lunedì 11 febbraio 2019

Parma - Inter 0-1: non ci avete fatto niente…

Nella foto (fonte: calciomercato.com): Radja Nainggolan. Il belga è stato l'autore dell'assist nell'occasione del goal decisivo nella trasferta del Tardini contro il Parma e realizzato da Lautaro Martinez.

Con Icardi e Perisic, il "ninja" è uno dei tre giocatori che se recuperati ai massimi livelli, possono decidere l'andamento della stagione in positivo da qui alla fine del campionato.

Questo il giudizio di Luciano Da Vite sulla prestazione del giocatore:

"Se la prova di ieri è l’inizio di una ascesa che proseguirà in modo lineare, potremo aspettarci un finale di stagione con parecchie soddisfazioni.
  Secondo me, pur non essendo ancora al top ha mostrato che il suo acquisto, in condizioni normali, può veramente produrre un salto di qualità, perché oltre agli ‘strappi’ di spallettiana memoria, è potente nei contrasti, ottimo con i piedi vede il gioco e sente la porta.

Preghiamo che non abbia… ricadute."

A un anno esatto di distanza, l’Inter omaggia San Remo, sfoderando una prestazione (e ottenendo una vittoria) che per il momento mette a tacere tutti i nemici e i gufi esterni e interni.

Fatta oggetto da tempo di attacchi vergognosi e concentrici che hanno avuto e raggiunto lo scopo di creare problemi psicologici a una squadra obiettivamente in un momento di flessione per la condizione fisica imperfetta di alcuni uomini chiave e per l’assenza di qualche pedina (Politano, Keita, Borja su tutti) la nostra Inter ha saputo reagire da gruppo, stretta attorno al suo allenatore.

Intendiamoci, al Tardini non abbiamo visto uno squadrone insuperabile, ma una squadra vera, con qualche lacuna, con diversi punti di forza, che su un campo difficilissimo e contro una squadra che aveva solo...pareggiato a Torino contro la juve ha lottato compatta mostrando qualche buona trama di gioco e ha trovato la forza di rimandare (quanto meno) le esequie che il rumore dei nemici preannunciava.

Insomma, i nostri hanno dimostrato che “se l’Inter muore è per tre giorni, poi risorge”. Per restare in tema canoro.

La lotta per la qualificazione in CL, assolutamente fondamentale, resta dunque ancora aperta, nonostante l’ottimo momento delle nostre avversarie (in qualche caso anche fortunato, vedi la discussa vittoria della Lazio venerdì).


Non siamo fuori dai problemi che esistevano realmente, anche se ingigantiti dai molti interessati che hanno come solo obiettivo campare sulle nostre difficoltà, reali e qualche volta presunte.

La nostra situazione è abbastanza evidente e chiaramente definita, al di là delle congiunture (condizioni psicofisiche e infortuni che incidono su una stagione lunga e carica di ‘partite decisive’).

La nostra forza è costituita da:

  1. un gruppo di calciatori che raramente  si esprime sotto la sufficienza e quasi sempre rappresenta la colonna portante del gruppo (Handa, de Vrijm Skriniar, Brozo),
  2. alcuni comprimari con dei limiti tecnici o agonistici sui quali si può comunque puntare per la loro discreta affidabilità (D’Ambro, Asa, Vecino, tra quelli in campo ieri),
  3. tre giocatori che ci fanno essere tra i grandi solo se possono esprimersi in modo ottimale, in relazione alla condizione fisica, alla situazione psicologica e al tipo di organizzazione di gioco (Radja, Maurito, Perisic).

Se ‘girano’ questi tre possiamo batterci contro chiunque.


Non ancora al top, due di loro (Ivan e Radja) hanno cominciato a farlo e il salto di qualità complessivo rispetto alle ultime partite è apparso evidente.

Maurito è probabilmente ancora un po’ più indietro, ma secondo me ha mostrato qualche piccolo segno di ripresa, almeno sul piano caratteriale. Che abbia lottato con la squadra e non abbia aspettato immobile l’assist che non arriva, mi è sembrato evidente.

Per concludere la disamina, resta il piccolo gruppo di giocatori che ci può dare qualcosa in più, che in qualche situazione sono già risultati determinanti e dai quali ci aspettiamo un’ulteriore crescita.

Curiosamente si tratta di 3 attaccanti e curiosamente nelle ultime partite sono stati utilizzati poco o nulla, per squalifica (Poli), per infortunio (Keita) o perché al momento giudicati più affidabili, da chi li vede all’opera tutti i giorni, se inseriti a partita in corso (Lautaro).

Prendete una squadra qualunque che abbia i tre uomini offensivi deputati a fare la differenza, ma per vari motivi non in condizione.

Immaginate che due dei loro potenziali sostituti, elementi di valore assodato, siano indisponibili, mentre un terzo a torto o a ragione pur essendo molto apprezzato non viene ritenuto ancora in condizione di prendere per mano la squadra in un momento di difficoltà.

