lunedì 16 aprile 2018

Il bicchiere mezzo pieno: Atalanta - Inter 0-0

Nella foto (Getty Images) il Mister Luciano Spalletti durante la partita di Bergamo tra Atalanta e Inter. I nerazzurri ottengono forse il massimo risultato in una trasferta difficile e schierando una squadra condizionata dalle molte assenze. Questo il giudizio di Luciano sul mister: "Ancora una gara senza gol per la sua Inter. Le occasioni però le creiamo anche se in minor misura rispetto al derby e alla partita di Torino. Se è costretto a schierare D’Ambrosio, Santon, Borja fuori condizione,  Gagliardini, ecc. non si può imputargli la colpa di una transizione offensiva poco efficace. Così come non si può incolparlo per i gol falliti nelle ultime partite da Icardi, Perisic e Rafinha. Tiene la squadra, dopo 32 partite, a un punto dalla Roma semifinalista di CL e dalla Lazio offensivamente inarrestabile. O ha una grande rosa oppure compie miracoli di equilibrio tattico. Io propendo per la seconda ipotesi. Ma io, si sa sono un aziendalista, non uno che si sforza di ragionare  sulla realtà. 7"

Per quanto concerne le possibilità di orientare il risultato mediante il suo lavoro e le sue scelte, a Bergamo, Spalletti per me ottiene il massimo.

Un’Inter che dispone, al completo, di soli 11 titolari, di cui 3-4 modesti (in  relazione ai livelli ambiti, non in assoluto), con 3 assenti chiave di cui due nello stesso ruolo, con qualche giocatore ‘buono’ ancora non in grado di reggere i 90’, affronta a Bergamo un’Atalanta in grande condizione.

I bergamaschi sono infatti in un momento favorevole (vengono da 3 vittorie e un pareggio), anche a loro mancano dei giocatori (probabilmente ci fosse stato il pur mediocre Petagna al posto di Barrow sarebbe finita diversamente), ma sono una squadra che basa tutto sul pressing alto e sul ritmo forsennato, cioè proprio le caratteristiche che ci mettono in difficoltà.

Sono dietro di noi 10 punti e questo farebbe pensare a un gap a nostro favore che credo non esista, perché i bergamaschi hanno perso tanti punti in funzione Europa League.

E’ chiaro che se gioca l’EL una squadra blasonata, schiera diverse riserve, se lo fa una squadra senza curriculum internazionale, la gioca con uno spirito (e una formazione) ben diversi e quindi paga nell’altra competizione.

L’Atalanta se deve fare turn over lo fa in campionato (contro la juve) non in EL.

Dunque secondo me non c’è tra noi e loro la differenza che la classifica suggerisce.

Anche perché loro hanno un gioco collaudato, un allenatore che è lì da tempo, che ha ottenuto risultati, ha formato un gruppo ottimo in relazione alle loro ambizioni e gli innesti di mercato magari non sono fuoriclasse, ma risultano tutti funzionali.

La differenza è notevole: se noi, per esempio, prendiamo giocatori che potrebbero essere funzionali ma non sono dei top (Verdi, Politano, Barella, Cristante, per fare nomi a caso) dal tifo ‘illuminato’, quello che continua a insultare la proprietà su Istagram in un  modo indecente, con accenti di cui mi vergogno, si scatena un diluvio di improperi.

Anche con qualche  ragione (per l’amarezza, non per gli insulti), se si ricordano gli arrivi, nel passato, di Ronaldo, Ibra, Vieira, Veron, Deki , Samuel, Maicon, Milito, Eto’o, Crespo, Cruz, ecc. ecc.

Alcuni dei quali tra l’altro erano venuti… per fare le riserve.

Che non sia più quella la situazione, però, non interessa a nessuno. Quello resta il metro di paragone.

Così come non interessano a nessuno i risultati che ha colto l’Atalanta in casa contro le grandi.

Contro la juve e la Lazio ha pareggiato, contro la Roma ha perso 1-0 (e poi è andata a vincere all’Olimpico), contro il Napoli ha perso 1-0. Contro il Milan ha vinto addirittura a Milano.

Le due sconfitte interne con le grandi (entrambe per 1-0) sono state ricordate da Spalletti nel post partita: avversarie dominate che hanno speculato su un golletto trovato casualmente.

Bene, contro questa squadra noi (lo ripeto in formazione gravemente rimaneggiata) abbiamo subito inizialmente.

Per quasi  30 minuti il ritmo forsennato impresso dagli orobici, il loro pressing ossessivo che metteva in difficoltà, in modo diverso, sia i nostri meno tecnici, sia quelli più tecnici ma meno dotati di corsa e di agonismo, ci hanno messo in enormi difficoltà.

Faticavamo ad uscire e loro si riproponevano continuamente.

In questa fase hanno costruito una palla gol nitida: dopo un errore di Cancelo c’è un perfetto filtrante di Cristante per il Papu, che calcia fuori da ottima posizione (5’).

Ancora Cristante pesca Barrow, che pressato da Miranda tira come può, consentendo la parata di Handa (19’).

Al 24’ è Freuler che calcia debolmente favorendo l’agevole intervento di Handa.

Al 27’ altro errore di Cancelo che innesca Cristante: verticalizzazione per Barrow che conclude a lato di poco.

