Segui e commenta live su Fratelli del Mondo - Internazionale Sempre la prima giornata di campioanto tra Inter e Fiorentina. Foto: Inter.it. |
Ricomincia il campionato.
Alla prima giornata l'Inter di Luciano Spalletti è chiamata a un impegno difficile in casa contro la Fiorentina dell'ex allenatore nerazzurro Stefano Pioli.
Una gara che ci vede avere dalla nostra i favori del pronostico, ma che non va in ogni caso sottovalutata date le insidie e le incognite che possono riguardare l'avversario.
La Fiorentina del resto ha operato un robusto rinnovamento della rosa dopo aver ceduto alcuni dei suoi giocatori più importanti (NDR. Due oggi vestono proprio la maglia nerazzurra.).
Alcuni giocatori sono 'viola' solo da alcune ore (Biraghi, Pezzella, Simeone...), ma non tutti tra questi nomi nuovi dovrebbero essere in campo o almeno dal primo minuto.
Questa situazione di 'work in progress' appare teoricamente diamentralmente opposta alla nostra, dove invece i giochi sembrano già fatti e apparentemente Luciano Spalletti non dovrebbe apportare alcuna modifica sostanziale alla formazione-tipo.
Resta il malcontento di parte dell'ambiente per il mancato arrivo di rinforzi di spessore e la sensazione che si sarebbe potuto fare di più in questa sessione di calciomercato.
Ma un bilancio in tal senso sarà opportunamente fatto il 31.08.
Alla vigilia ha parlato il Mister Luciano Spalletti, rilasciando una serie di dichiarazioni interessanti sia nel merito della gara contro la Fiorentina che per quello che riguarda il lavoro svolto durante il pre-campionato e - inevitabilmente - gli sviluppi di queste ultime giornate di calciomercato.
Una conferenza stampa che come si potrà facilmente dedurre dalla lettura (riporto in calce al post il testo integrale) è ricca di spunti di riflessione non solo per quello che riguarda Inter - Fiorentina e il ritorno al calcio giocato, ma anche il calciomercato e la situazione dell'Inter in generale ad esempio relativamente il solito 'spauracchio' del fair play finanziario.
Solo nella giornata di ieri praticamente si sono concluse due operazioni.
La prima riguarda la cessione di Jeison Murillo a titolo definitivo al Valencia.
La seconda lo scambio di prestiti sempre con il club spagnolo tra Geoffrey Kondogbia e Joao Cancelo.
La sensazione è che il mister in ogni caso darà molta importanza all'aspetto della comunicazione e questo probabilmente anche per attirare e focalizzare su di sé le attenzioni dei media e proteggere la squadra.
D'altro canto proprio nei giorni scorsi ha nuovamente richiamato i suoi giocatori a dare il massimo, sottolineando come in fondo chi vada in campo e i veri protagonisti siano loro.
Una dichiarazione che da una parte è una specie di 'investitura importante' per i suoi ragazzi e che dall'altra comporta ovviamente sia onori che oneri.
Sono ancora importanti le parole che spende a favore dei giocatori a sua disposizione anche in occasione di questa conferenza stampa.
Un segnale molto forte e che prescinde dal possibile arrivo di altri giocatori.
Nel merito il mister si dichiara 'possibilista', ma non si sbottona più di tanto né lascia secondo me trasparire intenti che differiscono da quelli della società per quanto riguarda il gruppo di giocatori che gli sono stati messi a disposizione.
Questo è quello che avviene pubblicamente.
Naturalmente è immaginabile che nel confronto con Sabatini e Ausilio oltre che con la proprietà, il mister abbia richiesto un ulteriore sforzo per arrivare a uno-due pedine che possano completare in maniera competitiva la squadra.
Tutti convocati e a disposizione dell'allenatore per questo primo impegno di campionato (tranne Santon e il partente Kondogbia), tra le file della Fiorentina mancherà lo spauracchio Chiesa, ma nell'elenco dei convocati troveranno spazio anche gli ultimi arrivati Biraghi, Pezzella, Benassi, Simeone.
Vedremo se e quali giocatori tra questi l'ex di turno Stefano Pioli impiegherà dall'inizio.
Come già detto nel post precedente, invece, unici dubbi di formazione per Spalletti, salvo sorprese, dovrebbero riguardare i ballottaggi tra Dalbert e Nagatomo per il ruolo di esterno sx e quello tra Vecino e Gagliardini a centrocampo.
È un impegno che sulla carta ci vede favoriti, ma che può nascondere (inevitabili in questo momento) delle insidie.
Ma sono convinto che se affronteremo la gara con il massimo impegno e la giusta determinazione e concentrazione potremo portare a casa un primo successo stagionale che già sarebbe molto importante considerando l'elevato quoziente di difficoltà della seconda gara di campionato, dove siamo attesi allo Stadio 'Olimpico' di Roma per affrontare i giallorossi di Eusebio Di Francesco.
