venerdì 9 giugno 2017

Gli “incapaci” approdano in finale: Inter - Roma 1-0

Tutta la grinta e l'esultanza di Emmers nella foto (fonte: Inter.it) scattata dopo la rete decisiva nella semifinale del Campionato Primavera contro la Roma e che qualifica l'Inter alla finale di domenica pomeriggio contro la Fiorentina.

Pensavo di gustarmi questo successo e la buona prova dei nostri giovani in silenzio, nella tranquillità di una situazione priva di polemiche, di ironie e anche di “io l'avevo detto”.

Poi è prevalso l'amore per i nostri giovani, per tutti i giovani che vestono i nostri colori.

Non mi è sembrato giusto interrompere un lavoro di sostegno e apprezzamento alla vigilia di una serie di finali che ci vedono coinvolti pesantemente.

Pensate:
  1. Finalissima Primavera.
  2. Finalissima Berretti.
  3. Final four per U17.
  4. Final four per U15.

Nessuna altra società in Italia può vantare un simile score.

Eppure per molti tifosi di questo stesso blog siamo di fronte a una società di incapaci, che non sanno costruire squadre con un gioco.

Come se fosse possibile arrivare in fondo alle competizioni senza un gioco.

Non si vuol ammettere che non esiste “un gioco” ma esistono molti modi di giocare: tutti con l'obiettivo di portare a casa il risultato.

Potremmo anche non conquistare nessun titulo: la stagione sarebbe stata comunque strepitosa.

E questo, scusate, vale anche per gli avversari più odiati di sempre, che non nomino neppure.

Penso di non aver sbagliato nell'indicare i diversamente onesti di Torino come una squadra fortissima: campionato, coppa Italia, finale di CL.

Vogliamo scherzare? Hanno perso una partita, quella decisiva, ma resto dell'idea (discutibile, lo ammetto) che fossero i più forti anche lì.

Potremmo perdere anche noi, ma resterei dell'idea che la Primavera è tra le prime 4 squadre in Italia (con Fiorentina - di diritto - Roma e Atalanta).

E la stessa cosa, a prescindere dal risultato di una partita singola, condizionato nel bene e nel male da troppi elementi contingenti (assenze, stato di forma, arbitraggi, approccio emotivo – la tensione può darti qualcosa in più o bloccarti – episodi fortuiti) vale per U17 e U15.

Il discorso cambia di poco per i Berretti, forse la squadra che ha disputato la stagione migliore perché assolutamente imprevedibile.

Ma i Berretti potrebbero affrontare in finale un Toro infarcito di elementi prelevati dalla categoria superiore.

Non ho nessuna intenzione e nessuna voglia di convincere i super critici delle mie idee: scrivo per coloro che, da lontano, vogliono orientarsi nell'interpretare  la nostra realtà.
“Noi non abbiamo squadre che giocano a calcio e non sappiamo produrre titolari per l'Inter”.

Chi ha queste convinzioni se le terrà, non scrivo per loro, ma per insinuare almeno il dubbio in chi è neutrale.

Così come non voglio fare una battaglia contro chi “abbiamo perso, dunque non si sono impegnati” oppure “l'allenatore ha sbagliato formazione e schieramento”.

E' un atteggiamento tipicamente italico, non solo interista.

Sono sincero. Ieri in telecronaca mi sbellicavo dal ridere quando sentivo i commentatori sostenere che nel primo tempo la Roma si era impegnata poco ed ora (secondo tempo) doveva dare di più.

Come se fosse possibile giocare una semifinale  (la seconda partita della stagione, per importanza) senza dare tutto.

Come se i giocatori della Roma, sconfitti, dopo la fine non fossero affranti, molti di loro addirittura in lacrime.

Non si vuol capire che a calcio si gioca in due e tu dai quello che l'avversario ti consente di dare, che la partita è lunga, che magari ci sono periodi in cui prevali tu e altri in cui hai una flessione, gli avversari crescono e prendono il sopravvento.

