Dico la verità, le motivazioni che diversi anni fa mi avevano spinto a scrivere di Inter in rete, cominciano ad affievolirsi e la mia stanchezza è sempre più evidente.
Non si tratta solo della negatività di un momento (altrimenti, di negatività da 6 anni in qua ne avrei assorbita anche di peggiore), ma di tante situazioni e della constatazione che ormai non resta più moltoda dire.
Più nulla o quasi di nuovo e di interessante.
Prima di leggere il blog, dopo una partita finita male si sa già per chi è stata colpa di Icardi e Candreva, per chi di Nagatomo o, se hanno giocato, di Ranocchia e Santon; chi invece, come me, è più incline a dare la responsabilità a Cancelo, a Borja, a Gianmario, cioè agli uomini che dovrebbero mettere qualità e non la mettono o non ne mettono abbastanza e nello stesso tempo lasciano a desiderare sul piano del contrasto, della lotta, della corsa (all’indietro), dello stacco, del posizionamento.
In verità io non do la responsabilità delle recenti disfatte neppure a questi giocatori: sono convinto che una seria concomitante e complessa di fattori abbia portato a questi risultati.
Sono sempre stato convinto che i ragazzi nel bene e nel male abbiano fatto quello che era nelle loro possibilità del momento.
Non ho mai creduto ai fannulloni, agli ignavi, alla comoda scorciatoia dell’ “andate a lavorare”.
Non ho mai creduto che gli aspetti psicologici fossero la spiegazione di tutto, pur essendo indiscutibilmente importanti.
Non ho mai creduto che fossero determinanti gli allenatori, con la loro caterva di errori che il tifoso medio vede a occhio nudo e con sicurezza:
- Perché non lanciamo i giovani?
- Perché non giocano Karamoh oggi, Barbosa ieri, un altro l’anno prima?
- Perché giochiamo col 4231 o, quando è capitato, con la difesa a tre?
- Perché giocano sempre i soliti e non proviamo varianti di uomini, schieramento e gioco?
- Perché facciamo i cross anziché entrare centralmente come fanno le grandi squadre?
- Potrei andare avanti nelle critiche.
In un post recente ho fatto l’elenco degli allenatori ‘inguardabili’ (cioè tutti) che si sono succeduti dopo Mou.
Quasi tutti questi allenatori erano perfetti per 10-15 partite, poi sono diventati incapaci, hanno disimparato.
Forse il problema è un altro.
Anzi i problemi forse sono altri.
Personalmente provo poi fastidio, lo devo riconoscere anche se non è bello, per chi già stronca una proprietà che invece, a mio parere, tra oggettive difficoltà di ogni tipo, sta lavorando con grande serietà, per dare a questa società fondamenta finanziarie, produttive e anche tecniche (su quest’ultime sbagliando molto, come è inevitabile) molto solide.
Potrei essere d’accordo con le critiche ad Ausilio, soprattutto se il suo operato venisse confrontato, come spesso accade, con quello di Igle Tare alla Lazio.
Però io non conosco le gerarchie esistenti tra Sabatini e Ausilio e se l’ultima parola fosse dell’ex romanista, non potrei evitare di sottolineare come prima che venisse all’Inter era riconosciuto da tutti (anche da moltissimi tifosi interisti) come il più bravo.
Mi dico che forse sarà l’aria di Milano a incrinare la bravura, ma poi non mi risulta che Walter risieda a Milano…
Allora penso che forse fare il direttore alla Lazio sia più facile che farlo all’Inter, all’Inter attuale.
Penso per esempio che se la Lazio va a cercare un giovane slavo promettente, le chiedono 10 milioni; se lo cerca l’Inter gliene chiedono 30. Come esempio e facendo cifre a caso.
Penso che se un giocatore interessa all’Inter il suo procuratore chiede il triplo dell’ingaggio che chiederebbe se interessasse alla Lazio e credo che anche le spese di intermediazione (chiamiamole così) lievitino inevitabilmente.
E penso che lo stesso accade quando devi cedere un giocatore, per ottenere il quale, uno o due anni prima, lo hai dovuto gratificare di un contratto eccessivamente oneroso.
Tutto questo per dire che anch’io stimo Tare, ma ribadisco la mia fiducia nella nostra linea di comando: Proprietà- Sabatini (Ausilio)- Spalletti.
Penso che rimettere in discussione tutto sarebbe sbagliato (ho usato volutamente un eufemismo, mi veniva in mente un’espressione molto più… radicale rispetto a ‘sbagliato’).
Penso che i problemi siano di ordine tecnico-tattico, e in qualche caso di mentalità, ai quali si aggiungono eventualmente problemi di tipo psicologico.
Penso che in società si sia consapevoli di questi problemi e che si stia lavorando per superarli, ma che a causa del recente passato disastroso, de FFP e della politica di investimenti all’estero del governo cinese, la nostra crescita dovrà andare necessariamente per gradi.