La grande novità del campionato, ne parlano tutti, sarà il VAR.
Ovvero 'Video Assistent Referee'.
È una novità che francamente non trovo rivoluzionaria, ma che va in ogni caso tenuta in considerazione, dato che è una vera e propria novità nelle dinamiche dello svolgimento delle partite.
Penso che in ogni caso (questo è un aspetto fondamentale e che non va dimenticato) la discrezionalità degli assistenti di gara resterà in ogni caso centrale nella determina dell'andamento del match e che questo sistema, per quanto utile, non basterà a evitare quelli che potranno essere errori e imprecisioni.
Ma vale la pena di spenderci due parole per provare a spiegare come funziona.
Lo faccio riportando questa breve citazione da un articolo de la Gazzetta dello Sport che in maniera molto semplificata espone come funzioni effettivamente il VAR.
Una conferenza stampa che come si potrà facilmente dedurre dalla lettura (riporto in calce al post il testo integrale) è ricca di spunti di riflessione non solo per quello che riguarda Inter - Fiorentina e il ritorno al calcio giocato, ma anche il calciomercato e la situazione dell'Inter in generale ad esempio relativamente il solito 'spauracchio' del fair play finanziario.
Solo nella giornata di ieri praticamente si sono concluse due operazioni.
La prima riguarda la cessione di Jeison Murillo a titolo definitivo al Valencia.
La seconda lo scambio di prestiti sempre con il club spagnolo tra Geoffrey Kondogbia e Joao Cancelo.
La sensazione è che il mister in ogni caso darà molta importanza all'aspetto della comunicazione e questo probabilmente anche per attirare e focalizzare su di sé le attenzioni dei media e proteggere la squadra.
D'altro canto proprio nei giorni scorsi ha nuovamente richiamato i suoi giocatori a dare il massimo, sottolineando come in fondo chi vada in campo e i veri protagonisti siano loro.
Una dichiarazione che da una parte è una specie di 'investitura importante' per i suoi ragazzi e che dall'altra comporta ovviamente sia onori che oneri.
Sono ancora importanti le parole che spende a favore dei giocatori a sua disposizione anche in occasione di questa conferenza stampa.
Un segnale molto forte e che prescinde dal possibile arrivo di altri giocatori.
Nel merito il mister si dichiara 'possibilista', ma non si sbottona più di tanto né lascia secondo me trasparire intenti che differiscono da quelli della società per quanto riguarda il gruppo di giocatori che gli sono stati messi a disposizione.
Questo è quello che avviene pubblicamente.
Naturalmente è immaginabile che nel confronto con Sabatini e Ausilio oltre che con la proprietà, il mister abbia richiesto un ulteriore sforzo per arrivare a uno-due pedine che possano completare in maniera competitiva la squadra.
Tutti convocati e a disposizione dell'allenatore per questo primo impegno di campionato (tranne Santon e il partente Kondogbia), tra le file della Fiorentina mancherà lo spauracchio Chiesa, ma nell'elenco dei convocati troveranno spazio anche gli ultimi arrivati Biraghi, Pezzella, Benassi, Simeone.
Vedremo se e quali giocatori tra questi l'ex di turno Stefano Pioli impiegherà dall'inizio.
Come già detto nel post precedente, invece, unici dubbi di formazione per Spalletti, salvo sorprese, dovrebbero riguardare i ballottaggi tra Dalbert e Nagatomo per il ruolo di esterno sx e quello tra Vecino e Gagliardini a centrocampo.
È un impegno che sulla carta ci vede favoriti, ma che può nascondere (inevitabili in questo momento) delle insidie.
Ma sono convinto che se affronteremo la gara con il massimo impegno e la giusta determinazione e concentrazione potremo portare a casa un primo successo stagionale che già sarebbe molto importante considerando l'elevato quoziente di difficoltà della seconda gara di campionato, dove siamo attesi allo Stadio 'Olimpico' di Roma per affrontare i giallorossi di Eusebio Di Francesco.
La grande novità del campionato, ne parlano tutti, sarà il VAR.
Ovvero 'Video Assistent Referee'.
È una novità che francamente non trovo rivoluzionaria, ma che va in ogni caso tenuta in considerazione, dato che è una vera e propria novità nelle dinamiche dello svolgimento delle partite.
Penso che in ogni caso (questo è un aspetto fondamentale e che non va dimenticato) la discrezionalità degli assistenti di gara resterà in ogni caso centrale nella determina dell'andamento del match e che questo sistema, per quanto utile, non basterà a evitare quelli che potranno essere errori e imprecisioni.
Ma vale la pena di spenderci due parole per provare a spiegare come funziona.
