Piero Ausilio, direttore sportivo dell‘Inter, è intervenuto nel pomeriggio di ieri al Corso di perfezionamento in Diritto Sportivo e Giustizia Sportiva, presso l’Università degli Studi di Milano e ha tracciato un quadro significativo della situazione societaria
“Buona fede tradita (rispetto all'ipotesi di parlare in privato a un gruppo relativamente ristretto, ndr), via di fuga dopo l’arrivo di Sabatini o volontà di lanciare un messaggio forte per ripartire per davvero? Ma con il rischio di pagare lui per primo".
Questo l'interrogativo che si pone la Gazza nel valutare il suo discorso.
Per la maggioranza di tifosi, che non vogliono sentire parlare di problemi e difficoltà, un discorso da licenziamento immediato.
Per me un discorso saggio, meditato, tale da mettere tutti, ma proprio tutti (proprietà, dirigenza - e lui stesso in primis - allenatore, giocatori e TIFOSI) davanti alla realtà e alle loro responsabilità.
Sembrerà strano, infatti, forse persino assurdo, ma per me ne abbiamo anche noi tifosi.
Non riesco a sviluppare una sintesi globale del suo discorso e preferisco commentare – dal mio punto di vista ovviamente – le singole dichiarazioni.
Ne uscirà una visione che verrà definita “buonista”, aziendalista”, “amicale” e quant'altro di più negativo.
Sono tranquillo perché nessuno di questi giudizi ha il minimo fondamento.
Può essere un discorso completamente sbagliato, questo si.
Ma, parafrasando il più grande di tutti, guidicate le mie affermazioni nei contenuti, non attribuendo loro motivazioni e derive “esterne”.
PS Mi affido alla ricostruzione del suo discorso fatta dai media, non so se le parole e i concetti siano stati riportati con scrupolo.
Il progetto
“Non può esserci un progetto se non c’è una continuità di dirigenza e di proprietà. Siamo al terzo anno e stiamo ripartendo con un nuovo progetto. Abbiamo abbandonato il concetto di una proprietà stupenda, come è stata quella di Moratti, che però era prettamente a gestione familiare, con una logica ben precisa. Ha sempre vinto seguendo un percorso di passione, non di business: Moratti non ha guadagnato un euro dall’Inter. È stato molto felice di essere riuscito ad emulare le gesta di suo padre”.
Su questo non credo si possa obiettare alcunché.
A me pare un ritratto perfetto delle caratteristiche specifiche e non riproducibili della gestione MM.
Anzi, volendo esser pignoli forse avrebbe dovuto dire che Moratti ci ha perso, e non poco, finanziariamente.
Aggiungo che qui c'è un ulteriore elemento da valutare.
Siamo al terzo anno, lui dice, e stiamo ripartendo con un nuovo progetto.
E' colpa di qualcuno?
Moratti ha venduto quando non ce la faceva più.
Ha venduto a chi al momento aveva presentato l'offerta migliore e sembrava (sono convinto che sia) persona affidabile e seria, con limitate disponibilità finanziarie, spaventatasi di fronte ai necessari investimenti (e non solo) indispensabili per riportare in alto l'Inter.
Comunque l’unico che si è fatto avanti seriamente.
La nuova proprietà cinese non credo abbia colpe particolari, anche se forse un paio di acquisti dell'ultima ora (estiva) potrebbero essere stati precipitosi.
Ma erano le prime mosse nel calcio europeo, di un big del mondo calcistico bisognava fidarsi.
Del resto qualche mese dopo è arrivato Gaglia, con una correzione di rotta che sembra tempestiva ed efficace, purché continui.
Avere tre presidenti in tre anni è obiettivamente una situazione che crea problemi di progetto.
O No?
Ed è colpa di Ausilio, degli allenatori, dei giocatori?
“Poi c’è stato un signore in Indonesia che ha comprato l’Inter, ha fatto un bel business e ha sicuramente favorito l’Inter in un percorso che oggi è quello rinforzarsi nelle logiche del nuovo mercato, dove bisogna considerare i ricavi, dato che l’Uefa non consente più di immettere troppi soldi e fare calcio in questi modo”.
Piero ha sputato nel piatto in cui anche lui ha mangiato, con queste dichiarazioni?
Non mi pare, forse perché... dice le cose che io sostengo da tempo.
Non è più il momento di proprietari tifosi che buttano milioni nella squadra.
Chi lo fa vuole avere un tornaconto, che magari non è immediatamente in termini monetari, ma di prestigio, potere, autorità. Tutti fattori che alla fine si trasformano in nuovo businness.
ET ha capito rapidamente che non era in grado di riportare in alto l'Inter e in questo modo avrebbe perso soldi senza acquisire vantggi significativi.
Ha venduto.
Dal mio punto di vista di tifoso il problema non è se ha guadagnato o meno nell'acquisto, gestione, vendita.
Me lo auguro per lui. Non sono... invidioso.
Il problema è e se ha lasciato un'Inter migliore o peggiore.
Ma se ha trovato un acquirente prima indisponibile e disposto a pagare bene l'acquisto e a fare investimenti forse è anche perché ET ha messo sul mercato una società più presentabile.
Da questo punto di vista i suoi guadagni e l'Interesse dell'Inter coincidono.
Fatto sta che MM ha lasciato l'Inter a ET, mentre ET l'ha lascia a Suning.
Con tutto l'affetto e la stima per MM la differenza c'è e si vede.
Fondamentale è poi il discorso di Ausilio sulla difficoltà di gestione, per una squadra che intenda risalire, imposta dai nuovi vincoli UEFA:
“Le spese devono essere proporzionate ai ricavi, non si possono più immettere troppi soldi”.
Da tifosi questa constatazione ci può non piacere, spesso la realtà non è gradevole come vorremmo... ma purtroppo chi non tiene conto della realtà vive sulle nuvole.
Fare come la juve?
“Dobbiamo rispettare il tetto salariale. Il nostro fatturato è tra i 200 e i 230 milioni di euro, mentre quello della Juve, che partecipa regolarmente alla Champions League, è di 400 milioni. Ci sono quasi 200 milioni di differenza tra l’Inter e la Juve”.
Cioè quello della juve è doppio, aggiungo io.
Quindi Ausilio spende elogi dovuti alla bravura organizzativa con cui dopo la retrocessione loro si sono ricostruiti.
Bravura che è indiscutibile. Ma Piero, forse per continuare a lavorare nel calcio e non fare la fine di Zeman ha dovuto tacere su determinati aspetti “politici” (ne cito alcuni a caso: come hanno potuto costruire lo stadio e soprattutto gli annessi lucrosi? Solo con la bravura? Ci sarà mai un magistrato che indagherà sulle condizioni di quella finta vendita?
