lunedì 8 ottobre 2018

Adesso sono sei: Spal - Inter 1-2

Questa volta sono sei. In fila: Tottenham, Sampdoria, Fiorentina, Cagliari, PSV Eindhoven, Spal. Dopo la sconfitta di Parma, l'Inter di Mister Spalletti rialza la testa e chiude prima della pausa per gli impegni delle Nazionali al terzo posto dietro Juventus e Napoli.

Con la vittoria con il risultato di 2-1 ottenuta a Ferrara contro la Spal, mettiamo a segno la famosa sesta vittoria consecutiva "chiamata" da Radja Nainggolan dopo la partita di Eindhoven.

È stata una vittoria ottenuta non senza qualche difficoltà, ma va dato da questo punto di vista merito anche all'avversario, che ha reagito al nostro primo goal con un atteggiamento pugnace, mettendola sul piano della corsa, pure consapevole del resto che venivamo da una fitta serie di impegni e che pure avendo una rosa relativamente allargata, i tempi per la preparazione della gara sono stati limitati.

Una delle conseguenze che derivano dal giocare così frequentemente del resto è proprio la diminuzione del tempo materiale che si può dedicare agli allenamenti e alla preparazione delle singole partite, che significa che l'allenatore debba essere per forza bravo e preparato e avere a disposizione giocatori forti e bravi a comprendere le sue disposizioni di volta in volta e in un tempo di apprendimento relativamente breve.

Ovviamente siamo felicissimi di giocare così spesso, quindi più che lamentarmi di questo, oltre che dare merito all'avversario, devo anche considerare che stiamo lavorando molto bene e che questo gruppo ha delle qualità importanti e potenziale ancora inespresso e che possiamo considerare concluso in maniera eccellente questo primo "tour de force", prima della pausa per gli impegni delle nazionali (che vedranno impiegato molti dei nostri ragazzi) e una ripresa che sappiamo ci metterà davanti da subito a una serie di partite dal quoziente di difficoltà sicuramente superiore alla media.

Ancora una volta la partita contro la Spal più che un vero e proprio exploit, questi poi spesso lasciano il tempo che trovano, ha fatto registrare dei piccoli progressi e anche con la introduzione di qualche novità nell'impianto di gioco, ma soprattutto nelle scelte del mister per quello che riguarda gli interpreti e che hanno dato riscontri tutto sommato positivi e di pari passo con la continuità nei risultati, rinforzano il senso di squadra e le sue certezze.

Ieri il mister ha rilanciato Vrsaljko, al rientro da un infortunio, e ha schierato dal primo minuto Keita e Miranda. L'assenza di Brozovic per infortunio, elemento peraltro chiave, ha costretto alla scelta di Borja Valero nel ruolo di regista.

Ancora una volta cambiano gli interpreti ma non il risultato, anche perché dei quattro "nuovi", escluso Miranda, autore di una prova insufficiente, se non disastrosa, gli altri tre hanno comunque risposto "presente" all'appello.

Certo la prestazione di Keita ci ha mostrato un giocatore ancora da "trovare", ma pure desideroso di farsi vedere e di impegnarsi per la squadra; Borja Valero ha invece confermato la sua intelligenza calcistica, ma non sembra avere (ancora) i novanta minuti nelle gambe e non si esprime sugli stessi livelli di Brozovic (che abbiamo però giustamente richiamato come un giocatore chiave di questa squadra); ma Vrsaljko ha avuto un ottimo impatto sulla gara e ha fatto vedere di essere un giocatore importante e con margini di crescita che non potranno che seguire un miglioramento delle sue condizioni dopo il lungo stop per infortunio.

È stato proprio lui del resto l'autore del l'assist del primo goal di Icardi, che ha sbloccato la partita dopo 15' di gioco. Un cross dalla destra, colpo tipico del suo repertorio e che Mauro è andato a mettere dentro di testa con la complicità di una deviazione di un difensore della Spal, comunque ininfluente perché la traiettoria della palla era comunque destinata alla rete.

In generale il croato ha dimostrato di avere buona gamba e qualità tecniche nel giocare la palla. Al di là che cercare il fondo, costituisce un utile elemento in fase di transizione e ha lavorato bene proprio con Keita, bravo ad accentrarsi per aprirgli la strada sul versante destro, dove siamo oggettivamente stati più pericolosi e vicini al goal con una occasione capitata proprio al senegalese.

Keita che alla mezz'ora è di nuovo protagonista con una bella percussione centrale dopo aver rubato palla a Cionek, ma arrivato sotto porta tentenna nella scelta tra calciare in porta oppure servire l'accorrente Icardi e nel tentativo di mandare a rete l'argentino spedisce la palla tra le braccia di Gomis.

Due episodi che segnano la sua partita e che sono stati giudicati nel complesso negativamente e che unite alla prestazione scostante nel suo complesso, danno la sensazione che il suo ambientamento sia ancora tutto da completare. Le altre scelte a disposizione del mister del resto rendono in maniera più efficace e lo stesso Politano è già sicuramente adattato alla situazione e cresce sempre di più partita dopo partita.

Ma non parlerei di bocciatura per Keita quanto al massimo di una occasione non colta per quello che meritava e di un rinvio al prossimo futuro dopo la pausa.