Ma non è che per un tempo ti sei impegnato e nel secondo no. O viceversa.

Incidono fattori di condizione atletica, di lucidità, di atteggiamento tattico, di momento psicologico e mentale (è diverso giocare con equilibrio, finché la partita è aperta e giocare con la disperazione di chi non ha più nulla da perdere, che ti fa spingere in avanti quasi tutti gli elementi per acciuffare il risultato, anche rischiando molto).

Non è che la Roma nel finale si sia impegnata di più e noi di meno: era cambiato il momento tattico e psicologico e agonistico  della gara.

L'Inter ha avuto forse più occasioni nel secondo tempo che nel primo, perché il calcio è anche così.

Nello stesso tempo, se avessimo subito un gol durante il forcing romanista, oggi leggeremmo di atteggiamento sbagliato, di squadra che si è abbassata troppo, di mister rinunciatario e altre piacevolezze.

Ripeto: si gioca in due, se gli avversari in possesso di palla sganciano nove giocatori, tu non è che puoi affrontarli solo con cinque per non abbassarti troppo.

E se sei costretto a interventi affannosi perché ti pressano tutti  molto alti,  magari fatichi a organizzare la ripartenza.

Odio le polemiche, soprattutto tra interisti, ma com'è che questa squadra contro il Chievo era incapace di tre passaggi consecutivi e contro la Roma è diventata leggermente... capace?

Perché erano due partite diverse, due avversari diversi, due momenti del match diversi, due situazioni da affrontare diversamente.

Vecchi ha tanti meriti: il principale è quello di essere un allenatore da squadra professionista.

Cioè di essere realista nel valutare i suoi singoli la sua squadra, la difficoltà delle varie partite.

Lui sa scegliere quando possono giocare Bollini, Danso, Souare, lo stesso Baka e quando in campo ci devono essere atleti già pronti per reggere una competizione nella quale l'agonismo è fondamentale, come la tecnica.

Contro il Chievo squadra più solida, più difensiva, si poteva o doveva giocare con sue esterni d'attacco effettivi (Rover e Souare) per cercare di aggirarne la difesa.

Sapendo che in quel modo avremmo avuto poca densità in mezzo e avremmo faticato nell'interdire e nel costruire l'azione.

Ma si doveva rischiare.

Contro la Roma, che prova a fare la partita più del Chievo, ci avrei giurato che non avremmo visto in campo le due ali.

Se sugli esterni hai due giocatori che sanno attaccare (Emmers e Rivas) ma rientrano anche in mezzo al campo a fare densità, tutto cambia.

E cambia ancora di più se Emmers soprattutto, viene spesso in mezzo a disegnare un 4312, liberando la fascia per l'avanzata del terzino.

Vecchi ha “visto” in allenamento  (e nello scorcio di partita contro il Chievo) la freschezza di Valie e giustamente lo ha lanciato in una partita di questo livello, preferendolo a un Mattio forse un po' provato.

Ma Valie ha potuto attaccare spesso perché la densità in mezzo al campo consentiva (mediante lo scivolamento degli interni) di tenere coperta la sua fascia.

Vecchi ha fatto tutto bene e ha vinto.

Con le stesse scelte si poteva anche perdere, perché si affrontavano due grandi squadre.

Vecchi avrebbe fatto comunque le scelte migliori e la squadra si sarebbe impegnata anche perdendo.

Io ho l'impressione che per alcuni ci si impegna se si attacca molto e ho il dubbio che la realtà non sia così semplice.

La partita

Veniamo all'andamento del match, anche se alcune situazioni importanti sono state già accennate.

L'Inter parte forte, pressando alta.

In questa fase emerge particolarmente il contributo di Awua, bravissimo ad accorciare e gestire il pallone negli spazi stretti di un centrocampo o di una trequarti intasati.

Fondamentale anche il lavoro di Carraro, che ha sveltito molto la sua azione rispetto ad altre situazioni e ha fatto valere la sua prestanza.

