martedì 12 settembre 2017

La mano che dà speranza: Inter - Spal 2-0

'Si vede tutto il contributo del nuovo mister nell'organizzazione di gioco' dell'Inter che vince contro la Spal con il risultato di due reti a zero. Nella foto (fonte: calciomercato.com) Ivan Perisic esulta dopo aver realizzato il secondo - spettacolare - goal della partita.

La mano della speranza è quella di Spalletti.

Secondo me si vede tutto il contributo del nuovo mister nell'organizzazione di gioco e di conseguenza nei numeri positivi, per quanto provvisori e ingannevoli, della nuova classifica.

Si vedono anche i problemi che conoscevamo e che non possono essere scomparsi per un tocco di bacchetta magica che nessun allenatore possiede.

Ma il compito di un allenatore è ‘solo’ realizzare il massimo con l'organico di cui dispone e indicare le linee di rafforzamento necessarie per progredire ancora.

Intanto i numeri, che – lo ripeto – a questo punto vogliono dire davvero poco – ci sorridono.

La Lazio è a 2 punti, il Milan e la Roma (ammesso che vinca a Genova) a 3, la Viola a 6. Nessuno ci sta davanti.

Partenza migliore non si poteva immaginare.

Aldilà del risultato la partita con la Spal ha confermato gli elementi positivi già intravisti e nel contempo ha evidenziato le problematiche ancora aperte.

Soprattutto ci ha detto una cosa: liberissimo un tifoso di fare voli pindarici, di dire “li asfalteremo tutti”, o “vinceremo sempre perché di lassù Peppino e Giacinto ci proteggono”.

L'importante è che non lo credano la società, i tecnici, i giocatori.

Giocheremo altre 35 battaglie, tutte dall'esito incerto, anche quelle contro le derelitte della classifica.

La lezione della Spal a questo proposito è stata significativa.

Tutte le squadre di Serie A hanno un livello tattico atletico e agonistico di primissimo valore.

E questa nel calcio è la base, bisogna capirlo. Se non hai questo davvero chiunque ti sconfigge.

Se hai queste caratteristiche, puoi reggere con chiunque e quando perdi, lo fai perché a parità o quasi di doti agonistiche l'avversario ha qualche giocatore con un colpo in più.

Quasi nessuna partita ti consente di passeggiare in campo. Di solito  sono tiratissime e se sbagli un paio di conclusioni agevoli ma costruite con fatica, puoi venire intrappolato anche da una buona Spal.

L'Inter ha faticato sin quasi al 90' per assicurarsi la vittoria, dopo il vantaggio su rigore (scaturito però da un'azione decisa dalla superiore classe di un paio di nostri elementi).

E poi l'ha messa in cassaforte con un colpo di un altro fuoriclasse.

Nel corso dei 90' abbiamo avuto altre occasioni per concretizzare. Ma se i loro attaccanti fossero stati più precisi, anche loro avrebbero potuto pareggiare.

La Spal con giocatori sconosciuti al grande palcoscenico o con qualche riciclato di modeste aspettative ha tenuto il match aperto sino alla fine contro un'Inter concentratissima e nella quale tutti si aiutavano (cioè davano il massimo “collettivamente”).

Il monito che ci viene è questo: nulla sembra impossibile, nulla però è scontato.

Lo spreco di energie, soprattutto mentali, sarà enorme e la rosa al momento non è del tutto tranquillizzante, né sul piano numerico, né su quello qualitativo.

I dati positivi emersi sino ad ora secondo me sono:

  1. Abbiamo un gruppo di una quindicina di giocatori qualitativamente apprezzabili
  2. Abbiamo un allenatore capace verosimilmente di trarne il massimo rendimento.
  3. Abbiamo un'organizzazione di gioco e un equilibrio apprezzabili, che però richiedono il sacrificio continuato di tutti e di qualcuno in particolare (quanto potrà resistere Perisic, sui livelli di corsa e applicazione mostrati ieri?).

Se però guardiamo non dico la juve, ma il Napoli e la stessa Lazio (sospendo il giudizio su Roma e Milan, che hanno a mio parere potenzialità ma problemi di cambiamento, l'una del “manico” l'altra di molti giocatori), vediamo che il loro equilibrio è, come dire, più consolidato.

Vuol dire, sempre secondo me, che la costruzione delle squadre negli anni, gradualmente, ha consentito di trovare un equilibrio e un'organizzazione di gioco ottimale.

I movimenti sono quasi ripetitivi, lo sforzo ripartito equamente. Inoltre tutte e tre le squadre a mio parere hanno un potenziale offensivo superiore al nostro.

Parlo di manovra, perché Icardi e Perisic a fine stagione, se tutto va normalmente, 35 gol li assicurano, ma dall'altra parte Dybala e Higuain, per esempio, sono affiancati da altri giocatori con vena realizzativa maggiore di quella dei Candreva, dei Joao, dei Brozo.

Le prospettive dunque sembrano buone, senza dubbio migliori di quanto si potesse pensare in estate.

Ma il percorso resta difficilissimo e lo affrontiamo con qualche carenza di organico che alla lunga potrebbe pesare.

Conviene non fidarsi delle lusinghe interessate delle PI e mantenere i piedi rigorosamente per terra.

Perché, lo ripeto, anche contro la Spal si sono visti problemi e difficoltà, pur in un contesto molto positivo.

La partita

Spalletti schiera l'undici che ci aspettavamo, con l'esordio di Dalbert e la sostituzione di Vecino, reduce da partite con le nazionali e da una trasvolata atlantica, con Gagliardini.

Joao viene schierato come trequartista.

Per il resto, tutto scontato.

La squadra mostra subito compattezza e aggressività, indice di buona salute e di convinzione.

I movimenti fondamentali mi sembrano quelli dei due esterni offensivi. Perisic e Candreva si sacrificano in un lavoro davvero impegnativo.

Oltre a sostenere… istituzionalmente la manovra d'attacco si sprecano moltissimo in copertura.

Sul lato destro della difesa non corriamo pericoli, ma a sinistra Dalbert deve vedersela con il velocissimo Lazzari e perde qualche duello.

Almeno un paio di volte Lazzari lo supera in velocità e dalla linea di fondo rimette palle pericolosissime.

Dalbert comunque in altre occasioni lo frena e non disdegna di attaccarlo. Quando Lazzari gli va via, lui gli concede solo le linee esterne.

Su quella fascia dovrebbe rientrare a protezione Joao e ho ancora negli occhi un suo recupero incredibile, dopo una corsa di 60 metri, proprio su Lazzari.

Joao dà tutto, ma rincorrere gli avversari con continuità non è il suo forte.

Perisic allora prende le leve del comando e rientra profondamente e con continuità.

Ma salgono anche il suo terzino e l'uomo di Joao.

Così sui cambi di gioco accade che ci sia spesso sulla destra del loro attacco una temporanea superiorità numerica, fonte di potenziali pericoli.

Questione di automatismi da regolare.

Dall'altra parte, grazie alla migliore disposizione difensiva di D'Ambro, ai rientri di Candreva e al lavoro forsennato (anche troppo impetuoso) di Gaglia, le cose vanno meglio.

In fase di attacco le cose più interessanti, sempre a mio parere, consistono nei movimenti di Candreva che si sposta spesso verso l'interno a fare densità ma anche per aprire potenzialmente un corridoio per D'Ambro (quando ci sarà Cancelo questa soluzione potrà dare  frutti interessanti, anche se c'è sempre il rovescio della medaglia di una probabile minor saldezza difensiva).

