Ci siamo, l'Inter c'è e in un derby difficilissimo e che affrontavamo dopo avere subito il sorpasso da parte dei rossoneri dopo essere usciti dall'Europa solo giovedì scorso, ha fatto sentire forte la sua voce.
Un urlo che è stata la manifestazione corale di una voglia di esserci e di giocare queste partite per quello che sono, cioè dei momenti indimenticabili per chi ama questo sport.
Ho molto apprezzato, ovviamente, nel dopo gara le dichiarazioni del mister e quelle del presidente Zhang.
Certo, probabilmente in quelle di Luciano Spalletti, qualcuno avrà colto una vena "polemica" o comunque il ghigno beffardo, diciamo così, di chi si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
Ma perché no?
In questo periodo, ce lo siamo già detti, chi ci ha messo la faccia per primo è stato sempre lui. Non ha mai lasciato il gruppo da solo e ha difeso come poteva lo spogliatoio da attacchi e tensioni e che probabilmente non si riuscirà a tacere neppure dopo questa bellissima vittoria.
Che dire invece delle parole del giovane presidente Steven Zhang? Una figura positiva e che a quanto pare si allinea come visione a quella che possiamo considerare parte del nostro corredo genetico.
Il richiamo alla bellezza del gioco del calcio, come momento importante per la squadra e per chi ama questo sport, sono forse le parole più belle che potevamo sentire, al di là degli schieramenti e delle fazioni che si sono venute a creare nella tifoseria in questi periodo.
Spaccature che non hanno senso di esistere.
Dice uno degli "inni" storici della squadra che "c'è solo l'Inter".
Certo, un club di calcio non prescinde dai suoi giocatori, ma anche questi non possono prescindere dall'amore dei tifosi. Certo, ci sono sempre ragioni commerciali, di opportunità, ma questo rapporto esiste perché è questo il senso reale del calcio professionistico.
Quindi, come ha detto il mister, grande merito a chi era ieri in campo.
Un gruppo di giocatori che, abbiamo dovuto riconoscere, non ha forse autentici fuoriclasse, al di là di Perisic, ma che ha dimostrato di sapere essere squadra e questo ha fatto la differenza contro un Milan che forse in questo momento ci è superiore sul piano delle qualità tecniche individuali e per quello che è il rendimento atletico delle sue individualità.
Ma noi abbiamo corso meglio e abbiamo corso più forte e che l'eroe della serata sia stato il solito Matias Vecino non è casuale.
La scelta specifica di Spalletti di usare il giocatore in una zona del campo che ha nel suo calcio saputo esaltare Perrotta e Nainggolan, ha fatto sì che il nazionale uruguaiano si rivvelasse le sue capacità di centrocampista totale.
Sa fare un po' di tutto, Matias.
Forse non eccelle in nessuna caratteristica specifica, non è neppure sempre "tignoso" quanto potrebbe, una discontinuità che ne ferma una possibile esplosione, ma ieri sera era particolarmente carico e se non gli riusciva tutto, comunque con il suo atteggiamento ha determinato l'andamento della gara.
Potrebbe bastare in verità il goal fatto al terzo minuto, nato da una azione che lui stesso va a creare, dà palla a Perisic, il croato con un movimento a andare passa di forza e con eleganza tra due avversari, mette la palla sul secondo palo, Lautaro schiaccia in mezzo, dove Matias arriva e fa uno a zero.
Un goal che decide la storia del derby, che poi avrebbe potuto chiudere proprio Vecino già nel primo tempo, quando gli capita tra i piedi una ghiotta occasione per raddoppiare, ma calcia questa volta malamente senza centrare il bersaglio.
Si farà comunque perdonare con una grande prestazione sul piano del dinamismo e della corsa, mai a vuoto, ma che letteralmente trascina tutti i compagni di squadra, che nel primo tempo mettono chiaramente sotto gli avversari in una maniera simile a come l'Eintracht aveva fatto con noi giovedì e andando in un paio di occasioni vicina al raddoppio.
Il Milan intanto si dispone in campo in una maniera diversa e quasi speculare al sistema di gioco di Spalletti.
Ne deriva il cambio dell'"equivoco" Paqueta per Castillejo. Comunque anche lui protagonista di una prestazione impalpabile, salvo la clamorosa conclusione nel finale, sventata da un prodigioso intervento di Handanovic.