Poi naturalmente il doppio lavoro dei due falsi esterni  e soprattutto il sacrificio di Pinamonti e Belkheir: con il loro pressing sui difensori li costringevano a una ripartenza affannosa e agevolavano il lavoro di chi chi faceva densità tenendo gli avversari inchiodati nella loro metà campo.

De Rossi nel dopo partita ha individuato nei troppi passaggi sbagliati dei suoi una delle cause della sconfitta.

Anche i romanisti sono diventati improvvisamente incapaci di 3 passaggi giusti consecutivi?

Per me la risposta negativa è scontata.

I romanisti hanno subìto il nostro pressing alto e la densità che facevamo in mezzo al campo, proprio come successo a noi contro il Chievo.

Contro il Chievo noi ce l'abbiamo fatta comunque.

Contro di noi la Roma no, perché noi siamo obiettivamente più forti del Chievo.

E tuttavia ci siamo esposti, come inevitabile, a qualche rischio anche noi.

Io ricordo una sola vera palla gol nostra (Pinamonti di testa) nel primo tempo, contro nessuna palla gol, ma due azioni pericolose loro, concluse con tiri non irresistibili sui quali è stato pronto DiGre.

Tuttavia il rischio alla fine del primo tempo per conto mio era enorme.

Il dispendio di energie causato dal nostro primo tempo intensissimo poteva farsi sentire (resto convinto che chi attacca in massa con tanti uomini gli spazi stretti fatichi più di chi deve limitarsi a coprire gli stessi spazi muovendosi in un ambito territoriale ridotto (si gioca a zona, eh....).

Avevamo speso molto e ottenuto nulla.

Pinamonti e Belkheir non potevano continuare su quel ritmo nel doppio lavoro.

Anche Emmers e lo stesso Awua potevano avere un calo (Awua, pur molto meritevole, lo aveva già evidenziato intorno alla mezz'ora, ma poi aveva giocato più di posizione, con intelligenza).

Il rischio che noi calassimo, perdessimo di lucidità e loro potessero sorprenderci (come accade mille volte se spingi a fondo e non segni) era reale.

Non è andata così.

In apertura di ripresa una bellissima azione corale, in spazi che si erano un po' aperti, permetteva a Emmers di ottenere il vantaggio.

Quel vantaggio che avevamo tanto ricercato nel primo tempo.

Quel vantaggio che cambiava il volto della parte restante del match.

Ora la Roma doveva attaccare a pieno organico.

Noi subivamo il loro pressing e dovevamo contenerlo.

Provando se possibile a ripartire, sapendo che le occasioni per ripartire sarebbero state poche (ma avevamo messo Baka proprio per cercare di sfruttarne una e chiudere la partita).

Sapendo che ci sarebbero state mille mischie nella nostra area.

Senza il due a zero, avremmo rischiato fino alla fine.

E il 2-0 lo abbiamo mancato di un soffio, con Valietti.

Da quel momento ho avuto timore che Eupalla ci punisse, sono sincero.

Invece abbiamo retto, nonostante un calo atletico (ma non mentale) abbastanza evidente e comprensibile.

E' andato tutto come volevamo e come avevamo preparato.

Bravi ragazzi, bravo Vecchi, bravi tutti.

Ma sarebbero stati bravi, nella singola partita e nella stagione, anche se questo risultato non ci avesse premiati

NB. Consideriamo anche che in campo c'erano ben 5 ragazzi del '99 (Valie, Zinho, Emmers, Belkheir, Pinamonti) cioè giocatori che in teoria potrebbero essere il fulcro della Primavera prossima).

Le pagelle

Di Gregorio: due parate non impossibili nel primo tempo e millanta uscite  alte nel secondo. Senza sbagliare mai.

