giovedì 18 aprile 2019

Giovanili Inter: bilancio provvisorio in attesa delle fasi finali

Si avvicina la fine del campionato per le selezioni del nostro settore giovanile. Con questo post cominciamo a fare un "bilancio provvisorio" sul lavoro fatto e sui risultati ottenuti dalle diverse squadre e quindi sullo sviluppo e la crescita dei singoli giocatori.

"Molte indicazioni appaiono difficilmente sovvertibili", mancano solo i responsi principali in termini di risultati numerici in una stagione che per forza di cose non poteva essere irripetibile come è stato nelle due annate precedenti.

Luciano Da Vite comincia l'analisi dalla Primavera del nuovo allenatore Armando Madonna, ritratto nella foto (Inter-News) in compagnia del direttore Roberto Samaden.

Visto che da quando non scrivo di prima squadra sul blog si è creato un clima di concordia e collaborazione costruttiva, senza le polemiche che avevano avvelenato l’ultima fase, ho deciso di concentrare la mia attenzione sul piccolo contributo che posso continuare a dare in tema di giovani.

Tutti i campionati ormai volgono al termine, almeno per quanto riguarda la regular season: mancano ancora i responsi principali in termini di risultati numerici, ma molte indicazioni appaiono ormai difficilmente sovvertibili.

Sapevamo tutti che non sarebbe stato possibile ripetere le scorse due stagioni, perché esistono anche gli avversari, che quando perdono si riorganizzano e anche per quanto concerne i profili dei singoli giocatori non sempre possono essere annate molto fruttuose.
Dando un’occhiata rapida alla situazione complessiva, in termini di risultati, vediamo quanto segue:

Primavera Under 19: al momento è seconda, ma tutto può succedere visti i risultati altalenanti. Si può andare direttamente alle finalissime, ma in ogni caso i play off dovrebbero essere assicurati.

Berretti Under 18: in classifica è indietro, ma per il meccanismo che separa le società di AeB da quelle di Lega Pro, gli uomini di Corti disputeranno la semifinale professionisti. Sono stati abbastanza fortunati in quanto affronteranno l’Ascoli, mentre sull’altro lato del tabellone ci sarà un girone a tre con Atalanta Toro e Sassuolo.

Allievi Under 17: siamo primi matematicamente e quindi ammessi di diritto alla final eight.

Allievi Under 16: siamo primi matematicamente e quindi ammessi di diritto alla final eight.

Giovanissimi Nazionali Under 15: matematicamente esclusi dalle fasi finali dopo un’annata indisponente.

Giovanissimi Under 14: hanno vinto il loro campionato.

Giovanissimi Under 13: hanno vinto il loro campionato.

Giovanissimi Under 13 (Squadra 2): hanno vinto il loro campionato.

Esordienti Under 12: sono primi con 2 punti sulla Pro Sesto che deve recuperare l’ultima partita.

Come si vede, a livello di risultati la situazione resta pienamente soddisfacente (con la sola eccezione degli under 15), in attesa comunque degli scontri finali.

Vediamo dunque come si presenta la situazione a livello di percorso dei singoli calciatori (o almeno di quelli che conosco un po’ di più).

La Primavera dopo un inizio molto incerto, per situazioni anche comprensibili legate al cambio di gestione si è decisamente ripresa, pur senza dimostrare il passo e la concretezza del gruppo che l’ha preceduta.

Nelle prime sette partite infatti abbiamo fatto solo 9 punti.

Nelle stesse sette partite del ritorno, ne abbiamo fatti ben 16 e siamo risaliti sino al secondo posto in classifica (sia pure in teorica collaborazione con la Viola che ha 3 punti di distacco ma una partita in meno).

Arrivare secondi sarebbe fondamentale per evitare i play off, ma non sarà facile perché nelle partite restanti dovremo affrontare tra le altre Torino e Atalanta.

Se in campionato tutto è aperto, nelle altre competizioni (YL, Coppa Italia, Supercoppa), siamo sempre usciti, facendo un’ottima figura (ma questo non è un indicatore del tutto positivo, perché significa che al dunque ti manca qualcosa di fondamentale).

A livello di singoli credo fossimo consapevoli di avere una squadra forte, ma non all’altezza di quella che, almeno inizialmente, ha affrontato la precedente stagione.

Lo prova il fatto che diversi giocatori dello scorso anno stanno facendo molto bene tra i professionisti: Pinamonti, Zaniolo e Zinho addirittura in Serie A; Emmers, Sala, Rover, Valietti, Pissardo, Lombardoni, ed altri, sempre tra i professionisti.

Non è facile al primo anno dopo la Primavera ottenere questi risultati complessivi.

Tuttavia anche sotto il profilo della crescita individuale, la qualità o almeno il rendimento con il lavoro si sono rafforzati nel tempo.

Almeno noi tifosi, già dopo poche partite eravamo consapevoli di avere alcuni punti deboli (relativamente): abbiamo perso qualcuno per strada (D’Amico, Adorante per infortunio), qualcuno è cresciuto oltre le aspettative, qualche altro si è inserito dai Berretti.

Ma in sostanza anche l’ultima partita contro la Samp ha confermato che alla squadra manca qualcosa per essere al top, principalmente a centrocampo, dove non ci sono alternative di valore assoluto ai tre titolari (bravissimi tecnicamente ma con limiti di forza e quindi non ottimali come assemblaggio).

Questo si riverbera a volte sul rendimento della difesa e persino dell’attacco, che è certamente il reparto più ricco e talentuoso.

Fino ad ora 3 squadre hanno fatto meglio di noi in attacco, ben 6 in difesa. Atalanta Torino e Roma hanno fatto meglio in entrambe o quasi (la Roma ha segnato molti gol in più e ne ha subito uno solo in più).

Questo fatto secondo me denota l’esistenza in queste squadre di una situazione di maggior equilibrio e solidità, in gran parte riferibile al lavoro proprio del centrocampo

Riflettendo sull’organico, mi è venuto da pensare che forse la soluzione ideale poteva essere una difesa a tre, con un conseguente 343 o 3412.

Infatti con 3 centrali (Ntube. Nolan. Rizzo) la difesa sarebbe sicuramente più solida.

Sugli esterni avremmo molti giocatori idonei a giocare in quel modulo: Zappa, Persyn, Grassini, Corrado, Colombini.

Si tratta di un ruolo dispendioso perché gli esterni devono percorrere tutto il campo in verticale, ma appunto, l’abbondanza avrebbe consentito turnazioni efficaci.

Il centrocampo a 3+1 avrebbe consentito maggior densità nel mezzo (e quindi maggiore protezione difensiva), ma anche maggior possibilità di sganciamento dei centrocampisti a turno, in modo tale che in fase di possesso, considerato che tutti i nostri esterni sono abili nel saltare l’uomo, avremmo potuto godere su ben 5 ‘guastatori’.

Naturalmente, sono discorsi da tifoso, perché poi nei fatti spesso le cose cambiano poco dal momento che  i moduli sono scritti sulla carta, ma poi i giocatori si muovono secondo le situazioni di gioco

Se passiamo ad analizzare succintamente il rendimento individuale, almeno dei giocatori più presenti, a mio modesto parere di tifoso abbiamo questa situazione:

Dekic: non si può dire che abbia fatto male, anzi. Certamente ha commesso qualche errore importante, ma si è reso protagonista anche di interventi decisivi. Non credevo molto in lui appena arrivato ma devo dire che è in netta crescita. Non mi intendo molto di portieri (voglio dire, ancora meno che per gli altri ruoli…) ma lo considero leggermente inferiore rispetto ai numeri uno delle scorse stagioni: Di Gregorio, Radu e anche Pissardo.

Zappa: ha fatto una buona stagione, confermando la crescita costante, ma a mio parere trattenerlo è stato un errore. Per lui, che poteva fare esperienze più importanti, ma soprattutto per la squadra, perché è dura avere come fuori quota un centrale, un portiere e soprattutto un terzino. Un fuori quota deve far girare la squadra, esserne il perno. Passi per portiere e centrale, ma a quel punto serve sostanza, passo ed esperienza in mezzo. Per lo meno, io la penso così, visto anche che disponevamo già di Grassini e di Persyn. Anche se bisogna ammettere che Grassini era un po’ un’incognita dopo il grave infortunio e Persyn forse non ci si immaginava che fosse pronto subito. In ogni caso bisogna anche ammettere che Gabriele è al momento più forte di entrambi i… concorrenti in fase difensiva.

Grassini: di lui si è già detto implicitamente. Ha recuperato in pieno anche se forse la prossima stagione sarà quella che ci dirà se ci è stato restituito il giocatore che era titolare indiscusso in nazionale e ci aveva fatto sognare. Non ha perso la bravura in attacco anche in spazi stretti, ma per ambire a buoni traguardi deve crescere ancora come potenza atletica: del resto un anno di ‘sosta’ nel lavoro un po’ può averlo penalizzato. Per le sue qualità è da aspettare, non importa se come fuori quota da noi o come prestito per giocare a certi livelli.

Persyn: direi che almeno per me è stata la grande rivelazione della stagione: pur giocando con due anni in meno non ha sofferto affatto deficit di fisicità e di corsa. Tuttavia mi sembra abbia mostrato una certa fragilità organica, nel senso che ha subito troppi infortuni, magari non gravi ma ricorrenti. Anche lui deve migliorare in marcatura, per cui penso che sarebbe l’ideale come esterno con una difesa a tre. Notevole la progressione con e senza palla.

Corrado: è un buon giocatore, certo non un campione, ma uno abbastanza completo, anche se nella spinta si fa preferire rispetto alla fase difensiva. Ha forza fisica tenacia e buona corsa, ha lavorato molto per migliorare e può continuare. Possiede anche un bel calcio di sinistro, tanto che uno degli schemi su calcio d’angolo ripetuti dal mister in allenamento prevede che lui parta leggermente defilato e venga servito, quando stringe, per la conclusione al volo o comunque improvvisa. Certo, con tutto il rispetto non è Marchino, ma di Marchino ce n’è uno solo… E secondo me non è neppure Cagnano.

Colombini: non pensavo che potesse aggregarsi stabilmente alla Primavera, pur conoscendo le sue qualità (corsa, ottimo mancino, capacità di cercare il fondo o di tagliare per favorire la sovrapposizione, buona capacità per l’uno due, estrema serietà e… interismo puro). Il fisico filiforme e molto asciutto mi faceva pensare a un periodo di adattamento organico prima del grande salto. Invece quando ha giocato ha fatto bene, anche se ovviamente contro attaccanti puri con 2-3 anni in più qualcosa ha sofferto in fase difensiva. Normale che, giunti alla fase decisiva della stagione, lasci un po’ il posto a chi è più pronto, ma l’esperienza fatta verrà utile

Nolan: è il capitano e il pilastro della difesa. Quando è arrivato aveva solo forza fisica, ma calcisticamente sembrava piuttosto… inguardabile. Venuto per poche lire, credo sia una delle ultime scoperte del Casi, che amava scovare giovani dilettanti e portarli da ‘costruire’ (Gravillon, Biabiany, ecc.). Oggi è molto migliorato con i piedi, senza essere un centrale raffinato, di testa è difficilmente superabile e governa l’area con personalità e autorevolezza. Farà il professionista e sinceramente all’inizio della sua avventura da noi non lo pensavo.

Rizzo: giocatore dalle straordinarie qualità fisiche e, credetemi, in possesso anche di un buonissimo piede mancino. Purtroppo il destro gli serve poco e in qualche occasione ha pagato questo limite (che comunque è comune a molti e si può superare con l’esperienza nel posizionarsi). Il suo handicap, fin dalle giovanili è stata l’incostanza della concentrazione. Questo limite esiste ancora ma sta rapidamente riducendosi. Originariamente esterno basso di spinta, ha trovato il ruolo in cui la sua fisicità debordante può consentirgli di rendere al massimo. Atleticamente è pronto per un campionato vero, anche se non di primo livello.

Ntube: giocatore rivelazione, forse non per me che ne conoscevo le doti importanti, anche se dubitavo che potesse così precocemente inserirsi in Primavera, senza l’anno di ‘preparazione’ e crescita con la Berretti. Invece oggi è uno dei tre titolari e ha scalzato giocatori come Van den Eynden e forse Serpe, che inizialmente almeno dall’esterno sembravano meglio posizionati. Dei tre centrali è il più elegante, quello che dà del tu al pallone anche se non sempre queste doti bastano a fare un giocatore importante. Non è in difficoltà nell’appoggio e anche sulle palle alte si fa valere, se non incontra proprio… un colosso travolgente. Credo che oggi non sarebbe titolare neppure in Lega Pro, ma è molto giovane e può crescere parecchio come forza esperienza e peso atletico.

Pompetti: Marco fa parte di quella schiera  (ridotta) di giocatori che mi mettono in contraddizione… con me stesso e con i miei convincimenti calcistici. Si sa che per me essendo il calcio uno sport molto duro e atletico, i grandi atleti sono privilegiati. Se uno è un grande atleta e sa anche giocare, è un campione. ‘Pompe’ ha una straordinaria visione di gioco e soprattutto una capacità fuori dal comune di arrivare con i piedi (cioè calciando) dove con la testa ha deciso di arrivare. E’ un metronomo, sa giocare sul corto, sulla verticalizzazione e sulle aperture. Calcia da fermo come forse nessuno attualmente in prima squadra. Non è arrivato, però, e sbaglierebbe se lo credesse. Deve migliorare molto nella fase difensiva (nonostante una grinta feroce), nella modestia, anche di qualche giocata, ricordando che la soluzione semplice è la meno pericolosa e la più efficace. Poi dovrà crescere muscolarmente. Ma sarà soprattutto la testa a dire se diventerà un campione o un buon giocatore.

Gavioli: credo che potrò stupire più d’uno ma se oggi dovessi dire chi secondo me farà più strada tra il fortissimo Emmers e Gavio (di un anno più giovane) direi proprio il ferrarese, leggermente meno qualitativo, ma di sicuro più continuo e sostanzioso. In questa stagione è stato l’unico centrocampista cursore e incursore (anche Burgio ha corsa, ma non altrettanto ritmo e non la stessa incisività nelle percussioni) e quindi sulle sue spalle è gravato molto del doppio lavoro di contrasto e ripartenza. Non è un centrale, come secondo me erroneamente molti credono, almeno non oggi. E’ un tipico mediano-mezzala molto concreto e con un destro non disprezzabile anche se chiaramente non super raffinato. E’ un giocatore che seguirò con interesse nel suo proseguo di carriera.

Schirò: è un altro mio pallino, un altro che smentisce le mie stesse convinzioni: tecnica visione di gioco, dribbling, lancio lungo e capacità nell’uno due sono le sue doti migliori. E’ un giocatore di fantasia e di qualità ma corre anche moltissimo, con un passo rapido ed efficace. Spesso il mister lo utilizza da trequartista (nel 4231) ma secondo me a ridosso delle punte non dà il massimo, risulta un po’ adattato. Quando si irrobustirà potrà probabilmente fare il play, ma al momento mi sembra che il suo ruolo ideale sia quello di mezzala. Naturalmente renderebbe ancora di più in un centrocampo che, oltre ad aver qualità, come lo è quando composto da tutti titolari, fosse meglio assortito in termini di potenza fisica e muscolare e, per esempio, nell’intercettazione delle palle alte. Comunque il suo sinistro raffinato ne fa un giocatore da seguire con interesse, sperando in una crescita atletica (passo e potenza) adeguata.

