Qualche considerazione sparsa sulla giornata delle giovanili (e non solo)

Inizio difficile per la nuova Primavera di Mister Madonna. Ripetere i fasti delle ultime (irripetibili) stagioni sarà difficile per tutto il nostro settore giovanile e bisognerà lavorare tutti con la massima dedizione per ottenere dei risultati importanti.

Nella foto (fonte: calcionazionale.it): l'attaccante argentino Facundo Colidio durante l'ultimo turno di campionato della Primavera contro la Sampdoria (risultato finale 1-1).

Forse non valeva neppure la pena di scrivere un post per una giornata nella quale le squadre dell’agonistica erano in trasferta o non giocavano.

Avrei visto volentieri le partite dei più piccoli, ma non ho avuto comunicazioni su campi e orari di gara.

Così posso parlare con qualche cognizione di causa solo della Primavera, che però ho visto in tv e come si sa, a torto o a ragione, io ritengo che complessivamente, se in alcuni particolari si viene aiutati dallo strumento tecnologico, per una visione d’insieme si rischiano valutazioni falsate.

Primavera: Sampdoria - Inter 1-1 (Adorante).

Non è stata una bella partita da parte nostra, e l’ho scritto subito.

Anzi abbiamo giocato in modo così mediocre che non mi è venuta neppure la voglia di scrivere il report consueto.

Mi limito a dire quindi che in classifica ci precedono 5 squadre di 2 punti e che queste, almeno sulla carta sono tutte le più forti (Roma esclusa).

Nel prossimo turno affronteremo proprio una di queste, il Sassuolo di Odgaard, che ha vinto a Roma per 5-3 rimontando tre gol ai giallorossi i quali poi la domenica successiva hanno vinto 7-1 in casa del Milan.

Significativo tra l’altro che proprio alcuni nostri ex abbiano avuto una grande giornata: da Bettella che ha segnato due gol a Odgaard, in gol contro il Chievo, a Pelle (Parma) pure a segno, per finire con Spaviero (gol e migliore in campo nella vittoria della Cremonese a Cittadella).

L’amarezza per la prestazione modesta mi ha spinto oltre, cioè a preconizzare una stagione meno felice non dico dell’ultima (ci vuol poco, è stata irripetibile) ma anche delle precedenti.

Prima di provare a sviluppare qualche altra considerazione riporto le pagelle di SeS:

Tintori 6.5

Grassini 6.5

Nolan 6

Rizzo 6.5

Colombini 6

Gavioli 6.5

Pompetti 6.5

Burgio 6.5

Mulattieri 5.5

Vergani 5.5

Colidio 5

Mezzo punto più, mezzo punto meno, sono abbastanza d’accordo.

Sulla partita  (e su questioni più generali) si è espresso l’amico Ziemelu, con un  commento che non condivido ma considero interessante e che riporto:

“Primavera e prima squadra da anni a questa parte si presentano ai nastri di partenza con gli stessi limiti a centrocampo (inteso come mediani, ali e trequartisti) e i maliziosi potrebbero pensare che entrambe le rose vengono allestite dallo stesso dirigente.

Manca cambio di passo, dribbling, abilità sia nel palleggio che nello stretto e visione di gioco, il che porta a grosse difficoltà nello sviluppo della manovra e un possesso palla lento, sterile, scolastico e impreciso sul cerchio di centrocampo.

Brozovic e Pompetti da soli possono combinare ben poco per scardinare le difese avversarie particolarmente chiuse.

Se nel caso della prima squadra si è deciso non riscattare Rafinha per prendere un pupillo dell’allenatore (se non è rotto, non aggiustarlo direbbe ZiemeluBarri) e pare aver “perso” pure Borja, d’altro canto ho trovato poco comprensibile il mercato della Primavera che si è imbottita di attaccanti e che si è subito trovata a dover rispolverare Burgio, che sembrava destinato alla Berretti, per coprire buchi evidenti nella rosa.

E quest’anno non ci sono neppure i marcantoni in attacco abili a sfruttare i lanci a scavalcare il centrocampo di Vecchi(a) memoria.

Puoi schierare tutti gli attaccanti che vuoi ma se la palla non arriva nel modo corretto e con i tempi giusti trovi comunque grosse difficoltà a segnare.”

Curiosamente questa stroncatura delle nostre politiche societarie è arrivata proprio il giorno prima che a Vecchi(a) venisse assegnato un prestigioso premio come miglior allenatore e a Samaden come miglior direttore.

La speranza dunque è che… si continui a fare così male.

Naturalmente il discorso di Ziemelu ha dei punti condivisibili persino da me, che considero come punto debole della Primavera la mancanza di potenza atletica e non di tecnica, perché su questo piano, per limitarci ai centrocampisti Pompetti, Schirò, Roric, Gavioli e Demirovic la cedono proprio a pochi coetanei in Italia.