Poi ditemi quale squadra avrebbe potuto superare senza difficoltà un momento simile.


La juve, che è la juve, quando ha avuto un piccolo calo è stata estromessa dalla CL e ha pareggiato in casa con il Parma.

Aggiungeteci che, nell’ipotesi per cui gli uomini che devono farci fare il salto di qualità sono i tre citati, diventa indispensabile recuperarli e per recuperarli è necessario metterli in campo (oltretutto con i sostituti non disponibili) e vedrete che la situazione da noi sofferta nelle ultime giornate era quasi inevitabile.

In quei momenti sarebbe indispensabile il supporto del pubblico, servirebbero dei tifosi che restassero unti a incoraggiare la squadra, a lottare con i giocatori, a crederci, a dar loro forza, a evitare sfoghi umorali  mascherati da giudizi critici che hanno il solo risultato di accrescere le difficoltà di chi lavora.

La morale è una sola: non so come andrà a finire.

 

Ma per il momento sosteniamoli e incoraggiamoli sino all’ultimo.

E incoraggiamo soprattutto quelli che sbagliano di più, perché ne hanno più bisogno e stroncarli non li aiuta a migliorare.


Le critiche, anche aspre, impietose, il tifoso e chi di dovere in società avrà occasione e diritto di farle a bocce ferme.

Naturalmente si può essere impietosi e drastici nei giudizi anche subito, fischiando i singoli e/o la squadra: nessuno lo proibisce se non la volontà di non fare come quel marito che fece un grande dispetto alla moglie, mutilandosi.

Questa è la mia visione, questo il mio modo di essere interista.


Poi può piacere o non piacere, questo è evidente.

La partita


Il mister schiera l’Inter nel modo migliore possibile, considerate le assenze: un 4231 con le scelte degli uomini pressoché obbligate: basti pensare che le uniche alternative possibili erano D’Ambro/Cédric, Asa/Dalbert, Vecino/Gaglia, JM/Candreva.

Poi c’era Lautaro, che per alcuni deve essere titolare imprescindibile.

Spesso si tratta degli stessi che dopo averlo visto titolare dall’inizio lo hanno definito il nuovo Gabigol.

Potenza del tifo, legato al contingente e soprattutto alla celebrazione degli assenti e alla denigrazione dei presenti.

Io non so se ho ragione, le mie valutazioni sono legate certo al mio modo di vedere il calcio (per esempio, l’equilibrio tra le due fasi che qualcuno detesta, per me è l’obiettivo primario) ma anche, come dire, alla mia cultura (in senso antropologico): non amo le avventure, preferisco la solidità al rischio.

Così anch’io non avrei messo Lautaro dall’inizio e lo dico oggi, dopo che proprio Lautaro ci ha risolto la partita.


Ma, spero di non venir insultato, Lautaro con le sue indubbie qualità è riuscito ad essere decisivo quando noi avevamo preso nettamente il sopravvento, il Parma difendeva in 10 e provava solo qualche timida ripartenza.

Nella prima mezz’ora, quando loro ci stavano mettendo in difficoltà con l’aggressività e la spinta,  per conto mio una seconda punta centrale, oltre a Perisic, Radja e JM, sarebbe stato un rischio.

JM in fase conclusiva è inesistente. Ma in fase di palleggio in mezzo al campo e quindi nel lavoro per organizzare qualche ripartenza o comunque per rallentare la pressione dei ducali ha dato un contributo importante.


Ho sentito, al bar, tifosi interisti insultare Spalletti perché aveva messo D’Ambrosio su Gervinho.

Vero, errore imperdonabile. Poteva mettere... Cédric o anche Zappa.

Per me, poi ognuno la pensi come vuole, l’assetto tattico era quello e semmai l’unico dubbio possibile era nello schierare Lautaro per Icardi e non con Icardi.

Io penso che sia stato giusto così perché Icardi lo si deve recuperare e può farlo solo giocando e al momento ritengo ancora Maurito potenzialmente più forte.

Comunque, il Parma parte forte, come era prevedibile e ci crea qualche pericolo, in numero minore che in altre occasioni.

Certo che, se fosse entrato il tiro di Gervinho respinto dalla traversa magari ora faremmo discorsi diversi.

Tuttavia va detto che nel loro periodo migliore, oltre a quell’azione, c’è stata solo la conclusione repentina ed efficace di Inglese, fuori di poco.

In altre occasioni Handa era stato costretto agli straordinari…

Anche in questa fase li abbiamo contenuti senza eccessivi affanni e abbiamo dato la sensazione di essere comunque in partita.

Poi, progressivamente, abbiamo preso in mano (anzi… nei piedi) il pallino del gioco e soprattutto dopo l’intervallo il salto di qualità è stato evidente.

Chiaro che si può sostenere che potevamo andar lì schiacciarli dall’inizio.

Ma io, spero legittimamente, sono convinto che le partite le giochino due squadre e non una sola, che quando l’altra dà il massimo è già ottima cosa contenerla e magari sfiancarla.

