lunedì 12 novembre 2018

Atalanta - Inter: Il sogno infranto?

Dopo una lunga serie di vittorie, per i nostri ragazzi è arrivata una brutta sconfitta nella trasferta di Bergamo contro l'Atalanta. Una sconfitta che possiamo considerare come una "battuta a vuoto" e causata principalmente da una stanchezza fisica e mentale del gruppo dopo la serie di impegni probanti consecutivi dell'ultimo periodo. Segnale di limiti di una rosa che pure rafforzata, ha un numero limitato di "prime scelte" e giocatori affidabili per qualunque tipo di partita.

Intendiamoci, perdere a Bergamo contro questa Atalanta ci sta.

Tanto più dopo una striscia di sette vittorie consecutive, di cui alcune molto difficili e dopo aver disputato partite ogni tre giorni, contro squadroni di primo livello europeo, sapendo, come sapevamo noi, di non avere una rosa completa.

Quindi, se avessimo perso in un altro modo, non sarei per nulla preoccupato.

Ricorderei che abbiamo fatto 25 punti in 12 partite, con una media di poco superiore ai 2 punti a partita, media che come proiezione ci porterebbe a 78 punti, zona Champions assicurata.

Ricorderei che anche andando tutto male per noi nelle partite  della giornata, nessuno avrebbe potuto raggiungerci al terzo posto, con gli obiettivi iniziali (passaggio del turno in champions e qualificazione per il prossimo anno) ancora tutti alla nostra portata.

Per di più, il Milan ha perso e la Lazio pareggiato, per cui solo la Roma si avvantaggia di questa nostra débacle

Ci aggiungerei poi le mie personali previsioni e speranze, prima di questo ciclo di partite: arrivare a fine dicembre avendo almeno lottato per la qualificazione e restando aggrappati al gruppetto delle prime 4-5 in campionato, in attesa di non avere più turni infrasettimanali massacranti (in EL eventualmente puoi fare turnover con minori rischi. Se perdi chi se ne importa…) e di avere almeno uno, meglio due, rinforzi di qualità.

Perché possiamo dire quel che vogliamo, ma se dopo questo ciclo di partite stressanti non facciamo giocare Dalbert, Gianmario, Lautaro, per non parlare di Candreva e Ranocchia, tutti assenti o presenti per pochi minuti già contro il Barça, vuol dire che non crediamo alla possibilità che questi giocatori al momento siano pronti per una partita in trasferta contro una buona squadra.

E secondo me ci inserirei Keità, nel gruppo, visto che ritengo sia stato messo in campo dopo 66 minuti, solo per… disperazione.

Questo significa che i giocatori affidabili PER QUALUNQUE PARTITA al momento sono:

Handa, D’Ambrosio, Vrsaljko, Skriniar, Miranda De Vrji, Asa, Vecino, Brozo, Politano, Icardi, Perisic. Oltre a Radja, quando sta bene ed è in condizione, cioè raramente.

Se volessimo esagerare potremmo metterci anche Gaglia (escluso però, non a caso, dalle liste CL) e Borja. Quanto a  Candreva, se  da un po’ gioca Politano fisso, un motivo ci sarà.

A essere generosi dunque disponiamo di soli 13 giocatori che danno al mister (credo anche alla società) affidamento per poter venir messi in campo in QUALSIASI partita.


Chiaro che in questa situazione, dopo un tour de force così importante e gravoso, una battuta a vuoto potesse starci.


Una battuta a vuoto, però, non un tracollo dalle dimensioni impressionanti come quello vissuto a Bergamo.

Senza voler fare drammi, il modo in cui questa sconfitta è venuta riapre tutta una serie di interrogativi che ritenevamo allontanati per sempre e ritorna l’incubo che le prossime gare ci possano far assistere alla stessa serie negativa prolungata che ha già caratterizzato gli scorsi campionati.

Si, perché a Bergamo non abbiamo perso: siamo stati travolti, non siamo quasi esistiti, nonostante una notevole dose di fortuna ci abbia per un bel po’ di tempo tenuti in corsa (il rigore dubbio ottenuto dopo un clamoroso svarione del loro portiere e dopo che gli atalantini non avevano  incredibilmente sfruttato almeno 6-7 occasioni da gol chiarissime).