E mi conforta il fatto che la mia fiducia sia condivisa dagli investitori se, come sembra, il bond dell’Inter è andato a ruba e le richieste di acquisto erano il doppio delle disponibilità offerte.
Penso che per costruire uno squadrone (perché noi dopo i tempi di Mou NON siamo uno squadrone) ci vogliano tanti soldi e la possibilità di spenderli: servono 20 grandi giocatori, ma anche questo non basta.
Uno squadrone è un miracolo di equilibrio, di successo nell’assemblare giocatori che riuniscano complessità tecniche, tattiche, di forza e di corsa, agonistiche, caratteriali, di personalità, di fantasia, di ambizione.
Non bastano neppure venti bellissime (e costosissime) figurine, se non sono assemblate e integrate perfettamente.
Solo i sognatori possono sperare di costruire quasi dal nulla un meccanismo così perfetto ed efficiente, in poco tempo, dovendo anche lottare con le difficoltà mafiosette del mercato interno e la strapotenza finanziaria di 7-8 società straniere protette in ogni modo dagli organismi di potere internazionale.
L’Inter quest’anno ha potuto costruire una rosa composta da 12-13 buoni giocatori. Di questi forse 2-3 ottimi.
I ‘titolari’ non hanno alternative affidabili ma soprattutto non costituiscono un gruppo in grado di interpretare il gioco nelle sue molteplici variabili.
Poi conta anche il livello dei punti deboli.
Perché per esempio Borja ha cervello calcistico ma a livello di forza fisica e corsa è sotto la media dei centrocampisti di serie A.
Candreva torna, ha progressione, velocità e riesce quasi sempre a crossare. Ma sa fare solo quello.
Lo stesso Icardi non ha eguali al mondo in area, ma è sotto il livello medio nella partecipazione alla manovra.
Potrei andare avanti con quasi tutti i nostri uomini, che hanno delle qualità ma sono troppo monocordi e costituiscono un gruppo alla lunga prevedibile e neutralizzabile, appena perdono un briciolo di lucidità e di freschezza.
Intendiamoci: non è tutto da rifare o da buttare.
L’Inter attuale è una squadra forte, più forte di quasi tutte le compagini di serie a, ma meno completa come soluzioni di gioco, come organico, come campioni dalle giocate individuali vincenti di altre 3-4.
In queste condizioni può battere chiunque (come sostiene Spalletti) se tutti si esprimono al top e le cose vanno bene, ma può perdere con qualunque squadra che sia nella miglior condizione e abbia qualche episodio favorevole, se appena mancano alcuni titolari o se qualcuno non è al massimo della sua lucidità, della concentrazione, della ferocia agonistica.
Bloccare L’Inter è abbastanza facile perché si sa come gioca e come non può non giocare, si sa dove è più vulnerabile e dove ci si deve preoccupare di ‘chiuderla’.
Qualunque allenatore sa che il punto debole difensivamente è sugli esterni bassi (chiunque giochi), che Perisic e Candreva sanno solo andare in progressione, che Borja va spento sul ritmo e sull’aggressività, che Icardi va chiuso tra due uomini, eccetera.
In generale tutti sanno che l’Inter per le caratteristiche dei suoi giocatori fatica ad attaccare in spazi stretti e subisce le ripartenze in spazi ampi, con i cambi di campo e i tagli sugli esterni.
E sanno che se aggrediti i nostri ritardano molto la giocata, rifugiandosi in palleggi orizzontali sterili e non privi di pericoli
Naturalmente sapere questo non significa sempre riuscire nei propri obiettivi, perché comunque i nostri titolari sono quasi tutti giocatori forti e se sono al top, anche conoscendone le caratteristiche, non è facile neutralizzarli.
Ma l’Inter raramente ha dominato, anche quando faceva man bassa di punti e anche ora che resta all’asciutto lo fa senza cadere in prestazioni disastrose, senza cioè che il campo mostri un’inferiorità netta.
A Torino contro una juve fortissima ci siamo difesi con ordine senza riuscire ad essere particolarmente pericolosi.
Contro il Pordenone, pur giocando a lungo con le sole seconde linee, abbiamo costruito molto, certo contro una squadra di Lega Pro.
Con l’Udinese e contro il Sassuolo abbiamo perso di misura (il terzo gol dei friulani conta solo per le statistiche) giocando anche bene a tratti e andando sotto o non riuscendo a recuperare solo per episodi discutibili (nel senso delle decisioni arbitrali) o sfortunati.
Contro il Milan abbiamo avuto la cartina di tornasole di questo ragionamento: vittoria fortunosa allo scadere in campionato, sconfitta dopo qualche episodio non felice e nei supplementari, in coppa.
