lunedì 25 febbraio 2019

Cento e uno buoni motivi per restare vicini alla squadra e all'allenatore

Un arbitraggio quantomeno "controverso" compromette completamente l'andamento della trasferta di Firenze contro i "viola" e ci nega la quinta vittoria consecutiva.

L'arbitraggio di Abisso è stato allucinante, la partita si è quasi giocata tutta sugli schermi invece che sul campo e il suo exploit si è concluso con la spettacolare assegnazione di un calcio di rigore (che non c'era) al minuto 101. Una situazione che ha giustamente suscitato rabbia e indignazione nella tifoseria nerazzurra, che in parte ancora una volta assume un atteggiamento autolesionista, criticando in maniera aprioristica la società Inter per la sua condotta e gestione manageriale e nei rapporti di forza del calcio italiano e le relazioni coi media.

Tutto questo mentre allenatore e giocatori hanno subito ribadito la propria posizione netta su quanto accaduto in campo e bisogna proteggersi per mantenere la ritrovata compattezza e armonia nel gruppo.

Spero sempre che, come tutti auspichiamo, Luciano ritorni a scrivere su questo blog e al più presto. Perché la sua capacità di leggere le partite, la sua conoscenza del gioco, la sua visione del calcio e il suo interismo, sono la componente imprescindibile di questa piccola comunità..

Lo sono ovviamente anche le sue analisi di carattere tecnico, che come i commenti sulle giovanili, sono sicuramente mancati in questo periodo e in una fase dove, stando pure dietroai fatti di "cronaca", che purtroppo disturbano non poco la quiete di ogni tifoso nerazzurro, suscitando così agitazioni e perplessità (al di là del suo orientamento sulle singole vicende), di calcio giocato in genere si sta parlando poco.

Per mancanza di tempo oppure magari come a molti manca un po' la voglia a caldo di analizzare la partita dal punto di vista del suo svolgimento e per la prestazione dei nostri (e questo è sicuramente sbagliato), non riesco con questo post a fare una analisi del pari di Firenze, ma per forza di cose, anche considerando la situazione conflittuale o comunque le incomprensioni venutesi a creare in questa piccola comunità, non si può non commentare quello che è successo ieri sera e nello specifico l'episodio del calcio di rigore concesso alla Fiorentina e che ha decretato il 3-3 finale.

Diciamolo chiaramente, quello non è calcio di rigore e la gestione della gara da parte dell'arbitro Abisso è stata un disastro.


Ci sta poco da analizzare e il filmato dell'azione che porta all'assegnazione del calcio di rigore te lo puoi vedere e rivedere mille volte: non c'è fallo.


Quindi qui non si discute solo una situazione assurda e che porta una squadra a pareggiare in extremis una partita per un calcio di rigore concesso al minuto 101 (dico, centouno), perché poi qui magari uno se ne potrebbe uscire con critiche alla squadra sulla tenuta mentale ecc. ecc., ma la constatazione che quel calcio di rigore (lasciando stare il resto dell'arbitraggio della gara) non c'era. Punto. Stop.

Adesso, come spesso succede, si levano cori della tifoseria che esprimono giusta indignazione per il fatto accaduto (ci sta, a caldo, ma pure a freddo in fondo, sono sensazioni comprensibili e che penso condividiamo tutti), ma non ci sto ad allinearmi e condividere il pensiero di chi ritiene che per queste cose bisogni incolpare la società.

Chi lo fa, per me (sottolineo "per me"), sbaglia.

Ammesso che si tratti di "illecito", cioè di una scelta da parte del direttore di gara - diciamo - mirata e con uno scopo specifico, questo non può essere oggetto di argomentazioni né da parte nostra né da parte della società, che sicuramente come da prassi comunicherà con le istituzioni del calcio italiano, se non altro per chiedere "spiegazioni", cosa che mi sembra quantomeno dovuta, perché in fondo poi puoi guardare la cosa pure da "schermi" differenti, ma a meno che tu non ne abbia uno che manipoli la realtà, significa che o sei in mala fede oppure hai sbagliato.

Adesso, la prima delle due possibilità, dato che Abisso (nome omen) non sporga nessuna autodenuncia, non è dimostrabile; quindi l'arbitro ha commesso almeno un "errore" e qui mi sembra che figure autorevoli come l'allenatore Luciano Spalletti e i giocatori più rappresentativi, a partire dal capitano Handanovic, si siano espressi nel post-gara in una maniera netta e incontrovertibile nel commentare l'accaduto.

Il mister è stato peraltro anche molto deciso nel confronto diretto col commentatore Caressa di Sky e che continuava a sollevare dubbi sul calcio di rigore, negando egli stesso ciò che gli si palesava davanti agli occhi.

