L'Inter è una squadra molto particolare, per certi aspetti unica.
Considerata la rivale e l'affossatrice della juve di Moggi (come se a mandare i diversamente onesti in B non fossero state le manovre illecite dei suoi dirigenti) è odiata dai rivali e presa di mira in ogni modo dai media prezzolati, che si schierano sempre con chi può garantire loro, magari in futuro, dei vantaggi consistenti o delle protezioni in carriera.
Ma l'Inter è anche oggetto del tafazzismo dei suoi tifosi, e questo è più singolare.
Le recenti vicende delle giovanili ne sono una chiara testimonianza.
Due squadre hanno già vinto il rispettivo campionato nazionale (su due titoli assegnati), una è in finale e una quarta è nella final four: ci sarebbe da esultare, da celebrare l'impresa complessiva compiuta dal settore in modo strabiliante.
Pensate se fosse accaduto al Milan, o alla juve...
Invece per noi non è così.
Non sappiamo produrre fuoriclasse, le nostre squadre giocano malissimo, la Primavera è arrivata in finale “senza saper fare tre passaggi di fila”, la Berretti ha vinto un titulo che ha poca o nessuna importanza.
Io non so se in una singola partita si possa prescindere dal legame tra gioco espresso e risultato: forse in qualche caso si, nel senso che un singolo risultato può anche essere dipeso da fattori contingenti, casuali, fortuiti.
Ma se sei tra le primissime in 4 campionati, se in tutti hai segnato valanghe di reti, non puoi avere sempre giocato male, non puoi disporre di squadre di “minga bun”, non puoi avere una società incapace di costruire le squadre e dei tecnici incapaci di insegnare calcio.
Forse sarebbe più serio provare a interrogarci sul nostro concetto di bel gioco, di fraseggio, di costruzione delle azioni.
Forse è ora di cominciare a pensare che gestire la palla con passaggi laterali (o all'indietro) sterili è la cosa più facile, mentre il giocatore tecnico lo si vede nella giocata difficile, nella rapidità del pensiero, nella precisione della verticalizzazione, nello sveltire il gioco limitandosi ai due tocchi di antica scuola.
Tornando però all'argomento specifico di questo post, l'obiezione dei tifosi tafazzisti è questa: si tratta di un campionato (Berretti) poco importante, snobbato da molte squadre di serie A.
Che vi abbiano partecipato solo 3 squadre di A è un fatto, ma sono scelte loro.
L'iscrizione era aperta a tutti.
Noi abbiamo affrontato soprattutto squadre di Lega Pro, ma attenzione, questo non ci ha facilitati.
Il livello tecnico era sicuramente inferiore a quello del campionato Primavera, ma le squadre con le quali ci siamo misurati erano l'equivalente, a livello di Lega Pro della Primavera.
Nel senso che i nostri giocatori erano tutti under 18, la base degli avversari era costituita da under 19, con elementi anche più “grandi”.
I nostri erano tutti provenienti dal campionato allievi, molti avversari erano alla seconda stagione in categoria.
Per gli avversari si trattava della seconda squadra, per noi della terza.
Diversi giocatori avversari avevano già esperienza di Lega Pro, cioè di campionati professionistici.
Nessuno dei nostri poteva pensare di essere anche solo aggregato alla prima squadra.
Gli avversari erano i naturali rincalzi dei titolari; i nostri, non si offendano, la seconda scelta tra gli ex allievi.
Nel senso che si trattava di giocatori ritenuti ancora non idonei, in relazione allo sviluppo atletico e tattico, al secondo campionato.
Quasi tutte le squadre incontrate, almeno per lunghi tratti del match, ci erano superiori per ritmo e intensità, noi dovevamo esser bravi a neutralizzarli e spegnerli.
La squadra era un mix tra giocatori tecnici non ancora pronti per un livello superiore e giocatori atletici (per lo più nuovi arrivi) con una qualità tecnica solo discreta.
Dovevamo provare a vincere, ma allo stesso tempo questo non era il compito principale: la Berretti è stata costituita, penso, per far maturare i talenti più acerbi e possibilmente fornire in corso d'opera forze fresche e qualificate alla Primavera.
Dopo gli allievi ci sono due strade possibili per i giovani buoni ma non pronti fisicamente agonisticamente per la Primavera: andare in prestito (con i rischi che sappiamo e in ogni caso rimanendo indisponibili per l'intera stagione) oppure giocare in Berretti, provando a crescere lì e a fare subito il gran salto.
Sala, Putzolu, Belkheir, Rover, Nolan, Dekic e Mangano (cito a mente, forse ce ne sono altri) ce l'hanno fatta, si sono resi utili, chi più chi meno, anche alla Primavera.
Fossero andati in prestito, non sarebbe stato possibile.
Hanno lavorato in Berretti, sono cresciuti, sono stati prelevati, definitivamente o all'occorrenza.
Inoltre da quest'anno gli allievi al rientro da un infortunio non potevano più fare la riabilitazione scendendo per qualche partita di categoria.
Ecco che allora la Berretti ospitava, al rientro, alcuni allievi appena recuperati.
Cito ancora a mente i nomi di Schirò, Eboko, El Kassah, Soares, Stankovic.
In questo modo la squadra cambiava ogni domenica, trovare automatismi di gioco e di movimenti era un'impresa e, ripeto, ci si doveva battere contro avversari mediamente non eccelsi sul piano tecnico ma determinati a guadagnarsi subito un posto nel calcio che conta, spesso disponendo di un'esperienza agonistica superiore.
Basterà ricordare che i match contro il Toro hanno aperto e chiuso la stagione.
Nella prima della regular season, a Interello i nostri hanno sconfitto il Torino per 3-1 con 2 gol di Putzolu (uno su assist di Sala) e uno di Belkheir: nessuno di questi giocatori era in campo o in panca nella finale, contro lo stesso Torino.