Quindi Ausilio spende elogi dovuti alla bravura organizzativa con cui dopo la retrocessione loro si sono ricostruiti.
Bravura che è indiscutibile. Ma Piero, forse per continuare a lavorare nel calcio e non fare la fine di Zeman ha dovuto tacere su determinati aspetti “politici” (ne cito alcuni a caso: come hanno potuto costruire lo stadio e soprattutto gli annessi lucrosi? Solo con la bravura? Ci sarà mai un magistrato che indagherà sulle condizioni di quella finta vendita?
E poi: come mai nessuno solleva obiezioni sul fatto che sia una società del gruppo FIAT a stipendiare, di fatto, gli arbitri? E ancora, come mai i rapporti con la 'ndrangheta passano sotto silenzio? Immaginate se fosse capitato all'Inter...
“E’ una forbice che può ancora allargarsi e si fa fatica a recuperare, perché non si recupera con il calciomercato. Non si recupera prendendo i migliori calciatori, perché poi i migliori calciatori vanno dove ci sono più soldi, dove possono giocare la Champions. Perché vogliono vincere”.
Be' forse con queste frasi distrugge le nostre speranze più immediate. Ma a cosa servono le speranze non fondate sulla realtà?
E' sbagliato dire in pubblico che chi deve recuperare e non può spendere ha difficoltà ad arrivare ai grandi calciatori che vogliono ingaggi super e garanzie di successi?
Se non l'avesse detto pubblicamente i fuoriclasse sarebbero corsi da noi a frotte, anche per poche lire?
Non è che richiamare tutti alla realtà per un dirigente sia un dovere, soprattutto verso i tifosi impazienti e intolleranti?
Non è che richiamare tutti alla realtà per un dirigente sia un dovere, soprattutto verso i tifosi impazienti e intolleranti?
“Questo non significa che ci rinunciamo, dobbiamo sviluppare un discorso, rischiare qualcosa, e quando rischi a volte va bene e volte va male. Bisogna rischiare anche prendendo calciatori giovani”.
In questo senso qualcosa negli ultimi tempi è stato fatto: penso a Joao, a Gaglia, agli interessamenti per Berardi, Bernardeschi, Schilck, Bastoni e qualche altro.
Ma da un lato oggi anche i giovani davvero bravi costano molto, dall'altro poiché un giovane è una scommessa, devi anche rinnovare per un anziano già in forza che avresti potuto lasciar andare.
Se prendi Barbosa, esempio estremo, devi tenere in rosa Palacio ed Eder, altrimenti rischi di trovarti senza attacco.
Avessi preso Lewa o Suarez, avresti potuto non rinnovare ai tuoi “vecchi”.
"Gabigol? No quello è qualcosa di diverso, ma non posso spiegarlo (ride, ndr)”.
Questo è forse l'unico punto criticabile, almeno per la risata, ammesso che si sia stata e che il senso sia quello attribuitole dai media.
Appare comunque chiaro che Gabigol non l'abbia voluto lui, ma da DS non può sfuggire alle responsabilità, anche se più ridotte.
Il discorso sul giovane Dybala è esemplificativo delle difficoltà di chi deve ricostruire puntando sui giovani di vero valore (“ci abbiamo provato, ma con la juve c'erano 20 milioni di differenza”).
Lo so che qualcuno dirà: vendevi 3-4 mediocri o non li compravi e avevi i 20 milioni.
Tutti professori, quelli che poi non devono fare una squadra con 25 uomini competitivi almeno a livelli medi e che non devono fare il mercato, sapendo quanto lievitano costi stipendi commissioni di giocatori anche mediocri quando entra in campo l'Inter.
E comunque Dybala a parità di offerta sarebbe andato dove c'era una squadra già organizzata per vincere, non dove si dovevano vendere 3-4 giocatori per prendere lui, nel deserto.
Suning
E' la parte del discorso probabilmente più ostica per il tifoso che dice “noi siamo l'Inter” e non ne vuole sapere di mediocrità e difficoltà ad uscirne.
Invece è qui che si giudicherà il lavoro della nuova proprietà nell'arco però di 2-3 anni almeno, con indicazioni positive da ricercarsi nell'immediato.
In caso di nuovo fallimento si ricomincerà da capo, con un'immagine sempre più screditata. Va messo in conto anche questo, per quanto triste.
“Oggi non è possibile pensare che nel calciomercato si possano spendere 200 o 300 milioni di euro. E non perché non lo si voglia, ma perché è impossibile. Noi oggi abbiamo una proprietà forte, solida. La nuova proprietà cinese potrebbe tranquillamente comprare i giocatori più famosi tipo Cristiano Ronaldo, ma la verità è che non possiamo farlo perché c’è quel famoso Financial Fair Play, che tiene conto dello sviluppo del club, che a sua volta deve avere una struttura che gli permette di arrivare a giocatori di una certa importanza. È un percorso che richiede tempo, idee, management. Bisogna fare meno errori possibili, sicuramente meno di quelli che abbiamo fatto quest’anno, dove ce ne sono stati tantissimi”.
Ecco un discorso importante e serio sul quale i tifosi dovrebbero meditare per evitare di percorrere le scorciatoie della faciloneria.
Si devono incrementare le entrate, si deve crescere gradualmente sotto il profilo tecnico, si devono prendere rischi avendo le qualità dirigenziali per sbagliare il meno possibile in una situazione molto difficile.
Allora si autoassolve?
“Bisogna fare meno errori possibili, sicuramente meno di quelli che abbiamo fatto quest’anno, dove ce ne sono stati tantissimi”.
Sicuramente no. E come potrebbe?
Ma questo “noi”chiama in causa una quantità industriale di circostanze e anche di responsabilità.
Ora, con lui o senza di lui, c'è una proprietà consolidata e lungimirante, che ha la possibilità di spendere, che ha fatto esperienza, che può e deve scegliere una struttura di comando efficace e di intervenire sulla squadra con un progetto duraturo e serio.
Ce n'è abbastanza per sperare nel possibile. Non nell'impossibile
L'inizio dell'avventura di questa stagione
“Abbiamo iniziato con il grande entusiasmo della nuova proprietà, c’era un allenatore che aveva iniziato la preparazione e poi a una settimana dall’inizio della stagione, per mille motivi, si decide di mandarlo via o se ne è andato lui. E così siamo andati su un allenatore che non conosceva il calcio italiano. Ma in quel caso anche chi non ha immaginazione poteva capire che non è un modo di cominciare la stagione, perché si parte male, in ritardo rispetto agli altri. Devi cominciare da capo con la preparazione, con la conoscenza dei calciatori e devi anche riprendere il concetto di squadra, dato che chi c’era prima preferiva un modulo diverso, o si fidava di alcuni calciatori invece che di altri”.