La partita offensiva dell’Atalanta finisce qui, in pratica, con tre vere grandi occasioni: quella del Papu e quelle di Barrow  al 19’ e al 27’.

Da notare che intorno al 20’ Spalletti cambia la posizione di due difensori: D’Ambrosio va a destra a contrastare il Papu (che non si noterà più) avendo un passo più ’compatibile’ con l’argentino rispetto a quello di Skriniar, che invece va a sinistra nella linea a tre.

Ma da questo momento le occasioni sono solo dell’Inter.

Al 30’ perfetto assist di Rafinha per Perisic che si fa parare la pur violenta conclusione.

Al 42’ Gagliardini libera splendidamente ancora Perisic, che tira sul palo lungo: fuori di un soffio.

Primo tempo con largo predominio dei bergamaschi, ma il computo delle vere palle gol è quasi in equilibrio.

Significa che abbiamo retto bene, abbiamo lottato compatti, è stata schierata la squadra ‘giusta’ (e ci mancherebbe, se non fa le scelte giuste Spalletti, chi le deve fare? Un tifoso da bar?).

Avevamo in campo un giocatore (Borja) dal rendimento impalpabile che avrebbe dovuto fare da frangiflutti davanti alla difesa e far ripartire la squadra.

Ma assenti Brozo e Vecino era l’unico che potevamo schierare: era giocoforza allora mettere un difensore in più e passare alla difesa a tre, contro le tre punte atalantine.

In caso contrario verosimilmente saremmo stati travolti.

Non ci sono controprove, come non ci sono del fatto che con Karamoh avremmo costruito… un muro invalicabile e poi li avremmo travolti.

Che poi a coprire la fascia sinistra ci fosse il volonteroso Santon non è certo colpa di Spalletti, perché non mi risulta sia stato lasciato in panca Facchetti o Junior. Ma nemmeno Chivu.

Credo che anche il più saccente dei tifosi non possa criticare le scelte di Spalletti nel primo tempo: sono proprio queste scelte che, sebbene sia stato costretto a schierare Borja e Santon, perché non aveva altri per quei ruoli, ci hanno permesso di contenere l’Atalanta e al momento giusto ripartire

Il rimpianto, semmai è per il fatto che fuori Brozo, Vecino e Candreva, le uniche alternative possibili fossero i due citati.

Nel secondo tempo comunque l’Atalanta ha perso un po’ di aggressività e l’Inter ha preso in mano le redini del match, anche se bisogna aspettare il 25’ per la prima occasione: splendido tacco di Icardi che libera Rafinha al tiro. La conclusione dell’ex Barça purtroppo è alta.

Al 9’ però si è verificata una situazione interessante di cui riparleremo in sede di valutazione di Icardi: bel contropiede, con Maurito che prende il tempo ai suoi due marcatori  e si invola.

A velocità doppia, recupera un terzino atalantino con una diagonale imperiosa

Al 35’ Eder calcia da fuori su punizione ma Berisha para.

All’87 cross di Eder  sul quale si avventa Perisic, ma la conclusione di testa finisce fuori a portiere battuto.

Un po’ poco per una squadra che, domate le velleità più travolgenti dell’avversario, doveva provare a vincere per  conseguire un obiettivo importante.

D’altra parte sarà bene  riconsiderare la nostra panchina (Padelli, Berni, Ranocchia, Lisandro, Dalbert, Emmers, Zaniolo, Candreva – per altro infortunato - e Pinamonti).

Inserire uno di questi, affidandogli il compito di… risolvere la partita a nostro favore, anche da semplice tifoso quale sono mi sarebbe sembrato un azzardo.

Restavano Eder e Karamoh.

Eder è entrato e si è reso pericoloso con un assist e una conclusione insidiosa.

Su Karamoh, io mi fido delle valutazioni di Spalletti (anche perché… coincidono con le mie): non è giocatore da impiegare in trasferta e in partite tiratissime, per il momento, come si è visto del resto a Genova.

Siccome non sono un aziendalista, checché se ne dica, ma uno che ha presente la differenza fra ogni dilettante e un professionista con una grandissima carriera alle spalle e con la possibilità di misurare ogni giorno sul campo limiti e pregi dei suoi giocatori, non dirò mai “Spalletti ha sbagliato, doveva fare come dico io, era così elementare”.

Dico che forse (forse) io dal di fuori sarei passato a metà ripresa allo schieramento a 4, togliendo Santon e mettendo non certo Karamoh, ma Eder.

In questo modo avrei avuto in campo:

Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio

Gagliardini, Borja

Eder, Rafinha, Perisic

Icardi.

A Rafinha avrei chiesto di stare quasi schiacciato sulla linea dei mediani, mentre a Perisic e Eder di entrare nel campo, sia per aiutare Icardi, sia per avventarsi sulle seconde palle e comunque per non dare punti di riferimento.

Sugli esterni avrebbero attaccato Cancelo e D’Ambro, protetti dal fatto che la linea mediana era quasi a 3 (e  soprattutto dall’evidente calo dei bergamaschi).

Ma sono parole in libertà da tifoso che giudica stando lontano 50 km dal campo.

Per esempio, Rafinha era ormai in difficoltà e avere in mezzo al campo Rafinha + Borja, con il solo Gaglia competitivo fisicamente, era un rischio enorme.

