martedì 13 marzo 2018

Il successo, amaro e problematico, di Spalletti: Inter - Napoli 0-0

Nella foto (fonte: calciomercato.com) Marcelo Brozovic contrasta il centrocampista del Napoli Jorginho. Il numero 77 nerazzurro è stato uno dei grandi protagonisti della sfida contro il Napoli. Questo il giudizio di Luciano sulla prestazione del giocatore: "Ho sempre ritenuto, anche quando veniva subissato di fischi e insulti dal... suo pubblico, che è il più forte centrocampista di cui al momento disponiamo. Infatti per me è il più completo: ha corsa e cambio di passo, molta mobilità, sa contrastare (record di palle recuperate, 11), ha anche visione di gioco e buona tecnica. Gli mancano due cose per essere un top: la continuità e la saldezza caratteriale, in quanto le sue prestazioni dipendono troppo dalle prime giocate e quindi dal clima che si crea. Contro il Napoli ha dato quasi il suo meglio. Ha corso più di tutti e alla velocità media più elevata. Solo in un’occasione per eccesso di altruismo (non di coraggio nel prendersi i rischi, perché quello non gli manca) non ha provato il tiro in una situazione che poteva anche dirgli bene."

Sono tra quelli che ieri all’uscita di San Siro erano contenti.

Non tanto per il risultato (in fondo si poteva anche vincere, con meno sfortuna: il palo, l’errore arbitrale su Perisic ormai solo a tu per tu con Reina…) ma per la prestazione.

Per aver ritrovato contro un Napoli che resta fortissimo e non a caso ha 18 punti su di noi, destinati pure ad aumentare, ed è giustamente celebrato da tutta la critica, una prestazione da squadra di ottima caratura.

La mia lettura della partita non è assolutamente in contrasto con quella di Spalletti che a sorpresa (poi ci ritorneremo) ha parlato di poca qualità.

Se noi avessimo la qualità del Napoli saremmo alla pari degli azzurri partenopei.

Anzi, per come fa giocare la squadra Spalletti, probabilmente saremmo davanti a loro.

Noi abbiamo fornito una buonissima prestazione proprio perché, essendo inferiori a loro sul piano della qualità, abbiamo giocato da squadra, un match intensissimo, estremamente efficace là dove c’erano i presupposti per questo e con lacune in quei settori dove l’organizzazione e il gioco collettivo non bastano a supplire alle lacune individuali.

Lo so che usciranno i soliti esteti a sostenere che è facile difendersi e chiudere gli sbocchi, molto più difficile (e più… bello) è attaccare in massa.

Ma di questi, sinceramente non mi curo.

  1. Se fosse vero, quasi tutte le squadre che hanno perso contro il Napoli avrebbero chiuso almeno 0-0 attraverso il… non gioco.
  2. Se fosse vero che attaccare in massa è troppo più bello e soprattutto più efficace, il Napoli, con i suoi grandi giocatori offensivi avrebbe segnato 4 o 5 gol e ottenuto una decina di occasioni.

In realtà il gioco più bello è quello più efficace e il gioco più efficace è quello che ti consente di esprimere al meglio le tue caratteristiche.

L’Inter ha attaccato in massa contro Udinese e Sassuolo, ma quel gioco non mi è piaciuto molto, alla fine.

Ma c’è di più. L’Inter ha fatto molto bene con le grandi, fino ad ora e male con le medio piccole: sul piano dei risultati ma anche del gioco.

Forse perché a prescindere da quale sia il gioco che piace di più, non ha le caratteristiche tecniche per praticare un gioco spumeggiante.

Dunque non è l’attaccare più o meno, o il possesso palla maggiore, l’elemento da ricercare, ma una squadra deve esprimere al massimo le sue qualità.

Poi se l’avversario è migliore, si perde. Ma senza essersi immolati, avendo combattuto. Con le proprie armi.

Se invece, facendo il meglio che si  può, pareggi o vinci, pur contro un avversario qualitativamente superiore, hai disputato una grande partita, quella che era nelle tue possibilità.

Inter - Napoli secondo me è stata la dimostrazione definitiva della bravura di Spalletti, della discreta bontà della rosa, con i suoi pregi e i suoi limiti.

E’ stata la partita emblema del nostro campionato.

Individualmente, quasi tutti hanno reso a un livello buono, per loro. Un paio di giocatori hanno proprio fatto il loro top, 3- 4 in altre occasioni avevano fatto meglio.

Ma questo vale probabilmente anche per il Napoli, per tutte le squadre in tutte le partite.

L’analisi va condotta sulla squadra, sulle sue possibilità.

In fase difensiva, Skriniar ha giocato una spanna sopra tutti gli altri, ma con un sistema difensivo non efficace non sarebbe bastato per evitare di prendere gol

In fase di costruzione Brozo ha dato il suo massimo e Rafinha certamente il massimo che può dare oggi.

In fase di ripartenza e conclusione gli attaccanti (escluso forse Icardi) hanno dato quello che è nelle loro corde.

Solo che un’accorta organizzazione difensiva può supplire ai limiti di uno o due difensori, mentre non esiste organizzazione offensiva che consenta a chi non ha scatto di averlo, a chi non ha dribbling di averlo, a chi non sa inserirsi o non ha tiro da fuori di averlo.

Se hai degli esterni che sanno andare via in progressione, con un gioco lineare e un attaccante che sa battere a rete di prima intenzione, non puoi organizzare un gioco diverso, devi solo sperare che i tuoi trovino la giornata extra, come qualche volta accade.