Il secondo obiettivo, una volta che tu hai preso il comando delle operazioni, è sfruttare al meglio la circostanza favorevole  (sempre senza eccedere in… entusiasmo, soprattutto se loro dispongono di attaccanti velocissimi nelle ripartenze).

Nel secondo tempo, se esaminiamo il conto delle occasioni, non c’è stata storia e penso che la cronaca essenziale lo ribadirà.

La cronaca


Parte in avanti il Parma, cercando di sfruttare l’entusiasmo del momento la velocità degli esterni e la fisicità di Inglese.

  • 5’ su corner Ivan di testa fa carambolare  su Kucka la palla che poi finisce fuori di poco,
  • 7’ ripartenza Inter, Perisic in buona posizione, ma il cross di Asa è leggermente alto,
  • 13’ cross dal fondo di Inglese: la palla attraversa tutta la luce della porta e finisce sul fondo,
  • 14’ ripartenza di JM in profondità per D’Ambro. Il terzino leggermente in ritardo colpisce la palla di esterno e la manda sul fondo,
  • 15’ Icardi difende palla in area, ma è costretto ad allargarsi, il tiro sul primo palo viene deviato in angolo,
  • 19’ Radja dal limite: fuori ma non di molto,
  • 21’ Gervinho si beve Vecino, tiro fortissimo leggermente deviato da D’Ambro sulla traversa,
  • 32’ Perisic al tiro: Sepe si salva in angolo,
  • 34’ Perisic per Icardi: colpo di testa alto,
  • 43’ grande spunto di Inglese che si libera in un fazzoletto e calcia fuori di poco.

Secondo tempo:

  • 2’ verticalizzazione di JM per Radja, Sepe esce alla disperata e salva,
  • 10’ corner sul quale irrompe D’Ambrosio, colpendo tra collo e parte superiore della spalla. Gol annullato dal VAR. Ricordando la partita di andata il problema è sempre quello: mancanza di omogeneità nelle valutazioni,
  • 12’ giudizio confermato da un nuovo episodio: cross di D’Ambro, Bastoni respinge col braccio. Era vicino al corpo, ma in altre occasioni non si è valutato nello stesso modo.,
  • segue un periodo di pressione dell’Inter che dà la sensazione di poter passare, ma è poco concreta in area, dove soprattutto JM latita,
  • Spalletti lo sostituisce con Lautaro,
  • 35’ Perisic magnifico strappa la palla a un parmense circa a centro campo e verticalizza su Radja. Maurito scappa e si porta via il difensore per il taglio di Lautaro servito magistralmente da Radja,
  • Fantastica la rapidità di esecuzione del Toro e Inter in vantaggio.

Adesso è festival interista:

  • 37’ Brozo da fuori: tiro deviato in angolo,
  • 38’ dopo un’azione personale Vecino a giro: fuori di poco,
  • 39’ ancora Vecino liberato a un metro dalla porta. Calcia come può e un difensore respinge sulla linea
  • 40’ grande conclusione sul palo di Brozo,
  • 44’ Icardi caparbiamente si libera e conclude sul primo palo. Alves devia provvidenzialmente in angolo.

Le statistiche


Come sempre molto discutibili quando applicate al calcio, le statistiche sembrano però confermare l’impressione  visiva diretta di una squadra in buon progresso.

Come sempre il possesso palla è a nostro favore, nettamente (64 a 36).

Si tratta di un dato che l’abbiamo detto più volte, non significa molto, in alcune occasioni.

Però in questo caso il possesso palla è accompagnato da 13 tiri a rete contro sei, di cui 5 in porta dall’area contro 2, e da 4 parate di Sepe contro una di Handa.

Anche le occasioni costruite parlano a nostro favore (12 a 7, anche se personalmente mi piacerebbe sapere quali situazioni sono state considerate occasioni per loro, oltre al palo e alla girata di Inglese).

Uno per parte i pali. Poi ci sarebbe un gol annullato a noi e un fallo di mano loro, in area,  giudicato non punibile.

Corner a nostro favore (10 a 2), mentre i passaggi riusciti a noi sono oltre il doppio di quelli precisi per loro (476 a 230).

Anche l’accuratezza dei passaggi è nettamente a nostro favore.

Questi ultimi due dati significano poco, perché è ovvio che se si fanno tanti passaggetti si tiene di più la palla e si sbaglia di meno.

Però complessivamente sembra che tutti i dati citati dimostrino un tendenziale miglioramento rispetto alla sterilità offensiva evidenziata nelle recenti prestazioni.

Abbiamo ancora corso leggermente più di loro (km 108 a 106) alla stessa velocità.

A livello individuale, Lautaro (in poco tempo) e Radja hanno tirato in porta più di tutti, Brozo e Radja sono stati gli autori degli unici 2 assist del match, mentre Inglese, Gervinho, Icardi, Lautaro, Radja e Perisic hanno avuto il maggior numero di occasioni.

Alves ha recuperato più palle (6), seguito da Kucka (5), D’Ambrosio, Brozo, e Asa (4).