Negli scorsi anni, a fianco dei giocatori tecnici c’erano atleti di garra e potenza che ne supportavano le giocate addossandosi il lavoro sporco e trascinandoli agonisticamente.

Quest’anno forse manca proprio questo e lo dimostrerebbe l’aver schierato Burgio, giocatore di grande fisico e passo.

Gli attaccanti, e segnatamente Colidio, alcune occasioni, anche favorevoli le hanno avute, ma proprio Colidio non era in giornata come quando viene baciato dalla dea Eupalla.

Mulattieri pure ha sbagliato molto e solo Vergani è apparso un po’ fuori dal gioco perché forse non servito a dovere (ma c’è sempre il discorso di muoversi e farsi vedere, lo stesso che si utilizza per Icardi).

Merola, D’Amico, Adorante e Schirò sono stati già più incisivi, come mostrerebbero anche i voti di SeS (Adorante 7, Schirò 7, Merola 6.5, D’Amico 6).

Penso che i subentrati abbiano fatto meglio, ma che il discorso sia riconducibile soprattutto al calo atletico dei doriani che ha reso più competitivi anche sul piano fisico i nostri.

Non vanno neppure dimenticate, senza eccedere nell’importanza, le assenze di ragazzi come Zappa, Persyn, Roric, Corrado, Salcedo, che sul piano della sostanza, oltre che per le qualità tecniche, certamente avrebbero dato un contributo significativo.

E ancora, si deve considerare la scelta di far ruotare, almeno per un tempo, alcuni dei protagonisti della gara con il Tottenham.

Il discorso di Ziemelu però si allarga alla prima squadra: sembra adombrare la mano (o la testa) di un unico responsabile delle scelte di organico che lui considera negative  (e infatti abbiamo solo vinto tutto con la Primavera e ottenuto, contro mille difficoltà arbitrali e di FFP, l’obiettivo prefissato per la prima squadra).

Siccome però la longa manus responsabile di avere creato un’Inter che… non ha gioco non può essere che Ausilio, sarà bene ricordare che, a caso, negli ultimi anni Ausilio ha portato all’Inter Cou, Kovacic, Hernanes, Banega, Ljajic, Jovetic, Brozovic, Perisic, Borja, Cancelo, Rafinha. E qualcuno lo dimentico sicuramente.

Tutti giocatori di grande tecnica e fantasia. Peccato che la maggioranza abbia dimostrato che la tecnica non basta, qualcuno si sia dovuto rivenderlo e qualche altro non è stato possibile confermarlo (ma non mi sembra che ci sia una corsa di squadroni su Rafinha, che ci avrebbe comunque fatto comodo, e quanto a Cancelo... mi piacerebbe sapere la data esatta dell’accordo verbale –ma non troppo - tra il suo procuratore e la juve).

Restando ancora un attimo sulla prima squadra, le cattive prestazioni di Icardi hanno riaperto il solito discorso, che però, secondo me, non è posto nel modo corretto.

A mio parere infatti il problema non è tanto Icardi, ma il trio offensivo che manca, questo sì, di fantasia, scatto, mobilità, imprevedibilità, dribbling.

Ma la prima linea nasce per addizioni successive quasi casuali (in assenza di un tecnico confermato nel tempo).

Icardi a quel prezzo è stata un’occasione storica da non perdere: oggi vale molto di più.

Stesso discorso per Perisic.

Forse l’unico errore, non per il valore del giocatore, ma per l’integrazione del tridente, è stato Candreva.

Oggi abbiamo due ali vere, che tornano e vanno sul fondo ma non saltano l’uomo e non puntano la porta e un centravanti che aspetta la palla da mandare in porta.

Le “riserve” al momento, nonostante abbiano altre qualità (il Toro e Politano) non sembrano garantire un rendimento esaltante

Grandi limiti dunque, ma anche un tridente che ha all’attivo oltre 40 gol nella stagione in cui a Candreva è andato tutto storto.

Questo tridente non ci farà mai vincere, ma ci terrà in alto.

Sostituirlo con giocatori di caratteristiche più “moderne”, rapidi veloci incisivi aggressivi sarebbe bellissimo ma è anche un rischio (oltre che un costo)  perché puoi persino peggiorare, se non arrivi a fuoriclasse autentici.

Detto questo, è evidente che avere a centrocampo sia in prima squadra che in Primavera più giocatori forti e tecnici, capaci di stroncare le ripartenze avversarie e di rilanciare l’azione offensiva con grande efficacia… farebbe piacere a tutti.

Stessa cosa per avere punte rapidissime efficaci, incisive, mobili e continue.

Ma torniamo ai giovani e specificamente agli...

Under 17: Spal - Inter 0-3 (Esposito, Simic Sakho)

Notare che non era una partita facile, perché la Spal è ancora prima in classifica e potrebbe diventare seconda solo se noi vincessimo il recupero.