Stessa cosa se dietro molti dei tuoi uomini di rottura, non hanno i piedi per uscire con palleggi sullo stretto dal pressing alto e asfissiante degli avversari, perdono spesso palla, giocano sul loro portiere poi costretto a rischiare o a rinviare lungo.

L’Inter ha dato il massimo possibile perché le scelte organizzative e persino degli uomini operate da Spalletti sono state ottimali.

Tre giocatori di difesa su 4 hanno qualità di tocco che consentirebbero loro di giocare in ogni squadra del nostro campionato.

A centrocampo ha messo un interditore, indispensabile e non è colpa sua se non ha un interditore che sappia anche costruire a un certo livello.

Ma accanto gli ha messo il reietto, spregevole, discontinuo e lavativo Brozo, l’unico capace di dare ritmo, intensità, grinta, copertura e un po’ di qualità nonché tempi di inserimento.

A fianco a lui Rafinha, piedi in grado di creare, ma mobilità per il momento ridotta.

Un mix che meglio non si poteva trovare al momento nella nostra rosa.

Davanti ha messo i giocatori che aveva, con le loro qualità e i loro limiti, perché non ne aveva altri.

Fa sorridere il paragone Eder - Icardi, mentre l’utilizzo di Karamoh, minuto più minuto meno è quello che qualunque allenatore avrebbe disposto nella circostanza. Magari i tifosi no.

Ricordo per esempio che un talento come Pjaca la juve l’ha mandato a maturare altrove, senza avergli mai fatto provare la prima squadra.

Secondo me Spalletti ha dimostrato che nessun allenatore, neppure… Sarri, con questo gruppo avrebbe saputo ottenere di più.

Ha lottato alla pari o meglio con tutte le grandi, quando ha potuto giocare in modo funzionale alle caratteristiche dei suoi.

Ha giocato male e perso punti quando ha dovuto giocare in un modo che non è nelle prerogative migliori dei suoi.

Al di là della singola scelta ha sempre letto bene le situazioni e le condizioni individuali degli uomini da mandare in campo; ha scontato anche il calo di concentrazione inevitabile in una stagione e particolarmente doloroso per le squadre che non sanno nasconderlo con la qualità.

Se noi giocassimo le prossime partite come contro il Napoli, a parte quella contro la juve, le vinceremmo tutte.

Ma non sarà così, perché non si può essere sempre al top della concentrazione e dell’intensità

Ieri il Napoli ha giocato, diciamo al 70% delle sue potenzialità e nelle restanti partite dovrebbe complessivamente migliorare.

Noi abbiamo giocato al 90% e sarà quasi impossibile mantenere sempre questo livello.

In fondo quando a precisa domanda il mister ha risposto: cosa mi aspetto a Genova con la Samp? Non saprei, troppe volte dopo aver raggiunto un certo livello (non eccelso, per carità, ma buono, ndr.) abbiamo fatto un passo indietro.

Ah, un‘ultima considerazione su questi argomenti: ho letto in rete che la colpa di Spalletti sarebbe stata quella di non aver dato alla squadra schemi offensivi più efficaci.

Premesso che la palla la devono portare avanti con rapidità tra gli altri, i D’Ambrosio, i Gagliardini, o i Vecino, ecc.; considerato che gli attaccanti sono comunque solo Candreva, Perisic, Icardi, Eder: con altri schemi questi giocatori avrebbero trovato estro, fantasia, dribbling secco, giocate spumeggianti capaci di travolgere le difese?

Diciamo la verità: la squadra è solo buona, sta facendo un po’meglio del campionato che molti di noi avevano previsto sulla base di un’analisi tecnica dei singoli.

A dieci giornate dalla fine siamo ancora in lotta con discrete possibilità (almeno numeriche) di raggiungere  l’obiettivo qualificazione in CL.

Molti di noi, proprio da un’analisi tecnica e dal ricorso alla storia (gli attaccanti sono gli stessi dello scorso anno, per esempio) avevano detto che sarebbe stata decisiva la quantità di punti persi contro le medio-basse.

E così sembra essere.

Le dichiarazioni di Spalletti

Premetto una considerazione: avevo solo letto le dichiarazioni di Spalletti nel post partita e mi avevano colpito.

Poi le ho ascoltate in registrazione e, pur se la sostanza non muta mi sono sembrate meno drastiche.

Resta però un fatto, una domanda.

Per un lunghissimo periodo Spalletti ha sempre difeso pubblicamente la qualità della squadra e tutti i singoli.

E’ arrivato a parlar bene non dico di Icardi, ma di Santon e Nagatomo.

Addirittura dopo poco meno di 20 partite quando eravamo primi e avevamo vinto quasi sempre, diceva che il suo problema era perché avessimo fatto, accanto a tutte vittorie, un paio di pareggi.

Il tono dei suoi discorsi ha registrato i primi cambiamenti dopo la fine del mercato di gennaio, in coincidenza del fatto che stavamo inanellando una serie negativa e che non gli erano probabilmente state mantenute alcune promesse di rafforzamento.

Ma in nessun caso era arrivato a una così netta ammissione di inferiorità (pubblica!) della qualità del suo gruppo rispetto alla rivale incontrata.

In rete ho letto critiche al mister per averci a suo tempo ‘perculati’.

A mio parere un mister nelle dichiarazioni pubbliche non è tenuto a dire la “verità”.

Il compito di un allenatore è dire pubblicamente le cose che ritiene gli consentano di tenere unito e motivato al meglio il gruppo che sta dirigendo.

Per esempio, quando HH sosteneva, in polemica con tutti, che Masiero era il terzino più forte al mondo, non lo pensava di certo ma non ‘perculava’ i tifosi.

