venerdì 20 ottobre 2017

Napoli - Inter: la conferenza stampa di Luciano Spalletti

Nella foto (fonte: Inter.it) il Mister Luciano Spalletti abbraccia Matias Vecino festeggiando la vittoria nel derby contro il Milan con il risultato di 3-2. Il Mister conta di rivedere lo stesso atteggiamento dei suoi ragazzi anche nella difficile trasferta di domani allo Stadio San Paolo contro il Napoli di Maurizio Sarri.

Prima della conferenza stampa, come di consueto, Luciano Spalletti ha risposto alle domande ai microfono di Inter TV.

"Derby? Può essere una ubriacatura a seconda di come la gestisci, meglio mantenere i piedi per terra. Noi abbiamo iniziato abbastanza bene, però poi quando si lavora all'Inter deve essere un'opera permanente: sai dove inizia, ma non sai dove è la fine. Napoli? Quando si vanno a giocare partite belle come queste non ci sono scorciatoie, devi essere bravo e basta: non possiamo tirarci dietro, ci siamo dentro fino al collo. La cosa più difficile è limitare il possesso palla del Napoli, loro hanno questa mentalità infusagli da Sarri: noi dovremo fare più possesso palla. A noi piacerebbe giocare bene come fa il Napoli, stiamo lavorando per questo. Dopo il 2-2 del Milan ndel derby abbiamo dimostrato interismo, cioè la voglia di vincere le partite. Noi arriviamo alla partita di domani con l'arte dello stare in campo, non solo nelle cose visibili ma anche nei particolari poco importanti solo all'apparenza: noi vogliamo andare a giocarla, non ci tiriamo indietro. Vestiamo questa maglia e la testa dei giocatori non la modifichi: loro vogliono arrivare là. Karamoh? Sarà possibile vederlo, abbiamo recuperato Cancelo e Santon. Abbiamo a disposizione di fare cambi di livello".

Questo è invece il testo integrale della conferenza stampa rilasciata dal Mister alla vigilia di Napoli - Inter.

Che esame sarà per l'Inter domani?
"I nostri calciatori ne hanno già dati di esami, se siamo a questo punto significa che abbiamo studiato molto e siamo pronti e preparati per questo ulteriore confronto. Non sarà facile perché le motivazioni sono tante".

Si è parlato di fortuna a favore dell'Inter, si sente fortunato?
"Ho sicuramente il vento a favore perché ho fatto un bel percorso, ho forse più fortuna di quanto si è visto finora".

Moratti parla sempre da interista, avendo sdoganato la parola scudetto vi responsabilizza ulteriormente?
"Ha detto giusto, ha parlato di sogno, illusione, lui ha vissuto quei periodi e usa il momento che ha vissuto. Ci ha fatto piacere vederlo nello spogliatoio a fine partita con i colossi di calciatori che erano con lui, con Tronchetti e i dirigenti contenti. Ci ha dato spinta".

Che tipo di partita farà l'Inter?
"Il Napoli è uno spot per il calcio, una squadra forte, sono dove avevano programmato di essere, non concedono nulla a nessuno. Devi andare a sfidarlo, se ti metti a fare calcoli non vai da nessuna parte. Il pallone è uno solo, se ce l'hanno gli altri è un problema. Sarà difficile limitarli, hanno questa qualità di comandare il gioco e condizionare l'avversario, questa continuità di gioco, la perfezione in alcuni momenti, anche perdendo alcune partite non hanno mai dato segno di aver giocato male. Meritano i consensi che stanno avendo. Se Sarri avesse continuato a lavorare in banca ora sarebbe ministro dell'economia, fa qualcosa di eccezionale, ti fa fare gli straordinari anche in allenamento".

L'anno scorso non ci fu partita al San Paolo, può portarla a cercare una mossa tattica completamente diversa, una sorpresa?
"Se vogliamo restare in cima dobbiamo essere solo bravi, non ci sono scorciatoie o mosse particolari. Devi andare a sfidarli convinto che puoi avere la meglio in molte fasi di gioco. Non possiamo più tirarci indietro, loro sono talmente bravi che devi andare a creare più di un problema, non puoi pensare di sfruttare una sola situazione a favore, e noi abbiamo le qualità per creargli problemi. Ora siamo dentro fino al collo, magari insperato ma poi dopo un po' prendi i connotati del livello dove vivi e ora devi andare a cercare di vincere in casa loro. Ci vuole equilibrio, ci vuole arte e questa viene dal lavoro quotidiano".