Tutto questo non può essere spiegato solo con la stanchezza, fisica o mentale che fosse.

E, secondo me, non può essere spiegato neppure con gli “errori” tattici e di formazione del mister.

Il mister è lo stesso che ci aveva condotti trionfalmente sin qui.

Un allenatore anche bravo può sbagliare la scelta di un giocatore o di un atteggiamento tattico.


Ma non è possibile che sbarelli come un calciatore stanco mentalmente e fisicamente, cioè non è possibile che abbia… uno scadimento di forma.


Dunque le cause sono tante, sono profonde, difficili da comprendere e da valutare (per le conseguenze future) e non si può neppure prendersela con D’Ambrosio e Icardi, perché altri hanno fatto come loro, se non peggio.

Poi ho letto anche critiche perché non sono stati messi Dalbert e Gianmario: la fantasia al potere.

La verità è che tutti i nostri uomini hanno perso i duelli individuali contro tutti gli avversari (come ha riconosciuto il mister); che tutti hanno sbagliato l’inverosimile in fase propositiva; che gli avversari andavano a velocità doppia  e avevano più feroce intelligenza agonistica dei nostri.


Non c’è bisogno di ricorrere alle statistiche per accorgersi che noi abbiamo fatto un solo tiro in porta (il rigore) senza costruire nessuna azione da gol.

Che loro hanno costruito non meno di 10 palle gol clamorose e se ne hanno sfruttato solo 4 è perché c’era santo Handa, perché hanno avuto un po’ di sfortuna e anche perché  qualche loro giocatore, pur avendo surclassato oggi i nostri, non è un fenomeno.

Tra l’altro io gli ultimi due gol non li conto neppure, perché la partita era chiusa e la resa nostra appariva definitiva (anche se questo dato fa sorgere più di un dubbio sulla tempra morale del gruppo, che per altro in situazioni diverse aveva invece impressionato).

E’ successo comunque qualcosa di strano, se in undici partite non avevamo subito neppure un gol su deviazioni di testa in seguito a calcio piazzato e oggi abbiamo perso il match proprio per due colpi avvenuti in questa situazione.

Perché, nonostante tutto, prima del colpo di testa vincente del 2-1 eravamo rientrati in partita e avevamo addirittura le nostre chances, giocando 25 minuti quasi da Inter, di portare a casa la vittoria.

Io capisco la filosofia di Spalletti che dice: si cresce avendo la mentalità di provare sempre ad andare a vincerla. Lo capisco e ritengo giusto che lui prosegua su questa strada.

Nel mio piccolo e senza voler avere la presunzione di insegnare il mestiere a nessuno, sull’uno a uno io ho pensato: 

“Portare a casa un punto in una partita così è impresa che caratterizza una grande squadra.

Loro sono leggermente calati, rafforziamo le linee difensive e magari, con gli spazi che si aprono e i recuperi avversari che inevitabilmente si faranno meno tempestivi, chissà... possiamo anche trovare la giocata vincente”.

Capisco però che cambiare in una fase che sembrava dirci meglio poteva essere un azzardo: purtroppo dopo neppure un quarto d’ora è venuto il gol che ha chiuso i giochi.

A quel punto capisco anche il cambio disperato di Politano, le cui batterie erano esauste, con Keita.

Spalletti vede Keita e Lautaro tutti i giorni e ha pensato che il primo potesse essere più utile, in quella situazione. Non ci sono controprove.

Certo, se ci rifacciamo ai discorsi precedenti sui giocatori che vengono impiegati nelle partite fondamentali, non c’era comunque da scialare.

Avessimo avuto la forza per cercare di andare a riprendere ancora il risultato, probabilmente sarebbe stato meglio, sulla carta, ricorrere a Lautaro.

Ma in realtà non siamo più riusciti a portare nessuna pressione sulla loro difesa e dunque verosimilmente  un cambio diverso sarebbe risultato ininfluente .

Comunque intendiamoci, non è la proporzione del risultato a preoccupare, perché gli ultimi due gol sono ininfluenti, così come lo furono, dicevo, gli ultimi nostri al Genoa o l’ultimo a Roma contro la Lazio.

Il problema invece sta nel dominio assoluto che i bergamaschi hanno esercitato, in tutte le zone del campo, per l’intero primo tempo.