Cercava di infondere in Masiero un’autostima e una sicurezza che poi… gli consentivano di non far toccare palla ad Hamrin.

E chi ha praticato uno sport (specie se di squadra) sa quanto pesino questi fattori psicologici.

Dunque in ogni situazione un allenatore deve dolo preoccuparsi di dire quello che ritiene più idoneo a perseguire i suoi obiettivi di rendimento della squadra.

E Spalletti è troppo navigato per essersi lasciato trascinare da un impulso improvviso, da uno sfogo.

Allora quale può essere la causa di questo repentino cambiamento di indirizzo?

  1. Fare  pressione sulla società.
  2. Dimostrare dopo una partita preparata in modo esemplare che lui non ha colpe, che sta tirando fuori il massimo.
  3. Di conseguenza preparare una prossima rottura.
  4. Una rottura con il gruppo squadra (o con alcuni elementi), accompagnata dalla consapevolezza di un obiettivo non più perseguibile (la CL).

Io non so dare una risposta, ma osservo che la prima ipotesi potrebbe essere abbastanza convincente.

Sempre che le notizie siano vere avremmo bloccato alcuni giocatori che ci farebbero migliorare (Lautario, De Vrji, Asamoah, forse Bernard o qualche altro, tipo Di Maria e di nuovo Pastore, o Vidal) ma la società starebbe tentennando sui costi.

In questo caso una denuncia pubblica dei limiti di qualità di alcuni giocatori della rosa potrebbero mettere la società stessa di fronte a un aut aut  assai critico.

Questa ipotesi però potrebbe anche implicare un deterioramento dei rapporti con la società (o con qualcuno della società).

La seconda ipotesi, unendosi eventualmente alla terza, sarebbe la peggiore.

Ripartire senza Spalletti, che secondo me ha fatto fino ad ora tutto il possibile, vorrebbe dire finire male la stagione e ripartire da zero nella prossima.

Con scarsissime possibilità di ‘lusingare’ qualche allenatore di valore riconosciuto.

La terza ipotesi sembra smentita proprio dalla prestazione fornita dai ragazzi contro il Napoli, perché di tutto li si può accusare, tranne che di aver dato il massimo (persino i… lavativi Brozo e Perisic).

Ma la smentita più convincente l’aspettiamo dalla prossima partita a Genova contro la Samp.

Insomma nessuna delle spiegazioni appare convincente, in attesa della prossima puntata.

La partita

Come ho accennato prima, il mister schiera la formazione più realistica al momento.

I difensori sono ormai i 4 titolari indiscussi, a centrocampo si è scelto il mix  più completo e sulla carta idoneo a contrastare i partenopei, con un incontrista in grado di reggere fisicamente anche lo scontro con  Hamsik  e di proteggere la difesa; due giocatori in grado di fa ripartire l’azione per tecnica e velocità l’uno (Brozo) per tecnica l’altro (Rafinha).

Ai limiti di dinamismo (provvisori?) di Rafinha dovevano a turno provvedere Candreva e Perisic facendo densità in fase di non possesso.

Davanti non c’erano scelte, una volta risolto il dubbio davvero complicato tra Icardi e il quotatissimo Eder…

E’ stata una partita a scacchi, ha detto qualcuno, e nel primo tempo, finché le energie soccorrevano e le squadre non si sono allungate, è stato proprio così.

Equilibrio totale, se naturalmente non ci si fa ingannare da dati innocui e anzi nefasti come il possesso palla.

Se tu tieni palla per 30 minuti su 45 e non fai un tiro in porta, significa che della palla non sapevi cosa fartene.

Che non è una bella cosa.

Comunque per come l’ho vista io, primo tempo equilibrato, poi nei primi venti minuti della ripresa leggera supremazia nostra quando abbiamo provato a vincerla, ma abbiamo sbagliato qualche ripartenza da… suicidio, con tanto campo aperto e tocchi errati

Infine siamo calati e il Napoli ha avuto qualche occasione in più anche se in contropiede abbiamo avuto con Perisic la migliore palla gol, sventata con un intervento miracoloso… dall’arbitro.

La cronaca, che naturalmente non considera il salvataggio arbitrale mi sembra confermare la mia lettura e comunque risulta molto scarna e sintetica.

  • Al 12’ Hamsik da fuori tiro debole e centrale.
  • Al 17’ Icardi si invola ma Allan lo stende. Ammonito.
  • Al 37’ gran tiro a giro di Candreva fuori di poco.
  • Al 40’ Perisic per un soffio non arriva a deviare in porta un cross di Candreva.

  • Al 3’ del st tempo il clamoroso palo di Skriniar.
  • Al 6’ Insigne prova un tiro a giro che esce di poco.
  • Al 22’ Mertens per Insigne, il cui scavetto finisce alto.
  • Al 26’ Mertens da fuori a lato non di molto.

I dati statistici sembrano confermare il sostanziale equilibrio che si è visto in campo.

Infatti se è vero che il possesso risulta largamente a loro favore (64 a 36, ma sappiamo che questo dato quasi sempre è nefasto), le parate sono 1 per parte, come i tiri in porta (2 a 2).  Per noi però c’è un palo.

Le occasioni sono 1 a 3 per loro e gli assist 1 a 2.

Equilibrio sui falli fatti (8 a 9) e sulle palle perse (51 a 51).

Invece a sorpresa le palle recuperate sono a nostro favore: 48 a 34, come pure le ripartenze da recupero (10 a 8).

Noi più lanci (16 a 5) mentre per quanto riguarda gli attacchi è molto negativo per noi, quello riferito agli attacchi centrali (solo 3 su 24). Siamo usciti praticamente sempre e solo sulle fasce.