Dichiarazioni a caldo da parte della società in questo momento sarebbero state poco opportune e strategicamente un autogoal.


Giusto seguire l'iter procedurale e a freddo, commentare l'accaduto in maniera netta e con una precisione chirurgica e senza assumere toni che non abbiano nulla a che fare con la nostra storia e il nostro blasone.


Parte del mondo nerazzurro, giustamente avvelenata da calciopoli, ha voluto storicamente criticare la società per essere poco potente sul piano mediatico, senza invece mai guardare i veri punti di forza e iniziative che sul piano mediatico pure sarebbero (sono) un unicum e eccellenza non solo nel mondo del calcio, come ad esempio Inter Campus, e hanno guardato a modelli come Juventus e Milan, considerati poco onesti, ma "politicamente" (diciamo così) forti, quindi vincenti.

Poi abbiamo visto che la Juventus è andata in b "con la sua reputazione" (a proposito, mi pare che questa espressione sia stata tirata fuori proprio da un nostro comunicato stampa, quindi evidentemente questa società ogni tanto qualche cosa di buono lo dice...) e il Milan, che oggi viene incensato per come ha recuperato punti in classifica, ha tutta una serie di vicende societarie poco chiare che probabilmente, se non finiscono in CL a fine anno, potrebbero in una situazione societaria normale (quindi ci dobbiamo per forza di cose non riferire al mondo del calcio) alla sua conclusione.

Senza considerare che anche il Milan (nella pratica solo noi e la Roma non fummo coinvolti nella pagina più buia del calcio italiano e preludio del resto alla definitiva "stagnazione" di questi anni), così come la Lazio, la Fiorentina, fu un club coinvolto e condannato nello stesso frangente della retrocessione della Juventus.

Strategie vincenti quindi?

Gestione e comunicazione migliori del modello cominciato con Massimo Moratti e finora "rispettato" anche con le gestioni Thohir e Suning?


Chi lo sa.

Intanto, vincere non è l'unica cosa che conta; secondariamente, devo dire di avere amici che tifano tutte le squadre, quindi se uno tifa Juventus a me frega zero, questo lo posso pure capire, ma chi per esempio come tifoso oppure (peggio) come tecnico oppure come giornalista, giudichi positivamente l'operato di Luciano Moggi, fino ad incensarlo magari come guru a livello manageriale, secondo me non è solo in mala fede, ma è propone una lettura dei fatti che è distorta e non corrisponde alla realtà.

Un dirigente che ha mandato in b una squadra che comunque vanta il palmares più importante della storia del calcio italiano per numero di scudetti conquistati, che ha la proprietà nettamente più ricca dell'intero panorama calcistico nazionale e anche già politicamente potente, è quantomeno incompetente. Per non dire peggio e in questo caso una espressione pure leggera, senza infierire, come "truffatore" non è uno sproposito, ma proprio certificata da documentazione legale.

Assistiamo tutti i giorni a volgarità e attacchi verbali che sono espressione di rabbia, ma pure di incompetenza.

Non abbiamo ragione di credere che questa dirigenza sia incompetente, ma poiché c'è chi ha voluto definire incompetente una gestione che poi ha praticamente vinto tutto come quella di Massimo Moratti e negli ultimi anni affiancato in primis dal direttore generale Ernesto Paolillo, va da sé che a questo punto tutto possa apparire come lecito o persino dovuto.


Io so che quando c'è stato bisogno di dire le cose, questa società non si è mai tirata indietro e penso che ci abbia molto spesso, se non sempre, reso tutti quanti orgogliosi di tifare Inter e in qualche modo questo ci ha anche formato come tifosi e come uomini.

Anche dichiarazioni nel passato recente su questioni come la discriminazione e il razzismo sono dei messaggi forse magari persino "slogan" (ma perché no), che hanno dei contenuti importanti.

Ieri abbiamo assistito a un evento sicuramente irregolare e in un contesto allucinante, allenatore e squadra si sono espressi, adesso vediamo come si evolveranno le cose.


Ma ai tifosi dico, attenzione, perché la principale fregatura in questo momento sta proprio nel farsi coinvolgere e tirare dentro situazioni turbolente da parte dai media.

Società e allenatore hanno gestito bene già una situazione difficile con Icardi (mi frega zero delle parole nel post-gara su Perisic), adesso dopo l'ingiustizia, saremo nell'occhio del ciclone anche per questa storia e la ritrovata compattezza e armonia rischia seriamente di essere compromessa o comunque è minacciata concretamente dall'esterno e pure se si sono risolte questioni gestionali interne.


Non so voi, ma io mi stringo ancora una volta alla squadra e l'allenatore. All'Inter.

Per il resto, in breve, pareggiare a Firenze, facendo una ipotetica tabella come preventivo a inizio campionato e ovviamente al netto degli episodi almeno controversi e quello specifico del calcio di rigore, ci può stare.