Icardi invece ha perso più palle (8), davanti a Gagliolo(4).

Vecino e Biabiany sono stati i più fallosi e Vecino è anche il giocatore che ha percorso più km in velocità, davanti a Brozo, mentre Cédric ha tenuto la maggior velocità media (8.5 km/h contro gli 8 di Vecino). Infine  Gervinho è stato il più veloce nello spunto puro (32,3 km/h contro i 31,4 di Brozo).

Insomma si tratta di dati che sembrano evidenziare una condizione psicofisica non così negativa come si poteva temere prima del match.

Naturalmente adesso serve una conferma e avremo subito una difficoltà in più, causata dall’impegno infrasettimanale col Rapid.

Le pagelle


Handa 6.5: una sola parata, dicono le statistiche. Sinceramente non ricordo neppure quella, se si intende un intervento degno di questo nome.

Il voto è relativo, quindi, all’impressione di sicurezza che ha fornito.

D'Ambro 6.5: purtroppo ci si deve ripetere. C’è chi lo vuole distruggere (con che vantaggio per il conseguimento dei nostri obiettivi stagionali, non saprei) e chi, mosca bianca come me, ritiene che sia sempre un giocatore di affidamento, pur con i limiti tecnici che tutti riconosciamo. 

Però io non lo cambierei con nessun terzino destro in Italia, esclusi quelli delle squadre che ci precedono (tranne forse Florenzi e, se è davvero tornato al top, Conti). 

Ieri ha destato scandalo un suo errore nel cross, secondo me per una valutazione da incompetenti perché lui è solo arrivato in ritardo e quindi ha inevitabilmente colpito di esterno, quasi mancando l’impatto; e per un paio di appoggi sbagliati. Però ha spinto, ha quasi segnato un gol importante, ha crossato la palla finita sul braccio di Bastoni e ha preso le misure a Gervinho fino a farlo scomparire o a costringerlo a cambiare fascia. Anche in occasione del suo palo, Gervinho ha saltato netto Vecino, non D’Ambro che anzi dalla posizione centrale è andato a chiudere riuscendo in qualche modo a sporcare il tiro dell’avversario.

Anche a me piacerebbe trovarne a fine stagione uno migliore, ma per ora non partecipo alla caccia all’untore.

de Vrji 6.5:  partita, come al solito, di grande sostanza e personalità.

Con la palla nei piedi dà grande sicurezza, nel contrasto, a terra o alto, la spunta quasi sempre contro chiunque.

Skriniar 7: partita esemplare, come quasi sempre.

Sbaglierò, ma a me interessa più questo che il rinnovo del contratto firmato senza clamori e a quel che si sa a cifre modeste per il suo valore. Io mi interesso di calcio, non di marketing o di transazioni finanziarie.

Asa 6+: prestazione più che sufficiente anche se il Parma sembra aver individuato dalla sua parte il punto debole, se è vero che metà degli attacchi sono stati portati da destra (dei ducali) e solo metà da centro e da sinistra. Più che discreto anche nel disimpegno e nella costruzione, anche se gli manca la…garra charrua di D’Ambro.

Vecino 7- : prestazione nettamente migliore rispetto alle sue ultime uscite. È stato molto più mobile, persino più rapido, si è buttato più spesso in area, ha concluso con un bel tiro a giro, ma purtroppo ha fallito la più facile occasione, a un metro dalla porta.

Brozo 7.5: ho letto valutazioni solo discrete della sua prestazione, che per me è stata mostruosa per qualità e quantità. Sempre lucido nell’impostare, rapido e leggero nella corsa, il che gli permette di arrivare sempre dove serve e quando serve. Magnifica la sua conclusione sul palo. 

Personalmente blinderei lui, con una clausola altissima.

JM 6+: molto più vivace e partecipe del solito sia in fase di recupero sia nella costruzione. Chiaro che non gli si può chiedere di essere un guerriero e neppure di avere una presenza determinate in fare conclusiva, ma quando si esprime in questo modo riesce a fornire un discreto contributo alla squadra.

Radja 7: se la prova di ieri è l’inizio di una ascesa che proseguirà in modo lineare, potremo aspettarci un finale di stagione con parecchie soddisfazioni.

Secondo me, pur non essendo ancora al top ha mostrato che il suo acquisto, in condizioni normali, può veramente produrre un salto di qualità, perché oltre agli ‘strappi’ di spallettiana memoria, è potente nei contrasti, ottimo con i piedi vede il gioco e sente la porta.

Preghiamo che non abbia… ricadute.

Perisic 7: buonissima prestazione. Ivan dimostra di essere un uomo vero, un atleta serio (oltre che capace, ma questo si sapeva). Gli manca la fantasia nel dribbling, per cui risulta spesso prevedibile (che non sempre significa controllabile) con la sua finta all’interno e il doppio passo per cercare il fondo. Molto più efficace quando si accentra, come in occasione della palla riconquista da cui è nato il gol. 