Qui viene la parte implicitamente più autodifensiva del suo discorso, comprensibile a mio avviso anche se non condivisibile in blocco.
Non credo si possano attribuire a lui le responsabilità primarie dell'abbandono di Mancini.
Forse potrebbe averne in merito alla nomina di FDB.
Potrebbe anche non averne, ma vi immaginate un Moggi, un Allodi, un Braida che accetta di lavorare con un allenatore scelto da altri senza il suo consenso?
Tutto quello che dice sulle difficoltà che ne sono derivate, invece è impeccabile.
“Nel calcio è come nelle aziende, se non programmi bene, puoi andare incontro a una stagione negativa. L’Inter quest’anno ha programmato male, abbiamo cambiato 4 allenatori, arriveremo settimi o ottavi. Eppure la rosa dell’Inter è una rosa di buoni calciatori. Chi oggi dice che la rosa è scarsa, prima diceva che l’Inter era la vera antagonista della Juve. Lo ha detto Allegri, ma anche Sarri e Spalletti. Ma se non si programma in un certo modo, tutto poi diventa relativo”.
Ovvi i concetti di programmazione.
Certo la programmazione è saltata per una serie impressionante di concause ma vale il discorso che forse il ds avrebbe dovuti mostrare maggior personalità, imporsi.
Dove invece non sono d'accordo è nella difesa della rosa. Pur con i vincoli e le giustificazioni (si!) che sappiamo, si poteva certamente fare meglio.
Citare, a propria discolpa, le parole degli allenatori “rivali” a inizio anno è davvero una cosa abbastanza ingenua.
Non so se resterà, non so se, in quel caso, avrà autonomia di mercato.
Ma in caso positivo questa sarà la stagione della definitiva verità. Anche su di lui.
La comunicazione
In generale qui Ausilio fa discorsi condivisibili, ma non va (non può andare) al cuore del problema.
Perché la comunicazione, intesa come comunicazione diretta è molto migliorata. Alcune “uscite” sono state memorabili.
Tutto vero quello che dice sull'eccesso di parole, spesso a vanvera o volutamente inquinanti e disinformatrici.
Ma è una questione di potere, per me. Non di comunicazione.
O controlli (o almeno influenzi) i media o comunque qualunque cosa tu faccia o dica, la ritorceranno sempre contro di te.
E lo stesso se stai zitto.
I giocatori, la voglia di allenarsi, di correre, di aiutarsi
E' chiaro che questo è il punto saliente, che ha indignato di più molti tifosi (non me, io da ingenuo e fazioso aziendalista trovo i concetti esposti abbastanza ovvi e naturali).
L'Inter del triplete aveva Zanetti, Cambiasso, Milito e Samuel la juve ha Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli.
Questi giocatori danno alla squadra “la struttura, la personalità e la mentalità che oggi non trovi nel calciomercato”.
Pare di capire che con giocatori buoni ma non in possesso di queste caratteristiche, una volta vinci e una perdi. Arrivi a metà o giù di lì.
Concetto che personalmente condivido. Quello che non condivido è il fatto che oggi queste caratteristiche non si trovino nel calcio mercato.
Certamente è difficile individuarle, certamente è ancora più difficile convincere chi le possiede a venire in una società che ha al momento poco appeal e che deve rispettare dei vincoli contrattuali.
Ma sostenere che sia impossibile mi pare proprio eccessivo.
Bisognerà puntare proprio a questo.
In fondo il Mancio che aveva capito tutto in anticipo, non a caso ci ha provato con Melo, l'unico con queste caratteristiche che potevano prendergli perché costava poco (e finché melo ha retto eravamo primi in classifica). Non per nulla l'anno dopo voleva Tourè e qualche altro più simile a lui che a Banega.
Non è stato possibile, tutto è saltato e nei giorni finali di mercato si è fatto ricorso all'improvvisazione (come del resto l'anno prima con Jovetic e Ljajic che certo il Mancio non adorava).
Forse anche per questo oggi sembra si punti su Pepe.
E' vero anche che la sensazione di poter vincere ti dà qualcosa in più, ti spinge a sacrifici che non farai per sempre (l'esempio di Eto'o è illuminante).
Però se questo è il nodo del problema, questo va affrontato, secondo me.
Con un’autorevolezza della dirigenza, con la scelta di un allenatore esigentissimo e carismatico, con il reperimento di giocatori anche più giovani di Pepe ma con la stessa garra (per esempio Nainggo e Berardi secondo me si iscrivono in questo quadro più del talentuoso Bernardeschi).
“Ad Appiano non c’è gente che non si allena. Si allenano e anche bene. Siamo lì tutti i giorni. Manca il senso di solidarietà, non sono riusciti a creare il gruppo per questioni di etnia, di età, ma anche di personalità e valori umani. Non ci sono cattivi ragazzi, arrivano al mattino, fanno colazione insieme e si allenano bene, si fermano a pranzo. Fai anche fatica a trovare cose negative, ma sicuramente hanno i loro difetti. Non sono un gruppo solidale tra loro, ci sono tanti gruppetti e tanta gente che pensa a se stessa. Ognuno non fa più del suo, non c’è grande personalità e forza d’animo”.
Questa è una delle parti del suo discorso che ha creato maggiore “scandalo” tra i tifosi, per me in modo incomprensibile.
Non stento a credere che ad Appiano ci si alleni e anche bene. Non ho mai creduto alle voci, spesso interessate, che andavano in senso opposto.
Con i controlli che ci sono, la presenza quotidiana di tutto lo staff e di una moltitudine di dirigenti e controllori vari, non sarebbe possibile il contrario. Magari se sei vicino a vincere ci può essere più entusiasmo, questo si, ma è nella natura delle cose.
Che manchi il gruppo, lo diciamo da sempre e in fondo è implicito nell'affermazione sulla mancanza di leader carismatici dotati di garra e di autorevolezza.
La personalità, alcuni “valori umani” sono proprio le caratteristiche da ricercare nei nuovi arrivi.
Le differenze di etnie e anche di età ci sono sempre state in tutte le squadre.
Per me non crea scandalo che chi ha una cultura slava si trovi meglio con i suoi, e lo stesso facciano quelli di lingua e cultura portoghese o ispano argentina.
Non mi scandalizza che un giovane si trovi meglio con i coetanei che con Palacio o Berni.
Dico di più: non è fondamentale l'empatia generalizzata. Molti squadroni hanno vinto tutto con giocatori che addirittura si odiavano.