È in ogni caso il quinto risultato utile consecutivo nell'ultima partita prima della corsa da qui al derby di metà marzo.

Adesso Cagliari, Spal e due volte l'Eintracht in Europa League. Poi vedremo se questo spettacolare (che è una squadra sicuramente molto forte e alla pari con noi nella volontà di centrare la qualificazione in CL) Milan ci è superiore oppure no.

Dopo questo pareggio, insomma, ci sono almeno cento e uno motivi per tifare Inter e non lasciarsi trascinare in un abisso di negatività, rabbia e sconforto. Ci sta essere critici, ma non facciamo di questo il nostro principale motivo nel commentare tutto quello che succede alla nostra squadra e proviamo ogni tanto anche a rivalutare quanto di buono si fa

Emiliano D'Aniello

26 commenti:

  1. Ciao Emiliano,non scrivo mai anche se ogni tanto mi capita di leggere. Volevo farti i sinceri complimenti per l'equilibrio delle tue parole. Io sono ancora incazzato come una iena affamata.Ciao

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  2. Per festeggiare l'esordio di Wyllo con gli U17 sto pensando di dedicargli un post. Ci vorrà un po' di tempo per raccogliere informazioni ed elaborarle. Il calcio giovanile è ancora qualcosa di pulito (quasi sempre)

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    1. Sarebbe veramente molto interessante il post, è un po' che non dedichi un post specifico a uno dei nostri ragazzi.

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  3. Intanto, spero che il nuovo capitano si esponga per aiutare Icardi e il gruppo a ricucire il rapporto. Altrimenti, anche lui tradisce il suo ruolo.

    L'atteggiamento della squadra in campo é finalmente adeguato. E per questo mi girano i maroni.

    Il sistema calcio italiano deve farsi un esame di coscienza, per non implodere. Meno é credibile e meno è vendibile all'estero.

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  4. 2 punti che peseranno tantissimo nella classifica finale e nel morale degli ammutinati

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  5. Io sono appassionato di calcio giovanile e vorrei spostare il mio focus su quello ma, sinceramente, quello che è successo ieri mi ha provocato forti bruciori di stomaco (non scherzo), mai vista una cosa del genere.

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  6. io dopo la vicenda Icardi ho perso tantissimo entusiasmo

    ieri la pietra tombale

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  7. Marotta parla del problema dell'uso discrezionale del var a danno dell'oggettività. Speriamo che il suo peso porti alla sospensione dell'abisso senza fondo. Decisa presa di posizione della società, bene

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  8. Ciao a tutti
    Complimenti Emiliano x il tuo post
    E grazie x gli sforzi che stai facendo x tenere unito il blog.
    Forza Inter

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  9. Un sincero grazie ad Emiliano: questo blog continua ad essere uno spazio critico equilibrato.

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  10. Giriamo le cose. Senza VAR saremmo usciti con zero punti ed un paio di espulsi. Benedetto VAR. Incomprensibili le parole di Marotta. Al solito, il problema è l'arbitro, non il mezzo tecnologico.

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    1. Forse io ho letto altro. Inutile investire se viene utilizzato così, in sostanza è una accusa all'arbitro non al VAR. Inutile avere la tecnologia se decidi come vuoi, contro la tecnologia.

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    2. Ora me la sono ascoltata trovando un video. Al di là della "diplomazia politica" nel linguaggio centra il punto: soggettività o oggettività.
      Dovunque sia possibile e lo è in molte situazioni dovrebbe esserci solo oggettività.
      Quindi basterebbe delegare alla tecnologia, interamente. Si sbaglierebbe (quasi) mai, comunque in modo neutro.

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  11. La soluzione sarebbe semplice, ma non la si vuole.
    Ora poi con le regole che si annunciano sul fallo di mano in area, uno schema oggettivo, stile orologio, la decisione su: fuorigioco, linee (dentro-fuori area, ma anche calci d'angolo o rimesse laterali), falli di mano in area, andrebbe demandata INTERAMENTE alla tecnologia, cosa fattibilissima, a costo quasi zero (un software sull'esistente), come il gol non gol, dove l'occhio umano non interviene.
    Ieri il gol di Vecino sarebbe stato convalidato in pochi secondi, il rigore a nostro favore assegnato in tempo reale, il non rigore mai fischiato; in sostanza il VAR sarebbe intervenuto solo sul fallo di muriel.
    Se devo operarmi tra un bravo chirurgo che usa il bisturi a mano e un altrettanto bravo che usa la robotica non avrei dubbi. La precisione è infinitamente maggiore. In alcuni campi "a mano" è impossibile. ma nel calcio si vuole che l'occhio umano sorpassi l'occhio virtuale su immagini in uno schermo.
    Ridicolo.
    Aggiungerei il tempo effettivo, così gli 11 minuti non esisterebbero.
    Ma non succederà nulla.
    Aggiungo una ultima considerazione: una ingiustizia quando si verifica è una ingiustizia, senza ulteriori aggiunte; sino a quando l'ingiustizia sarà tale se e solo se capita a me, non ne usciremo mai.
    Ieri quel fatto avrebbe DOVUTO vedere tutte le Società, allenatori, calciatori, tifosi, persino arbitri, CONCORDI nel pretendere "mai più".
    Invece pioli, caressa, bla bla bla.
    Per non parlare dei tifosi.
    p.s.) Non è la Società a doversi difendere, alzare la voce, peso politico. No, un diritto è a prescindere. Altrimenti siamo al "se lo è cercata"...per una minigonna.

