giovedì 25 ottobre 2018

Una sconfitta da cui imparare: Barcellona - Inter 2-0

Nello scatto di Tuttosport (fonte: AFPS) il dettaglio della soluzione difensiva in barriera su calcio di punizione di Luis Suarez, con "Brozo" che si distende per respingere la battuta bassa dell'attaccante uruguaiano.

Ho letto solo stamattina le dichiarazioni di Spalletti nel dopo-partita del Camp Nou, oltre che i commenti su questo blog e in giro sul web relativamente la nostra prestazione di ieri.

Devo dire che mi ritrovo con la maggioranza dei commenti, che parlano di "Troppo Barcellona per l'Inter" (CdS e la Gazza hanno usato lo stesso titolo), così come sono rimasto diciamo positivamente colpito dalle dichiarazioni del mister e con le quali tutto sommato mi rivedo, considerando la sua analisi della gara lucida e espressa in termini molto diretti e senza giri di parole.

Il Barcellona ha vinto e ha dimostrato di essere più forte. 

Ha vinto dimostrando di essere una squadra che gioca a memoria, che si muove in maniera armoniosa sul campo e che riesce con i movimenti senza palla dei suoi giocatori a occupare tutti gli spazi. Sa praticare un calcio offensivo ed efficace e Valverde sembrerebbe essere saldamente a capo del gruppo, riuscendo ad ottenere dai suoi ragazzi anche grande sacrificio in fase difensiva.

Chiaramente ha anche molto talento (senza non vai da nessuna parte) e tutti i giocatori sono dei grandi campioni e con grande esperienza a livello internazionale e nonostante l'assenza di Leo Messi, almeno un top-player (Suarez) che merita di essere considerato nel novero dei più forti del mondo.

E non a caso proprio da una sua meravigliosa giocata, più che da una disattenzione difensiva vera e proprio (anche se, certo, Skriniar si fa bruciare da Rafinha nell'occasione), nasce il goal del vantaggio dei catalani. Un goal che non ha cambiato in maniera radicale l'inerzia della partita, ma che è arrivato nel primo tempo e in cui abbiamo effettivamente come ha detto il mister, avuto un approccio negativo alla gara.

Oggettivamente eravamo intimoriti, a causa del blasone dell'avversario, per l'importanza della gara e per la disabitudine dei nostri ragazzi a giocare una partita di questo tipo.

Anni fa si abusava (chiaramente sempre poi in chiave anti-interista) della parola "mentalità".

Chi non è giovanissimo, ricorderà come questa parola venisse adoperata ogni volta che l'Inter aveva qualche difficoltà in Champions e in chiave antitetica al Milan, che veniva considerata dai critici del calcio nostrano come la squadra modello per quello che riguardasse questa fantomatica "mentalità".

Gli anni della gestione Mancini in particolare e le eliminazioni con Villareal, Valencia, Liverpool, ma pure quella dell'anno successivo con il Manchester United nel primo anno della gestione Mourinho, furono caratterizzati dal leit-motiv secondo cui l'Inter non avesse la mentalità necessaria per vincere in Europa.

Peccato che poi l'anno dopo abbiamo praticamente vinto tutto e battendo tutte squadre che nel corso di quell'annata hanno vinto il loro campionato (tra queste: Barcellona, Bayern Monaco, Chelsea).

Certo, la squadra era stata rinforzata con cinque nuovi innesti (Eto'o, Lucio, Milito, Sneijder, Thiago). Cinque campioni (più Pandev, 6) di grandissimo livello. Ma chi può veramente sottovalutare l'importanza in quella squadra e la forza di elementi come Cambiasso, Chivu, Samuel, Stankovic? Senza parlare di Maicon. Il capitano Zanetti.

La verità è che c'erano già grandi giocatori e che con l'innesto di altri campioni, la squadra aveva raggiunto un livello così alto che - consolidati i ranghi grazie alla presenza di un allenatore "special" - era diventata praticamente imbattibile e fino a vincere meritatamente la competizione.

La "mentalità" in sé come terminologia applicata al calcio non significa nulla. Se con questa tuttavia si intende coraggio e convinzione nei propri mezzi, allora l'uso del termine è sensato. Ma queste due qualità non sono qualche cosa di estraneo e/o di superiore: costituiscono caratteristiche caratteriali e mentali dei giocatori (di conseguenza di squadra) che possono contare tanto quanto le capacità tecniche individuali dei singoli.