Più volte ho segnalato come a mio parere il valore dei dati non sia sempre significativo.

Su queste cifre ad esempio non si capirebbe la polemica di Spalletti sulla nostra qualità modesta, comprovata da ripartenze abortite in situazioni favorevolissime.

Ma naturalmente se abbiamo perso lo stesso numero di palle e addirittura ne abbiamo riconquistate di più, contano le situazioni di gioco in cui le abbiamo perse e il modo in cui abbiamo sfruttato (o non sfruttato) quelle riconquistate.

Nel secondo tempo abbiamo davvero avuto la possibilità di far male, quando un cambio di campo profondo, se ben effettuato, poteva metterci davanti al portiere. E in quelle 3-4 occasioni, abbiamo sbagliato banalmente.

In conclusione, ripeterei che sulla partita si può dare la valutazione che si crede, ma restano i fatti che loro hanno più qualità dal centro campo in su, ma che noi abbiamo giocato in modo tale che, se sapessimo ripeterci nelle partite che mancano, ci terrebbe in corsa per il sogno CL.

Le pagelle individuali

Handanovic: direi senza voto, non avendo fatto un solo intervento impegnativo. Però il suo modo di giocare la palla, con i piedi, ha messo a rischio le mie coronarie. 6

Cancelo: dal mio punto di vista, molto soggettivo questa era una delle prove decisive per capirne il livello reale. Nel primo tempo gioca nella sua posizione, a destra. Attacca poco, ma il suo avversario, Insigne, non si vede mai. Il portoghese viene aiutato dalla efficace disposizione della squadra, ma supera il mio test personale. Poi a sorpresa viene spostato a sinistra. Spalletti ha spiegato perché: Perisic doveva entrare nel campo a dare intensità e Cancelo poteva spingere più di D’Ambrosio. Invece Cancelo sbaglia 3-4 giocate che potevano davvero risolvere la partita. Ha l’alibi di essere in una posizione che non gli è familiare, ma curiosamente gli errori più gravi li ha fatti quando doveva aprire il gioco con il destro. Dopo Insigne è il giocatore che ha perso più palle (7). Credo si sia trattato di una situazione contingente e mi sembra che comunque, soprattutto per personalità  grinta e tecnica ha superato agevolmente… il mio test. 6.5

Skriniar: faccio una proposta (sperando che non porti sfiga), d’ora in poi non compiliamo più la pagella per lui. Scriviamo solo: vedi partite precedenti. Maestoso e inappuntabile come sempre. 8

Miranda: conferma che sa giocare a calcio come pochi difensori visti a San Siro negli ultimi anni, ma ribadisce anche di aver iniziato il naturale processo di flessione atletica e, in qualche situazione si dimostra un po’ superficiale e troppo sicuro di sé. Il problema però non è certo lui. 6.5

D’Ambrosio: nel primo tempo, a sinistra, annulla Callejon ma non spinge quasi mai. Passato a destra, forse non solo per sua responsabilità, si lascia bruciare un paio di volte da iniziative pericolose di Insigne, che invece Cancelo aveva contenuto bene. Può aver contato la flessione di Candreva nei rientri e i cambi che hanno interessato il suo settore. Conferma comunque di non essere un top nel ruolo, ma che in caso di necessità può dare un certo affidamento. 6+

Gagliardini: ormai i suoi limiti in fase di costruzione del gioco sono evidenti a tutti, anche a coloro che dopo le prime prestazioni si erano un po’ illusi. Però in questo contesto di squadra è prezioso e la scelta del mister si rivela azzeccata. Per fisicità, cattiveria agonistica. E’ il secondo, dopo Brozo, per numero di palle recuperate (9) Dopo di lui Skriniar e solo quarto Hyasaj, primo napoletano, con 6. Chiaro che una squadra di vertice possa aspirare a qualcosa in più (tutti i  centrocampisti napoletani gli sono superiori, ad esempio, in fase di costruzione), però il suo contributo in questa partita si è sentito ed è stato importante. Doveva contrastare Hansik e direi che ha vinto il duello. 7

Brozovic: Ho sempre ritenuto, anche quando veniva subissato di fischi e insulti dal... suo pubblico, che è il più forte centrocampista di cui al momento disponiamo. Infatti per me è il più completo: ha corsa e cambio di passo, molta mobilità, sa contrastare (record di palle recuperate, 11), ha anche visione di gioco e buona tecnica. Gli mancano due cose per essere un top: la continuità e la saldezza caratteriale, in quanto le sue prestazioni dipendono troppo dalle prime giocate e quindi dal clima che si crea. Contro il Napoli ha dato quasi il suo meglio. Ha corso più di tutti e alla velocità media più elevata. Solo in un’occasione per eccesso di altruismo (non di coraggio nel prendersi i rischi, perché quello non gli manca) non ha provato il tiro in una situazione che poteva anche dirgli bene. 7.5

Rafinha: ha confermato quello che quasi tutti sapevamo. Tecnica e fantasia sopraffina, doti che se a breve saranno supportate da un aumento della velocità e dell’intensità potrebbero aiutare il nostro centrocampo a un salto di qualità. Che gli manchi qualcosa, al momento, è evidente, altrimenti il barça non l’avrebbe ceduto così a cuor leggero. E’ un giocatore importante, speriamo che nell’arco di 3-4 partite possa diventare importantissimo. 6.5

Candreva: inizio scoppiettante, le prime iniziative insidiose sono sue e comunque è un punto di riferimento per le nostre poche azioni offensive. Fa bene anche in fase di ripiegamento, come dimostra il fatto che per tutto il primo tempo Cancelo  controlla senza soverchie difficoltà le avanzate di Insigne. Sembra avviato sulla strada di ritrovare la buona condizione del girone d’andata. Forse dà tutto nella prima ora e alla distanza cala visibilmente. 6+

