Perché Mauro Icardi non giocherà nella Juventus la prossima stagione

Inter - Juventus (foto: Getty Images): è il momento più difficile della stagione. Così come ha raccontato dopo il Mister Luciano Spalletti. I nostri ragazzi escono immeritatamente sconfitti dopo aver combattuto contro tutto e tutti e in dieci contro la Juventus per quasi tutta la durata della partita. Un momento terribile e che emotivamente, nonostante il grande orgoglio di tutti noi tifosi per la prova dei nostri giocatori, ha scosso tutta la squadra. A partire proprio dal capitano Mauro Icardi che nella foto è ritratto mentre lascia il campo in lacrime. In questo post spiego perché (secondo me) Mauro Icardi - se pure alla fine dovesse andare via da Milano - non giocherà nella Juventus la prossima stagione.

Secondo me. 

Terminata la stagione calcistica (in attesa ancora dei responsi del Campionato di Serie B e altri) e con l'Italia fuori dal Mondiale, gli argomenti per la stampa sportiva sono sicuramente ridotti. 

Peraltro la massima competizione non è ancora cominciata e questo comporta (ma del resto siamo ancora alla fine di maggio) il fatto che il mercato non entrerà nel vivo fino alla metà di luglio, quando verosimilmente assisteremo sicuramente a tutta una serie di trasferimenti che se non riguarderanno l'Italia, sicuramente potrebbero essere di richiamo per quanto riguarda le diverse big del calcio europeo come Real, Barcellona, Bayern, le inglesi ecc. ecc.

Questa premessa credo sia necessaria per introduttore questo post che chiaramente si concentra sulla questione più discussa nel mondo nerazzurro in questi giorni, ma della quale in altre circostanze forse non si sarebbe neppure parlato.

Però, poiché tiene banco, allora non possiamo fare finta che non esista e così ho deciso di dire la mia sulla questione, magari dando spazio in tal senso anche a riflessioni che vadano oltre questa presunta operazione di mercato tra Inter e Juventus e che comporterebbe la cessione del nostro capitano ai bianconeri in cambio di Higuain e 50 milioni di euro.

Una trattativa e un trasferimento che "non si ha da fare", ma che a parte tutto secondo me - ammesso sussistano veramente dei contatti in questo senso - non sono destinati a concretizzarsi e qui - fermo restando il beneficio del dubbio e la possibilità di sbagliare, perché questo è umano e come scrivo più avanti nel posto, il calcio come la vita è imprevedibile - spiego o comunque provo a spiegare perché in dieci punti che poi sono alla fine tutti quanti legati in maniera imprescindibile tra di loro.

1. Mauro Icardi in questo momento ha un contratto con l'Inter in scadenza al 30.06.2021.

Sappiamo che i contratti nel calcio possono significare poco o niente.

Cioè che quando tutte le volontà coincidono (o comunque se si creano spaccature insanabili) alla fine le cessioni si fanno in ogni caso.

Mi pare comunque chiaro che l'Inter non voglia di base vendere Icardi o che comunque non voglia in nessun modo vendere il giocatore in Italia né tantomeno a una rivale e alla rivale storica per eccellenza.

Luciano Spalletti ha giustamente detto che Mauro Icardi ha una clausola (dovrebbe essere pari a 110 milioni di euro). Di conseguenza - ammesso via sia il consenso del giocatore - chi la paga, si prende il nostro centravanti.

Però da quello che sappiamo (poi magari abbiamo informazioni sbagliate, ma come ce le possiamo avere noi, sicuramente questo vale anche per la stampa e i mass-media) la clausola vale SOLO per l'estero.

Quindi qualsiasi forzatura in questo senso non potrebbe fare nessuna presa.

2. Lo scambio non sarebbe conveniente né sul piano finanziario né dal punto di vista economico.

Fermo restando che la società oggi abbia una situazione finanziaria e economica (senza considerare l'aspetto strettamente commerciale, nettamente migliorato) più solida rispetto al passato e che questo costituisce la prima garanzia per la quale non ci si possa fare prendere per il collo, mi sembra chiaro che l'intento sia come fatto finora, di procedere facendo scelte ragionate e programmatiche.

Siamo nelle condizioni di farlo e in particolare per quello che riguarda le cessioni.

Magari nel caso degli acquisti no, perché difficilmente abbiamo il cosiddetto coltello dalla parte del manico, ma negli ultimi tempi e già prima dell'avvento di Suning NON ABBIAMO SVENDUTO NESSUNO.