Mi sembra inutile fare esempi specifici. Ne ricordo uno in particolare di Franco Rossi, che diceva che Rui Costa aveva "stile", ma Gattuso aveva "classe". Un modo come un altro per dire che sicuramente il primo aveva qualità tecniche e di palleggio superiori, ma restava inferiore al secondo poi sul piano assoluto e per quanto potesse incidere sul campo (del resto va detto che lo stesso Gennaro Gattuso non fosse sicuramente un giocatore di capacità tecniche inferiori alla media, nonostante il suo calcio non fosse diciamo poco appariscente sul piano muscolare e della aggressività agonistica).

Da questo punto di vista, quindi, l'approccio alla gara è stato sicuramente timido: abbiamo pagato una certa inesperienza (non a caso poi giocatori come Miranda e Asamoah, lo stesso Borja Valero, sono apparsi tra quelli più coraggiosi, così come Brozovic e Vecino, comunque abituati a giocare in campo internazionale con la maglia delle loro nazionali) e nel primo tempo in particolare non abbiamo convinto.

Abbiamo anche creato due palle goal (la prima veramente molto importante, quella di Icardi su assist di Perisic), che significa che magari se il pallone fosse entrato poi le cose sarebbero girate diversamente. Però con i "se", si sa, non si va da nessuna parte: il Barca ha tenuto comunque il pallino del gioco in mano con il suo tipico possesso palla e lo sapevamo che sarebbe stato così, è inevitabile, però quando recuperavamo palla e dovevamo ripartire, non lo facevamo con grande convinzione e lo stesso pressing alto agli avversari come ai portatori di palla non è stato praticato con la dovuta intensità.

Non ho molto da dire nello specifico sull'occasione del primo goal. Suarez ha fatto veramente una giocata incredibile, la difesa si è fatta trovare impreparata ed è stato bravo l'ex Rafinha a metterla dentro sottomisura. Peraltro nei meriti del gicoatore, va richiamata la sua prestazione in fase difensiva, che "ricalcava" quella del suo opposto Perisic, segno di una evidente lezione imparata nel calcio italiano e dal mister Luciano Spalletti.

Sicuramente è piaciuto più lui che Coutinho, che mi è sembrato quello che già conoscevamo e abbiamo visto all'Inter: grandi numeri ma fisico non adatto a giocare a certi livelli. Certo è stata una sola partita, giudicarlo su queste basi non ha molto senso.

Ma quelli che più hanno destato sensazioni importanti tra i blaugrana sono stati i più quotati Luis Suarez e Busquets, chiaramente due top-player nel loro ruolo. 

Il primo è un attaccante smaliziato, cattivo, tecnicamente ineccepibile, secondo il mio parere uno dei più forti giocatori al mondo e superiore ai più celebrati Neymar e Mbappé. Per fare due tra i nomi più quotati in circolazione. Il secondo è chiaramente un elemento fondamentale nell'equilibrio del gioco del club allenato da Valverde.

Ha sorpreso il centrocampista Arthur, che non conoscevo, calciatore di indubbie qualità tecniche e grande visioni di gioco, già integrato nei sistemi di gioco del Barca; mi sembra molto solida la coppia di centrali formata da Piqué e Clément Lenglet.

In fase difensiva sono attaccabili sugli esterni e infatti nel primo tempo Perisic e nel secondo tempo Politano hanno creato qualche problema alla loro retroguardia.

Il problema è che se poi attacchi e ti sbilanci in avanti, loro poi ti vanno a beccare in contropiede. 

Se il secondo goal, va bene che la partita in quel momento si avviava verso la conclusione, è arrivato a sinistra con un esterno col vizio del goal come Jordi Alba, la cosa si spiega pure con un nostro sbilanciamento (pure comprensibile) in avanti.

Nel primo tempo del resto da quella parte non ci hanno creato grossi problemi, anche se l'altro verso della medaglia è la totale assenza da parte nostra di iniziative da quel lato. Ha fatto sicuramente male Candreva, così come i due esterni difensivi non sono mai riusciti a "uscire" e appoggiare l'azione d'attacco.

Borja Valero nel primo tempo ha un po' "galleggiato" a centrocampo nella nostra insufficienza di gioco, ma il secondo tempo come tutta la squadra, è entrato in campo con un piglio diverso. La stessa considerazione vale per Icardi.