Poi c’è stato un break nostro di una ventina di minuti, nei quali però non abbiamo esercitato nessuna vera supremazia.

Infine, dopo il nuovo vantaggio bergamasco, non c’è stata nessuna reazione, ma un rilassamento che ha portato appunto ai loro altri due gol.

L’andamento così negativo del nostro match, rende praticamente superflua sia l’analisi della cronologia degli episodi più significativi, sia la discussione sui dati statistici generali, tanto netta e immediata è stata la percezione della loro schiacciante superiorità.

Può invece valer la pena di esaminare qualche dato che riguarda le prestazioni individuali, anche se dopo una partita così la ricerca di  qualche “responsabile” è un esercizio che definirei, oltre che improponibile, quasi… sadico.

Tutto questo anche se, un po’ a sorpresa, qualche dato complessivo che segnalerebbe un certo equilibrio esiste, a riprova che le statistiche nel calcio hanno un valore relativo.

Per esempio, sono in equilibrio i dati relativi al possesso palla, al numero di passaggi, alla precisione degli stessi, ai falli commessi, alle ammonizioni, alle palle perse e a quelle recuperate.

Sono invece estremamente squilibrati, oltre ai dati relativi a tiri in porta e gol, quelli sui duelli vinti (56 a 44 per loro) e soprattutto sui duelli aerei vinti, con un 62% a 38%  che fa davvero impressione.

Per quanto riguarda i tiri in porta, tra i primi sei giocatori del match troviamo 5 atalantini e il solo interista, Gagliardini (?) è quinto, con un tiro.

Non c’è traccia di interisti nella graduatoria degli assist, mentre per quanto concerne le occasioni da gol il primo dei nostri è sempre Gagliardini, quinto con una sola occasione.

Lo stesso Gagliardini però è primo nella graduatoria delle palle perse (7) e terzo in quella dei falli commessi (3).

Tutti i dati possono sempre essere letti in più modi: ‘Gaglia’ potrebbe dunque avere il merito se non altro, di essersi battuto.

Oppure la scelta di utilizzarlo come incursore privilegiato tra i centrocampisti potrebbe essere stata sbagliata.

Ma potrebbe anche essersi trattato di una necessità.

Insomma, ribadisco, da fuori e da incompetenti un conto è riconoscere  che siamo stati travolti, altra cosa è indicare le cause e magari anche…i rimedi.

Spulciando tra i dati statistici qualche altra considerazione interessante la si trova.

La principale a mio avviso riguarda la centralità assoluta di Brozovic per il nostro gioco.

Il centrocampista croato risulta il primo per numero di palle giocate e per numero di passaggi riusciti, anche se poi è solo quinto in relazione alla percentuale dei passaggi riusciti su quelli tentati (89%, un dato comunque non disprezzabile).

Brozo è poi terzo per numero di recuperi (il primo è Skriniar, il secondo un atalantino).

Brozo è anche secondo dopo D’Ambro per numero di falli commessi  e secondo, alla pari di Vecino, per la velocità media tenuta (il primo è, nettamente, Freuler).

Sempre Freuler è primo per km percorsi davanti a Brozo e Gaglia.

Invece Zapata è stato il più veloce allo sprint, davanti a Borja (!).

Infine una sorpresa: a livello di squadra abbiamo corso sostanzialmente  gli stessi km dell’Atalanta,  alla stessa velocità media.

Questo sembrerebbe suggerire che il gap non era a livello fisico, anche se le immagini dal vivo suggeriscono una valutazione diversa.

Ci sono stati punti deboli di particolare rilievo (cioè prestazioni di singoli giocatori) a condannarci?


Ho voluto confrontare le pagelle di alcuni siti di orientamento diverso: Mediaset Sport, tra quelli non favorevoli ai nostri colori, FC Inter News, tra quelli più vicini a noi, e poi i voti del nostro Fabio (Frigiola).

Questo il quadro relativo alla difesa (escluso handa per il quale tutti hanno avuto elogi):

Mediaset - FC Inter News - Fabio

Handanovic: 7 - 7 - 8
D’Ambrosio: 4,5 - 4,5 - 4
Skriniar: 4,5 - 4,5 - 4,5
Miranda: 6 - 5 - 5,5
Asamoah: 4,5 - 4,5 - 4,5


Per due siti su tre D’Ambrosio ha preso lo stesso voto di Skriniar e di Asa.