Quando parlo di episodio non felice mi riferisco sia a situazioni di gioco molto favorevoli non sfruttate prima del loro vantaggio, sia a decisioni arbitrali.
Lascio perdere il discorso sul nostro gol annullato dal Var e sul loro invece giudicato regolare, perché anche i nostri tifosi sembrano d’accordo con questa interpretazione che dunque do per buona, anche se sono convinto del contrario.
Ma ci sono stati una serie di errori, a nostro danno, determinanti.
Ne cito alcuni:
- 29’ mani di Bonucci, in piena area, su cross di Naga.
- 33’ Cancelo con un numero lascia sul posto Bonaventura che lo blocca tirandolo per la maglia: non ammonito.
- 35’ fallo inspiegabile fischiato su Icardi quando la palla era schizzata a Candreva, ormai solo davanti alla porta.
- 40’ grave fallo di Biglia in netto ritardo su Gagliardini. A termine di regolamento Biglia andava ammonito e, trattandosi della seconda ammonizione, espulso.
- 108’ Eder si presenta solo davanti al portiere, ma l’arbitro lo ferma per un inesistente fallo precedente su Bonucci..
Sia chiaro segnalare questi episodi non significa giustificare la sconfitta: vuol solo segnalare come la partita sia stata tirata, noi siamo stati sempre nel match e gli episodi lo hanno deciso.
Poi si può sostenere che una squadra forte sarebbe stata più forte degli episodi che l’hanno sfavorita.
Perché, che non sia un momento favorevole per noi, questo è indiscutibile.
Abbiamo vinto o non perso in precedenza diverse partite per un briciolo di buona sorte, dopo match equilibrati e nei quali non avevamo certo dominato per tutto il tempo.
Ora è chiaro che se le partite sono tutte abbastanza in equilibrio, ma per quindici volte ti va tutto sempre bene, poi per 4-5 volte consecutive ti gira tutto male, non può essere un caso e accusare solo la malasorte o i cattivi arbitraggi è un errore e non giova.
Adesso abbiamo tre partite (Lazio, Fiorentina in trasferta e Roma) che sarebbero durissime sempre e preoccupano in un momento così negativo.
In un certo senso questo è un bene: non ci sono possibilità di sottovalutazione e la squadra deve sapere che mantenendo in queste tre partite il ritmo delle ultime tre, al termine del ciclo saremmo fuori dai giochi, anche se non aritmeticamente.
Saremo più stanchi dei laziali, mancheremo di due uomini veri (e con le nostre forze ridotte questo è grave).
D’altra parte è nelle situazioni difficili che si vede chi sa reagire, sa trovare energie nascoste, insomma chi è da grande squadra.
Perché quando tutto va bene può far bene chiunque
Non credo sia il caso di tornare analiticamente sulla partita: ne parleremo, indirettamente in sede di formulazione dei giudizi individuali.
Basterà dire che si è trattato di un match equilibrato, nel quale entrambe potevano vincere; che dal mio punto di vista ci sono state poche vere occasioni da gol: quella fallita da Gianmario, clamorosa, e due per il Milan: il colpo di testa di Bonaventura deviato da Handa e la conclusione fuori da distanza ravvicinata di Bonaventura.
Poi naturalmente c’è stato il loro gol (valido) e il nostro (non valido) e qualche azione pericolosa per parte, scaturita da situazioni confuse.
E le situazioni pericolose interrotte o gli interventi arbitrali negati con decisioni discutibili.
In ogni caso, sempre dal mio punto di vista, il Milan ci è stato superiore solo nei tempi supplementari (loro si erano… riposati in campionato prendendosi 16 punti di distacco…) e soprattutto dopo le sostituzioni di Gagliardini (fondamentale come perno davanti alla difesa) e Candreva.
E anche i dati statistici, che non sto a esaminare, segnalano questo equilibrio. In un match, cosa da non dimenticare, al quale loro si presentavano riposati per aver …fatto vacanza in troppe partite precedenti e nel quale loro si giocavano tutto come in “una finale di coppa del mondo” (cit.).