Esemplare come sempre la generosità nei recuperi

Icardi  6 : ha sbagliato tantissimo, non sarò certo io a negarlo per partito preso.

La situazione personale (anche nel senso che quando non segna per qualche partita diventa un bersaglio come un Candreva o un D’Ambrosio qualunque, perché i 110 gol vengono rapidamente dimenticati).

Eppure secondo me uno che segna, ad esempio, il gol al Tottenham (e che gol!) e il gol al Milan nel recupero, va sostenuto e incoraggiato anziché deprimerlo come se fosse un incapace.

Il mondo è bello perché è vario.

Come per D’ambro anche a me piacerebbe uno che segni i suoi gol (mediamente) e che in più sia bravissimo nel far giocare la squadra.

Per il momento mi accontento di un’impressione secondo la quale al di là di qualche errore di troppo imputabile anche al nervosismo – non per il contratto, ma perché una punta quando non segna perde serenità, ha dato qualche segno di ritrovarsi

(Lautaro 7+: ho sempre detto che lui ha colpi straordinari e che, pur dovendo ancora crescere, è già giocatore importante, con la prospettiva di diventare fondamentale.

Chi odia Icardi probabilmente lo vorrebbe vedere in campo al suo posto sin dal primo minuto.

Io sono convinto che la sua gestione curata da Spalletti e credo dalla società, sia la più ragionevole e proficua.

Adesso, con la ripresa della coppa Uefa le sue occasioni  potranno avere maggior continuità.)

Spalletti 7: vince una partita difficilissima in condizioni estreme, allora il rumore dei nemici si scatena sulle sue… parole. 

La mia speranza è che d’ora in poi gli avversari siano costretti a criticarlo solo per quelle, nell’impossibilità di criticarlo per i risultati inadeguati (complessivamente).

Luciano Da Vite

69 commenti:

  1. Ga ber10 febbraio 2019 23:16

    I tifosi dell'Inter, a differenza ad esempio di chi all'Inter ci lavora, mettono sempre al primo posto la squadra; anche e soprattutto rispetto alle proprie posizioni, le quali vengono onestamente e prontamente messe in discussione. Perché nessuna opinione è più grande dell'Inter (quasi cit.).

    L'Inter acquista Skriniar e Skriniar fa una ottima stagione. I complimenti vanno al ragazzo, nessun cenno ad Ausilio e alla società in un mercato in cui difensori più scarsi vanno via per 40 mln circa.

    Quando si comincia a parlare di de Vrij si possono leggere tantissimi elogi per l'Inter, desiderosa di tornare competitiva... ah no. Cominciano i primi mugugni: sicuramente verrà ceduto Skriniar, Suning out, Ausilio out.

    Skriniar rimane (i commenti detti con "fermezza" e coraggio (sic!!!) si perdono nell'oblio), si conferma ai livelli della stagione precedente e dopo un anno e mezzo da leader incontrastato si tratta il rinnovo del contratto. In un primo momento si legge qualche critica perché, secondo le voci, la prima offerta era bassa e non poteva guadagnare meno di un tot ("diamogli quello che vuole e che merita, ché al momento guadagna meno di Ranocchia!").

    In realtà poi le cose procedono e sembra si possa arrivare a una conclusione tranquilla, accontentando entrambe le parti. Nessuna considerazione sul significato di ciò (non che sia necessario in senso assoluto, ma in un contesto in cui siccome un aggregatore riporta un titolo de La Gazzetta o di Sportmediaset (prostituzione intellettuale, sei tu?) su possibili interessi di altre squadre, allora Suning non vuole il bene dell'Inter e la dirigenza non capisce nulla, sarebbe sì necessario): sul fatto cioè che se uno dei migliori difensori in Europa, soprattutto considerando la giovane età, ha il desiderio di rimanere all'Inter, nonostante l'interesse di squadre con cui al momento non possiamo competere, qualcosa di buono sarà stato fatto.

    No, è il pretesto per attaccare altre parti dell'Inter. Il capitano che se ne frega e pensa solo ai soldi, l'allenatore... che ci manca solo lui a creare polemiche, pensasse al campo che non azzecca un cambio dalla preseason 2017/2018!, il nuovo amministratore che non è evidentemente (sic!) in grado di gestire alcune vicende come ci si aspettava.

    Chissà, forse non è un caso che la notte più bella abbiamo assistito alle lacrime di Mou e ai dubbi di Milito sul rinnovo perché ha tante offerte importanti...
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    Fabio Frigiola10 febbraio 2019 23:41

    Sinceramente, sarò' limitato, ma non ho capito nulla del discorso..
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    Fabio Frigiola11 febbraio 2019 00:13

    Visto anche oggi de paul...male male. Involuto e in condizioni atletiche non eccellenti.
    Su barella rimango sulle mie posizioni, giocatore discreto nulla piu, senza un vero ruolo.

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  2. Visto invece un centrocampista formidabile: Julian Brandt

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    1. Nel leverkusen... Giocatore pazzesco, per intelligenza e qualità'.
      Ma li c è anche bellarabi, bayley... A noi andrebbero bene tutti e tre...