Tra i migliori menzionerei Brozovic, annunciato in condizioni fisiche negative, ma invece protagonista di una gara di grande spessore sul piano tecnico e agonistico, così come il suo compagno di reparto Vecino, che fisicamente sovrastava gli avversari, dimostrando grande personalità e forza nel portare palla.

Dietro benissimo Miranda, che si fa saltare da Suarez solo una volta e senza "effetti collaterali"; bene Skriniar, ma sulla sua prestazione pesano un po' le due situazioni sui due goal, che lo chiamano comunque direttamente in causa.

La sconfitta dispiace e il risultato è negativo, ma "addolcito" dal pareggio tra PSV Eindhoven e Tottenham, che comunque ci permette di conservare buone speranze per il passaggio del turno.

L'amarezza è comprensibile, così come sono comprensibile le osservazioni di Spalletti, molto lucido come detto nell'analizzare la gara e giustamente "irretito" (tra virgolette) dalla prestazione dei suoi ragazzi.

Ma da osservatori esterni, penso che possiamo anche riconoscere che solo fino a un mese fa, non avremmo mai neppure lontanamente pensato di poter venire qui a Barcellona a giocarcela. Ieri pensavamo che invece sarebbe stato così, ma per un tempo buono i ragazzi se ne sono "dimenticati".

La lezione, Spalletti in primis sostiene che "abbiamo imparato molte cose", è che dobbiamo credere di più in quello che sappiamo fare: la gestione del pallone è stata sicuramente da dimenticare in molti momenti della partita. Se recuperare palla agli avversari era difficile, la nostra colpa principale sta nel non essere mai riusciti a ripartire con convinzione e con la dovuta forza. Il pressing, praticato in maniera poco convinta nel primo tempo, ha dato modo al Barca di tenere la palla e farci correre a vuoto senza che questo fosse funzionale al gioco.

Il Barcellona è e resta una delle squadre più forti in circolazione, vincere al Camp Nou o anche solo pareggiare, è una impresa per tutti, quindi questa sconfitta si può accettare. Ma nel percorso di crescita che stiamo compiendo, ci deve essere spazio anche per consapevolezza e sicurezza nei propri mezzi. Che non costituiscono necessariamente presunzione.


Potrà essere lo step successivo solo confermandoci partita dopo partita e continuando a vincere.


Ritorniamo al lavoro e a concentrarci sul campionato con qualche rammarico e qualche nuova nota di cui tenere conto, ma buttare via il bambino con l'acqua sporca sarebbe un grave errore: consideriamo questa sconfitta in maniera funzionale.

Questo fa rivalutare l'importanza della Champions in tutti i casi; al di là degli aspetti di natura economica, pure senza competere per la vittoria finale (realisticamente), questa è la "palestra" più importante per una squadra che come la nostra ha bisogno di crescere.

Se "vincere aiuta a vincere", perdere non significa necessariamente "catastrofe".

Sarà interessante vedere se giocheremo diversamente la gara di ritorno a San Siro il prossimo 6 novembre.

Emiliano D'Aniello

55 commenti:

  1. Marin25 ottobre 2018 10:58

    Non siamo ancora al livello delle superpotenze europee e vabbe', si sapeva.

    Si poteva giocare sicuramente meglio, certo.

    Non era nemmano la formazione titolare, sarebbe stata un Inter diversa con Radja, Vrsaljko, De Vrij e Politano (dall'inizio).

    Per esempio Keita e Lautaro possono solo migliorare e di certo l'Inter migliore, quella vera, la vedremo nella seconda parte della stagione, chissa', magari con un Barella in piu.

    Il nostro e' un processo di crescita che passa anche attraverso serate cosi', scoppole amare e schiaffi in faccia. Ben vengano. Fino a poco fa le prendevamo pure dal Beer Sheva di turno.
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    Marin25 ottobre 2018 11:05

    Ricordiamoci che non tanto tempo fa scendevano in campo i kuzmanovic e i jonathan. L'inter cresce, siamo sulla strada giusta.
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    Daniele25 ottobre 2018 11:14