L'accentramento (non continuo) di Candreva consente anche a Gaglia di spingersi in avanti con le spalle coperte  approfittando anche dei movimenti ad uscire di Icardi.

Non è un caso che proprio Gaglia arrivi pericolosamente al tiro due volte, che ci arrivi da posizione centrale anche Candreva e che Joao trovi lo spazio per l'inserimento decisivo che provocherà il fallo da rigore.

Poi qualche cross di Candreva non sarà stato impattato da nessuno: da qui la disapprovazione di una parte del tifo.

Ma un tecnico deve valutare non 2-3 giocate non riuscite, ma l'apporto complessivo dato alla dinamica di squadra.

Stessa cosa a mio parere vale per Icardi, che ha toccato poche palle, ma isolato là davanti con un modulo che questo prevede, ha cercato di favorire i compagni col suo movimento. E non dimentichiamo che, per esempio, Vecino è stato preservato dopo le fatiche transoceaniche, Maurito no.

Infine, sempre su Maurito è da considerare che secondo me i due centrali loro erano molto forti, praticamente imbattibili sulle palle alte.

L’Inter inizia subito forte, chiudendo gli avversari nella loro area e al 5’ Gagliardini sfiora il palo con gran tiro da fuori

Però gli spallini sono tonici e combattivi e su una ripartenza il primo pericolo lo portano loro.

Per fortuna la torsione di Paloschi, in ottima posizione, non è abbastanza violenta anche se ben indirizzata.

Poi la nostra supremazia porta a qualche occasione: ancora Gaglia da fuori, Joao che calcia debolmente dopo uno scambio con Perisic, il rigore su Joao e poi la conclusione di Maurito, violenta, che passa tra le gambe del portiere, ma viene smorzata dalle sue parti basse.

Dopo un’altra gran conclusione di Candreva dall’interno del campo, un finale da brividi, con Paloschi che sbaglia clamorosamente da ottima posizione e subito dopo un intervento ai limiti, in area, di Dalbert su Schiattarella.

Episodio importante perché Mora viene ammonito per proteste e all’inizio del secondo tempo viene graziato per un fallo da... arancione diretto.

Nel secondo tempo c’è la solita flessione e si vede un’Inter meno propositiva anche se la Spal deve in qualche modo scoprirsi di più.

Non ci sono grandi occasioni né da una parte né dall’altra, ad eccezione di un colpo di testa di Salamon che indirizza sul fondo di poco.

Il risultato resta in bilico perché la Spal ci prova con determinazione anche se con scarsa incisività.

Così è provvidenziale l’eurogol di Perisic che chiude la partita.

Da segnalare in seguito solo l’ingresso per me emozionante del Bona: lui dimostra subito che “l’antiquo valor non è ancor morto” si gira rapidissimo e da fuori area lascia partire una saetta che si spegne sul fondo di poco.

La partita ha detto abbastanza chiaramente che l’Inter è migliorata in alcune situazioni.

Per esempio il palleggio, per la presenza di un maggior numero di uomini che non litigano con il pallone.

Abbiamo avuto più possesso (57 a 43), ma non si è trattato di un possesso sterile, estetizzante.

Quando porti il pressing alto, gli avversari si stringono tutti dietro e tu devi far girar palla per cercare il varco propizio.

In questo…sport siamo sicuramente meglio dello scorso anno.

Il secondo elemento è costituito da alcuni accorgimenti tattici, che, uniti alla diversa qualità degli uomini, hanno consentito di riequilibrare la manovra offensiva.

Lo scorso anno il gioco era monocorde: record assoluto di cross e palla buttata in mezzo per il solo Icardi che miracoli non poteva farne.

Contro la Spal, ma anche nelle precedenti partite, le cose sono andate diversamente: gli attacchi centrali sono stati 16, uno in più degli attacchi sulle due fasce sommati.

Ovviamente gli attacchi centrali li fai soprattutto sulle ripartenze, quando non hai un ammasso di avversari davanti, ma anche nelle azioni sullo stretto se hai dei “piedi buoni”.

Sembra migliorata anche l’organizzazione difensiva. Sicuramente grande merito di Skriniar, ma anche del lavoro fatto dagli esterni e dallo stesso Joao, applaudito a scena aperta proprio quando ha recuperato dopo lunga rincorsa sul velocissimo Lazzari.

Tuttavia qui non siamo ancora a livello tranquillizzante (per grandi obiettivi, ovvio).

I dati sembrano dire il contrario perché parlano di una sola parata di Handa e di 8 tiri in porta contro uno.

Ma qui incide la qualità dei singoli: Salamon e almeno un paio di volte Paloschi hanno avuto la palla per far male. Se non hanno centrato neppure la porta, è solo colpa loro.

Incontreremo squadre, anche non di vertice, con attaccanti più incisivi ed efficaci.

Un altro aspetto su cui lavorare sono i cali di ritmo.

Quando l’intensità scema (secondo tempo) finiamo per subire l’iniziativa avversaria e per costruire troppo poco, anche in una partita in cui tutti gli indici numerici sono a nostro favore: occasioni, assist, palle riconquistate e palle perse), il risultato è rimasto in bilico fino quasi al termine.

Infine, se si sono visti confortanti progressi nella capacità di inserimento dei mediani, del trequartista e dell’esterno destro, si deve ammettere che i risultati possono e devono migliorare di molto.

E questo dovrà accadere senza ovviamente ripercuotersi sulla fase difensiva.

Il mister sta lavorando bene ma c’è ancora molto da fare (per fortuna! Significa che si può crescere) e poi la società dovrà aiutarlo.

Le prestazioni individuali

Handanovic: sull’unico tiro nella luce della porta c’è. Qualcuno lo ‘incolpa’ per aver passato a Dalbert una palla difficile, ma a me sembra che il terzino fosse in netto vantaggio e si sia un po’ addormentato. 6.5

D’Ambrosio: buonissima prestazione, di sostanza, come sempre. Non piacerà agli esteti e anche a me piacerebbero di più Maicon o Cafu giovani. Chiedergli raffinatezze di piede è pura crudeltà. 6.5

Skriniar: una roccia. Invalicabile. Chiude sul suo uomo e…su quelli dei compagni. In un’occasione pericolosa non esita a immolarsi. Colpito duro, mi entusiasma per come, ancora a terra, si agita dicendo alla panchina che no, non vuole uscire. A me pare buono anche con i piedi e ha un brevetto balistico importante. 8

Miranda: eravamo abituati al fatto che giocando vicino a Miranda migliorava anche l’altro centrale. Adesso sembra che sia Miranda a migliorare grazie alla copertura debordante fornita da Skriniar. Non scopriamo oggi che il brasiliano sa giocare a calcio, aveva bisogno di un surplus di fisicità. Sembra averlo trovato. 7

Dalbert: inizia con un po’ di timidezza, poi si rinfranca al punto che nel finale prende iniziative e arriva per due volte alla conclusione. In fase difensiva ha contro Lazzari che sulla progressione lascia sul posto quasi tutti in Italia. Lui lo fa almeno girare al largo, lasciandogli solo la corsia esterna (anche se due volte lo spallino raggiunge pericolosamente il fondo). Poi interviene in un paio di tackle vincenti e si rinfranca anche qui. A mente non ricordo iniziative pericolose di Lazzari nel secondo tempo. Lo giudicheremo tra qualche mese, ma per il momento sembra interessante. 6