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  3. E nella stessa squadra un prospetto da urlo Kai Havertz mentre delude un po' Leon Bailey

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    1. Pero bailey ha potenzialità formidabili. Fisicamente e mostruoso.

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  4. Beh...per quanto riguarda le pagelle di luciano... D'ambrosio 6,5 icardi 6.
    Semvrano i voti di Sanremo...molto "politici"

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    1. nessun voto politico, naturalmente. Il 6.5 di D'Ambro è meritatissimo perché da terzino ha neutralizzato uno dei migliori giocatori del campionato (chiedere alla difesa della juve...) e anche quando Gervinho era affidato a vicino lui è rientrato e gli ha deviato la conclusione di quel tanto necessario. Poi gervinho ha preferito cercare fortuna altrove. In fase di spinta è uno di quelli che ci ha creduto di più, ha segnato un gol discutibilmente annullato dal var e ha visto un cross respinto col braccio, sul primo palo. ovvio, se io fossi un cultore dell'estetica pura o dei giochi da circo equestre il voto non sarebbe stato lo stesso. invece sono un appassionato di uno sport per atleti veri, grintosi potenti e coraggiosi e quindi gli ho dato 6.5 per il rendimento. Avesse avuto anche i piedi raffinati avrebbe preso 8 o 9.
      Per Icardi c'è come si faceva a scuola, un pizzico di incoraggiamento, perché mi è sembrato i lieive ripresa, se pur ancora frastornato dal nervosismo per il lungo digiuno di gol (proprio come accade a tutti i goleador)

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    2. Per me d'ambrosio nel primo tempo ha sbagliato ogni passaggio offensivo, ne avevo contati almeno sei. Sul gol annullato è riuscito a non colpire di testa un pallome completamente solo, sul rigore inesistente di bastoni (tocca col fianco) ha sbagliato l'ennesimo cross, colpendo l avversario.
      Non ha MAI fermato gervinho, ma semplicemente gervinho non è mai stato servito...
      Non solo neanche convinto che abbia deviato il tiro di gervinho. Partita da 5.
      Icardi ha sbagliato praticamente tutto per tutta la partita. Se questo vuol dire essere in ripresa... Partita da 4.

      Ripeto. Voti politici, per continuare a portar acqua alle proprie tesi

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  5. Bailey ha potenzialita' elevatissime, pero' bisogna vedere cos'ha in testa, per ora segna troppo poco. D'altro canto se c'e' una scommessa da fare, e' lui. Anzi, era da fare mentre stava ancora in Belgio.

    Brandt e' forte, ma segna pochino pure lui.

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  6. L'anno prossimo Suning dovrebbe dimostrarci se pensa in grande o almeno sul serio. Ecco, questo Havertz andrebbe preso, noi ci siamo, ci facciamo sotto?

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    1. Premessa maggiore: in assenza dei proventi dagli sponsor (dimostrato)gli acquisti dei giocatori di livello passano esclusivamente dalle plusvalenze e dagli introiti champions
      Premessa minore: gli introiti champions servono a pagare i rinnovi dei giocatori con maggior mercato e i riscatti
      Conclusione: senza plusvalenze importanti (skriniar, de vrij,icardi) non ci saranno acquisti
      P.s. Marotta sa vendere bene: la speranza é riuscire a farlo reinvestendo senza perderci. In altre parole, nuovo mercato di passione.

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    2. sergio insider in Cina, addirittura...

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    3. Gli sponsor sembra abbian pagato...notizia di 2 gg fa..

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  7. Io prima di pensare a Rakitic (che certamente vorrei) cercherei di non perdermi Hector Herrera a zero...

    #centrocampo

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    1. Rakitic non entusiasma neppure me. Ma H. Herrera neppure. Poi se mi dite che sono meglio di gaglia, ok.

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  8. A parte qualche segnale positivo che la squadra ha indiscutibilmente mandato, mi preoccupa la concorrenza.... il milan e l'atalanta soprattutto.... e vincono anche le romane

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  9. Confermato nostro interesse (si dice molto concreto) per il poco famoso ma dicesi talentuosissimo Marc Roca dell' Espanyol. Di seguito il link.

    https://www.fcinternews.it/esclusive/fcin-inter-tentativo-concreto-per-marc-roca-clausola-da-40-milioni-ma-l-espanyol-potrebbe-negoziare-300083

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  10. In effetti, rakitic non mi pare quel leader carismatico di cui forse necessitiamo. Continuo a preferire Modric

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    1. cominciamo col prendere giocatori di una superiore caratura tecnica, poi al carisma ci pensiamo dopo. modric e' del 85, rakitic del 88.