Solo per Fabio ha preso meno di tutti risultando il peggiore della difesa.

Sembrerebbe dunque che si sia salvato, pur con una prova incerta, solo Miranda

Vediamo allora i voti attribuiti ai centrocampisti, ricordando che spesso la prova dei difensori è condizionata dalla copertura assicurata dei centrocampisti (e per i centrocampisti, dagli esterni).

Mediaset - FC Inter News - Fabio

Gagliardini: 5 - 5 - 4
Brozovic: 4 - 4 - 5
Vecino: 4,5 - 5 - 5


C’è una sostanziale parità (Gaglia 14; Brozo 14; Vecino 14,5).

Tuttavia si può ritenere che Brozo sia stato penalizzato dall’espulsione, nel voto di Mediaset, perché in questi casi gli organi ‘indipedenti’ abbassano il voto.

Si può anche ritenere che il voto più basso dato da Fabio a Gaglia (come a D’Ambro) sia riferibile alla legittima idiosincrasia che lo stesso manifesta, come molti tifosi, verso i giocatori di quantità.

Nella sostanza però risulta una prova insufficiente di tutti i centrocampisti

Vediamo allora gli attaccanti:

Mediaset - FC Inter News - Fabio

Politano: 5 - 5,5 - 5
Icardi: 5 - 5 - 5
Perisic: 4,5 - 5 - 5

Anche qui, sostanziale parità di valutazioni complessive , con un piccolissimo vantaggio per Politano e svantaggio per Perisic

Da queste valutazioni sembrerebbe legittima la conclusione secondo cui non ci sono capri espiatori  particolari da individuare, ma c’è stata una prestazione sotto tono da parte di tutti.


Anzi, volendo essere ancora più pignoli, si potrebbe sostenere che IN RELAZIONE ALLE LORO QUALITA’ RICONOSCIUTE,  hanno deluso maggiormente Skriniar, Asa, Icardi e Perisic.

Ma sono tutti argomenti per discussioni tra tifosi, perché poi le situazioni sono più complesse e in definitiva contano molto le interazioni, trattandosi di un gioco collettivo.

Piuttosto, in chiusura di questa parte di discorso ci sarebbe una riflessione di un certo interesse:

L’Atalanta ha schierato una difesa a tre con due esterni che facevano tutto il campo più volte a gran velocità e ha segnato con gli esterni e i difensori (lo stesso Toloi, ricordate?, si è trovato una volta a tu per tu con Handa, dopo un’azione manovrata e non a seguito di calcio piazzato).

Sulla difesa a tre ci sono state grandi discussioni e polemiche anche sul blog (non ricordo se qui o su Interista sempre) ai tempi di Mazzarri (Cfr. I gol che segnavano allora gli esterni Naga e il Divino, che certo non erano fenomeni: a volte uno su cambio di gioco dell’altro).

Personalmente ho sempre sostenuto che contano gli uomini: con i giocatori adatti qualunque modulo può essere vincente.

Dopo questa partita si rafforza in me l’opinione che il modulo a tre, oltre a richiedere uomini con caratteristiche particolari, pretenda anche grande abbondanza di ricambi qualitativi, perché sul lungo periodo risulta particolarmente dispendioso: a numerose grandi prestazioni dell’Atalanta, per esempio, raramente si  accompagnano piazzamenti finali coerenti con la forza espressa nelle partite migliori.

Le mie pagelle:

Handa: nel primo tempo salva anche l’insalvabile. Nel secondo tempo subisce 3 gol su 3 tiri in porta. Amici che hanno visto con me la partita sostengono che sui gol di testa abbia la responsabilità di non essere uscito. Secondo me in entrambi i casi eravamo fuori dall’area piccola e c’erano 3-4 giocatori nostri a saltare. Dunque non doveva uscire. Ma è un’opinione. 7.5

D’Ambrosio: naufraga clamorosamente come tutta la difesa. Non è protetto e quando avanza il suo terzino, lui deve uscire (necessariamente in ritardo, per di più   lasciando libero l’attaccante di sinistra sul quale, sempre in ritardo, per lo stesso motivo si deve portare Skriniar). Se poi l’uomo che deve fronteggiare e che arriva in corsa è anche velocissimo, chiaro che sono guai. Indifendibile, ma anche Asa dall’altra parte e persino Skriniar hanno avuto le stesse difficoltà) 4.5