Gagliardini: sembra che stia ritornando quello che ci aveva entusiasmato nelle prime uscite con i nostri colori. Aggressivo, tenace, onnipresente (è il giocatore che nella partita ha recuperato più palle, 7 contro le 5 di Skriniar), sostiene la manovra e va due volte al tiro pericolosamente. Abbiamo 3 soli centrali di metà campo: il suo recupero al top sarebbe fondamentale. 7

Borja Valero: nella nuova posizione si vede poco, nel senso che non fa giocate da trascinare all’entusiasmo, ma è essenziale, positivo, mentalmente di una spanna superiore e così arriva anche dove i mezzi fisici non glielo consentirebbero. Alla distanza viene sostituito. Credo che sia da preservare, viste anche le ristrettezze numeriche. 6.5

Candreva: a mio parere il miglior Candreva visto sino ad ora nell’Inter. Una grandissima mole di lavoro, grande utilità per la squadra, pochi errori e la capacità subito evidenziata di assolvere con profitto i nuovi compiti assegnatigli. 7

Joao Mario: sta facendo di tutto per diventare giocatore di sostanza, oltre che di qualità un po’ velleitarie. Si procura il rigore, va al tiro in precedenza con un’altra azione manovrata sullo stretto, si impegna anche nel correre... all’indietro. Se deve dannarsi nel doppio compito non ha ancora i 90’ e non sempre i rientri sono tempestivi. Ma se insiste ci arriverà. E per noi sarà un grande ‘acquisto’. 7

Perisic: un solo problema: quanto reggerà a questi ritmi? Faccio tutti gli scongiuri ma temo non tanto un calo di forma che prima o poi è naturale avvenga, quanto il fatto che  i suoi muscoli sono potenti e molto sollecitati. Per questo quando a un minuto dalla fine sul 2-0 l’ho visto impegnato in un recupero prodigioso l’ho… maledetto. Per uno che voleva andarsene… ora è un vero condottiero. Però, Ivan, ricorda che con tutto il rispetto, il tuo eventuale sostituto è… Eder. Bravo, ma si tratta di altra cosa. 8

Icardi: male anche oggi. Solo il gol e tre tiri in porta su tre palle ricevute. Speriamo continui la sua serie negativa, perché le sue realizzazioni stanno dando un contributo non indifferente alla nostra classifica. E se Joao si infila in area due volte, se Gaglia tira dal limite due volte, e Candreva una, un po’ (forse) è anche merito dei suoi movimenti. 7

Brozovic: la solita prestazione. Tanta corsa, tanta generosità tanto disordine e poco ragionamento. E’ un giocatore che fa arrabbiare perché potenzialmente potrebbe essere molto più decisivo. 6+

Vecino: contribuisce a dare equilibrio e linearità d’azione quando Borja non ne ha più. Sempre pienamente affidabile. sv

Eder: sv

Spalletti: il giudizio sul suo lavoro e sul come ha preparato la partita lo si evince già chiaramente dal complesso del post. Il difficile, anche per lui viene adesso. Ma anche la possibilità di stupirci. E non solo noi. 7.5

Luciano Da Vite

105 commenti:

  1. Martin, ti rispondo qui su Bastoni.

    Sicuramente il fatto faccia la spola tra primavera e prima squadra non è l'ideale. Però è effettivamente veramente ancora giovanissimo, penso che questa cosa fosse prevista. Non a caso il giocatore dovrebbe arrivare nel 2019... si è evidentemente previsto un percorso di crescita graduale: l'importante appunto è che continui a crescere. Del resto il vivaio degli orobici è un ambiente formativo positivo a quanto pare, quindi c'è da essere ottimisti.

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  2. Ho voluto aggiungere per la prima volta il video degli highlights della partita in calce al post. Non so se è un'idea che può piacere oppure no. Magari ci può stare: anche nei post di presentazione alla partita, si può aggiungere il video della conferenza stampa del mister ad esempio.

    Non aggiunge nulla di particolare, diciamo che è una cosa 'simpatica'.

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  3. Sui contenuti mi trovo con Luciano. Anche se io sono stato più 'positivo' nel leggere la gara. Nel senso che ho avuto la sensazione di averla comunque in pugno già subito dopo il vantaggio e nonostante il calo fisico. Ma condivido sul fatto che sia stata una partita 'faticata'. Però non abbiamo mai rischiato di perderla secondo me: sostanzialmente ce l'abbiamo sempre avuta in pugno.

    Condivido i giudizi su Candreva e D'Ambrosio in particolare (degli altri abbiamo già parlato). Danilo stava molto bene fisicamente, Candreva determinante nei suoi movimenti. Forse un po' lezioso in un paio di occasioni... ma ottima partita.

    Chiaramente analisi tattica impeccabile e che rende perfettamente idea del gioco che vuole spalletti in mezzo al campo.

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  4. Questa settimana niente post sulle giovanili, dato che mi è stato possibile assistere in pratica solo a un tempo della Primavera, sul quale per altro ho ià riportato le mie impressioni.
    Aggiungerò quindi solo non sotto forma di post, qualche riferimento alle formazioni (oer altro già anticipate da kenneth) e dove è possibile le valutazioni di SeS per chi non potesse assumerle direttamente dal giornale.

    Nella giornata in cui Milan e Atalanta perdono nettamente e la stessa juve pareggia solo in casa contro il Bologna, il nostro successo contro una forte Udinese vale molto.
    Si deve però considerare che Milan e Bologna hanno affrontato due squadre sulla carta tra le candidate ai vertici della classifica, lo straordinario Sassuolo di Palmieri (si può considerare la squadra emiliana una sorta di nuova Atalanta, perché tutto il settore giovanile sotto la gida di palmieri è in costante crescita) e il Bologna che con gli allievi lo scorso anno ci ha fatto soffrire abbastanza.
    Come scriveva qualcuno il nuovo campionato (tutte squadre di serie A) sarà molto competitivo e possiamo aspettarci sorprese ad ogni giornata

    Ecco comunque le valutazioni individuali di SeS sulla partita della Primavera:

    Pissardo: 6.5 Quasi inoperoso

    Valietti: 7 Su e giù. Sforna un paio di cross molto interessanti
    Nolan: 6 Djolou prova a batterlo in velocità, non sempre regge
    Lombardoni: 6.5 il capitano infonde sicurezza (e coglie un palo, ndr)
    Sala: 6 Compitino sulla sinistra

    Emmers: 6.5 assist al bacio per il raddoppio di Rover
    Schirò: 7.5 Smista il gioco, recupera palloni. Vero leader come regista
    Danso: 6 muscoli e quantità. A volte impreciso nel fraseggio corto

    Zaniolo: 7.5 fantasia al potere. Forse troppo solista ma dà sempre lidea di creare pericoli

    Merola 6: irriconoscibile nel primo tempo. Suffienza per il gol
    Odgaard: 6.5. Il nuovo Pinamonti di vecchiCrea e sgomita, calcia poco in porta. Positivo
    Rover: 6.5 tre palloni utili, due errori e un gol. Prezioso

    Per una volta condicido il giudizio del giornale su quasi tutti e in particolare sulle prove davevro convoncenti di Valie, Schirò e Zaniolo.

    Non condivido il giudizio su Merola, autore di un gran primo tempo anche se sfortunato nelle conclusioni e neppure quello su Sala, che ha fatto ben altro oltre al compitino (questo sulla base di ciò che ho visto e che mi è stato riferito a proposito del secondo tempo)

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    1. Io non condivido il giudizio su Odgaard che a me è sembrato molto più che positivo. Ha difeso palla, fatto salire la squadra ed ha creato potenziali pericoli ogni volta che ha toccato la palla. Fatico a ricordare situazioni in cui il difensore gli ha tolto palla senza commettere fallo. A me è sembrato un passo avanti rispetto a tutti gli altri.