Burgio: è sicuramente uno dei giocatori che hanno reso più del preventivabile. Esterno sinistro alto o trequartista negli esordienti e nei giovanissimi, Ricky era stato un po’ accantonato, ma ha saputo riconquistarsi il palcoscenico, dopo una stagione in Berretti, nella quale ha giocato spesso anche da esterno basso. Madonna gli ha dato fiducia, utilizzandolo di frequente, in parte anche per la carenza di centrocampisti. Infatti quasi sempre  lo ha schierato da mezz’ala sinistra. Ben strutturato fisicamente, di piede mancino, ha il suo forte nell’allungo. Per giocare a centro campo deve avere più continuità, maggior visione di gioco e migliorare la fase difensiva. Tutte situazioni che possono venir potenziate con l’esperienza

Roric: sinceramente sino a poco tempo fa Marc non mi entusiasmava. Nazionale sloveno, d’accordo. Buon fisico e discreto piede sinistro, giocatore roccioso che non eccelleva né nella spinta e in fase di suggerimento, né mi sembrava fortissimo in fase di interdizione. Faceva tutto in modo diligente ma abbastanza anonimo. Ora sicuramente è cresciuto e soprattutto nelle ultime uscite a mio parere ha mostrato di non essere una mezzala, ma un play basso, di rottura più che di costruzione. Giocatore solido, che ha un rendimento costante sulla sufficienza, ma che raramente si eleva sopra quel livello. E’ comunque in crescita e secondo me potrà fare una carriera anche migliore rispetto ad altri più talentuosi, ma con il dubbio sulla crescita agonistica e atletica.

Demirovic: ricordo ancora il suo esordio con la nostra maglia: era un ‘provino’ schierato nell’U15 in occasione del trofeo Annovazzi. Mi fece buona impressione per la tecnica, una certa fantasia e la capacità realizzativa. Con la crescita però il ragazzo ha un po’ perso le caratteristiche del puntero, per il quale non dispone dello scatto secco e bruciante, né della forza per farsi largo in area. Titolare in Berretti lo scorso anno, ha giocato da play e soprattutto da mezz’ala e da trequartista.  Fa abbastanza bene un po’ tutto ma non eccelle in nessuna situazione. Secondo me non ha ancora trovato il ruolo in cui specializzarsi. Piede mancino, ha al suo attivo poche presenze in campionato e qualcosa di più nel Viareggio.

Adorante: dopo una stagione interlocutoria trascorsa quasi interamente in Berretti, ‘Ado’ si è affacciato prepotentemente in Primavera, conquistandosi un posto da titolare in una rosa ricchissima di attaccanti qualitativi. Prima del ‘recupero’ di Vergani, in effetti era l’unico attaccante con le caratteristiche di sfondatore, uomo d’area e di peso (non a caso lo avevamo affettuosamente soprannominato ‘il Vieri de noantri’). Punta centrale tradizionale, forte di testa, vigoroso, potente, dotato di un buonissimo tiro di destro e di fiuto del gol, Ado ha mostrato le sue possibilità, prima dell’infortunio, realizzando ben 12 reti su 19 presenze, non tutte complete, in  campionato, e segnalandosi come il miglior realizzatore della squadra e tra i migliori del campionato.  In crescita anche ‘tattica’, oggi si sacrifica e gioca molto più per la squadra, non ha piedi particolarmente delicati e per questo il suo futuro sarà scandito dagli ulteriori progressi proprio sul piano atletico e tattico. E’ un ragazzo grintoso, tenace, a quanto sembra con la testa sulle spalle e che vuole arrivare. Il tempo dirà sino a quale livello.

Colidio: dal mio punto di vista è il giocatore della Primavera che sarebbe più pronto a giocare qualche frazione di partita in prima squadra. Non dico il migliore, ma il più pronto sicuramente. Ben strutturato fisicamente, ha esperienza internazionale importante conseguita soprattutto militando prima nell’Under 17 e poi nell’Under 20 della nazionale argentina. Forse se consideriamo quanto si dice sia stato pagato non ha ancora reso come ci si aspettava. I suoi gol non sono tantissimi, ma quasi sempre segna nelle  grandi occasioni  (ad esempio 5 gol in 5 presenze nella YL, ma non solo), ha velocità, calcia con entrambi i piedi indifferentemente e ha una personalità già ben costruita. Ottime le sue capacità di leggere l'azione e di scelta dei tempi di intervento. Prevedo per lui una carriera di un certo livello.

Salcedo: a scanso di equivoci ricordiamo che è nato a Genova e quindi la sua precocità va attribuita solamente a madre natura. 2001, mese di ottobre, ha ancora 17 anni  e secondo me può ancora crescere anche di statura, soprattutto considerando che il padre era un nazionale di basket. Il ragazzo ha grandi doti e direi che l’unica incertezza sta nell’attesa di vedere se non le sciuperà. Ha esordito presto in prima, nel Genoa (per merito ma anche soprattutto per motivi commerciali) e questo forse lo ha un po’ danneggiato: difficile non sentirsi un predestinato quando a 16 anni esordisci in serie A. In effetti nelle prime partite all’Inter mi ha lasciato un po’ perplesso: qualche grande giocata, d’accordo, ma anche periodi di ‘assenza’. Poca disponibilità a sacrificarsi, per il… disappunto di chi gli giocava dietro. Poi probabilmente si è sistemato mentalmente e oggi mi sembra miglioratissimo soprattutto per la continuità e la disponibilità al sacrificio. E’ un giocatore che può diventare tutto o… perdersi. Le prossime due stagioni saranno decisive. Può giocare punta centrale o esterno sinistro (per rientrare e concludere con il destro, che è il suo piede). Sa giocare in spazi stretti ma eccelle nelle ripartenze, per la velocità rilevante. Sulle palle alte deve migliorare. Se Roric è uno che gioca sempre da sei, lui può giocare da nove o… da quattro e mezzo.

Merola: Davidino è il pupillo di tutti quelli che seguono da tempo le sue gesta. Sin dai giovanissimi regionali ha un ruolo primario in tutti i successi della squadra in cui gioca. Il suo curriculum infatti, oltre che di titoli è ricco di presenze nelle rappresentative giovanili: ben 55, dall’under 15 in poi, con 23 reti all’attivo. Nonostante il dato di… Transfermarkt (per cui sarebbe alto 1.81), la statura non è certo il suo punto forte, eppure ha segnato numerosi gol di testa grazie al tempismo e alla forte spinta delle gambe. Con il sinistro è micidiale, capace di qualunque invenzione. Questa non è stata un’annata particolarmente felice per lui, che ha solo 11 reti complessive all’attivo in quasi 30 presenze spesso parziali, ma ha l’alibi dell’utilizzo che ne ha fatto Madonna. Schierato da esterno destro, Davidino ha dovuto impegnarsi a correre lungo tutta la fascia  e per questo compito ci sono giocatori che hanno ‘più gamba’. In passato ha giocato sia a destra sia a sinistra (il suo piede è il mancino) ma sempre da punta, senza i compiti di copertura che il modulo attuale prevede. Esperienza utile, comunque, per Merola che oggi è sicuramente un giocatore più completo. E’ stato paragonato a Montella o a Di Natale. Io sarei felice se seguisse anche solo in parte le orme di quei campioni.

Vergani: la stagione è apparsa a lungo disastrosa per il forte centravanti del 2001, che aveva dominato nella categorie inferiori al punto che lo stesso Vecchi me ne aveva parlato come una delle migliori promesse. Problemi di contratto, disaccordo con la società, concorrenza foltissima nel ruolo e propensione del mister a privilegiare giocatori con più esperienza non gli hanno consentito di affermarsi da subito e Edo è un ragazzo che ha necessità di sentirsi importante e considerato. Mandato a giocare ed allenarsi con i Berretti, si è avvilito e non forniva neppure quel rendimento che sarebbe stato auspicabile anche per rispetto dei compagni. Tuttavia il ragazzo ha tenuto duro. La soluzione del problema contratto e contemporaneamente l’infortunio di Ado gli hanno riaperto le porte della Primavera e lui sta cercando di sfruttare il suo momento con impegno, anche se il lungo accantonamento l’ha un po’ arrugginito . Il suo profilo però  garantisce per le sue qualità: 23 gol in 50 presenze in Nazionale la dicono lunga. E’ un uomo d’area di rigore (un po’ alla... Icardi con più tecnica e ovviamente meno potenza, almeno per ora), che calcia benissimo col destro, anche da fuori ed è efficace nei colpi di testa. Deve migliorare soprattutto nel ritmo, nella mobilità e nella continuità. La prossima stagione, in Primavera da noi o in prestito a giocare ci dirà qualcosa di più definitivo sul suo conto.

Mulattieri: sono sincero: per conto mio una mezza delusione, in relazione alle aspettative che la complessa trattativa di mercato e la concorrenza di altre grandi squadre faceva ritenere. Schierato sempre da esterno, il ragazzo si è rivelato, molto agile, abbastanza veloce e con un discreto fiuto del gol, ma gli manca qualcosa, oltre a una certa dose di forza fisica, per emergere, al momento in categoria. Solo due reti, per 16 presenze di complessivi 680 minuti in campionato la dicono abbastanza lunga sulle difficoltà incontrate, anche se va riconosciuto il problema della forte concorrenza in attacco e lo schema di gioco voluto da Madonna che, come per Merola non ne aiuta l’estrinsecazione delle qualità migliori, costringendo il ragazzo a uno sfiancante lavoro di recupero. “Mula” infatti è probabilmente  una seconda punta (di piede destro) più che un esterno-tornante. Secondo me è un giocatore da rivedere, prima di un giudizio consapevole.

Esposito: su Seba voglio evitare di esprimermi, per pura scaramanzia. In passato ho avuto delusioni importanti  (per esempio Balotelli e Destro) da giocatori che pensavo avrebbero raggiunto posizioni da top player (attualmente la mia speranza a breve è riposta su Radu, Pinamonti e Zinho). Mi limito a parlare del presente: nella sua categoria (gli Under 17) è un top in assoluto. Ha segnato più di un gol a partita, è praticamente imprendibile per qualunque difensore. In Primavera, giocando due anni sotto età (ma spesso il suo avversario è un fuori quota per cui il divario aumenta) sta facendo solo… molto bene. Giocatore svelto, furbo, intelligente, tecnico ma anche in possesso di fisico e di garra. Ha controllo di palla, ottima conduzione in corsa, fantasia e dribbling, tiro forte e preciso anche da fuori. In Primavera è anche meno individualista, ma credo sia solo una questione di ambientamento: lui vive per il gol anche se sa produrre assist importanti. Deve restare umile, irrobustirsi e fare esperienza. Poi… vedremo.

Ci sono poi alcuni che personalmente non mi hanno convinto, come Van den Eyden, discreto in marcatura ma per me inadeguato nell’appoggio, oppure giocatori come Serpe, Gianelli, Attys, che hanno fatto vedere troppo poco per pensare, dal mio punto di vista, che possano essere nel gruppo dei titolari per il prossimo anno.

Continua...

Luciano Da Vite

219 commenti:

  1. luciano18 aprile 2019 14:02

    bruno sto lavorando a un post a puntate sull'annata del settore giovanile prima delle fasi finali. Comunque intrrompo volentieri il lavoro e ti mando le info richieste. A partire dalla Primavera visto anche se tutti avranno visto il match

    Inter Samp 0-0

    Dekic
    Zappa Ntube Rizzo Corrado (42 st Grassini)
    Schirò Roric Burgio (16 st Attys)
    Merola (33 st Mulattieri) Vergani (16 st Colidio) Esposito

    a disp: Pozzer Milani Pirola Nolan Serpe Gianelli
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    luciano18 aprile 2019 14:12

    Berretti:
    Novara Inter 5-2 (Fonseca Rossi)
    Tonini
    Ballabio V.d.Eynden Feltrin Colombini
    Chrysostomou Sami (Mitrea dal 38') Confalonieri
    Rossi Cancello (Krasniqi dal 31 st) Fonseca (Pojani dal 16 st).
    A disp: Cirenei, lucarelli Mancuso, Caterinella Vaghi.

    Le 4 squadre che si affronteranno in semifinale sono oltre alle due da te citate, Sassuolo e Torino
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    1. luciano18 aprile 2019 14:18

      Campionato Under 17: Inter Brescia 6-1 (Bonfanti 2. Oristanio 2 Cester, Gnonto

      Gerardi (6)

      Moretti 6.5
      Cortinovis 6
      Pirola 7
      Di marco 6.5

      Cester 6.5
      Squizzato 6.5
      Wieser 7
      Simic 6.5

      Bonfanti 7.5
      Gnonto 7

      subentrati: Airoldi per Di marco
      Oristanio (7.5) per Squizzato
      Sottini per Cortinovis (altro infortunio)
      Sakho per Simic
      Mirarchi per Wieser
      Sangalli per Gnontò

      A disposizione: Priori, Alcides Cancello
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      Wustber18 aprile 2019 14:19

      a me Gundogan sembra un doppione di Brozovic

      non dico che non lo prenderei (con i prezzi che girano a 25 sarebbe un affarone) io preferirei un simil Vidal
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      Arturo18 aprile 2019 16:23

      Stavolta concordo con te. Gundogan occupa la stessa posizione un campo di Brozovic ed ha un modo simile di giocare, ma è anche bravissimo a buttarsi negli spazi e a rifinire l azione,oltre ad avere esperienza da vendere. Cmq lo prenderei senza pensarci su tanto

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    2. luciano18 aprile 2019 14:22

      Under 16: brescia Inter 1-0

      magri
      Monti Peruchetti Chierichetti Pozzi
      Redondi Fabbian Branzini
      Pucci
      Sabia Pezzini

      Subentrati: Iervolino, Cappadonna,Politi, Rovida,
      A disp. Lonati Peruchetti De Milato Benedetti Peschetola
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      luciano18 aprile 2019 14:27

      Under 15: brescia Inter 1-4 (Sarr, Peretti, Gatti, Clerici)

      Formosa
      Marocco Peretti Nava Perin
      Motti Uberti Moratti
      Menegatti
      Sarr Gambato

      Subentrati: Naimzada per Gambato
      Gatti per Motti
      Pelamatti per Menegatti
      Clerici per Sarr
      A disp. Bonucci Bailo Bonavita Gabor

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      luciano18 aprile 2019 14:30

      Per Under 14 e Under 13 solo partite di recupero in cui l'Inter non era impegnata (Campionati terminati, entrambi con la vittoria dell'Inter)
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      sergio18 aprile 2019 14:33

      Gundogan mi sembra un giocatore diverso da Brozovic, meno utile in interdizione ma molto più bravo in fase di rifinitura e nell'accompagnare la transizione di gioco. Possono giocare assieme e in termini di fonte di gioco il tedesco sarebbe un bell'upgrade
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      Arturo18 aprile 2019 16:25

      Invece si somigliano molto nel modo di star in campo pur essendo il tedesco più forte del nostro Brozo. Gundogan è bravissimo anche nel recupero palla e sa rifinire benissimo l azione.
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    3. luciano18 aprile 2019 14:40

      Campionato Under 13 provinciali: Inter Aldini (che era prima a pari punti teorici con noi) 4-1 (Meroni, Lavelli, Natoli, Garonetti)

      cecchini
      Bordoni Milan Lavelli Ttigani, Ebegbelhumen Andreoli Turelli Garonetti Serafino Meroni Natoli Bandara Poropat (migliore in campo con il terzino destro Bordoni)

      Una curiosità: nell'Enotria (girone 2) ha segnato due gol Samaden, non so se parente
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      bruno18 aprile 2019 17:13

      Grazie ancora Luciano, davvero una stagione sfortunata per il promettente Cortinovis, speriamo di poterlo rivedere in campo nella fase finale a Reggio Emilia.
      Vedo che l'Under 16 ha fatto ricorso a diversi finora poco utilizzati, credo per dare loro minuti nelle gambe, questo credo spieghi almeno in parte la loro sconfitta indolore. Stasera prevedo il passaggio del Napoli alle semifinali che potrebbe favorire una nostra rincorsa al secondo posto, tocco ferro per gli scaramantico.
      Forza Inter.
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  2. Luciano contentissimo tu sia tornato a scrivere.