Con l'inizio della ripresa facciamo quasi subito due a zero con un imperioso stacco di de Vrij su cross di Politano sugli sviluppi di un calcio d'angolo, segno ulteriore di una superiorità fisica che però a un certo punto comincia a venire meno.
Si fa sentire la stanchezza di giovedì.
I goal di Bakayoko (bel goal davvero comunque, grande manifestazione di potenza) e quello di Musacchio (con il loro centravanti in fuorigioco) si potevano evitare e questo è un tema, perché queste disattenzioni, dovute secondo me a ragioni di stress fisico e atletico e conseguentemente mentale evidenti, vanno affrontate e discusse con il superamento di una situazione più ampia e complessa.
Prima del goal di Musacchio comunque facciamo il 3 a 1 su calcio di rigore assegnato per un fallo vistoso su Politano e realizzato da Lautaro Martinez, conquistatore di San Siro e "benedetto" nel dopogara dal mister Spalletti.
Il resto è una partita "maschia" (scusatemi per il termine antiquato, ma legato alla tradizione della della narrativa a contenuto calcistico).
Nessuno dei nostri si è risparmiato e penso si possa dire che questa volta sono tutti promossi.
A partire dal mister.
La gara si gioca su dei correttivi apportati nell'atteggiamento rispetto alla partita di giovedì e questa è stata una giusta analisi e poi una risposta da parte degli "scolari", che hanno svolto in maniera chirurgica i compiti assegnati.
Ma bisogna anche fare una considerazione fondamentale.
Cioè che tra la partita di giovedì e quella di ieri cambiano 4 giocatori.
Due su tre a centrocampo, Lautaro Martinez (di fatto l'unico centravanti di ruolo a disposizione) e Asamoah, che è stato uno dei migliori in campo. E questo non è poco.
La speranza, diciamo così, da qui alla fine è di avere tutti a disposizione, quindi con il reintegro di Nainggolan e la "messa a punto" di Brozo e dello storico convalescente Keita.
Questa è una condizione apparentemente indispensabile in un momento dove tutto continua a essere difficile, pure se oggi è una bella giornata e questa vittoria va celebrata e letta per la positività che trasmette.
Domani è un altro giorno, "si vedrà".
Ma gli obiettivi stagionali sono alla portata. Siamo lì e qualche merito, scusatemi, ce l'avrà sicuramente anche il nostro allenatore.
Ho letto diversi nomi proposti dagli amici del blog.
Valgono il nostro allenatore in termini di esperienza e di spalle larghe, capacità di gestire il gruppo e flessibilità sul piano tattico, coraggio nel fare determinate scelte?
Io non credo.
Poi si può pure cambiare. Ma a me cambiare gli allenatori in generale "non piace" e non vedo ragioni specifiche. Chi conosce il piano complessivo poi deciderà come vuole, ma mi pare che qui parliamo di un professionista che lavora e va per la sua strada senza farsi influenzare dai "cambiamenti climatici".
Tra lui e Greta, certo, passatemi il confronto, passano tanti anni e l'importanza della causa sul piano dimensionale rende il confronto improponibile, ma anche il mister ha chiamato una unità di intenti.
Giusto che la rivendichi e negare che vi abbia messo del suo spinge a doversi interrogare nel merito i suoi tanti detrattori.
Quando le cose sono andate male, bisogna fare autocritica e rivedere gli errori.
Se lo fai, annulli quello che è successo prima e allora puoi ricostruire veramente con delle fondamenta più solide.