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    2. Luciano, una domanda stupida perché non penso affatto in verità che possa costituire un problema (anzi): pensi che Adorante possa eventualmente risentire della concorrenza con Odgaard? È una domanda stupida perché comunque fanno entrambi parte della squadra allo stesso modo. Volevo solo un tuo parere su questo eventuale 'dualismo' (tra virgolette).

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  5. Possono interessare a chi non li avesse letti i giudizi di mondoprimavera sui nostri giocatori entrati a a loro parere nella top 11 della giornata

    Intanto riassumo la formazione

    Matteo Zanchetta (chievo)

    Federico Valietti (inter)
    Riccardo Cargnelutti (roma)
    Fabrizio Brignani (bologna)

    Xian Emmers (inter)
    Andrea Ghion (sassuolo)
    Nicola Ghini (bologna)

    Nicolò Zaniolo (inter)

    Riccardo Sottil (fiorentina)
    Ciro Palmieri (napoli)
    Nicholas Pierini (sassuolo)

    ed ecco i giudizi sui nostri

    Federico Valietti (Inter) – Dopo un’estate da protagonista al piano superiore, il terzino destro classe ’99 si cala nel campionato Primavera con l’atteggiamento di chi vuole dimostrare di meritare davvero, presto o tardi che sia, una chance con i grandi. Gli esterni dell’Udinese sono avversari insidiosi, lui li neutralizza per poi spianare la corsia di competenza, facendosi trovare in costante appoggio in fase offensiva.
    Xian Emmers (Inter) – Come succede ormai da qualche mese a questa parte, mister Vecchi sguinzaglia il segugio belga per poi richiamarlo soltanto a partita finita, quando il contachilometri è scollinato abbondantemente oltre la doppia cifra. La sua capacità di essere uomo ovunque in mezzo al campo stupisce ogni volta di più, ma a certificare la sua crescita è la lucidità con la quale, nel finale del match, vola a imbeccare Rover per il 2-0 che chiude la partita.

    Nicolò Zaniolo (Inter) – L’attesa per vederlo all’opera è tanta sugli spalti di Interello, e il dieci nerazzurro ci mette del suo per brillare anche in una mattinata di pioggia battente. Dalla trequarti in su non c’è azione pericolosa dei padroni di casa che non passi attraverso i suoi piedi, con gli avversari che provano a arginarlo senza riuscirci, ad eccezione di Gasparini che con due grandi interventi gli nega la ciliegina del gol. Dominatore su tutta la linea, quasi uno spreco vederlo ancora in Primavera.


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  6. A mio parere dobbiamo lavorare molto sulla velocità del giro palla. Ancora mi paiono intimoriti.
    Anche con Ka Spal abbiamo subito almeno quattro imbucate potenzialmente pericolose. Finché c'è "fenomeno " paloschi te la cavi... (La mia ironia è data da quanto era stato pompato ai tempi rossoneri. Nulla contro il ragazzo ).

    Se Spalletti riuscirà a tirar fuori dai giocatori decisione è convinzione, avremo una bella squadra da terzo posto (Juve e Napoli mi paiono di altro livello. Soprattutto il Napoli ).

    P.s.: imbarazzante Bonucci.

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  7. Sulla Primavera sono sullo stesso giudizio di Luciano .
    Per quanto riguarda la prima squadra non sono d'accordo su Candreva e D'Ambrosio perché nel secondo tempo hanno pasticciato parecchio vado io vai tu . Mezzo voto in meno . Visto che copi le mie massime adesso mi dici il nome del giocatore del 2004 che può essere convocato in prima squadra .

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  8. Luciano, ma secondo te Zaniolo ha chance di aggregarsi alla prima squadra già dalla stagione in corso?

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  9. Buongiorno a Voi Tutti.
    Luciano ho visto in TV per la prima volta Schiro' . Ti dico che è un gran talento: piede e soprattutto cervello. Mi sembra migliore di Palazzi che pure è in serie B . In giro che si dice di lui?

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  10. Sicuramente molti di voi o quasi tutti lo avranno già letto comunque: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/03/il-top-player-della-settimana-oggi.html

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  11. ma Colidio può gia giocare in primavera???

    ormai leggo continuamente che fra i migliori c'e' sempre Emmers che prospettive potrebbe avere??

    un grazie al Manchester U.

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    1. beh fossero arrivati con una cifra ragionevole probabilmente si impaccava Perisic e si portava in Inghilterra..

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  12. Per me Zaniolo a Gennaio parte....(deve partire) per altri lidi : in primavera, avendo già assaggiato la "B" mi pare davvero sprecato

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  13. Credo che staino facendo un pensierino alla Youth league

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  14. Beati voi che siete contenti per l'eventuale partenza (anche in prestito) di uno bravo. A me dispiace sempre. Quelli bravi li terrei tutti, che maturino qui...Poi lo so che si deve giocare, ma....

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  15. Articolo molto interessante questo su Ultimo Uomo, in particolare trovo interessante le ultime parti con l'inserimento di Cancelo in prospettiva.
    http://www.ultimouomo.com/guida-allinter-201718/

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  16. Ancora qualche cenno alle altre formazioni giovanili impegnate nellultimo WE, per lo più tratto, per chi non lo avesse consultato, da SeS

    Under 17

    Si sono giocate poche partite del girone. L'Ataalanta ha vinto in casa 2-1 contro il Venezia, che incontreremo domenica prossima a Venezia.
    Sulla nostra partita, sospesa come si sa, il giornale attribuisce la rete a Fonseca e non a esposito (come mi avevano riferito testimoni oculari, perché io ero in arrivo da San Siro.

    Nella cronaca dei circa 45 minuti giocati il giornale parla di due belle occasioni (oltre al gol) per Esposito con ottimi interventi del portiere ospite

    Queste le pagelle:

    Pozzer: 6 mai impegnato

    Brigati : 6 ordinato
    Vaghi: 6.5 molto sicuro, dà fiducia
    Ntube: 6 qualche volta rischia troppo con il pallone tra i piedi
    Colombini: 6.5 salva il risultato con una chiusura su Bariol

    Gianelli: 7.5mezz'ala completa aiuta la difesa e regala colpi importanti in avanti
    Duse: 6 senza infamia e senza lode. Si muove bene in mezzo
    Cester: 7 bene quando porta palla e scarica sul compagno

    Mitrea: 7ha un bel passo tra le linee, dà fastidio alla difesa

    Esposito: 6.5 qualche buon tiro, ma a volte sbaglia la soluzione
    Fonseca: brevo a crederci sulla rete che porta al vantaggio

    Zanchetta: 6.5 può ritenersi soddisfatto epr la prestazione dei suoi

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  17. Per quanto concerne gli U16 ci sono solo la formazione e i voti (come sempre poco credibili quando la partita si gioca lontano da Milano)

    Stankovic 6

    Diaz 6 Sottini 6 Airoldi 6 Di marco 6

    Sangalli 6 Simic 5.5

    Barazzetta 7 Sangalli 6 Simic 5.5 Mirarchi6

    Wieser 5.5 Sakho 5

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  18. Ovviamente Sangalli e Simic sono stati ripetuti due volte: colpa del taglia e incolla.Sono scesi in campo anche Verzeni, feltrin, Bonfanti.
    A disposizione: Anane, Guedegbe Tinazzi Petito

    I due Geme (geme 1 e Geme 2) sono andati al Novara, come Tordini

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  19. LUCIANO quando inizia il campionato della squadra di Mirko Poropat(2006),penso esordienti,
    fammelo sapere e anche in quale campo giocano . Voglio visionarlo per vedere se per l'anno prossimo è pronto per giocare in Primavera. AMALA SEMPRE

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  20. "Ai nerazzurri manca qualche cosa. Se fossi nei panni di Spalletti darei un’occhiata a Nicola Zaniolo, classe ’99, alto 1.89 mt. Ho visto la partita della Primavera contro l’Udinese e mi ha fatto un’impressione straordinaria. Fisicamente e tecnicamente è un giocatore di un altro livello. Se fossi nel tecnico di Certaldo guarderei in casa." (Pistocchi dixit)

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  21. @wubster: Colidio fovrebbe arrivare a gennaio.