Che non sia uno scudetto da sottovalutare lo si capisce, per esempio, anche dal titolo di “gazzettagranata.com”: “Il sogno scudetto infranto dall'Inter”.
Vincere è sempre importante, ma devo ricordare che a mio parere il vero capolavoro di mister Corti è stato il trionfo nella regular season, in cui, con tutti i problemi di organico variabile che abbiamo citato, i nostri hanno sbaragliato il campo.
Su 26 partite, 21 vittorie, 3 pareggi e solo 2 sconfitte.
Poi la vittoria nella finale
Con il Como, secondo, lasciato a 7 punti, la Cremonese terza a 16 punti, il Toro quarto a 22.
Con il miglior attacco e la seconda difesa (per 2 reti).
Credo che abbia senso ragionare solo sulla realtà, non su quello che non è stato.
La squadra ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati: ha preparato molti giocatori per il salto immediato di categoria, qualche altro (non molti, magari) per il salto nella prossima stagione e nel contempo ha vinto l'ennesimo scudetto.
Questo era il massimo possibile e questo è stato fatto.
Perciò grandi ragazzi e grande mister.
E grazie.
E' difficile, quasi impossibile fare una scheda di valutazione della stagione di tutti i singoli, a causa delle continue variazioni di formazione e di categorie.
Proverò quindi a riferirmi soprattutto ai 13-14 che si sono giocati la finale.
Prima però riporto, per gli stessi le pagelle di Inter Torino di SeS relative solo alla finale.
Così SeS: “scrive un altro pezzo di storia nazionale la Berretti dell’Inter. Conquistato il secondo titolo consecutivo”.
Mangano: 7 Un crescendo di partita entusiasmante. Saracinesca
Zappa: 8 Terzino mascherato da regista, come l’evoluzione del calcio vuole e impone (toh, l’italianista Corti…). Illumina magistralmente e ha sempre sguardo e distanze giuste. Goniometrico.
Nolan: 7.5 Dove c’è lui si respira sempre aria di sicurezza Uno dei punti fermi della squadra. Sintesinter.
Minelli: 7.5 Un'altra grande prova superata nel personalissimo processo di crescita. Costanza e destrezza. Forza ed entusiasmo. Forma e sostanza.
Di Jenno: 7 Sempre attento. Sprint a non finire verso il fondo della fascia. Esterno vero e con convinzione. Incubo volante.
Celeghin: 7.5 Al centro serve un vero perno per girare e far girare. Testa e gambe. Con assoluta qualità amministra e rompe le righe. Terminator.
Brignoli: 7.5 Calcia in modo glaciale e impeccabile il rigore più importante della stagione. Mente lucida, cuore gonfio e piede vellutato.
Russo: 9 Man of the match. Gol strepitoso ed inserimenti azzeccati. Ago e un po’ di filo portano il suo nome sullo scudetto ricucito dall’Inter. Esaltante.
Rada: 7 Sempre pericoloso e col piede armato Scappa via alle sentinelle granata ed illumina.
Vai: 7 Si divincola bene per scatenare tornadi in area avversaria Non sempre gli effetti sono quelli sperati, ma l’energia che spigiona è contagiosa. Interplanetario.
Kerin: 7 Tenta di dire la sua nel momento migliore del Toro e accarezza la rete. Non semplice quando c’è il Toro che carica.
Corti: 8 Trasmette carattere e personalità a una squadra che lui ha saputo crescere, cambiare e far fiorire al momento opportuno.
Peccato solo che lui e il collega Vecchi non siano andati a lezione di calcio da Sacchi . Altrimenti avrebbero vinto (Ndr. L’ultima frase è mia ed è scherzosa).
I principali protagonisti della stagione
Mangano: il ’99 di Caronno Varesino è stato titolare indiscusso in categoria, anche se ha al suo attivo alcune presenze e diverse panchine in Primavera.
Arrivato all’Inter dalla Pro Patria come allievo regionale, è stato il titolare della formazione U17 che l’anno successivo ha perso in modo incredibile la finale per il titolo, raggiunta dall’Atalanta nei minuti di recupero e poi superata rocambolescamente.
Dotato di una struttura fisica importante, il ragazzo mi era sembrato subito di prospettiva, anche se chiaramente doveva irrobustirsi e migliorare tecnicamente. Cosa che in seguito ha fatto con regolarità.
Oggi è una valida promessa: copre bene la porta ed è abile nelle uscite alte, anche per la statura notevole.
Possiede ampi margini di miglioramento, soprattutto per quanto concerne la rapidità di movimenti e la spinta delle gambe. Se riuscirà a equilibrare statura e potenza diventerà davvero un giocatore da seguire
Zappa: arrivato all’Inter negli allievi regionali dopo aver militato come centrocampista nell’ Accademia Inter (e aver partecipato, come del resto Samuele Longo, a un campus estivo del Milan a Cortina), Gabriele è subito stato impostato come terzino.
Zappa: arrivato all’Inter negli allievi regionali dopo aver militato come centrocampista nell’ Accademia Inter (e aver partecipato, come del resto Samuele Longo, a un campus estivo del Milan a Cortina), Gabriele è subito stato impostato come terzino.
Ovviamente doveva essere costruito fisicamente e per quanto concerne le necessità della nuova posizione. Gabriele ha migliorato col tempo le doti di marcatura, la velocità in progressione (oggi copre la fascia ripetutamente e si distingue in fase di appoggio).
Titolare fisso e perno indiscusso della Berretti, ha ricevuto anche qualche convocazione in nazionale e sembra pronto al salto di categoria.