Skriniar: ho ancora negli occhi un frammento di immagine che mi ha fatto molto male: Zapata lo affronta nell’uno contro uno, gli sposta la palla e sullo scatto gli prende 5 metri. Skriniar non si può discutere e dunque bisogna capire che cosa è successo a lui, al reparto, a tutta la fase difensiva. Lavoro per Spalletti. In più, se ricordo bene, ha perso anche qualche duello sulle palle alte.  Incomprensibile come in 4 giorni sia passato dalla super marcatura di Suarez alle difficoltà su Zapata e non solo. 5 di stima

Miranda: in un reparto di ammalati gravi anche uno con l’influenza sembra stare in salute. Lui non fa nulla di particolarmente eclatante, ma regge dignitosamente il confronto diretto con chi gli si presenta contro. Magari poteva aiutare di più Asa, ma questo avrebbe richiesto uno scivolamento tempestivo di un centrocampista, nella sua posizione centrale, cioè movimenti sincronici che non si son visti. Sull’azione del secondo gol forse subisce fallo, ma nelle mischie in area si deve saper resistere. 5.5

Asa: da tempo mi era sembrato in declino, rispetto alle prestazioni mostruose di inizio stagione, che portavano a domandarsi perché la juve lo avesse ceduto. Lui resta uno che sa giocare a calcio, ma evidentemente ha perso lo smalto che gli consentiva non solo ottime chiusure difensive, ma anche appoggi così efficaci da indurre a valutarlo persino come centrocampista di costruzione. 4.5

Vecino: nel centrocampo a tre, lui dovrebbe fare la mezz’ala, insieme a Gaglia, con Brozo play. Cioè dovrebbe correre, marcare e inserirsi. Sta in campo per 45’ ma nessuno se ne accorge. Sembra aver perso tutte le energie rimanenti nelle sfide precedenti, gli avversari lo tagliano fuori con facilità e lui non riesce mai a ‘strappare‘ che sarebbe il motivo per cui è in campo. Dopo la sostituzione almeno per un po’ il centrocampo funziona meglio 4.5

Brozovic: ho letto di tutto e anche i voti che ho riportato sembrano condannarlo. Poi se vai a leggere i dati statistici qualcosa devi correggere. Primo per numero di palle giocate e per passaggi giusti effettuati, terzo per la percentuale (notevole) di passaggi azzeccati; terzo per numero di recuperi, secondo per velocità media e km percorsi. Secondo per numero di falli commessi, il che dimostrerebbe che almeno si è battuto. Personalmente a Brozo dò un 6 seppure stiracchiato.

Gagliardini: anche lui forse doveva fare la mezz’ala, anche se, a causa della latitanza di Vecino ha finito per attaccare molto più del compagno.O forse aveva ricevuto l’ordine di proporsi come attaccante di complemento (sullo stile di Radja) in fase di possesso. Fatto sta che si è visto molto più davanti, anche se con risultati mediocrissimi. E’ l’unico che ha al suo attivo un tiro in porta, l’unico che ha fornito un assist, uno tra quelli che hanno corso di più. Ha anche sbagliato molti passaggi e commesso diversi falli. La prestazione non è sufficiente, ma Gaglia non è stato preso per fare il Radja o il trequartista talentuoso. Lui comunque almeno la garra ce l’ha messa. 5

Politano: la sua dote migliore è la verve, la vivacità e un certo estro che lo portano a volte a creare scompiglio nelle difese avversarie. Invece in avanti combina poco e non riesce a dare una mano in fase di contenimento. L’impressione è che sia stato destabilizzato dal modulo atalantino e dalla corsa inesauribile di chi agiva nelle sue zolle, prodigandosi in un doppio lavoro che lui non poteva più fare. Non ha dato quel qualcosa in più che ci si poteva aspettare., ma non è tra i principali responsabili. 5.5

Icardi: trasforma il calcio di rigore con una conclusione perfetta, ma per il resto si vede davvero poco, come spesso gli accade quando la squadra non riesce a prendere il sopravvento sul piano del gioco e a sostenerne l’incisività da goleador. In occasione del terzo gol si fa spostare ingenuamente nella mischia: ma è noto che gli attaccanti non sanno difendere sulle palle alte, se devono trovare e tenere  la posizione e lui non fa eccezione. 5 (Il gol che ci aveva rimessi in partita lo aveva pur realizzato…)