Le pagelle
Handanovic: bella parata su Bonaventura (normale quella su tiro di Suso) e nessuna colpa sul gol. 6
Cancelo: devo riconoscere che la sua prova mi ha sorpreso: ha corso, creato difficoltà, ha anche recuperato più palle tra tutti i compagni. Però al tirar delle somme le sue discese hanno prodotto poco mentre per due errori difensivi (sul colpo di testa di Bonaventura e il posizionamento sbagliato che tiene in gioco Cutrone) subiamo il gol e corriamo un grande rischio. Comunque 6.5
Skriniar: prestazione senza acuti e senza pecche. Standard medio per lui. 6.5
Ranocchia: sembra recuperato. Chiude bene e non va mai in difficoltà. 6+
Nagatomo: Suso è pericoloso in un paio di situazioni solamente. Tra la quale, però quella del gol. Tutto sommato lo contiene discretamente, trattandosi del migliore tra i milanisti. 6
Gagliardini: assolve bene al suo compito di interditore (finché c’è lui davanti alla difesa, il Milan non passa). Meno positivo in fase di propulsione, ma si sapeva. 6
Vecino: per circa un’ora copre e spinge abbastanza bene, poi cala, ma la prestazione è complessivamente di piena sufficienza. 6.5
Candreva: lavora molti palloni, come sempre, ma forse comincia a perdere un po’ di lucidità e tempestività nei rientri. Come è umano che accada. 6
Gianmario: non pervenuto. Grave l’indolenza con cui appoggia su Donnarumma la più invitante palla gol. 4
Perisic: in tandem con Brozo si procura un paio di occasioni che poi però non sfrutta. Troppo poco. 5
Icardi: Prova non entusiasmante sul piano delle giocate importanti. Ma siamo sempre lì: come si fa a dare bei voti a chi è responsabile del gol e della miglior loro occasione e dare un brutto voto all’unico giocatore dell’Inter capace di mettere un compagno solo davanti al portiere? Per il voto fate voi, io mi tengo la mia interpretazione del calcio.
(Dal 67’ Borja: Sostituisce Joao, ma la musica non cambia. Prova inconsistente. 5)
(Dal 75’ Brozovic: Sostituisce Gaglia e gli riescono un paio di combinazioni pericolose con Perisic, ma scompare presto. 5.5)
(Dal 101’ Eder: sostituisce Candreva e ha una possibile palla gol, svanita per un’assurda decisione arbitrale. sv)
Spalletti: con la mia visione del calcio non avrei mai tolto Gagliardini. Questo non significa naturalmente che lui abbia sbagliato, anzi. Da professionista avrà certamente valutato al meglio rischi e vantaggi, anche sulla base delle conoscenze reali delle situazioni individuali. 6+
Luciano Da Vite
Gli ultimi commenti dal post precedente:
RispondiEliminaAmstaf28 dicembre 2017 21:13
A me non piace l'idea di Moratti, perché sarebbe fuori dal "tempo", ovvero da come è il calcio "industriale" di oggi. Moratti non vuole l'Inter da "gestire" come azienda, lui volle l'Inter per divertirsi e farci divertire TUTTI. Ma NON funziona più, infatti negli ultimi anni ha fatto solo guai, non per "disamore" o "povertà", solo perché non è PIU' il suo calcio. Forse neanche il mio, ma questo è superfluo, il mondo va avanti (o indietro?) indipendentemente da me. Un Moratti che non abbia potere, non lo avrebbe, che farebbe? Interviste? Non roviniamo ulteriormente il ricordo... p.s.)Il FPF non arrivò con Suning...
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Risposte
rinaieskj28 dicembre 2017 23:10
Però Amstaf c'è qualcosa che non torna. Per chiara ammissione di Spalletti e Sabatini (adesso confermate dal documento allegato al bond), a causa delle restrizioni decise dal governo cinese, l'Inter a metà luglio ha bloccato tutte le trattative in corso. Ed erano trattative milionarie, mi limito a ricordare l'offerta di decine di milioni per Salcedo e Pellegri. Significa che le maglie del FFP non erano così strette nemmeno per noi e che, con gli opportuni movimenti contabili, l'Inter poteva intavolare trattative importantissime.
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sergio28 dicembre 2017 23:18
Concordo. Per questo è importante trovare un nuovo proprietario che possa investire davvero
Elimina
Luciano non posso che chiederti di continuare a scrivere: questo posto non esisterebbe senza di te. Mi rendo conto che quando le cose vanno male tutti quanti noi possiamo fare dei commenti fuori luogo e dettati dalla 'pancia', però secondo me il livello di confronto che c'è qui è comunque in generale molto positivo rispetto alla media e questo è in gran parte merito tuo che ci hai in qualche modo 'formato' con una certa cultura sportiva e interismo.
RispondiEliminaDel post io condivido tutto... Volevo farti una domanda riprendendo questo tuo passaggio:
'Prima di leggere il blog, dopo una partita finita male si sa già per chi è stata colpa di Icardi e Candreva, per chi di Nagatomo o, se hanno giocato, di Ranocchia e Santon; chi invece, come me, è più incline a dare la responsabilità a Cancelo, a Borja, a Gianmario, cioè agli uomini che dovrebbero mettere qualità e non la mettono o non ne mettono abbastanza e nello stesso tempo lasciano a desiderare sul piano del contrasto, della lotta, della corsa (all’indietro), dello stacco, del posizionamento.'