Non è necessario essere amici, basta essere amici di se stessi in modo intelligente, cioè comprendendo che il calcio è un gioco collettivo nel quale se tutti gli elementi non lavorano in funzione uno dell'altro non si va da nessuna parte e si perde tutti qualcosa.
Se ognuno fa il suo e non fa di più, la questione è appunto di “valori umani” carenti.
E a questo bisogna cercare di porre rimedio.
Sono concetti abbastanza scontati. L'attuazione non è facilissima, perché occorre un allenatore di grande autorevolezza, una società che in accordo con l'allenatore sappia fare nel tempo molte scelte giuste e sappia incutere grande rispetto, che nascano entusiasmo e consapevolezza di poter arrivare a qualcosa di molto grande.
Anche il discorso sulla scelta dell'allenatore e sulle difficoltà implicite ha creato scandalo: ma se i top sono davvero nelle squadre grandi ed è difficile sottrarglieli con un progetto avveniristico e tutto da costruire, anche questo è un fatto.
Ausilio si o Ausilio no, per me non dipende certo da queste “uscite”. Dipende dalla valutazione che daranno i suopi datori di lavoro che lo vedono ogni giorni impegnato con i problemi enormi che abbiamo di fronte.
Se resta auguri di buon lavoro; se va auguri di buon lavoro altrove e nello stesso tempo augurissimi al suo successore, che ne avrebbe veramente bisogno.
Luciano Da Vite
Penso sia il post più equilibrato io abbia letto online sulla questione. Ti ringrazio Luciano per averlo scritto: penso che sia importante per tutta la 'comunità' del sito e per tutti quelli che leggono il blog o... che lo leggeranno. Dò il benvenuto a DrJ con l'occasione.
RispondiEliminaVolevo dire altre due-tre cose.
RispondiEliminaLa prima, riprendendo quello che mi dicevo con Riccardo nel post precedente, cioè che io non leggo nelle dichiarazioni di Ausilio nulla di lesivo nei confronti del club. Forse ci sono delle parole 'amare' nei confronti di Thohir, questo è indubbio. Ma avrebbe per questo sputato nel piatto in cui ha mangiato? Sono parole veramente così offensive? Aggiungo che non sappiamo neanche se abbia usato veramente queste espressioni o meno...
In ogni caso penso di essere un sostenitore della causa di Ausilio, ma ogni parere è il benvenuto e non mi sembra di avere impedito a chiunque di esprimerlo. Ho solo invitato al massimo Alberto, ma pure indirettamente, a usare dei toni più leggeri. Per il semplice fatto che se uno comincia, poi non si finisce più e il confronto diventa impossibile.
Nei confronti della dirigenza e dei giocatori, degli allenatori, dai, ognuno scrive praticamente di tutto. Poi ci sono chiaramente dei limiti anche in questo, ma sono dettati dal buon senso e dall'educazione più che dall'avere un giudizio invece che un altro.
Ultimo punto. Come Marco Singer, sarò ingenuo o forse nostalgico, ma anche io vorrei tanto che il Mancio non se ne fosse andato e che tornasse un'altra volta...
Bell'intervento Luciano, complimenti. Sì è vero, forse è mancato (Ausilio) di personalità nella scelta di DeBoer ed ha sbagliato a rispondere in quel modo sulla questione di Gabigol, quando parli a nome di una società, ti assumi tutta la responsabilità, ma per il resto ha fatto bene, era grave semmai che fosse Eder o chiunque altro a ribadire questo tipo di cose.
EliminaAnche io Emiliano spero ritorni Mancini, perché aveva le idee chiare su come costruire una squadra, quantomeno ambiziosa, di carattere insomma.
"il blog di luciano interista per sempre dopo anni di storia è passato in un altro sito ai piu sconosciuto, e ora ci scrive un'altro i post"..
RispondiElimina"Nel blog fratelli del mondo Luciano e Emiliano scrivono per autocelebrazione e non per favorire il confronto, sono brave persone ma non hanno le qualità morali per scrivere con cognizione di causa"
"A inizio anno si è fatta la scelta di cambiare l indirizzo del blog improvvisamente e questo ha causato il crollo delle visite"
(Ovviamente sono frasi che non penso e non vere ma che uso come metafora)
Se un' amministratore della tua pagina scrivesse ciò Emiliano... Non penseresti che stesse screditando il Blog??
Ovviamente la prima frase si riferisce al denigrare thohir... La seconda ai calciatori che pensano a loro stessi e non hanno le qualità morali per fare gruppo... La terza alla mancata programmazione di inizio anno, dopo mancini
EliminaSono due situazioni veramente molto differenti Fabio, anche se capisco il tuo tentativo di confronto.
EliminaSono sincero se ti dico che mi sentirei messo in discussione e mi domanderei dove avrei nel caso sbagliato, consapevole di avere però io personalmente agito in quella che definirei buona fede e onestà intellettuale. Forse la stessa cosa si può applicare anche alle parole di Ausilio quando chiama ognuno (anche se stesso) alle proprie responsabilità. Cioè io se fossi Suning ad esempio, senza tirare in ballo et, mi farei molte domande sulla gestione di quest'anno è cercherei in tutti i modi di intervenire. Se consideriamo l'apparente inmobilismo di questi giorni allora speriamo che queste parole di Ausilio diano una scossa...
Peccato che Ausilio abbia tenuto un comportamento e espresso valutazioni esattamente contrari
RispondiEliminaSe ti riferisci alla mia metafora non è cosi...
EliminaAusilio ha screditato Tohir...
I giocatori... E la programmazione societaria.
Poi il fatto che abbia detto cose giuste e vere è un altro discorso... Ma ha screditato, questo è un dato di fatto.
Perfetto Fabio, condivido ogni parola
EliminaComunque, concorde con luciano... Con o senza ausilio...a me interessa poco.
RispondiEliminaFarà la differenza chi riusciremo a comprare in campo e panchina.
Le società forti sono date da squadre forti...
Più che il contrario.
E' una tua opinione, non un dato di fatto. E un' opinione che a me pare completamente infondata e indifendibile
RispondiEliminaRiporto la mia risposta a Cris 71Le rispondo volentieri, era rivolto a me stesso, talvolta mi sembrava di essere considerato poco "educato" verso giocatori, allenatore, dirigenti, mentre le parole di Ausilio, a mio umile parere, sono molte più violente ed offensive.
RispondiEliminaMah, è incredibile. Dobbiamo aver letto relazioni diverse e opposte
RispondiEliminaA me sembra che nominare il proprio presidente non per nome e cognome ma semplicemente come "un signore indonesiano" quasi fosse una macchietta che passa per strada, sia una mancanza di rispetto.