Perisic: ho letto cose incredibili sul suo conto, simili a quelle che un anno fa si leggevano su… Brozo e su Gianmario, la cui assenza oggi viene rimpianta da molti. E’ certo che non esprime ritmo e intensità. Se l’Atalanta ha mostrato una netta supremazia nelle fasce è anche responsabilità non solo dei nostri terzini ma anche degli esterni alti. Per di più non si propone mai in modo risoluto. Prova molto al di sotto delle sue teoriche possibilità. 5-

Borja: non poteva cambiare la partita, con una squadra così scombinata, ma una mano al miglioramento del centro campo e alla razionalità della manovra e dei posizionamenti l’ha data di sicuro. Di più non si poteva chiedergli. 6

Keita: l’impressione è quella delle altre partite. Vorrei, non posso; ho doti potenziali, ma non le sfrutto mai perché sbaglio sempre la soluzione scelta. Magari col tempo si affermerà, per il momento a me non sembra ‘giocatore’. 5 ma solo perché ha giocato poco e non si può dargli eccessiva responsabilità. 

Vrsaljko: una ventina di minuti di ordinaria amministrazione. Il fatto che in quei pochi minuti si subiscano due gol, è fortuito. sv

Spalletti: la prova della squadra è inspiegabile, per un osservatore esterno. Lui ha il dovere di capirne le cause e cercare di porvi rimedio. Sempre che sia possibile. Nelle prossime gare vedremo se si è trattato di un fatto contingente o se ci sono limiti oggettivi destinati ad emergere nel tempo. 7 di stima, 5 se l’allenatore è responsabile del rendimento fornito dalla squadra in una singola partita nel contesto di una striscia difficile e condotta positivamente.

Luciano Da Vite

33 commenti:

  1. Voti e giudizi che mi trovano d'accordo.
    È stata una brutta partita dell'inter. Una delle peggiori da anni a wuesta parte. Può capitare, dopo una serie di partite di ottimo livello, contro un'atalanta in condizioni ottimali.
    Ora ripartiamo dalle partite fatte bene, un incidente di percorso ci può stare.

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  2. Allegri: ""Joao Cancelo è un grande giocatore, lo ha avuto anche Spalletti lo scorso anno. Alcuni giocatori provenienti dall'estero, però, quando gli parli di fase difensiva fanno fatica. Non lo accettano".
    Ma va? Era sembrato chiaro anche ad alcuni di noi, con tutta l'ammirazione che Cancelo merita

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    1. Ti prego Luciano, meglio preoccuparci di D’Ambrosio e Dalbert.

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  3. Voti e giudizi giusti e condivisibili. Questa partita ero certa che l’avremmo persa: per il grande dispendio di energia da CL e per le capacità fisiche della Dea esaltate sul campo bagnato.
    Non pensavo però ad una scucita di queste proporzioni ed al modo con cui le abbiamo prese: praticamente senza giocare.
    La verità è sempre la stessa: difettiamo in uomini di classe che sanno giocare al calcio con intelligenza e che possono sopperire alle loro lacune fisiche con cifre di gioco di alto livello. Se a cc ed in difesa avevi uomini in grado di palleggiare stretto mandando a vuoto il loro pressing era tutta un’alyra Partita.

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  4. Ieri a metà del primo tempo sull’ennesima ripartenza orobica, nel vedere che i nostri proprio non ne avevano per raddoppiare sui loro esterni, ho capito che questa volta non l’avremmo sfangata.
    La cosa che mi chiedo è perché almeno non provare a cambiare qualcosa prima che la sconfitta diventi schiacciante...cito:
    “Ho imparato un po’ a star dentro le situazioni che mi capitano da un punto di vista professionale, l’analisi parta soprattutto da me, se ho fatto il lavoro nella maniera corretta. Ci trovo delle scelte sbagliate in base a come è andata la partita. Il risultato della gara dice questo. I tre elementi in mezzo erano puliti prima di questa partita, ma visto il dispendio mentale e fisico della partita di martedì ha pesato, anche per il Barcellona, visto il loro risultato”.
    Ok, sei comunque l’allenatore....hai tre cambi, la possibilità di spostare, invertire, fare tutto quello che vuoi con gli 11 in campo....serve a volte un po’ di intraprendenza, spregiudicatezza.
    Mourinho, Klopp, Guardiola probabilmente l’avrebbero persa pure loro, ma una squadra che sta producendo una simile prestazione la ribaltavano........proprio faccio fatica a tollerare questa certezza, convinzione da parte di tutti di ineluttabilità....di partita persa a prescindere!