Dovendo andare sul mercato (anceh se ci manca qualcosa sul piano della qualità) io andrei su giocatori in primo luogo forti, concreti e pronti alla lotta... mi rendo conto che abbiamo terribilmente sempre bisogno di questo e se non possiamo prendere campioni dobbiamo prediligere questo aspetto. Volevo sapere tu come la pensi in generale su questo. In un commento menzionai alcune parole di vecchi alla fine della stagione scorsa quando lodò gente che aveva giocato poco come Nagatomo, Santon, Ranocchia, all'epoca Andreolli... per il grande impegno che mettevano e richiamando il fatto che c'erano grandi qualità umane e caratteriali nell'Inter da 'riscoprire'. Secondo me noi ne abbiamo viste in questa prima parte di stagione. Poi la stanchezza ma anche cercare risposte a questo problema in maniera non riuscita (almeno stando ai risultati, magari sarebbero stati negativi comunque) ci hanno un po' tagliato le gambe. La vedo difficile nel giro di due giorni rimetterci in piedi per battere la Lazio... non si sa mai, comunque mi piacerebbe sicuramente che un certo tipo di giocatori non venissero presi. CHiaramente questa è una mia idea di vedere il calcio che qualcuno considerà 'utilitaristica' ma diciamo che faccio di necessità virtù e se mi proponi Pastore e Cristante molto probabilmente in questo momento scelgo il secondo. Ma sono solo mie riflessioni da esterno.
Ma per il resto, ripeto, penso di condividere il pensiero di tutti quando dico di continuare a scrivere e tenere vivo questo blog.
Per me ha ragione luciano in un punto fondamentale del discorso. L'inter per tutto il campionato ha sempre dimostrato solidità ma difficilmente una netta superiorità rispetto all'avversario tabto che spesso le partite sono state vinte per un gol o per un episodio a noi favorevole. Il giorno in cui gli episodi sono stati sfavorevoli sono arrivate le sconfitte,dovute anche ad un calo fisico soprattutto nei suoi uomini offensivi.
RispondiEliminaIn molti qui già parlavamo di risultati ottenuti superiori rispetto alle prestazioni fornite.
Lo so che è una domanda cui è molto molto difficile rispondere, ma: come si esce fuori da questa situazione? Ammesso vi sia una via d’uscita...
RispondiEliminaSperiamo lo sappia spalletti...
EliminaCon il lavoro atletico, tattico e psicologico. Con 2-3 rinforzi di qualità che aumentino la variabilità delle giocate senza abbassare il tasso di sostanza e consentendo di superare indenni fasi di legittima flessione di qualche singolo. facendosi sentire, non pubblicamente, ma nelle sedi competenti per pretendere uniformità arbitrale (non è possibile che dopo aver pareggiato contro la juve una serie di decisioni, anche non evidentissime ma non per questo meno efficaci ci abbiano sistematicamente penalizzati.
RispondiEliminaAdesso siamo lontani, possono tornare a non perseguitarci...
Su Cancelo mi sembra di poter dire che ci siano stati dei miglioramenti abbastanza evidenti, forse anche in fase difensiva che però è ancora insufficiente. Mostra velocità, tecnica e un pizzico di fantasia. Manca di resistenza e di abilità difensiva.
RispondiEliminaVisto che si osserva una sua crescita io direi di tenerlo e vedere fin dove arriva.
a me Cancelo sembra veramente molto "ingenuo" come difensore. In tutte le occasioni dove doveva dimostrare un minimo di attenzione/malizia, l'ho visto molto male. Al contrario in fase di spinta mi e' sembrato uno dei pochi che salta l'uomo con convinzione.
RispondiEliminaA me Cancelo convince anche in fase difensiva sinceramente...entra forte nei contrasti, recupera velocemente e bene la posizione e non si fa mai saltare dal diretto avversario. Deve migliorare in cattiveria ,scaltrezza e sagacia tattica oltre che nei duelli aerei ma queste cose si acquisiscono con il tempo.
RispondiEliminaIo su cancelo avebo espresso parere positivo già in estate e ritengo che potenzialmente è il nostro miglior terzino in rosa.
RispondiEliminaA livello di capacità offensive lo è già largamente, difensivamente,ma si sapeva, deve migliorare.
Devo dire che Cancelo ha sicuramente dimostrato molto di più che Dalbert da tutti i punti di vista. Appare ancora inadeguato (col Milan ho visto solo il primo tempo... ma penso di poter trarre da quei 45' minuti gli stessi giudizi che col Sassuolo) in fase difensiva. A parte che tatticamente, deve sicuramente irrobustirsi. Non è stata tutta colpa sua sicuramente ma il goal di Falcinelli come quel colpo di testa di Bonaventura hanno dimostrato un gap che va per forza colmato. Comunque... con il ritorno di D'Ambrosio penso che il giocatore potrà continuare a crescere senza la pressione che sicuramente può sentire in questo momento. Per il riscatto poi si vedrà...