Comunque quello su cui polemizzo io, e sono davvero stanco  di dover  ribadire questi concetti, è solo sul fatto che non per aziendalismo difendo le scelte del mister.

Io non accuso nessun professionista  di errori concettuali, avendo il senso dei miei limiti.

Mi limito al massimo a dire “forse si poteva fare così” oppure “io da fuori avrei pensato a questa soluzione”.

Non ne posso più di vedere scambiata  la mancanza di presunzione con l’aziendalismo.

Riporto comunque qui la considerazione, che condivido ovviamente, di un altro amico, su twitter:

“Ma dall'allenatore cosa pretendete?

Guardate la fase difensiva, 1 gol subito nelle ultime 7.

C'è organizzazione, la squadra non si sfilaccia mai, soffre ma lotta insieme.

Quello che manca è la QUALITÀ, la TECNICA DI BASE.

Ma continuate pure a criticare l'allenatore."

Ecco, io sono convinto che, soprattutto se non siamo al completo, manchi la qualità (con il criticatissimo Candreva e con un Brozo in condizione sarebbe forse già stata un’altra partita).

Pur in queste condizioni abbiamo creato 4-5 palle gol nette a Bergamo, almeno quanto loro, se non di più.

E se le abbiamo sbagliate, fatico a dare la colpa al mister.

Non credo che sia lui a sbagliare i passaggi nelle ripartenze o le conclusioni.

Comunque le palle gol le costruiamo e questo significa che, a prescindere dalle qualità dei giocatori la manovra offensiva è ben predisposta.

Penso poi che con due giocatori buoni nella transizione come Candreva e Brozo avremmo costruito di più e forse avremmo corso qualche rischio in meno.

Penso anche in conclusione che ci sia da migliorare ulteriormente la qualità dell’undici titolare (già accresciuta con il definitivo inserimento di Cancelo - Rafinha e con il recupero del miglior Brozo), ma soprattutto delle alternative, che al momento non esistono.

E parlando di qualità si torna al discorso su Icardi (e di riflesso su Perisic e Candreva).

Icardi è uno che fa i gol e questo nel calcio qualcosa conta.

Non è facile trovare uno che ne faccia altrettanti.

Icardi gioca poco con la squadra.

È un finalizzatore d’area.

Con caratteristiche diverse, lo paragonerei a Boninsegna (nel senso che entrambi giocavano poco con la squadra).

Icardi non è un centravanti completo.

Nel senso che altri centravanti lavorano di più con la squadra e magari segnano meno ma fanno segnare i compagni.

Mi piacerebbe invece sapere i nomi di quelli che segnano altrettanto e lavorano molto con la squadra.

Probabilmente esistono, ma non sono tanti nel mondo e non so se sono raggiungibili da noi, in questo momento

Ma Icardi non lavora per la squadra perché non vuole o perché non ne ha le caratteristiche?

Rispondere correttamente a questa domanda, per me è essenziale.

Io credo che non sia né un lazzarone, né uno che ha paura dei contrasti.

Credo che abbia dei limiti tecnici e atletici, insieme alle qualità che gli riconosciamo e sono importanti.

Maurito per esempio non ha corsa lunga: se parte da lontano può arrivare solo se, guadagnato un metro al difensore, riesce a tenerlo alle spalle non sulla corsa ma opponendo il fisico.

Nell’azione che avevo citato prima si è visto in modo nettissimo, ma secondo me non è la prima volta, anzi.

Sul lancio, lui prende un metro ai due suoi marcatori, si invola, frappone il fisico al loro ritorno e andrebbe in gol se… se non arrivasse in diagonale (dove lui non può frapporre il fisico) un avversario a velocità doppia, che tra l’altro approfitta di una conduzione della palla non perfetta di Maurito, ma che comunque non avrebbe permesso agli inseguitori di intervenire.

Mi fermo qui per brevità, ma spero che il mio concetto, la mia ipotesi sia chiara.

Ora la domanda è: con queste caratteristiche è opportuno che stia più avanti (sempre relativamente, non stiamo facendo discorsi assoluti ma di tendenza) a sfruttare il fiuto del gol  o è meglio che in qualche modo si snaturi?

Ripeto: come sempre non è una domanda da nero o bianco, che non mi piacciono. Le sue caratteristiche sono queste, ma qualche rientro in più  è giusto chiederglielo (come fa il mister).

Ma questo implica un’altra domanda: se Icardi fosse uno completo, che torna e fa ugualmente dei gol, magari non così tanti, a chi con la sua partecipazione alla manovra consentirebbe di andare sovente a rete?

A Candreva? A Gagliardini? A Borja?

Riporto ancora quanto scrive un altro amico su twitter:

“Seguo ciò che dite voi: fuori Icardi, dentro un attaccante di manovra. Poi però vorrei che qualcuno mi dicesse a cosa serve un attaccante di manovra senza CC che si inseriscono, esterni che rientrano per tiro o assist filtrante, terzini senza la quota tecnica per essere offensivi."

Voglio dire che qui si pone un ragionamento fondamentale anche se di prospettiva: per la prossima stagione vorremo un attaccante che fa dei gol ma soprattutto si muove molto e crea buchi in cui si inseriscono esterni e centrocampisti?