Le prestazioni individuali
Handanovic. È uno di quelli maggiormente sotto pressione per ragioni ovvie, ma che prescindono dal suo rendimento. Ho detto che è la sua migliore stagione e mi sento di confermarlo anche adesso. A occhio mi sembra che cambiare anche per l'anno prossimo possa non essere una priorità. Intanto prende due goal, ditemi dove poteva fare di più, ma sfodera una prestazione coraggiosa con interventi "extra" per un numero uno e un paio di grandi parate tra cui quella determinante al 90' su Castillejo. 7
D'Ambrosio. Be', io stesso avevo parlato bene si Cédric dopo giovedì, ma Spalletti sceglie lui e fa bene. La mission è rendere le cose difficili a Calhanoglu e poi Castillejo e lui lo fa alla perfezione, annullando l'avversario e nel secondo tempo concedendosi anche di "recuperare" metri, arginando prepotentemente il ritorno degli avversari. 6.5
Skriniar. Come si chiama quel centravanti del Milan? Quello lì fortissimo che hanno preso dal Genoa a gennaio... Siete sicuri che ieri fosse in campo? Io non l'ho visto. 7.5
de Vrij. Come sopra, ma impreziosisce la prestazione con il goal, un imperioso stacco di testa su cross di Politano. Ne può dare anche di più così, sfruttiamo meglio i calci da fermo se possiamo. Riscatta l'errore di giovedì, però quella è forse l'unica macchia di una stagione molto positiva. Grande colpo di mercato. Può diventare leader. 7.5
Asamoah. Tra tutti e ventidue i giocatori in campo è quello che ha più esperienza a giocare partite a alto livello e qui lo dimostra. L'autorevolezza con cui regola Suso, è su ogni palla e va a pressare molto alto, soprattutto nei primi 45', la gestione della palla, sono tutti elementi di una grande prestazione. 7.5
Vecino. L'uomo delle grandi sfide. A parte il goal, grande protagonista in positivo nella gara e giusta intuizione di Spalletti, che lo mette in campo in una posizione del rettangolo di gioco non solita, forse inedita o vista solo in determinate occasioni. Però se ricordete, quando arrivò dalla "viola", si parlò molto della possibilità che giocasse in quella posizione di gioco, come "surrogato" di Nainggolan. Quasi due anni dopo e proprio per l'assenza del belga, che nel frattempo ci ha raggiunti qui a Milano, si schiera in quella zona di campo. "Riempie" gli spazi arrivando dappertutto e soprattutto costituendo un valore aggiunto nell'area di rigore, grazie a una buona intesa e i movimenti sempre giusti di Martinez e di Politano, che si allarga sempre lasciandolo affondare nella difesa rossonera. Benissimo. Eroe. 8
dal 47' st Ranocchia. sv
Brozovic. Anche lui eroico, perché praticamente gioca pure non essendo affatto nelle condizioni giuste per farlo e stando alle parole di Spalletti, rischiando "personalmente", perché lo sforzo non è suggerito e per prevenire infortuni gravi. Posizionale, tiene bene soprattutto nel primo tempo, quando funge da argine alle velleità dei centrocampisti rossoneri, quelli più forti fisicamente (Bakayoko e Kessié) e poi lo smarrito Paqueta. Mette ordine in mezzo e fa correre i compagni, che lo sostengono come possono e dà tutto quello che ha finché non deve lasciare il campo per Borja Valero per esaurimento delle pile. 7
dal 27' st Borja Valero. Entra e prende in campo la stessa posizione di Brozovic, di cui svolge le stesse mansioni. Il risultato è già fissato sul 3-2 per noi e lui aiuta a mantenerlo, abbassandosi spesso sulla linea dei difensori quando i rossoneri provano ad attaccare dagli esterni e mettendo la palla dentro. Esemplare. 6.5
Gagliardini. Continuo a pensare che possa ancora non dico "esplodere", ma migliorarsi. Forse ha avuto finora poca fortuna e in un contesto dove comunque ci si è spesso trovati a dovere improvvisare e reinventarsi e lui ha pagato questo più che altri, anche con l'esclusione dalle Coppe. Però il suo rendimento nel complesso è sufficiente. Con il Milan è una scelta quasi obbligata, ma alla fine pure positiva e in particolare nel primo tempo, direi anche "vistosa" per come contrasta gli avversari. Mi pare che fosse lui su Bakayoko in occasione del primo goal del Milan, ma posso sbagliare... Ma qualche merito comunque il francese ce l'ha anche lui qui, perché dimostra una prepotenza importante. La stessa che però fa vedere "Gaglia" e ad alto livello almeno per 45' di gioco. 6.5