    Dico solo due cose.

    Sul post, mi colpisce molto la tua affermazione su Gavioli, anche a me piace, vediamo che progressi avrà nei prossimi anni. Mi incuriosisce sempre di più quello che dici su Vergani. Su Esposito invece... assumo un atteggiamento prudenziale come te. Aspettiamo e vediamo.

    Ti volevo dire poi che oggi mi ha contattato un ragazzo su Facebook facendomi un sacco di complimenti per il blog... Complimenti che però io ho giustamente girato principalmente a te. Posso dire che non è la prima volta e che ci sono un sacco di persone anche tra chi non commenta che ti considerano un punto di riferimento importante nel tifo interista e non solo. Spero che tornerai a scrivere anche di prima squadra e comunque con maggiore regolarità. Ma chiaramente non deve essere un obbligo. Però mi fa piacere riportarti questi complimenti, sperando che possano essere un piccolo incentivo per farti capire quanto la cosa conti per molti tifosi (i numeri per quello che riguarda l'accesso al blog sono inevitabilmente un po' in calo, ma sono stati molto alti in passato e continuano a essere buoni, segno che evidentemente per molti è importante).

    Buona serata a tutti. :)

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  3. L'inter under 14 sta partecipando alla Copa de Mallorca, dove è inserita nel girone a. Ha disputato e vinto le prime due partite, rispettivamente 2-0 e 1-0. Quasi tutte le gare sono visibili on line sul sito ufficiale della manifestazione

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  4. Gli under 14 hanno vinto a mallorca la terza partita per 3-0 e la quarta per 3-1

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  5. Curioso di vedere la nostra primavera all'esame di Napoli, purtroppo, impossibilitato a seguire la diretta, dovrò aspettare le 2 di stanotte, per la replica su Inter TV, cercando di non conoscere prima il risultato. Ma ho visto la formazione ed ho buone sensazioni e fiducia in Mister Madonna e i suoi ragazzi. Curioso di poter vedere Pirola in uno spezzone di gara, magari con Ntube, in un anteprima della coppia di centrali della prossima Under 19.

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  6. Mi sembra che ci sia un problema tattico abbastanza evidente, perché c'è spesso un loro giocatore libero sulla destra della nostra difesa

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  7. Portiamo a casa una partita nella quale abbiamo molto sofferto secondo me per l'inferiorità di uomini e di forza a centro campo. nel primo tempo la loro superiorità numerica si concretizzava con un uomo che si presentava sempre libero sulla sinistra, perché i nostri tre centrocampisti non riuscivano ad arginare i loro 4 dirimpettai: però sinché hanno avuto forza e gambe sono riusciti a tener palla e a costruire qualche buona azione. Poi sono stati sopraffatti. Tre punte questi centrocampisti non le reggono per 90'. Madonna ha provveduto allora alla sostituzione di una punta (Esposito, combattivo ma forse non ancora pronto per disputare dall'inizio queste partite da battaglia, nelle quali il nostro cc non riesce a prevalere e a creare con continuità) con l'ingresso di Gianelli e in pratica passando al 442. In questo modo la squadra è stata più compatta, ma i tre centrocampisti 'iniziali' erano più stanchi e non riuscivano a riproporsi, mentre Gianelli dimostrava di avere ancora dei limiti significativi. Il successivo cambio lascivainalterato lo schieramento tattico, con Salcedo al posto di uno stanco Merola e Grassini a fare l'esterno alto e slittamento di gianelli a mediano. verso la fine, quando il Napoli ha perso un po' di lucidità, Schirò ha avuto la possibilità di rendersi pericoloso in avanti e ha avuto un paio di buone occasioni prima del gol. Vittoria meritata, contro una squadra grintosa e 'di corsa' ma tecnicamente solo discreta, soprattutto dietro, mentre davanti un paio di giocatori sono apparsi abbastanz insidiosi.

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  8. DeKic: buonissima prova, in particolare un riflesso eccellente su tiro ravvicinato, un'altra parata abbastanza difficile (nel primo tempo) e sicurezza nelle uscite alte

    Zappa: tiene la posizione anche se nel primo tempo, preso tra due, deve soffrire
    Nolan: autentico baluardo difensivo. Solo in un'occasione il suo intervento...estremo, mi ha fatto tremare
    Ntube: concentrazione e reattività, ma deve crescere molto atleticamente
    Corrado: nel primo tempo spinge anche, poi si limita a controllare. Sufficiente

    Roric: conferma la mia impressione: non è una mezz'ala (o un mediano, come preferite). Dà il meglio da play basso, roccioso ma poco propositivo
    Pompetti: alterna giocate sontuose a errori alla...Pirlo giovane (però Pirlo giocava da esterno ed era più offensivo, fuori ruolo perché così gli interventi difensivi mancati pesavano meno). Lui ha garra e al rientro dalla squalifica si prende un altro giallo e ne evita...di fortuna un secondo.
    Schirò grande movimento, mobilità importante, buone giocate. Paradossalmente proprio quando gli si accende la spia della riserva ha più campo e riesce a incidere meglio
    Merola: ottima prestazione, un gran gol, un secondo sventato da una prodezza del portiere in uscita ( e da un eccesso di precipitazione). Palesemente fuori ruolo, ma questa non è una colpa sua
    Esposito: si batte, ma incide poco almeno in fase offensiva. Buono l'impegno e la partecipazione al pressing.
    Colidio: secondo me confrma di essere il più pronto per altri palcoscenici. Quando si accende è quasi irrefrenabile. Se ha un difetto è quello di accendersi troppo raramente, considerado la sua superiorità tecnica e di passo, in categoria

    Gianelli: secondo me conferma di non essere pronto per sostenere un ruolo importante in questa squadra
    Grassini: entra e occupa bene la posizione
    Salcedo: pochi minuti ma importanti., Non si capisce perché sia stato tenuto fuori contro la Samp e abbia giocato poco oggi. Forse avrà qualche problemino fisico.

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  9. dopo Tevez ("cagon!" ad Allegri) anche Ronaldo pescato nel post-partita di CL mentre faceva il gesto del cacasotto verso la panchina.
    Ciò che auspicavo prima del match si è avverato, la mia speranza era che Allegri se la facesse sotto, evidentemente anche CR7 la pensa come me.

    La mia speranza era nata prima della partita con la Spal, leggendo la ridicola formazione dei ladri ho pensato che regalare 3 punti snobbando completamente una partita di campionato era un segnale di terrore vero e proprio, non si comunica una mentalità vincente a una squadra se accetti di perdere per paura della sfida importante.

    Un conto è tenere a riposo un giocatore importante a rischio, un altro è tenere a riposo tutta la squadra.

    Noi abbiamo vinto con Maicon (non De Sciglio), con Samuel (non Rugani), con Eto'o (non Dybala), potrei proseguire fino a Cristiano Ronaldo escluso, al quale comunque preferisco il Milito del 2010.

    A vedere la formazione dei ladri col senno di poi e comparandola con l'Inter 2010 ci si domanda come facessero i ladri ad essere favoriti.

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  10. Gran colpo Danilo. Spero nella conferma di questa voce: gran piede dx e ottima corsa.

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  11. Danilo è un buon terzino, migliore di tutti quelli che abbiamo in rosa, ma imferiore a Cancelo però. Buona corsa, buon piede, buona tecnica, bravo nella fase di recupero palla ma nulla di strabiliante però,non è un Maicon o un Dani Alves per intenderci. Per 20 mln ci può stare anche se avrei preferito altro sinceramente

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  12. Poi vedremo quante partite giocherà D'Ambrosio

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  13. Da quando abbiamo preso Naga, abbiamo anche cercato, comprando una quantità industriale di terzini sinistri, di panchinarlo per uno migliore di lui. Il primo e unico a riuscirci sarebbe stato Asamoah.
    Stesso disorso per D'Ambrosio il quale è stato ad oggi panchinato dal solo Cancelo. Danilo mi sembra che abbia più precisione nei passaggi e nella capacità di dialogare nello stretto, ma l'ho visto poco e non so giudicare.
    Quello che voglio dire è che per panchinare D'Ambrosio bisogno prenderne uno davvero forte, non uno abbastanza bravo, altrimento mi tengo il Dan nostro e mi concentro su altri obiettivi.

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    1. Abbiamo avuto Telles, preso da Mancini, che già allora era molto interessante

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  14. Curriculum del cacasotto Allegri: in 5 anni:
    5 scudetti
    4 Coppe Italia
    2 Super coppe (su 4)
    2 finali di Cl e comunque sempre tra le protagoniste.
    Io firmerei col sangue perché chiunque allenai l'Inter sia un cacasotto così

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  15. Allegri è bravo e si trova al posto giusto per lui, in una circostanza che per ragioni diverse gli permette di dedicarsi veramente solo alla tattica, cosa che secondo me fa in maniera impeccabile e meglio di molti altri a livello internazionale. Con questo non dico sia il migliore sulla piazza, né che lo vorrei sulla nostra panchina, ma la Juventus non esce dalla coppa a causa sua. Anche se per me lo fa con una squadra che avrebbe potuto benissimo battere. Evidentemente il cambio Ronaldo per Higuain come detto non spostava così tanto e che questa Juventus non fosse imbattibile, mitica, leggendaria come l'Inter del triplete, concedetemelo, era evidente, lo sarebbe stato in ogni caso, per me non c'è confronto.

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  16. Barca per me è la più forte, perché davanti ha i due giocatori più forti del mondo e un numero di centrocampisti prosecutori della loro scuola calcistica. Per me con i cavalli pazzi del Liverpool è finale anticipata. Come ha giustamente osservato qualcuno poi, barca e tottenham in semifinale. L'altra è una olandese... Quel girone era tostissimo. Ricordiamocelo quando facciamo una valutazione sulla stagione quindi su società, allenatore in particolare e giocatori.

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  17. Danilo (l'altro Danilo continuerà a giocare tantissimo e essere uno dei titolari semplicemente perché è bravo e per cambiarlo devi prendere due esterni molto forti), Gundogan, Godin sono buoni. Vediamo il resto. Un granatiere a centrocampo e un ala forte sono i due punti dove intervenire con decisione, a occhio.

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  18. Tutto quello che ha vinto è nei nostri confini.(grazie AIA) Fuori dai confini 0 tituli.Sempre Forza INTER

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  19. Mi spiace ma il curriculum italiano non significa nulla anche io avrei vinto i campionati con la Juve ..

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  20. In quegli stessi anni hanno vinto nell'Europa che conta solo l'allenatore del Real Madrid (4 volte) e quello del barça(1 volta). Dunque tutti gli altri allenatori sono bestie immonde

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    1. L'argomento era il solo Allegri non tutti gli altri, ma mi sembra davvero esagerato da parte tua questa definizione isterica.
      Mi fido dell'opinione di Tevez e Ronaldo e la condivido.

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    2. "bestie immonde..." non so come definirla

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    3. ironia? Iperbole, motivata dalla palese esagerazione di chi non considera bravo uno che ha il curriculum di cui sopra (avrebbe vinto chiunque: ma allora come mai hanno scelto e tenuto proprio lui?) scegli tu quello che preferisci

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  21. Io non sono d'accordo con il definire pavido allegri... Ha fatto entrare Kean e Cancelo sull'1 a 1 per Dybala e De Sciglio. Anzi lo definirei improvvido, in quanto con queste mosse ha consegnato il centrocampo totalmente all'ajax.. e poi perso la partita.

    Aggiungo un concetto, per me non su pui giudicare un allenatore dai meri risultati, in quanto questi dipendono enormemente dai giocatori che ha a disposizione.
    Pero si può giudicare sull'impronta di gioco, sulla capacita di leggere le partite prima e durante la gara, e sulla sua empatia con i giocatori.
    A mio parere allegri eccelle nelle scelte durante e prima della gara, meno nel dare un inpronta di gioco corale che non venga esaltata solo dai singoli.
    Mi sembra meglio come selezionatore che allenatore. Lo vedrei bene in nazionale

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  22. L'allenatore non conta?
    Non so se l'Ajax, guidata da Spalletti, avrebbe vinto a Madrid e a Torino.

    A me Spalletti è simpatico eh...

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  23. Io penso che avrebbe vinto più nettamente, ma non ci sono controprove. naturalmente tutto parte dalla definizone 'impronta di gioco'. Dopo Sacchi per il pensiero unico l'impronta di gioco sia una sola (per esemplificare quella di guardiola, che per altro anche nell'ultima partita ha segnato su ripartenze). invece ogni allenatore ha una sua impronta di gioco correlata agli uomini di cui dispone. Io preferisco le' impronte di gioco' di Mou, del Trap prima e prima ancora di HH. Diverse tra loro ma tutte 'impronte di gioco'. Non amo l'impronta di gioco che Spalletti è COSTRETTO a dare all'Inter in funzione degli uomini che ha: palleggio insistito e lento perché i giocatori non sono capaci di farlo più veloce, ripartenze ogi volta che si può, ma molti passaggi quando gli avversari sono chiusi e bisogna aspettare pazientemente il momento per tentare l'imbucata, senza nel frattempo esporsi troppo alle ripartenze avversaria. Con messi, neymar, mbappe e con centrocsmpisti straordinari credo che 'l'impronta di gioco' sarebbe diversa.
    Non riesco proprio a capire perché essere interisti e odiare la juve (o qualunque altra squadra) debba necessariamente voler dire svilire tutto quello che gli altri fanno. Io firmerei co sangue se mi dicessero che il prossimo mister fosse un incapace che in 4 anni vince 4 titoli, altre cosette e arriva due volte in finale. Alla juve dicono proprio essere stupidi se trovano 200 milioni per comperare un giocatore trentatreenne e non hanno i soldi per sostituire (non una ma fino ad ora quattro volte) un allenatore incapace. Quasi quasi va a finire che è ancora più bravo....Ausilio, che almeno gli incapaci (o almeno quelli che non hanno fatto bene) li ha sostituiti

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  24. Intanto Chivu ha vinto anche la quinta partita (5-0) e tra poco gioca l'accesso alle semifinali

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  25. Naturalmente la mia era una battuta ma con la Juve in Italia bisogna impegnarsi a non vincere ( ci stava riuscendo l'anno scorso ma é stato salvato )

    Considero che anche un allenatore mediocre sarebbe riuscito a vincere ..

    In Champions son stati anche sfortunati nelle finali ma questa stagione é stata fallimentare per come era stata preparata
    Ricordo che contro la Spal li ha fatti riposare tutti e durante la partita l'Ajax (senza il terzino titolare ) si é rotto anche il sostituto .. nonostante tutto non hanno mai dato l'impressione di poter fare qualcosa

    Considero Spalletti superiore ( e di molto anche ) nonostante abbia vinto poco

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  26. Anch'io lo considero superiore, ma di poco

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  27. Intanto i ragazzi di Chivu vincono 6-0 nei quarti e sono in semifinale

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  28. Si è dimesso Sabatini. Anche i cinesi genovesi saranno problematici...

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  29. Lautaro è forte, ha fatto bene quando è stato chiamato in causa e la panchina. Però sembra strano che prima di febbraio non giocasse praticamente mai e dopo quello che è successo viene schierato titolare in una gara importante alla prima occasione in cui il tecnico ha possibilità di scegliere tra entrambi. Quindi ancora strascichi...(?)