Nolan: il diciottenne difensore centrale di Limerick, prelevato da Casiraghi in Spagna, dove giocava nel Torre Pacheco, a 16 anni, è un centrale vecchia maniera, fortissimo nel contrasto, in cui è aiutato da un fisico aitante, mentre può migliorare nelle situazioni di appoggio, di uscita manovrata.
Nolan: il diciottenne difensore centrale di Limerick, prelevato da Casiraghi in Spagna, dove giocava nel Torre Pacheco, a 16 anni, è un centrale vecchia maniera, fortissimo nel contrasto, in cui è aiutato da un fisico aitante, mentre può migliorare nelle situazioni di appoggio, di uscita manovrata.
Piede destro (può giocare anche in fascia, ma in questo caso la spinta non sarà delle più efficaci) è fortissimo di testa.
Fa parte della nazionale irlandese U18 ed è stato adocchiato da Vecchi per la Primavera, nella quale ha anche giocato 8 partite e per la quale è stato convocato in occasione delle finali, salvo tornare rapidamente a dare sostanza alla linea difensiva della Berretti contro il Toro. Ha carattere e personalità, quindi può migliorare ancora.
Minelli: il centrale di Concorezzo è arrivato all’Inter dall’Olginatese a inizio stagione, cioè a 17 anni, dopo aver sommato 8 presenze in serie D.
Minelli: il centrale di Concorezzo è arrivato all’Inter dall’Olginatese a inizio stagione, cioè a 17 anni, dopo aver sommato 8 presenze in serie D.
Chiaramente sul piano tecnico deve progredire parecchio, oltre a quanto gli è già riuscito, per raggiungere traguardi ambiziosi.
Al centro della difesa comunque ha fatto pesare la sua fisicità straripante, nei contrasti e nei colpi di testa e il suo contributo alla nuova stagione trionfale dei ragazzi è stato eccellente e continuo.
Di Jenno: esterno basso mancino, DiJe lo scorso anno nonostante la buona qualità fatta intravedere è rimasto un po’ chiuso dalla concorrenza dello stratosferico Sala e ha sommato solo una decina di presenze. Nonostante ciò ha avuto diverse richiesta da squadre di serie A per andare a giocarsi un posto in Primavera, ma ha preferito restare in nerazzurro con la Berretti, nella quale è stato titolare fisso.
Di Jenno: esterno basso mancino, DiJe lo scorso anno nonostante la buona qualità fatta intravedere è rimasto un po’ chiuso dalla concorrenza dello stratosferico Sala e ha sommato solo una decina di presenze. Nonostante ciò ha avuto diverse richiesta da squadre di serie A per andare a giocarsi un posto in Primavera, ma ha preferito restare in nerazzurro con la Berretti, nella quale è stato titolare fisso.
Possiede un ottimo piede sinistro e grande facilità di corsa, cosa che gli ha permesso di percorrere la fascia molte volte in ogni partita, dando equilibrio e incisività alla squadra.
Deve invece migliorare la fase difensiva, soprattutto mettendo chili di muscolatura, naturalmente senza perdere agilità e velocità.
Brignoli: il centrocampista, arrivato in estate dal Renate con ottime referenze, è uno dei giocatori più giovani della squadra, essendo nato il 23 dicembre. Nonostante questo a lui è stato affidato l’incarico di trasformare il rigore che è valso la conquista del titolo italiano, nella finale contro il Toro.
Brignoli: il centrocampista, arrivato in estate dal Renate con ottime referenze, è uno dei giocatori più giovani della squadra, essendo nato il 23 dicembre. Nonostante questo a lui è stato affidato l’incarico di trasformare il rigore che è valso la conquista del titolo italiano, nella finale contro il Toro.
Titolare indiscusso del nostro centrocampo, ha buon piede e progressione interessante.
Con il suo dinamismo completa il reparto che può contare sulla regia di Celeghin e, spesso, sulle doti di incontrista di Damo.
Alla prima stagione in una società di questo livello, ha fornito un contributo significativo e ha lasciato intravedere possibili nuovi miglioramenti
Celeghin: il diciottenne centrocampista di Dolo, arrivato all’Inter nell’anno dei giovanissimi nazionali, si è subito conquistato un posto da titolare e ha potuto contare su diverse convocazioni per la selezione nazionale.
Celeghin: il diciottenne centrocampista di Dolo, arrivato all’Inter nell’anno dei giovanissimi nazionali, si è subito conquistato un posto da titolare e ha potuto contare su diverse convocazioni per la selezione nazionale.
Quest’anno è diventato il regista inamovibile della squadra Berretti, che ha guidato al titolo con la sua sapienza calcistica. Cele è un regista di piede mancino, fortissimo tecnicamente e come visione di gioco. Possiede un calcio notevole, anche da fermo e di testa risulta spesso micidiale.
La sua alta statura in un certo senso costituisce il limite che fino ad ora non gli ha consentito di affermarsi in Primavera (sarebbe stato comunque sotto età) perché lo condiziona un po’ nella rapidità di movimento sul breve.
Ragazzo di eccezionale serietà, ha un futuro importante davanti a sé. Quanto importante lo decideranno i miglioramenti che è chiamato a compiere nei prossimi anni.
Russo: fin dai pulcini avevo 4+1 idoli nella covata del ‘99: Valietti, Russo, Sala, Spaviero. Oltre a Pinamonti che giocava con noi solo i tornei. Mi pare di non…essermi invaghito dei giocatori sbagliati.
Russo: fin dai pulcini avevo 4+1 idoli nella covata del ‘99: Valietti, Russo, Sala, Spaviero. Oltre a Pinamonti che giocava con noi solo i tornei. Mi pare di non…essermi invaghito dei giocatori sbagliati.
Pio Russo è sempre stato decisivo nelle categorie in cui si è misurato, per il suo dribbling ubriacante, la progressione inarrestabile, l’ottima conduzione di palla in velocità (sempre con il destro), il fiuto del gol e il tiro forte e preciso.