Lo faccio riportando questa breve citazione da un articolo de la Gazzetta dello Sport che in maniera molto semplificata espone come funzioni effettivamente il VAR.
Questa nuova stagione calcistica proporrà un’enorme novità nei maggiori campionati europei, eccetto che in Premier League, ossia quella dell’introduzione del VAR.
Il Video Assistant Referee servirà ad agevolare alcune decisioni dei direttori di gara che avranno a questo punto un margine di errore davvero ridotto. Da sottolineare che non si potrà fermare il gioco per ogni minima occasione dubbia, ma ci sono delle situazioni ben precise che prevederanno l’aiuto di questa tecnologia.
a)Vanno corretti soltanto gli errori chiari.
b) Si possono correggere solo rigori, gol viziati da irregolarità, espulsioni dirette e scambi di persone sui cartellini.
c) L’arbitro deve dimenticarsi del Var, decidere e ricordarsi del Var solo se una revisione si rende necessaria.
d) Solo l’arbitro può iniziare una revisione, il Var può soltanto suggerirla. La decisione finale spetta solo all’arbitro.
e) Calciatori e staff non possono richiedere la revisione né condizionarla, pena l’ammonizione o l’allontanamento.
f) Non è necessario, tranne casi rarissimi, che sia l’arbitro a richiamare il Var: il Var controlla tutto e richiama l’arbitro se necessario.
Alla griglia precedente vanno però aggiunte alcune precisazioni fondamentali.
1) Se il gioco è fermo la revisione va fatta prima che riprenda, altrimenti non si potrà tornare indietro. Se il gioco è in corso va interrotto in fase “neutra”.
2) Una volta iniziata la revisione vanno prese tutte le decisioni necessarie: se una revisione di un rigore svela una simulazione scatta il giallo per il colpevole.
3) In caso di rigori, gol ed espulsioni per chiara occasione da gol la revisione deve riguardare tutta l’ultima fase di attacco: se l’attaccante si procura un rigore dopo aver commesso fallo di mano viene punito quest’ultimo.
4) Se sull’esecuzione di un rigore un calciatore/portiere commette un’infrazione evidente e poi partecipa allo sviluppo del rigore stesso il Var deve intervenire.
5) Le riprese di gioco non possono essere oggetto di revisione: un gol segnato su calcio di punizione inesistente non può essere corretto..
6) Il Var è l’arbitro che è in cabina, l’Avar l’assistente del Var. La Var è “la video assistenza arbitrale”, cioè la tecnologia.
Buon campionato a tutti.
Specialmente a noi ovviamente.
Specialmente a noi ovviamente.
Di seguito il testo integrale della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia della partita.
Cosa si aspetta domani contro la Fiorentina?
"Prima dicevo a Inter Channel che stamattina ho visto dei titoli che ricordano come si ricomincia, siamo nuovamente dentro il campionato, una cosa che emoziona tutti. Mi aspetto che i calciatori facciano una prestazione di qualità, il calcio dà emozioni importanti a tutti, anche agli avversari, e ti emoziona sempre andarli a ritrovare. E' anche piacevole rivedere degli avversari, il calcio è una cosa molto bella. Ai calciatori ho chiesto di amare i nostri colori, avere spirito di appartenenza, orgoglio per il nostro passato, bisogna avere tutte queste cose. Abbiamo lavorato, ci siamo conosciuti, abbiamo intrapreso una strada che non sappiamo dove ci porterà ma la dobbiamo percorrere con grande emozione, orgoglio, appartenenza. Dobbiamo portare il messaggio dei nostri tanti tifosi che abbiamo visto in giro per il mondo, alcuni ore fuori dall'albergo per vederci da vicino, bisogna riconoscere questo valore".
Soddisfatto della macchina a disposizione o si aspetta ancora qualcosa?
"I calciatori sono la nostra forza, la nostra squadra. In questi giorni sono stato chiamato in causa come un elemento importante di questa società, ma se ricordate avevo detto che bisogna girare la torcia verso i calciatori. Sono loro la nostra garanzia, la nostra polizza di assicurazione per questo campionato. Li ho conosciuti bene in questi 40 giorni, sono grandi calciatori e grandi uomini. Penso di portare il loro messaggio se dico che potremo essere anche in difficoltà perché capita a chiunque di perdere qualche partita ma sono sicuro che i nostri avversari dovranno versare tutto il sangue sportivo che hanno dentro contro di noi. E forse non gli basterà perché i nostri calciatori sono determinati a mandare un messaggio chiaro. Sento parlare di 50 mila presenze, sono un tesoro da non disperdere e da alimentare. San Siro deve essere per noi e i nostri sportivi un incontro sentimentale dove ci si ama sempre alla follia, non c'è possibilità di tradimento".
L'Inter come si presenta ai nastri di partenza?