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    1. Lautaro in campo ha una media punti migliore di icardi. Perche non dovrebbe giocare? E anche titolare nell'argentina rispetto a Maurito

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    2. La mia domanda implicita era: allora perché gli ha fatto collezionare briciole da agosto a febbraio? Poi va be' se vige la regola della media punti, giochiamo con Eder :)

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  30. Solito grande primo tempo, squadra perfetta, gioca a memoria, messa benissimo in campo.
    Vinceremo il possesso palla, come sempre.

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  31. Ah... Che bello l'equilibrio che consente Perisic....
    Non come quell'esterno che non torna come el sharawy

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    1. Ma no, una partita preparata alla perfezione.
      Certo se ti scontri con una coppia centrale come fazio juan jesus segnare è difficile.
      2 anni per produrre questo nulla, sempre uguale a se stesso.

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    2. Ma non possiamo prenderlo noi El Shaa?

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  32. Non mi aspettavo un atteggiamento diverso. Abbiamo già vinto lo scudetto quindi ci sta che la testa dei giocatori sia già alle vacanze... è così, vero?

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    1. Mah, dessero retta al mister farebbero faville.

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    2. Le migliori partite quando ci danno per spacciati. Le peggiori quando dobbiamo dimostrare di essere più forti, partendo da favoriti. Va avanti così dal 2015... Era il passo che speravo di compiere quest'anno... essere noi, pur non eccezionali, ma a prescindere dal contesto. E invece siamo sempre "relativi" alla classifica, all'avversario, al momento. Anche se fossimo molto più forti sulla carta, non staccheremmo mai le avversarie, ci adagiamo appena possiamo...

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  33. Danilo non sa difendere... Il nostro danilo invece bravissimo... Chi non lascerebbe l'interno per il destro a giro ad elsharawy...

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  34. secondo x noi migliore in campo il buon borja che camminera ma unica luce naingo e perisic fortemente negativi

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    1. Beh, avere testa e piedi non e' tutto ma aiuta

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    2. Ecco, se il migliore è uno che dovrebbe fare gli ultimi 15'...
      Ma noi abbiamo un piano partita.

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  35. Ma visto che abbiamo quattro esterni piuttosto mediocri, non potremmo toglierne uno e giocare con due punte?

    Naingo ieri sera non è andato a letto presto

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  36. Mi sa che non è proprio andato a letto ...

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  37. concordo mi auguro le 2 punte xche x ora la davanti troppo poco e lautaro ha toccato pochissimo palloni

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  38. Grinta zero, tanto .
    Che rabbia vedere partite così giocate a San Siro. Lo stiamo già demolendo ...

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  39. che tristezza li stiamo schiacciando la e chi toglie lautaro no dai

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  40. Quando si parla di cagon allegri... Forse nom si e' visto allenare spalletti...

    Tutto l'anno da pavido. Risultati da pavido.

    Altro che le chiacchere su uomini forti e destini forti.
    Uomini con paura per destini deboli

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    1. Quando hai una squadra che vale meno dei singoli, quando l'obiettivo è salvare te stesso, poter rivendicare il raggiungimento degli obiettivi verso il BASSO, fai scelte pavide per avere un minimo di respiro.
      Così però non migliora nessuno. Anzi.

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    2. Beh, con scelte pavide sei uscito in champions... Quando avevi la qualificazione in pugno...
      E stai perdendo occasioni su occasioni per conquistare un posto champions in tranquillità

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    3. Però la qualificazione in pugno per merito di...?

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    4. Infatti. Vive sul suicidio altrui. Ci ha sperato in CL niente. Ma uno il coraggio non se lo può dare.

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  41. con scelte pavide e sant handanovic immaginatevi se avesse segnato la roma nn sapremo mai se con spalletti l ajax avrebbe battuto la juventus ma io avrei scommesso certamente no altrimenti il loro pressing lo vedrei fatto anche da noi ma direi che nn ve ne e traccia pur reputando spalletti un buon allenatore

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  42. mi auguro che con la juve e con il napoli vada tutto x il meglio e spero di nn dover rimpiangere le scelte di qst sera

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  43. Scelte estremamente spregiudicate da parte di Spalletti, che ha davvero preso troppi rischi quando poteva condurre in porto il match con saggezza. la squadra è questa e se ci qualfichiamo faccimao un miracolo. oggi i nostri cambi, a parte Mauro,erano Gianamrio e keita.
    la verità è che abbiamo solo 13-14 giocatori e vanno amministrati.
    La sapienza tattica di Spalletti ci ha consentito di sfiorare claorosamente la qualificazione in un girone in cui ci sono due semifinaliste. E con parecchi uomini nostri assenti o non al top

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    1. Certo... Vince 2 a 1 con il tottenham con un assalto nei minuti finali.
      Pareggia con il barca dopo aver messo lautaro Per brozovic quando era in svantaggio, pareggia con il psv dopo aver messo Lautaro per Asamoah quando era in svantaggio poi mette Vrsaljko per Politano e il pareggio ci condanna.
      Con il Tottenham fuori, sotto di un gol a 8 minuti dalla fine...si fa male de vrij... Fa entrare Miranda.
      Non costruiamo nulla nel finale.

      Questo e il "coraggio" di un allenatore che ha sempre osato SOLO per disperazione.

      Pavido

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  44. Intanto Chivu va in finale, battendo il mallorca 2-0

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  45. Chi è stato l'ultimo allenatore dell'Inter "coraggioso" per voi? Chiedo perché mi pare che tutti gli ultimi (Mazzarri, Pioli, Mancini) si siano presi questo appellativo dai tifosi.

    Non sono entusiasta di quest'anno (l'anno scorso lo ero), speravo di essere un po' più vicino alle prime due, è la discontinuità però che mi dispiace di più. Io, si sa, lo attribuisco anche alla testa, alla carenza di leader: pensavo però che la continuità di progetto tecnico, passare dall'anno zero all'anno uno riuscisse a dare qualcosina in più. Il Napoli non ha fatto molti punti più di noi, pur forse avendo una rosa per alcuni tifosi molto superiore alla nostra, e ciononostante ha fatto il suo campionato dalla prima partita sino ad ora, senza cominciare con quattro punti nelle prime quattro partite, passando poi per sette vittorie consecutive, prima di prendere quattro gol a Bergamo e così via... gli alti e i bassi sono comunque diminuiti e ci hanno consentito di rimanere sempre all'interno di una determinata classifica, senza passare da un primo posto (troppo) ad un sesto posto (troppo poco). Comunque, siamo questi e lo saremo almeno fino a giugno, c'è da continuare così e chiudere la stagione prendendoci la qualificazione facendo il maggior numero di punti possibile. Io mi baserei nelle valutazioni dei risultati e delle prestazioni delle prossime settimane su ciò che siamo e non su ciò che presumiamo dovremmo o avremmo dovuto essere. Che almeno non abbassiamo ora l'asticella, va'...

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  46. Anche Ranieri era un allenatore senza coraggio. Poi ha vinto lo scudo nella ricca Inghilterra con una squadretta e in pochi giorni ha rimesso in sesto la Roma rovinata dal coraggioso...come si chiama, che non lo ricordo?

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    1. Direi anche che oggi dal lato di Zaniolo si arrivava sul fondo abbastanza facilmente...

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    2. Ranieri 1,57 punti a partita.
      Di Francesco 2018/19 1,69 punti a partita.

      Game, set and Match...

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  47. Il mercato estivo è stato per alcuni ottimo, per altri deludente. Oggi, dall'inizio, dei nuovi c'erano Asamoah, de Vrij, Nainggolan e Lautaro. Per un Lautaro in più, c'è un Icardi in meno. Nainggolan non pervenuto. Per un motivo o per un altro penso sia difficile arrivare soddisfatti pienamente a fine campionato. La sensazione che forse si poteva fare di più, rimane... non voglio demonizzare l'allenatore, ma alla possibile obiezione "I giocatori sono questi" direi che - penso - in estate ha avallato lui stesso i relativi acquisti (penso soprattutto a Keita).

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  48. Già, ma non essendo un indovino non poteva sapere che radja avrebbe avuto così tanti problemi, come Icardi del resto. E keità certamente non era la prima scelta (mi pare di ricordare che eravamo andati su altri che ci sono sfuggiti) Lautaro De Vrji e in parte Politano buoni acquisti

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    1. Per sapere che Radja avrebbe avuto infiniti problemi e non sarebbe servito a nulla bastava guardare il suo score fuori dal campo. Adesso vedremo se davvero prenderanno Dzeko senza guardare la carta d'identità. All'inter ripetono sempre gli stessi errori.

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    2. Il tuo commento sarebbe perfetto, se l'avessi fatto quest'estate. E se per esempio, l'avessi fatto anche quando abbiamo preso, dico a caso, Matthaeus e Maicon. Ma anche lo stesso Ronaldo che (lo sapevano tutti) se non usciva si portava a casa ogni sera 3-4 donne

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    3. Il commento l'ho fatto anche quest'estate. Mi è stato detto che ero un disfattista e un non addetto ai lavori. La carriera di Maicon è finita a 30 anni ad alti livelli, se vuoi gentilmente dirmi quanti anni aveva nainggolan quest'estate... Poi non mi pare che trombare come ricci faccia male come altri vizi

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    4. Se davvero l'hai fatto questa estate ti propongo un'assunzione come veggente personale, visto che tutti in estate erano entusiasti di questo colpo.

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    5. Anzi, ti propongo a Steven come responsabile acquisti

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    6. Di certo non potrei fare peggio di piero

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  49. Poi un giorno parleremo di icardi... Non segna su azione da 15 partite.
    3 gol in 15 partite per un finalizzatore...

    Forse non va ceduto per wanda... Ma per quel che fa in campo.

    E anche ieri... Non abbiamo giocato con le due punte, ma si continua a far fare il trequartista a Lautaro..

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  50. In una stagione disgraziata, in cui ha giocato a lungo con un ginocchio malconcio ed ha avuto problemi extra calcistici che lo hanno tenuto lontano dai campi per un paio di mesi questo è lo score complessivo di Icardi: 32 presenze (non partite intere) 16 gol 5 assist.
    In media più di un gol ogni 2 partite.

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    1. Per chi non contribuisce alla manovra è pochissimo.

      Poi ripeto si giudicano le prestazioni e le vittorie non i numeri.

      La francia ha vinto il mondiale con giroud prima punta da 0 tiri in porta.
      Il real con Benzema la champions...
      Il calcio e cambiato, la punta che sta fissa in area a buttarla dentro e da anni 80

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  51. Chissà, forse 2 punte + Politano, + Perisic, + Asa che è stato il miglior attaccante+ D'Ambro che ha fatto l'assist per il gol, + due soli centrocampisti non propriamente incontrasti (Borja e Vecino) sono difficlmente sostenibili per tanto tempo contro una squadra forte come la Roma? Forse eh....

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    1. Il risultato, zero pericolosità nel finale e rischio beffa. Il campo ha detto questo

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  52. Mundialito in Spagna U12 di Vivabene perdono la finale contro il POrto solo ai rigori.Porto -Inter 4-4 rigori 8-7. Dopo 2 vittorie nei precedenti anni quest'anno perdiamo la finale. le nostre squadre vincono anche fuori dai confini.

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  53. Mosconi Ciardi mancuso sono tre giocatori di grandissima qualità. Ma ce ne sono altri molto forti

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  54. Buona Pasqua a tutti voi🍀
    W L'INTER

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  55. Buona Pasqua a tutti i fratelli del mondo Nerazzurri.
    Forza Inter💯x💯🔵⚫

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  56. NAINGGOLAN AMMOSCIATO - La crisi più evidente, e più pesante, riguarda il Ninja che ha perso katana e stelline e anche contro il Milan è andato in bambola di fronte a Kessie. L’anno scorso Nainggolan era stato il trascinatore della Roma di Spalletti con 14 gol. Oggi è fermo a 2. E non solo solo le reti a determinare il rendimento del belga. Un rendimento mai alto in questa stagione, ma sprofondato dopo il famigerato video di Capodanno, la squalifica del club e le voci che lo volevano in Cina già a gennaio. Nainggolan, fresco di rinnovo, ha perso la verve. Ed è diventato un giocatore normale. Non è servito nemmeno il cambio di posizione provato da Di Francesco. In estate, di fronte a una nuova proposta cinese, il suo capodanno potrebbe spostarsi dal 31 dicembre al 5 febbraio.

    Eh sì, serviva proprio essere avveduti. Articolo di febbraio 2018

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    1. Naingg era conosciuto per la sua mancanza totale di professionalità, si sapeva che con il suo stile di vita nomrlamente veso i 30 anni si crolla, ma si vede che l'evoluzione della scienza medica in svariati secoli di storia umana non è considerata un aspetto importante mella scelta dei giocatori.

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    2. Tutte cose conosciute, si sapeva che Naingg non era un professionista, ma un dilettante con grande doti regalategli dalla natura. Verso i 30 anni si sa che uno che fa la vita di un adolescente nottambulo crolla fisicamente e mentalmente.
      Ma pare che la scienza medica non sia molto considerata quando si cerca un atleta, l'importante è essere insigniti del titolo di "Direttore Sportivo", cioè essere un competente che non può essere criticato.

      Abbiamo sperato che fosse così ma la scienza non ha mentito nemmeno questa volta.

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    3. Eheheh. Complimenti! Tu non sei solo più competente di un DS ai vertici del calcio da decenni, ma anche di un'équipe di medici diretti da un luminare di fama mondiale. Ma la terra è piatta e i vaccini fanno male

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    4. Non piu competente in generale...ma lo e stato questa volta... Anche i professionisti sbagliano... E i dilettanti fanno giusto

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    5. Dilettanti in fatto di calcio e di scienza, ma professionisti in fatto di ...chiaroveggenza

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    6. Può essere stato un caso, puo essere che ha analizzato i dati in suo possesso meglio di chi magari ne aveva maggiormente a disposizione. Come puo essere che il tutto sia dovuto ad altre motivazioni.
      Attualmente però l'inter aveva torto...questo è evidente

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  57. Pareggio buono per la classifica, e buona partita di alcuni giocatori.
    Nnostante la curva della juventus abbia cercato in tutti i modi di incoraggiare la Roma e demotivare e distrarre in ostri giocatori insultandoli, siamo riusciti a pareggiare e tenere la Roma lontana.

    Forza Icardi, senza la Curva Nerd Juventus chissà quanti punti avremmo in più!.

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  58. Sempre sostenuto Spalletti.
    Ieri sera sbagliato dai.... diciamolo.
    Stavamo schiacciando la Roma (giocando discretamente bene) , abbiamo pareggiato e.... toglie lautaro per mettere Joao Mario.... da non credere.
    Io pensavo potesse entrare Keita per Perisic al limite... oppure Joao Mario per Vecino..
    Altra cosa che non capisco è Naingollan invece di Icardi quando la Roma si presenta con fazio - Juan jesus... mi sarei aspettato Icardi - Lautaro dall’inizio.
    Tutti questi match point sprecati non mi piacciono.
    Non vorrei che ora arrivasse il più classico dei “braccini”

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  59. Una domanda..ieri circolava allo stadio la voce di consistenti aumenti degli abbonamenti al primo anello verde. Avete anche voi sentito tali voci ?

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  60. I ragazzi di Chivu vincono alle Baleari: 2-0 anche in finale! Totrneo non di primissimo livello intenazionale, ma percorso strepitoso.
    Riccardo: lo scorso anno all'apertura degli abbonamenti sono andato per trasformare il mio in un primo verde. Era il primo o secondo giorno, ma erano già tutti impegnati

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  61. Un pareggio é un buon risultato.. la sconfitta sarebbe stata drammatica

    Peccato che non riusciamo mai a fare uno step ulteriore ..