Due i punti deboli: un fisico non particolarmente potente e la tendenza alla giocata individuale.
Pio è rimasto così nel giro delle Nazionali (una presenza da titolare nell’U18 in questa stagione) e naturalmente prima di un eventuale passaggio in Primavera ha dovuto imporsi nella Berretti, dove è stato quasi sempre decisivo, finale compresa (“Russo raccoglie un cambio di campo, stop perfetto e calcio alla Del Piero. Pallone preciso a giro, all’incrocio dei pali,” così SeS descrive la sua rete). Poi Russo otterrà anche il rigore del definitivo 2-1.
Vedremo se Vecchi deciderà di utilizzarlo subito o preferirà mandarlo in prestito a giocare.
Rada: una positiva annata per il trequartista albanese, prelevato insieme a Minelli, in estate dall’Olginatese (anche se Rada aveva già militato nelle nostre giovanili).
Rada: una positiva annata per il trequartista albanese, prelevato insieme a Minelli, in estate dall’Olginatese (anche se Rada aveva già militato nelle nostre giovanili).
Atleta tosto, dal fisico compatto e in possesso di buoni fondamentali, si è ritagliato un posto importante in squadra e con le sue giocate è risultato spesso decisivo. Possiede un ottimo tiro, tanto da essere risultato il secondo cannoniere della squadra, dopo Rover. Difficilmente però il prossimo anno troverà spazio nella Primavera.
In ogni caso è un giocatore che certamente ha migliorato la sua valutazione di mercato
Vai: l’attaccante di Segrate è un giocatore strano.
Vai: l’attaccante di Segrate è un giocatore strano.
Potenzialmente ha quasi tutto per essere un crack: quando parte in progressione, con le sue lunghe leve, è irresistibile e sembra che debba spaccare il mondo. Poi finisce per raccogliere molto meno di quanto aveva promesso e lasciato credere.
Resta un giocatore importante per spaccare le difese avversarie, ma deve migliorare molto in concretezza, nella scelta delle decisioni significative, nella cattiveria in area di rigore, quando si deve essere rapidi e determinati nel decidere e nell’eseguire la scelta giusta.
Anche nel suo caso sarà il futuro, il carattere, la capacità di superare i limiti attuali a deciderne la tipologia di carriera
Kerin: una stagione sicuramente in progresso rispetto a quella un po’ deludente disputata con gli allievi nazionali.
Kerin: una stagione sicuramente in progresso rispetto a quella un po’ deludente disputata con gli allievi nazionali.
L’attaccante sloveno era arrivato suscitando curiosità e aspettative, anche perché nazionale di categoria al suo Paese.
Sette gol nella stagione dell’esordio e altrettanti quest’anno tra i Berretti, non sono molti per una prima punta.
Kerin ha un buon piede, una certa eleganza nei movimenti e nel controllo della palla, ma manca della potenza, della determinazione sotto porta che fanno la differenza fra un buon giocatore e un grande attaccante.
Potrebbe migliorare in questo senso nella prossima stagione, che difficilmente disputerà con la nostra Primavera.
Vitali: la giovane punta bergamasca è un combattente di razza, con qualche limite a livello tecnico, ma sempre in grado, quando è stato chiamato in causa, di fornire un contributo importante in termini di aiuto alla squadra, in termini di impegno, aggressività, capacità di far salire i compagni. Anche per lui probabile una nuova destinazione per la prossima stagione
Toccafondi: l’ex Prato è un centrocampista di movimento, che ama svariare in fascia e sa fornire un buon contributo sul piano dinamico.
Vitali: la giovane punta bergamasca è un combattente di razza, con qualche limite a livello tecnico, ma sempre in grado, quando è stato chiamato in causa, di fornire un contributo importante in termini di aiuto alla squadra, in termini di impegno, aggressività, capacità di far salire i compagni. Anche per lui probabile una nuova destinazione per la prossima stagione
Toccafondi: l’ex Prato è un centrocampista di movimento, che ama svariare in fascia e sa fornire un buon contributo sul piano dinamico.
Diciamo che senza aver deluso le aspettative, la sua stagione si può considerare solo discreta e probabilmente non è stata tale da consentirgli di guadagnarsi un posto nella futura Primavera.
Damo: la Berretti è una squadra formata grosso modo dagli allievi dell’anno precedente, ai quali però sono stati sottratti i più pronti, che passano direttamente in Primavera.
Damo: la Berretti è una squadra formata grosso modo dagli allievi dell’anno precedente, ai quali però sono stati sottratti i più pronti, che passano direttamente in Primavera.
Resta un gruppo numericamente carente, ma con una buona dotazione in fatto di qualità, in relazione al campionato Berretti.
Questo gruppo va integrato e completato con giocatori di forza, di agonismo, di peso, per equilibrare la squadra. Giocatori che spesso vengono da realtà semi professionistiche, che devono progredire sul piano tecnico.
Tra i 5-6 nuovi arrivi con queste caratteristiche Damo è uno di quelli che mi ha convinto di più. Non è eccezionale in fase di costruzione, ma il suo peso di incontrista e elemento di equilibrio tattico si è sentito.
Anche per lui difficile preconizzare il passaggio in Primavera, ma una buona carriera dovrebbe essere alla sua portata
Spaviero: tra i giocatori che hanno dato un contributo importante, quando è stato chiamato in causa, Tommy era certamente il più atteso, da parte mia.
Spaviero: tra i giocatori che hanno dato un contributo importante, quando è stato chiamato in causa, Tommy era certamente il più atteso, da parte mia.