Il punto del resto non è scalare le gerarchie. Lo dico nel merito del confronto proposto in generale tra Perisic e Keita. A parte il fatto che secondo me Ivan è di una categoria superiore, gli auspici su Keita non vanno nella direzione di sostituire Perisic, ma di avere una rosa ancora più larga e a disposizione un giocatore d'attacco con caratteristiche diverse dagli altri esterni d'attacco.

Il materiale su cui lavorare c'è: sicuramente non ha fatto la scelta giusta in particolare nella seconda occasione richiamata, dove avrebbe dovuto agire con una maggiore decisione e determinatezza, ma non mi sembra che manchi sul piano dell'impegno e dell'applicazione. 

Dipende tutto da lui, perché Spalletti non lo ha sicuramente escluso dai suoi piani e anzi sta cercando di coinvolgerlo sempre di più.

Nel mezzo delle due occasioni richiamate, si fa sentire la Spal, messa in campo da Semplici con il 3-5-2 e che come sempre gioca un calcio molto propositivo, spingendo sugli esterni con la rapidità di Lazzari e Fares e cercando di sfruttare la fisicità dei due attaccanti Antenucci e Petagna.

L'occasione più clamorosa è proprio due minuti dopo il goal, quando Miranda atterra l'ex Felipe in area e l'arbitro decreta calcio di rigore.

Dal dischetto va proprio Antenucci, che però calcia fuori.

Va dato però merito alla Spal di non avere mollato e che ha continuato a provarci anche a inizio ripresa e fino al pari ottenuto al 70' con Paloschi che appena entrato al posto del solito Antenucci, anticipa nettamente Miranda su un cross dalla sinistra (forse tardivo Spalletti qui nel non cambiare Vrsaljko, mentre aveva invece tolto Keita per Politano) e buca Handanovic.

Un pareggio tutto sommato "giusto" per quello che si era visto sul campo fino a quel momento, la Spal lo aveva cercato più volte, ma che prospettava un finale amaro per i nostri ragazzi, dopo aver condotto la partita in vantaggio per lungo tempo e non averla ancora una volta chiusa e con la consapevolezza ancora una volta di stare lasciando punti a una squadra comunque nel complesso di un livello inferiore al nostro.

Quindi tanto di cappello a Spalletti che azzecca subito il cambio togliendo Borja Valero e mettendo dentro la seconda punta Lautaro Martinez.

In due minuti l'Inter passa di nuovo in vantaggio su una imbucata di Perisic per Mauro Icardi, che mette a segno la sua doppietta personale e poi lascia il campo per il robusto Gagliardini, che con Vecino conduce la squadra a un approdo sicuro al novantesimo minuto più recupero.

Dopo otto partite di campionato si chiude quindi in qualche modo la fase iniziale della Serie A 2018/2019.

Chiudiamo al terzo posto a 16 punti, otto meno della Juventus capolista a punteggio pieno, solo due meno del Napoli. 

Dietro abbiamo Lazio (15), Sampdoria e Roma (14) e poi Fiorentina, Sassuolo e Parma (13). Il Milan, nostro avversario alla ripresa, ha 12 punti in classifica e ha vinto nettamente 3-1 col Chievo: è un avversario da non sottovalutare sia per quello che riguarda il derby che la corsa alla Champions.

Alla resa dei conti, la ripresa dopo l'inizio negativo, c'è sicuramente stata: il terzo posto in classifica è un risultato comunque importante e perfettamente in linea con le nostre aspettative e l'obiettivo stagionale. Per quanto ci siano poi da considerare anche i passi falsi delle avversarie e resta ovviamente la considerazione che non abbiamo avuto un calendario difficile. Ma la difesa sembrerebbe essersi stabilizzata (abbiamo subito solo sei goal, tanti quanto la Juventus), mentre l'attacco può sicuramente fare di più. 

Ma anche qui c'è qualche motivo per sorridere: la doppietta di Maurito di ieri lascia ben sperare per il suo e per il nostro futuro. Il fatto di avere mandato a segno 10 giocatori in totale tra campionato e coppa anche va nella direzione di un possibile miglioramento.

Riprendere subito con una vittoria nella settimana in cui giocheremo contro Milan, Barcellona (che ieri ha pareggiato a Valencia) e Lazio, ci darebbe una carica incredibile, ma di questo avremo sicuramente modo di parlare nel corso di queste due settimane.

LE PAGELLE

1. Handanovic. In questo periodo è particolarmente sotto esame da parte della "critica" e dei tifosi. Adesso ci si concentra sulle sue capacità nel gioco con i piedi, che sappiamo non essere di primo livello. Detto che non tutti i portieri sono bravi tanto tra i pali quanto con i piedi come Julio Cesar (un top assoluto nel ruolo e che ci ha abituati benissimo per anni), continuo a pensare che avere un portiere forte e sicuro tra i pali resta la priorità numero uno per scegliere un giocatore nel ruolo. Qui Handa ha pochi rivali al mondo e lo ha dimostrato ancora una volta ieri con più interventi e di cui un paio su Petagna e Felipe nel primo tempo, sicuramente di alto livello. 7