Valietti: nell'ultimo post avevo fatto un paragone tecnico e agonistico Valietti - Bastoni. Adesso tutti scoprono le qualità del Valie, giustamente. Fede ha giocato molto bene, soprattutto per la personalità mostrata e la grande quantità di corsa “ragionata”.  Secondo me non ha “sbagliato un gol” come hanno detto i cronisti. Da attaccante esterno (alcuni secoli fa...) mi sono trovato spesso in quella situazione. Lui è arrivato solo con una frazione millesimale di secondo in ritardo e ha colpito leggermente di esterno senza riuscire a incrociare. Dette le cose positive vorrei distinguermi dai facili incensatori.  Valietti sta migliorando in maniera imprevedibile e il miglioramento si accompagna alla crescita della struttura atletica. Però non deve illudersi.  Deve lavorare tanto e migliorare in cattiveria. In tutta la partita ha fatto solo 2 errori, ma soprattutto uno poteva essere fatale. Nel primo tempo, quando, senza la necessaria cattiveria, ha perso un tackle che ha favorito la ripartenza della Roma in spazi larghi perché noi stavamo uscendo. Per fortuna la Roma non ha sfruttato bene l'occasione e DiGre ha potuto parare. Comunque fino a ieri Valie era una speranza, da oggi è una speranza molto concreta.

Gravillon: la solita prestazione di grande sostanza: fortissimo nell'anticipo, ha liberato in diverse situazioni anche in acrobazia. Lui e Zinho, con l'aiuto decisivo dei compagni hanno resi inoffensivi Tumminello e Soleri e scusate se è poco.

Zinho: intelligente, tecnico, ottimo nelle uscite per organizzare le ripartenze. Tipico esempio di giovane che dispone di qualità tecniche di primissimo livello. Per lui l'incognita è legata solo a un' ulteriore crescita di potenza atletica.

Cagnano: giocatore che a qualcuno del blog non piace, ma che non a caso è sempre presente, soprattuto nelle partite clou, pur avendo alla spalle un ragazzo delle qualità di Sala. “Cagna” ha le sue caratteristiche di forza, di fisicità, di corsa e anche un buon sinistro per crossare. Se invece viene chiamato a giocare palla sullo stretto un po' fatica.  Ieri ha spinto poco (davanti aveva Rigo che teneva la posizione più di quanto facesse la finta ala Emmers dall'altra parte), ma ha tenuto la posizione con sicurezza, contro avversari difficili.

Emmers: sicuramente determinate in questa partita. Aggressivo veloce, insistente, si è posizionato tra le linee costituendo una continua  minaccia per i dispositivi difensivi romanistia, riuscendo nel frattermpo a ripiegare e fare intensità. Da centrocampista puro porta un po' troppo la palla e tende alla partenza individuale. La nuova posizione sembra sfruttarne al meglio qualità e caratteristiche

Carraro: buonissima prova dell'ex padovano, certamente migliore rispetto a quella disputata contro il Chievo. Sempre presente, forte nei contrasti, ha giocato tanti palloni, senza sprecare quasi mai.  Non è rapidissmo nella partenza e certo in un centrocampo più fitto le sue qualità emergono meglio.

Awua: inizio prodigioso. Sembrava tornato quello delle prime partite, quando i due milioni del riscatto non apparivano un'enormità.  Sempre presente dove c'era pericolo, usciva con la palla anche da situazioni complicate e la giocava al meglio. Poi è un po' diminuito il suo dinamismo, ma ha continuato a giocare con raziocinio, di posizione, facendosi valere nei contrasti.

Rivas: solido, concreto sempre molto positivo anche se certamente ancora non al top dopo la lunga assenza.  Sa attaccare la fascia, cercando il fondo o rientrando per giocarla all'interno; sa recuperare in appoggio al centro campo e anche al suo terzino. Ha provato ancora il tiro a giro, ma questa volta con minore fortuna.