Giocatore dalle straordinarie capacità tecniche e mentali (nel senso che il suo cervello sembra programmato per il calco, in quanto “vede” sempre la soluzione migliore e più semplice), dopo aver spopolato fino ai giovanissimi, Tommy ha pagato i tempi della crescita fisico atletica un po’ dilazionati.
Poi un gravissimo infortunio lo ha fermato per più di un anno.
Per lui il problema era solo raggiungere i compagni più forti sul piano atletico, della corsa, dell’intensità e dell’agonismo. Si sapeva che in questa stagione avrebbe incontrato qualche difficoltà e si è anche considerato l’ipotesi di mandarlo a giocare, magari in qualche Primavera dove potesse trovare continuità.
Ma dal punto di vista tecnico è un capitale importante e si è preferito controllarne direttamente la ripresa. Che è stata confortante, anche se naturalmente non ha raggiunto quello che si spera possa essere il suo top.
Conoscendo le preferenze di Vecchi, gli consiglierei di andare a giocare, in prestito beninteso, per un anno in qualche Primavera di livello.
Corti: io non so se fa giocare bene la squadra. Anche perché penso che tutti facciano giocare bene le squadre se hanno i giocatori con le qualità necessarie.
Corti: io non so se fa giocare bene la squadra. Anche perché penso che tutti facciano giocare bene le squadre se hanno i giocatori con le qualità necessarie.
E poi, nell’arco di un campionato, secondo me fa giocar bene la squadra un allenatore che ottiene risultati superiori alla teorica quadratura tecnico agonistica di cui dispone.
Però so una cosa, con Corti o vinci o ci vai vicinissimo.
E con Corti i giocatori migliorano.
La Berretti di quest’anno, certo non eccezionale come livello assoluto, ha avuto una caratteristica precisa: ha vinto moltissime partite (compresa la finale) in rimonta, spesso anche di più di un gol.
Anche in questo il mister ha trasmesso ai ragazzi una parte importante della sua competente determinazione.
Luciano Da Vite
Luciano Da Vite
Sembra che abbiamo preso David Wieser centrocampista nazionale legapro 2002 del Sudtirol anticipando Atalanta e Juve. Qualcuno lo conosce?
RispondiEliminaCIao Luciano, grazie per il bel post sulla Berretti, vorrei sapere se hai già un'idea di come potrebbe essere la rosa della prossima primavera, almeno nei presunti titolari, anche se credo che più o meno della Berretti resterà solo Mangano più quelli che hanno già fatto esperienza quest'anno, e il gruppo degli under 17 che mi sembra molto forte in tutti i reparti.
RispondiEliminaCapello potevano risparmiarselo quelli di Suning. Più zambrotta e brocchi poi
RispondiEliminaChe brutta gente
Se rimangono tutti e tre in Cina può essere stata una mossa geniale.
EliminaLa prossima mossa potrebbe essere spedire in Alaska il signor Arrigo Sacchi. Magari in compagnia di Bargiggia.
EliminaAhahah... sono d'accordo con Pasquale. :) Scherzi a parte, di quello che dice Capello non mi importa veramente nulla.
EliminaSi il giocatore l'ho visto (una volta sola) e ho conosciuto i genitori. Se ricordo bene e per quel poco che può valere un'amichevole è un ragazzo di buonissime doti tecniche
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaBenissimo. È un ragazzo fisicato e con attitudini offensive?
EliminaNon capisco cosa abbia fatto di male a Pasquale la fauna dell'Alaska: mandandoci Sacchi rovinerebbe anche quella
RispondiEliminaComplimenti per il post LUCIANO.Quest'anno hai visto diverse partite della Berretti e chi meglio di te poteva esprimersi in questi giudizi tecnici dei nostri ragazzi. So anch'io che sono solo pochi quelli che considerano le nostre giovanili inferiori alle altre .
RispondiEliminaMa io prima di esprimere un giudizio devo vedere con i miei occhi.
VI SVELO UN SEGRETO LE PARTITE CHE VEDO IN TV SPENGO L'AUDIO . IL PARERE DEI CRONISTI NEI RIGUARDI DELLA NOSTRE SQUADRE è SEMPRE NEGATIVO.Sempre FORZA INTER AMALA .
Faccio anche io così. Mi piace farmi da solo un'idea della partita.
Eliminaciao
RispondiEliminascusate sapete se la finale di stasera la fanno vedere in tv/streaming?
La finale è domani sera alla 20.30 a Cesena , non so se viene trasmessa in streaming.SU wwww.calcionazionale.it è live e si vede il risultato scritto.
EliminaDa www.inter.it
RispondiEliminaSI CHIUDE A UN PASSO DALLA SEMIFINALE L'AVVENTURA NEL "TROFEO DOSSENA"
Nella fase a gironi del torneo, fatale la differenza reti per la Berretti di Gianmario Corti
15/06/2017 - 12:25
MILANO - Si ferma a un passo dalla semifinale il cammino dei campioni d'Italia Under 18 nel Trofeo 'Angelo Dossena', manifestazione internazionale in corso di svolgimento nelle province di Crema, Brescia, Piacenza, Mantova e Bergamo e giunta alla 41^ edizione. La Berretti nerazzurra chiude con quattro punti la fase a gironi: dopo il pareggio all'esordio contro il Goteborg (1-1, gol di Vai su assist di Celeghin), la sconfitta di misura contro l'Atalanta e la vittoria per 2-1 (reti di Damo e Spaviero) contro il Sassuolo. Solo la differenza reti nega ai ragazzi di Corti l'accesso al penultimo atto della competizione.
Gran gol di Tommy Spaviero, autore di una bellissima prova.
RispondiEliminaStagione finita dunque e per alcuni dei nostri l'addio malinconico ai colori che hanno difeso per anni.