Che la squadra fosse forte lo sapevamo. Lo aveva dimostrato la partita con l’Atalanta e domenica speriamo lo confermi il derby.

Curiosamente qui la mano del dirigente… colpevole non ha agito, perché il centrocampo ha davvero tanta qualità: Cester, Boscolo, Sangalli, Wieser, Mirarchi e Simic complessivamente non sono inferiori a nessuno in categoria ma anche la difesa e l’attacco hanno giocatori formidabili.

Leggetevi l’elenco dei subentrati e dei panchinari e non so in quante squadre ciascuno di questi non sarebbe titolare fisso.

Questi i voti di SeS:

Stankovic 7 (nella foto della distinta che mi è stata inviata risulta in porta Tononi, ma si tratta di un particolare di relativa importanza)

Moretti 6.5

Sottini 7

Pirola 6.5

Di Marco 6.5

Boscolo 6.5

Wieser 6.5

Cester 6.5

Simic 7.5

Esposito 7.5

Sakho 7.5

Non servono molti commenti: la speranza è che il gruppo continui a crescere con la stessa qualità e determinazione.

Under 16: Verona - Inter 1-5 (Fabbian, Pezzini 2, Casadei, De Milato)

In classifica ci precede di un punto il Chievo che però ha una partita in più. Il Milan, sempre con una partita in più è pari a noi.

Domenica affronteremo in casa il Padova (quinto).

Anche qui, che la squadra fosse forte lo sapevamo e le conferme stanno puntualmente arrivando (teniamo sempre presente che ci mancano alcuni giocatori chiave, qualcuno per infortunio e qualcuno perché l’Inter è una società diversa dalle altre).

Anche i nuovi sembrano finalmente ben inseriti e cominciano a mostrare il loro valore.

Ma ecco le pagelle di SeS:

Magri 6.5

Zanotti 6.5

Lonati 6.5

Cepele 6.5

Pozzi 6.5

Fabbian 7

De Milato 7

Benedetti 6.5

Peschetola 6.5

Pezzini 7.5

Sabia 6.5

Subentrati: Cappadonna 6.5, Casadei 7, Peruchetti L. 6.5, Uccellini 6.5, Pucci 6.5, Gnonto 6.5, Iervolino sv.

Le votazioni lasciano il tempo che trovano e servono più che altro per curiosità.

Mi rallegrano soprattutto le buone prestazioni dei nuovi Fabbian e Casadei, il rientro di Benedetti, già decisivo nelle finali dello scorso anno e la conferma di tutti gli altri con particolare soddisfazione per la prova del mio pupillo Pippo (ora che ha riacquistato un po’ di potenza ritrova spesso anche la via del gol) e di Pezzini.

Su Peschetola ho letto gli elogi incondizionati di Ziemelu e invece ho avuto qualche ragguaglio meno entusiasta da ambienti non interisti.

Intendiamoci, tutte le relazioni sono state positive, ma i miei interlocutori hanno sottolineato (come penso io ) che il giocatore abbia grande qualità, sia in crescita impetuosa e costante, ma deve ancora migliorare sul piano della quantità della resistenza e della forza. Lo farà senza dubbio e ci troveremo un altro grande giocatore.

Under 15: Verona - Inter 1-0

Qui le cose vanno meno bene, anche numericamente siamo lontani dalla vetta e abbiamo già una sconfitta dopo sole due partite. Domenica affronteremo il Padova in casa e speriamo di poterci subito rifare.

Sono sincero: avevo visto la squadra allo Scirea e non mi era piaciuta. Per questo ero rimasto abbastanza perplesso per la relazione entusiasta di Luigi Golfista dopo la partita precedente. Speravo che il lavoro avesse portato già a una crescita significativa, anche perché apprezzo molto le capacità critiche di Luigi. Evidentemente, come lui stesso aveva ritenuto possibile, la contrapposizione dell’Udinese era stata troppo timida.

Probabilmente non è stata ancora trovata la squadra base, con i punti fermi sui quali basarsi per la crescita. Del resto gli innesti sono numerosi e non tutti forse sono pronti, pur avendo qualità.

Ecco le pagelle di SeS, secondo me non molto significative: sono tutti sei tranne i centrali difensivi (6.5) il che lascia pensare che la partita è stata abbastanza sofferta, aldilà del risultato.

Bonucci

Marocco

Schiavo

Peretti

Pelamatti

Gatti  (Clerici)

Bonavita

Menegatti (Maffi)

Motti

Sarr

Gambato (Gabor)

A disposizione: Formosa, Nava, Cugola, Perin, Moratti, Savane.

Ha pesato indubbiamente l’assenza del bomber Curatolo e l’esigenza di inserire contemporaneamente diversi nuovi arrivi.

Ma credo che sarà un anno duro, in salita e che si dovrà lavorare tutti con la massima dedizione per raggiungere la competitività assoluta che tutti ci aspettiamo.

Luciano Da Vite