RispondiEliminaBeh uno può intendere un Signore, come persona di tutto rispetto, che dall'Indonesia è venuto per fare un'operazione imprenditoriale ecc ecc
EliminaE' veramente una totale mancanza di rispetto, ancora più grave perchè fatta da uno stipendiato verso un suo superiore.
Elimina“Poi c’è stato un signore in Indonesia che ha comprato l’Inter, ha fatto un bel business e HA SICURAMENTE FAVORITO L'INTER IN UN PERCORSO CHE OGGI è QUELLO DI RINFORZARSI NELLE LOGICHE DEL NUOVO MERCATO.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaIn vita mia ho sentito insulti persino peggiori rispetto alla formula "un signore che ha fatto bene"
RispondiEliminaAndando un po' fuori tema vorrei chiedere a Luciano qualche fonte da lui ritenuta attendibile per approfondire il discorso relativo allo stadio e alla Fiat.
RispondiEliminaNon mi sento di pronunciarmi sul tema del post: non so se le idee di Zhang e Ausilio circa gli ultimi nove mesi siano concordi, che toni abbia usato Ausilio (che risulterebbero fondamentali per la indicazione di Thohir). Se Ausilio continuerà ad essere dirigente dell'Inter, a prescindere dall'opportunità delle dichiarazioni, significa che la proprietà è assolutamente consapevole di ciò e intende assumersi le proprie responsabilità, cercando di prendere quindi le distanze da presunti passi falsi fatti fino ad ora. Non potrei non essere felice di una situazione simile.
Io mai da un dirigente verso un suo superiore.
RispondiEliminaIl post di Luciano interpreta in modo fedele il pensiero di Ausilio che, lo ripeto, perchè l'ho già scritto, coincide, virgola più virgola meno, con il pensiero di noi tutti tifosi interisti.
RispondiEliminaNon giriamo intorno al problema: il compito di un dirigente è anche quello di esprimere le sue valutazioni, le sue opinioni, anche se critiche, sul lavoro che svolge, come lo svolge e sull'organizzazione della società con cui collabora.
Dalla discussione nascono le soluzioni.
Ausilio ha ripercorso la storia degli ultimi travagliati tre anni del club. Lo ha fatto in un contesto discutibile?
Non credo. Lo ha fatto in un momento sbagliato? Nemmeno.
Non credo nemmeno che abbia voluto scrollarsi di dosso responsabilità.
La scelta di FdB era rischiosa ma nello sport il rischio fa parte del gioco. Sicuramente l'ha condivisa con la dirigenza ma forse in quel momento era una scelta che ci stava.
L'unico passaggio discutibile è su Gabigol: lì è successo qualcosa di strano che ancora stentiamo a capire.
Io non so che esperienze lavorative voi abbiate... Io ho lavorato per Banche, società sportive, e multinazionali e un DIRIGENTE questo tipo di discorsi li fa in riunione privata con i capi, o suoi pari...
EliminaMAI in pubblico, e solitamente neanche coi sottoposti.
Magari su De Boer poteva parlare ad agosto, magari poteva difenderlo da vergognosi attacchi della stampa.
RispondiEliminaCol massimo rispetto in questo caso specifico il pensiero di Luciano non rappesenta tutti gli interisti, infatti non mi rappresenta, capita, tante altre volte invece è coinciso....
Voglio dire non credo che sia arrivati al pensiero unico :)
RispondiEliminaBe' non ci sono fonti, sono fatti ufficiali: una società del gruppo FIAT sponsorizza gli arbitri e quindi li finanzia. E' un fatto credo si possa leggere da ogni parte.
RispondiEliminaSullo stadio che il prezzo (?) richiesto per la vendita di terreni comunali edificabili sia risibile lo hanno scritto diversi giornali e siti internet.
Se dessero a noi terreni così ampi, edificabili, in Milano a quel prezzo avremmo lo stadio da tempo.
Mi stupisce che tutta la schifezza contenuta nel discorso di Ausilio sia riconducibile alla discussione semantica sul valore del termine "signore".
Pensiamo se mentre ha pronunciato quella vergognosa parola si fosse ...grattato anche il naso.
Scherzo eh...
Non solo il prezzo. C'era un impianto, un kartodromo, cacciato senza motivo, credo sia ancora in causa. Esproprio per pubblica utilità? Uno stadio privato? Incredibile.
EliminaI 2004 dell'Inter hanno vinto largamente le prime due paerire del loro girone al Memorial Protti, in Romangna. Comandano a punteggio pieno con il sassuolo che affronteranno domani (noi siamo in vantaggio per differenza reti). passa la prima e le due migliori seconde (si va fino al girone F)
RispondiEliminaSe arriveremo primi probabilmente affronteremo il Toro, annunciato in grande spolvero.
Riccardo: non solo il mio pensiero non rappresenta tutti gli interisti, ma è assolutamente minoritario. Ne sono perfettamente consapevole
RispondiEliminaLuciano scherzavo e poi lo dici a me che in ogni campo sono sempre in minoranza.....anche in questo blog :)
Eliminasecondo me gli equivoci nascono dall'interpetare meccanicamente le cose che, o sono bianche o sono nere.
RispondiEliminaIn quest'ottica se Ausilio dice "non abbiamo fatto bene" a parte che non dice una cosa.. nuovissima e a parte il fatto che usa il plurale, non getta nessun discredito perché spiega oil motivo per cui si è fatto male.
la situazione, non imputabile a nessuno ha portato a cambare tre proprietari in tre anni, a volte in tempiche impedivano ogni programmazione.
Di conseguenza si è agito sul mercato in modo raffazzonato, cambiando pertanto anche diversi allenatori e senza una precisa e continua linea di comando.
Una situazione oggettiva che avrebbe messo in difficoltà chiunque.
Solo che riconoscere l'oggettività della situazione impedisce il divertente e appassionate gioco della caccia al reprobo.
Sbagli ne hanno fatto tutti e naturalmente anche Ausilio.
Io non lo sto difendendo se è vero che da tempo sto dicendo che l'esigenza primaria è la formazione di una nuova e autorevole linea di comando (e anche qui i tempi si stanno pericolosamente dilatando, senza ancora la chiarezza necessaria per operare con profitto.
Esigenze operative soo: completare l'organico di comando chiarendo i compiti di ciascuno (con o senza Ausilio non mi importa), decidere il nuovo allenatore. Il tutto al massimo in 3-4 giorni (come dice anche Berti, per il quale Ausilio si è voluto autoescludere. Dunque Nicolino non la pensa come me) Altrimenti perderemo un'altra stagione e ne daremo la colpa al nuovo ds
Bene..quindi il fatto che Ausilio dica cose che la maggior parte di noi pensa,lo rende colpevole solo in piccolissima parte; potrei concordare con questo pensiero se Ausilio fosse all'Inter da una /due stagioni,tra l'altro con i vari passaggi di proprietà; ma Piero è da noi da diverse stagioni e ,come ho scritto in commenti precedenti,oltre ai meriti che nessuno gli nega ,ha inanellato una serie di acquisti da brivido.