Peraltro non possiamo farlo.

Be', certo, la cessione di Mauro Icardi comporterebbe praticamente in ogni caso una plusvalenza, ma allo stesso modo è evidente che la sua cessione andrebbe nella direzione specifica non di sanare un buco nel bilancio, ma di massimizzare al massimo gli introiti per quello che riguarda il piano generale più ampio di rafforzamento della squadra.

In questo senso vi sono chiare controindicazioni nella cessione del giocatore alla Juventus e nell'ambito di uno scambio con Gonzalo Higuain.

Lasciamo stare un attimo l'aspetto tecnico, così come la questione relativa gli ingaggi (che non è secondaria comunque).

L'intenzione è ottenere il massimo ricavo possibile oltre che cash da potere reinvestire sul mercato.

Consideriamo le seguenti condizioni.

La Juventus ci darebbe 50 milioni + Higuain (classe '87) valutato 50-60 milioni, che significa che il giocatore andrebbe poi iscritto a bilancio a questa cifra.

Le domande sono (visto che si dice che i conti vengano prima di tutto):

a) Higuain è del 1987, quindi ha 31 anni. Messo a bilancio per 50-60 milioni e dato un contratto che dovrà essere di almeno 4 anni (allo stato attuale guadagna, secondo fonti più o meno ufficiali, 7.5 milioni netti a stagione) è chiaro che il giocatore in caso di mancata resa, sarebbe invendibile e graverebbe in maniera molto pesante sulle casse della società anche in maniera prospettica.

b) La Juventus ci pagherebbe 50 milioni cash tutto e subito? Perché di un pagamento dilazionato non ce ne facciamo niente.

c) In ogni caso perché mai concludere adesso questo affare con la Juventus, quando potremmo benissimo (magari con tutto l'interesse anche del giocatore, perché no) scatenare una vera e propria asta? Alla fine si suppone ci possano essere benissimo altri club interessati al giocatore. Quanto non lo possiamo sapere. Ma se è sul mercato, allora Suning ha tutto l'interesse nel caso a venderlo a chi glielo paga meglio e la cessione migliore è sempre quella che ti fa incassare più cash possibile.

3. L'aspetto mediatico.

Considerato strettamente per quello che riguarda la trattativa e senza considerare i riflessi sul tifo e la considerazione del club, che approfondiremo in seguito.

La Juventus ha chiaramente un controllo sui media che è notoriamente molto potente e al contrario sappiamo che questi siano soliti esercitare su di noi pressioni rilevanti.

Mourinho parlava di "rumore dei nemici": io sono chiaramente molto felice per il ritorno in Champions e sono anche moderatamente ottimista per il futuro.

Pensare che a qualcuno un nostro ritorno sulle scene a alto livello possa dare diciamo "fastidio" sicuramente non è una affermazione esagerata.

Poi che Icardi piaccia e molto è certo, così come è certo che possa essere interessato a un aumento dell'ingaggio o a un nuovo contratto (che potrebbe anche interessare la società per alzare nel caso la clausola rescissoria).

Gli interessi sul piano mediatico sono quindi molteplici: ci potrebbero essere peraltro interessi quindi anche dello staff del giocatore. Paradossalmente vi potrebbero essere interessi anche da parte nostra per ragioni già richiamate precedentemente e la possibilità di scatenare un'asta e interessi sul giocatore. Che peraltro non parteciperà ai Mondiali perdendo una vetrina importante.

4. Gli ingaggi dei giocatori.

Mauro Icardi non guadagna poco: il suo ingaggio netto dovrebbe essere pari a 4.5 milioni.

Non è uno stipendio basso, è lo stipendio più alto della squadra e che immagino potrebbe anche essere ritoccato al rialzo da Suning e senza che questo gravi in maniera pesante sul nostro bilancio.

È chiaro che altri club, compresa la Juventus (si suppone che prendendolo al posto di Higuain, gli garantirebbe lo stesso stipendio), possano dargli più soldi, così come possibilità nell'immediato più importanti.

Questo è un dato di fatto.

Icardi guadagna 4.5 milioni netti all'anno fino al 2021 (4.5 x 3 = 13.5).

Ragioniamo al netto (anche se poi chiaramente a bilancio gli stipendi pesano al lordo). Prolungare a Icardi il contratto per un anno e magari adeguando lo stipendio a una possibile nuova richiesta potrebbe comportare una spesa di ingaggio totale netta per i prossimi 4 anni (ipoteticamente) di 20-25 milioni.