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  62. Adesso si parla pure di vaccini, qua dentro. Evidentemente qualcuno è pure medico e scienziato. Incredibile. Io posso solo sottoscrivere parola per parola questo:
    "IL VALORE DI UNA SQUADRA E DI UNA SOCIETÀ SERIA NON SI VALUTA COL METRO DELLA VITTORIA A TUTTI I COSTI MA CON QUELLO DEI VALORI CHE SA RISPETTARE, NOI SIAMO L’INTER"
    Evidentemente qualcuno se ne è dimenticato, preso dall'ansia di risultato. Non riesco più a tifare. Vedere giocare uno che ha mandato un avvocato a trattare il rientro essere reintegrato col favore dei più in nome di presunti meriti sportivi e convenienze economiche mi fa rimpiangere l'Inter di Thohir, in cui un giocatore, per aver preso a male parole un allenatore davanti a tutti (e parlo del mio amato Osvaldo) è stato allontanato quando era l'unica alternativa d'attacco che avevamo. Questa non è la mia Inter. Se deve essere uguale alle altre squadre, tanti saluti, il calcio minore e quello giovanile mi possono bastare. Farò come un mio caro amico, portiere fino alla serie D, che, una volta acquistato il Milan da Berlusconi, ha smesso di tifare la sua squadra di bambino. E lo ha fatto davvero, pur conservando la sua foto con Albertosi come il più prezioso dei trofei. Io conserverà la mia con Palacio ed aspetterò. Ieri ho riguardato la partita, ma ho smesso all'ingresso di icardi. Sinceramente non ho sofferto nè il non gioco di un vergognoso Naingollan, nè il gol ad una difesa che si è aperta come un'ostrica. E non mi interessa sinceramente il piazzamento finale. Finito un mondo, ma forse non me ne ero semplicemente accorto io. Mi complimento per la vostra costanza. Spero sarete premiati. E lasciate perdere i vaccini, in tutti e due i sensi. La terrapiatta? Altra roba. PS: sono cresciuto con il rischio di una nuova glaciazione (anni 70). Ora mi ritrovo con il riscaldamento globale per cui "moriremo tutti"... Chissà. Magari morirò con un "clima temperato". Solo per dire la mia sugli argomenti caldi del blog. Dopo vaccini e terrapiatta, quid melius?

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  63. Io sto con L'Inter. Quindi sto con il grande Icardi. Ho sempre tifato perché l'Inter vincesse, non perché giocasse bene, che non mi importa in quanto concetto soggettivo. perché vincesse rispettndo le regole, che significa anche rispettare i meriti sportivi e le problematiche personali dei singoli. Forza Inter! Forza Icardi!

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  64. Davvero, non capisco cosa abbia fatto di oltraggioso per la maglia Icardi.
    È stata una questione tra persone, gestita malamente.
    Io mi sono vergognato(limitatamente perché i comportamenti vergognosi sono altri) per la gestione generale. I problemi tra persone nei gruppi ci sono sempre.

    Poi se qui si pensasse solo ai risultati, non staremmo certo a tifare Inter, ma seguiremmo la juve, che porta a casa un trofeo all'anno.
    Ma dovremmo far finta di non vedere arbitraggi, doping, aiuti politici, volgarità varie.

    Per me icardi sta pagando oltre misura.
    Sarebbero bastate multe salate

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    1. Se fingere un infortunio "guarendo" quando si è trovato un accordo con i dirigenti non significa oltraggiare la maglia, allora richiamiamo all'Inter anche Cannavaro...

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  65. Se non comprendete sono fatti vostri. I mercanti dal tempio li ha cacciati Qualcun Altro. Chi sono io per provarci? Buon divertimento. Tornerò quando il bimbo tatuato, giocatore di dubbio valore e simbolo di quest'inter liberista ed insieme comunista, cesserà di indossare la nostra sacra maglia. Ed onore a spalletti, per il quale, sono convinto, Icardi non lo vedremmo più. Sperando di non trovarmi presto un conte fra i piedi.

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    1. Dal tono che usi sembra che consideri l'essere comunista come cosa negativa, se è così non dovresti permetterti di esprimerti in questo modo, perché qui dentro ci sono persone di varie idee politiche e tutti vanno rispettati.
      Vai a lanciare gli slogan politici da un'altra parte che qui sia parla di calcio e di valori umani quali solidarietà e fratellanza fra i popoli.

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  66. Quando si vuole davvero il dialogo la mancata comprensione non è mai problema degli altri...

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  67. Questa è l'Inter che amiamo e dovremmo sostenere, sempre: https://www.fcinternews.it/in-primo-piano/gnoukouri-non-so-ancora-quando-tornero-grazie-all-inter-ausilio-mi-ha-trattato-come-fossi-un-figlio-306215

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  68. E anche questa è la nostra INTER :
    TRIPLETE - MAI STATI IN B e doppio trionfo per le giovanili nerazzurre ai tornei svoltisi in questi giorni sull'isola di Maiorca, in Spagna: l'U14 di Cristian Chivu vince la 'East Mallorca Cup', l'U13 di Luigi Sala si aggiudica la 'Copa Mallorca'. I Giovanissimi Regionali di Chivu si sono aggiudicati il trofeo battendo in finale l'Atletico Baleares con le reti di Grieco e Owuso ​​​​​. L'Under 13 ha invece superato in finale l'Espanyol ai calci di rigore. Nella finalissima, i tempi regolamentari terminano sull'1-1 con la firma nerazzurra di Ebegbeluhmen, ai penalty Zamarian ne para tre e guida l'Inter al trionfo nella Copa Mallorca. I nerazzurri Davide Ceruti e Daniele Fois premiati come capocannoniere e miglior giocatore della manifestazione. Ringraziate Dio tutti i giorni di avervi fatto nascere INTERISTI.💯X💯💪🔵⚫

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  69. Ceruti capocannoniere? Forse è il contrario, non so.
    Comunque, per essere obiettivi bisogna ricordare che all'importante torneo in sardegna gli U15 sono stati eliminati dal Cagliari perdendo per 3-0

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  70. Se si fosse voluto cacciare i mercanti dal tempio, si sarebbe dovuto iniziare da perisic e naingollan.

    Poi, veramente, io trovo vergognoso chi insulta gli avversari, chi simula costantemente, chi insulta i compagni, chi insulta i propri tifosi.

    Io, ma forse mi sbaglio, non ho visto queste cosé in Icardi.
    Il quale ha limiti come giocatore e come capitano

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  71. Se si volessero cacciare i mercanti dal tempio, temo che giocherei ancora io

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  72. Purtroppo oggi se si cacciassero i mercanti dal tempio non ci sarebbe il tempio.
    I terrapiattisti si prestano a facili e logiche ironie ma io inviterei a riflettere sul piccolo o grande "terrapiatista" che ognuno di noi ha dentro...

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    1. Non so Amstaf se ti riferisci a me . Ma io sono sempre per la scienza e per la competenza. Quindi non credo proprio che ci sia in me neppure un angolo di terrapiattista

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    2. Sicuro sicuro? Io ho una amica, ricercatrice, 2 lauree, severissima con tutte le posizioni non scientifiche...ma da 10 anni ogni sera crede con assoluta fede in "somatoline anti cellulite", nonostante l'unico effetto sia il calo del suo denaro. Il mio medico nucleare ogni mattina si legge l'oroscopo...vogliamo parlare dell'ineffabile romano prodi, tanti lo votarono, pessimo presidente IRI (ma rimase "competente" a dispetto dei risultati), presidente del consiglio, candidato presidente della repubblica, che durante il sequestro Moro (non uno scherzo da boys scout...)segnalò il nome "Gradoli", facendo perlustrare un intero lago (ma non una strada...) alla ricerca della "prigione", avendo saputo del suddetto nome in una seduta SPIRITICA, con tavolino a 3 gambe ed altri ineffabili partecipanti (tutti competenti ma un po' terrapiatisti spiritici e pro fantasmi...), senza che nessuno, scienziati, magistrati, giornalisti (più avanti elettori...) chiedesse CONTO di tale assurdità. Per non offendere nessuno tralascio religione, miracoli, superstizioni e una infinita quantità di stupidaggini quotidiane che, talvolta, prendiamo molto seriamente...solo con la religione ci sarebbe da rivalutare ogni ignorante (quanti scienziati accettano il "mistero della fede"?).
      E' solo un piccolissimo esempio, potrei continuare per ore.
      Anche sulla competenza, hai ragione a pretenderla e riconoscerla, se la trasformi in "divinità" a mio parere esageri. Sempre a titolo di esempio potrei citarti "competentissimi economisti" bocconiani, che lavorano/hanno lavorato al FMI, i quali (ti faccio 2 nomi, l'ineffabile cottarelli e, per pari opportunità, la sosia in gonnella de romanis...) da almeno 25 anni prevedono il fallimento entro un anno del Giappone (causa debito pubblico) con bambini che pagheranno lo sperpero dei nonni...intanto quei bambini giapponesi, diventati adulti, non soffrono la disoccupazione (ANCHE grazie al debito statale) al contrario dei coetanei italiani, ben guidati da prodi&emuli, cottarelli&company. Parliamo di "economia" ai più alti livelli...
      Utilizzando anch'io il mio terrapiattismo da educazione cattolica, "chi è senza peccato"...

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    3. Evidentemente la voglia di affermare la propria idea/ideologia, nel caso FMI liberismo, rende ciechi, si diventa competenti venati da terrapiattismo.
      Perché la competenza teorica non vince la realtà.
      La scienza, che io amo e per cui tifo sempre, non è certezza, ci vorrebbe umiltà (i veri scienziati lo sono, umili), la scienza ha fatto tanti errori, tu che conosci la storia sapresti ricordarcene tanti. da Galileo alla mia infanzia, quando il medico voleva usare le sanguisughe e mia madre, farmacista, lo mandò a quel paese; ma l'autorità scientifica era il medico non mia madre...

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    4. Mi trovo molto vicino ai concetti di Amstaf

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    5. Eh be' lo immagino tu pensi che sia solo per il destino cinico e baro e per la mancanza di raccomandazioni che non alleni squadroi importanti da decenni....Io invece non sono d'accordo per nulla ovviamente con Amstaf. A parte che ho una grande stima per Prodi (magari ce ne fossero oggi) e persino per Cottarelli, ma un conto è se due competenti 'duellano' tra loro. certo uno dei due avrà ragione e l'altro torto. E magari un'incompetente per incompetenza abbraccia la tesi di quello che aveva ragione. ma non per questo la sua idea era frutto di una competenza...che non aveva. Comunque sbaglio sepre io è un discorso impossibile da farsi. O riconosci la tua non competenza, o non puoi accettarne il principio se sei convinto di saperne più di un competente.
      ogni tanto mi faccio trascinare, ma è questo il motivo per cui non posso più scrivere qui.
      Io posso scrivere solo con delle basi comuni, quindi in un posto in cui tutti sappiamo di essere semplici tifosi che amano esprimere da dilettanti di calcio le loro OPINIONI. Se uno pensa di saperne più di Spalletti (a caso) io mi riconosco non in grado di discutere con lui, perché io quelle competenze non le ho

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    6. Esempio terra terra: io non sono un meteorologo, quindi miAFFIDO, per le previsioni, ai meteorologi. Se il meteorologo dice che domani sarà soleggiato e domani dovesse diluviare, io, senza per questo essere io un competente meteorologo, potrei sostenere che il COMPETENTE abbia sbagliato o, sotto la pioggia a catinelle, dovrei chiedere a un "pari competente"?
      Ma poi quand'anche, non avendolo mAI detto, sostenessi che Spalletti andasse cacciato verrebbe sostituito da un altro allenatore professionista non da un passante.
      Diversamente, nella vita, mai si dovrebbe cambiare medico, avvocato, commercialista, non essendo competenti a avere opinioni sul loro lavoro.
      Tu puoi stimare, complessivamente, prodi, io no, ma la seduta spiritica resta, per me, un terrapiattismo. Come per altro pregare per avere una "grazia" o guarire. Io per il tumore vado dal medico nucleare, anche se legge l'oroscopo, non dal prete.
      p.s.) L'allenatore è competente, io no, ma se spalletti (o altri) dice una scemenza, secondo me, credo possa sostenerlo, magari con logica, senza lesa maestà.
      p.p.s) intanto, anche oggi, il Giappone non è fallito, Veronica aspetterà, vediamo domani...o non essendo bocconiano non posso sostenere che il Giappone NON sia fallito?

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    7. Sono in gran parte d'accordo con Amstaf e il suo invito a riconoscere le proprie tracce di terrapiattismo tranne che per l'esempio di Prodi e soprattutto di Gradoli. Scusa se mi permetto Amstaf ma è un'accusa che di solito si trova nei commenti di chi usa maiuscolo, emoticon di faccine sorridenti e due righe di HAHAHA e non in commentatori profondi come te. Nel caso di Gradoli, Prodi semplicemente uso l'escamotage della seduta spiritica per proteggere le fonti dell'autonomia bolognese che gli avervano rivelato l'ubicazione della VERA prigione di Moro. Se poi le forze dell'ordine e chi "sapientemente" le manovrava sono andate a scandagliare il lago di Gradoli e si sono limitate a bussare alla porta della prigione di via Gradoli a Roma, non credo sia colpa di Prodi.

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    8. Luciano...quando mai ho detto che dovrei allenare da decenni?
      ... Quando mai ho detto che sarei migliore di qualsiasi alle atore?

      Io esprimo miei concetti e idee. Secondo le mie competenze e la mia intelligenza.
      Poi si puo essere d'accordo o meno, ragionando con la propria testa, non asserendo che chi e pju competente ha sempre ragione. Ha più strumenti per aver ragione, ma non sempre la ha.

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    9. Io non dico che chi è più competente ha sempre ragione, altrimenti nel calcio i competenti vincerebbero sempre. Sostengo solo che da incompetenti appassionati si possono esprimere modeste opinioni. Non si può dire: X ha sbagliato a sostituire y quando non sai i motivi per cui l'ha sostituito. Tifosi competenti hanno crocefisso decine di nostri ex allenatori. Molti di questi si è visto poi che se non hanno fatto bene era perché esistevano condizioni oggettive. E sugli altri la critica era sbagliata comunque perché ogni critica fondata sulla non conoscenza è sbagliata, anche quando per caso ci azzecca

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  73. Chi fischia i giocatori dell'Inter durante le partite, tutte le partite, per me può essere solo o juventino o milanista.
    Possiamo criticarli e credo che spesso ci azzecchiamo e facciamo bene a farlo, ma poi vanno sostenuti sempre tutti, anche Candreva!

    Le critiche servono a loro per migliorarsi, ma il sostegno durante le partite gli serve per giocare al meglio.

    Se la Curva fischia Icardi o sono tutti juventini o sono al soldo di Agnelli.

    Forza Icardi, forza Candreva e forza Naingg anche se l'avrei lasciato volentieri dov'era.

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  74. L'Atalanta sbanca il San Paolo con una grande prova di forza contro un forte Napoli. A me, che credo nella nostra squadra, piace vederlo come un risultato negativo soprattutto per il Milan, per il quale si fa davvero molto dura. Decisivo l'ingresso di Ilicic inizialmente tenuto a riposo in vista del ritorno di Coppa Italia di giovedì.