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  11. Rakitic sarebbe un investimento sensato considerando l età 31 contro i 34 di Modric e costi (ingaggio e cartellino più alla nostra portata). Certo sono due giocatori diversi ma sarebbe cmq un upgrade incredibile rispetto ai centrocampisti attuali Brozo e Naingollan esclusi. Havertz credo sia destinato ad una carriera luminosa e sarà presto oggetto di attenzioni dei top team e quindi fuori portata per noi

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  12. Marc Roca è un play basso alla spagnola molto interessante ma non so se è il tipo di giocatore che fa per noi,considerando che quella posizione è ormai occupata da Brozovic.

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    1. Tantissime squadre europee di vertice non si fanno problemi a schierare due ''play'' contemporaneamente, purche' siano dinamici e facciano le due fasi. Anzi, e' un vantaggio perche' hai piu' fonti di gioco, fai piu' possesso e gli avversari fanno piu' fatica a bloccare entrambi.

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    2. Anche qui concordo: se i due play corrono e contrastano, vanno benissimo

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  13. Luciano posso anche capire il 6,5 a D ambrosio secondo il modo in cui intendi il calcio e considerando le caratteristiche del giocatore, ma il 7 a Vecino faccio davvero fatica a comprenderlo. Mi aspetto sempre che mi stupisca o che si liberi finalmente e ci faccia vedere il suo potenziale ma rimango puntualmente deluso. Gli manca sempre qualcosa... Spero mi possa smentire quanto prima

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    1. A vecino ho dato 7-. Potevo dargli anche 6.5, ma mi è sembrato molto più vivace del solito, sia nei rientri sia in qualche progressione, sia nella giusta 'cattiveria' in alcuni falli strategici

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  14. Io mi trovo con i giudizi. Sul mercato in questo momento non mi esprimo. Cioè, è sempre interessante parlarne, ma in questo momento mi entusiasma poco come argomento. Il campionato si è confermato difficile, lavorino sotto traccia come l'anno scorso, gli acquisti "anticipati" di de vrij, asa, lautaro si sono rivelati azzeccati.

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    1. Asamoah sinceramente mica tanto.

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    2. be' dai, non sarà una soluzione definitva, ma a parametro zero ilsuo l'ha fatto

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    3. Alla fine ha giocato praticamente sempre. Un titolare a zero è comunque un buon colpo.

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  15. Sergio il tuo ragionamento sillogico non è supportato dai fatti e denota una visione perennemente pessimistica di tutto ciò che riguarda il mondo Inter.

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  16. luciano, mi sono perso i report sulle giovanili?

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    1. No, ci sto lavorando, ma ho avuto una ricaduta dolorosa e non posso stare a lungo seduto al computer

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    2. Ah, ok, mi dispiace. Speriamo piu' tardi.

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  17. ecco, infine, la domandona...

    dovessimo vendere icardi per i famosi 110 mil., chi prendereste?

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    1. Fino a pochi giorni fa avrei detto Piatek,ci sono pochi centravanti emergenti tipo Werner del Lipsia ma i costi sarebbero cmq elevati 60 70 mln almeno. Il mercato offre poco. . Ci si potrebbe affidare ad un buon centravanti tipo Zapata o Immobile e potenziare tremendamente centrocampo e fasce con giocatori dalla tecnica eccezionale e da allunghi fulminanti tipo Pepe del Lilla

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    2. N.pepe piu zapata.
      Bayley più milik
      Martial piu zapata
      Sancho piu inglese
      Solo Hazard.

      Tutti considerando come lautaro punta centrale titolare. Quindi grosso investimento sull'esterno

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    3. Al di la' dei discorsi sulla qualita' rimane la questione fattibilita' cioe' volonta' del giocatore + prezzo del cartellino. Giusto oggi ho letto da qualche parte che il Benfica chiede 110 milioni per Joao Felix e che in pole c'e' il Wolverhampton!!!

      p.s. soluzione numero 2 potrebbe essere interessante

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    4. riuscire a strappare hudson-odoi al chelsea e bayern non sarebbe per niente male!!!

      hazard va al real, sancho da solo costa un centinaio di milioni, milik difficilmente te lo danno, martial si e' ritrovato con OGS...

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    5. Infatti con sancho jo messo il poco costoso inglese

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  18. Va bene Zapata, ma si dovrebbe prendere anche il preparatore dell'Atalanta (prima alla juve) per evitare incomprensibili cali di rendimento

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  19. Chiuso il post sulle giovanili, ma ora devo oscire. Al ritrono rileggo e invio

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  20. non riesco a capire Paquetá
    il tocco palla è splendido ma non riesco a capire se è tutto fumo o c'è di più..
    secondo voi??

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    1. Secondo me entro due anni sarà uno dei migliori centrocampisti in circolazione.
      Attualmente sbaglia ancora molte scelte, ma il talento c'è e mi pare uno che lavora su di sé

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    2. Secondo me promette più del giovane Kaka. Poi potrebbe non superarlo ma il livello è quello: lo scopritore di entrambi é lo stesso, Leonardo. Comunque visione eccelsa può mettere la palla dove vuole, un icardi con lui segnerebbe il doppio

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    3. Kaka mi pareva più veloce e potente.