RispondiEliminaAllora ,se io sono il DS e mi costringono a rinnovare il contratto a Nagatomo ,o devo disputare una parte di campionato con 2/3 attaccanti e vado a cercare di prendere Carew,o prendo D'Ambrosio che va in scadenza dopo qualche mese ,sacrificando Benassi, o mi prendono Gabigol contro il mio parere....beh deposito lo zaino e lascio la baracca.
Carew, d'ambrosio, Benassi sono operazioni che riguardano la gestione Branca. Lo dico per completezza di informazione, questo non cambia il contenuto del tuo discorso ovviamente.
EliminaQuindi non abbiamo ancora scelto l'allenatore ? E quella voce su Simeone ? Io, ripeto, spero che a fine campionato Suning tiri fuori una bella sorpresa.
RispondiEliminaIl Mancio ha detto che lui tornerebbe... sono fissato, lo so. :)
EliminaCaro Emiliano :
EliminaIo sono come Emiliano che ha lanciato in orbita ancora il Mancio, siamo in molti a riconsiderare un possibile e impossibile ritorno del figliol prodigo ? Io continuo a credere che sia stato il signor Thohir e qualcuno in società' ad obbligarlo ad andarsene, lui sarebbe sicuramente in grado di sapere tutto sul' Inter per una ricostruzione. Naturalmente sempre che Suning sia d'accordo....
Ma che questa volta almeno gli comprino quei giocatori che siano di suo gradimento. Non come ET che di calcio non ne sapeva quasi niente e ha fatto solo casino.
Cosa ne pensi di Spalletti ? Sai dirmi qualcosa in più' su di lui ? Non ho letto nel Blog un suo profilo o me lo sono perso ? Se a Roma ha subito lo stress di Totti pensi sia la persona giusta ? Milano non è' una piazza facile....
Ma tutto dovrebbe essere fatto al più' presto, il Milan e la Juve hanno già iniziato la campagna acquisti, noi per ora ci siamo persi giocatori che ci interessavano.
Spalletti ( se viene lui )
Disponibile il calendario della fase finale campionato primavera:
RispondiEliminaQuarto di Finale A – domenica 4 giugno 2017 ore 15.30 a Sassuolo
Quarto di Finale B – domenica 4 giugno 2017 ore 19.00 a Carpi*
Quarto di Finale C – lunedì 5 giugno 2017 ore 17.00 a Sassuolo
Quarto di Finale D – lunedì 5 giugno 2017 ore 20.45 a Carpi
Semifinale A – mercoledì 7 giugno 2017 ore 20.45 a Reggio Emilia
Semifinale B – giovedì 8 giugno 2017 ore 20.45 a Reggio Emilia
Finale – domenica 11 giugno 2017 ore 18.00 a Reggio Emilia
Mi fate diventare il difensore d'ufficio di Ausilio quando a me di Ausilio frega nulla. Mi interessa solo dell'Inter.
RispondiEliminaIl discorso non era sull'operato di Ausilio ma sulla natura, per molti orripilante, delle sue esternazioni, per me invece assolutamente corrette e sagge.
personalmente scrivo da mesi che si deve rinnovare in toto la linea di comando, ma non tanto per gli errori nelle singole operazioni di mercato, quanto per dare una svolta importante e strategica. la nuova proprietà, finalmente operativa lavora sul lato imprenditoriale per incrementare le entrate e rendere possibile campagne trasferimenti più efficaci. Una nuova linea di comando (AD, ev. dt, ds, allenatore) deve ottenere risultati e in tal modo contribuire all'incremento delle entrate sul versante puramente sportivo. Questo indipendentemente dal fatto che Pioli e Susilio siano degli ottimi professionisti.
Proprietà diversa, con obiettivi diversi e uomini scelti da lei in funzione di quegli obiettivi.
Poi c'è il secondo elemento ma qui la polemica rischia di farsi stantia.
Se Ausilio avesse compiuto le nefandezze che gli imputa Pierre (insieme a molto altri) al vertice della società in tutti questi anni si sarebbero alternati dei veri coglioni (scusate il francesismo), oltre tutto masochisti. Si sono tenuti uno che faceva cazzate enormi evidenti persino a Pierre, quando potevano cacciarlo, mettere Pierre al suo posto, pagandolo anche molto meno.
Ecco il mio invito, se me lo posso permettere in virtù della mia veneranda è uno solo: preoccupiamoci di capire le condizioni dell'agire invece che sparare sentenze dal di fuori senza essere del mestiere e senza conoscere i fatti. Evitiamo di pensare che noi siamo la luce e tutti quelli che hanno posseduto o lavorato nell'Inter sono tangheri. proviamo a pensare che la realtà possa essere più complessa di quanto appare a noi e se proprio ci fa piacere esprimiamo pareri piuttosto che drastici giudizi di Dio
Devo dare atto a Luciano che da sempre lui ha esternato che con il cambio della proprietà dovesse necessariamente essere sostituito il Direttore Sportivo.
EliminaSUNING ha il diritto di inserire negli organigrammi societari uomini di sua fiducia e pare che lo stia già facendo.
Non voglio essere il difensore di Ausilio nemmeno io, ma se gli è stato confermato il contratto (triennale) ed in più sono stati contrattualizzati professionisti di sua fiducia (leggi Baccin ed altri) con una campagna acquisti che lui sta da mesi tessendo (anche con qualche sovraesposizione di troppo) non vedo il motivo del perchè debba essere sostituito adesso. Oggi è il momento peggiore per
sostituirlo: rischiamo di perdere altro tempo prezioso.
Non sarebbe molto più realistica ed accettabile un'affermazione di questo tipo: Pioli e Ausilio sono per me due ottimi professionisti, ma valutando sia pure da esterno il complesso del loro operato, non mi sembrano adeguati per una squadra che abbia grandissime ambizioni, sia pure di prospettiva
RispondiEliminaEvidentemente non ti ricordi dei miei commenti passati(visto che mi sono trovato un nick diverso)...ho sempre cercato di difendere l'operato dei ns. dirigenti,pur lamentando la mancanza di una figura centrale ed importante che ci rappresentasse con l'esterno. Ho sempre premesso ai miei commenti che la ns .conoscenza dei fatti è talmente limitata che le ns sono solo parole scritte sul nulla o quasi...e questi principi valgono anche per il mio commento incriminato.