    Una squadra che vuole giocarsela a certi livelli, deve stare attenta a tanti piccoli particolari, la consapevolezza dei propri mezzi da la misura del livello di maturità per certi palcoscenici.
    Quando vai a giocartela sul campo del Barcellona devi liberare la testa...è ovvio che il cuore batta a mille e che questo ti renda poco lucido specialmente nelle giocate clou....ma per questo ti alleni tutti i giorni e ripeti in continuazione gli stessi movimenti, perché il gesto diventi una cosa automatica al di là dello stato d'animo.
    Ieri mancava la serenità che viene dall'esperienza....faccio un esempio: Icardi defilato in area...la porta coperta da molti giocatori...generalmente Mauro (in campionato) si guarda intorno e cerca un compagno smarcato per il triangolo o per il tiro...invece testa bassa e palla calciata nel mucchio. Pure altri giocatori tipo Candreva, lautaro (ancora acerbo), Valero e Candreva stessa frenesia stesso esito.
    Dall'altra parte invece una squadra che continua a macinare il proprio gioco serenamente, anche quando (all'inizio del secondo tempo) è in difficoltà sulla nostra pressione....per me la differenza sta tutta li, l'incapacità di riproporre il nostro gioco a causa di un freno emotivo.....e questa cosa la risolvi solo in due modi: o compri campioni tipo Modric e il Ninja (qualcuno in più preferibilmente), o ti fai tre-quattro anni consecutivi di coppa dalle grandi orecchie.

    Un'altra cosa....siamo tutti d'accordo sul fatto che Rafinha è un gran giocatore sia in termini di qualità che (soprattutto) di quantità (i suoi continui raddoppi sul nostro portatore di palla hanno indirizzato la gara)?
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    1. Marin25 ottobre 2018 11:21

      Ad esempio rube e napoli hanno impiegato anni per raggiungere i loro livelli odierni...

      Daniele sono d'accordo, o ti prendi una serie di campioni per poter fare un percorso piu' veloce oppure come noi (e tanti altri) lo fai mattone dopo mattone, pian piano, e costruisci qualcosa di significativo.
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      Marin25 ottobre 2018 11:22

      Detto questo, senza il FFP, cioe' con Rafinha e Cancelo (e magari) Modric sarebbe gia' stata tutta un altra storia.
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      Angelo Magliaro25 ottobre 2018 11:28

      C'è anche da dire che, come ricordavano in telecronaca, il Busquets aveva più presenze in Champions di tutti i nostri titolari di ieri messi insieme.
      Dobbiamo crescere, è normale, e sono convinto che ieri non abbiamo giocato al 100%, possiamo fare molto di più.
      Certo poi l'estate prossima dovremo cominciare a mettere nel motore 1/2 grandi campioni che diano la svolta definitiva.
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      Fabio Frigiola25 ottobre 2018 11:54

      Abbiamo giocato bene? Per me non abbastanza.
      Potevamo fare meglio? Si
      Avremmo visto un altra partita con altri interpreti? Probabilmente no
      Il barca è piu forte di noi
      Per ottenere di più serviva una partita perfetta in ogni parte del campo.

      Alcuni pareri sui singoli.
      Politano e imprescindibile per la nostra manovra.
      Vrsaliko nelle due fasi garantisce piu qualità di d'ambrosio.
      Icardi in una partita di ripartenze ha poca utilita.
      Perisic ara la fascia ma ha perso spunto e capacita di esser pericoloso in area.
      Skrinjar e un marcatore fantastico ma deve assolutamente migliorare nel gestire gli inserimenti da dietro degli avversari.
      Lautaro deve ancora crescere molto, sarebbe meglio potesse farlo nel suo ruolo.
      Asamoah dopo una partenza eccezionale sembra in un momento di calo psicofisico.
      Candreva può esser utile in ampi spazi negli ultimi 20 minuti, non con squadre corte ed aggressive.
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      Fabio Frigiola25 ottobre 2018 11:55

      Borja valero in una partita di gestione del possesso palla e molto prezioso, lo e meno quando dobbiamo pressare e riconquistare
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      Gabriele Lombardo25 ottobre 2018 12:04

      Asamoah molto bene col PSV ma con uno o due errori, in difficoltà con la SPAL, tra i peggiori nelle ultime due partite. Oltre a Dalbert c'è la possibilità di mettere D'Ambrosio a sinistra più bloccato e Vrsaljko come Cancelo l'anno scorso. Magari così rifiata un po'...