2. Vrsaljko. Comincia benissimo e mette a segno l'assist per il goal del vantaggio di Mauro Icardi. Giocatore completamente diverso da quello visto nelle altre due precedenti uscite prima dell'infortunio, impatta subito bene sulla gara, va più volte sul fondo ed è sempre nel vivo del gioco, difende bene e infatti dalle sue parti la Spal nel primo tempo si vede quasi mai. Cala comprensibilmente nella ripresa, quando probabilmente Spalletti lo avrebbe sostituito, ma forse aspetta troppo e poi cambia l'inerzia della gara con un goal nato proprio dal suo versante. Merita comunque un voto positivo. Benvenuto. 6.5

37. Skriniar. Giganteggia in difesa come sempre. La Spal ha più occasioni da goal, ma queste arrivano per lo più da azioni condotte sugli esterni, perché nel mezzo dove c'è lui, non si passa. Deve sopperire anche alle insufficienze di Miranda, fa quello che può e ancora una volta si conferma su ottimi livelli. 7

23. Miranda. Un disastro. Giornata nera per il centrale brasiliano che prima procura un rigore per gli avversari con un fallo su Felipe, poi si lascia sfuggire Paloschi sul goal del pareggio della squadra di Semplici. Soffre la fisicità degli attaccanti avversari e non entra mai in partita. Prestazione insufficiente. 4

18. Asamoah. Prestazione sotto la media rispetto alle altre uscite stagionali, dove si è sempre confermato su livelli molto alti. Per la verità si preoccupa più di difendere che di attaccare, a fronte di una Spal che su quel versante è molto propositiva con il pimpante Lazzari. Forse anche a corto di fiato dopo la partita di Eindhoven, tiene la posizione e strappa la sufficienza. 6

8. Vecino. Nel primo tempo non mi è piaciuto particolarmente: sinceramente mi è sembrato anzi in difficoltà contro la corsa e la fisicità espressa da Schiattarella e Missiroli. Va molto meglio nel secondo tempo, quando comincia a macinare gioco e chilometri e alla fine superare gli avversari, che invece dopo aver corso tanto, non ne hanno più. Chiude comandando nell'area di centrocampo con la complicità dell'altro "gigante" Gagliardini. 6.5

20. Borja Valero. A me è piaciuto. Forse poco propositivo in fase offensiva, magari perché consapevole di non essere al top sul piano fisico e del dinamismo, tiene la posizione e vede il gioco provando sovente ad allargare soprattutto sul versante destro, dove si propone sovente Vrsaljko. I ferraresi dal canto loro la mettono più sul piano della corsa e quando questa diventa la componente dominante della gara, lui allora fatica un po'. Spalletti lo toglie e poi vince la partita, ma il cambio ha una ratio tattica e specifica, sicuramente non è una nota di demerito nei suoi confronti. 6

10. Lautaro Martinez (dal 77'). Entra al posto di Borja Valero dopo il pareggio di Paloschi con lo scopo specifico di spostare l'asse della squadra in avanti e il risultato viene centrato immediatamente con la rete del raddoppio di Icardi. Entra con l'atteggiamento giusto e il piglio combattivo che si richiederebbe a un ragazzo che in questi pochi minuti deve dimostrare di voler spaccare il mondo. Un comportamento da premiare. 6.5

11. Keita. Ho già scritto di lui nel contenuto del post. Mi sembra stia bene fisicamente e che dal punto della testa non manchi tanto di determinazione e volontà, quanto sul piano della "chiarezza" delle idee. Se continua a lavorare, se le schiarirà sicuramente e potrà diventare importante. Per ora la sufficienza è più un voto di incoraggiamento. 6-

16. Politano (dal 67'). Entra e la Spal subito pareggia, ma le sue colpe sono relative anche se il goal arriva proprio da quella fascia. Rispetto a altre volte in cui è subentrato a gara in corso, cerca subito di essere propositivo e di dare il suo contributo. Nel finale è preziosissimo per quello che riguarda la gestione della palla e si procura anche una occasione importante dopo una serie di dribbling "ubriacanti" e che avrebbe meritato di essere sfruttata meglio... Questa maglia non gli pesa. 6

14. Nainggolan. Sempre nel vivo del gioco. Non sono d'accordo con chi sostiene manchi di continuità. Lui è un giocatore che a volte va effettivamente a "strappi" per quello che riguarda la fase offensiva, quando ha quei momenti in cui caccia fuori l'intervento, il lancio, la giocata oppure la conclusione in porta spettacolare. Ma anche senza essere vistoso, fa sentire sempre la sua presenza. È un giocatore importante e destinato a crescere e diventare leader totale di questa Inter. 6.5

44. Perisic. Non si può che dargli un voto positivo. Perché alla fine a parte che dare il suo solito contributo sul piano della corsa per novanta minuti (se Lazzari ne ha di più gli si può rimproverare la cosa solo fino a un certo punto dopo la probante gara di Eindhoven), poi piazza l'assist che mette Icardi in porta e dimostra che sa come essere decisivi. Ha sempre il colpo in canna. 6.5

9. Icardi (c). Due goal e una prestazione nel complesso molto positiva. Tiene sotto scacco la difesa avversaria e colpisce al momento giusto. Il secondo goal gela gli avversari e chiude la partita. È un grande centravanti e il suo ritorno al goal con la continuità cui ci ha abituati è fondamentale. 7.5

5. Gagliardini (dall'81'). Dieci minuti più recupero di grande sostanza e in cui fa sentire il suo peso specifico. Ottimo impatto sulla gara. 6+