Icardi: non gioca molti palloni, ma solo in aprte questo è sua responsabilità, come dimostrano i pochi attacchi centrali tentati dall’Inter (3 su 24). Giocando sulle ripartenze è evidente che gli esterni, che hanno cordsa lunga, siano più spesso cercati. Però se sei il terminale unico di una manovra monocorde vieni bloccato più facilmente, a prescindere dalla tua prestazione. E’ migliorato nel dare una mano alla squadra e gli riescono alcuni appoggi importanti. Se non fosse stato abbattuto da Allen mentre si involava, nel primo tempo o se l’arbitro non avesse fermato Perisic ingiustamente, quando stava per fargli segnare a porta vuota, oggi faremmo su Maurito discorsi diversi. Poi, i limiti che a sorpresa Spalletti gli ha riconosciuto, li conoscevamo da sempre, senza bisogno di essere… Fabio. Però in termini di prolificità riesce a reggere il confronto con… Eder. 6+

Perisic: è forse il caso di maggior divergenza tra le mie valutazioni e quelle di altri amici del blog. Io non l’ho visto affatto male, mi è sembrato in ripresa. Gli spunti vincenti sono ancora troppo pochi rispetto a quelli dei periodi migliori, ma l’impegno , il sacrifico, l’essere stato sempre dentro la partita dal mio punto di vista sono indiscutibili. Certo, il confronto con Insigne (che comunque si è procurato un paio di palle gol contro la sola di Ivan stroncata per altro dall’arbitro) è a favore del napoletano. Ma che Insigne sia più brillante, Perisic più solido è scritto nelle loro caratteristiche strutturali. Come spunto di velocità è stao il migliore dei giocatori in campo. Sono convinto che vada sostenuto e che alla sua crescita nelle ultime partite si leghino diverse nostre speranze. 6+

Eder: si dà da fare, con la consueta volontà e con la solita scarsa lucidità. 6-

Borja: nel poco tempo che gioca, si rende prezioso. sv

Karamoh: ha due palle sfruttabili ma le gioca alla… Barbosa. D’accordo con poco tempo, se sei giovane e entusiasta ti capita di voler strafare. Ma conferma che al momento non può partire titolare, almeno nelle grandi sfide. sv

Spalletti: La sua squadra ha limiti evidenti, insieme a discrete qualità. L’ha portata sino ad ora ad avere uno score positivo contro TUTTE le prima otto in classifica. Credo non sia successo da anni. Per me non è colpa sua se manca la qualità (offensiva in senso lato) per disporre agevolmente delle squadre  che si difendono e ripartono. Contro il Napoli le sue scelte meritano un 8

Luciano Da Vite

50 commenti:

  1. Nn concordo su tutti i voti dati ma poco importa, personalmente ho visto giocatori con grande voglia, con evidenti limiti ma con grande voglia, i Candreva i Gagliardini i Rafinha e soprattutto Brozovic, criticatissimo da tutti che se ha indotto il buon Spaletti a schierarlo titolare vuol dire che anche in allenamento ha dimostrato, usciamo da una partita in cui tutti ci davano sonoramente sconfitti ed invece a dieci partite dalla fine siamo ancora qua, secondo me il messaggio si Spalletti arriva nel momento perfetto, siamo ad un crocevia, siamo assolutamente in lizza per la Champions quindi cari ragazzi se avete tutte le qualità di cui venite accreditati è ora che le tirate fuori e se non riuscite a mostrarle bhe allora società è ora che prendi atto che questa squadra ha evidenti limiti tecnici, io credo che siamo ancora padroni del nostro destino ma dobbiamo vincere e per vincere serve qualcosa in più dai giocatori la davanti perché in difesa ci stiamo comportando molto bene

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  2. a Spalletti bisognerebbe fare un monumento

    le dichiarazioni io le condivido in pieno e penso (e spero) che le abbia fatte per dare una scossa a tutti visto anche che solo con la carota non si è ottenuto nulla

    se siete in disaccordo con Spalletti in pratica state giustificando i giocatori e la società..

    come sempre detto se non dovessimo arrivare in champions terrei Spalletti e gli darei carta bianca

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  3. spero che abbiate ragione, io da buon seguace del caro Josè, non ho mai visto ottenere quel qualcosa in più che ti porta ai risultati con attacchi alla squadra, almeno non in pubblico.
    Spero fortemente di sbagliarmi, ovvio

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  4. Dichiarazioni dell'agente di Martinez;
    : se ne andrà icardi, sarà il numero 9 dell'inter.

    Però poi parla di prestito da valutare a dicembre...
    Sembrano molto confusi

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  5. @luciano
    Se domenica Barbosa avesse giocato, magari avremmo vinto la partita

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  6. Io ci andrei piano su Martinez. Cioè... adotto il vecchio motto, "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Non vorrei poi dopo sentirmi scottato dal mancato arrivo. Finché non c'è l'ufficialità...

    Interessante il tuo giudizio su Cancelo, Luciano, che io invece non ho giudicato positivamente nel mio post, ma le tue considerazioni sono molto interessanti e giuste. Comunque non ha giocato male, diciamo che io non sono ancora del tutto convinto dal giocatore... penso che debba crescere e comunque può farlo. Se rimarrà a fine stagione non mi dispiacerà di certo (se poi è vero, come pare, che arriverà anche Asamoah a zero avremmo almeno tre esterni di difesa affidabili contando anche D'Ambrosio... che non poco).