Gonzalo Higuain firmerebbe per meno di quattro anni? Non penso proprio.

Chiaramente non potrebbe mai prendere lo stesso stipendio che gli paga la Juventus, ma firmerebbe per meno di 5 milioni a stagione? Sicuramente no.

Parliamo comunque di 20-25 milioni.

Sul piano degli ingaggi siamo praticamente pari: fermo restando che Mauro Icardi potrebbe tanto "crescere" ancora (ma in questo caso crescerebbe, si immagina, anche il club) e chiedere ulteriori adeguamenti, così come potrebbe essere ceduto in ogni caso, dato che è un classe 1993.

Le stesse considerazioni non possono essere fatte per Higuain.

5. L'aspetto tecnico.

Chiariamoci subito comunque: Gonzalo Higuain è un grande centravanti.

Lo è sempre stato: non dimentichiamoci che c'è chi lo avrebbe voluto in nerazzurro già nel 2010 quando dopo la finale di Madrid, si diceva che Mourinho avrebbe voluto portarsi dietro al Real mezza squadra (tra cui l'eroe della finale: Diego Milito).

La cosa poi chiaramente non si è concretizzata: alla fine tutte quelle chiacchiere non stavano in piedi e quel gruppo non fu smantellato e a posteriori sono contento che sia andata così perché poi meritavano tutti di andare a alzare la Coppa del Mondo per Club e penso che avrebbero anche vinto la Supercoppa Europea e magari anche lo Scudetto se su quella panchina a inizio campionato si fosse seduto qualcun altro con meno arroganza e più buon senso.

Comunque è un giocatore di prima fascia e resta come tale anche se dopo il ricco trasferimento dal Napoli alla Juventus non è stato determinante nella vittoria della Champions League (perché mai avrebbe dovuto, del resto non è Cristiano Ronaldo oppure Leo Messi).

Ha uno score incredibile, vanta il record di reti segnate nel Campionato di Serie A in una sola stagione e negli ultimi due anni in maglia bianconera tra campionato e coppe ha segnato 55 goal in 105 partite. Praticamente più di 0,50 goal a partita.

Lo score di Mauro Icardi per la verità non è sicuramente inferiore: ma se Maurito è più giovane, va detto che Higuain dalla sua vanta una certa esperienza a livello europeo e internazionale che Mauro non ha e potrebbe addirittura non avere mai nel resto di tutta la sua carriera (della quale possiamo solo immaginare e magari, se resta da noi, sperare che sarà gloriosa e fino ai massimi livelli).

Chiaramente Higuain, giocatore secondo me più completo e "manovriero", forse nell'immediato potrebbe valere di più, così come farebbe pesare la sua esperienza e la sua autorità come uomo forte nello spogliatoio data la sua importante storia calcistica.

Ma che Icardi vi sia in questo momento inferiore e in particolare nella prossima stagione come in assoluto, resta tutto da dimostrare.

I due giocatori hanno caratteristiche diverse, ma Mauro penso abbia dimostrato tutta la sua bravura in ogni caso e comunque Higuain ha anche qualche problemino "caratteriale": a parte che gli piace mangiare, non è esattamente un giocherellone e potrebbe tanto essere un leader quanto una "rogna" (anche se non ho dubi nelle capacità di gestione di Spalletti).

In definitiva nel bilancio farei valere la minore età di Mauro Icardi come punto a suo favore. Peraltro mi sembra che stia acquisendo anche una certa autorevolezza nei confronti di spogliatoio e gran parte della tifoseria.

Comunque se non autorevolezza, diciamo che gode della giusta considerazione, che si è meritato sul campo e con l'impegno quotidiano nel corso degli anni e dell'ultima stagione.

6. L'aspetto tecnico secondo Luciano Spalletti.

Qui bisognerebbe entrare nella testa del mister, noi possiamo solo fare supposizioni.

Sì, Higuain è come dicevamo, un giocatore più completo, fa giocare la squadra e comunque oltre a questo è un grande realizzatore e sa fare goal in tutti i modi.

Riempie gli spazi (battute a parte sulla sua tendenza a ingrassare) in maniera diverse da Mauro Icardi e forse lo fa pure meglio, ma non mi sembra che con Icardi il nostro mister quest'anno si sia trovato tanto male.

O sbaglio?