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  22. Magari ha ragione, Pistocchi. ma è facile essere grandi e coraggiosi quando non si hanno responsabilità e non si ha nulla da perdere.
    Spalletti conosce benissimo Zaniolo e quando sarà il momento lo lancerà

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    1. Luciano a quale calciatore affermato accosteresti zaniolo per caratteristiche? Come 'profilo' ovviamente. Non ti sto chiedendo a che livelli possa arrivare. Per il resto come te sono stracerto che Spalletti sappia tutto di tutti i nostri ragazzi. Perché è bravo, attentissimo nel suo lavoro e ha un grande staff. Senza considerare un riferimento come stefano Vecchi, una professionalità incredibile e su cui può contare sempre per un confronto.

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  23. Luciano, ma entrambi i figli di Stankovic sono portieri? Uno non l'avevamo svincolato?

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  24. Deki ha tre figli; il maggiore è un centrocampista, svincolato. Poi c'è il portiere, bravissimo, e infine il terzo che si dice sia molto bravo ma non so se è rimasto all'Accademia o è venuto all'Inter

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  25. Sono abbastanza d'accordo col post e il fatto che Luciano (che era tra quelli meno entusiasti per il mercato e meno ottimisti per il raggiungimento degli obiettivi - se così posso sintetizzare) sia più fiducioso rende più fiducioso anche me. Io sono moderatamente ottimista dal punto di vista tecnico (mi sembra ci siano le premesse quantomeno per non disperdere le potenzialità che abbiamo, e non è poco) ma soprattutto per quel che riguarda la struttura della società e i rapporti tra le varie componenti (in passato quando sul campo le cose non andavano bene si diceva tra l'altro che se il pesce puzza, lo fa partendo dalla testa): mi sembra che una situazione simile non ci sia davvero da otto-dieci anni (l'unica incognita per molti è rappresentata da Thohir, ma ricordo che l'unica volta che Zhang si espose a riguardo non sembrò intenzionato a modificare la composizione sociale).

    Tante volte vi sono stati ottimi periodi che hanno fatto illudere, ma sembra che gli avversari abbiano alcuni interrogativi e noi qualche certezza in più (d'altra parte sbaglierò ma mi sembra che il quinto posto rappresenterebbe un fallimento - anche se non mi piace usare queste parole così forti, soprattutto quando è inevitabile che qualcuna, vista la concorrenza, rimanga fuori - anche abbastanza clamoroso sia per il Milan che per la Roma: il Milan per il mercato e le intenzioni, la Roma perché ha scelto chi vendere, chi comprare, sia in campo, sia in panchina, che per quanto riguarda Monchi. Forse da un certo punto di vista farebbe più clamore un quinto posto del Milan o della Roma (che arriva sul podio dal 2014).

    Più che la coperta corta in difesa mi dispiace non avere qualche freccia in più in attacco.

    A Luciano e a chiunque voglia e sia in grado di rispondere vorrei chiedere un parere su Di Francesco. Al momento non è un grandissimo allenatore ma ha idee ulteriori, interessanti e originali rispetto a "baricentro alto e alta intensità"? Perché una differenza netta rispetto a Spalletti potrebbe davvero fare la differenza in positivo per noi, nonostante i grandi giocatori che continuano ad esserci nella Roma.

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    1. Ho visto la Roma solo contro di noi e francamente lì ho trovati con pochissime idee e carichi di potenziale male utilizzato. Non ho una grande opinione di di Francesco. Mi sembra molto monocorde ma potrebbe stupire. Anche se Roma è una piazza che scotta e se becca degli scivoloni poi diventa difficile. Come ci auguriamo, diciamolo, senza volergliele tirare.

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    2. Nelle interviste dopo la gara con noi ha parlato (quasi) esclusivamente di sfortuna e posso capire che fosse amareggiato ma se una squadra subisce tre gol e li subisce in casa non è MAI un buon segno. Spalletti ha ammesso di aver avuto fortuna e mi sembra l'atteggiamento di chi ha più consapevolezza del lavoro fatto dalla squadra. Ieri ha detto che era importante non perdere perché la squadra può crescere. Vero, ma se vuoi davvero passare il girone o comunque giocartelo, in casa con una delle due che ti precedono devi intanto provare a vincere. Non voglio condannarlo ma qualche dubbio sul fatto che raggiungerà gli obiettivi mi viene...

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  26. Un saluto a tutti, il tempo per commentare non lo trovo mai ma vi leggo sempre :)

    Avanti così, forza Inter!

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    1. Ciao, leggevo sempre le tue rassicurazioni misteriose sui grandi acquisti dell'Inter. Sappiamo che c'è stato uno step per motivi di politica interna cinese ma quali erano le tue informazioni?

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    2. Uno stop non uno step, purtroppo:-)

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    3. Ciao Rinaieskj.

      Non andando nello specifico mi avevano fatto intendere l intenzione di arrivare a un big come allenatore e di allestire una squadra competitiva. Direi che, aldilà dei nomi che mi erano stati fatti, l obbiettivo è stato raggiunto..

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    4. Ciao ILI, sempre un piacere leggerti qui!

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  27. Impressionante la juve....mamma mia che squadrone !

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  28. Ho anche letto di un Dybala che sfida Messi......il fatto è che in Europa le squadre non si scansano

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    1. Lasciate sparlare Sconcerti: ogni volta porta sfortuna alla Juve: vedi i paragoni di giocatori zebrati con quelli del Real e del Barcellona. La sconfitta diventa certa dopo le sue profetiche parole.

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  29. La trasferta di Crotone non mi fa stare tranquillissimo. Tra l'altro mi sembra che abbiamo la partita meno semplice rispetto a tutte le rivali. Nel turno infrasettimanale invece ci saranno Juve-Fiorentina e Lazio-Napoli, guardando anche più in là, il Milan prima di incontrare noi ospiterà la Roma.

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  30. La trasferta di Crotone non mi fa stare tranquillo, Gabriele, come nessuna delle prossime 35 partite. In ognuna si può cadere e la caduta può sempre avere effetti imprevedibili. Io l'attendo con fiducia ma non con superficiale e infondato senso di superiorità del tipo: "siamo l'Inter, non possiamo temere il Crotone"

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  31. Non sono un Difrancescologo, ma la mia opinione è questa: se possiamo sperare di superare la Roma nella classifica finale è per la nostra (auspicabile) crescita e nel contempo per il (probabile) calo della Roma dovuto alla ...minusvalenza tecnica fatta con il cambio di allenatore.
    Mi spiego: Di Francesco deve ancora dimostrare di poter far bene in una squadra metropolitana di vertice e credo che incontrerà delle difficoltà tattiche, organizzative e ambientali.