Pinamonti: per me una grandissima prestazione. Raramente ho visto una punta di peso (come lui è) muoversi con tanta efficacia per se stesso e per la squadra. Sempre marcato anche da due uomini, non perde un pallone e trova spesso la giocata più insidiosa. Pressing asfissiante sul portatore di palla per tutti i 90' e tante tante botte prese senza fiatare. Davvero se migliora ancora un pochino nello spunto rapido ci troviamo di fronte a un possibile top player.

Belkheir: ha fatto il suo senza “miracol mostrare” ma anche senza demeritare. Ha tenuto palla quando era necessario, ha provato l'uno due e anche il tiro si è battuto sempre con grinta e potenza, sacrificandosi anche lui per ostacolare la ripartenza dell'azione avversaria. Può crescere molto. La prossima stagione ci dirà di più su limiti e possibilità reali

Baka: tutti avremmo scommesso sul suo ingresso, dopo il vantaggio, quando era necessario accorciare le distanze dietro, ma nel contempo possedere chi potesse con le sue progressioni allungare la squadra avevrsaria, tenendo dietro i difensori. Lui ha svolto il suo compito con efficacia anche se alcune giocate potevano magari venir sfruttate meglio. E' un'arma tattica importante e Vecchi sa utilizzarlo al meglio

Lombardoni: pochi minuti insufficienti per una valutazione seria. Ma il Lomba è entrato in campo con grinta, senza alcun timore e con grande personalità, rendendosi utile nel concitato finale.

Vecchi: per essere uno che non fa giocare le sue squadre, sceglie i fabbri invece che i giocatori dal piedino raffinato, direi che ha inanellato un'altra buona stagione, tenendo l'Inter sempre ai vertici e preparando alcune indivdualità per la prima squadra (sia pure in un ruolo ancora marginale, ma parliamo di 17-18enni) e diversi giocatori per il professionismo. Questo a prescidere da come andrà la finale.

Luciano Da Vite

50 commenti:

  1. Luciano, certo che Vecchi è veramente in gamba. Contentissimo per quanto mi riguarda dell'arrivo di Spalletti, ma il piano B che proponeva Giancarlo di promuovere Vecchi aveva un suo fascino. Comunque meglio avere dalla nostra sia lui che Spalletti ovviamente.

    Conosci la Fiorentina? O è un'incognita per te?

    RispondiElimina
  2. Incognita. L'ho vista una sola volta ma è passato molto tempo

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Per una volta non concordo.... su valietti, che fra l'altro non conosco bene. Nel primo tempo ha subito fallo e non si trattava di tackle morbido. L'errore è stato nel secondo tempo DOPO il gol sbagliato o, meglio, non segnato anche a causa di una mezza deviazione che ha spostato di poco la palla. Quel che mi ha impressionato e stato che dopo l'errore non ha più sbagliato nulla. Una capacità tecnica unità a lucidità da vero campione. E non lo dico quasi mai per non portare male... Grande valietti.Poi il calcio dei grandi è altra roba. Forse. Ma grande valietti

    RispondiElimina
  5. Comunque la stagione della nostra Primavera ci insegna ad avere pazienza. Dopo i primi tornei estivi e le prime partite ufficiali il pensiero dominante, anche in questo blog, era che la squadra avrebbe difficilmente raggiunto i primi 4/5 posti nel proprio girone. Con calma Vecchi ha plasmato un buon gruppo e siamo in finale ....ricordiamocelo anche alle prime , eventuali spero, difficoltà di Spalletti. La battuta su Fiorentina e Juve era appunto una battuta, mi scuso se qualcuno si è offeso, comunque noto un clima bello teso nel blog, mi pareva molto più "easy" qualche tempo fa, siamo dilettanti, scriviamo per divertirci e passare del tempo non prendiamoci troppo sul serio. :)

    RispondiElimina
  6. Resto della mia idea sul tackle perso, ma se hai ragione tu, Michele, sono ancora più contento.
    Per il resto concordo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E che problema c'è,? Anche io spero di avere ragione, per il ragazzo e per l'inter. In genere hai ragione tu, però.... non si sa mai.