Va quindi valutata (fermo restando che Spalletti poi potrebbe preferire altri giocatori, per esempio mi sembra che Dzeko gli potrebbe piacere sicuramente più che Higuain) in primo luogo quella che è l'intenzione del mister di costruire la squadra in generale e siamo sicuri in questo senso che Spalletti con la cessione di Icardi, si farebbe bastare Higuain? Chi ci prendi con 50 milioni poi come giocatore da mettergli vicino? Con quei soldi alla fine puoi prendere solo uno tra Verdi e Politano comunque. Non mi pare che ci sarebbe una differenza sul piano tecnico proprio per tutta la squadra da giustificare questa operazione.

7. Ausilio magari può non piacere, ma non è stupido.

Qui consideriamo semplicemente dei dati di fatto.

Piero Ausilio ha visto negli anni cadere molte teste accanto alla sua: a partire da quella di Marco Branca e proprio a seguito di una trattativa con la Juventus che era oltre che tecnicamente non giustificabile, osteggiata dalla tifoseria.

Fu la goccia che fece traboccare il vaso per quella che era una relazione già compromessa tra il cigno di Grosseto e il tifo nerazzurro.

Ausilio nell'ultimo anno ha lavorato bene, guadagnando nuovo credito presso Suning e presso i tifosi: è sopravvissuto all'arrivo e poi all'addio di Walter Sabatini; ha scelto Spalletti (così come precedentemente aveva scelto Mancini e poi Pioli per sostituire Frank de Boer) e ha fatto una scelta giusta e che gli è stata riconosciuta e con il Mister - che gode in questo momento di ampio credito e popolarità presso il tifo nerazzurro - lavorerà per costruire la squadra per il futuro.

Non ha alternative, è la maniera più sicura per non sbagliare del resto: che senso avrebbe lavorare per conto proprio senza tenere conto delle richieste dell'allenatore.

Salvo una espressa richiesta del mister relativamente Higuain (che non credo sia stata fatta, ma in questo senso andrebbe nel caso poi presa in considerazione e valutata alla base dei punti precedenti) non c'è ragione per cui dovrebbe cedere il giocatore alla Juventus.

Higuain non è un giocatore che rientra nei canoni del nostro budget e secondo i parametri che si suppone abbia fissato Suning (che immagino preferisca giocatori giovani, con un certo appeal mediatico e possibilmente con ingaggi non troppo alti e che possano sempre e comunque generare plusvalenze): Ausilio deve rinforzare una squadra intera, prendendo due-tre titolari che diano qualche cosa in più alla squadra e irrobustendo e ampliando la rosa dato che dovremo disputare due competizioni.

Come potrebbe inserire in questo contesto l'arrivo di un giocatore come Higuain?

Peraltro realisticamente Ausilio sa benissimo che non potremmo vincere subito in ogni caso: non ha bisogno di un campione decisivo, ma di continuare a far crescere l'Inter.

Non è forse il momento di mettere tanto un campione decisivo di 30-31 anni in squadra (chiaro che poi sarebbero comunque i benvenuti) quanto di garantire alla squadra ancora margini di crescita importanti nei prossimi due-tre anni.

Realizzare una plusvalenza per Icardi aiuterebbe a avere più finanze da gestire, ma poi devi essere bravo anche a pensare tanto all'immediato quanto al futuro, quindi...

Comunque Suning e Ausilio non hanno mai fatto menzione a una cessione di Icardi.

Ne ha parlato Spalletti, dando una risposta sensata a una domanda ben precisa.

Le parole di Massimo Moratti e Tronchetti Provera non hanno nessuna rilevanza.

8. L'aspetto "commerciale" e i tifosi.

Icardi come dicevo ha sicuramente acquistato grande popolarità e comincia a piacere anche al tifo nerazzurro che in qualche maniera lo ha sempre osteggiato: anche i più scettici hanno dovuto riconoscere il suo ruolo determinante nella squadra e la sua crescita come giocatore e come uomo.

Quindi tutto sommato Mauro Icardi piace e probabilmente (anzi sicuramente) piace pure agli sponsor e piace più di Gonzalo Higuain, che come dicevo, non è sicuramente un giocatore che gode di grande popolarità, perché non è giovane e bello e perché non è neppure tanto simpatico (almeno per quello che riguarda la sua vita pubblica).

Icardi, superato un certo moralismo, piace ai media: ha una moglie belle e affascinante, con un carattere molto forte e è una figura atipica e diversa dal calciatore giovane e di successo che fa vita sregolata.

Non manca sicuramente agli eventi mondani, ma non frequenta discoteche e si tiene lontano da determinati ambienti (questa è anche una garanzia di professionalità) e si pone al pubblico come una figura paterna e legata al proprio nucleo familiare più di qualsiasi altra cosa. A un certo tipo di stampa e di pubblico questo piace.

