballabio Sabia e Cappadonna) mi piace segnalare il ritorno (molto positivo) di "Balla" e il fatto di aver finalmente visto all'opera Branzini, centrocampista di colore, dalla buona tecnica ma forse per ora un po' carente nella fase di non possesso.

    A bordo campo, De Milato mi ha confermato che riprenderà ad allenarsi con la squadra, dopo l'infortunio, da martedì.

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  9. Mail ricevuta Luciano, pubblico in mattinata. :)

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  10. Nuovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.com/2018/11/lallenatore-e-il-tifoso-inter-genoa-5-0.html

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