All. Spalletti. Centra la sesta vittoria consecutiva e lo fa ancora una volta coinvolgendo diversi elementi della squadra e questa volta proponendo dal primo minuto Borja Valero, Keita, Miranda e Vrsaljko. Soffre un po' l'avversario e ancora una volta deve rimproverare ai suoi di non aver chiuso la gara nei primi 45' e forse a se stesso di avere atteso troppo prima di dare un cambio a Vrsaljko, che sembrava in debito di ossigeno. Ma poi ribalta immediatamente la gara mettendo Martinez... Inutile ritornare sulle difficoltà delle prime gare. Fino a questo momento non gli si poteva chiedere di più: adesso ha costruito le fondamenta di questa nuova Inter. Al rientro bisognerà procedere nel processo di "costruzione" partita dopo partita fino alla vetta. 7

Emiliano D'Aniello

45 commenti:

  1. luciano8 ottobre 2018 07:06

    Giovanissimi 2005: Inter Atalanta 3-1 (Esposito, Enoch, Rosa).

    Partita di grande tensione agonistica, con più equilibrio di quanto il risultato faccia supporre.

    L’ho vista proprio dietro la panchina di Chivu e devo dire che mi sono entusiasmato per la passione, la grinta, la competenza del nostro mister: Settanta minuti sempre in pieid, a urlare a squarciagola per incitare guidare correggere i suoi ragazi

    L’Inter schiera
    Raimondi
    Grieco Corsini Stante Parazzini
    Itraloni Di maggio
    Owusu Ricordi Grossi
    Esposito.

    Match giocato a gran ritmo, con un primo tempo tutto nostro, nel quale i brevilinei del centrocampo hanno sostenuto la doppia fase alla perfezione e i brevilinei sull’esterno, poderosi e scattanti hanno creato scompiglio nella loro difesa.
    Ripresa con prevalenza atalantina perché i numerosi loro lunghi, che sono dei diesel rispetto ai nostri hanno imposto alla distanza la loro fisicità. Questo anche se i pericoli maggiori sono venuti da un nuovo entrato, di colore, brevilineo e scattante, il numero 17 Panidze.

    L’Inter inizia subito in attacco, ma la prima palla gol è bergamasca.

    Il portiere raimondi sbagli un facile appoggio di piede e serve il loro centravanti Cenetti, libero in area. Rapida conclusione ma Raimondi si riscatta, bloccandogli incredibilmente il tiro ravvicinato.

    Dopo un colpo di testa alto, credo ancora di Cenetti, su azione di contropiede, è solo Inter.

    Pit e Di ma orchestrano il gioco a meraviglia, trovando la sponda alta di un ottimo Ricordi e sempre appoggi sugli esterni capaci di progressioni inarrestabili.

    Davanti Espo con i suoi movimenti favorisce gli inserimenti dei 3 della seconda linea.
    In questa fase (quasi l’intero primo tempo, l’Inter dà spettacolo, esibendo un gioco di altissima qualità.

    Viene il gol di Espo, che conclude con un tocco ravvicinato la serpentina di Enoch, ma soprattutto almeno altre 3 volte portiamo dopo manovre incisive un nostro uomo solo davanti a Bariselli, che in questa fase si supera mostrando doti davvero impressionanti.

    Si pensa che il secondo tempo vedrà la nostra definitiva supremazia, invece la partita cambia.

    Gli spazi in mezzo si allungano, i nostri brevilinei cominciano a faticare, loro azzeccano qualche sostituzione e cominciano a imporre la loro fisicità.

    Reggiamo bene grazie al lavoro dei difensori e alla buona organizzazione, ma Raimondi viene impegnato in due o tre occasioni seriamente.

    Intanto cominciano le sostituzioni anche da noi: il primo a uscire è Pit, autore di un primo tempo da incorniciare. Chivu cerca di dare più peso al centrocampo.

    Nel pieno della pressione atalantina, Enoch parte in contropiede, salta sei o sette difensori (non esagero) e infila l’incolpevole portiere atalantino.

    Sembra finita, ma non è così.

    L’Atalanta rischia il tutto per tutto e riesce a dimezzare, riaprendola, anche se ormai non manca molto alla fine.

    Nel tentativo di riacciuffare il risultato, si scopre e un contropiede solitario di Rosa, da poco subentrato, gli consente di liberarsi in dribbling di un paio di avversari e di realizzare imparabilmente la terza rete.

    Dietro lo svolgimento di questo match sembrano intravedersi due filosofie diverse.

    I bergamaschi (a parte Panidze, però solo subentrato, come ho detto) sembrano puntare su giocatori più fisici, soprattutto più alti ma anche più compassati; i nostri su una solida difesa, sulle qualità di due centrocampisti (più uno) con grande mobilitò, tecnica e visione di gioco, ma senza grande possanza fisica.

    Lo stesso Espo al momento sembra più un giocatore di qualità e di manovra, che un bomber sullo stile del fratello maggiore.
    Invece gli esterni (Enoch e Grossi, ma poi anche Rosa) senza essere alti, hanno una straordinaria potenza muscolare che consente loro di ripetere in continuazione gli scatti, anche nella stessa percussione.

    Dietro, come detto tutti bene, con una nota di merito particolare, a mio avviso, per capitan Stante, autentico regista difensivo
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    1. carlo8 ottobre 2018 08:21

      La Spal gioca un ottimo calcio, con buoni interpreti (Lazzari e petagna i miei preferiti) e a parte la Juve, tutti faticheranno con lei.
      Quindi, ottima vittoria e anche prestazione.