RispondiEliminaSu Dalbert non so cosa dire. Mi sembra strano che abbiano preso tutti quanti un abbaglio (Spalletti, Ausilio, Sabatini)... Eppure per ora sembrerebbe così.
Comunque è incredibile come Montella cada sempre in piedi. L'uomo più fortunato del calcio italiano.
RispondiEliminaOgni volta che fallisce, finisce in una squadra più forte. Quando lo caccerà il Siviglia finirà allo United.
Eliminahli acquisti si possono sbagliare ovviamente, ma barbosa e -per ora- daldalnsono una situazione non accettabile.
RispondiEliminajoao e kondo sono stati acquisti sbagliati: cioè giocatori non idonei al nostro calcio o poco compatibili col resto della squadra, ma comunque idonei a entrare in campo. Spiace ma può capitare.
barbosa e dalbert nemmeno riescono ad entrare nelle rotazioni, manco fossero dei primavera aggregati in prima squadra
eppure sono costati 60 cucuzze.
nessuna società può permetterselo.
Forse all’Inter di qualche anno fa per un giocatore slavo si chiedeva qualche milione in più rispetto alla Lazio, sia di cartellino che di ingaggio, non a quella odierna....pure i muri ormai conoscono la nostra disponibilità finanziaria.
RispondiEliminaLe cifre ipotizzate nel post sono volutamente esagerate nel tentativo di tirare acqua al mulino della nostra dirigenza! Ausilio ha fallito ed è bene che la proprietà si muova di conseguenza.....Tare alla Lazio lavora sicuramente con meno pressioni.....non mi interessa, lo vorrei provare subito da noi, basta che continui a fare quello che sta facendo....mantenere la squadra costantemente in zona Champions e scoprire talenti (con un margine di errore irrisorio) da rivendere a peso d’oro (vista anche la nuova politica di investimenti Suning)!
Riguardo i nostri giocatori, se proprio la rosa ha limiti conclamati per poter stare in cima per lungo tempo, comunque mi piacerebbe che un’esperto mi spiegasse perché il grafico delle loro prestazioni non segue un’andamento più lineare più logico....invece di sbracare in modo assurdo perdendo tutto quello che si può perdere contro chiunque, fino a che non sono sicuri di essere fuori da tutto.
Però per onestà intellettuale bisogna dire che la lazio...non fa la champions ed ad oggi non é in zona champions.
EliminaBene idolatrare tare...ma non esageriamo
Vediamo a fine campionato Fabio......e comunque con Suning all’inizio i ragionamenti erano altri, altro che Tare è Ausilio!
EliminaL'inter è L'inter, con tutto il rispetto per la Lazio. Sun giocatore interessa alla Lazio le chiedono X se interessa all'Inter le chiedono 3x. Questo è un fatto, non sono teorie.
RispondiEliminaPoi vorrei sapere: ha fallito solo Ausilio o ha ...già fallito anche Sabatini? Noi sappiamo chi avevano bloccato e avrebbero preso, se glielo avessero permesso? la storia dei direttori che falliscono all'inter è molto simile a quella degli allenatori che falliscono.
Gli altri anni non so, ma questuano le cose sono di una chiarezza lampante.Tredici giocatori e non di più hanno dato tutto per 16 giornate, sempre loro, sempre al top del rendimento per stare ai vertici. Poi appena hanno perso smalto, la loro qualità si è leggermente offuscata. Di quel tanto che basta, insieme a circostanze favorevoli (rigore assurdo subito, rigore sbagliato, somma di errori arbitrali, prestazioni deludenti di qualche alternativa costretta a giocare per motivi contingenti, hanno perso tre partite (due di campionato) contro squadre un filo meno forti di loro ma più in condizione. hanno perso senza sbrigare, anzi non meritando quasi mai.
Per me è tutto chiarissimo, poi questa ricostruzione può non convincere
molti errori che non correggo perché il senso si capisce, il più importante è "senza sbragare"
RispondiEliminaEmiliano, provo a rispondere al tuo numero 2
RispondiEliminaA me piacciono molto i giocatori tecnici, fantasiosi, che ti fanno vincere da soli. Non mi piaceva Beccalossi che ha sfruttato un periodo molto modesto della nostra serie a ma non a caso non è mai andato in nazionale e, dirò una bestemmia, anche Platini per me non era un top top (del livello di Sivori, Maradona, Rummenigge, Ronaldo, Ibrahimovic ecc.) Potendo scegliere oggi, con il calcio di oggi tra un Platini e un Mattaeus sceglierei senza esitazione il secondo.
Adesso si parla di pastore. Se lo prendessimo spererei che facesse sfracelli. Ma se facesse qualche giocata vincente ogni tanto ci metterebbe in grande difficoltà. I centrocampisti che preferisco sono quelli che si avvicinano il più possibile a Lothar. Con questo tipo di giocatori giochi sempre in undici. Spesso in dodici o tredici.