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    1. A prescindere? Eravamo uno a uno per grazia ricevuta, con atalanta in debito d ossigeno. Quella è una partita da vincere...

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    2. Ho grande considerazione di Mou, come tutti noi. Ma, in questo periodo, non ribalta nulla. La juve mi pare più un episodio.
      Inesistente nel derby la sua squadra.

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  5. Per me è stata più una questione di testa che di gambe, o meglio, le gambe non hanno girato perché la testa non era a posto. Perché i chilometri percorsi sono stati tanti ma male. Se corri male sembra tu non corra, corri nei posti e nei momenti sbagliati.
    Ora, dopo la sosta, avremo la risposta. A partire dal Frosinone, apparentemente "facile", dove c'e solo e tutto da "perdere"; a seguire con 3 partite estremamente dure. Previsioni non ne faccio, vedremo.

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  6. Magari con Joao avremmo vinto 5 a 0

    Invece molto più probabilmente avremmo perso lo stesso e avremmo ri distrutto il giocatore dopo un lavoro immane di recupero

    Lunga vita a Spalletti sulla nostra panchina

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  7. E questo intervento sarebbe in risposta a cosa...di grazia?!

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    1. A tutti quelli che invocavano Joao dopo le buone partite

      E ne ho letti tanti

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  8. Domemica Avremmo perso anche se ci fosse stato con Messi in campo...È stata una delle classiche giornate dove la squadra spegne l interruttore come successo a Sassuolo anche se in maniera più attenuata . Nessun dramma ,nessun isterismo perché ci saranno altre giornate cosi....ripartiamo con più fame e cattiveria dopo la sosta ricordandoci che non si vince per diritto divino o perché ci chiamiamo Inter. Siamo puntuali nella tabella di marcia che prevede alla fine della stagione un piazzamento valido per un posto Champions,altre prospettive sarebbero solo voli pindarici che alimentano cocenti delusioni. Juve e Napoli al momento sono fuori portata....ci stiamo avvicinando ma manca ancora un po di strada

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  9. Guarda Arturo, l'ho già detto altre volte e lo ripeto....non crederò mai "all'avremmo perso anche se"
    Ora non sono un tecnico, e quindi non posso entrare nel dettaglio, ma ti posso assicurare che con la rosa a nostra disposizione, anche nelle condizioni in cui era messa domenica, comunque avremmo potuto schierare un 11 in grado di battere quell'Atalanta.....c'è sempre la possibilità di presentare una squadra vincente, anche dopo aver affrontato le 12 fatiche di ercole...in caso contrario sia noi che Spalletti smetteremmo di appassionarci per questo sport.

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  10. A propri la possibilità c'è sempre. A posteriori no

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    1. A posteriori no, solo per il fatto che non è possibile riavvolgere il tempo!

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  11. Purtroppo non ho ancora letto il post di Luciano quindi non so quale sia il suo pensiero. Condivido comunque con Amstaf, tutta questione di testa. In cinque giorni non può esserci stanchezza per impossibilità di recuperare e non credo ai "crolli fisici" per cui pochi giorni prima sei al 100% e in qualche decina di ore non ti reggi in piedi. Non si offre una prestazione del genere perché c'è D'Ambrosio o Gagliardini. Si offre una prestazione del genere se gli undici scelti dal mister, chiunque essi siano, tra i componenti della rosa, offrono la parte peggiore di sé, di fronte all'avversario peggiore in quel momento o uno dei peggiori, anche se questa può sembrare una frase fatta e un po' a convenienza. Hanno preso 4 in pagella sia i D'Ambrosio che gli Asamoah, Politano o Brozovic. Skriniar e Borja hanno fatto meno bene del solito. Abbiamo offerto prestazioni simili con giocatori tecnici: lo scorso anno proprio a Bergamo per tutto il primo tempo: Cancelo(tecnicamente tra i migliori sulla carta) prese una insufficienza da Fabio, mi pare (non che Fabio sia Vangelo, ma ricordo alcuni commenti), Barrow elogiato da tutti, male a centrocampo e un po' ovunque (in realtà sono le solite partite che si fanno a Bergamo, qualunque siano il periodo, i titolari, l'allenatore...). A Firenze a inizio gennaio Chiesa e compagni arrivavano da tutte le parti, fummo fortunati e Joao Mario fu ribattezzato ectoplasma: ora lo si invoca, ma lì non ci fece fare due passaggi di fila! Per fare solo due esempi...