Politano. Ha giocato praticamente sempre e da quando lo abbiamo dato in calo sul piano delle prestazioni, ha preso a segnare e fare assist più che prima. Decisivo, perché mette l'assist per de Vrij e poi si procura il calcio di rigore. Ha imparato a reinventarsi come esterno d'attacco capace di svolgere tutte le mansioni deputate al ruolo e se in questi giorni si è parlato del suo riscatto, penso che questo sia giustificato dal rendimento costante da inizio campionato ad oggi. Non è e non sarà mai un "top" ma come alternativa in una squadra forte ci può stare. 7
dal 38' st Candreva. Ci mette la solita sostanza e aiuta tanto la squadra in un finale difficile grazie alla sua corsa e fisicità, predisposizione al sacrificio. 6+
Lautaro Martinez. È l'homo novus del calcio nerazzurro. Annunciato, perché abbiamo subito capito le sue grandi qualità e il suo potenziale, che ancora non ha espresso del tutto a causa della giovane età. Tempo al tempo. Intanto si è guadagnato la maglia da titolare dell'Inter, nel ruolo di centravanti e come erede del capocannoniere dello scorso campionato. Lodato da Spalletti nel post-gara, avvicinato ad Aguero dalla maggioranza dei commentatori, a me piace immaginarlo per mille ragioni come chi sia deputato a raccogliere il "testimone" di Milito e su una azione, in ripartenza, quando ha davanti un avversario del Milan e cerca di farlo secco con finte e controfinte, me lo ha ricordato tanto. Rigore trasformato con grande freddezza e calciando la palla con potenza. Non era parabile. 7+
Perisic. Subito forte, con le sue percussioni e le sue giocate, rende subito la vita difficile al Milan, una autentica spina nel fianco. Dal suo cross segue il colpo di testa di Martinez e a seguire il goal di Vecino, ma per tutta la partita, quando ripartiamo, è lui da una parte e Vecino dall'altra, che macinano chilometri e si tirano dietro la squadra. È uno dei leader riconosciuti del gruppo e una leadership che si è conquistato con l'atteggiamento sul campo, che è sempre positivo al di là poi delle giocate di qualità e decisive che riesce a mettere per decidere la gara. Inesauribile, dimostra un certo smalto per quanto possibile rispetto alle ultime prestazioni. 7
All. Spalletti. Sceglie di mettere in campo la squadra in un format ibrido e mutevole a seconda della posizione occupata da Vecino nelle diverse situazioni di gioco. Il centrocampista uruguaiano e Lautaro hanno il compito di essere gli aghi della bilancia in uno schema che prevede di dare maggiori libertà in fase offensiva per quello che riguarda i movimenti a Politano e in particolare a Perisic. La cosa evidentemente funziona bene sin da subito. Secondo tempo difficile, ma immagino che se lo aspettasse, lui come tutti noi, il secondo goal sembrerebbe poter chiudere la gara, poi il Milan la riacchiappa, ma resta in sella, ci mette l'anima e trasmette ai suoi giocatori la carica e alla fine viene pure buttato fuori quando l'arbitro revoca in maniera incomprensibile un cartellino rosso per Conti, intervento in maniera del tutto scoordinata su Lautaro, che palleggiava in mezzo al campo con una forza e personalità da grande giocatore. Dopo in conferenza stampa si toglie i soliti sassolini dalla scarpa appunto. Non è la prima volta, ma come diceva la canzone di Gino Paoli, "quanta sabbia nei miei sandali, quanta ne avrà fatta Bartali"... E lui è abituato a pedalare per affermarsi in un calcio che lo ha amato durante la sua prima esperienza a Roma, ma poi lo ha dimenticato e lo ha ridimensionato, perché ha un carattere testardo e pragmatico, più che rispetto a quel passato che ho già richiamato, piace poco a chi fa tante chiacchiere e ha la cultura del lavoro. Che poi è quella che fa squadra. 8
Emiliano D'Aniello
luciano18 marzo 2019 07:00
RispondiEliminafoto spazzadubbi di Maestroldman su twitter
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Fabio Frigiola18 marzo 2019 07:54
Esatto. Non e fuorigioco.
Dalla guida pratica del regolamento figc, regola 11 (fuorigioco)
Punto 7
Nel contesto della Regola 11, che si significato deve darsi all’espressione
“azione che impatta sull’avversario”?
L’espressione si riferisce alla capacità (anche potenziale) del difendente di giocare
il pallone e si applica a quelle situazioni in cui il movimento del difendente per
giocare il pallone viene ritardato, ostacolato o impedito dal calciatore in fuorigioco.
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Elisa210418 marzo 2019 07:28
RispondiEliminaAttendo con ansia i post di Emiliano/Luciano e le pagelle di Fabio. A casa mia il derby non si guarda perché il mio compagno e milanista e vogliamo evitare di andare a letto arrabbiati.
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carlo18 marzo 2019 07:55
Confermo che secondo me manca la cattiveria in area di Icardi.