      Elimina
  7. Vero, il clima è abbastanza teso. Mi prendo le mie parti di responsabilità. Anche per questo avrei preferito restarmene temporaneamente in silenzio. Ma poi l'amore per i nostri colori ha preso il sopravvento.
    Sulle altre divergenze penso siano più del modo di porsi che di sostanza, ma sul giudizio eccessivamente drastico di alcuni sul nostro settore giovanile, io che ho vissuto i tempi di Pellegrini presidente (con tutta la gratitudine che merita) proprio non riesco a soprassedere

    RispondiElimina
  8. Ufficiale Spalletti. Presentazione mercoledì alle 12.

    F.C. Internazionale è lieta di annunciare Luciano Spalletti come nuovo tecnico della prima squadra. L'allenatore verrà presentato mercoledì pomeriggio alle ore 12:00 nella sala stampa del Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti. Spalletti ha firmato un contratto di due anni con l'Inter e nella giornata di lunedì 3 luglio dirigerà il primo allenamento della squadra. Nato a Certaldo (FI) il 7 marzo del 1959, nella sua carriera da calciatore professionista, ruolo centrocampista, indossa le maglie di Virtus Entella, Spezia, Viareggio ed Empoli. Il passaggio dal campo alla panchina avviene proprio a Empoli, nel 1994: alla guida dei toscani ottiene una storica doppia promozione dalla C1 alla A, raggiungendo la massima serie nel 1997. In seguito allena Sampdoria, Venezia, Udinese e Ancona, prima di tornare nuovamente ad Udine nel 2002: coi friulani ottiene la qualificazione in Coppa Uefa e, nel 2005, chiude il campionato al quarto posto accedendo ai preliminari della Champions League. Approda dunque sulla panchina della Roma: tra il 2005 e il 2009 conquista 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana coi giallorossi, portandoli a competere ai massimi livelli in Europa. Dal dicembre 2009 è alla guida dello Zenit: nelle 4 stagioni trascorse a San Pietroburgo, Spalletti vince 2 campionati oltre a 1 Coppa e a 1 Supercoppa di Russia. Nel gennaio dello scorso anno viene richiamato dalla Roma: grazie ai 46 punti ottenuti nel girone di ritorno i giallorossi chiudono il campionato al terzo posto, risultato migliorato ulteriormente nell'ultima stagione conclusa con la conquista della piazza d'onore (valida per l'accesso diretto alla Champions League) a quota 88 punti. Complessivamente, nell'ultimo anno e mezzo alla guida dei capitolini ha fatto registrare una media di 2.33 punti a partita. A livello individuale Spalletti vanta il maggior numero di panchine tra i tecnici dell'attuale Serie A grazie alle 406 presenze sino ad oggi accumulate. Inoltre, ha ottenuto la Panchina d'Oro 2004/05 e il Premio 'Miglior Allenatore' - Oscar del Calcio AIC nel 2006 e nel 2007. In bocca al lupo, Luciano!

    RispondiElimina
  9. Finale Campionato Berretti Inter-Torino alle 17.00 anche su Inter Channel

    RispondiElimina
  10. Ottimo post di Luciano per una Primavera all'altezza. !!
    Ed ora la parte più' difficile, la finale. Premesso che noi faremo il massimo qualcuno può' parlarci della Fiorentina ? Solo per sapere che tipo di avversario ci aspetta. Poi noi faremo la nostra partita e Vecchi saprà' come è chi giocherà' per riuscire a vincere. E se lo facessimo anche " giocando male " ricordiamoci che alla fine conta solo chi vince.

    RispondiElimina
  11. inter in vantaggio 2-1 dopo 10 minuti del secondo tempo

    RispondiElimina
  12. diretta testuale buona su http://www.toronews.net/giovanili/live-berretti-finale-scudetto-inter-torino/

    RispondiElimina
  13. Ma pensare seriamente a Ibra svincolato??