Allora oltre a Icardi dovremmo sostituire parecchi tra esterni e centrocampisti.

Oppure ci teniamo chi fa i gol di sicuro, partecipa meno al gioco (ma in modo indiretto lo fa, perché un attaccante così tiene ancorati dietro due difensori avversari), ma anche in quel caso dobbiamo avere due esterni e almeno un centrocampista capaci di perforare le difese in dribbling e concludere oppure (il centrocampista) capace di inserirsi profondamente e di vedere la porta, anche sulle seconde palle.

Perché una cosa è fuori discussione e con accenti diversi la scriviamo tutti da sempre: un attaccante che fa tanti gol e lavora molto con la squadra è meglio di uno incompleto.

Possiamo arrivare a un attaccante di questo tipo? E se no, per quale soluzione optiamo?

A me sembra che in prospettiva, riepilogando, i problemi principali siano tre:

  1. assicurare alla squadra maggior qualità nella transizione offensiva, da dietro, senza perdere solidità.
  2. risolvere la questione della complementarietà degli uomini deputati a offendere.
  3. disporre di alternative davvero valide e affidabili.

Nessuna di queste condizioni è al momento risolta e quindi stiamo facendo molto, quasi tutto il possibile.

Poi ci sta che un tifoso (non credo possa accadere a un tecnico) faccia il tifo per Karamoh e l’altro preferisca la solidità, ma anche se i dettagli sono importanti, credo che la nostra classifica non sia determinata da questo, ma dal valore complessivo del gruppo.

Tornando alla partita, i pochi elementi statistici che citerò mi sembrano dare conferma di un’Inter che nelle condizioni date si è giocata la partita al meglio delle scelte tattiche e di schieramento.

Loro ci hanno aggredito e nella prima mezz’ora noi stentavamo a uscire: ma non credo che i due errori di passaggio operati da Cancelo che hanno innescato le due occasioni migliori siano imputabili… alle scelte di Spalletti.

In ogni caso abbiamo passato indenni questo periodo e poi abbiamo ampiamente riequilibrato l’andamento del match.

Certo, se uno legittimamente pretendeva che andassimo a Bergamo a dominarli e a rifilargli quattro pappine, la prova sarebbe  da considerare orrenda e chi difende le scelte del mister un bieco aziendalista.

Comunque, cominciamo dal possesso palla che è stato nettamente a nostro favore (purtroppo): 54 a 46.

Il nostro portiere ha parato 4 tiri di cui uno solo pericoloso, contro le due parate di Berisha e anche come tiri complessivi (compresi quelli a lato) loro sono stati leggermente superiori (14 a 10), anche se c’è da dire che molti dei loro tiri sono stati sballatissimi e presuntuosi.

Poi cominciano i dati positivi per noi: 7 occasioni a sei; 4 assist a 3; 5 falli commessi contro 14 (il che dimostra che loro sono stati più spesso in difficoltà).

Anche le ammonizioni (4 loro e 2 nostre rafforzano l’ultima considerazione citata.

Abbiamo perso meno palle di loro (33 a 39) ma ne abbiamo recuperate molte di meno (14 a 33: dato che, sempre a mio parere, evidenzia la carenza di incontristi più che di esterni veloci ma velleitari).

Passando ai singoli Perisic ha avuto più occasioni (4) davanti a Barrow (3).

Tra i singoli che hanno recuperato palla ne abbiamo uno solo (Miranda) nei primi sei.

E anche questo qualcosa significa.

Come palle perse, i peggiori sono stati Barrow (8), il Papu (7) Cancelo (5).

Ma poi si dovrebbe vedere quali tra le palle perse sono state più dannose.

Borja è il primo dei nostri come km percorsi e velocità media, ma non compare tra i primi come sprint.

Si tratta di un giocatore agile, intelligente che si muove prima pre-vedendo il gioco, ma che al momento non sembra avere forza fisica e brillantezza per reggere un centrocampo a due contro una squadra frenetica.

In conclusione, veniamo da un ciclo di tre trasferte nelle quali abbiamo ottenuto solo due punti, subito un solo gol, ma non abbiamo segnato.

Le cifre indurrebbero a pensare a uno squilibrio tra fase difensiva e offensiva, ma  a guardare da vicino i tre match le cose non sono andate così.

Nelle tre partite abbiamo comunque costruito molte azioni da gol, complessivamente sempre più degli avversari.

Addirittura col Milan e a Torino il numero e la tipologia dei gol sbagliati ha del clamoroso.

Si può non essere soddisfatti di risultati e prestazioni che alla fine potrebbero condannarci (ma siamo ancora a giocarcela): difficile attribuire alle scelte del mister i troppi gol mancati.

Io invece direi: stiamo uniti e lottiamo ancora!