Ovviamente non toglierei mai Lautaro, che dimostra una intelligenza di gioco notevole.
Metterei Lautaro prima punta e icardi dietro, nella posizione di giocatore che attacca gli spazi in area.
Complimenti a Spalletti questa volta.
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carlo18 marzo 2019 08:38
E concordo con Spalletti nel fare i complimenti a Milano per il derby : partita sentitissima ma vissuta con rispetto tra persone.
Purtroppo nel mondo del calcio, non è cosa scontata.
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Spero anche io che Luciano scriva della partita. Mi piacerebbe anche, Luciano, se ti andasse di dirci la tua sulle possibili prospettive che ad oggi ti sembrano possano avere per l'anno prossimo i nostri ragazzi della primavera e un giudizio magari in particolare su Espo e Merola. Quando puoi e se ti va ovviamente.
RispondiEliminaAh, io sono spesso generoso nei voti, ma che ci volete fare... Abbiate pazienza. :) Quelli che contano sono i giudizi poi forse, molto spesso cerco di guardare sempre il lato positivo e adattarli alle possibilità del singolo, altrimenti ehm in altri tempi, se pensiamo a chi ha giocato con la nostra maglia negli ultimi anni, avremmo dovuto mettere sempre voti bassissimi.
Derby comunque che spero possa segnare l'inizio di questa fase finale del campionato...
Ditemi solo chi era il delinquente al VAR di ieri sera.
RispondiEliminaCalvarese. Che ha arbitrato Inter-SPAL
RispondiEliminaÈ nettamente off side attivo perchè cerca di calciare la palla. Assurdo non annullare. E pazzesco il cambio da rosso a giallo. Intervento pericolosissimo a prescindere con quale gamba lo ha preso. E una marea di gialli non dati. Compreso il secondo al turco tedesco per un fallo di mano volontario chr ha interrotto il contropiede.
RispondiEliminaQuesto l'ho scritto ieri e lo ribadisco. Aggiungo pure che non c'era il fallo di skrinnie sul loro primo gol, che pochi secondi prima non ha dato fallo e giallo a romagnoli per un intervento omicida su lautaro e che paqueta è forte, ma e pure lui un simulatore odioso di scuola neymar. E che se imparassimo "l'ultimo passaggio" partite come ieri finiscono tanti a pochi
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Ieri gol su punizione di Salvatore Esposito in Rimini Ravenna 0-1
RispondiEliminaAncora sul "fuorigioco". C'è D'Ambrosio che fa un goffo intervento alla disperata pur di anticipare il giocatore del MIlan in fuorigioco che sta dietro di lui, e non è un fuorigioco attivo?
RispondiEliminaNo, se questo non disturba direttamente o contende il pallone al difendente.
EliminaLa ratio è la stessa della giocata di un difensore che rimette in gioco un attaccante, e fuotigioco solo se c e' contesa del pallone o la giocata viene disturbata dall'attaccante.
Se questo e dietro non puo concondizionare la giocata direttamente
https://www.lucamarelli.it/28-giornata-superba-direzione-di-guida-nel-derby-ancora-in-affanno-di-bello-a-genova/
RispondiEliminaSarà anche corretto non aver annullato il gol, visto ciò che dice il regolamento, ma io non sono convinto. Non possiamo avere la certezza che D'Ambrosio, senza Piatek, si fosse comportato allo stesso modo, e non penso che il polacco si possa considerare "lontano" dal nostro terzino. Io anzi avrei detto che il tentativo goffo di D'Ambrosio fosse conseguenza della presenza di Piatek... effettivamente ci sono casi di difensori che non si rendono conto di essere soli e fanno una giocata, invece di lasciar scorrere il pallone, quindi non possiamo avere certezza di ciò che pensava D'Ambrosio e del perché sia intervenuto così. In queste situazioni così dubbie quali sono i criteri o gli indici? La distanza di un metro? Secondo me è troppo poco, un metro in corsa o in scivolata lo recuperi in un secondo. Bastava che D'Ambrosio colpisse il pallone più debolmente (per causalità) per far diventare rilevante la posizione di Piatek, che vedendo rimanere lì il pallone avrebbe provato a prenderlo. Parliamo di sfumature minime, non so... ripeto, se è negligente Castillejo nel non prevedere che Politano può non far di tutto per rimanere in piedi, è ancor più negligente Piatek che, rilevante o no, è in posizione di fuorigioco sulla spiazzata di un suo compagno diretta proprio sul secondo palo.