Già cagano aveva mostrato malinconia rispetto al fatto che non avrebbe più visto da protagonista i campi di Interello, dopo tanti anni... per i '09 (tranne, si dice, Gravillon e Rivas) e per alcuni '99 è il momento dei saluti
Dal sito FGCI
RispondiEliminaDOMANI IN DIRETTA STREAMING LA FINALE DELL’UNDER 15 SERIE A E B TRA JUVENTUS
E INTER
Roma, 15 giugno 2017
-
Cresce l’attesa per la prima finale dei Campionati G
iovanili, che
domani sera all’Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena (ore 20.30)
diretta streaming sul canale YouTube FIGC-Vivo Azzurro
Però per tutti quelli che ci lasceranno ( molti in prestito) la soddisfazione di un addio da trionfatori
RispondiEliminaScusate l'orrido copia e incolla !
RispondiEliminaSpalletti: "qualche giocatore in più farà la differenza, ma la base è buona"
RispondiEliminaSperiamo che non lo pensi davvero.Servono campioni, non "giocatori in più" e la base è da...settimo posto
Forse è inutile scrivere un post sulla Primavera. I ragazzi della nostra seconda squadra ormai li conoscono tutti
RispondiEliminaMi sa che non guarderò la finale Inter juve, ma andrò al cinema. Riuscirei a sopportare un'eventuale sconfitta (sgraaat) contro qualunque squadra, ma non contro la juve
RispondiEliminaGrazie
RispondiEliminaBattute a parte Luciano come la vedi domani ?
RispondiEliminaNon è una battuta.
RispondiEliminaCome la vedo, te lo dico dopo (senza mentire eh...). Con i "miei" piccoli soffro quasi più che con la Primavera e poi perdere con la Viola non sarebbe stato così drammatico...
da Nainggo e Verratti a Borja Valero. Allora perché non ripensare a...Cambiasso?
RispondiEliminaBorja Valero per me sarebbe un acquisto veramente di basso profilo... 32 anni, rendimento in calo e comunque giocava nella Fiorentina che ci è finita dietro in classifica... Non vedo come possa migliorarci.
EliminaLuciano il post sui primavera, se e quando ti va, io penso che farebbe piacere a tutti leggerlo, per sapere un tuo bilancio e giudizio generale sulla squadra e i singoli anche in vista della prossima stagione.
Non lo vedreste bene neanche nelle rotazioni?
EliminaPotrei valutarlo diversamente se fossero arrivati anche altri giocatori di buon livello, ma il singolo acquisto in sé davvero non riesco a valutarlo positivamente. Non mi dice francamente nulla, mi sembra persino inutile.
EliminaA noi serve che i titolari di quest'anno diventino le riserve del prossimo. In altre parole, dobbiamo comprare campioni che alzino il livello dei titolari, non riserve di quelli che già ci sono.
Eliminami unisco anche io alla domanda di Karlito, a me piacerebbe vederla così:
RispondiEliminaportieri
Dekic, Mangano, Tintori
terzini destri
Valietti, Zappa, Grassini (?)
centrali
Vanheusden, Bettella, Nolan, Minelli, Capone
terzini sinistri
Sala, un terzino nuovo
centrocampisti
Emmers, un play, un interno sinistro, Brignoli, Celeghin, Schirò, Putzolu, Esposito (?)
Esterni dx
Rover, Gnoukouri
Centravanti
Belkehir, Merola, Adorante (?)
Esterni sx
Visconti, Mutton
Mm... rispetto a quell'organico vorrei almeno 7-8 giocatori diversi, senza entrare nel merito
RispondiEliminaBorja lo vedrei molto bene nella Fiorentina. Poi nelle rotazioni potrebbe starci anche da noi. In fondo la juve ha costruito uno squadrone a suo tempo anche prendendo Pirlo vecchio e a parametro zero. Borja non è Pirlo, nessuno squadrone lo ha mai preso neppure quando era nel fiore degli anni, però tutto dipende da chi gli metti accanto. Se gli metti Bonucci Chiellini Vidal Pogba Tevez ecc, si può fare
RispondiEliminaEsatto sono d'accordissimo, quindi il nome in sé non mi dice nnulla, sarebbe anzi la tipologia che cerchiamo e in quaranta partite può ritagliarsi il suo spazio. Ovviamente parto dall'idea di prenderne due è il secondo dovrebbe essere molto forte...
Eliminahttps://youtu.be/N4j3jQoJuGI
RispondiEliminahttps://youtu.be/SDT7RCeF_ls
https://youtu.be/v2HsO-wK1_8
grazie!
EliminaMagari Borja Valero magari...
RispondiEliminaMi trovo completamente d'accordo con Luciano, se si arrivasse a prendere B.Valero a centrocampo e basta beh, mi sa che ci troveremmo ad un ridimensionamento non solo delle nostre aspettative ma pure della proprietà, diciamo un thohir 2.0. Che poi essendo una proprietà non tifosa può anche darsi che in verità voglia fare l'affare stile indonesiano e rivenderci ad un altro presidente ancora più facoltoso. Mancano 15 giorni al 30 Giugno, dal 1 Luglio a metà Luglio deve essere imbastita seriamente, non a casa, la squadra. Se ci si ritroverà in alto mare ancora a fine Luglio, beh il bluff è più che servito.
RispondiEliminaAnch'io dico magari, dopo che hai visto giocare Felipe Melo Medel Kuzmanovic figurati se non ci può stare Valero finalmente qualcuno con uno straccio di geometrie
RispondiEliminaDarebbe qualcosa che Banega, Kondogbia e Medel non sono riusciti a dare e che in parte hanno fatto Brozovic e Gagliardini. Preferirei in ogni caso un trascinatore di livello in mezzo al campo.
RispondiEliminaA me Valeri piace, ma se devo fare un'operazione alla Pirlo (o Figo ) punterei Iniesta.