LE PAGELLE

Handanovic: una parata importante e qualche intervento non difficile eseguito con sicurezza. 6.5

Skriniar: parte a destra e soffre troppo il Papu, per questioni di passo, poi si sposta a sinistra e va meglio, ma dà l’impressione di trovarsi meglio nella difesa a quattro. 6

Miranda: messo alla prova duramente a inizio gara, ne esce sempre alla grande. Ha qualità ed è in un ottimo momento. 7

D’Ambrosio: non soffre mai oltre misura, né a sinistra, né, dopo un po’, a destra, dove rileva Skriniar nella marcatura del Papu, che di fatto esce dal match. Dopo Miranda il migliore difensivamente della linea a cinque. Non è un campione, ma è da buona squadra di serie A sotto tutti  i punti di vista. 6.5

Cancelo: sbaglia il fuorigioco innescando una situazione pericolosissima. Poi ancora due errori in uscita scatenano l’offensiva bergamasca. Senza la copertura di Candreva, dietro sbanda un po’. Fa meglio in fase di spinta. 5.5

Santon: ormai i suoi limiti si conoscono e sono accentuati dal mancato impiego continuativo. Spesso fuori posizione e incerto nell’appoggiare l’azione. 5

Gagliardini: con i bergamaschi che attaccano da tutte le parti, è l’unico frangiflutti davanti alla difesa. Fa un notevole lavoro sporco. Il bellissimo assist per Perisic gli vale la sufficienza piena. 6+

Borja: è sempre in affanno, non arriva quasi mai in tempo a coprire e non gli riesce di far ripartire l’azione con efficacia. Ha classe e mestiere e con queste armi si mantiene a galla stentatamente. 5

Rafinha: con la palla nei piedi sai che può sempre inventare qualcosa, ma il ritmo dei bergamaschi lo mette inizialmente in difficoltà. Poi come spesso gli accade cala alla distanza. Un bell’assist anche per lui. 6-

Perisic: sbaglia tre gol, non è lucido sotto porta ed è in un momento in cui non gli dice bene. Però corre, tampona anche per Maurito e davanti quando è il momento c’è. 6

Icardi: quando non è assistito sta un po’ al di fuori del match, ma sono caratteristiche che si conoscono. Nella fase peggiore per l’Inter si sforza di dare una mano e serve un bell’assist per Rafinha che sbaglia la conclusione. Non basta. 5.5

Eder: non è un campione, ma è un giocatore pronto, vero.  Corre, lotta, aiuta e si rende pericoloso con una punizione violenta e un grande assist per Perisic. 6+

Karamoh: sv

Spalletti: ancora una gara senza gol per la sua Inter. Le occasioni però le creiamo anche se in minor misura rispetto al derby e alla partita di Torino. Se è costretto a schierare D’Ambrosio, Santon, Borja fuori condizione,  Gagliardini, ecc. non si può imputargli la colpa di una transizione offensiva poco efficace. Così come non si può incolparlo per i gol falliti nelle ultime partite da Icardi, Perisic e Rafinha. Tiene la squadra, dopo 32 partite, a un punto dalla Roma semifinalista di CL e dalla Lazio offensivamente inarrestabile. O ha una grande rosa oppure compie miracoli di equilibrio tattico. Io propendo per la seconda ipotesi. Ma io, si sa sono un aziendalista, non uno che si sforza di ragionare  sulla realtà. 7

Luciano Da Vite

47 commenti:

  1. "Vista la partita delle romane e il loro comportamento nelle coppe e considerato le nostre lacune di organico a me pare che stiamo facendo un mezzo miracolo a tenerci a contatto dopo 31 partite"....la Roma l'abbiamo messa sotto sia all'andata che al ritorno, ultimamente (a parte il Barça) le ho visto giocare delle partite oscene....la lazio vista a Salisburgo (per fare un esempio) vale la Sampdoria o il Torino!
    Una partita giocata bene (o male) non può rappresentare il valore di quella squadra...e noi non possiamo dire di conoscere quel valore, fino a quando non vedremo la classifica finale di un campionato che stiamo ancora giocando.
    Per me Roma e Lazio sono squadre dal rendimento altalenante, non sono superiori all'Inter in maniera assoluta....dire che è un mezzo miracolo essere ad un punto di distanza è come dire che i nostri giocatori (e allenatore) stanno dando più del dovuto....e per me questa è un'esagerazione (suona un po' come mettere le mani avanti), specialmente se guardiamo l'andamento delle ultime 4/5 gare....l'incredibile è non essere 5-6 punti sopra!

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    1. Secondo me la Roma ci è superiore in assoluto. Il confronto tra le due rose nel complesso è impietoso. Sono sicuramente loro a essere in ritardo sulla tabella di marcia, così come siamo stati bravi noi e la Lazio a starci dietro.

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  2. Bel post di luciano. Complimenti. Ne condivido praticamente tutto.

    Per me la roma è superiore per rosa all'inter ma sta facendo un pessimo campionato per la rosa che ha. Per quello era da approgittarsene. 4 vittorie nelle ultime 17 sono troppo poco

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    1. Sono d'accordo, la semifinale di CL è un risultato incredibile, ma la rosa che ha oggettivamente è da "contesa" per il secondo posto con il Napoli. Invece ha un ritardo dai partenopei di ben 17 punti. Una enormità. Cioè lo stesso nostro in pratica. Penso anche che nel complesso la rosa dei giallorossi sia meglio attrezzata per un campionato di quella a disposizione di Sarri... Tanto meglio per noi comunque, perché siamo qui a sei partite dalla fine in tre per due posti... meglio che in due per uno solo.