    RispondiElimina
  14. Sulla Fiorentina primavera ho parlato con Yeboah dei pari età (forse) del Vicenza e mi ha detto che è stata la squadra più forte che hanno incontrato quest'anno. Spulciando nella rosa mi par di vedere cognomi da figli o nipoti d'arte tipo Sottil, Baroni e Caso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi pare di aver letto cose positive su Baroni jr (stesso ruolo del padre, sottil invece a differenza del papà mi pare che giochi ala). Penso che tra i figli d'arte non ci sia hagi jr, non so se per limiti di età o altro...Per quanto può contare magari spulcerò un po' per il web per raccogliere notizie in questi giorni.

      Elimina
    2. Baroni jr è squalificato, non gioca la finale.

      Elimina
  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  16. PRIMO TITULO! BERRETTI

    Inter-Torino 2-1

    RispondiElimina
  17. Vittoria della Berretti per 2-1 al Torino. Vorrei chiedere a Luciano notizie sul gioco della squadra. Solitamente sembra che si giochi mali. Chissà come si fa a vincere......

    RispondiElimina
  18. male, non mali. Non lo faccio volutamente.

    RispondiElimina
  19. BERRETTI INTER CAMPIONI d'ITALIA . Speriamo ora di riuscire a portare a casa gli altri 3 (Primavera - under17 e Under15)
    FORZA RAGAZZI siamo tutti con voi.

    RispondiElimina
  20. Complimenti ai ragazzi della Berretti !
    Detto questo ,da sprovveduto totale,non capisco la filosofia che ci porta a partecipare a questo campionato.Ho visto la partita a sprazzi ed auguro le migliori fortune a tutti i ragazzi scesi in campo, però ...però non so quanti di loro fra cinque anni giocheranno in Lega Pro.

    RispondiElimina
  21. Campioni!! Bravi ragazzi! Che sofferenza però...

    RispondiElimina
  22. grandissimi i Berretti, grandissimo mister Corti.
    La squadra merita un post. Lo faremo

    RispondiElimina
  23. bravi ragazzi!
    per il secondo anno consecutivo Luciano pronostica la vittoria del Torino, e per il secondo anno consecutivo la vinciamo noi. domenica direi favoritissima la fiorentina...

    RispondiElimina
  24. ...buona partita della primavera - ieri sera - che ha avuto il solo torto di sprecare troppi contropiede che avrebbero permesso a molti tifosi di seguire il finale di gara con minore apprensione ...ora non resta che terminare l'opera vincendo la finale con i viola...

    RispondiElimina
  25. Grandissimi. Dai che in questi due giorni il mondo nerazzurro ha avuto un suo riscatto. Avanti così. 'Inter is coming.'

    RispondiElimina
  26. Veramente parlavo del timore che il Toro schierasse alcuni primavera, nel qual caso le prospettive sarebbero cambiate. Invece ho controllato e non c'erano primavera in campo.
    Capisco poco di calcio, ma so leggere i numeri. L'Inter in campionato ha inflitto al Toro 22 punti di distacco in 26 partite, lo ha battuto 3-1 a Milano e ha pareggiato a Torino.
    Sebbene la squadra abbia perso per strada numerosi elementi saliti in Primavera, anche un incompetente come me, che sbaglia tutti i pronostici avrebbe avuto difficoltà a dare favorito il Torino

    RispondiElimina
  27. Contentissimo di questi due risultati ma molto molto prudente. Il difficile comincia adesso.
    Vincere mi piace da morire, ma in ogni caso ho la certezza che le tre squadre ancora in lizza per il titolo (oltre a quella che l'ha coquistato) hanno disputato una grande stagione

    RispondiElimina
  28. Di bello arbitrerà la finale di domenica.

    RispondiElimina
  29. Un plauso al Toro che non haschierato i Primavera , dimostrando rispetto per chi aveva fatto il campionato Berretti...domani non c'è storia i Viola sono di un altro pianeta !