"Non rispondo volentieri a queste domande, a voi piace farle, tendete a cercare il fenomeno e il fallito, ma non funziona così. Si inizia a lavorare in una maniera seria e chi è qui dimostrerà professionalità dimostrandosi degni di questa maglia. Il calcio è un cuore unico dove ci siamo tutti dentro a pulsare perché genera emozioni a tutti, di conseguenza bisogna fare le cose con serietà, responsabilità, andare a proporre il meglio e se possibile anche oltre. Con i miei calciatori, che devono essere i protagonisti, voglio che ci sia la vostra attenzione perché a me non interessa visibilità. Possono darmela solo loro perché sono i protagonisti di questa storia, sono loro che devono avere le nostre attenzioni. Li ho conosciuti, hanno qualità, vogliono esprimerle. Può capitare lungo un percorso di perdere l'orientamento, alcuni sono ragazzi giovani, sono nati in questo meccanismo e non sanno le differenze che possono esserci e può perdersi. Il supporto dei tifosi deve aiutarli a perdere meno la bussola. E io devo essere bravo a saper far credere loro che possono dare anche più del massimo. Attraverso la conoscenza, il lavoro, stare al loro fianco, dobbiamo riuscire a tirare fuori il massimo a volte anche non essendo d'accordo con loro. Si è parlato di una squadra fragile, non capace, non sono d'accordo ora che li ho conosciuti e faremo sputare tutto agli avversari".
Tatticamente sta lavorando al calciatore dietro Icardi, può essere Joao Mario?
"Ne ho cinque per cui sono molto fortunato. Ho Borja Valero, Brozovic, Joao Mario, Eder, Jovetic e qualcun altro si può inventare in quel ruolo. Dipende da quella che è la squadra perché se la squadra costruisce bene il trequartista rifinisce bene. La squadra non si spezzetta, è un blocco unico infatti non andrò mai addosso a un giocatore o esalterò un altro perché magari quello che ha meno titolo da parte degli sportivi o media è poi il colore che batte più forte e si allena meglio. E' tutto collegato. Chi fa 20 gol è un valore ma se la squadr anon prepara bene non ci sono neanche i gol. Non ci sono i fenomeni, i falliti e i c...".
Davanti all'Inter qualcuno mette le 3 dell'anno scorso e anche il Milan. E' d'accordo?
"Il Milan ha fatto una buona campagna acquisti perché ha preso diversi calciatori nuovi importanti e Montella saprà assemblarli. Io ci metto anche la Lazio da tenere d'occhio e ha vinto la Supercoppa in maniera meritata contro la più forte sulla carta. Io sono tranquillo perché ho una squadra forte, che mi ha fatto vedere che posso stare tranquillo, pronto per questo campionato. Sono emozionato da martedì e quando lo sono significa che sono pronto. Se non sento niente è un problema ma se sento la tensione mi sento a casa, mi sento io. Se sono troppo tranquillo è tutta un'apparenza. Ora mi sento pronto, posso dirlo anche dei miei calciatori, perché ora comincio a conoscerli bene, da più di un mese ci vediamo da mattina a sera, parliamo e lavoriamo insieme. Ho provato a fare loro delle richieste, ora vado oltre, da domani comincerò a chiedere che dentro le cuffie non ci sia solo la musica ma anche il battito di quei 50 mila che poi vengono a vederci perché ogni spettatore singolo ha un valore e a loro dobbiamo restituire un valore altrettanto importante. Pagano il biglietto e dobbiamo dargli soddisfazione. Abbiamo tifosi in tutto il mondo cui dobbiamo dare emozioni, sono il nostro obiettivo".
Si parla sempre degli ex allenatori, Mourinho cambiò la mentalità della squadra, molto offensiva, l'anno scorso invece ha giocato con una sola punta l'Inter. Lei oserà di più?
"Mi fa piacere essere simolato ad avere più coraggio. Lei è convinto che i gol arrivino attraverso le punte, invece è un discorso di squadra come dicevo prima. Se giochiamo nella metà campo avversaria diamo un segnale, è importante fare un certo numero di gol, non che li faccia chi è più bravo degli altri perché risponde al telefono e gli si dà mezzo voto in più. Si gioca a carte scoperte, la squadra deve fare tot gol, tot non presi, tot giocate offensive, tot possesso palla, stare nella metà campo avversaria, pressare alto, tot scivolate a terra, recuperi palle, e non darla sull'unghia del dito mignolo perché ce l'hai curata. Si gioca a calcio, si va forte, si fanno tanti gol, si difende tutti insieme, siamo tutti contenti quando si vince e si torna a casa contenti perché abbiamo fatto il nostro dovere facendo felici i tanti che ci guardano".
Come sta Icardi, quando minuti ha nelle gambe?