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  3. più di cosi a Bergamo non so cosa ci si poteva aspettare.con 2 titolari fuori

    certo anche io volevo vincere ma forse era più importante non perdere (conoscendo i nostri 2 sconfitte consecutive..)

    condivido anche io abbiamo avuto 4 palle gol nitide

    e la colpa è di Spalletti?? (detto che io avrei fatto entrare Kara prima)

    Icardi purtroppo anche sabato molto male. solo un gran assist a Rafinha

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  4. Quando vedete Carla in realtà è la mia omonima moglie che usa il mio computer entra nel suo account e lo lascia lì... :)))

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    1. Ah dimenticavo una cosa importante, è una nuova interista!

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    2. Ottima scelta allora! :)))

      E mi riferisco a entrambi ovviamente!

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  5. Bel post Luciano da condividere sicuramente. Della formazione proposta da Spalletti non condivido la sola presenza di Santon che ha latitato per tutto l’inconTro proponendosi poco e male in avanti.
    Capisco pure che l’alternariva era inserire Dalbert (?) o spostare un centrale a sx. Il che è tutto dire e qui ritorna il mantra di un mercato incompleto con innesti non tutti all’altezza.
    In questo momento il nostro vivaio propone Sala ma in una partita così delicata il mister non l’avrebbe mai schierato titolare basso a sx.
    Su Icardi: non è un fuoriclasse e non sempre riesce sul primo controllo e questo gli fa perdere dei secondi preziosi in contropiede.
    Se però nessuno lo serve la sua presenza diventa quasi inutile se non per abbassare la linea di difesa degli avversari.

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  6. Intanto amici leggo un dato in rete: nel 2018 abbsegnato meno del Benevento. Il che è tutto dire. Dobbiamo partire da questo dato per costruire una squadra per l’anno venturo.

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    1. Dato veramente spaventoso... Non c'è che dire. Bisogna dire che già la scorsa estate, se ricordi, del resto parlavamo di "comprare dei goal". Sicuramente tutti ci aspettavamo l'arrivo di una punta comunque...

      Ma questo centravanti che ha preso il Benevento comunque? È un gigante. Io vorrei uno così in panchina (cioè ne vorrei anche uno più forte, però un centravanti come lui mi andrebbe bene, un colosso da mettere dentro quando il gioco si fa duro, diciamo).

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  7. "difficile attribuire alle scelte del mister i troppi gol mancati"...no, questo no...ma aver stravolto l'assetto iniziale contro una squadra temuta che gioca in casa e a memoria, ha procurato una mezz'oretta abbondante di sbandamento collettivo e di molti giocatori, individualmente : solo l'imprecisione di Gomez e Barrow ci ha risparmiato la capitolazione plurima... per conto mio, scelta di Spalletti assai opinabile...e poi la smetta con quel continuo teatrino nell'area tecnica.... non siamo mica in promozione!

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  8. Luciano, dato che immagino tu conoscessi già bene il giocatore, che giudizio hai di Barrow? Voglio dire se ti sembra uno che potenzialmente potrebbe diventare un "crack".

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  9. Luciano, volevo sapere la tua opinione su Dzeko, anche confrontandolo con Maurito ; tu lo faresti uno scambio con conguaglio ? Grazie

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  10. Visto così il centravanti del Benevento lo vorrei anch'io .
    Sui gol e sui punti sono ragionamenti che fatico a capire. Se hai fatto pochi punti nelle ultime partite e ne hai 60 in 30 partite, vuol dire che prima ne hai fatti moltissimi. Cosa cambia rispetto al fatto di averne fatti 30 nelle prime 15 e 30 nelle seconde 15?.
    Chiaro che c'è una spiegazione: rosa ridotta, poche varianti di gioco, quindi col tempo maggior prevedibilità e maggior logorio.
    Avessi fatto turn over e meno punti prima forse ne avresti fatti di più adesso. Conta solo il punteggio finale, non la distribuzione.
    Su Barrow posso dire che in categoria è un autentico crac. In serie A per il momento è così bravo che il suo mister, disperato, lo ha sostituito dopo un tempo con uno impedito

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  11. Non lo so, Claudio. Io ricordo uno Dzeko che per un campionato non ha toccato palla e ora lo vedo incidere molto. Non so quanto sia merito suo e quanto della squadra. Non sono uno statistico: vorrei che qualcuno calcolasse quanti gol ha fatto da quando è in Italia e quanti ne ha fatti marito nello stesso periodo, in una squadra sicuramente più debole offensivamente (basta confrontare i punti fatti alla fine di ogni campionato)

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  12. Però scusatemi, se ho capito bene, la Roma avrebbe fatto una sola grande partita.
    Se è così speriamo davvero di andare in CL: che azzecchiamo una sola partita, possiamo arrivare in finale dove non ci saranno Barcellona, juve, Chelsea, City, MU, PSG che evidentemente non sono riuscite a fare neppure una grande partita

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  13. E poi, Barrow è nato in Gambia. Lungi da me il pensar male, ma spesso sull'età di qualche nostro africano si avanzano dubbi...

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  14. Sarò bacchettato da Luciano ma io Sala al posto di Santon l'avrei proposto . AMALA SEMPRE.