      Borja sarebbe stato utilissimo se non fondamentale se avessimo tenuto di più la palla. Anche col senno di poi non capisco cosa avesse in mente Spalletti, perché a parole voleva provare a fare la partita, ma non sono scesi in campo i giocatori più funzionali a questa idea. Penso fosse consapevole di questo, ma dovendo gestire le forze ha provato comunque con loro, non potendo comunque dire diversamente... è stata una prova e forse anche un "allenamento"

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  2. Scaroni sul Milan: "Se i risultati sportivi sono deludenti gli sponsor non arrivano". E poi invece c'è Suning...

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    1. Fonti confidenziali e sicuramente attendibili mi hanno spiegato le ragioni dell'acredine del maggiore dei paracadutisti (riserva) Gianluca Rossi nei confronti di Suning: in occasione di un lancio di addestramento Zhang Jindong gli ha sostituito lo zaino del paracadute con uno zaino preparato per una gita domenicale sul Resegone!

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  3. Sei rinnovi in un colpo solo, se non è un record poco ci manca.
    Intanto il milan è sotto...0-1

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    1. Dalbert gagliardini cabdreva miranda...
      Brozovic con clausola alzata da 50 a 60 mln.

      Rinnovi che non mi convincono molto.

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    2. Avresti messo una clausola più alta?

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    3. Avrei messo una clausola piu alta, si, o addirittura tolta

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  4. Quello che mi sorprende è il rinnovo di Miranda che credevo volesse provare altre esperienze. I contratti di Gagliardini Dalbert Candreva e Vecino sono stati allungati per spalmare gli ammortamenti e pesare di meno su questo bilancio.

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    1. Anche per poterli, eventualmente, cedere con meno "ansia". Allo stato l'unico rinnovo tecnico parrebbe Miranda.

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  5. A me non è dispiaciuta così tanto la squadra ieri, sono solo preoccupato per lo scarso turn over siccome vedo provati soprattutto Vecino, Brozo e Asamoah. Contro la lazio schiererei Politano dietro ad Icardi come è già successo contro il torino ed aveva fatto bene, poi Candreva a destra. In questo caso ci servirebbe un recupero di joao mario ma si è messo fuori rosa da solo il genio.
    Sono deluso inoltre da Keita, l'apporto alla fase difensiva è inquietante e sulla fascia si muove malissimo. Se quest'estate si sblocca il mercato prenderei subito Saint Maximin.

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    1. Difficile adattamento di keita e secondo me non ha molto cervello calcistico, cioé non si muove leggendo i movimenti dei compagni e degli avversari, pur essendo fortissimo nell'uno contro uno. Deluso anche io. Saint Maximin é forte però temo che abbia pregi e difetti di keita

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    2. Concordo su Keita'. Visto due volte dal vivo (Bologna e SPAL) dove mi ha impressionato negativamente per lo scarso movimento senza palla e la poca intelligenza calcistica nella lettura delle situazioni ,cose che si notano di più allo stadio rispetto alla TV. Considerando il suo apporto fin'ora credo che non verrà riscattato a fine anno dato che tornerà Karamoh dal prestito che sta facendo molto bene a Bordeaux

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    3. A posteriori, forse ci avrebbe più fatto comodo Karamoh che magari la fase difensiva la fa come keita ma la fase offensiva è un'altra cosa.

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    4. Anche Karamoh spesso fa giocate sbagliate, soprattutto se parte dal primo minuto e ha tanto tempo a disposizione: si concede pause tipiche di alcuni giovani molto tecnici (penso a Milinkovic che ha avuto un netto calo dalla primavera scorsa).
      Keita più che assentarsi è eccessivamente istintivo e "frettoloso", sbaglia la giocata, ma non per sufficienza.

      Penso che ad oggi Karamoh al posto di Keita non avrebbe spostato troppo: non prenderebbe il posto di titolare di Politano; sì forse negli spezzoni avrebbe fatto un po' meglio di Keita ma d'altra parte dobbiamo considerare che a parte Torino e Parma abbiamo sempre vinto e che a Reggio Emilia sono entrati sia Keita che Karamoh. Se fa bene in Francia fra un anno probabilmente ci ritroveremo un Karamoh più pronto di quello che avremmo avuto se fosse rimasto qua ad alternarsi.