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    1. In sostanza sono pienamente d'accordo. La società per come la vedo io ha la responsabilità di costituirsi come trait d'union di un atteggiamento trasversale per questo deve usare toni forti e decisi. Magari può fare parallelismi con le infauste decisioni avverse alle piccole società in modo tale da spalleggiarsi vicendevolmente

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  12. Una domanda: non trovate più preoccupante atteggiamenti come quello di Perisic con Politano sintomo di una situazione non certo tranquilla sulla questione Icardi piuttosto che i due punti persi causa Abisso che ha preferito sbagliare piuttosto che vedere sconfessata ancora una volta una sua decisione dalla Var?

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    1. No. Senza icardi 7 vittorie su 7. Dove è il problema che stia fuori?

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  13. non sapevo che a Firenze avessimo vinto...

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    1. A firenze la squadra ha vinto. Poi è successo qualcosa che non centra con lo sport.

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  14. Luciano amico caro e Fabio basta rivangare il problema Icardi , per il bene del blog. Comunque sul campo a Firenze abbiamo vinto , poi come o sempre sostenuto alle partite delle giovanili per noi c'è un diverso regolamento e ora anche col var.

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    1. ma dai gianca, come si fa? Di fornte a certe affermazioni o non si legge o è impossibile non rispondere. Con Lautaro sarà anche 1000 volte meglio, ma l'assenza di un Icardi motivato e in salute è un handicap enorme. Non abbiamo un sostituto. Il Milan che non ha l'EL e aveva Cutrone, ha preso ugualmente...un discreto attaccante. per me icardi poteva anche andar via a febbraio, se arrivava un altro. così è un duro colpo. magari inevitabile, ma anche innegabile.
      Intanto è pronto il post sulle giovanili

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    2. Luciano assolutamente, ma la donanda era se fosse piu importante l'assenza di icardi o avere gli arbitri contro, e per me è evidente sia piu decisiva la seconda, perché anche senza icardi abbiamo vinto 7 partite su 7... Che sono diventate 6 proprio per il secondo motivo

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  15. Sono veramente distrutto, il rigore è stato dato per puro desiderio di danneggiare l'Inter.
    Abisso sapeva benissimo che non era rigore ma ha voluto darlo lo stesso, sapeva anche che sarebbe stato sconfessato facendo un brutta figura, ma sapeva anche che il favore ad Agnelli sarebbe stato ripagato.

    Sono affranto, complimenti comunque alla squadra, si mertivanao i tre punti, ma non vogliono faci andare in Champions.

    Forza Inter sempre, saremo più forti di questi zerbini col fischietto in bocca.

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  16. Ringrazio chi mi ha fatto i complimenti per il post e per il tentativo di tenere unito il blog, cosa che però condivido con piacere con tutti quelli che sono qui per il piacere di confrontarsi e non per scontrarsi.

    Un parere sulle dichiarazioni di Marotta? Come abbiamo visto i fatti della gara di Firenze rischiano di diventare una "bolla" ulteriore che potrebbe esplodere in polemiche interminabili che pure se giustificate da una ingiustizia gigantesca - persino evidente - sommate al tam-tam mediatico che imperterrito continua su Icardi e spaccature presunte (perché non abbiamo motivo per credere a quelle che sono solo voci e peraltro non confermate da nessuna delle parti interessatae o interne alla società... tra l'altro non c'è neppure qualcuno che possa osare riferire di "spifferi", segno che evidentemente la situazione è sotto controllo) non farebbero che creare una situazione di tensione di cui l'unica vittima sarebbe poi la squadra.

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    1. Con "nessuno spiffero" non intendo sospettare di clima poco rilassato nello spogliatoio e oggetto quindi di censura, ma il fatto che l'atteggiamento generale e le dichiarazioni di dirigenti e allenatore non danno fiato a possibili polemiche.

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  17. Luciano ho ricevuto la tua mail, domani mattina penso di riuscire a pubblicare il post.

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