"Mauro sta bene, gli manca qualche allenamento e qualche minuto di partita ma sta bene e siamo tranquilli. Se non riuscirà a tenere una condizione elevata per 95 minuti lo valuteremo durante la partita e ce ne saranno altri che non lo faranno rimpiangere".
La testa di Perisic è libera?
"La società ha parlato con lui, ci ho parlato io, ci ha raccontato delle cose, per stare qui bisogna essere tutti vogliosi di ascoltare il ragionamento di tutti gli altri. Ci sono stati tanti calciatori qui che hanno fatto la differenza, Zanetti, Icardi, Materazzi,... Perisic può essere uno di questi ma deve darci qualcosa in più oltre le sue qualità individuali. Questo confronto iniziale non ha dato seguito ad altri segnali. Ivan a fine allenamento ha un suo programma, si ferma in palestra quasi tutti i giorni, è uno dei più professionali, fa dei recuperi di posizione per il compagno che guardandolo all'inizio non pensavo fosse possibile. Lo fanno solo quelli che hanno un sentimento vero per la squadra altrimenti non fai uno scatto di energie tale. Mette la squadra in primo pieno rispetto alle energie da conservare per il gol".
Tecnicamente la squadra è completa o manca qualcosa?
"Chi scrive a volte racconta delle cose e soprattutto d'estate. Sui giornali ho visto nomi di calciatori che coinvolgono emotivamente i tifosi tanto che ci sono cascato anch'io a leggere Vidal, Sanchez, mi volevo mettere anche io al cancello a guardare. Ma la società a me non ha promesso niente, leggevo cifre e nomi, allora mi dicevo, vuoi vedere che avrò il piacere di allenare questi grandissimi calciatori oltre quelli che ho già? Poi mi sono dato un pizzicotto e sono tornato a terra altrimenti cadere da 2 metri mi sarei fatto male. Io sono contento di quello che ho, volevo allenare l'Inter e i calciatori che ci sono, 4-5 sono partiti, altrettanti arrivati, tutti di cuore interista per quelle che sono le intenzioni e i comportamenti che stanno facendo vedere. Sono assicurato come dicevo prima, poi se si riesce a prendere i top mondiali si hanno dei vantaggi, ma abbiamo dei calciatori che al top mondiale ci possono arrivare se vorranno parlarsi e migliorarsi l'un con l'altro".
Il Fair Play Finanziario è un avversario?
"E' una cosa da rivedere, l'Inter è una società corretta nell'usarlo, c'è chi lo usa in maniera non corretta. Suning è un'azienda corretta nel fare investimenti nel calcio come ha fatto finora. Ci sono delle cose da migliorare, questa è una di quelle. Il fatto che il mercato è ancora aperto quando si inizia a giocare è un'altra cosa da rivedere, magari si può anticipare ai nastri di partenza così non corriamo il rischio di perdere un giocatore dopo la prima partita e averlo come avversario nella seconda. Ringraziamo Rosetti per averci insegnato delle regole nuove, come funziona il Var, le possibilità e le migliorie che porta. E' una cosa nuova importante che dà tranquillità. Ma io sono convinto che ci voglia anche il tempo effettivo e questa regola lo dimostra ancora di più perché se interrompi la partita 4-5 volte più le interruzioni precedenti giochi neanche 50 minuti effettivi. Cambierei anche il numero di cambi per vedere più giocatori in campo soprattutto quando hai partite ravvicinate, io con 3 sostituzioni non riesco a portare i cambi che vorrei per attirare ancora più sportivi e fare più spettacolo. Vogliamo aumentare il movimento attorno a questo bellissimo mondo del calcio, il calcio è il cuore del mondo, qui non ci sono religioni o partiti, il calcio piace a tutti e diventa piacevole come dicevo incontrare gli avversari".
La sua posizione su Candreva?
"Vorrei tenerlo, la società anche, lui non ha mostrato sintomi differenti e si va avanti con tranquillità. Poi non so cosa può succedere domani perché ho letto che il Chelsea potrebbe prenderlo e voi siete bravi ad anticipare quello che può accadere".
A Brunico lei ci disse che erano state fatte delle promesse e sperava fossero mantenute, è soddisfatto?
"Sono abbastanza contento perché ho conosciuto in maniera profonda la squadra e i calciatori a disposizione, è chiaro che probabilmente ci siamo lasciati trascinare da alcuni discorsi fatti soprattutto da voi, i nomi li avete scritti soprattutto voi ma ci sono equilibri da rispettare, costi importanti. Abbiamo fatto un mercato normale al quale sono abituato, mi sento a mio agio anzi diventerà ancora più bello se poi riesci a creare un percorso importante perché l'insidia c'è ma è una cosa che ti stimola a trovare nuove soluzioni, a lavorare in maniera più profonda e più seria. Non ho paura, in un certo senso ho sempre paura, ce l'ho dentro di me, ci convivo, sono sempre lo stesso perché ho paura di alcune cose e di conseguenza non ho paura a riavere queste paure, si affrontano senza problemi perché la paura è sempre cattiva consigliera".