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RispondiEliminaParentesi relativa al calcio minore .......Donnaruma ha deciso di non rinnovare con i biretrocessi.
RispondiEliminaDa prendere al volo, sfruttando i rinati rapporti con Raiola (che comunque tra qualche anno ci porterà via Merola). Operazione in grande stile che ci "vendicherebbe" di anni di soprusi e furti di talenti già bloccati. Certo per un'operazione così ci vogliono tanti soldi e tante palle...comincio a nutrire dei dubbi che noi si abbia entrambi...
EliminaIl Real, dicono, non abbia interesse. Può essere la Juve?
EliminaNon so se Donnarumma lo cedono. Raiola ha interesse a portarlo al 2018 . Il Milan per non perderlo a zero dovrà sborsare una barca di soldi a Raiola, che a quel punto acconsentirà alla cessione immediata.
EliminaPer dire, se Donna vale 50 milioni il milan può scegliere se perderli tutti il prossimo anno, oppure darne 20-30 a Raiola e incassarne 50 dalla vendita, con un attivo di + 20/30
il problema non è che Borja non sia meglio di Melo o Kuz. Il problema è che io non vorrei arrivare quinto anziché settimo.
RispondiEliminaBorja se vuoi diventare grande, lo devi confrontare con Verratti, nainggo o uno di quel valore
Poi, oh, se Sabatini e Spalletti lo vogliono, penso che ne sapranno più di me. Il problema sarebbe se lo volessero perché costa 7 milioni e non 70 come un campione vero
RispondiEliminaSe così fosse Suning ci avrebbe preso in giro tutti !
EliminaRaiola non fa bluff rischiosi. Se si impunta è perché ha in mano un'offerta tirrinunciabile
RispondiEliminaSondaggio: lo vorreste Donnaruma, aldilà della "vendetta" verso i cugini biretrocessi ?
RispondiEliminaA me piace, da un punto di vista tecnico lo prenderei.
EliminaNon sarebbe male prendere un giocatore che era vicino ad indossare i nostri colori e che poi ha preferito per varie ragioni passare ai cuginastri.
EliminaSubito!Handanovic + 30 mln ai cugini di campagna e ti porti a casa il portiere della nazionale dei prossimi 10 anni.
EliminaQuesti sono i colpi che mi aspetto da Suning...
Risposta a Luciano: ho grande rispetto per l'Alaska e la sua fauna, meno per Arrighetto. L'Alaska era indicativo di un luogo lontano dal quale sputare negatività verso i colori nerazzurri. Non per niente lo avevo associato a Bargiggia.
RispondiEliminaValero mi piace, ma se devo fare una operazione alla Pirlo o Figo, punterei su Iniesta.
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RispondiEliminaMai neanche con conguaglio a nostro favore.
RispondiEliminaNon voglio nessuno del Milan e della Juve
No mai nella vita a quelle cifre. A parer mio, da semplice osservatore divano dipendente, è un super sopravvalutato. Se proprio voglio fare uno sgarbo ai cuginastri faccio all in su Plizzarri. Donnarumma fa minimo una cazzata a partita. Certo grandi mezzi tecnici e atletici ma ha bisogno di lavoro lavoro lavoro in silenzio e umiltà. Mia modesta opinione non verità assoluta !
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RispondiEliminaScusate: Raiola
RispondiEliminai 3 gol dell'under 15 alla Samdoria
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=rDq08Vm-Iz0
Risposta a Pasquale: avevo capito, certo, infatti la mia preoccupazione per la fauna dell'Alaska era scherzosa
RispondiEliminaCe lo vedo il simpatico Arrigo che cerca di spiegare la zona alle alci...
EliminaIo vedo di più le alci che cercano di spiegare qualcosa ad Arrigo
EliminaMagari le alci spiegherebbero ad Arrigo il riscaldamento globale del clima. Ma il risultato della spiegazione.... Non per colpa delle alci, naturalmente.
EliminaSicuramente lo prenderebbero a cornate.
EliminaZhang e Gardini erano a pranzo anche con Raiola?
RispondiEliminaChiaramente sarei favorevole all'acquisto di Donnarumma... mi pare evidente che abbia dei numeri per essere un top nel ruolo per molti anni. Allo stesso tempo non credo molto in questa possibilità. Comunque inspiegabilmente ora la priorità stando alle voci dei giornali ecc. sembra essere diventa il portiere. Se devo esprimermi relativamente quello che leggiamo penso che perplessità e negatività siano inevitabili. La logica e un po' di ottimismo (non ho sicuramente voglia di lamentarmi per qualcosa che non esiste) mi spinge invece a pensare che le trattative e i piani non siano svelati.
RispondiEliminaForse il mancato rinnovo e conseguente cessione di Donnarumma erano previsti e questo spiega le spese del Milan. Mi auguro. Altrimenti si ritroveranno presto con altri soldi da investire.
RispondiEliminaGuarda Emiliano che se il Milan vende ora fa un vero bagno di sangue. Chi copra compra uno che a gennaio varrà zero. Chi vende deve abbassare il prezzo e darne almeno la metà a Raiola, che altrimenti tiene il giocatore lì e poi lo porta via a zero l'anno dopo, prendendosi vagonate di milioni sul suo conto personale.
RispondiEliminaLa vicenda Pogba non insegna nulla?
Hai ragione. Forse non sposterà nulla. Anzi probabile. Immagino comunque che al Milan la cosa non sia giunta inattesa. Tu saresti favorevole al suo acquisto luciano? Penso che il valore del giocatore non sia in discussione.