La penso come te Luciano. Non ho nulla contro giocatori di classe come Pastore, che è sicuramente bravo. Avessimo una solidità diversa, se lui fosse tipo la ciliegina sulla torta, avallerei subito il suo acquisto (fermo restando che io non capisco niente), ma ora come ora mi pare le priorità siano altre da tutti i punti di vista. Cristante e Deulofeu sembrano anche a me sulla carta due rinforzi niente male. Personalmente proverei anche a cambiare Eder con una prima punta con caratteristiche diverse ma diciamo che poi se si comincia a dire così non si finisce più.
EliminaCristante e Deulofeu non sono certo il top ma mi andrebbero bene, mi accontenterei
RispondiEliminaIntanto in conferenza ho ascoltato delle parole che mi sarebbe piaciuto sentire anche da Ausilio...parlando del mercato di gennaio Spalletti che ha chiarito che siamo noi a comandare ,nel senso che un giocatore va via se noi lo vogliamo lasciare andar via...ogni tanto serve "mettere i puntini sulle i "
RispondiEliminaSecondo me tirar fuori gli errori arbitrali a nostro sfavore per giustificare (in parte) gli ultimi risultati, è voler trovare una giustificazione alle prestazioni dei nostri giocatori che assolutamente non meritano.
RispondiEliminaRipeto il rapporto Lazio X - Inter 3X per ciò che riguarda le richieste per il medesimo giocatore è un’esagerazione che non trova riscontro nella realtà dei fatti...certo se fossi costretto a quantificare al massimo direi LazioX - Inter X,5.
Ausilio ha approntato credo le ultime 4/5 rose stagionali, mi sembra un numero di stagioni sufficienti per poter trarre delle conclusioni definitive sul suo operato...Sabatini francamente non è indiziabile ad oggi.
Spalletti intanto inizia a tirar calci nel sedere qua e là.
Però, prima, ci hanno fracassato i suddetti con Perotti, i pali, il "brutto" gioco...insomma quando va bene si denigra, quando va male zero attenuanti. Un modo curioso di equidistanza...
Elimina
RispondiEliminaDaniele ha ragione, non possiamo giustificare i ns cattivi risultati con gli errori arbitrali. Ci sta subire qualche torto in un campionato lungo ed articolato come il nostro.
Giustifico anche chi se la prende un poco con i DS: sono 18 mesi che facciamo sempre il solito calcio monotematico e senza fantasia.
Ci trasciniamo carenze di organico croniche ed arcinote. I DS ( e la proprietà) queste cose dovrebbero conoscerle più di Noi. Se si voleva centrare con certezza la CL bisognava proporre investimenti diversi non affidarsi a 13-14 titolari.
MI spiace di come la pensi Luciano ma ,con Evaristo, saremmo ancora primi in classifica e in semifinale di Coppa Italia .
RispondiEliminaCon evaristo non so...von lothar... sicuramente
Eliminail Becca, che era scarso già allora, oggi giocherebbe in serie B.
RispondiEliminaPer me, eh. Poi posso sbagliare e anche di grosso, per carità
A me spiace di non essere d'accordo con Francesco. Quasi tutte le nostre partite, nel bene e nel male si giocano sul filo del rasoio del singolo episodio. Noi non abbiamo giocato con udinese e Sassuolo peggio che con Crotone Torino e Bologna, per esempio. Diverso è stato il risultato per uno o più episodi, comprese e fondamentali le decisioni arbitrali. Poi se fossimo stati forti davanti come il napoli o la juve avremmo vinto comunque, questo è vero
RispondiEliminaMi fa piacere leggere che anche tu luciano parli di rinforzi di qualità. Non comprendo invece la fiducia che hai contemporaneamente nella proprietà, chiamata più volte in causa dallo stesso spalletti. Molti hanno letto le sue parole dopo l'udinese come una critica ai DS. A me sono sembrate una chiamata diretta alla società. Ahò. Abbiamo fatto i miracoli. Ora muoviti tu. Col milan nella prima ora potevamo e dovevamo fare 3 gol. Nella seconda ora siamo spariti. Chi parla di psicologia e non di giocatori fondamentali in flessione fisica per me mente sapendo di.. .mentina. Il kessiè dominato dal cc dell atalanta, sorretto dall'ottimo e onnipresente petagna, contro di noi è stato onnipresente e dominante. Vorrà pur dire qualcosa. Siamo all'ennesimo allenatore criticato. Speriamo non finisca come con l'ottimo strama o l'ottimo pioli. Cioè laghi lui gli errori della proprietà. Con la differenza che questa i soldi li ha ma non li spende.