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  15. Dzeko nel City 72 gol in 189 partite. In serie A:
    15/16 8 in 31 partite.
    16/17 29 in 37
    17/18 14 in 31

    A smentire certe teorie il record per lui assoluto, stagione scorsa, Dzeko lo ha ottenuto con vicino una seconda punta molto prolifica e nella migliore stagione, come realizzatore, di Naingo. Perché avere altri compagni che segnano, creano difficoltà alle difese, aiuta a segnare di più. Con lo stesso lavoro per la squadra, quest'anno (il primo anno italiano di Dzeko lo abbuoniamo, fu un picco in basso...), senza un'altro compagno che SEGNI TANTO, calano i gol della Roma ma anche quelli personali di Dzeko (aggiungi Naingo meno offensivo e meno...ispirato), calano anche i punti fatti.
    Se, in ipotesi, avessimo Salah segnerebbe di più l'Inter, segnerebbe di più Icardi, segnerebbe tanto Salah, avremmo più punti.
    Dzeko ha 32 anni compiuti, io anziché pensare a scambi cercherei un...Salah. L'alternativa non sarebbe sostituire Icardi ma rifare la squadra, non avendo i nostri pedatori molti gol in canna. Già Chiesa per Candreva, in relazione ad Icardi, sarebbe utile per il tipo di gioco che fa, oggi, Chiesa, non "solo" il cross. Con Candreva in rosa.
    Anche nelle ipotesi "anti Icardi" (per CAPIRCI) di Fabio, si ipotizza di cambiare tutti e 3 gli interpreti offensivi...difficile, oggi. Più facile aggiungerne uno adatto.
    Io non lo cambierei con Dzeko (a meno di conguagli vicini ai 100...) per età, non con un Belotti per rendimento, lo cambierei con un Kane ma non succede.
    Certo necessita migliorare MOLTO l'insieme che lo circonda, basterà Lautaro?

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    1. un altro, pietà per l'apostrofo.

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    2. Il problema è l'autofinanziamento. Puoi permetterti chiesa per candreva oggi? Nom credo, sarebbe un uscita di 50 circa e candreva é vendibile max a 15...
      Attacco quindi con icardi perisic chiesa e lautaro.
      Minus di 60 mln.
      Devi vendere altri o non riscattare rafinha e cancelo
      Cedendo icardi

      Icardi 100 mln
      Candreva 15

      In Milik 30 lautaro 25 chiesa 50 marlos 15/20

      Attacco Milik Lautaro Marlos Chiesa perisic

      Autofinanziati che permettono di tenere rafinha e cancelo...


      Voi che fareste?

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    3. Ovviamente gli interpreti possono cambiare...ad esempio martial per chiesa... o verdi per marlos

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    4. Concordo con te. Per me il problema non è il centravanti che segna 25 gol a stagione, più o meno, è chi c'è intorno che stenta ad arrivare a 10 gol cumulativamente!

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  16. Ma io non bacchetto mai le idee, solo il modo di esporle e l'arroganza. essendo un semplice tifoso, sala, che mi piace moltissimo, lo avrei messo anch'io e avrei messo Zaniolo al posto di Borja.
    Se però fossi stato l'allenatore non avrei fatto quei cambi neppure...per sogno.
    C'è una leggera differenza di ruoli e responsabilità

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  17. D'accordissimo con Amstaf il quale ha anche fornito i dati su Dzeko chenon avevo

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  18. Luciano, volevo chiederti se sai qualcosa riguardo alla notizia data da Sportitalia , secondo cui l'Inter ha le mani su 2 giovani, cito la fonte "Di primissima fascia".
    Grazie

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    1. No, non ne so nulla. penso si tratti dei due argentini (Cuello e Maroni) ma sono ipotesi mie

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  19. No no, io non sottovaluto la Roma. Anzi! Cioè penso che abbia anche fatto meno di quello che poteva diciamo (in campionato, eh). Ovviamente spero che arriveremo noi terzi (anche se terzi o quarti è uguale) ma tra le tre contendenti sono convinto che la Roma prende sicuro uno dei due posti. Poi ovviamente posso sbagliare. Comunque qualificazione cl e semifinale (per ora) avrebbero fatto una grande stagione...

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  20. Prima di essere frainteso, l’energumeno del Benevento lo consideravo ovviamente com’è possibile componente della rosa. Una riserva insomma.

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  21. #Spalletti: "Un dato che non mi va bene? Le punizioni prese. Se tengo botta, riesco a farmi fischiare più punizioni a favore. Se prendo solo 10 punizioni a favore, è segno che ho lottato poco. Al mio avversario devo far vedere che la palla non me la prende"

    Quando lo dicevo io una settimana fa... ironia totale e "belotti cascatore"...

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  22. Spalletti: "Ma si può giocare in entrambi i modi, è l'equilibrio che fa la differenza". Ehehehe

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    1. Che ci voglia equilibrio in una squadra non c'è dubbio. Che l'equilibrio sia tutto... per me non regge. A volte è fondamentale rischiare

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  23. Scusatemi. E ora riattacchiamo anche con il tiro al Santon, che si è fatto trovare prontissimo dopo mesi di accantonamento e ricorderei che dal suo lato non sono arrivati problemi, mentre dal lato di Cancelo sono arrivate tre palle gol nel primo tempo più due mezze palle negli ultimi 5 minuti salvate sul lato debole da perisic e Skrinjar. Potessi chiedere una sola cosa a Spalletti, sarebbe se è più contento della partita di Cancelo o di quella di Santon. ma non faccio l'allenatore e mi limito al tifo per dei ragazzi che stanno davvero dando tutto. PS. Sull'ingresso di Zaniolo per un attimo avevo sperato...