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    1. Come vorrei, Bruno, avere la tua tranquillità, direi la tua fiducia. Purtroppo io invece ho un terribile timore: che tra due partite (juve e Napoli) noi si possa essere quinti. Mi fa bene leggerti

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    2. No Luciano, non sono affatto tranquillo, con l'Inter fino alla matematica certezza è difficile esserlo, non dimenticando mai la variabile arbitrale, che sappiamo come funziona, soprattutto in vista della visita di ladri della peggior specie, ma ritengo questo finale una possibilità per mister Spalletti di guadagnarsi la riconferma con merito già da sabato sera, se andrà come tutti speriamo, con la spinta dei nostri tifosi che, sono certo, saranno molto "calorosi".

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  75. Con due parole lo scienziato Rovelli ha definito un problema fondamentale di oggi: apologia dell'incompetenza. Che nel caso del tifo si trudce inq gusto: non sono mai stato in uno spogliatoio di una squadra professionistica, non conosco i problemi che si devono affrontare, ma ne so di più di quel somaro del mio allenatore (se non vince)

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    1. Premesso che Rovelli a me piace, che non ho mai letto che venisse "contestato" sulla gravità quantistica (di cui so nulla se non le c.d. "divulgazioni"), quando il buon Carlo si è spinto a parlare di altro, fosse la guerra o il clima o la povertà, ha subito contestazioni, anche da presunti esperti competenti in quei "campi", a mio avviso ingiustificate, perché, su quei temi, io mi sento vicino a Rovelli e non ai cialtroni (plurilaureati) che lo stroncarono su quella specie di carta igienica (anche a nostre spese) che è "il foglio", definendolo, fuori dal suo campo scientifico, assolutamente incompetente (persino antiscientifico...).
      Ognuno ha i suoi grattacapi...

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  76. Una curiosità, anche per distendere un po' il clima un po' troppo acceso per quello che alla fine dovrebbe essere uno svago per vivere positivamente una passione: quali sono i vostri giocatori scelti per la Hall of Fame 2019?
    I miei sono: Ghezzi, Facchetti, Corso, Meazza.
    Mentre l'anno scorso furono Zenga, Facchetti, Mattheus, Meazza.

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  77. Il problema, comunque, non è solo la competenza ma l'uso che ne viene fatto.
    Una persona competente non è detto, specie se vi sono "interessi", quando "parla" sia sempre "sincero" utilizzando la sua competenza...insomma spesso mentono, sapendo di mentire.
    Chi non ha letto, a Ottobre-Dicembre scorso, l'allarme degli "economisti" (compreso cotta cotta cottarelli) sul rapporto spread-tassi sui mutui. Una bufala incredibile, assolutamente falsa. Forse lor signori non lo sapevano? Certo che sì, ma comodava per altri interessi...però se io NON ci credo...non posso non essendo "competente"? (Poi, immodestamente, sicuri che io non lo sia?).
    Per tornare al calcio, sostenere, nella difesa del suo operato, di aver azzerato il gap con la Roma, è una stupidaggine. Perché è la Roma ad essere calata, non noi a averla raggiunta, tanto è vero che l'allenatore è stato esonerato (pur competente, anzi, l'anno scorso super competente, vista la semifinale CL...)...il fatto di non essere io un allenatore toglie legittimità alla mia razionale opinione?
    p.s.) Il ciapa no per l'ingresso in CL è iniziato anche in Premier, facciamo scuola...

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  78. Esatto Amstaf, io credo che la competenza in Italia non possa essere presa a modello, soprattutto in politica, dove tutte le forze, tranne una, guarda caso nata in questi ultimi anni, da movimenti di cittadini che non si vogliono arrendere, hanno taciuto sul tema della mafia fino a creare una rete di protezione che investe molti uomini delle istituzioni, massoni, imprenditori e politici.
    Mi vien da dire che anche Moggi era un grandissimo competente, peccato non fosse rivolto verso il bene ma verso il male.
    La novità, però, della SPAZZA CORROTTI già da adesso potrebbe aiutare a cambiare la mentalità del popolo Italiano, ma ci vuol tempo e non è detto che Salvini lo voglia concedere, essendo lui stesso il più "furbo competente" e non si vergogna di stare con Berlusconi, e poi continua prima a scegliere e a voler mantenere persone che sicuramente in un partito non dovrebbero neanche entrare.
    Ma oggi la maggioranza del popolo Italiano la pensa al contrario, cioè preferisce i “furbi competenti” ai più meritevoli e ai più bisognosi, considera l’imbroglio e il sotterfugio, le regole e l’onestà una stupidaggine.
    Vero anche che la mafia sceglie all'istante solo i “furbi competenti” come alleati anche talvolta inconsapevoli e utilizza la corruzione più dell’intimidazione.
    So che molti anche in questo spazio preferiscono prendersela con l'incapace Toninelli, che tra l'altro ha tolto nei giorni scorsi le deleghe ad un cialtrone mentre si preferisce sottacere di Siri che dopo un trascorso da giornalista Mediaset, è stato vicino a Berlusconi. prima di fondare il Partito Italiano Nazionale (PIN), con sedi in tutta Italia e prima di approdare alla Lega ed essere eletto senatore. E’ un bancarottiere, ha fatto fallire un’impresa da lui fondata, e sembra, ma questo è il meno, non essere neppure laureato come si affermava.
    Mi scuso con chi non apprezza certe divagazioni che poco hanno a che fare col nostro spazio.

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  79. non capisco questi discorsi, sarà un limite mio. Uno scienziato a una grande azienda può anche essere un improglione e publicizzare l'efficacia dei prodotti di quell'azienda che invece sono innocui o peggio. ma il giudizio deve venire da un altro scienziato, se lo dice uno che non sa nulla di medicina dice una cosa comunque infondata, cioè non fondata sulla conoscenza. Infatti per esempio un giudice quando ha necessità di sapere, non va secondo la sua opiione, si affida alla polizia scientifica, alla medicina legale, ecc.
    io sono appassionato d'arte, ma se devo stimare un quadro che costa molto (a parte che lo prendo se mi piace, ma questo è un altro discorso) lo faccio stimare da uno competente, non mi fido della mia opinione. Poi magari quello è disonesto, tutto può essere. ma che la stima sia sbagliata lo deve accertare un competente onesto.
    la politica è un'altra cosa perché in politica non voto il più competente, ma quello che considero più vicino ai MIEI valori e ai MIEI ideali. nessuno è più competente di me per quello di cui io ho bisogno. ma anche in politica per me prima viene la competenza, poi fra competenti l'onestà. Competenza e onestà sono comunque due piano completamente diversi: non si può usare l'uno contro l'altro. Un inegnere che f crollare un ponte ma è onesto non è meglio di uno che lo fa stare in piedi ma ci guadagna qualcosa da furbo

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  80. ognuno resterà della sua idea ed è giusto così. nessuno può togliere a nessuno, ovviamente , il diritto e il piacere di esprimere le proprie opinioni. Dico solo che 'est modus in rebus" e un po' di umiltà (nel senso di consapevolezza) non guasta.
    Buon calcio a tutti e forza Inter

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  81. E invece perché non andiamo a scannarci sulla "filosofia" del calcio ?
    Comincio io con un carico a coppe: visto che vincere non è matematica io preferisco allenatori ideologici a quelli pragmatici. Tipi come Bielsa, Guardiola e Klopp .... gente che lascia un'eredità o legacy se vogliamo fare i fighi. Ma soprattutto fanno giocare bene le loro squadre, giocare bene nel senso di voler imporre il proprio gioco , che sia il blues di Guardiola,il rock di Klopp o il tango di Bielsa. Non so se vincero' ma di sicuro mi divertirò a vedere la mia squadra giocare cosa che con l'inter da molto tempo raramente accade (Ok, sparatemi pure ma argomentate per favore). Concludendo no Conte no Mourinho (che Dio l'abbia in gloria) ma qualcuno scelto e SUPPORTATO da tutte le componenti della società Internazionale F.C.

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    1. Il bel gioco che non vince per me non esiste. Forse si potrebbe essere d'accordo sul fatto che non tutti i modi (e moduli e tattiche) con cui si arriva a vincere sono "belli", ma la bellezza, applicata al calcio, cos'è? È bello ciò che ha una logica, ciò che risulta funzionale. Funzionale a cosa? Ad arrivare al gol, a non prendere gol, ad avere una transizione rapida (qua il nostro allenatore non sarebbe d'accordo...), a farci trovare coperti e non sbilanciati una volta persa palla. Insomma, direi che è bello ciò che riesce e non è possibile costruire una idea di gioco, qualunque essa sia, prescindendo dalla volontà di ottenere risultati. Ciò dovrebbe significare che quell'idea funzionerà e sarà bella se porterà a risultati; viceversa, se non avrà portato a risultati, non avrà funzionato e se non avrà funzionato significa che sono stati commessi degli errori e questo, a prescindere dal risultato difficilmente potrà apparire come bello o addirittura estetico. Il dribbling, la verticalizzazione, le triangolazioni sono sicuramente belle ma sono diventate belle perché sono tutti modi per conseguire un vantaggio sull'avversario.

      Io più che parlare di bel gioco slegato dai risultati parlerei di continuità tra settore giovanile e prima squadra, tra un allenatore e l'altro. Mou non potrebbe andare mai al Barcellona, così come Icardi pur promettentissimo è stato dato via senza rimpianti. In questo modo forse qualche giovane potrebbe essere "ottimizzato" rispetto al calcio che si gioca in prima squadra (pur magari "fallendo" al di fuori di quel contesto) ed eventuali cambi di allenatori non sarebbero traumatici: si cerca sempre quel tipo di giocatori, i ruoli coperti e scoperti sono sempre quelli. Oggi, invece, tra Spalletti e Conte cambierebbe un mondo: i terzini servono sì o no? Due punte o due ali? Quanti centrali? Transizione rapida o "forzata" per far spazientire l'avversario che ad un certo punto lascerà uno spazio venendomi ad attaccare?

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    2. Tant'è che vengono da te citati tre allenatori che hanno vinto. Chi ha vinto (molti) titoli, chi ha vinto meno titoli ma ha diverse volte raggiunto gli obiettivi, in alcuni casi sorprendendo. A prescindere dai gusti, nessuno cita allenatori che non vincono (mai) e deludono le aspettative

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    3. Io comincerei da una considerazione di base: lo spirito del gioco del calcio è cercare di fare gol e cercare di evitare di subirne. Ci sono partite, anche in Italia vedi ieri sera, dove questo "spirito" è presente per tutta la partita, ci sono partite, troppe, dove l'obiettivo è "far trascorrere il tempo", ovvero NON giocare la partita. Non mi riferisco solo a elementi scorretti, finti infortuni, morti apparenti con improvvise risurrezioni, perdite di tempo varie, mi riferisco ANCHE al passare la palla senza mai l'intento di "giocare", nel senso di provare a trovare efficacia per fare gol, con l'attenzione a non subirne.
      Io vorrei qualcuno, come allenatore, che avesse questo spirito. In questo senso desse un "gioco". Ci sono allenatori che, a mio parere, non hanno del calcio questa visione, tipo Mazzarri, infatti sono, sempre mia opinione, buoni sino ad un certo livello, diciamo una "squadra media, anche con ambizioni", poi si perdono, perché non hanno antidoti a se stessi, al "mazzarri" che incontrano nelle avversarie.
      Spalletti, per me, non era quel tipo di allenatore, avendo fatto vedere "altro"; quest'anno la mia aspettativa era verso l' "altro", che non ho visto; inoltre altri elementi (la gestione, ad esempio, delle risorse umane) non mi hanno convinto.
      Per questo non "desidero" la permanenza, perché non vedo né in Società, né nello stesso Spalletti, la convinzione del costruire qualcosa insieme.
      Al massimo si navigherebbe a vista, cosa deleteria...

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    4. Visto che andiamo sul concreto: forse farebbe altro se avesse (se pensasse di avere) altri? L'anno scorso si diceva che Candreva fosse il suo cocco, ma è bastato un Politano qualsiasi (non lo dico per screditarlo, ma non è né il Mancini del 2007, né il Salah del 2016) per non far quasi più vedere il campo al titolare dell'anno precedente. A me, ricordando le sue precedenti esperienze, il dubbio viene.

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    5. Ma l rosa è stata, nelle possibilità economiche, costruita per lui; ad Agosto non i "tifosi" ma allenatori (ovvero i "competenti"), ex giocatori, opinionisti, hanno indicato la rosa dell'Inter (esclusa, ovviamente, la juventus di altro livello) come la migliore o al pari col napoli. Sulla carta siamo più forti dello scorso anno, diciamo che non si è visto...siamo terzi nel crollo dei puntidi tutti (la roma ad esempio è peggiorata come rosa, rendimento, punti, posizione...). Abbiamo il maggior possesso palla della A, ancora più se limitato alle partite interne, ma (in casa9 abbiamo il tredicesimo attacco...non solo, squadre a cui lasciamo il 30% di possesso ci fanno gol. L'idea che il nostro possesso serva a NON giocare più che a giocare io me la sono fatta; ritengo che se si vuole migliorare lo si possa fare giocando (non in modo "bello" ma efficace, oggi noi brilliamo per inefficacia...) non passando il tempo di gioco.
      Questo se si ha l'ambizione di salire verso alti livelli. Perché a livelli bassi potremmo citare De Zerbi, che propone una "filosofia di gioco costruttivo", o Daversa, che propone una filosofia di "gioco distruttivo", con "risultati" simili. Ma con una differenza, che qualche giocatore del sassuolo cresce di valore, nel Parma meno...
      La vera abilità di Gasperini, ad esempio, non è solo il gioco efficace (vista la posizione in classifica dell'Atalanta) ma anche l'aumento persino esagerato del valore dei suoi giocatori. Spesso effimero, visto che fuori da quel contesto non mantengono le promesse...ma per l'Atalanta questo "vale" quanto i punti.

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    6. E allora perché, chi, metaforicamente, disegnava ritratti meravigliosi oggi si limita a rappresentare la testa con un cerchio, il busto e gli arti con cinque linee tette? Si è dimenticato come si fa? Mancini passò da un bel gioco a Melo, Medel e Kondogbia. Poi, avendo a disposizione Verratti, Jorginho e Barella...

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    7. ... linee Rette ovviamente...

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    8. Perché forse non è più la sua situazione. Perché non ci crede, perché ha pensato al piccolo uovo subito, perché gli è sfuggito lo spogliatoio, perché ha sbagliato le scelte dei "fedelissimi", da naingo a perisic, perché si è e ha sopravalutato (se stesso o altri). Sono solo ipotesi...
      Se la mano trema, se non hai più il "controllo", le linee rette sono già uno sforzo...
      Ma io non ho la verità, magari la mano torna ferma, tutti si amano e si va avanti così.

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  82. Eh, Flavor, mi dispiace. Eri uno dei pochi sul blog con cui mi sentivo in sintonia. Ma continuo a stimarti molto, eh, ci mancherebbe. magari prima o poi provo a chiarire perché la vedo diversamente. Non su Conte o su Mou(che non correi neppure io, per motivi diversi), ma su che cosa è bello (per me) nel gioco del calcio

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  83. Senza riaprire la discussione segnalo che a Palermo, il 12 maggio, ci sarà il primo convegno deiterrapiattisti (che chiamano "noi" terrasfericisti).
    Uno dei relatori, si trovano oggi le interviste, è Agostino Favari, 40 anni, laureato in ingegneria elettronica...
    Io non conosco, personalmente, terrapiattisti, conosco "no vax" con cui litigo spesso, ma che, fuori da questo argomento, sono persone ragionevoli, competenti, serie e ottimi genitori; persino sull'argomento vaccini alcune loro osservazioni sono degne di considerazione.
    Il mio invito all'umiltà, a considerare il "terrapiattista" che è in noi (un fanciullino pascoliano molto irrazionale), si riferiva a questo aspetto: se diverse persone per bene, di buona cultura, ragionevoli, sono no-vax, se un ingegnere elettronico, pare stimatissimo nel suo lavoro, è relatore terrapiattista, io, pur restando sbalordito e considerando queste persone "fuori strada", qualche considerazione generale sulle credenze irrazionali, diffuse in tanti campi, sulla parzialità della "competenza" (evidentemente persone competenti nel loro campo diventano l'opposto in altri), me la pongo. Mi chiedo anche se l'idea di "imporre la verità", scientifica o solo figlia della competenza, astrattamente giusta non diventi controproducente.
    Mi chiedo se ascoltare l'assurdo non possa, talvolta, aumentare la capacità di comprensione; assoluta e reciproca.
    In questo senso il manicheismo assoluto non mi trova più disponibile, anche nei terrapiattisti si cela qualcosa...non so cosa per ora.