    Mi pare che le sue squadre pratichino benissimo un gioco moderno fatto di difesa bloccata, rilanci lunghi sulle punte e arrivo di centrocampisti a rimorchio (in pratica, ripartenze abbastanza organizzate sfruttando le qualità degli attaccanti, abili negli spazi larghi ,tipo Berardi e la corsa e il tiro da fuori di centrocampisti , tipo Duncan pronti a inserirsi).
    Ma le squadre ritenute forti non possono giocare solo così, anche se le ripartenze sono spesso decisive anche per loro.
    Gli avversari le attendono (pronti a loro volta a ripartire). quindi bisogna saper anche organizzare una manovra efficace pure contro le difese schierate (palleggio, giro palla, ecc) e questa manovra deve evitare di offrire il fianco alle ripartenze altrui.
    D'altra parte, pur conoscendo bene l'ambiente, che è molto particolare e difficile, non so se Di Francesco avrà l'autorità per governarlo. Mi pare che le critiche di Dzeko alla sua conduzione della gara con l'Atletico siano già un piccolo segnale.
    Magari il mister si rivelerà all'altezza, ma al momento questa è un'incognita. E anche a livello di preparazione, sia pure con un altro organico, mi pare che lo scorso anno con l'impegno internazionale abbia pagato in campionato

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  32. Nessuno odia (sportivamente) la juve più di me che sono consapevole dei soprusi perpetrati dagli ovini fin dagli anni '30, quando l'alleanza fra fascismo e casa Savoia fu suggellata anche dal regalo di 5 campionati. Poi la storia si è sempre ripetuta con altri interpreti.
    Godo moltissimo a ogni suo insuccesso e mi piace sfottere gli juventini sempre per gioco.
    Se parliamo seriamente, tra di noi, non riesco a fare dell'ironia sulla forza di una squadra che, con tutti gli aiuti che vogliamo, viene da sei scudi vittoriosi in cui ha inflitto agli avversari distacchi paurosi e da un percorso internazionale che l'ha portata negli ultimi anni come minimo in semifinale (spesso in finale) della coppa più prestigiosa.
    Se vogliamo divertirci a spese degli juventini va bene il dileggio ad ogni sconfitta. Se vogliamo fare un discorso serio tra di noi, penso che sarebbe utile tenere un occhio sulla realtà

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  33. Le osservazioni di Luciano sulla Juve e sulla Roma mi trovano d'accordo.
    La Juve è un team mostruoso zeppo di calciatori di talento: la loro panca è stratosferica (per il calcio italiano). Stanno subendo qualche trauma per un inevitabile cambio generazionale, ma alla fine ne verranno fuori.
    La Roma ha ceduto un attaccante che secondo me faceva la differenza. L'egiziano ha castigato anche noi in più di un'occasione. Di Francesco è bravo ma non è un mister carismatico. Anche ieri contro l'Atletico ha subito tanto sulle fasce e negli inserimenti da dietro senza che il mister facesse contromisure.

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  34. Per me qualche trauma anche da Var....insomma moriremo bianconeri :)

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  35. ...ognuno detesta la juve a modo suo.....intanto pare che Bentancour in solo tre mesi ha messo su 5 chili di "muscoli"... #complimenti

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    1. Se qualcuno ha bisogno della palestra, questa funziona a meraviglia.

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    2. Quale è il tuo Lou ?

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    3. ...il modo dici? libero...non accetto paletti da nessuno...

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  36. Qualcuno è riuscito a capire chi sono quei 2 ragazzini che hanno segnato qui sotto . Uno nel sette e l'altro scartando Handanovic.

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  37. QUELLO che ha segnato nel sette se non erro era Zaniolo l'altro proprio non sono riuscito a riconoscerlo . Il portiere scartato era Padelli e non Handanovic.

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    1. Mi sembra che sia un centrocampista che è entrato nel secondo tempo di Inter udinese nello scorso week end, Brignoli se non sbaglio

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  38. "Sogno di giocare per l’Inter e di vincere con questo club."
    Così Vanheusden alla presentazione della, poco simpatica, presentazione della collaborazione Inter - Bwin.....forse ci siamo spaventati per nulla....

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  39. Davvero interessanti gli allenamenti della Primavera. credo che i successi nascano da qui.
    Uno spettacolo.
    Intanto una piccola notiziola:abbiamo preso un trequartista brasiliano del 2003 che verrà il prossimo anno

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  40. L'articolo che cita Gabriele è molto interessante. Avevo pensato di scrivere un post per esaminarne le tesi evidenziando le (molte) concordanze e gli (sparuti) motivi di parziale dissenso.
    Ma non ce la faccio.

    Credo che questo blog ponga chiaramente dei paletti. Se si superno questi, o se ne va chi li supera o me ne vado io.

    Questo per dire a Lou che la libertà assoluta non esiste.

    Prova ad andare su un altro blog a sostenere che la juve ha una squadra forte, e vedrai

    ogni situazione ha i suoi paletti.

    Qui però sino ad ora nessuno li ha superati, neppure Sergio nelle esternazioni più estreme.

    Ciò non toglie che nessuno (emiliano ed io per primi ovviamente) può sentirsi al riparo di manifestazioni di dissenso (ragionato, non con insulti)

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    1. Perdona la distrazione ma non ricordo a che articolo mi riferissi... scrivo un po' tanto forse

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  41. Di tanto in tanto ringrazio Luciano per le piccole e grandi info sulle giovanili, come quella del 2003 brasiliano! Thanks ;)

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  42. Suggerisco la visione dei video pubblicati dal canale Youtube "InterfanTv" di Michele Borrelli, per intrattenimento, altri punti di vista e forse capire un po' la situazione economico-finanziaria.

    https://youtu.be/IE3dHNfvy9o lunedì e venerdì sera dirette di un'ora e mezza

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  43. Luciano, ma per caso sei riuscito a beccare Colidio ad allenarsi con la Primavera? il ragazzo è ormai un mesetto che è a Milano, era stato pure a Torino a vedere la finale del mamma cairo ed è stato a san siro per le partite contro fiorentina e spal, ma non ho ancora capito dove e se si sta allenando.

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  44. Chris,non mi pare proprio di aver visti Colidio con la Primavera

    Gabriele: mah...ho cercato anch'io perché volevo rileggere l'articolo. Non ho trovato il post in cui hai messo il link e di conseguenza non ho potuto rileggerlo.
    Può essere anche che il link non fosse tuo, ma a me sembrava così

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  45. INtervengo al volo che sono in ritardo e sto uscendo di casa, poi ci sentiamo dopo, credo Luciano si riferisca all'articolo sull'Inter di Ultimo Uomo (che non ho ancora letto). NOn ricordo chi lo abbia postato (cambia poco ovviamente). Se Luciano mi conferma che è quello, poiché lo voglio leggere anche io, dopo lo recupero e ve lo linko.

    A più tardi. Buona giornata a tutti.

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  46. Quello che dice Emiliano è stato pubblicato da Matteo tra i primi commenti a questo post. Io forse ne avevo pubblicato un altro nel post precedente relativo alla partita con la Spal (se non ricordo male)

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  47. Eboko è con i Berretti, come Soares. D'Amico non so chi sia.
    Si, l'articolo è quello

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    1. trequartista classe 2000 che abbiamo appena prelevato dal palermo. molto talentuoso.