EliminaDetto questo e ,pur con tutte le attenuanti del caso,a mio parere Ausilio ,ottimo professionista,ma forse sarebbe ora di cambiare....felicissimo di essere smentito. E comunque faccio notare che criticare, anche aspramente, l'operato di Ausilio & C. non significa ritenere di essere alla loro altezza...,ma riflette la malinconia di un tifoso che è conscio della difficoltà di questi anni,ma vorrebbe vedere una Società con dirigenti che sposano una linea manageriale precisa ,fatta di sacrifici ,ma anche di una progettualità proiettata al futuro.
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RispondiEliminaIntanto se schick e Keita sono ormai della Juve, de vrij e kessie sono vicinissimi al Milan. Ci aspetta un'altra stagione di passione. Basta che non si parli più di giovani promesse, perché su quelli validi, non sembra possibile competere..
RispondiEliminaMagari saremo forti su Bernardeschi e Berardi.... ancora è presto
EliminaRingrazio per il benvenuto, siete gentilissimi; magari non sarò super-presente, ma un momento per leggere quel che si dice sull'Inter lo trovo sempre; e prima o poi leggeremo buone notizie, ne sono convinto, anche se in questo momento tutto sembra nero... poi arriverà l'azzurro!
RispondiEliminaLa gazzetta oggi riporta oggi l'ingaggio di Gigi Milani ex responsabile dell'attività di base alla juve e prima responsabile del settore giovanile del Vicenza. Ho avuto il piacere di conoscerlo e posso garantirvi che per i piccoli e le loro famiglie non poteva esserci acquisto migliore. E' una persona davvero competente e disponibile h24
RispondiEliminaVorrei aggiungere qualche precisazione sulla vicenda Dybala. per ragioni geografiche e ambientali ho discreta conoscenza delle vicissitudini del calcio siciliano. Si tratta di una confidenza e come tale prendetela, ma la fonte è attendibile e per questo ne parlo. Effettivamente l'Inter ci ha provato pare che gli ostacoli sia sorti nel momento dell'esborso per la percentuale che spettava in caso di trasferimento all'intermediario che aveva portato il giocatore a Palermo. Noi a quanto pare lo consideravamo all'interno della cifra di acquisto, i torinesi avrebbero pagato extra. Comunque ha prevalso anche la volontà del calciatore di andare a giocare la Champion's. piccola notazione a margine: il Dybala degli anni palermitani era si un giocatore di talento, ma aveva dei limiti in termini di potenza, di concentrazione che il giocatore attuale non ha più. Che dire bravi loro ad essere così lungimiranti
RispondiEliminaFlavor: il fatto che abbia curato l'attività di base alla juve, non depone a suo favore, visti i risultati dei piccoli juventini. Scherzo eh, lo aspetto con fiducia visto che è raccomandato da te...
RispondiEliminaDiesirae oltre che d essere lungimiranti sono bravi anche a rafforzare la struttura atletica dei talenti, da Vialli e Del Piero in poi.
A proposito di struttura atletica: questa mattina ho visto una parte dell'amichevole fra Primavera Inter e Renate prima squadra (0-1).
Impressiona la superiorità di corsa, di intensità, di potenza mostrata da un squadra media di Lega Pro.
Questo spiega anche perché sia così difficile per i nostri Primavera trovare posto spesso nella stessa Lega Pro. Serve la crescita data da anni di calcio professionistico, salvo eccezioni.
Una sola notazione di contenuto: ho visto in grande ripresa Awua, penso che si giocherà un post da titolare
DYbala da noi non avrebbe sviluppato quel fisico che è letteralmente espòoso in qualche settimana. Noi non siamo a conoscenza delle procedure bionico-farmaceutiche che permettono agli amici della 'ndrangheta di rendere Hulk e le sue trasformazioni una realtà. Stesso discorso per Shick e altri, vanno dai dichiarati colpevoli di doping proprio perchè lì possono.... crescere...
RispondiEliminaLuciano, comprendo la tua ironia e FIGURATI se non la condivido ma il mio apprezzamento è dato dalla conoscenza, sia pur superficiale, e dal suo operato in quel di Vicenza... poi costretto suo malgrado al trasferimento in quel di Torino ( vedi alla voce stipendio, a Vicenza prendeva, quando la prendeva, una retribuzione infima, davvero... e il suo impegno era indescrivibile, oltre quello che le parole possono solo lontanamente far inmaginare
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RispondiEliminaPer Luciano : scusa se ti chiedo ( dovrei cercare in tanti posti su Internet e invece tu sai tutto ) in breve di parlarmi di Spalletti ( curriculum, storia, pregi e difetti, insomma tutto per sapere se è' compatibile con la nostra situazione attuale ) e di darmi un giudizio assoluto su di lui. Potrebbe fare bene all' Inter ?
RispondiEliminaDa Manciniano convinto insisto col dire che lui fosse rimasto - lo hanno obbligato ad andarsene - oggi non saremmo ottavi.
Grazie per le delucidazioni, da tifoso solo tu mi puoi illuminare .
Scusa LUCIANO : volevo scrivere un giudizio assoluto in generale è il tuo pensiero e giudizio relativo in particolare. Grazie
EliminaMemorial Protti Inter batte il Sassuolo (1-0) ed è nei quarti, questa sera alle 18.00 affronterà il Torino. Milan juve Real tra le altre qualificate.
RispondiEliminaFa pensare la crescita delle giovanili del Sassuolo sotto la guida di Palmieri
Claudio, mi prendi in giro, sai benissimo che io non so nulla di nulla.
RispondiEliminaPerò ti aiuto digitando Spalletti transfermarkt trovi tutto sulla sua carriera di allenatore (squadre risultati ottenuti, partite vinte, media punti).
La mia opinione è che sia un tecnico tra i migliori in Italia, ma viene dopo Conte Allegri Sarri Mancini Ancelotti.
Credo che se ha i giocatori giusti le sue squadre praticano un bel gioc e vincono poco.
Se non li ha giusti fa come Pioli, Mazzarri, Strama Gasp ecc.
A me non piace per nulla prima come persona ma se viene a fa bene sono il primo ad andare a Canossa (soprattutto in occasione delle finali Primavera, che si giocheranno lì vicino, a Reggio Emilia).
Grazie Luciano, posso sapere come mai non ti piace per niente. Anche a me di persona piace poco ma se qualche amico del blog mi dice qualcosa di più' lo ringrazio molto.
EliminaW Vecchi.