      Poi, é chiaro che nel prossimo ciclo si dovrà ulteriormente alzare il livello.
      Fondamentale sarà il derby: vincerlo produrrebbe un passaggio in avanti in termini di convinzione e classifica, perderlo potrebbe riportare in vita dubbi latenti.
      Oltre che provocare un certo giramento di balle.

      Keita unica delusione.

      La Juve è forte, ma qualcuno poteva dire all'udinese che nel gioco del calcio è consentito superare la propria metà campo e pressare gli avversari.
      Insomma, quelli lì vincono senza nemmeno sudare.

      Interessante notare la crescita muscolare di bernardeschi...
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      carlo8 ottobre 2018 08:22

      In effetti non è più alla fiorentina, dove non si tira mai i porta e non i si allena seriamente in palestra... ;)
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      sergio8 ottobre 2018 08:39

      Presto o tardi i giocatori ne pagheranno le conseguenze. Preoccupa piu il fatto che i media svieranno l'attenzione e inventeranno correlazioni inesistenti tra malattie (tipo sla) e cause non collegabili alla juve
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      Gabriele Lombardo8 ottobre 2018 14:32

      Chiaramente la Juve ha dei precedenti e certe cose fanno storcere il naso. Ma a volte si esagera. Ho letto che il fisico che ha Cancelo oggi, rispetto a quello che aveva lo scorso anno è necessariamente frutto di steroidi. Ragazzi di vent'anni che si allenano ogni giorno, che sono seguiti da professionisti possono prendere diversi kg in pochi mesi, soprattutto se si parte da una percentuale di massa magra molto bassa, fattore che favorisce l'ipertrofia muscolare. Il miglioramento fisico di Bernardeschi sarebbe da elogiare e sembra avere poco a che vedere con quanto accadde con Pato che prese più peso in poco tempo, apparendo "gonfio", e diventando, mi pare, più soggetto a infortuni. Quello che mi chiedo è perché questo accade solo alla Juve? Per dire, nonostante prestazioni straordinarie Brozovic non sembra avere un fisico da atleta e forse qualche kg in più, vista anche la nuova posizione in campi, potrebbe far comodo. Icardi mi sembra meno robusto del primo anno a Milano e forse anche per questo non gli si può chiedere il lavoro che fanno attaccanti con diversi kg in più. Se si prendono le foto di Icardi dei primi due anni all'Inter c'è una differenza che per me è netta. Non so se è una scelta legata a favorire la rapidità o se c'entrano i problemi di pubalgia avuti i primi mesi.
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    2. Karlito8 ottobre 2018 08:52

      se Candreva avesse calciato come Vrs ieri sarebbe stato linciato dalla folla inferocita e gli avrebbero bruciato la casa
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      Fabio Frigiola8 ottobre 2018 10:50

      L'assist? ;-)
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      Karlito8 ottobre 2018 12:08

      assist compreso, Candreva ne ha fatti tanit per Icardi
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      Wustber8 ottobre 2018 09:47

      probabilmente ho visto un altra partita :-)

      a me Najngolan è piaciuto tantissimo secondo me ha fatto una grandissima partita (alla fine non ne aveva più)

      e anche Vrsaljko ha giocato abbastanza bene

      l'azione del secondo gol è fantastica Lautaro e Vecino determinanti hanno "distrutto" la difesa della spal.. Icardi cecchino incredibile

      Lautaro ha iniziato bene poi si è completamente spento

      per favore corner corti basta tragicomico il corner con Valero che ripassa al giocatore in fuorigioco

      l'anno scorso la sola cosa che si poteva fare era mettere Eder... a livello di rosa c'e' un abisso

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    3. Gabriele Lombardo8 ottobre 2018 11:16

      Io penso che numericamente a centrocampo non siamo corti. Il problema è che su sei centrocampisti uno ha fatto zero minuti e soltanto due (Borja e Brozo) hanno determinate caratteristiche. Penso sarà la priorità della prossima sessione di mercato.
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      Arturo8 ottobre 2018 14:06

      Come in tutte le sessioni di mercato dopotutto da un po di anni a questa parte
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      Gabriele Lombardo8 ottobre 2018 14:20

      Però gli anni scorsi si diceva: mancano i terzini, un centrale, un esterno, un trequartista e un centrocampista centrale...
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      Amstaf8 ottobre 2018 15:15

      Io cerco di vedere il lato della crescita, anche lenta, della squadra. Questa partita non è stata vinta di fortuna, certo nel calcio, tranne rari casi, l'episodio o la dea bendata contano sempre (si passa, in pochissimo, da essere eliminati nel girone a vincere la CL, ma quando la vinci il merito non viene diminuito dall'esserti qualificato soffrendo...), è stata vinta perché abbiamo cercato di vincerla, contro una squadra estremamente volitiva che ha cercato, anche lei, di vincere con tutte le sue forze. Poi, come dice Gabriele, Antonucci sbaglia il rigore ed Icardi segna (ma l'errore di Keita vale un rigore!); la Roma ha vinto come o peggio di noi, ma non è stata solo fortunata.
      Aggiungo che se il tuo portiere para non è fortuna, se sbaglia non è sfortuna. Sulla singola azione si può parlare di fortuna ma sul medio periodo no, altrimenti dovremmo concludere che tutti i portieri o tutti gli attaccanti sono equivalenti.
      L'unica variabile incontrollata è quella arbitrale. Il resto fa parte del gioco, come in tutti i giochi quando il finale è al c.d. fotofinish la differenza tra vincere e perdere è minima.
      Però l'anno scorso soffrimmo ( e la Spal era inferiore a questa) molto più, 2 anni fa l'avremmo persa.
      p.s.) La Spal non è una sorpresa, ha fatto male una partita, le altre le ha giocate tutte bene, indipendentemente da come siano ter