    Su Perisic io sono d'accordo con te sulle sue caratteristiche e il confronto con Insigne. Due giocatori diversi... sarebbe bello avere anche Insigne per ampliare il nostro ventaglio di possibilità ma non dico che Insigne gli sia in assoluto superiore. Non so però se Ivan sia in ripresa, mi sembra che gli manchi proprio quello spunto nell'uno contro uno. Tatticamente e come dedizione alla causa ci siamo, ma quando deve dare quella sterzata finale... manca qualcosa e non riesco a capire quanto sia un fatto di convinzione e quanto un fatto di poca brillantezza sul piano fisico. A occhio direi che il problema è il secondo, però perché da così tanto tempo? Forse tutte e due le cose assieme lo hanno fatto "scoppiare", non so, comunque ovviamente spero si riprenda presto... anzi prestissimo.

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    1. Se non arrivasse sarebbe una tragedia tecnico sportiva e di immagine..ausilio dovrebbe dimettersi immediatamente.

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    2. Semplicemente non vorrei che si verificassero situazioni che abbiamo già visto in passato. Non ricordo se Ausilio abbia effettivamente comunque mai parlato del giocatore. Cioè non lo ricordo, ma ricordo ovviamente che lo ha visto giocare dal vivo. Mi domando se tutto questo tam-tam su Martinez provenga da fonti societarie oppure è altro.

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  7. Si è spento Luigi Necco. Mio concittadino e una persona di carattere gioviale e genuino ma soprattutto una persona per bene. Grande giornalista non solo sportivo e per me un punto di riferimento. Volevo ricordarlo anche su queste pagine con grande affetto. Possa riposare in pace.

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  8. ...domenica sera, nel post-patita, Spalletti (del quale sono estimatore della prima ora...per le capacità tecniche) ha sbroccato....tant'è che ieri sera ha fatto marcia indietro...speriamo che sia stato utile, almeno!

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    1. E' una spiegazione. Io non credo che un professionista abituato a tutto come lui dica cose che non ha meditato a lungo

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  9. Io purtroppo la vedo differente su Perisic, io vedo un ragazzo differente rispetto ad inizio stagione, sembra che abbia mentalmente mollato, non mostra più in campo quella determinazione da killer che mostrava fino a qualche mese fa. Non so se il suo obbiettivo è il mondiale o non infortunarsi per poi cambiare squadra quest'estate. Però penso che a questo punto Karamoh possa prendergli il suo posto da titolare se l'apporto è quello, soprattutto con le piccole. Karamoh lo schiererei già contro la Sampdoria.
    Ah ecco una cosa che non mi piace, Karamoh ha perso un contrasto con Koulibaly (probabilmente il peggior cliente nell'1 vs 1 nel nostro campionato, addirittura penso un filo sopra a Skriniar per via di parecchia esperienza) ed uno con Mario Rui, piano a dargli del "nonpronto" per cinque minuti di partita (non ce l'ho con te Luciano).
    Tra l'altro, un parere puramente personale, è proprio dalla palla persa con Mario Rui che il francese mi ha dato notevoli speranze sul suo futuro, semplicemente non si è arrabbiato con il guardalinee oppure se ne è andato via dalla linea laterale con aria mesta, no lì Karamoh si è infuriato con se stesso, ha capito da solo che può fare molto meglio, il fatto che sia lui stesso a chiedere di più mi fa veramente ben sperare.

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    1. Matteo, io do del non pronto a certi livelli a karamoh, non per i 5 minuti di partita, am perché Spalletti che sa cosa può dare lo ha messo solo a 5 minuti dal termine.
      Perisci ha sempre avuto una sola giocata possibile: l'accelerazione per raggiungere il fondo è metterla, o la sterzata improvvisa con lo stesso sbocco. Non ha mai vinto un dribbling, non è mai andato in mezzo fare l'uno due sul breve per concludere da posizione di centro area, ecc. Un gioco monocorde che ormai è abbastanza facile da limitare. basta opporgli uno veloce e concedergli solo l'esterno campo. resta un giocatore forte, non irresistibile, dobbiamo abituarci

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    2. Analisi perfetta Luciano. Penso le stesse cose

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  10. I dati dicono ma non dicono tutto. Molti critici di fede napoletana indicano Insigne come il migliore del Napoli (Skriniar per l'Inter); eppure Insigne è il giocatore che ha perso più palloni.. Evidentemente nel modo di giocare e gestire il ruolo di Insigne le palle perse vanno accettate.
    Andrebbe fatto per tutti, a cominciare da Gagliardini. Che non è e non deve fare il play. Certo, tutti vorremmo un interditore che alle qualità difensive di Gagliardini aggiunga anche qualità di impostazione.
    Domenica se avessimo sdoppiato Rafinha e, al posto di Gagliardini, avesse giocato Rafinha bis, io credo avremmo perso.

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    1. ...perfettamente d'accordo....anche i numeri (soprattutto nel calcio...) vanno interpretati. Su Gagliardini...che non fosse un trequartista (con non lo era Kondogbia....) è notorio da sempre...ogni giocatore va utilizzato e valutato per quelle che sono le sue caratteristiche che, fra un po' arriverà quello che rimprovererà a Skrinir di no essere arrivato in doppia cifra, come marcature....

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    2. Dai, come pali è a metà dell'opera ;)

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    3. Sul fatto che le cifre nel calcio dicano poco, con me, Amstaf, sfondi una porta aperta. tranne quelle dei punti fatti, dei gol segnati e di quelli subiti

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    4. Sui punti fatti in primis, sui goals fatti/subiti un attimo dopo, la porta (sfondata) diventa un PORTONE...