EliminaMa perché tutta 'sta iper valutazione ? Io non la vedo tutta questa sicumera sulla carriera da predestinato... boh, sarò sbagliato io, mah😎
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EliminaDonnarumma da noi credo sia impossibile. Piuttosto punterei Meret e Reina
RispondiEliminaDonnarumma da noi credo sia impossibile. Piuttosto punterei Meret e Reina
RispondiEliminaBe' oddio, se non fosse a discapito di altri arrivi più importanti e decisivi, sarebbe difficile dire di no
RispondiEliminaIntanto il nostro programma di rafforzamento sembra non avere ad oggi obiettivi precisi. Danno l'impressione che sia tutto legato alle uscite che ci saranno (se ci saranno) da qui al 30 giugno.
RispondiEliminaVoi che notizie avete?
Da più parti leggo che la questione FFP è quasi superata, sono gli ultimi giorni. Chi spende in Cina decine di milioni per l'allenatore, non credo voglia risparmiare in Italia.
EliminaAusilio ha detto molte cose che noi condividevamo, non è stato mandato via, immagino condividano anche ai piani più alti.
Spalletti ha la fiducia di Sabatini, che ha la fiducia della proprietà. Quindi l'allenatore sarà ascoltato e non ignorato.
Le premesse ci sono, sarebbero tutte.
Ciao a tutti
RispondiEliminaPiù che "Dollarumma" noi dobbiamo puntare a Naingolan o Diego costa....e un grande centrale difensivo, e sopratutto Vendere Medel e Nagatomo
Naingo,Diego costa e un centrale difensivo
RispondiEliminaTornando all'Alaska...povere alci, prima Sarah Palin ed ora Arrigo Sacchi, ferite il mio spirito animalista !
RispondiEliminaSono assolutamente tranquillo e sempre più fiducioso per quel che riguarda il prossimo mercato.
RispondiEliminaIl fatto che non trapeli nulla è da ritenersi certamente positivo, verrà allestita una squadra importante, è solo questione di tempo.
Grazie Ili, qualche commento più "ottimista" dà sollievo, non possedendo certezze ma solo speranze
EliminaVentiquattro ore di la notizia di Borja Valero si fa quello di Matuidi...
RispondiEliminaVentiquattro ore di la notizia di Borja Valero si fa quello di Matuidi...
RispondiEliminaI giornalisti in questo momento sembra che dell'Inter non sappiano nulla...
RispondiEliminaSpero sia la quiete prima della tempesta, in quanto ci si stia preparando a dei colpi importanti, chiusi in poco tempo.
Siamo solo a giugno... Diamo tempo almeno fino a metà luglio per poi fare delle valutazioni.
Ad oggi godiamoci le belle giornate,i successi delle nostre giovanili, la prostituzione intellettuale dei giornali, il rifiuto del loro top player di rimanere coi cugini, e un'altra estate con la Rubentus che arriva #finoalconfine
Interessanti le parole di Giocondo Martorelli sul caso Donnarumma e del suo passaggio al Milan dopo anni di stages con le nostre giovanili. Alla luce di quanto accaduto, era chiaro che sarebbe finita così. Solo che ora la vittima è il Milan. Chi di Raiola ferisce di Raiola finisce...
RispondiEliminaIl premio di utente genio del mese va a chi schifa donnarumma (perché è del milan o della juve) e sbava per valero. Complimenti, difficile fare meglio. Immagino che ai tempi avrà schifato anche ibra. Mi ricorda un simpatico utente del twitter: Dybala? Meglio garritano
RispondiEliminaStiamo parlando di opinioni...e in quanto tali tutte lecite...
EliminaConosco tifosi milanisti a cui Donnarumma non piace, anche se è evidente sia un ottimo portiere, e un enorme prospetto vista la sua età.
Borja Valero secondo me è un buonissimo giocatore ma ahime in fase probabilmente calante e già di 32 anni.
Preferirei altro, ma cmq può portare geometrie a metà campo. Di certo servo o altri acquisti per migliorarci e puntare ai primi 4 posti.
P.s. questo esaltare plizzari dappertutto non lo capisco.... 24 gol subiti in 9 partite in primavera quest'anno...
l'articolo che Vi linko è molto interessante e come sempre ben documentato a differenza della stampa mainstream... un po' preoccupa, ma non fasciamoci la testa, e comunque ribadisco il fpf fa schifo !
RispondiEliminahttp://www.ultimouomo.com/il-portafoglio-dellinter/
“A noi Sabatini non dice nulla, attacca il telefono in faccia”. :D
RispondiEliminaE fa bene :-)
EliminaOcchio che si parla di CR7 via dalla Spagna ;-)
Un pensierino lo farei:con una colletta e un mutuo lo prendiamo. Poi mi andrebbe bene anche Borja Valero.
EliminaTi dirò...l ultimo cr7 è un grande finalizzatore... Ma lontano dalla porta ha perso parecchio, A quel punto preferirei messi
EliminaAdesso seriamente: Borja Valero era veramente un signor giocatore e lo volevo dai tempi del Villarreal, pero' adesso non ha piu' senso.
RispondiEliminasperiamo in Matuidi
RispondiEliminaAspetterei saggiamente la prima settimana di luglio ;)
RispondiEliminaIo Donnarumma non lo voglio. Evidentemente non per questioni tecniche, non mi piace pensare a un ragazzo milanista che gioca per l inter, così come odierei il contrario.
RispondiEliminaIo ero convinto che avessimo preso segretamente Messi, invece mi tocca accontentarmi di CR7.
RispondiEliminaA meno che non arrivino entrambi....
Messi lo volevamo prendere nel 2006.. sarebbe cambiata la nostra storia forse... Non si sa se in meglio o in peggio
EliminaMarco: un terzo dei nostri giovani tifa Milan. Un terzo juve. Più o meno..
RispondiEliminamarco secondo me non vive nel mondo reale
RispondiEliminaTra l'altro magari Donnarumma in realtà tifa Inter.
RispondiEliminaNuovo post online: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/06/inter-nazionali-11-13062017.html
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