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  2. Non sono un esperto, ma ricordo di aver letto, ann fa, sulla Gazza un intervento del più noto "persecutore" del sistema doping il quale scriveva a proposito di un fuoriclasse straniero dei 100 metri, che ricooscere u dopato, volendo, sarebbe molto facile. un atleta costantemente in allenamento, per mettere "naturalmente" qualche altro etto di muscoli, secondo lui, impiegherebbe qualche anno. Cosa che non accade ovviamente a chi inzia a fare attività e quidi non era già quasi al suo top.
    Io, non conoscendo nulla dell'argomento ed essendo lui un luminare, gli credo, forse ingenuamente.

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    1. Dipende da dove parti. cancelo, ad esempio, non era e non è ipertrofico, manco servirebbe. C'è però un punto di non ritorno, raggiunto il quale "qualche etto di muscoli" non lo metti naturalmente A MENO di modificare la tua struttura e non essere più un calciatore (ad esempio) ma un corpo modellato e fermo. Il secondo punto di non ritorno è quando non metti più, naturalmente, manco mezzo etto di muscolo, avendo superato il tuo limite costituzionale.
      Però nella crescita "visiva" di alcuni calciatori l'apparente ipertrofia è data dalla perdita di massa grassa, più che dall'esagerato aumento della magra. Se la massa grassa di Higuain andasse al 7% sembrerebbe molto più muscoloso. Infatti Higuain, che tende sia per costituzione che, penso, per vita, ad una massa grassa alta (sempre relativamente ad un atleta), alla juve non è "cresciuto".
      Io credo che alla juve sfruttino tutto; se possibile accelerare la crescita muscolare bene...ma, temo, siano anche molto attenti (e IMPONGANO) a regole alimentari, ad avere giocatori sempre "tirati". Come non è cresciuto muscolarmente, almeno a vedersi, Higuian, per motivi OPPOSTI (la sua maniacalità "contro" ogni grammo eccedente di massa grassa è nota) non crescerà, alla vista dello spettatore, cr7.
      A meno che cr7 cambi mestiere.

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    2. Neanche io sono esperto. Parlando di ragazzi neofiti che vogliono mettere su un po' di massa si può dire che i primi mesi di allenamento siano i più proficui e si possono avere notevoli miglioramenti in poco tempo. Chi ha anni di allenamento alle spalle invece dovrà costruire allenamenti sempre più specifici e programmazioni annuali per migliorare, come dici tu, di pochissimo, soprattutto su dettagli e muscoli carenti, perché è già arrivato quasi al massimo delle sue possibilità fisiologiche. Questo è ormai pacifico e riguarda chi sostanzialmente fa (solo) bodybuilding... non so quanto possa cambiare per chi fa il calciatore, posto che parliamo di ragazzi giovani, evidentemente con una ottima genetica, e che, come nel caso di Bernardeschi, partono da un percentuale di massa magra che è piuttosto bassa. Mi verrebbe da dire che concentrandoci esclusivamente sull'ipertrofia muscolare, Bernardeschi(o Cancelo) può essere considerato un neofita perché un ragazzo di 24 anni che è alto 1.83 m, pesa soltanto 75/80 kg.

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    3. La cosa difficile non è l'aumento della massa magra, ma l'aumento conservando almeno intatte altre caratteristiche. Quello è un lavoro difficile. Controvoglia io sostengo che alla juve hanno preparatori bravi. Anche se usassero mezzi illeciti per l'aumento della massa (lo sapremmo fare tutti o quasi...) riuscire a conciliare il tutto con il mantenimento o il miglioramento delle altre peculiarità è tecnicamente un gran lavoro. Ad esempio, con del piero non funzionò, negli ultimi anni ricordo giocatori con più massa magra ma ugualmente rapidi, agili eccetera. Non so che benzina usino per i muscoli, se "verde" o "inquinata" ma sanno il fatto loro.
      p.s.) Il mio non è un giudizio etico, o una eventuale assoluzione. Anzi, uno bravo se violasse le regole sarebbe doppiamente "responsabile"; perché uno "bravo" saprebbe ottenere risultati simili dentro le regole. Solo con più fatica, sua e dell'atleta...

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    4. Sì, mantenere intatte le performance al mutare di alcune caratteristiche. Ma a giudicare dalle foto e dalle partite viste l'eventuale eccesso anomalo consisterebbe più in questo che nella crescita sproporzionata.

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    5. Non ho capito, Gabriele. L'eccesso sarebbe nell'aver mantenuto "intatte" le performance? Per farlo bisogna essere bravi, sia che lo si faccia lecitamente o illecitamente.