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  11. -Mourinho, botta e risposta con De Boer: "E' il peggior allenatore della storia della Premier"

    Il tecnico del Manchester United risponde all'olandese, che l'aveva criticato per lo scarso utilizzo di Rashford: "Con Frank avrebbe imparato a perdere, perché ha perso ogni partita..."

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  12. misteriosa invece la vicenda De Vrij con il Coni...oltre che misterioso rimane ancora il suo futuro.
    Speriamo bene per entrambe le cose

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  13. dopo un atalanta Inter Mourinho ne ha dette di ogni.. a giocatori che avevano vinto il campionato..

    Spalletti ha difeso la rosa dal primo giorno (ricordate Ranocchia??) gli elogi a Dalbert Santon Nagatomo Gagliardini Eder e tutti quelli più "scarsi"

    ora probabilmente vedendo che fanno il minimo indispensabile non rischiando mai la giocata vuole forzare per ottenere una reazione


    su Cancelo devo dire che e' cresciuto tantissimo ma domenica molto meglio in copertura che davanti dovee ha sbagliato quasi tutti i passaggi

    è cmq bravissimo veloce tecnico salta l'uomo MA non vorrei che fosse solo fumo.. bravo bravo ma alla fine solo un assist ha fatto

    (fermo restando che se Spalletti lo vuole lo confermerei)

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    1. Wubster se ricordo bene, la cosa era molto diversa: Mourinho criticò sempre atteggiamenti, modi di fare (penso a Mario) dei giocatori, e contro l'alalanta si infuriò per il mancato impegno/approccio sbagliato alla gara dei nostri oltre che se non ricordo male perché alcuni secondo lui erano troppo preoccupati a interagire con la stampa...ma mai, a mia memoria, ha fatto critiche sulla sostanza e mancanza di qualità della rosa (certo, era un'altra rosa...). Io ricordo così

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    2. beh io intendevo che cmq ha criticato dei giocatori che avevano vinto 3(SI PROPRIO 3) campionati consecutivi..

      qui mi pare che stia "criticando" dei giocatori che stanno buttando via 6 mesi di lavoro ottimi

      e ripeto non è possibile difendere i giocatori \ società in questo momento.
      del resto ha provato di tutto e cmq farebbe arrabbiare anche me se faccio vedere gli errori ai giocatori e la settimana dopo sbagliano allo stesso modo

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  14. Io personalmente nelle ultime partite ed in particolar modo con il Benevento ho pensato che l'unico modo per segnare fosse un colpo di testa su cross di Cancelo, purtroppo non per essere ripetitivi ma se osservato i calci d'angolo di Candreva o i cross del buon d'Ambrosio beh la vedo mooolto dura, francamente non concordo neppure sul soprassedere agli errori in impostazione del buon Gagliardini visto che anche Insigne ha sbagliato x passagi, a mio modo di vedere c'è una profonda differenza, Gagliardini sbaglio troppi passaggi che sono apppoggi a 3 metri, insigne spesso sbaglia quando cerca il dribbling o il passaggio che ti possono risolvere la partita se salta skriniar le due volte che si è trovato uno contro uno andava a tirare in porta, direi che la differenza è sostanziale, il buon Gagliardini è giovane e mi auguro dimostri di essere da inter ad oggi secondo il mio modesto parere non lo ha ancora dimostrato, secondo me per paradosso la partita col Napoli ha esaltato i nostri pregi, ottima difesa, le partite successive dovranno dimostrare di aver posto rimedio ai nostri difetti un centrocampo ed una fase offensiva prevedibile e piatta, io mi aspetto novità da Spalletti negli uomini di centrocampo per le prossime partite

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    1. Assolutamente d'accordo, infatti non mi torna una cosa, com'è possibile che dei giocatori di serie A facciano errori simili, errori tecnici e molto spesso non pressati. Che poi la tecnica è l'aspetto più semplice da migliorare.

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    2. Beh... con tecnica e sensibilità nel calcio ci nasci...

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    3. Tassotti anche a fine carriera non aveva lanci sopraffini e tecnica eccelsa. Alcune qualità sono innate.
      Poi so bene degli allenamenti a cui veniva sottoposto tassotti che i primi tempi doveva fermarsi oltre gli allenamenti a tirare in porta mirando dove gli diceva Liedholm... però gli allenamenti migliorano ma si parte da doti innate.

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  15. Sarebbe curioso calcolare quante altre squadre in europa schierano titolari due (centrocampisti) esterni d'attacco; uno con 0 gol all'attivo in tutta la stagione e entrambi a secco sia come gol che come assist nel 2018.

    Il piano di Ausilio di affrontare il campionato senza attaccanti non sembra aver ripagato.

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    1. Sottoscrivo!
      Ausilio non ha colto la lezione di Moratti, che agli interisti ha sempre regalato grandissimi attaccanti. Non so perché, ma adesso all'attacco non ci pensano proprio - si comprano terzini e mediani soltanto.
      Non ho mai visto una squadra nerazzurra tanto sguarnita e impotente davanti. Gli interisti non ci sono abituati

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    2. secondo me, chiedo scusa per l'arroganza, ma è una dichiarazione ridicola. Ausilio ha preso tra gli altri Icardi perisic candreva eder ljajic Jovetic Barbosa e da ultimo sembra lautario. Oltre a quelli che non ricordo. Dai può dire che abbai sbagliato acquisti, non che non abbia voluto prendere attaccanti

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    3. A parte Barbosa, che non ha preso Ausilio (altrimenti sarebbe ancora da noi) gli altri attaccanti (nessuno di loro un campione, qualcuno nemmeno attaccante) sono stati presi due o tre anni fa. Quest'anno se ne sono andati Jovetic, Barbosa e Palacio e al loro posto non è arrivato nessuno. E' arrivato Karamoh, che non è un attaccante. Con Moratti i migliori giocatori erano i centravanti, oggi i centravanti non interessano più.