Negli anni non c'è mai stata partita a Napoli. Quanto può pesare il fatto che con la Roma lì ha vinto, può trasmettere questa convinzione ai giocatori?
"A questi calciatori posso raccontare poche cose, basti vedere l'atteggiamento dopo il 2-2 nel derby, ti fa capire cosa hanno nella testa e nel cuore. Vogliono imbottire la squadra di interismo, hanno avuto la determinazione nei momenti in cui hanno dovuto dimostrare le loro intenzioni, parlo del secondo pareggio. Questi sono calciatori professionisti e sanno qual è l'atteggiamento giusto per vincere. E' una questione mentale e io non posso farci niente, quando subisci il 2-2 sei praticamente nullo, puoi parlare in panchina e nessuno ti ascolta a meno che non gli mandi un messaggio da leggere, hanno saputo reagire da soli".

Il Napoli gioca bene ma sempre allo stesso modo: può bastare la prestazione del derby?
"Sono prestazioni che lasciano qualcosa, hanno messo un po' tutto nel piatto. C'è stato il momento in cui abbiamo sofferto e abbiamo difeso, in cui è stato bravo Handanovic, ma sempre con ordine. Qualcosa abbiamo concesso ma fa parte della nostra disponibilità a subire quelle situazioni che in altre partite non abbiamo concesso. A livello generale resta una partita di grande livello".

E' solo un caso che Inter e Napoli siamo in testa?
"No, l'Inter ha lavorato bene per le scelte che ha fatto, il Napoli lavora da tre anni sullo stesso progetto, poi dipende dalle valutazioni e le analisi che si vogliono fare. Per il momento siamo stati bravi nelle scelte di cui parlavo prima, nel saper cogliere l'attimo da parte di questi professionisti. Il Napoli fa calcio a questi livelli da tre anni ed è sempre lì mandando un messaggio importante anche in Europa, uno spot per il nostro calcio. Ma non dimentichiamoci tutto il resto o commettiamo un errore. Ogni settimana parte un treno, un po' come per Icardi, si tende a pensare che chi è davanti è quella che vincerà e chi è dietro è fuori dalla Champions. A me il Napoli sta simpatico, Sarri anche, ma per vincere il campionato bisogna arrivare davanti la Juventus. Se perdi sei due punti dietro ma c'è ancora un campionato da giocare. La Roma è fortissima, la conosco bene, ha venduto un paio di calciatori ma ne ha comprati dello stesso livello, l'anno scorso ha fatto un campionato importante. Anche la Lazio è dentro, non la dimenticate, per mentalità, gioco, telaio, per struttura fisica di squadra, capacità di Peruzzi di dare il contributo. Il Milan? Mi fido di Montella, è uno che sa parlare di calcio e se dice che ha le qualità per rientrare nel giro ci credo. Abbiamo già nominato sei squadre da zona Champions e con quelle dovremo vedercela fino in fondo se riusciremo a starci".

La partita di Manchester le ha insegnato qualcosa che non sapeva del Napoli?
"Non trovo nulla che mi sorprende del Napoli, per me sono perfetti. Ho guardato con curiosità il City perché lo conosco meno, Guardiola è bravo a trovare delle strategie particolari infatti giravano palla a tre e il terzino sinistro non lo alzavano troppo, faceva il terzo centrocampista più che l'aiuto in attacco abbassando il centrocampista a fare il terzino. Il Napoli poi ha trovato le misure e ha saputo ricreare i presupposti per pareggia e se lo avesse fatto il City avrebbe sofferto perché si era abbassato pensando di aver trovato la vittoria. Ma il Napoli non è cambiato, ha fatto quello che fa sempre in maniera incredibile. Ma non penso che i nostri calciatori debbano essere stimolati da una partita così, dovrebbero averlo già dentro. Il calciatore più "economico" del City costa 40 milioni. Ci sono calciatori in panchina che l'anno prima hanno vinto il campionato. Il Napoli ha fatto bene e ha dimostrato di essere forte. Prima del derby si diceva che Icardi creava problemi alla squadra, ora si dice che deve portare il peso della squadra sulle spalle. Prima ci limitava, ora si parla solo di lui. Bisogna mantenere un equilibrio sia in un senso sia nell'altro".

Potreste giocare domani con maggiore leggerezza senza i favori dei pronostici?
"Se la pensi così non venire domani...".