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    4. Si kaka meglio in progressione ma paqueta ha visione di gioco e tecnica sullo stretto per me superiori

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    5. Sergio, Paqueta a Kaka può portare gli scarpini come un umile paggetto...possibile che il tempo sia in grado di cancellare dalla nostra memoria così facilmente il valore (inteso come "rendimento in campo") di un giocatore?
      Ricordo quelli che vomitavano di tutto su un giocatore come Cambiasso.....dico Cambiasso, uno dei centrocampisti più intelligenti che abbia mai visto giocare.

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    6. Cambiasso e Kakà eccezionali nella loro essenzialità.

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    7. Kaka era piu veloce piu decisivo in zona gol e piu verticale nella conduzione di palla.
      Paqueta ha piu tecnica fine a se stessa e rallenta enormemente il gioco, è piu forte di testa.

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  21. Interessante la intervista a paratici. Mi par di capire che abbia usato cr7 per esautorare Marotta. Dirigenti rampanti al motto di stai sereno Roba da juve

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    1. Poi ovviamente la frase “prendiamo icardi e scateniamo un casino" racconta un mondo

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  22. io al milan invidio due cose:

    il fatto che piu' spesso di noi peschino brasiliani forti e il fatto che ultimamente lancino con successo giovani dalla primavera nonostante la nostra sia quasi sempre molto piu' forte...

    valietti non gioca nemmeno in B.... calabria da loro gioca, dimarco noi l'abbiamo spedito a sion

    c'e' qualcosa da rivedere...

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  23. Il milan ha il coraggio di provarci e di insistere....questa cosa a noi manca.
    Ricordo quante se ne disse quando venne schierato il giovane Maldini, loro ci credevano e hanno insistito partita dopo partita....giocando a volte bene, altre male....chi poteva dire cosa sarebbe diventato all'epoca?
    Io nutro la convinzione che alcuni nostri giovani oggi avrebbero una carriera più importante diversa da quella attuale se solo avessimo insistito un po' più a lungo...se gli avessimo dato fiducia.
    Certo che la colpa non è dell'allenatore, se punti al quarto posto immediato e la tua rosa ha lacune evidenti, alcune scelte sono forzate....per non parlare della proverbiale e certosina pazienza del nostro pubblico con i giovani o gli esordienti in generale.

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    1. Non sono assolutamente d'accordo con Daniele, ma non è una novità.
      I giovani che abbaimo ceduto se non si sonoa ffermati nelle squadre 'minori' dove avevano più possibilità di giocare, o se si sono affermati discretamente solo a 25 anni (Benassi, Ducan...) non potevano restare all'Inter per anni in attesa di vedere se crescevano. L'unico errore è stato Zaniolo, ma ci siamo stati costretti, per motivi spiegati più volte.
      Il Milan crede ai giovani, così tanto che avendo Cutrone, prima gli ha messo davanti Higuain, poi uno anche più forte. Certo che quando lottava per l'ottavo-non posto e berlusconi non voleva più spendere per il calcio, poteva rischiare qualcosa in più

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  24. io sostanzialmente condividevo il ragionamento di luciano: i giovani giocano quando meritano, altrimenti stanno in panca o vanno via. chi gioca gioca perche' rappresenta la miglior scelta possibile in quel momento, non perche' uno abbia coraggio o meno. ''non e' che uno e' bravo perche' gioca, ma gioca perche' e' bravo''

    eppure ultimamente ho dei dubbi...

    forse era meglio ad esempio trattenere emmers (che avrebbe avuto qualche occasione) che mandarlo in B a giocare coi fabbrimedianacci della provincia in una societa' che ha pochi interessi a valorizzarlo...

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  25. Ricevuto Luciano, cerco di pubblicarlo in giornata.

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  26. Il milan ha lanciato donnarumma, perché si sapeva e si sa che è un talento enorme.
    Per il resto lancia giovani perché i titolari sono più scarsi dei nostri...e perché sono una squadra che in questi anni si e' dimostrata inferiore a noi.

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    1. In una squadra piu scarsa è piu facile abbiano posto i giovani.

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  27. Moooolto ibteressanti le parole di biasin, solitamente ben informato delle questioni societarie nerazzurre, e di mercato.

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    1. Si. Conferma che il mercato sarà autofinanziato dalla grande cessione e dagli eventuali proventi champions. Interessanti fino a un certo punto....vada per il sacrificio di icardi ma per giocatori di medio valore come barella e per i riscatti di Napolitano sarà necessaria la cessione anche di uno tra skriniar e de vrij. Mi sembra di capire che biasin distingua tuning da Juve e Milan proprio su questa strategia: il cuore sono le plusvalenze

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    2. Biasin ha parlato di una grande cessione e di movimenti importanti in entrata, non di grandi cessioni e basta. Dopotutto anche la Juve ed il Milan vendono pure per potersi rinforzare. Questo non vuol dire che smantelleremo l ossatura della Squadra

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  28. Nuovo post: https://fratellidelmondo.blogspot.com/2019/02/giovanili-inter-piu-il-nero-che-lazzurro.html

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