Lei vuole rivolgere l'attenzione alla squadra ma sarà difficile perché per unanime giudizio il top player dell'Inter è Spalletti anche a detta degli altri allenatori. E' lei l'Inter quest'anno, lei sente questa pressione e cerca di allontanarla?
"Penso di non avere questa pressione, l'allenatore è importante per quello che dice alla squadra ma diventa difficile se non si ascolta, invece questi ragazzi ascoltano dal primo giorno e sono loro che scriveranno la nostra storia. Io non calcerò traversoni e non scatterò sul secondo palo, gli dirò qualcosa prima dell'allenamento, cercherò di creare conoscenza tra i giocatori. Ho quasi 60 anni, ero già contento dopo aver allenato l'Ancona perché l'importante è l'emozione che ti dà, basta ricordarsi di quanto eravamo bambini, ammiravamo quel calciatore, giocavamo con le figurine, io ero tra quelli, e ritrovarsi dentro queste figurine non mi interessa più, sono andato oltre, sono i calciatori che devono avere appartenenza verso questo mondo dorato. Sono privilegiati e devono capirlo facendo le cose seriamente o diventa tutto più difficile".
Anche se il precampionato è a volte ingannevole, aver battuto grandi squadre aumenta l'autostima, specie in previsione di un avvio importante di campionato?
"Io conosco il lavoro quotidiano, ti fa credere di essere nella direzione giusta, credi in quello che stai attuando. E' corretto il metodo, le rpetitività che stai usando perché ti sembrano corrette. Però è chiaro che ogni volta si riparte da zero, devi essere bravo a non ammorbidire neanche di un centimetro il lavoro fatto nella partita precedente. La Fiorentina ha molti giocatori nuovi, un allenatore moderno che ha dimostrato di saper cambiare modulo, io so tutto di lui, è una persona di grande qualità umana e professionale e non deve dimostrarmi niente soprattutto domani sera".
Murillo è andato via, la coperta ora è corta?"
No il mercato non è chiuso. E' sbagliato aspettarsi chissà cosa per motivazioni nostre che non sempre si posono dire. I nostri direttori che hanno qualità riusciranno a completare il reparto. Murillo è andato via per esigenze di doverlo fare e a volte le esigenze hanno la priorità. Quando è possibile cerco di collaborare con il mio direttore. Quando non sarà possibile ve ne accorgerete".
Il suo obiettivo?
"Vincerle tutte".
Si aspetta Cancelo e Schick?
"Tra poco incontreremo i calciatori che dargli entusiasmo per vincere la prima partita. Se dico che non vedo l'ora di buttarne fuori un paio non farò bene il mio lavoro. Io sarò contento di chi gioca e di chi ho, non è il momento di parlare di chi non abbiamo ma di chi abbiamo e domani ci strapperanno applausi".
Lei ha dato qualche stoccata alla stampa, però ora c'è una zona d'ombra, delle promesse aveva parlato lei come Nainggolan e Vidal erano nomi fatti anche da lei che però non si sono visti.
"Dovresti chiederlo a chi te l'ha detto, non certo io. Come dicevo quando ho letto quei nomi mi ero propsoto di accoglierli, mi ero preparato a questo profumo. Bisogna chiedere a Sabatini non a me".
Emiliano D'Aniello
Soddisfatto della macchina a disposizione o si aspetta ancora qualcosa?
"I calciatori sono la nostra forza, la nostra squadra. In questi giorni sono stato chiamato in causa come un elemento importante di questa società, ma se ricordate avevo detto che bisogna girare la torcia verso i calciatori. Sono loro la nostra garanzia, la nostra polizza di assicurazione per questo campionato. Li ho conosciuti bene in questi 40 giorni, sono grandi calciatori e grandi uomini. Penso di portare il loro messaggio se dico che potremo essere anche in difficoltà perché capita a chiunque di perdere qualche partita ma sono sicuro che i nostri avversari dovranno versare tutto il sangue sportivo che hanno dentro contro di noi. E forse non gli basterà perché i nostri calciatori sono determinati a mandare un messaggio chiaro. Sento parlare di 50 mila presenze, sono un tesoro da non disperdere e da alimentare. San Siro deve essere per noi e i nostri sportivi un incontro sentimentale dove ci si ama sempre alla follia, non c'è possibilità di tradimento".
L'Inter come si presenta ai nastri di partenza?