Il concetto di fuorigioco attivo o passivo e cambiato nel tempo. Prima esi era in fuorigioco nel momento in cui il pallone era diretto verso chi in posizione punibile. Ora si e in posizione attiva se si partecipa attivamente all'azione, e non badta correre verso il pallone per essere in posizione attiva, ma bisogna interferire, contendendo o alterando la capacita di intervento del difendente.
EliminaSe d ambrosio avesse lasciato passare il pallone sarebbe stato in posizione di fuorigioco piatek, cosi come se la palla da d'ambrosio fosse andata verso piatek, in quanto si sarebbe trattato di un salvataggio ( che non viene considerato giocata, ma al pari di una parata del portiere)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaVero che la questione del fuorigioco passivo andrebbe chiarita.
RispondiEliminaA meno che non sia da tutt'altra parte di campo, secondo me un giocatore è sempre influente perché determina il comportamento è il pensiero dei difensori
Sinceramente per me c'e poco da chiarire... C e' un regolamento.
RispondiEliminaChe poi si possa renderlo piu "facile" ok...
Sul fuorigioco non si può discutere. Il giocatore partecipa attivamente all'azione. Altrimenti avrebbe potuto...passare la line adi fondo. Stava lì per condizionare l'azione e approfittarne
RispondiEliminaSe passa volontariamente la lunea di fondo, risulta comunque la posizione di fuorigioco.
EliminaA parti invertite sarebbe stato sicuramente annullato, ma che ve lo dico a fare...
EliminaSulle pagelle:
RispondiEliminaNonostante il gol del 2-1 di Bakayoko, avrei dato un bel 7 all'ottimo Gagliardini, senza quella disattenzione sarebbe addirittura da 8. Prestazione gladiatoria.
Parere generale: Gaglia in contenimento e' molto forte, mettiamolo nelle condizioni di poter randellare di piu' e impostare di meno.
Vittoria importantissima e meritatissima! Ecco adesso arriva la sosta, speriamo di riposarci benone e di recuperare tutti.
Con Keita, Radja e forse Icardi (e una partita alla settimana) il terzo posto e' alla nostra portata o per lo meno il quarto ma senza affanno e senza drammi.
Anche a me gaglia è piaciuto tanto, e in un centrocampo con altri due giocatori tecnici lui farebbe la sua porca figura.
EliminaNon volevo essere ingiusto con lui, anzi, secondo me veramente può ancora crescere.
EliminaAbbiamo un calendario piuttosto serio, ma la cosa non dovrebbe spaventarci piu' di tanto: anzittutto perche' le giocheremo (molte) in casa e poi quest'Inter contro le grandi si esalta perche' questa squadra e' forte quando non deve far la partita e vincere ad ogni costo. Inoltre con avversari di un certo tipo la concentrazione sara' alta. Immagino.
RispondiEliminaDomanda provocatoria.
RispondiEliminaTorna icardi con la lazio.
Chi fate giocate?
Lautaro prima punta e icardi a rimorchio, ad azzannare la palla in area.
Eliminaicardi in panca aspetta il suo turno
EliminaEntusiasmo a mille, ovviamente però non scorderai che siamo stati agevolati dal gol immediato (così come siamo stati condizionati dal gol dell'eintracht).
RispondiEliminaConcordo con Marin su gagliardini.
RispondiEliminase tornasse Icardi con la lazio e stesse bene, ma bene, di fisico e testa ci sarebbe la difficoltà della scelta. Io NON toglierei Lautaro, non più, quindi o c'è necessità di farli giocare insieme o Icardi ri-parte dalla panca.
Faccio, però, anch'io una domanda "provocatoria": Lautaro prende un giallo con la lazio e viene squalificato. A Genova preferireste avere un Icardi FUORI dal gruppo o averlo con 3 settimane di allenamento in gruppo, a disposizione? Poi magari giocherebbe Keita e Icardi in panca, ma averlo o no da una possibilità di scelta.
io vorrei averlo a disposizione il prima possibile, servono tutti quanti, la posta in palio e' troppo alta...
EliminaIl fatto di avere icardi a disposizione , piuttosto che no... E ovvio sia meglio.
EliminaC e' da capire se ora è ancora il nostro attaccante titolare..
Che parere avete di Giovani Lo Celso?