      Penso comunque che anche Keita vivrà il suo periodo positivo durante la stagione: ha mezzi troppo importanti per non far qualcosa di buono, pur con le mancanze che oggi stiamo scoprendo.
      Torniamo sempre al discorso della sostanza e della qualità tecnica. Da fuori sembrava mancarci proprio uno come Keita, con tiro da fuori, dribbling e imprevedibilità... poi se mancano altre cose, i pregi si annullano e quelli come Candreva, ad esempio, vengono preferiti dagli allenatori per motivi apparentemente inspiegabili.

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    5. Ps: non conosco Saint Maximin ma dal mercato del prossimo anno mi aspetto nomi importanti e domani sarà una giornata importantissima.
      Per quanto riguarda i "soliti" nomi dei due giovani italiani sono sempre più convinto di Barella e un po' meno di Chiesa. Mi sembra che il primo riesca ad abbinare quantità e qualità, Chiesa a volte mi sembra si faccia notare più per il carattere che per qualità e lucidità, finendo per essere un po' fumoso. Con 60 o più mln forse si potrà trovare qualcosa di meglio?

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    6. Sostanzialmente d'accordo su Keita: il suo problema non é certamente l'estro né tanto meno lo spunto, caratteristica assente in tutti gli altri giocatori offensivi (carenza grave se giochi in Europa) ma la capacità di leggere l'azione, il senso tattico. Ad esempio, se avesse la testa calcistica di un bonaventura, gli equilibri di squadra permetterebbero molto spesso la sua presenza dal primo minuto. Cancrena non ha la qualità per giocare a certi livelli però è intelligente rispetto alle due fasi ed è veloce nel capire quando raddoppiare in fase di ripiego. Stesso discorso per perisic, anche se quest'ultimo ha qualcosina in più di quest'ultimo in progressione. Di fatto keita gioca a testa bassa e l'impressione è che i suoi limiti non siano emendabili: credo che potrà essere utile alla causa solo in partita in corso. A gennaio quindi servirebbe come il pane un vero esterno creativo e con visione di gioco

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    7. Siamo a meno due dal secondo posto, secondi in Champions, non abbiamo avuto Nainggolan per diverse partite, Lautaro e Keita possono solo far meglio... non penso abbiamo bisogno a gennaio di rinforzi per arrivare a fine stagione. Vedremo se entrerà qualcosa dai giocatori di Kia, ma non ci servono pezze per tappare buchi eh

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  6. Per come la vedo io parlando dei laterali per la prossima stagione, Keita è troppo anarchico per i gusti di Spalletti...ogni volta che subentra a Perisic la fase difensiva su quella fascia va a farsi benedire. Candreva perdonatemi, ma ormai è da considerare un giocatore per far rifiatare il titolare (anche per ragioni anagrafiche), contro il Barça l'ho visto veramente in difficoltà nella gestione della palla...Politano ha spunti molto interessanti ma ancora non mi convince del tutto...secondo me manca un po' di esperienza nella scelta delle giocate....a volte tira quando c'è lo spazio per un filtrante, oppure prova ad infilarsi dove non c'è spazio...però ha una buona tecnica e dinamismo da vendere.
    Comunque se davvero l'anno prossimo pensiamo di andare a giocarci il titolo (così si vocifera), dobbiamo puntare su gente fatta e finita come i Douglas Costa e gli Allan....i Barella e i Chiesa (che sono progetti di grandi campioni) attualmente sono giocatori ancora acerbi per rappresentare un upgrade tale da farci salire quell'ultimo scalino che porta dove stazionano da anni Napoli e ladri.
    E dico un'altra cosa sono molto preoccupato per Lautaro, agli occhi del coach lui può essere solo e soltanto il sostituto di Icardi...ormai è palese che Luciano non giocherà mai con due punte contemporaneamente, ed è chiaro pure che il toro messo a rifinire o defilato sull'esterno perde enormemente di efficacia.

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    1. Concordo su tutto tranne per quanto concerne Lautaro perché ancora non ha quella forza, esplosivita e rapidità che caratterizzava il giocatore a lui più simile (per me), Carlos Tevez. Al momento ha lo stesso temperamento e maggiore testa: potendo prenderei a gennaio uno più pronto e darei in prestito il Toro a una piccola

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  7. Secondo me non ci sono dubbi che al momento Keita sia più forte e più funzionale. La sua fisicità e la sua capacità di dare profondità alla squadra ora sono superiori a quelle di Karamoh. Sul piano tecnico e realizzativo poi non lo so, certo Keita ha già dimostrato di sapersi far valere anche da questo punto di vista. Poi certo il suo impatto al momento non è stato determinante, ma... Aspettiamo. Mi pare che Cancelo fino a gennaio fosse una specie di ectoplasma, o sbaglio? Diamogli ancora un po' di tempo. Sull'aspetto caratteriale non mi pare ci siano state indicazioni negative. Poi l'anno prossimo ne riparliamo, ovviamente tutti speriamo che Karamoh torni fortissimo da questa esperienza.