Nel derby non c'erano Brozovic e Joao Mario, pochi centrocampisti in panchina. L'abbondanza del Napoli quanto può pesare?
"Nessuno perché hanno giocato una infrasettimanale, noi non siamo moltissimi ma siamo fatti in maniera perfetta per quella che è la nostra corsa. All'Inter non lavorano degli sprovveduti, abbiamo fatto tutto il possibile affinché non ci siamo rimorsi, limitazioni di nessun genere, siamo in condizione di poter vincere sempre con una rosa di qualità. Se decido che Santon può fare il centrocampista lo può fare, penso che abbia le caratteristiche per farlo. Possiamo giocare ogni partita ad armi pari, il Napoli ha giocato in Europa e ha fatto fatica ma anche noi siamo gli stessi di domenica scorsa. Loro sono di più perché hanno altre partite, è giusto così".

Negli anni passati non c'era molta fiducia, ora abbiamo la convinzione che domani si può vincere. Lei ha dato anche qualcosa a livello di autostima visto che i giocatori sono rimasti quasi gli stessi?
"Siamo in tanti a lavorare all'Inter, e tutti valiamo uno, abbiamo un dietro le quinte formoso, completo. Stiamo completando anche quelle posizioni che non ci permettano di avere spifferi, siamo una società forte, un gruppo importante con collaboratori di livello che hanno giocato in A e che mi danno una bella mano. Abbiamo anche un monsignore che ci aiuta dal punto di vista spirituale, il nutrizionista,...".

Si parla di Napoli-Inter come sfida tra bellezza e pragmatismo, ma ci sono anche altre sfumatore?
"Loro sono belli ma anche concreti, danno emozioni al loro splendido pubblico, ma noi ci stiamo attrezzando. Da una partita all'altra ci può essere anche un balzo avanti più lungo che ci permette di accorciare le differenze che ancora ci sono. Abbiamo dei ragazzi che assorbono subito quello che vogliamo con risposte di qualità. Vogliamo giocare partite belle, che diano emozioni e questa è una di quelle".

Emiliano D'Aniello

28 commenti:

  1. Conferenza stampa straordinaria!
    Spalletti ha già vinto

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    1. ...dimmi che sei il vecchio Clinter! :)

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    2. Dopo quelle di Mourinho,queste sono le più ...stimolanti e l'universo nerazzurro si ciba di questo !

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  2. Sento parlare e scrivere della fortuna che abbiamo. Tutti a far di conto sul numero di pali che ci hanno favorito.
    Per cortesia qualcuno di Voi sa invece quanti pali abbiamo preso noi?

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  3. Secondo me è vero. Siamo stati fortunati. È oggettivo. E abbiamo raccolto il massimo dei punti raccoglibili.
    Però ci abbiamo sempre creduto e sempre giocato per vincere con costanza e abnegazione. Questo è fondamentale

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    1. ....si...però guardate le statistiche di squadra : siamo fra i primi in ogni "categoria"....

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    2. Ma infatti la fortuna ce la siamo cercata. Poi se avevamo un po di sfortuna avremmo potuto avere qualche punto in meno. Ma tutto ciò che abbiamo non l'abbiamo di certo rubato

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  4. Anche io credo siamo stati fortunati. Ma non è stata una fortuna casuale o generatasi da sola.

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  5. Ho scritto un breve post introduttivo alla gara. Ma lo pubblico domattina dando ancora giusto spazio alle parole del mister.

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  6. Per essere fortunato ci devi essere, se vai sotto di 3 non c'è fortuna che tenga. Per avere un rigore decisivo al 90' devi essere in parità e nell'area avversaria, il rigore a centrocampo non è previsto. In questo senso siamo certamente cresciuti. A memoria, sui pali, il saldo a nostro favore è di 3 o 4, non 20 o 30! La trascrizione di Emiliano della conferenza non rende, e NON per responsabilità sua, il "clima" spallettiano, l'uso delle iperboli come fossero evidenze, l'affabulazione, anche prolissa, per dire e confondere. Non lo "amavo", mi sta convincendo.

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  7. Quindi Amstaf abbiamo colpito quattro pali da iniziò campionato.
    Sono contento di sapere che anche Voi la pensiate come me: la fortuna c'è la siamo cercati in ogni partita.
    Ho ancora negli occhi la straordinaria azione al 90 del derby: Vecino - Icardi - EDER e quindi palla in angolo da cui scaturisce il rigore.

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    1. Leggo su un commento di un utente addirittura 6 pali colpiti dall'Inter, 2 spal 1 crotone 1 benevento 1 genoa 1 milan. Io 4 li ricordo bene, gli altri meno...