RispondiEliminaA me piace un sacco, i piedi sono vellutati, come tipologia e' un incrocio tra di maria e dybala, trequartista/mezzala d'attacco.
Lo dobbiamo considerare un sogno proibito?
Forte forte.
EliminaPremetto che reputo Handanovic uno dei nostri migliori giocatori e che spero giochi con noi ancora un paio di stagione, pensate che Radu sarebbe pronto a prendere il suo posto? Come vedete Politano? Credete che verrà riscattato?
RispondiEliminaRadu commette ancora errori per i quali all'inter sarebbe crocifisso, quindi e' un no da parte mia.
EliminaPolitano va bene a tutti come riserva e penso che sara' riscattato.
Politano è sicuro che verrà riscattato, perché se non sbaglio già abbiamo versato 7 milioni, e per il riscatto ne mancano 20
EliminaSui Radu non riesco ad esprimermi, non avendolo visto giocare molto: io però un sostituto prima o poi di Handa lo valuterei non essendo un suo fan, ecco
Penso che per Politano ci sia solo da formalizzare l'operazione.
EliminaDi Handa ho scritto più volte che sta facendo benissimo secondo me. Non saprei proprio se cambiare o meno, credo ci voglia un occhio esperto per valutare se possa avere un possibile calo di rendimento. Di fatto resta uno dei migliori in circolazione. Radu manterrei il controllo, ma aspetterei prima di portarlo qui.
A me piace il centrattacco argentino dell'udinese. Ieri si e bevuto piuvokte Koulibaly. A fine partita ha svagliato un gol. Ma per me diventa meglio di Palacio.
RispondiEliminaPussetto direi
RispondiEliminaMi viene in mente il gol annullato a naingollan in Samp Inter. Mi chiedo francamente se ci siano due regolamenti. Uno contro l' inter ed uno a favore delle squadre che giocano contro l'Inter. Assurdo che qualche interista (e non ne metto in dubbio l'appartenenza) non si renda conto
RispondiEliminaTutto vero. Il/la var gestito/a con questa discrezionalità (e qualcuno a suo tempo lo disse) è una farsa, quasi come il fpf
EliminaMa senza VAR sarebbe meglio? Il VAR non ha colpe, chi lo gestisce sono gli stessi che senza VAR farebbero, ancora più, i comodi loro.
EliminaIo vorrei più "VAR" ma automatico, senza l'arbitro uomo.
Il fuorigioco, per esempio, tutto alla tecnologia, come il gol-non gol; così il dentro fuori area, l'attribuzione dei falli laterali, rimessa o angolo, per fermarsi, inizialmente, ai c.d. fatti oggettivi.
Oltre al tempo effettivo.
Togliere potere discrezionale aiuta gli arbitri onesti.
Con le nuove regole, dalla prossima stagione, sul fallo di mano in area, anche questo diventa oggettivo, delegabile alla tecnologia.
La tecnologia potrebbe anche sbagliare, meno, molto meno, dell'uomo, ma almeno sarebbe neutra.
Su questo non c'è dubbio. Lo scetticismo non è sul Var, ma sulla consapevolezza del fatto che il var viene gestito da uomini che ...tengono famiglia, come gli arbitri
EliminaNo, proprio dagli arbitri. Che col VAR sono discrezionali, senza peggio.
EliminaSe si tornasse alla posizione rispetto alla traiettoria del pallone nel fuorigioco, sarebbe molto piu geometrico e ridurrebbe le interpretazioni umane
EliminaL'ho scritto più di una volta su questo Blog che esistono due regolamenti. E dagli anni 60 che se possono ci penalizzano. Ora con più odio mai stati in B e unici con triplete . Meditate Fratelli Nerazzurri.💯💪🔵⚫
RispondiEliminaLeggi bene. Uno contro l'Inter e l"altro A FAVORE di chi gioca contro l'Inter ;)
EliminaAbbiamo un calendario particolare: sarebbe difficile, ma rischia di essere ideale considerando che non sbagliamo mai gli scontri diretti (che avremo tutti in casa, a parte il Napoli alla penultima) e che le squadre inferiori che incontriamo in casa loro, dovrebbero lasciarci più spazi. Se non ci sarà un exploit straordinario di una delle romane non dovremo fare nulla di più di quanto fatto finora (escludendo le due settimane con Torino e Bologna). Abbiamo gli stessi punti che avevamo un anno fa e facendo 19 punti (pareggiando il derby, perdendo con Juve, Sassuolo e Torino) finimmo a 72: quest'anno dovrebbero bastarne un po' di meno. La Lazio non ha un bel calendario e deve venire due volte a Milano, oltre a dover recuperare una gara e disputare il ritorno delle semifinali di CL.