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    2. Mi piace molto la tua riflessione... io ancora non credo che esistano i Terrapiattisti, ma spero di sì, li trovo molto divertenti.
      Però lasciare aderire la propria curiosità a queste correnti di pensiero irrazionali, proprio perché sono irrazionali e infondono in noi il dubbio creativo che forse potrebbe essere una via verso una nuova evoluzione (propria o della comunità), significa essere aperti anche a nuove scoperte e soprattutto a mettere in dubbio ogni propria certezza. Per esempio mi piacerebbe discutere con un Terrapiattista, ma solo se anch'egli sia dipsosto a mettere in dubbio le sue idee in sani dibattiti (cosa che tra l'altro accade a fatica anche qui nel blog parlando di calcio :D)

      Insomma potrei apprezzare un Terrapiattista se fosse disposto a considerare che la Terra sia sferica e soprattutto che non voglia bruciare vivo chi sostiene tale tesi...

      Ma sarà più difficile mettersi d'accordo sul tema della forma della Terra o su quello delle competenze?...

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  84. La faccio più semplice: vi sarebbe piaciuto di più essere un giocatore dell'Olanda o della Germania nel 1974, dell' Ungheria o della Germania nel 1954 ?

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    1. Io non avrei voluto essere tedesco a prescindere.
      Quindi Olanda&Ungheria.

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  85. Della Germania '74, senza ombra di dubbio. Invece per il confronto tra Germania e Ungheria le cose stanno diversamente perché come è noto, lì non contava il 'bel giuoco' o la praticità. ha contato solo una dose di doping così massiccia da trasmorare un 8-0 o qualcosa di simile, subito nelle eliminatorie, in una vittoria dei tedeschi in finale. per me il bel giuoco consiste nella capacità di essere pratici, il resto è esibizione

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  86. Rovescio la tua domanda: nell'anno del triplete avresti voluto essere un tifoso dell'Inter o dello splendido e magnificente barcellona?

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    1. Io conosco romanisti che dicevano che il Bari di Ventura giocava meglio dell'Inter...

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    2. L'Inter del triplete aveva un grande gioco, diverso dal barça ma non "inferiore".

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    3. Dell'Inter ovvio ma di quell'Inter lì cosa è rimasto come eredità ? Il Barcellona con e dopo Guardiola e il Borussia Dortmund con e dopo Klopp hanno proseguito su un solco ben definito

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  87. Ah be' allora di cosa discutiamo? Se siamo d'accordo che il gioco pratico e incisivo è anche spettacolare....

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    1. Discutiamo dell'Inter attuale, il cui (non) gioco non mi sembra né pratico, né incisivo, né efficace, né "spettacolare". La cosa di cui, a me, importa meno è l'ultima.

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    2. Infatti i risultati non sono stati eclatanti.

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  88. Be', fino ad ora (per il futuro ho dei dubbi) è stato più efficace di quello delle nostre rivali.
    ma secondo me nel XXi secolo il gioco lo fanno i giocatori perchése ci fosse un metodo di gioco superiore lo attuerebbero tutti.
    Quindi se tu hai una squadra con 2 soli terzini buoni ma on eccelsi (gli altri due non giacano neppure...il giovedì), pochissimi centrocampisti buoni, nessun attaccante che salta l'uomo e hai la sfortuna che i 3 tuoi più forti (Icardi Perisic Radja) incappano in un'annata negativa e tu sei terzo, con 5 punti sulle quarte (che non hanno disputato la CL) e in alcune partite hai giocato un ottimo calcio e sei uscita a parità di punti e di gol nel girone che poi ha prodotto due semifinalista e nel quale la squadra che guida la classifica nel suo Paese (finita con 2 punti) ha gli stessi punti della terza semifinalista ecc. eppure sei scontento... significa che sei molto ambizioso. Che è un bene, per carità

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  89. Vorrei chiedere a Luciano se ha qualche ricordo particolare di Favini, che immagino, abbia avuto modo di incrociare diverse volte, da diversi anni a questa parte, sui vari campi di periferia.
    Sai anche che tipo di rapporto avesse col grande Casiraghi, immagino buonissimo, o sbaglio?

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  90. Quanto a Spalletti, che pur difendo dagli attacchi gratuiti, mi sento anch'io molto ambizioso per l'Inter che verrà e sono vicino al pensiero di Amstaf ma, non sono convinto che non si possa migliorare sensibilmente e vedere un calcio meno sparagnino con lo stesso Spalletti, con due o tre nuovi interpreti dalla cintola in su di quelli giusti, senza per forza doversi svenare.
    Voglio dire che l'attuale allenatore non sarà Trapattoni, o Bagnoli, o Mou, per citarne qualcuno che ho davvero ammirato fino in fondo ma sperare che lo sostituiscano senza essere a conoscenza di alternative possibili, che mi convincano della bontà della scelta che si andrà a fare, non lo farei.
    Spero abbia ragione Marotta se insisterà per volerlo fare come si teorizza, con Conte ma non mi stuzzica affatto, anzi.
    Piuttosto sarei tentato di offrire un'altra chance a Gasperini, che è tutto dire per un interista.
    Non vorrei vederlo vincere con i colori della mafia football club al posto di Allegri.

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  91. Mino era un gradissmo uomo di calcio, all'antica forse. E in un certo senso tu hai intuito o forse sai quello che aveva in comune proprio con il grande nostro Casi: erano persone semplici, uomini di campo, con una cultura calcistica impareggiabile e un'umanità traboccante.
    Con entrambi mi sono trovato spesso a chiacchierare: naturalmente con il Casi molto più spesso. Mino era di Mariano Comense e...sarebbe stato più naturale che lavorasse per noi. C'è stato vicino molte volte. In un'occasione si era sparsa questa voce e gli avevo chiesto quanto c'era di vero. Mi ha risposto che all'Inter c'era un modo di lavorare da grande squadra, che non si addiceva alle sue caratteristiche. "da voi se uno vede un giocatore interessante, fa una relazione, poi mandano a vederlo altri 10, poi confrontano le relazioni e solo se sono tutte positive cominciano eventualmente la trattativa. Io mi sposto molto, su tutti i campi, anche sui campetti minori e quando vedo uno che mi piace, estraggo il libretto degli assegni (metaforicamente, ovvio, ndr) e lo prendo. Io sono abituato a lavorare così". Qualche volta abbiamo discusso di giovani delle due squadre: io esaltavo i miei e lui naturalmente i suoi. Devo dire che qualche volta ci ho preso anch'io, ma si è trattato solo della fortuna che qualche volta si diverte a mescolare le carte.
    L'ultimo ricordo che ho di lui è indiretto: in occasione dell'acquisto da parte nostra di un giovane strappato proprio all'Atalanta ho saputo dai genitori del ragazzo che li aveva chiamati complimentandosi con loro perché avevano un figlio che era una grande promessa. Il ragazzo poi non ha sfondato nel calcio come tutti pensavamo, ma questo è normale: con i giovani tutti sbagliano.
    A me pare che da quando lui se n'è andato dall'Atalanta, i bergamaschi abbiano cambiato criteri di selezione: più stranieri, più giocatori di colore, più giocatori 'fisici'. Una volta si diceva che noi prendevamo i giocatori "un tanto al chilo" e loro quelli bravi con i piedi. Oggi è forse vero il contrario. Una volta era l'Atalanta che 'faceva la spesa' nel milanese, oggi siamo noi ad avere molti giocatori che provengono dal bergamasco e dalla zona tra Bergamo e Brescia. nelle interviste pubbliche, come tutti diceva che conta la crescita dei giovai, non il risultato. ma quando perdevano, diventava intrattabile. Tra quelli che ci hanno lasciati o (credo) non lavorano pù i mgliori che ho consociuto sono probabilmente Il Casi, lui e Vatta. Anche il nostro Pezzoni era un grandissimo uomo di campo, ma ha avuto la sfortuna di lavorare nel suo periodo migliore, per una società che non poteva o voleva puntare molto sui giovani. Fosse venuto all'Inter, Mino con il Casi avrebbe formato una coppia di amici e di impareggibili conoscitori di calcio. Ci avrebbe guadagnato probabilemnte tutto il movimento nazionale

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  92. Grazie, ero certo avessi cose interessanti da raccontare sul suo conto, è sempre un piacere leggerti. La mia era una semplice, forse facile, intuizione.

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  93. Io, che ho una disistima profonda contro la società spor...chiva di Vinovo, immagino si nasconda qualcosa di peggio dietro queste parole, sono un malpensante?
    https://www.fcinternews.it/news/abete-squadre-b-bisognava-chiarire-le-normative-la-juve-ha-accelerato-troppo-306305

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  94. pensi quello che sanno tutti: nel calcio italiano si fa solo quello che vuole la juve, nei tempi decisi dalla juve

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  95. Mi piacerebbe molto, non lo dico polemicamente, che cos'è il gioco se si prescinde dai giocatori che lo attuano. Un insieme di schemi? indipendentemente dalla capacità dei giocatori di attuarli?
    Se doveva attaccare difese chiuse, per esempio, Mou lo faceva con successo perché aveva schemi più validi o perché aveva maicon anzichè D'Ambrosio, motta e Cambiasso anziché Vecino e Gagliardini, Pandev anziché Candreva, Milito anziché Icardi, Eto'o anziché Perisic? E magari Wes che sapeva tirare corner e punizioni?

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  96. vedere (alcune) squadre di Zeman era uno spettacolo

    però lui come tanti altri non li vorrei all inter..

    anche io son del partito prima i risultati poi il bel giuoco (se si riesce)

    altra cosa è avere un idea di quello che si fa in campo

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  97. Io però sono di un partito leggermente diverso: chi vince (senza rubare) ha fatto il gioco più bello, cioè più efficace

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  98. Qui credo siamo tutti d'accordo, il punto è come vincere e secondo me se hai più alternative di gioco (sottinteso che ci vogliono giocatori forti e "motivati") e non ti fossilizzi su un'idea è meglio. L'alchimia squadra - società - tifoseria è difficilissima da comporre ma a livello professionistico è essenziale per un percorso di successi e purtroppo Dell'Inter questa formula magica manca da troppo tempi

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    1. Perfetto Flavor su questo siamo d'accordo. L'inter di Mou vinceva non perché avesse un modulo superiore, ma perché aveva giocatori così bravi che potevano vincere in ripartenza (a Londra e Madrid) ma anche attaccando (barça a Milano). Lui era bravo non perché avesse escogitato schemi vincenti ma perché ha saputo valorizzare al massimo dei grandi giocatori e li ha motivati in modo splendido. ha saputo creare l'equilibrio ottimale, tecnico e agonistico. ma se avesse avuto D'Ambro, Gaglia, Candreva e C non ci sarebbe riuscito, con nessun 'bel giuoco' al mondo. Invece forse un allenatore normale con 7 su 10 primi nella classifica del pallone d'oro avrebbe vinto anche al posto di sacchi, con quel Milan, o di guardiola, con quel barça

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  99. Ovvio che qualunque gioco è interpretato dai giocatori. Questo non significa che tutti giochino allo stesso modo e la differenza sia data solo dagli interpreti.
    L'Atalanta fa un gioco apparentemente semplice, uomo contro uomo, cosa che non fa più quasi nessuno, punta sul ritmo, la fisicità; è stata paragonata all'Ajax ma a me sembra non c'entri nulla. Si può dire che, ad esempio, Atalanta e Torino giochino in maniera diversa? Che, per guardare alla medio-bassa classifica, Parma e Sassuolo abbiano "filosofie diverse"? Sarri, con le debite proporzioni, giocava all'Empoli come al Napoli, pur avendo modificato il "modulo" numerico.
    Certo, se Gervinho segna sempre il modulo di Daversa sembra ottimo, se smette e Inglese si infortuna il Parma non vince più...ma, ad esempio, Gasperini ha cambiato molti giocatori, all'Atalanta, però ha sempre cercato di proporre quel tipo di gioco.
    Io non sostengo che esista il gioco "migliore", anzi diffido dai talebani dei moduli immodificabili; sostengo che se un "gioco" non da "risultati" si dovrebbero cercare alternative. Spalletti, all'Inter, si è fossilizzato, avrà le sue buone ragioni (oscure, come le vie della Divina Provvidenza...), ma un possesso palla "esagerato" che non produce azioni offensive (in proporzione) e non "annulla" quelle avversarie (in proporzione al possesso palla il Frosinone, non il Madrid, ha creato un maggior numero di azioni offensive), posso definirlo "sterile" (direi anche stucchevole, ruminante, a scelta vostra...)? Constato una realtà, non propongo la panacea.
    E' vero, come dice Luciano, che 17 squadre hanno fatto meno punti dell'Inter di Spalletti; però questo non rende giustizia a quelle 17 squadre. Per esempio sostenere che l'Atalanta, in questa stagione, avendo 5 punti in meno faccia "peggio" di noi lo trovo...un po' terrapiattista (in fondo la "curva" della Terra, per quanto si cammini non la si vede mai, eppure il geoide ricorda la sfera e non un piatto...). Ma anche a prendere per giusto il confronto SOLO sui punti potrei ricordare che nelle 17 squadre dietro ci sono stati, a memoria, 10 cambi di allenatori professionisti e competenti, che gli allenatori delle 3 squadre più blasonate dietro noi, milan, roma, lazio, sono in forte discussione per la prossima stagione, che persino gli allenatori che ci precedono sono, per motivi diversi, criticati, non solo dai loro tifosi ma anche da ALTRI allenatori, giocatori, nelle vesti di opinionisti. Quindi porsi delle domande sul lavoro di Spalletti non è un delitto, non è mancanza di rispetto, non è lesa maestà; forse io sarò troppo ambizioso, ma anche confrontarsi col Chievo (una delle 17...) mi sembra "eccessivo".
    p.s.)Gli esperti, professionisti, indicarono la rosa dell'Inter (esclusa la juve, ovvio) come la migliore o tra le 2 migliori; se i 3 giocatori di punta, Icardi, Naingo, Perisic, hanno avuto la loro peggior stagione NON è perché ci sono stati 3 crociati rotti, è per la "gestione delle risorse umane", come si suole dire oggi. Questo farebbe parte dei compiti dell'allenatore, insieme al dirigente sportivo della Società. Se le 3 maggiori risorse "falliscono" si può "pensare" di approfondire?

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  100. D'altra parte se tutto dipendesse solo dai giocatori, che contano moltissimo, se con Maicon&c. anziché Dambrosio&c. tutto, in automatico, conseguisse, perché Mou è valutato "superiore" a Spalletti e non solo?
    Se con i grandi giocatori si vincesse automaticamente i soldi, tanti, per un allenatore sarebbero sprecati...molti di noi andrebbero gratis...oquasi.