Secondo Sky Vecchi dovrebbe firmare a breve un triennale come allenatore della Primavera, splendida notizia, spero diventi il nostro De Rossi
RispondiEliminahttp://www.hellas1903.it/news/top11-serie-b-premiati-pazzini-e-bessa/?refresh_ce-cp
RispondiEliminaMolto contento per Daniel. Chi ha visto le sue ultime partite ha visto il giocatore che ci si aspettava diventasse. Curioso di vederlo in A l anno prossimo.
Claudio: non c'è un motivo valido. Sono impressioni molto soggettive è una tipologia di persona che mi respinge, mi sembra poco trasparente. Avrei altri aggettivi ma mi femo qui proprio perché sono solo sensazioni, magari sbagliate e ingiuste, ma io delle mie sensazioni mi fido
RispondiEliminaAl memorial Protti Inter eliminata dal Torino ai calci di rigore
RispondiElimina"Non sarebbe molto più realistica ed accettabile un'affermazione di questo tipo: Pioli e Ausilio sono per me due ottimi professionisti, ma valutando sia pure da esterno il complesso del loro operato, non mi sembrano adeguati per una squadra che abbia grandissime ambizioni, sia pure di prospettiva".........l'eterna lotta tra forma e sostanza.
RispondiEliminaL'eterno errore di chi non capisce che la forma è essa stessa sostanza
RispondiEliminaAmicus Ausilio, sed magis amica veritas ! :)
EliminaAristotele....i danni che ha fatto.
EliminaNon sono così presuntuoso da sapere quale sia la verità, mai. So però che la filosofia ha definitivamente abbandonato (e da più di un secolo) la distinzione tra forma e contenuto
EliminaQuando raccolgo qualche indiscrezione la riporto, senza giurarci, ma a titolo di curiosità
RispondiEliminaHo parlato di de Vrij e di Simeone, ma anche di Rodrigo Caio, almeno un paio di mesi fa. Ora almeno Rodrigo sembra tornato di moda.
Il nostro Davide Costa, dopo una annata difficile, ha avuto la soddisfazione di esordire in serie b.
RispondiEliminaCaro Emiliano, al commento 22b ho pubblicato una risposta al tuo commento sul Mancio e suoi sostenitori , come me !
EliminaTi spiacerebbe rispondermi ?
"dal suo ingresso nel club nell’autunno del 2013 Thohir ha già guadagnato 29,1 milioni sull’investimento iniziale di 75 milioni, cui si aggiungono circa 14,2 milioni di interessi sui prestiti erogati al club. In totale 43,3 milioni di euro "
RispondiEliminaEcco, magari alla luce di questi dati qualcuno dirà: Thohir è uno forte, un businessman con i controcoglioni.....io no....io nutro un profondo disprezzo per chi "lucra sulla passione dei tifosi" (cit. Moratti). Perché è vero che il calcio è anche business, ma prima di tutto è passione.....e Thohir (e il tempo alla fine mi ha dato ragione) è venuto e ha speculato....io lo disprezzo, lui è la sua bocca piena di promesse e proclami e il portafoglio ben stretto tra le mani....il nostro presidente.
Ausilio ha fatto un'analisi onesta o oggettiva della situazione, ammettendo lui stesso di aver commesso diversi errori, quindi non ci torno più sopra. Solo non capisco da dove nascono tutte queste polemiche anche se la maggior parte, avrebbe avuto da ridire in qualunque caso. Per la serie mai cuntent!
RispondiEliminaNegli ultimi giorni mi sono visto un po' di interviste e conferenze di Sabatini. Volevo cercare di inquadrare di più la persona, prima ancora che il professionista. Mi sembra di un'intelligenza superiore. Per spiegare un'azione di gioco, ha spaziato in moltissimi campi, da quello sportivo passando per quello filosofico, fisico/quantistico, letterario..
C'è da dire che ha sempre fatto un tipo di mercato che all'Inter probabilmente non potrà e dovrà fare. Un mercato fatto di plusvalenze, di "gomiti a gomiti", di spostamenti teorici e virtuali. Ecco, credo che a Milano dovrà fare un mercato diverso, un mercato innanzitutto per vincere (come se a Roma non avesse dovuto farlo.. :) ), e soprattutto fatto di giocatori fatti e finiti piuttosto che dal potenziale ancora inesplorato (poi ben vengano pure questi..).
Mi fa ben sperare che negli anni a Roma ha cambiato in un certo senso atteggiamento e modalità di acquisto. Non solo giocatori bellini tecnicamente, ma anche molto forti fisicamente (Manolas, Rudiger, Strootmann, Naingollan, Dzeko..). Ha preso giocatori che fino a qualche anno fa non avrebbe mai preso, come Maicon. Ecco l'acquisto di Maicon è l'emblema del cambiamento e dell' accrescimento dell'idea di Sabatini.
Le mancate vittorie credo siano da ricercare in primis nel fatto di non aver mai potuto dare continuità tecnica alla squadra, infatti spesso dopo ogni anno si era costretti a vendere, cambiare e sostituire e giocoforza perdi quella continuità che è il valore aggiunto della Juventus attuale.
Sempre nelle interviste (l'ultima di addio alla Roma), ho notato come il grande rammarico sia stato non aver apportato a Roma quella svolta culturale di cui si era promesso di fare una volta ingaggiato.
Infine emerge la grandissima considerazione che ha nei confronti di Spalletti...
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RispondiEliminaParole forti come "disprezzo" le utilizzo solo per i più spregevoli fra i miei nemici.
RispondiEliminaIo non capisco nulla di economia (e non solo...) ma mi chiedo: se un signore compera l'inter disastrata, la rimette in sesto (non tecnicamente ma almeno come "entità appetibile sul mercato"), la vende bene a un gruppo potente e facoltoso, in grado di farle fare il salto di qualità che tutti vogliamo, e facendo questo ci guadagna pure, ha combinato qualcosa di così mostruoso? Per i tifosi... della juve sicuramente, che preferirebbero vederci ancora squattrinati.
La domanda a cui rispondere per me è un'altra: con la situazione che ha trovato e con i vincoli del ffp, oltre ad aver rafforzato la società (come dimostrerebbe il mercato) poteva rafforzare maggiormente la squadra sotto il profilo tecnico? Poteva garantire maggiori investimenti?
Come al solito servirebbero analisi approfondite di persone competenti, preferibili alle facili verità
ma questo è il tempo di chi le spara più grosse, non di chi analizza di più
Vorrei tanto che Moratti potesse rispondere a questi tuoi quesiti.....sono certo che resteresti sorpreso.
RispondiEliminaNuovo post online su Lazio - Inter, le dichiarazioni di Stefano Vecchi, le parole di Ausilio e un mio giudizio su Luciano Spalletti e la scelta del nuovo allenatore: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/05/lazio-inter-e-il-nostro-futuro.html
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