RispondiEliminaSpero che dopo lo striscione nazista la curva venga chiusa fino a fine stagione, mi spiace per i tifosi che la frequentanom ma gli ultras sono un male troppo schifoso da sopportare, vanno debellati.
RispondiEliminaPerò c'è ipocrisia. Se quel gruppo Blood&Honour è nazista o filonazista (non stento a crederlo) va sciolto con tutte le conseguenze, anche penali, del caso per i soggetti appartenenti.
EliminaFar finta di nulla e indignarsi SOLO per lo striscione...senza striscione andrebbe bene?
Esistono leggi; il cittadino, ancora più se parlamentare, faccia, oltre a tutto quello che ritiene politicamente opportuno (interrogazioni eccetera), un esposto denuncia alla magistratura.
Per come la vedo io un parlamentare che ritenga quel gruppo nazista ha il DOVERE di agire anche dal punto di vista giudiziario.
Sugli ultras, invece, concordo a prescindere, il "loro mondo", come lo definiscono, è un brutto mondo. Per gli striscioni o i cori a chi muore...
Sul gol del Milan trovo strano il non annullamento. Per quanto vedo, D'Ambrosio gioca con difficoltà ma soprattutto forzatamente quel pallone proprio perché dietro c'era Piatek, il gol è diretta conseguenza di tutto ciò. Quindi posizione attiva.
RispondiEliminaIl regolamento è diverso...
Eliminain serata probabilmente il post sulle giovanili. della prima squadra purtroppo non mi sento più di parlare in modo analitico, per evitare altri conflitti
RispondiEliminaOggi si parla di rinnovo per D'Ambrosio e segni di pace da e verso Icardi. Brutta giornata per Fabio :D
RispondiEliminaD'ambrosio e un giocatore mediocre. Se vogliamo alzare il nostro livello e un giocatore che non puoessere un nostro titolare, ma esser ceduto possibilmente.
EliminaIcardi se torna e una ottima notizia.
In caso di ammonizione di Lautaro può giocare lui.
Poi se saprà far meglio di Lautaro riprenderà il ruolo da titolare.
Però Fabio, D'Ambrosio è un titolare, giocatore esperto, occupa più ruoli e di sicuro rendimento. Perché non rinnovargli il contratto? Se prendi uno migliore, benissimo, mica devi venderlo per forza. Del resto alla fine abbiamo solo lui e Asa.
EliminaPersonal, un D'Ambrosio in rosa lo vorrei sempre.
EliminaCome titolare sulla fascia, spererei di trovare di meglio.
Però il rinnovo credo sia meritato
Post inviato.
RispondiEliminadopo 2 giorni si parla ancora di fuorigioco oppure no
RispondiEliminasecondo me può essere interpretabile la posizione di Platek
il concetto grave però è un altro nel dubbio il gol è stato concesso
insomma a noi nelle situazioni più o meno interpretabili per qualche oscuro motivo va sempre male..
Per me se non è fuorigioco quello allora si può togliere la regola del fuorigioco
RispondiEliminaVergognoso così come il non rosso a conti è la punizione che genera il gol del 2-1
Dato che ormai è in Italia da tempo, consiglierei vivamente al nostro presidente di fare qualche sforzo per parlare in italiano. L'altra sera in TV è stato molto bravo, mi sembra che abbia detto delle cose interessanti. Se le avesse dette in italiano, sarebbe stato ancora più bravo
RispondiEliminaOppure potrebbe organizzare dei corsi (gratuiti però) di cinese per tutti noi tifosi. :)
EliminaComunque mi sa che il ragazzo sia talentuoso. Probabilmente mastica un po' di italiano, si lancerà quando sarà pronto.
Basta chiedere
Eliminahttps://www.infocina.net/corso/01-fonetica-buongiorno.html
Miglior corso gratuito di cinese online
Edito il post Luciano.
RispondiEliminaNuovo post: https://fratellidelmondo.blogspot.com/2019/03/giovanili-inter-sogno-di-una-notte-di.html
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