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  101. Risposte
    1. Domanda: sopravalutato o non sfruttato a dovere?
      Perché se spendi 40 milioni per un esterno basso e il rendimento è questo, sorpassato da De Sciglio in partite decisive, l'acquisto non è stato dei migliori.

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    2. Mi sembra che da noi sia stato più utile e meno dannoso, le voci che circolano in questi giorni mi fanno pensare che ci sia stato qualche problema con Allegri. Forse il calciatore soffre la non titolarità: quando ha giocato a sinistra aveva "bacchettato" Spalletti, a gennaio si diceva volesse tornare in Spagna... poi inserito nel giusto contesto è stato determinante. Alla Juve mi sembra che le sue lacune si siano viste di più. Noi quanti gol abbiamo preso per colpa (prevalentemente ma non esclusivamente) sua? Io me ne ricordo solo due, col Milan all'andata e col Torino al ritorno. Con l'attenuante che il derby fu una delle primissime gare che ha giocato con noi. Al secondo anno, alla Juve, mi aspettavo facesse di più. Senza i suoi palloni persi con Ajax e Atalanta forse oggi il nostro umore sarebbe diverso. Il mio sicuramente

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  102. ho un grossissimo "odio" sportivo per de sciglio

    credo sia un miracolato giocatore mediocre che gioca li

    guardo le statistiche e vedo che :

    17/18
    gioca
    perdono a barcellona 3-0 (41 min)
    non ha giocato nella vittoria 1-2 contro il tottenham
    titolare real madrid 0-3
    al ritorno gioca gli ultimi 17 min (e vengono eliminati)
    coppa italia vinta sempre in panchina (tranne andata atalanta vinta)

    stagione attuale
    gioca prima titolare juve Manchester 1-2
    titolare persa contro Young boys 2-1
    titolare Atletico 2-0
    rimonta contro atletico infortunato
    andata ajax(1-1) in panchina
    ritorno ajax 1-2 titolare
    atalanta 3-0 eliminati dalla coppa italia titolare

    in tutte le "grandi"disfatte era presente e titolare.. resta misterioso il motivo per cui a volte viene preferito a Cancelo

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    1. Sì ma secondo me è meglio che scriviamo tutti solo cose super-celebrative sia di De Sciglio che di Rugani in moso da influenzare i ladri a farli giocare sempre titolari

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  103. Io sarei favorevole al ritorno di cancello. D'Ambrosio non può sempre tirare la carretta. Ha bisogno di un'alternativa. per il resto, mi dispiace molto non condivido alcune 'tesi' ma quasi nessuna delle argomentazioni che Amstaf porta a sostegno delle stesse.
    Mi piacerebbe raccontare perché A MIO PARERE gquesto gruppo giocando come lo fa giocare Spalletti ottiene più punti di quanti ne farebbe giocando in qualunque altro modo. Io sbaglierò ma vedo una logica globalmente nelle sue scelte (e sono un nemico forsennato del palleggio insistito tanto che da anni ho coniato lo slogan che il possesso palla serve a ...perdere le partite, quasi sempre).

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  104. Cancelo è un grande talento: con il suo piede dx ha un controllo impeccabile orientando il pallone come pochi dopo il primo tocco. Come (quasi) tutti i ragazzi di oggi ha problemi con la testa e con Spalletti è stato gestito al meglio in una difesa 3+1 che era il top per lui. Alla Juve è uno dei tanti in un telaio collaudato per fare molti punti e poca poesia. Anche io al posto suo sarei nero di rabbia essendomi stato preferito tal De Sciglio. Detto questo lo riprenderei volentieri: un out dx Calcelo-Politano sarebbe un bel vedere.

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    1. soprattutto per gli avversari. ma tanto poi, per fortuna, giocherebbe più spesso danilone

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  105. Ecco, se il "tutta fascia" sarebbe il portoghese (o chi per lui) l'idea della difesa a tre mi vedrebbe stimolerebbe di più

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  106. Capisco il gusto del paradosso, lo apprezzo.
    Ma pensare a Cancelo, più o meno acquisto da 40 milioni, come alternativa per far rifiatare Dambrosio, oltre provocare lo svenimento di Fabio, significa fare a pugni con il realismo.

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    1. Be' se ha fatto la riserva di De Sciglio, a maggior ragione la farebbe di D'Ambro....

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    2. Però complessivamente o meglio sistematicamente la Juve può permettersi di avere uno come Cancelo in panchina, perché qualità come quelle di Cancelo può trovarle anche altrove in altri giocatori. Proprio perché non abbiamo qualcosa in avanti "dobbiamo" mettere Cancelo dietro, spostando D'Ambrosio a sinistra...

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    3. Non svengo tranquillo...sono giocatori totalmente diversi..
      D'ambrosio e un onesto mestierante, con poca qualita palla al piede ma abbastanza solido dietro, che rischia poco.
      Cancelo è un regista difensivo che puo fare anche da ala, ma che ha delle pause letali, in cui fa correre alla squadra dei rischi enormi, i oltre ha una testa "particolare" (anche con spalletti llitigo')
      In una squadra che propone, giocando magari a 3 dietro, quindi nei 5 di cc... O contro squadre che si difendono, cancelo e sicuramente preferibile.
      Se c e' da difendere meglio d'ambrosio.
      Di certo e piu facile far difendere cancelo che far attaccare con qualità d ambrosio.
      In tutto cio, lo riprenderei solo in caso di prestito, o di prezzo sotto i 25mln

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  107. A proposito di "competenti", io vorrei togliermi un dubbio: sacchi, visto il curriculum, va annoverato, nel calcio, tra i competenti? A rigor di logica sì.
    Io, presuntuosamente, sostengo che quanto affermato da sacchi sull'Inter di Herrera siano un cumulo di sciocchezze e luoghi comuni.
    Smentite dai numeri, specie se si confrontassero i numeri di Herrera e i numeri di sacchi; fermo restando la difficoltà di confrontare epoche diverse, cosa che l'autocelebratosi sacchi fa.

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  108. sacchi per me è un c...one con delle competenze che io, per esempio non ho. Quando parla dell'Inter di HH è un tifoso (ostile) qualunque perché non conosce nulla e deve difendere se stesso. Di certo, per quanto c....e (lui) io non farei meglio....

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    1. Pensa che ha detto di essere, ai tempi di HH, tifoso interista...

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  109. ma non è vero. L'ha detto per far credere che non fosse prevenuto

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  110. Intanto Milan eliminato dalla Coppa Italia

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    1. Sergio mi sa che non ci aveva visto lungo stavolta..

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  111. Be', vi chiedo scusa - non mi fa piacere dirlo. Ma se consideriamo:

    - l'austerity imposta dal fair play finanziario (assoluta idiozia in funzione oligarchica)
    - la cinesizzazione della nostra presidenza (non libera di spendere anche qualora intenda farlo)
    - la modestia della nostra rosa attuale (fortissima in difesa, ma priva di cervello a centrocampo e soprattutto di genio in attacco)

    ebbene, non credo che il nostro avvenire sarà glorioso come speriamo.

    La campagna acquisti ci dirà molte cose. Se resterà Spalletti, e Perisic con lui, temo che tutta la nostra ambizione sarà limitata a confermare il terzo posto.

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  112. Consiglio un bel ritratto di Roberto Pelucchi su Mino Favini che, ho scoperto in quest'articolo, era cognato dell'amatissimo E.Bersellini (non si precisa chi si unì alla sorella di chi), altro grande maestro di calcio e di vita, impressionante la qualità di talenti cresciuti con lui negli anni di Como, tra i quali (altra curiosità) il nostro grande metronomo Gianfranco Matteoli, campione d'Italia proprio con l'Inter di Bersellini, protagonisti assoluti del mitico scudetto dal record imbattibile, da qui all'eternità, di squadra capolista solitaria dalla prima all'ultima giornata, ero abbonato dell'Inter dal suo primo anno sulla nostra panchina (ma avevo già visto tante partite non da abbonato, anche scavalcando qualche volta, lo ammetto). Buona lettura per chi è interessato:

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  113. Roberto Pelucchi
    L’ eredità di Mino Favini, morto ieri a 83 anni dopo una breve malattia, è sparsa per l’Italia. Da Nord a Sud, là dove rotola un pallone c’è un po’ di lui, delle sue idee, dei suoi insegnamenti. I frutti sono rappresentati dai tanti ragazzi che da semplici promesse sono diventati campioni e da quelli che campioni non sono diventati, ma uomini sicuramente sì. Perché Mino (all’anagrafe Fermo) non era un semplice talent scout, era un insegnante. Meglio ancora: un educatore. Il buon padre di famiglia applicato al calcio. Era un artigiano della qualità, ma nella selezione dei talenti non si accontentava di vedere il bel tocco di palla, la scintilla negli occhi. Dentro il calciatore in erba cercava anche l’uomo. Soprattutto l’uomo. PANE E PALLONE Favini era nato nel 1936 a Meda, in Brianza, e si era avvicinato al calcio da bambino, quand’era studente a Cantù al collegio De Amicis. «Da piccolo mi esercitavo da solo – raccontava – eravamo io e un muretto. Facevo mille colpi di testa in 16 minuti senza mai far cadere il pallone. I fondamentali sono determinanti: piede­palla, coscia­palla, pettopalla, testa­palla». I genitori avevano un forno e lui, per anni, li aiutò a mandare avanti il negozio, alternandosi tra pane e pallone. Mezzala nel Meda in Serie D, poi Como e Brescia in B, l’Atalanta in A con fuoriclasse del calibro di Maschio, Nielsen, Domenghini, Colombo. Poi di nuovo Brescia e Reggiana per chiudere una carriera più che dignitosa. Da responsabile del settore giovanile gettò le fondamenta sulle quali il Como costruì le proprie fortune, lanciando Vierchowod, Borgonovo, Fusi, Invernizzi, Galia, Matteoli, Simone, Zambrotta.

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  114. Arrivò all’Atalanta all’inizio degli Anni 90: a segnalarlo al presidente Antonio Percassi fu Franco Previtali, altro dirigente di gran fiuto. E con il «Mago di Meda», degno erede di altri grandi maestri del vivaio come papà Ciattoeil dottor Brolis, il club nerazzurro fece il salto di qualità, diventando un modello. Nei 24 anni di gestione Favini l’Atalanta ha vinto molto a livello giovanile (due campionati, tre Coppe Italia e un Viareggio con la Primavera, tre scudetti con la Berretti, tre con gli Allievi e cinque con i Giovanissimi), ma soprattutto ha fatto diventare professionisti decine di ragazzi. Mino aiutò ad emergere Tacchinardi e Locatelli, già in casa al suo arrivo, e poi Morfeo, il suo pupillo, Donati, Dalla Bona, Bellini, Pinardi, Pelizzoli, Montolivo, Pazzini, Bianchi, Bonaventura, Gabbiadini, Caldara. E sono soltanto pochi nomi di una florida e inesauribile Cantera. IL SUO CREDO «Nella prima scelta di un bambino di 9­ 10 anni ho sempre privilegiato le attitudini – ripeteva –. Se in partita cerca il continuo possesso del pallone, se c’è questo rapporto naturale, vuol dire che lì dentro cova un talento che ha solo bisogno di essere coltivato. È il primo passo, ma non basta. La categoria la fa la testa, non i piedi. Ho visto ragazzi bravi allo stesso modo a 15, 16 e 17 anni: uno ha esordito in A e l’altro è finito in Prima categoria. Il miglior giovane è quello che sa ascoltare, e purtroppo sono sempre meno. Si fanno illudere dai procuratori che li inseguono da quando hanno 13­ 14 anni, e se hanno genitori ossessionati dal successo, peggio ancora. Io ho avuto una fortuna: mio papà non è mai venuto a vedermi giocare, per lui non aveva senso che i calciatori venissero pagati per divertirsi». QUEL SORRISO Per Favini – cognato di Eugenio Bersellini, sergente di ferro dell’Inter dello scudetto 1980 – i risultati del campo non erano tutto. Una buona pagella, per lui che si era diplomato ragioniere nonostante il calcio, era meglio di una vittoria; l’educazione e il rispetto più importanti di un gol. Era maestro, papà e nonno al tempo stesso. Lo chiamavano mago, ma non si sentiva infallibile. «Per esempio, con Raimondi sbagliai: ero convinto che non potesse andare oltre la Serie C, invece è migliorato anno dopo anno, al punto da giocare stabilmente in A. E il merito è tutto suo». Sempre sorridente, si incendiava soltanto per difendere i suoi valori, i suoi principi. Soffrì moltissimo quando nell’ottobre 2014 perse l’adorata moglie Paola e quando qualche mese dopo si separò dall’Atalanta. È in quel momento che Favini ha cominciato a spegnersi, nonostante l’affetto dei figli Stefano e Giorgio e la stima di tante persone. Un mesetto fa era stato colpito da un ictus dal quale non si è più ripreso (il funerale venerdì alle 15 nella parrocchia di Meda). Il calcio italiano ha perso un solido pilastro, ma la sua eredità è già sui campi, da Nord a Sud.

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  115. Segnalo anche questo interessante racconto di Paolo Condò che potrebbe aiutarmi a farmene una ragione se proprio il nostro destino dovrà ricadere anche nelle sue mani, buona festa della Liberazione a tutti:

    L'allenatore duro e maniacale che tutti vogliono
    Nessun allenatore disoccupato è mai stato un’opzione così universale come Antonio Conte in questo periodo. Se ne parla per l’Inter dal primo giorno di Beppe Marotta, suo antico dirigente ai tempi della Juve, e questo a prescindere dal terzo posto che Spalletti sta portando a casa; se ne è parlato per tutto l’anno per il Milan come upgrade di lusso se Gattuso non riuscisse a conquistare il quarto posto; se ne parla adesso, e pesantemente, per la Roma perché è l’unico tecnico di livello top che accetterebbe l’incarico senza pretendere l’iscrizione alla Champions (l’ha già fatto sia alla Juventus che al Chelsea, vincendo subito il campionato in entrambi i casi); se ne parla persino perla Juve, a dispetto di un divorzio che non fu indolore, negli scenari che prevedono la separazione da Allegri. L’altra sera Alessandro Cattelan, con la solita grazia, l’ha fatto giocare col suo futuro scegliendo una carta tra nove possibilità: si è capito poco della destinazione finale, ma tutto della mischia in corso per assicurarselo. Antonio Conte è il piano A di alcuni e il piano B di altri, oltre che il sogno di chi non se lo può permettere nemmeno come piano C.

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  116. L’etichetta abusata ma corretta
    Succede perché un’etichetta molto abusata come «vincente» trova in Conte una corretta applicazione. Non è soltanto re il gruppo, come se quelle due ore di volo gli avessero rimesso a posto il fuso orario, e soprattutto la luna. Tanti di quegli azzurri - Francesco Totti, per fare un nome - hanno raccontato nel tempo di aver conosciuto il vero Antonio esattamente in quei giorni, e di essersi affezionati a un uomo molto più ricco della sua immagine di implacabile perfezionista. Uno in grado non solo di provare empatia, ma di generarla: l’intera squadra impazzisce quando è proprio una sua (mirabile) rovesciata ad aprire il punteggio di Italia-Turchia, felice ouverture di un Europeo destinato a diventare bellissimo malgrado la conclusione maledetta. Conte ci sta così bene, in quel gruppo leggero, ambizioso e coraggioso (il capitano Maldini un giorno parlò chiaro davanti alle provocazioni di Umberto Bossi che, in tempi di Lega secessionista, invitava a tifare contro l’Italia), che quando un’entrata assassina di Gica Hagi sulla caviglia - non l’ha mai perdonato - chiude il suo torneo nei quarti di finale, lui rifiuta di abbandonare la comitiva. Vuole restare fino in fondo con i suoi compagni.

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