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    1. Be' era infortunato tre settimane a settembre, già a metà ottobre era disponibile... infatti si perse Bonaventura :)

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    2. Cancelo a ottobre era in campo.

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    3. Se evitate di parlare di Cancelo usandolo come metro di paragone....secondo me ci guadagnate soltanto.

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    4. Emiliano blasfemo, non nominare il nome di Joao Cancelo invano, anche se per constatare che se pure un giocatore molto forte come lui può avere difficoltà iniziali, le possono avere anche altri...

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    5. Esatto...non nominarlo, specialmente tu con i tuoi equilibri di squadra.

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    6. Fa' la lista di chi può dire cosa e come, così chi di dovere si preoccuperà di farne un post che valga da regolamento.

      Onora Cancelo e Rafinha e ricorda di santificarli quotidianamente. Ci sono gli estremi per fondare una religione...

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    7. Sicuramente mercoledì tante delle tue di convinzioni in relazione a Rafinha, sono certo siano state riviste...per quanto riguarda Cancelo invece il tuo "si perse Bonaventura" chiarisce tante cose.
      Fondare una religione....ci sto pensando, sappi comunque che tu sei scomunicato già adesso a prescindere!

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    8. Daniele non hai capito nulla, se pensi che la prestazione di Rafinha debba avermi fatto ricredere. Forse per qualche commento dei mesi precedenti mi avevi messo già nella categoria di quelli da non leggere per cui quando ad ogni partita elogiavo i due in prestito, anche con stupore ed entusiasmo, tu passavi oltre. Sono sicuro sia così perché i miei commenti erano estremamente chiari che non capirli mi perplimerebbe. Ora, qua sotto, dimmi quali sono le MIE convinzioni su Rafinha.

      Commenti mosso da pregiudizi perché mesi a dire "Cancelo è molto forte" non hanno peso, mentre una battuta, sì, una battuta, c'era lo smile, su un suo errore (a inizio anno, quando doveva migliorare, essendo giovane e venendo da un altro campionato) "chiarisce tante cose". Cosa chiarisce? Lo difesi in Sassuolo-Inter, alla prima da titolare dove per me fu uno tra i migliori e così via per i successivi sei mesi. Quindi, ribadisco: quali sono le MIE convinzioni su Rafinha? Cosa chiarisce la battuta? Lo domando cercando di chiarire una volta per tutte perché questa cosa va avanti da mesi e non può non annoiare se non infastidire gli altri, oltre a non io entusiasta del fatto che mi si attribuiscano parole e convinzioni che non sono mie, visto che spendo parecchi minuti e parecchie righe in questo spazio.

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  8. Ketià ha alle spalle 5 stagioni di serie a + 1 in Francia
    fino ad ora ha fatto poco ma le potenzialità sono molto alte. siamo quasi a novembre e lui è arrivato gli ultimi giorni di mercato

    aspetterei a dare giudizi

    condivido pienamente il fatto che per migliorare per ora abbiamo bisogno di gente fatta e finita non giocatori che forse diventeranno ottimi

    ultima cosa non capisco di cosa si lamenti il milan per il mancato rigore hanno giocato male quindi non meritano di riceverlo

    o almeno così ci è sempre stato detto

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  9. Keita io lo aspetto con fiducia, ha sicuramente dimostrato di saper tranquillamente stare in Serie A, anche da protagonista, percio' non e' un pivello alle prime armi, si fara' valere. Diamogli tempo, sia a lui che a Spalletti.

    Lautaro e' piu' giovane e meno scafato ma come vice-Icardi ci sta alla grande, gia' adesso. Lo farei partire piu' volte titolare.

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    1. Il farlo partire più volte titolare, nella testa di Spalletti passa dal panchinare Icardi.

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  10. Steven is the President. Bye bye Erik.
    L'avrei scritto in cinese, ne fossi capace...!!