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    1. Condivido, considerata l'inattivita' prolungata Santon ha tenuto ed ha effettuato una conclusione pericolosa rientrando sul destro che meritava miglior sorte.

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  24. Secondo me un miracolo è il Leicester che vince il campionato o quello che potrebbe fare la Roma. Un mezzo miracolo sarebbe l'Inter in finale di coppa Italia e terza con un po' di margine.

    Spalletti per me sta facendo benissimo e si è dimostrato competente per gestire una situazione molto difficile. Negli anni passati avremmo potuto fare qualcosina in più secondo me (non troppo) e ora ci sembra incredibile che considerando complessivamente limiti e punti di forza stiamo facendo il massimo o quasi. Ma fare il massimo rientra tra le possibilità, quindi non parlerei di miracoli o cose eccezionali. Certo rispetto a "se qualcosa può andar male lo farà" è tutta un'altra storia.

    A parte questa piccola considerazione mi trovo in linea con il post e ripeto che non è una passeggiata andare a Bergamo. Non è una passeggiata andare a Bergamo con un punto in due partite. Non è una passeggiata andare a Bergamo con un punto in due partite e senza due titolari, con la necessità di modificare l'assetto. Si veniva da tante partite, credo cinque, con la stessa formazione... aveva, Spalletti, tutta 'sta voglia di cambiare? Avrebbe potuto fare altre scelte ma considerando tutte queste ragioni (e le alternative non esaltanti) gli eventuali errori sarebbero comprensibili.

    Icardi è incompleto come lo sono (quasi) tutti i giocatori. Si può cedere perché si può fare tutto, ma secondo me è meglio tenere X e aggiungere Y, visto che Y lo dovresti aggiungere in ogni caso. Sabatini diceva "L'Inter deve comprare dei gol per sollevare Icardi dal problema atavico del gol". Se fosse stata possibile o più giusta una via diversa l'avrebbero perseguita o anche solo preso in considerazione. Il prezzo di Icardi è alto ma non è altissimo rispetto a quello dei giocatori che dovremmo comprare per migliorare notevolmente. Esempio: Milik non costerebbe 30 e visto l'ultimo anno sarebbe una scommessa, così come gli altri. Lo stesso Chiesa quanto tempo ci metterebbe per essere un esterno da Inter con continuità? Il Milan in estate era bello, poi abbiamo visto che...
    Vendiamo una certezza per prendere scommesse rivoluzionando un reparto. Non dobbiamo rivoluzionare, dobbiamo aggiungere. La difesa è migliore dell'anno scorso, probabilmente anche il centrocampo. Penso si possa migliorare senza vendere l'unica cosa che ha funzionato in questi anni. Se vuoi eccellere devi avere eccellenze.

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    1. Milik è stato comprato dal Napoli a 32 milioni. 2 anni di infortuni... penso il prezzo non possa essersi alzato...

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    2. Il problema è che la coperta è corta. Se non vendi icardi vendi qualcun altro...
      Preferiresti vendere skrinjar?

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  25. D'accordo Gabriele, però lo scorso anno dopo 32 partite avevamo quasi 20 punti di distacco dalla Roma, non 1 come ora. Insomma, non sarà un miracolo, ma qualcosa si è fatto

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    1. Sì, certo infatti dicevo che Spalletti ha fatto benissimo e anche in caso di quinto posto non darei una insufficienza. È stato fatto tanto da poter avere una base per l'anno prossimo, anche in caso di mancata Champions, cosa che ci manca da anni. C'hanno provato Mazzarri e Mancini e per ragioni diverse non è andata. Però parliamo di cose che dovrebbero essere normali...

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  26. Sarà sicuramente online domattina presto Luciano.

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  27. "Su Barrow posso dire che in categoria è un autentico crac. In serie A per il momento è così bravo che il suo mister, disperato, lo ha sostituito dopo un tempo con uno impedito"...."E poi, Barrow è nato in Gambia. Lungi da me il pensar male, ma spesso sull'età di qualche nostro africano si avanzano dubbi..."

    quell'uva è forse troppo in alto Luciano?

    Un ragazzo che nella prima mezz'ora ha messo in seria difficoltà due giocatori sgamati come Skriniar e Miranda, e per poco non segna pure......dico solo che il mio sogno è riuscire a vedere un nostro giovane fare altrettanto...con indosso la nostra maglia.....anche contro un'Atalanta qualsiasi.

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  28. Comunque era così bravo che appena ha potuto l'ha tolto. Forse l'uva era troppo alta anche...per Gasp

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  29. Luciano, sai quando si terranno le semifinali della Berretti?

    Per quanto riguarda Barrow, non mi pare abbia fatto una cattiva partita: tre occasioni da goal (quella di testa che si è andato a cercare, le altre due che non è riuscito a concretizzare ma non ha neppure fallito clamorosamente) e buoni movimenti.

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  30. Online il report delle giovanili: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/04/settore-giovanile-una-domenica-bestiale.html

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