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    4. Be' ma il giochino di attribuire al direttore i giocatori che rispondono al nostro assunto e negare che abbia preso gli altri ormai è vecchio e non più sostenibile. Direttore e proprietario sono responsabili di tutti gli acquisiti e le vendite. per definizione. Poi, che quando eravamo ricchi potessimo permetterci 3 centravanti e oggi avendo Icardi e pochi soldi da spendere come riserva ci teniamo Eder , ci sta

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  16. Squadra di calciatori ceduti (o non confermati) dall'Inter di recente.
    In porta non sapevo chi altri mettere, e manca un difensore (non mi è venuto in mente).

    Julio Cesar
    Rolando ....... Telles
    Guarin Kondo Kovacic Laxalt
    Barbosa Jovetic Coutinho

    Sei o sette di loro oggi con Spalletti sarebbero titolari.

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  17. Ringraziamo Luciano per il post: al solito fa un'analisi accurata e ponderata di quello che è successo in campo contro quella che secondo me resta la squadra più difficile da affrontare dell'intero campionato.
    L'intervista di Spalletti è invece indice di un evidente scollamento tra la dirigenza, la proprietà ed il mister. Secondo me ha anche sbagliato i tempi, è come voler mettere le mani avanti di fronte ad un risultato finale che potrebbe non essere brillantissimo in classifica.
    Un effetto l'ha avuto: ci ha consegnato una visione del gruppo squadra diversa da quanto egli stesso aveva dipinto ad inizio campionato. Ricordo ancora, e con tanta nostalgia, una sua intervista a conclusione della seconda di campionato in cui avvisava i giornalisti "di avere a disposizione una squadra forte e ve ne accorgerete".
    Le cose cambiano velocemente, ma nel mondo del calcio ancora di più.

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  18. io voglio la coppia Kova Kondo a centrocampo, perciò vedete di farli tornare, purtroppo Cou è impossibile :(

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  19. L'Italia U17 batte 1-0 l'Islanda e, arrivando seconda nel girone, con 6 punti, dovrebbe essersi qualificata per la fase finale. Bene Vergani, più volte pericoloso

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  20. Secondo me non è credibile che Spalletti abbia rotto o voglia rompere con la squadra. Rendiamoci conto che parliamo di persone che al di là degli obiettivi comuni, lavorano fianco a fianco ogni giorno. Come sarebbe possibile questo in una situazione così radicale come rappresentata da alcuni... Io penso che le dichiarazioni non siano casuali ma una precisa scelta, immagino per dare una scossa alla squadra. Altre ragioni avrebbero un carattere autolesionista. Magari pure ammesso se ne voglia andare a fine stagione (non lo pensò assolutamente) perché autosabotare se stesso? Evidentemente pensa e sente che la squadra abbia bisogno di questo o che questo possa avere una funzione strategica di qualche tipo. Sapremo dalle prossime partite se questo darà i suoi frutti...

    Sugli attaccanti secondo me sono stati fatti errori di valutazione. Anche soluzioni low-cost oppure prestiti sarebbero stati meglio che niente. Lo dico consapevole della impossibilità di spendere ma devi comunque completare la rosa. Non dò dell’incompetente a nessuno, però secondo me davanti mancano due giocatori. O almeno un attaccante esterno.

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  21. Nel frattempo il "giocatorino" Banega porta il siviglia ai quarti di champions...

    Ma noi...la poca qualità che avevamo...l'abbiamo venduta (banega, jovetic)

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  22. Banega da noi non faceva un passaggio giusto neppure a 3 metri. Resti pure dov'è, con tutte le mie felicitazioni

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    1. Certo... con ai lati i fenomenali kondo e medel...
      Si intendevano tra piedi buoni

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    2. Non mi hai capito: i passaggi li sbagliava lui, non loro

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    3. La media di passaggi riusciti sia nella propria che nella metà campo avversaria è simile ai nostri centrocampisti di quest anno e dello scorso anno.
      Banega però creava 2,1 passaggi chiave a partita (che creano occasioni da gol)
      Vecino + borja + gaglia insieme ne creano 2,5 (0,9+1,2+0,4)
      Kondo lo scorso anno ne creava 0,4

      A fare il passaggio di due metri facile son capaci tutti... per fare passaggi decisivi servono giocatori di qualita.

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    4. Concordo con te Fabio...pur non giocando titolare in molte partite Banega ha segnato 6 gol e fatto sei assist . Non era certo un mostro di dinamismo ma qualitativamente era di un altro livello (Luciano non ricordo tutti questi passaggi banali sbagliati ,ricordo invece alcune aperture illuminanti come quella a Bologna per D Ambrosio che fece l assist per Gabigol). Io rimpiango sia lui che Mondo che Jovetic che abbiamo sbolognato troppo presto per dar spazio ad Eder (tralascio ogni ulteriore commento)

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  23. Emiliano, ti mando il post sulle giovanili. Decidi tu se pubblicarlo o aspettare che ti invii qualche integrazione su Inter Parma del Viareggio, che si gioca oggi

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  24. Ora lo edito e lo pubblico Luciano. Per la partita di oggi poi se ti va di fare un breve report possiamo pubblicarlo domani o in alternativa se non riesci a farne un post, ne parleremo nei commenti se per te va bene.

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  25. Online il post sulle giovanili: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/03/settore-giovanile-un-buon-fine-settimana.html

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