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    6. Anche i preparatori di Armstrong (vincitore di 7 tour de france) sapevano il fatto loro. Ma senza complicità "alte" non vai da nessuna parte.Alla rube sapranno il fatto loro, ma stranamente sia Agricola che Fajardo Tous (il preparatore dell'Epo ca Conte) erano e sono soggetti molto chiacchierati, con qualche condanna sul groppone. #iononmifido

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    7. Non confondiamo il piano etico, quello "politico" (le complicità), con la capacità tecnica. Come io sostengo la competenza è una qualità che, seconda di come viene utilizzata, può essere "buona o cattiva". I più grandi delinquenti ebbero, nel loro campo, grandi capacità e competenze.
      Diverso è sostenere che più si è competenti, per esempio nel campo della preparazione fisica, meno necessita "barare"; a patto che preparatore ed atleta abbiano voglia di lavorare duramente.
      La scorciatoia è figlia solo raramente di incapacità, quasi sempre di fretta illusoria.
      Sul piano dei controlli, poi, si aprirebbe un discorso lunghissimo. Che, come capita spesso, riporta al conflitto di interessi e, nello sport almeno, al culto della "vittoria" comunque sia.

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    8. Bella discussione
      Io in effetti non si se la Juve utilizzi ancora pratiche illegali, ma è curioso come da loro e solo da loro, i giocatori acquistino in poco tempo una muscolatura rinforzata (a parte higuain).
      Vuol dure che si allena vano male prima? Che prima i muscoli erano ritenuti un elemento secondario? Che solamente i preparatori della Juve abbiano le conoscenze utili, mentre tutti gli altri preparatori di serie A no?
      Poi, che siano in gamba, questo è sotto gli occhi di tutti.

      Sicuramente ne sanno di più rispetto ai mitologici esperti di Milan lab, i quali hanno rovinato talenti puri come Pato ed El Sharawi
      O magari, quelli della Juve e altri, hanno imparato dagli errori della esperienza milanista.

      Sicuramente avrebbe interessantissimo conoscere e metodi di allenamento juventini. Magari mi servirebbe ;)

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    9. Amstaf intendevo dire che vedere un "prima e dopo" di Bernardeschi non mi scandalizza. Se abbiano lavorato invece affinché determinati standard di prestazione si mantenessero invece non si può giudicare da una istantanea o guardando la partita.

      Evra ha giocato per squadrette come lo Utd. (in Inghilterra, con staff preparatissimo e con i ritmi più alti rispetto a quelli della serie A) e alla Juve ha mantenuto un rendimento altissimo dichiarando, tra l'altro: "mai mi sono allenato come ora alla Juve" "Se Ronaldo va alla Juve gioca fino al 2050". Mi sembra che anche gli infortuni non siano molti. Se da questo punto di vista rappresentano una eccellenza, perché non se ne parla? I media non perdono occasione per elogiarli, ma non ho mai visto un servizio dedicato.

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    10. Perché è un tema che richiede una cultura specifica, che i giornalisti non hanno ed ai lettori dei tuttosporc non interessa. Nel web, dove c'è di tutto quindi anche "qualità", se ne parla ogni tanto. Io ricordo che, per un periodo, a Vinovo si infortunavano anche i passanti, si tirò fuori persino il clima umido...poi hanno posto rimedio (non al clima...eheheh). Visti i precedenti ed il loro potere si potrebbe dubitare...ma, come osservi, non è che gli Evra o i cr7 si fanno "fare" di tutto dai preparatori, sicuramente valutano. Ribadisco, a malincuore, lavorano bene. Hanno introdotto una cultura dell'allenamento, quando vai alla juve SAI che ci si allena bene, più che da altre parti, intensamente e che certi stili di vita, per esempio alimentazione sregolata, non sono ammessi.
      Non conosco nessuno di quell'ambiente quindi non so nulla. Ma non basta il preparatore bravo se non c'è una regola generale.
      L'Inter ha avuto eccellenti preparatori, quello del primo Mancini era considerato un top assoluto, ma i racconti parlano di relativa disponibilità di giocatori e dirigenza.
      Contrattualmente (per fare un esempio) non si può "imporre" un regime alimentare, né dentro il centro sportivo tantomeno a casa; si dovrebbe "convincere"...speriamo che Suning sia convincente!!!
      Cagni, se non sbaglio al Piacenza, propose ai suoi la "zona" ( a tavola, non in campo), in ritiro lo seguirono con ottima soddisfazione, dopo alcuni sì altri no. Poiché il cibo è, anche per le squadre di calcio (quando mangiano insieme), un rito collettivo pian piano l'idea si perse. Cagni raccontò di una differenza fisica evidente tra chi continuò a praticarla e chi no. Non perché la "zona" (a mio parere utilissima) faccia miracoli ma perché seguire un "regime", un "metodo" è sempre meglio del caso, sregolato.
      p.s.) la dieta mediterranea non c'entra nulla, non è un regime alimentare. Manco poi si facesse la vera "dieta mediterranea", cose da Grecia antica...

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  3. D'Ambrosio e Vrsaljko tornano a casa, vedremo Brozovic.

    Rimarranno a Milano (vado a memoria) anche Handanovic, Dalbert, Ranocchia, Borja, Candreva, Politano, Nainggolan. Giocheremo domenica 21 e le amichevoli più vicine a questa data si disputeranno giorno 16 (per Argentina, Brasile, Uruguay, Slovacchia,Brasile, Senegal e Olanda: praticamente per tutti tranne Asamoah, Gagliardini e Perisic).