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  48. "Questo per dire a Lou che la libertà assoluta non esiste"...Luciano scusa, ma questa è una battuta gratuita..... Il principio cardine è che la mia libertà finisce dove comincia quella degli altri ... racchiusi nei noti (almeno il primo ...) brocardi #neminemlaedere e #neminem laedit qui suo iure utitur ....

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  49. Scopro adesso che cippo il derby andiamo a Napoli...

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    1. Sarà una bella prova per la squadra le prossime partite, ne abbiamo due in trasferta con squadre che devono cercare punti per la salvezza, derby con i biretrocessi, e poi il napoli di nuovo in trasferta. Poi orari del calendario improponibili.

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  50. Se il riferimento è all'articolo pubblicatao su L'ultimo uomo, questo è il link: http://www.ultimouomo.com/guida-allinter-201718/

    Gabriele non ricordo invece tu che cosa avevi linkato. Forse era un articolo di adv?

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    1. L'articolo di L'ultimo uomo è fatto bene come al solito. Però mi permetto di dire che non aggiunge nulla di particolare ai due articoli pubblicati la settimana scorsa nella 'intervista' fatta a Luciano e nella analisi di Luciano sul gioco di Spalletti fatta proprio in questo post.

      Riporto un passaggio interessante però che riguarda l'Itner di Pioli. Una analisi anche tattica del suo tracollo che è condivisibile pure riassunta diciamo in poche righe.

      'Pioli forse è stato vittima di un fraintendimento tattico per cui è stato descritto come un “normalizzatore” (forse per il carattere schivo) e non come un allenatore con idee tattiche radicali. L’Inter di Pioli ha giocato anche un ottimo calcio nella parte centrale dello scorso campionato (7 vittorie consecutive, prima della partita di ritorno con la Juventus persa 1-0), ma ha rovinato tutto con due pessimi mesi, marzo e aprile, che gli sono costati la panchina.

      L’ultima Inter di Pioli era lontana anni luce dalla squadra elastica, aggressiva con un pressing ultra-offensivo, verticale e diretta dei suoi momenti migliori. Se si guardano le partite di ritorno con Fiorentina, Napoli e Genoa si percepisce un senso di emergenza troppo profondo per pensare che potesse essere solo una fase passeggera. Una squadra lunghissima, un tessuto strappato dalla mancanza di coordinazione nei movimenti della pressione offensiva e da scelte individuali sbagliate, con una cattiva gestione del pallone che la esponeva a transizioni difensive da incubo e un’incapacità cronica nel tracciare e assorbire gli inserimenti avversari.


      Il campo da coprire era troppo, anche per quei giocatori (come Kondogbia) che ne coprono generalmente molto e le distanze tra i giocatori lasciavano spazi in ogni zona del campo: tra le linee, negli spazi di mezzo, tra i centrali di centrocampo, ai lati dei terzini e alle spalle della linea difensiva sempre piuttosto alta, ma lenta ad accorciare e in difficoltà quando si trattava di difendere correndo verso la propria porta. Persino in fase di difesa posizionale, quando il 4-4-2 nerazzurro si abbassava a ridosso o dentro la propria metà campo, l’orientamento sull’uomo e le pressioni individuali scollegate aprivano voragini in mezzo al campo e alle spalle della difesa.'

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    2. L'articolo non è male, forse si conclude in maniera superficiale.

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    3. A me non piace molto come blog sinceramente. Sono molto preparati comunque e hanno molto successo, però gli articoli in generale non sono esattamente il tipo di lettura che preferisco.

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  51. Bella la analisi su Di Francesco di Luciano. Sul dileggo alla Juventus... ci può stare. Chi non si è in qualche modo 'divertito' all'indomani della sconfitta dell'altra sera? negari però che siano forti mi pare una forzatura. Per fortuna comunque in ogni caso non è che qui si perda molto tempo a parlare di loro e ci si concentra più che altro sulla nostra Inter. ALtrimenti non sarebbe interessante (almeno per me) la discussione. Cioè mi interessa parlare anche degli avversari, ma sempre in una prospettiva che riguardi principalmente l'Inter e le nostre prospettive. Da quest'ottica... negare che Juventus e Napoli ci siano davanti ora come ora è una cosa che definirei un po' 'esagerata'.

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  52. Potremmo mettere come paletto al blog di parlare solo della nostra squadra ? Comunque Emiliano il dileggio dei ladri era perchè francamente non sopporto l'esaltazione delle pi dei ladri ( Dybala uguale a Messi, Ronaldo riserva nella juve, etc..) e non mi piace l'accettare a priori di partire battuti, è un atteggiamento da perdenti...parere di un rozzo tifoso.

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    1. ...che poi sarà mica vietato prendere atto della forza dei gobbi e discettare sul come ci sono arrivati e sul come lo conservano 'sto strapotere? dici che ci sono esclusive? dici che dobbiamo mettere una pietra sopra sul loro rafforzamento "politico", con Tavecchio alla presidenza della FIGC che hanno acquisito dopo averlo combattuto con un milanista ex calciatore, o con la resistibile ascesa - in organizzazioni "internazionali" -della christillin e dell'ovino minore? Il tutto mentre le rivali storiche erano in impegnate in faticosi riassestamenti proprietari? Si, in effetti, mi rendo conto : mi sono allargato troppo. Ma non cancello neppure una singola virgola... #neminem laedit qui suo iure utitur

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    2. Ma non penso che ci sia bisogno di mettere paletti Riccardo. Il blog è secondo 'definizione' aperto anche a discussioni generali in ambito calcistico, ma per fortuna a tutti noi interessa parlare di Inter.

      Domani-dopodomani magari faccio un post sulla partita contro il Crotone. Non so se Luciano abbia in programma qualcosa. Fammi sapere nel caso.

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    3. Guarda Lou che la penso come te...il mio era un consiglio per non urtare la sensibilità di altri frequentatori del blob.

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    4. blog....strano lapsus....

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    5. Riccardo...non ricordo di aver parlato più di tanto dei gobbi (al limite, all'occorrenza, ho espresso dissenso rispetto a chi li vedeva vincitori di tutto a mani basse....) o di aver detto cose particolarmente "inappropriate"...ma magari ho la memoria corta... chi lo sa... :)

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  53. Sembra che Benfica Tv abbia fatto uscire una speciale classifica dei club europei più corrotti, tratta forse da un articolo del Daily Mail.

    Ebbene, al primo posto c'è il Marsiglia, seconda la Juventus, terzo il Porto, con Milan, Fiorentina e Lazio piazzate tra le prime 10.

    Che dire, i ladri sono secondi in Europa anche dove sono maestri

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  54. Perché il Daily Mail conosce solo una parte delle loro malefatte

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  55. Stai a vedere che in questi anni siamo arrivati dietro la juve (e le altre) per colpa mia, perché da perdente quale sono avevo cercato di ragionare, a settembre, sulla forza della juve e di qualche altra rispetto a noi.
    Io da incompetente proverò sempre a fare tentativi di analisi tecniche augurandomi di sbagliarle.
    Mi fa compagnia Spalletti che riferendosi a chi parlava (quelle si PI) di Inter da scudetto diceva più o meno "è un modo per distruggerci poi, quando non avremo vinto: siamo seri, se hanno fatto 30 punti più di noi ci sarà un motivo". Poi Spalletti punterà a vincere (come sentimentalmente ci punto io). Però, parlo almeno per me, io non son disposto ad abdicare a quella che a me pare la logica

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  56. Luciano, ti avevo chiesto di Colidio, e manco a farlo apposta, notizia di stasera è che il ragazzo si allena ad Appiano con la prima squadra.