    RispondiElimina
  30. per vostra conoscenza sul sito del toro nella formazione iniziale portava due primavera Buongiorno e rossetti

    RispondiElimina
  31. Grandi come sempre!

    E che si inizi a portarne di più in prima squadra; )

    Intanto, mi perline il nuovo accordo tra milan e fifa per fpf.
    E il movimento con Conti. ..
    Fassone si è scafato di colpo?

    Sono curioso di vedere Percassi, data la relazione che sta costruendo con suning

    RispondiElimina
  32. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  33. Speriamo di no, Carlo. Vorrebbe dire che la prima squadra non ha giocatori di valore e deve ricorrere a giovinetti di belle speranze

    RispondiElimina
  34. La stella dei viola effettivamente penso sia Diakhaté. Centrocampista senegalese accostato a pogba e nella scuderia di Raiola... se ne parlò l'estate scorsa perché fece il ritiro con Sousa, ho visto le statistiche: nove goal e nove assist in campionato. L'altro che conosco (ma solo di nome) è il difensore argentino Illanes che hanno preso a gennaio. Più che altro però lo conosco per sentito dire che dicevano che lo volevamo prendere anche noi.

    RispondiElimina
  35. E' solo una battuta, eh, non imbastite processi, ma io per ora esprimo una "fiducia critica" vedendo che gli altri si rafforzano acquistando giocatori (se azzeccati o meno lo dirà il campo), mentre noi vendiamo perisic e tratteniamo Eder.
    Lo so che dobbiamo rientrare prima del 30 giugno, lo so che Eder e Candreva sono nazionali e buoni giocatori. ma se vuoi provare a vincere, per me non possono essere titolari

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non credo che Eder sia ritenuto un titolare, ma uno che può stare nella rosa. Poi non possiamo mandar via Eder, Jovetic, Barbosa, Palacio rimanendo con soltanto Icardi e Candreva anche per una questione numerica. Sembra invece che sia sul mercato Medel.

      Elimina
  36. Ha parlato giusto due minuti, ma che sensazione vi ha fatto ieri Spalletti? Su Inter channel.

    RispondiElimina
  37. Non risponde mai solo per rispondere, sicuramente non ci annoieremo. A me piace ascoltare le conferenze e da questo punto di vista ho apprezzato Mourinho, ovviamente, Mancini, Stramaccioni e De Boer. Parla tanto, ora capisco perché nel 2008/2009 Mourinho faceva notare che quando doveva essere intervistato trovava sempre Spalletti ai microfoni! :)

    Spero poi che questo entusiasmo sia giustificato dalle potenzialità reali di Suning e della squadra e non perché sia "aziendalista" o perché comunque per lui l'Inter è il punto più alto della sua carriera. Se poi c'è da dire qualcosa alla società la dice: per esempio quest'anno, seppur in maniera diplomatica, aveva detto che aveva bisogno di acquisti a gennaio perché erano pochi per disputare due partite in sette giorno oltre a chiedere "aiuto" alla società per la questione Totti.

    RispondiElimina
  38. Penso e spero il titolo di Luciano sia volutamente provocatorio... Perché penso nel blog nessuno si sia permesso di definire Incapaci la nostra primavera.
    I problemi di costruzione del gioco e di gestione del pallone si sono visti anche con la Roma così come in tutta la stagione.
    Questo non vuol dire la squadra sia scarsa...
    Ma che pecchi in queste caratteristiche mi sembra palese.
    I risultati ottenuti sono eccellenti in tal senso e evidenziano come Vecchi stia utilizzando i calciatori in un gioco che esalta le loro caratteristiche.

    RispondiElimina
  39. Ho pubblicato un post riepilogativo degli impegni dei nostri giocatori con le rispettive nazionali dal 21-05 alla data di ieri 09-06: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/06/inter-nazionali-2105-0906-2017.html

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Printfriendly