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  4. Buona sera. Volevo chiedere a Luciano qualche notizia sul clamoroso successo della U17. Sono curioso di sapere come sia andata e dove sia possibile vedere le hl.
    Da quando l'ho vista in TV (finale dello scorso torneo) sono molto incuriosito dalle ottime potenzialità/prospettive di molti di questi ragazzi.

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  5. Volevo chiederVi di Joao Mario. Nessuna convocazione per Lui?

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  6. Da fonti attendibili mi è stato detto che per Modric si è cercato di portarlo a Milano sfruttwndo una rottura con il Real e Perez, ovviamente pagando poco o niente il cartellino, ma dando al calciatore un contratto di circa 12 Milioni l'anno netti

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    1. ...la "narrazione" è stata sempre quella... il punto di partenza consisteva in una promessa che Perez avrebbe fatto a Modric...che si è rimangiato o non c'è mai stata ... che l'Inter potesse acquistarlo a un prezzo di mercato è stato sempre escluso ...

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    2. A me ha colpito cmq i 12 mln annui.

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    3. ... se si liberava a "zero". come "asseritamente" promesso, mi sembra un ingaggio plausibile....anche perché avrebbe comportato (implicitamente) la rinuncia ai premi individuali che ha preso e che potrebbe prendere ... :)

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  7. Ho letto su uno degli aggregatori, che per Pompetti abbiamo dato 4 milioni al Pescara.....una bella cifra!
    Anche se in tutta sincerità, è un giovane che vale i soldi spesi per ingaggiarlo.
    Sarei curioso di sapere quanto ci è costato in totale approntare la rosa della primavera 17/18...secondo me ci aggiriamo intorno ai 25 milioni di euro, forse qualcosa in più.

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  8. Brozovic e vrsaljko non arruolati con la croazia.

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  9. speriamo Brozo recuperi per la settimana infernale (non vedo l'ora)
    lui rimane fondamentale

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    1. L'Inter parlava di "leggera distrazione". Spero quindi che rimanga a Milano per precauzione e non perché sarebbe indisponibile per tutta la durata della convocazione. Non si hanno più notizie ufficiali da sabato.

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    2. Dovrebbe rientrare, la mancata convocazione, nei "buoni rapporti". Vrsaljko, a rigore, non sarebbe neanche infortunato.

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    3. La Gazzetta parlava di "nuovi problemi" per Vrsaljko: ho pensato a un errore ma appunto non ho più notizie. Tra l'altro ho letto che la Croazia sta per giocare o sta giocando un'amichevole. Quindi tre gare?

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    4. L'amichevole 15-1 sa di allenamento.

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  10. Non credo più di 10-12, a quanto mi risulta. E poi bisogna vedere quale sia la quota contanti, e quali altre operazioni, in alcuni casi, sono state compiute con le società interessate (ovviamente questo non vale per gli stranieri)
    I 12 milioni eventuali dati a Modric sono il minimo, se vuoi prenderti un giocatore di quel livello a parametro zero.

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    1. Si infatti. Ma sarebbe comunque una dimostrazione di voler darli nel caso di un top player

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  11. Io, che sono strano, ricorderò Thohir con affetto. È stata una transizione non entusiasmante dal punto di vista dei risultati ma da lì si è arrestata la discesa ed è iniziata la salita.

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    1. ci ha salvato..
      e ringrazierò sempre Moratti a non averci lasciato in mani "particolari" come sull altra sponda

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  12. Se Zhang avesse detto quello che ha detto Moratti si invocherebbe un presidente italiano, anche povero e incompetente, purché tifoso...

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    1. Infatti. Io comunque non sono per niente d'accordo con Moratti; non è questione di rancore, è questione di giustizia e di regole. Che continuano a non esserci e le poche che ci sono a essere violate. In maniera forse meno plateale.

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    2. Il rancore c'è ma non è (tanto) per quei fatti. È per tutti i fatti che hanno seguito quei fatti. Perché dagli sbagli si può imparare e prendere le distanze piuttosto che negare e trascinare gli altri. Ora che la Juve è al vertice in maniera abbastanza consolidata ha molto interesse a superare le "guerre civili" per poter essere più credibile e forte sul fronte estero. Ma accettare oggi, così, la stretta di mano non va.

      "Qualcuno dice che io ho servito ben cinque presidenti dell’Inter, è sbagliato: io ho cercato di servire sempre e solo l’Inter".

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  13. Credo che il costo di Pompetti rientri in un discorso più ampio con il Pescara che coinvolgeva altri giocatori come Caprari e Biraghi. 4 mln sono una cifra molto alta per un buon giovane della primavere considerando che Zaniolo e Mulattieri con diverse presenze in B sono stati pagati 1,5 mln più bonus

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  14. Nessuno che commenti l'affaire Ballardini?

    Con chi gioca il Genoa la prossima? Chi è che ai tempi del Palermo riceveva chiamate a lui sgradite da parte di un radiato?

    ...se non ti scansi, ti scanso io...

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  15. Post ricevuto Luciano, lo metto online domattina!

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  16. Incredibili le dichiarazioni di Preziosi. Sarà stata giornata, come si suol dire...

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  17. Nuovo post online: http://fratellidelmondo.blogspot.com/2018/10/giovanili-si-migliora-quasi-ovunque.html?m=1

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