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  57. Luciano io parlavo della mentalità della squadra, non è che tutti i miei discorsi facciano riferimento a te, il tuo pensiero...

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  58. al tuo pensiero....comunque ognuno ha la propria logica e Wilde diceva che "La logica è l'ultimo rifugio della gente priva di immaginazione." e Gide "Ciò che sfugge alla logica è quanto v'è di più prezioso in noi stessi."

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  59. Va bene va bene, abbiamo valori diversi

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  60. Emiliano: è proprio quello che avrei sostenuto nel post, se lo avessi fatto, cercando di documentare le mie affermazioni con precisi riferimenti al testo linkato

    Mi sembra che nella sostanza, limitandoci all'ambito puramente tecnico-tattico le novità di Spalletti siano essenzialmente

    palleggiatori a centrocampo, con tutte cioò che comporta nel bene e nel male.

    Squadra più corta e più stretta, con le ali che, entrando nel campo, facilitano la fase difensiva facendo densità (nel mezzo o sulla fascia in cui si sviluppa l'azione, per scivolamento generale) e nella fase offensiva aprono corridoi per gli esterni (di qui il discorso su Cancelo) coprono i centrocampisti che si inseriscono e hanno la possibilità di inserirsi loro stetti.

    I palleggiatori favoriscono la rapidità e la precisione della transizione offensiva e sono indispensabili per gestire il giro palla contro le difese schierate, con sicurezza.

    La densità in mezzo rende difficili le penetrazioni centrali avversarie (in 3 partite pochissimi tiri avversari scoccati centralmente da dentro l'area) e quasi solo sugli sviluppi di calci piazzati.

    Naturalmente c'è il rovescio della medaglia.

    Ogni soluzione tattico-torganizzativa ha i suoi pro e i suoi contro, le sue positività e le sue vulnerabilità

    I palleggiatori se non sono molto dinamici pagano qualcosa su altri terreni: chiaro che avere Pogba e Vidal è diverso (non dico meglio) che avere Vecino Borja. E se c'è da aggiungere che i due juvetivini si giovavano di Pirlo, Nainggo e Strootman si giovano di De Rossi che non è esattamente la stessa cosa.

    Il mio ottimismo nasce dal fatto che i nostri suppliscono ai limiti dinamici con una straordinaria capicità di leggere prima lo sviluppo delle azioni, facendosi trovare comunque quasi sempre al postogiusto.

    Inoltre loro non sostituiscono Pirlo e Vidal, ma Medel e Kondo...

    Poi abbiamo dietro Skriniar che, gigantesco nelle aree intasate, possiede più capacità di recupero negli spazi vuoti alle sue spalle, rispetto a Miranda.

    Un altro possibile limite (da valutare nel tempo) È il super lavoro chiesto a candreva e Perisic. Qualcosa forse si è visto anche domenica. Ivan alla fine ha estratto il colpo da fuoriclasse. Ma immaginiamo che non gli fosse riuscito. La sua prova sarebbe rimasta encomiabile ma davanti avrebbe dato a Maurito un sostegno inferiore ad altre occasioni

    Altri due problemi (faccio l'avvocato del diavolo, perché come ho detto sono abbastanza ottimista: se dovessi guardare solo all'immediato direi entusiasta)

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  61. La squadra corta e stretta comporta anche una grande libertà per l'ala che sta larga sul versante opoosto a quello in cui si sviluppa inizialmente l'azione. I cambi di campo costituiscono i maggiori pericoli e non è un caso che nelle precedenti partite più spesso l'attacco avversario si sia sviluppato sulla nostra sinistra con apertura fulminee sull'esterno destro molto largo.

    Naga e Dalbert sono meno forti o esperti nella marcatura rispetto a D'Ambro, ma in generale se il lancio è lungo, l'esterno se ha i fondamentali stoppa la palla per puntare l'avversario che ”rientra” solo che lui lo punta in corsa verticale, mentre il difensore deve rincorrere arretrando o almeno correndo lateralmente.

    Il rischio è calcolato e se sei ben organizzato può valerne la pena. Ma quante volte sento allo stadio inveire contro un nostro terzino che “lascia sempre libera la sua ala”

    Naturalmente la soluzione è anche e soprattutto in un sistema organizzato di scalare le marcature e possibilmente raddoppiare in tempo.

    Ma si deve valutare quanto questo super lavoro richiesto ad alcuni sia sostenibile nei 95' e nelle 38 partite, considerando anche che in certi ruoli la rosa non è ricchissima.

    Il superlavoro si riduce se la squadra (in avanti o all'indietro) si mantiene corta. Ma la squadra tenderà a restare corta sino a quando è fresca. Basta che uno si facci tagliar fuori o sia in ritardo perché il meccanismo salti.

    Complessivamente però questi concetti mi sembra siano espressi, con maggiore competenza e capacità analitica, anche nell'articolo citato.

    Quello che io non condivido del tutto è il discorso sull'attitudine voluta da Spalletti a un uso strategico del palleggio più insistito.

    Non mi convince il discorso che si palleggia per stancare l'avversario o altre formulazioni analoghe.

    Secondo me Spalletti li fa palleggiare quando, in funzione dello schieramento avversario, non c'è possibilità di fare altro, di verticalizzare (non parlo di lanci lunghi, eh, ma di azioni costuite verticalmente)

    Se l'avversario è schierato non puoi che palleggiare per aspettare il momento in cui rischi l'imbucata. Poi palleggi di più se hai...giocatori capaci di palleggiare e se hai predisposto le cosiddette coperture preventive (proprio ieri ho visto in allenamento interessanti esercizi – Vecchi e anche Zanchetta - su questo tema).

    Comunque questi sono dettagli e come dicevo mi sembra che nel nostro piccolo le osservazioni fatte nell'articolo avessero trovato già espressione negli interventi del blog

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  62. Ottima la Tua lettura Luciano. Questo spiega anche perché per lunghi tratti di partita subiamo l'iniziativa dell'avversario,
    Fin quando abbiamo fiato restiamo corti e compatti tagliando le linee di passaggio,
    Quando il fiato manca subiamo e siamo costretti a difendere troppo bassi.

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  63. ricordo che il derby Primavera di sabato alle 13 andrà in diretta su Sportitalia. e alle 15 c'è la prima squadra a Crotone. non prendete impegni per sabato pomeriggio.

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  64. Lou il consiglio era rivolto a me stesso.....comunque ora è tutto chiarito e prepariamoci ad un sabato intenso.....AMALA !

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  65. Intanto ieri petagna ha segnato zero gol (pessimo attaccante, allora); invece ha sfornato una super prestazione con numerosi assist.una sorta di trequartista atipico.
    Certamente è stato agevolato del pessimo posizionamento difensivo dei giocatori inglesi, però certamente è uno che capisce il calcio.
    Il gol non è tutto.

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  66. Luciano scriverai un post per-partita o ci scrivo due righe io?

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  67. Processo biglietti ultras, la Procura Figc ha chiesto 30 mesi di inibizione per Agnelli

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  68. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  69. Sono già partiti i tam tam, sempre loro e noi mai!!!!!!!!!!!!!

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  70. Ho pubblicato un post su Crotone - Inter: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/09/senza-nessuna-presunzione-crotone-inter.html

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