Comunque un pubblicitario sicuramente sceglierebbe Icardi e non Higuain per girare uno spot o fare la pubblicità di un prodotto e Suning di queste cose ne capisce e non le sottovaluterà sicuramente.

Comunque, che cosa ne sarebbe di Suning e di Ausilio se il giocatore dovesse passare alla Juventus?

Pure se Mauro fosse antipatico a tutti i tifosi, la cosa non sarebbe mai accettata né perdonata.

Quante gliene dicevano al povero Fredy Guarin del resto? Eppure si scatenò il finimondo per evitare la sua partenza in cambio di Mirko Vucinic.

Che poi chi lo sa, sicuramente io mi sarei tenuto Guarin (alla fine lo vorrei pure ora in squadra), ma magari secondo il mister e lo stesso Branca (che qualche cosa di calcio sicuramente capiva) Vucinic ci sarebbe servito di più.

Comunque Suning non ha intenzione di perdere popolarità e credito in Italia e soprattutto presso la tifoseria nerazzurra.

Non potrà fare a meno che tenere in considerazione questo aspetto: la rivalità contro la Juventus è sempre molto sentita e non è certo diminuita in questi anni. L'ultimo scontro in campionato, se possibile, gli avrà bene chiarito lo stato delle cose.

Riguadagnato l'affetto dei tifosi con la qualificazione in Champions League, cominciare la stagione con una spaccatura per la cessione di Icardi alla Juventus, sarebbe puro autolesionismo.

9. La tempistica.

Non abbiamo bisogno di cedere Icardi prima del 30 giugno per quanto ne sappiamo.

Quindi la cosa si potrà in ogni caso potrarre per un periodo più "favorevole" per incassare e quindi a luglio e quando le big del calcio internazionale faranno le loro mosse (che potrebbero poi ipoteticamente anche prevedere Icardi).

In ogni caso Icardi non avrebbe bisogno di tempi di ambientamento nel mondo nerazzurro e conosce oramai benissimo Spalletti, rispetto ad Higuain e non avrebbe le "fatiche" del Mondiale da dovere smaltire. Sarebbe subito pronto e arruolabile in ritiro dove potrebbe solo fare da apripista ai nuovi arrivi.

Non è poco.

10. Ritorniamo al primo punto: Icardi ha un contratto fino al 30.06.2021.

Questo da solo potrebbe bastare. Così come la richiamata clausola che dovrebbe valere solo per l'estero.

Nel calcio come nella vita, può succedere di tutto e quindi davanti a una offerta irrinunciabile, il giocatore potrebbe partire e lasciare l'Inter: Luciano Spalletti non  ha detto che succederà, ma non lo ha escluso e questa sua ammissione è semplicemente dettata dalla logica e dalle possibilità.

Perché Mauro Icardi è sicuramente un giocatore forte e chiaramente in ascesa e a questo punto pronto per presentarsi su palcoscenici importanti come la Champions League.

Che però si è guadagnato con la maglia dell'Inter proprio alla fine dell'ultimo campionato e dopo avere per anni dovuto arrendersi a guardare la massima competizione da casa e nonostante un suo rendimento sempre alto e uno score impressionante.

Mauro Icardi è il capitano dell'Inter e uno dei nostri giocatori migliori e il nostro giocatore più rappresentativo. Si è migliorato anno dopo anno da tutti i punti di vista e con lui siamo migliorati anche noi e sappiamo con certezza che l'intenzione di Suning e di continuare a crescere.

Per crescere devi avere dei giocatori forti ma anche giocatori che rappresentino veramente la squadra.

Icardi è all'Inter dal 2013. In questi anni ha collezionato 182 presenze e 107 goal con la maglia nerazzurra. Penso che a questo punto si possa definire se non esattamente una "bandiera" sicuramente un giocatore che ha un legame importante con questo club.

Vive e sta bene a Milano e - perché no - è orgoglioso di essere il capitano dell'Inter e rientra nei piani del mister.

Tutto questo non potrebbe bastare di per sé affinché rimanga a Milano?

Poi scelte professionali e di convenienza potrebbero spingerlo altrove, questo non è escluso, ma in questo caso ci saluteremo senza rancori e solo a condizioni che saranno accettabili e convenienti per entrambi.

Emiliano D'Aniello

Nb.  È ancora online e possibile votare il sondaggio di fine anno: https://goo.gl/forms/Fg3VauWDqtJgUbxl1