"Non rispondo volentieri a queste domande, a voi piace farle, tendete a cercare il fenomeno e il fallito, ma non funziona così. Si inizia a lavorare in una maniera seria e chi è qui dimostrerà professionalità dimostrandosi degni di questa maglia. Il calcio è un cuore unico dove ci siamo tutti dentro a pulsare perché genera emozioni a tutti, di conseguenza bisogna fare le cose con serietà, responsabilità, andare a proporre il meglio e se possibile anche oltre. Con i miei calciatori, che devono essere i protagonisti, voglio che ci sia la vostra attenzione perché a me non interessa visibilità. Possono darmela solo loro perché sono i protagonisti di questa storia, sono loro che devono avere le nostre attenzioni. Li ho conosciuti, hanno qualità, vogliono esprimerle. Può capitare lungo un percorso di perdere l'orientamento, alcuni sono ragazzi giovani, sono nati in questo meccanismo e non sanno le differenze che possono esserci e può perdersi. Il supporto dei tifosi deve aiutarli a perdere meno la bussola. E io devo essere bravo a saper far credere loro che possono dare anche più del massimo. Attraverso la conoscenza, il lavoro, stare al loro fianco, dobbiamo riuscire a tirare fuori il massimo a volte anche non essendo d'accordo con loro. Si è parlato di una squadra fragile, non capace, non sono d'accordo ora che li ho conosciuti e faremo sputare tutto agli avversari".
Tatticamente sta lavorando al calciatore dietro Icardi, può essere Joao Mario?
"Ne ho cinque per cui sono molto fortunato. Ho Borja Valero, Brozovic, Joao Mario, Eder, Jovetic e qualcun altro si può inventare in quel ruolo. Dipende da quella che è la squadra perché se la squadra costruisce bene il trequartista rifinisce bene. La squadra non si spezzetta, è un blocco unico infatti non andrò mai addosso a un giocatore o esalterò un altro perché magari quello che ha meno titolo da parte degli sportivi o media è poi il colore che batte più forte e si allena meglio. E' tutto collegato. Chi fa 20 gol è un valore ma se la squadr anon prepara bene non ci sono neanche i gol. Non ci sono i fenomeni, i falliti e i c...".
Davanti all'Inter qualcuno mette le 3 dell'anno scorso e anche il Milan. E' d'accordo?
"Il Milan ha fatto una buona campagna acquisti perché ha preso diversi calciatori nuovi importanti e Montella saprà assemblarli. Io ci metto anche la Lazio da tenere d'occhio e ha vinto la Supercoppa in maniera meritata contro la più forte sulla carta. Io sono tranquillo perché ho una squadra forte, che mi ha fatto vedere che posso stare tranquillo, pronto per questo campionato. Sono emozionato da martedì e quando lo sono significa che sono pronto. Se non sento niente è un problema ma se sento la tensione mi sento a casa, mi sento io. Se sono troppo tranquillo è tutta un'apparenza. Ora mi sento pronto, posso dirlo anche dei miei calciatori, perché ora comincio a conoscerli bene, da più di un mese ci vediamo da mattina a sera, parliamo e lavoriamo insieme. Ho provato a fare loro delle richieste, ora vado oltre, da domani comincerò a chiedere che dentro le cuffie non ci sia solo la musica ma anche il battito di quei 50 mila che poi vengono a vederci perché ogni spettatore singolo ha un valore e a loro dobbiamo restituire un valore altrettanto importante. Pagano il biglietto e dobbiamo dargli soddisfazione. Abbiamo tifosi in tutto il mondo cui dobbiamo dare emozioni, sono il nostro obiettivo".
Si parla sempre degli ex allenatori, Mourinho cambiò la mentalità della squadra, molto offensiva, l'anno scorso invece ha giocato con una sola punta l'Inter. Lei oserà di più?
"Mi fa piacere essere simolato ad avere più coraggio. Lei è convinto che i gol arrivino attraverso le punte, invece è un discorso di squadra come dicevo prima. Se giochiamo nella metà campo avversaria diamo un segnale, è importante fare un certo numero di gol, non che li faccia chi è più bravo degli altri perché risponde al telefono e gli si dà mezzo voto in più. Si gioca a carte scoperte, la squadra deve fare tot gol, tot non presi, tot giocate offensive, tot possesso palla, stare nella metà campo avversaria, pressare alto, tot scivolate a terra, recuperi palle, e non darla sull'unghia del dito mignolo perché ce l'hai curata. Si gioca a calcio, si va forte, si fanno tanti gol, si difende tutti insieme, siamo tutti contenti quando si vince e si torna a casa contenti perché abbiamo fatto il nostro dovere facendo felici i tanti che ci guardano".
Come sta Icardi, quando minuti ha nelle gambe?
"Mauro sta bene, gli manca qualche allenamento e qualche minuto di partita ma sta bene e siamo tranquilli. Se non riuscirà a tenere una condizione elevata per 95 minuti lo valuteremo durante la partita e ce ne saranno altri che non lo faranno rimpiangere".