    La sconfitta non è mai salutare ed è da scongiurare. Se però le cause di questa non sono gravi, serie, irrisolvibili e tali da portare a ulteriori e inevitabili cadute rovinose, la si può accettare nonostante un 4-1 e una prestazione simile sembrino inaccettabili. Per dire, più "salutare" sicuramente la sconfitta della Juve in Champions che la nostra.

    PS: alla luce di questa prestazione, ribadisco che le prestazioni post-Champions contro Samp e Fiorentina furono, contestualizzando e in proporzione, buone se non ottime gare.

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    1. Vero, cancelo prese 5, ma in quella partita giocò esterno a destra in un centrocampo a 4 con dietro una linea a 3... Quindi mancava di sovrapposizioni e possibilita di giocarla con l esterno alto. Difatti sbagliammo molto in uscita con la difesa a 3 e sbocchi esterni santon e cancelo (molto limitato se parte spalle alla porta e non lanciato)

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    2. Ricordo che fu riproposto Santon dopo molto tempo e che ci furono critiche per il modulo... ma molte volte il nostro era un 3421 con D'Ambrosio bloccato, Cancelo più alto... comunque non era una critica a lui o a Rafinha, anch'egli in campo. Semplicemente la presenza di giocatori tecnici non è evidentemente sufficiente da sola per vincere le partite e la loro assenza, come domenica, non può essere la causa o l'unica causa.

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  12. Come ormai da anni: dooo una goleada, prendiamo l'imbarcata.

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  13. Non so se e quanto possa interessare e/o servire (né se avrò il tempo di gestirla come meriterebbe, ma se qualcuno vuole dare una mano, semplicemente condividendo i post è benvenuto) comunque il blog ha una pagina su fb: https://www.facebook.com/fratellidelmondoblog/

    Chiaro che il cuore del blog resta comunque il blog stesso e lo spazio di discussione dedicato. Così come è chiaro che se la pagina dovesse diventare una specie di ricettacolo di spazzatura, questa verrà chiusa (come sono cattivo...).

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    1. Temo ci sia questo rischio...

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    2. Gabriele, se succederà, la chiuderò. No problem, ci vogliono due secondi.

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  14. Emiliano, tra poco ti mando il post sulle giovanili

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    1. Luciano penso che riuscirò a pubblicarlo per domattina.

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  15. Un bellissimo articolo di Fabio barcdllona su "ultimo uomo". ne sintetizzo una parte:
    "«Tutti sanno che il modulo di gioco, espresso per mezzo di una serie di cifre che indicano il numero di giocatori che occupano un determinato reparto, non fornisce di per sé molte informazioni sul comportamento tattico di una squadra»

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  16. Recupero U17 Udinese-INTER 0-3 ( 2 Esposito-Oristanio)

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  17. A quanto pare alla tifoseria gobba il servizio di report proprio non è andata giù.
    Che non dicano che dietro quel gesto c’è la malavita organizzata, le mafie quando vanno per bruciare bruciano!

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  18. Emiliano, aspetta pubblicare. Domani in prima mattinata ti mando le correzioni necessarie dopo la vittoria odierna degli U17

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    Risposte
    1. Va benissimo Luciano, aspetto l'aggiornamento e poi pubblico!

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  19. Non sono un giornalista , ma un povero pensionato INTERISTA e sono solidale col giornalista di Report . Dovrebbero arrestarli tutti metterli in carcere e buttare la chiave.

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  20. Luciano nel post che mi hai già inviato manca il voto di Uberti (U15).

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  21. Nuovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.com/2018/11/settore-giovanile-ce-uninter-che-non-si.html

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