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  8. Su Spalletti: è il mister che maggiormente ricorda il grande Mou. Spalle larghe e abilità dialettica: quest'uomo è un grande (oltre che capace ovvio).

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  9. L'ho già detto: io non ero convinto di Spalletti e ora mi sto ricredendo pur tenendo i piedi per terra perché ho avuto troppe delusioni nel recente passato.
    Tante considerazioni del mister sono interessanti. ne voglio citare una: Il giocatore del City meno caro è costato 40 milioni.
    Poi magari ci chiediamo come mai abbiamo sbagliato diversi acquisti. da anni Nessun nostro giocatore è costato 40 milioni

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  10. Una piccola anteprima: probabilmente per le giovanili prenderemo un giocatore svedese. Dovrebbe venire da noi appena compirà i 15 anni necessari

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  11. grandi problemi per la squadra di Zanchetta che ha più o meno una decina di infortunati, alcuni anche abbastanza seriamente

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  12. Quando parliamo di fortuna, entriamo nel campo della filosofia. Un palo non è altro che un tiro sbagliato (pur di poco)? Oppure siamo veramente andati molte volte troppo vicini a prendere gol? Fortuna non è mai solo fortuna, e sfiga non è mai solo sfiga. Questo è sicuro.

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  13. Senza pretese di un'analisi seria, istintivamente direi che siamo stati un po' fortunati e per ora va bene così. Spalletti e il mercato saranno determimanti.

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  14. Un po' di suerte l'abbiamo avuta sicuramente. ma ce la siamo meritata. Adesso dobbiamo meritarci i risultati anche quando, inevitabilmente la fortuna un po' ci girerà le spalle (perché in un lungo periodo succede a tutti). Lì si vedrà se siamo davvero di un'altra tempra rispetto al passato.

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  15. Non riesco a fare nessuna analisi tecnica del match con il Napoli. L'unica analisi che potrei fare, se fossi credente, sarebbe...pregare.
    Il Napoli farà un tempo (non so se il primo o il secondo) in modo travolgente. In quella fase dobbiamo reggere l'urto. nell'altra ce la possiamo giocare

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    1. Buongiorno a Tutti. I primi 45 del Napoli sono in genere di grande ritmo. Poi calano e anche parecchio.
      Se li teniamo nel momento di massima spinta possiamo fare risultato.

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    2. esattamente! Dovremo fare il massimo in quei 40-60 minuti palla in cui il possesso sarà largamente a favore del Napoli. Ho limousine che Spalletti e giocatori siano molto stimolati da questa partita.

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  16. Come sempre quest'anno, il programma del fine settimana per le nostre giovanili è impietoso con gli appassionati (cioè...con me)
    nessuna partita dei più grandi al sabato, tutte concentrate alla domenica con gare importanti in orari coincidenti e in campi lontani.

    Così oggi trascorrerò il pomeriggio all'Accademia dove a partire dalle 14.00 per finire alle 17.45 mi vedrò varie partite di pulcini ed esordienti.Domenica mattina devo decidere se spingermi sino a Ponte Lambro (Erba) per vedere alle 9.30 un tempo di Como Inter Giovanissimi regionali (scontro al vertice) oppure recarmi direttamente al Breda per la Primavera (alle 11.00)Poi alle 14.30 all'Enotria per Inter Spal U15, ma solo un tempo, perché sempre all'Enotria alle 15 inizia un succulento Inter Atalanta U13.
    In questo modo però mi perderò Inter Spal U16 (a Interello ore 15.00) e soprattutto Inter Padova Berretti, alle 15.00 a Peschiera.

    magari in occasione della partita della primavera incontrerò il nostro amico Sergio, chissà...

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  17. FInché gli avversari pensano che siamo brocchi e fortunati per me va bene

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  18. Luciano, chi si è infortunato dell'Under 17?

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  19. Luciano la domenica è quasi impossibile per me. Tuttavia potrei essere libero domani mattina, quindi ricapitoliamo: con la metro rossa fermata a Sesto rondò (parto da lampugnano mi conviene la rossa) e poi 10-15 minuti a piedi. Siccome mi muovo con la localizzazione del cellulare mi dici l'indirizzo preciso del Breda? Costo del biglietto? Male che vada il primo sabato che si gioca comunque ci sarò

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  20. Nuovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/10/napoli-inter-non-dobbiamo-tirarci.html

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