RispondiEliminaDomani battiamo la Lazio e ne riparliamo, Michele.
EliminaA parte gli scherzi (ma io ci credo anche se serve l'impresa) io ho estrema fiducia in questa proprietà. Mi sembrano davvero persone con una serietà imprenditoriale incredibile per noi italiani. Poi, se mi sbaglio, mi scuserò
Non hai nulla da scusare. Spero di sbagliare io naturalmente. Anche a me sembrano ottimi imptenditori... poco interessati ai successi dell'inter. Per garantire l'investimento del bond bssta, se ho capito bene, la permanenza dell'inter in A. Beh. A me non basta. Poi che l'arbitraggio di guida sia stato uno schifo non ci piove.
EliminaÈ vero Luciano, le partite si giocano sul filo del rasoio, ma per esempio contro il Milan se Joao Mario mette dentro quella palla gol incredibile finisce la gara....quello è il rasoio che dobbiamo considerare, guardare.
RispondiEliminaIl nostro gol era da annullare, il rigore di Bonucci non c’era braccio aderente...io ho visto ammonizioni ben distribuite è un Kalinic fatto fuori da una nostra entrata assurda.....Skriniar è Vecino giocano molto di fisico e l’arbitro ha quasi sempre lasciato giocare.
Per fortuna c’è Spalletti a sottolineare quali sono i problemi da risolvere, e dalle sue parole mi par anche di capire che gente come Joao Mario e Brozovic difficilmente rivedrà il campo con indosso i nostri colori.
Non c’era, braccio aderente.
EliminaTu l'hai vista così. Io in modo diametralmente opposto
RispondiEliminaSono d'accordo su una sola considerazione: il braccio di Bonucci (mi pare) era davvero aderente. Al pallone
RispondiEliminaFammi capire, il rigore di Santon non c'era mentre quello di Bonucci invece era palese....mah!
RispondiEliminaIl rigore di Santon non c'era perché il mani è avvenuto a gioco fermo. L'arbitro aveva indicato con chiarezza la rimessa dal fondo. e dunque considerava la palla uscita. L'intervento del var in proposito è stato palesemente irregolare, perché nella casistica non è previsto tale giudizio su una palla uscita dalla linea laterale o dal fondo
EliminaDaniele, io di kalinic ricordo anche una simulazione plateale non sanzionata. Poi ci sarebbe stata la seconda ammonizione biglia, ma soprattutto due azioni più che pericolosissime nostre fermate per falli... di respiro.
RispondiEliminaConcordo con Daniele sull'arbitraggio, per me l'arbitro è pura fortuna, nel senso che decisioni giuste o errate fanno parte di un aspetto assolutamente estraneo alle giocate dei calciatori.
RispondiEliminaSe non viene dato un rigore si continua a giocare fino a quando si segna, se non lo si fa non si è abbastanza forti.
Leggo che JM deve essere venduto per circa 30M per evitare minusvalenze, mentre Brozo circa 4M. Più facile liberarsi della grana 2 che della grana 1, vedremo cosa farà Sabatini. Io spero che alzino i tacchi entrambi.
Karlito, beato te. Devi essere molto giovane per credere che l'arbitraggio, in Italia, sia pura fortuna. Diciamo che nel nostro caso la fortuna ci vede benissimo: fino a quando, pareggiando a Torino non abbiamo dimostrato che ci siamo davvero, la malasorte arbitrale si era dimenticata di noi. poi tutto è cambiato al ritmo di 3-4 episodi decisivi a partita.
EliminaCerto vorrei che fossimo così forti da superare anche questa...sfortuna,ma mi piacerebbe anche potermela giocare comunque alla pari con le altre.
Sul metro arbitrale a me è sembrato che lo stesso intervento fatto dal Milan fosse gioco maschio, fatto da noi fosse fallo. Poi per carità, ci sono state partite che avremmo vinto anche giocando in 7.
RispondiEliminaSulla carta abbiamo tutte le possibilità, in un incontro secco, di sconfiggere la Lazio. nell'arco del campionato la cosa è più problematica perché loro hanno un organico soldi come il nostro, ma con un po' più di qualità.
RispondiEliminaOggi partiamo anche con qualche handicap: due assenze che per noi sono importanti, un periodo psicologicamente sfavorevole, una maggior stanchezza 'contingente' perché abbiamo giocato un giorno dopo e disputato i supplementari in un derby; un logorio superiore perché sempre gli stessi ci hanno portato sin qui combattendo partita dopo partita (tranne quella finita 5-0).
In ogni caso penso che anche questa partita si giocherà sugli episodi: fortuna, sfortuna, errore del singolo,.
Arbitraggi e var permettendo non è detto che non ce la si possa fare. Io vado a San Siro credendoci
Nuovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/12/buttiamo-giu-questo-muro-inter-lazio.html
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