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    1. È ancora socio di minoranza, mantieni un certo contegno!

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    2. Sarò ossequioso. Comunque io non sono "anti" qualcuno, tanto meno Erik...ma ultimamente era un ologramma di presidente, impotente e nemmeno di "facciata" o rappresentanza che suona meglio.
      Questo passo fa chiarezza, chi comanda se ne assume anche la "forma", credo che se ne possa trarre solo giovamento.

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    3. Con Spalletti che spesso parlava di presidente riferendosi al proprietario...

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  11. Emiliano, tra breve ti mando qualche considerazione sulla partita di Barcellona.

    Per chi si interessa di settore giovanile, ho visto qualche allenamento della berretti e le amichevoli di U15 e U16 (i campionati domenica sono sospesi). la partite di U15 e 16 si giocavano in contemporanea (contro pro Vercelli e Giana) e quindi...ho visto poco di entrambe, girandomi di volta in volta da una parte o dall'altra.
    Posso comunque dire che Vaghi si è allenato con la squadra e sembra del tutto recuperato. La berretti era insolitamente nunerosa e io spero che già da sabato saprà farsi meglio valere.
    Tra gli under 16 ancora assenti gli infortunati Ballabio e De Milato, che hanno assistito alla partita dalla tribuna. negli under 15 recuperato Cugola, manca ancra Pelamatti, mentre si sta lavorando su qualche 'nuovo' che ha qualità ma deve crescere

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  12. Ho grande fiducia nella nostra proprietà, non per aziendalismo, ma per istinto

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  13. Splendido Mazzola sulla juventus.
    Sentire il suo pianto nella registrazione pubblicata da Report mi ha fatto male

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  14. Cosa ne pensate dell'imminente arrivo dell'ambigua figura di Marotta?

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  15. Oggi è un gran giorno! Inizia una nuova era....scusate ma per me stiamo facendo un'enorme passo in avanti..finalmente ci liberiamo di (quello che per me è sempre stato) una pesante zavorra...iniziando il percorso che compete a questa squadra, questi colori.
    Non più speculazioni, prestiti con interessi e sfruttamento del logo a vantaggio della propria immagine....ma ricerca di ricchi sponsor per un miglioramento finanziario tale da permettere l'abbattimento dei paletti legati al FPF, investimenti nelle infrastrutture (stadio, campi di allenamento, sede) al livello delle grandi d'Europa, organizzazione societaria e campagna acquisti degna del pubblico che affolla San Siro.
    Benvenuto Steven...tanti saluti Erik!

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  16. Post inviato. Ho dubbi , come tutti, penso. Poi decideranno i fatti

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  17. Non condivido la distruzione di Et, grazie al quale l'Inter è diventata appetibile per la nuova proprietà. Spero invece che Daniele abbia ragione sulla pars construens: i nuovi sponsor si sono visti, il resto lo speriamo ardentemente

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    1. Sicuramente il nuovo presidente fa trasparire una passione - possiamo chiamarla così? - abbastanza diversa, immagino come conseguenza delle intenzioni che si hanno.

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  18. sentire Mazzola mi ha fatto malissimo anche a me e nonostante tutto li ha difesi

    sentire poi le dichiarazioni di ieri ..

    detto che un simil Marotta ci servirebbe io ci starei alla larga ma purtroppo sembra manchi poco al suo arrivo

    tra l'altro in un momento simile non avrei toccato nulla

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  19. "Continueremo a non lesinare sforzi per promuovere lo spirito di onestà, affidabilità e concorrenza leale"

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  20. Nuovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.com/2018/10/una-sconfitta-che-invita-al-realismo.html

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  21. Andatevi a leggere le cifre degli acquisti della passata stagione e potrete capire da voi che Cancelo e Rafinha potevano tranquillamente essere riscattati. Dico solo una cosa...Bastoni 31 mln

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    1. Davvero non capisco il senso di queste operazioni sinceramente... Gonfiare il prezzo di un giovane a tal punto gravando pesantemente sugli ammortamenti per poi dover recuperare con plusvalenze "aggiustate"

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    2. Colidio costa 9,5 mln, Pompetti 4 Di Marco 5 mln,Naingollan iscritto come acquisto già nel bilancio 2017-18 (ma non si potevano far acquisti dal 1 luglio 2018? Mah) . Questo fa capire come alla fine c erano eccome i margini per riscattare Cancelo

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