La testa di Perisic è libera?
"La società ha parlato con lui, ci ho parlato io, ci ha raccontato delle cose, per stare qui bisogna essere tutti vogliosi di ascoltare il ragionamento di tutti gli altri. Ci sono stati tanti calciatori qui che hanno fatto la differenza, Zanetti, Icardi, Materazzi,... Perisic può essere uno di questi ma deve darci qualcosa in più oltre le sue qualità individuali. Questo confronto iniziale non ha dato seguito ad altri segnali. Ivan a fine allenamento ha un suo programma, si ferma in palestra quasi tutti i giorni, è uno dei più professionali, fa dei recuperi di posizione per il compagno che guardandolo all'inizio non pensavo fosse possibile. Lo fanno solo quelli che hanno un sentimento vero per la squadra altrimenti non fai uno scatto di energie tale. Mette la squadra in primo pieno rispetto alle energie da conservare per il gol".
Tecnicamente la squadra è completa o manca qualcosa?
"Chi scrive a volte racconta delle cose e soprattutto d'estate. Sui giornali ho visto nomi di calciatori che coinvolgono emotivamente i tifosi tanto che ci sono cascato anch'io a leggere Vidal, Sanchez, mi volevo mettere anche io al cancello a guardare. Ma la società a me non ha promesso niente, leggevo cifre e nomi, allora mi dicevo, vuoi vedere che avrò il piacere di allenare questi grandissimi calciatori oltre quelli che ho già? Poi mi sono dato un pizzicotto e sono tornato a terra altrimenti cadere da 2 metri mi sarei fatto male. Io sono contento di quello che ho, volevo allenare l'Inter e i calciatori che ci sono, 4-5 sono partiti, altrettanti arrivati, tutti di cuore interista per quelle che sono le intenzioni e i comportamenti che stanno facendo vedere. Sono assicurato come dicevo prima, poi se si riesce a prendere i top mondiali si hanno dei vantaggi, ma abbiamo dei calciatori che al top mondiale ci possono arrivare se vorranno parlarsi e migliorarsi l'un con l'altro".
Il Fair Play Finanziario è un avversario?
"E' una cosa da rivedere, l'Inter è una società corretta nell'usarlo, c'è chi lo usa in maniera non corretta. Suning è un'azienda corretta nel fare investimenti nel calcio come ha fatto finora. Ci sono delle cose da migliorare, questa è una di quelle. Il fatto che il mercato è ancora aperto quando si inizia a giocare è un'altra cosa da rivedere, magari si può anticipare ai nastri di partenza così non corriamo il rischio di perdere un giocatore dopo la prima partita e averlo come avversario nella seconda. Ringraziamo Rosetti per averci insegnato delle regole nuove, come funziona il Var, le possibilità e le migliorie che porta. E' una cosa nuova importante che dà tranquillità. Ma io sono convinto che ci voglia anche il tempo effettivo e questa regola lo dimostra ancora di più perché se interrompi la partita 4-5 volte più le interruzioni precedenti giochi neanche 50 minuti effettivi. Cambierei anche il numero di cambi per vedere più giocatori in campo soprattutto quando hai partite ravvicinate, io con 3 sostituzioni non riesco a portare i cambi che vorrei per attirare ancora più sportivi e fare più spettacolo. Vogliamo aumentare il movimento attorno a questo bellissimo mondo del calcio, il calcio è il cuore del mondo, qui non ci sono religioni o partiti, il calcio piace a tutti e diventa piacevole come dicevo incontrare gli avversari".
La sua posizione su Candreva?
"Vorrei tenerlo, la società anche, lui non ha mostrato sintomi differenti e si va avanti con tranquillità. Poi non so cosa può succedere domani perché ho letto che il Chelsea potrebbe prenderlo e voi siete bravi ad anticipare quello che può accadere".
A Brunico lei ci disse che erano state fatte delle promesse e sperava fossero mantenute, è soddisfatto?
"Sono abbastanza contento perché ho conosciuto in maniera profonda la squadra e i calciatori a disposizione, è chiaro che probabilmente ci siamo lasciati trascinare da alcuni discorsi fatti soprattutto da voi, i nomi li avete scritti soprattutto voi ma ci sono equilibri da rispettare, costi importanti. Abbiamo fatto un mercato normale al quale sono abituato, mi sento a mio agio anzi diventerà ancora più bello se poi riesci a creare un percorso importante perché l'insidia c'è ma è una cosa che ti stimola a trovare nuove soluzioni, a lavorare in maniera più profonda e più seria. Non ho paura, in un certo senso ho sempre paura, ce l'ho dentro di me, ci convivo, sono sempre lo stesso perché ho paura di alcune cose e di conseguenza non ho paura a riavere queste paure, si affrontano senza problemi perché la paura è sempre cattiva consigliera".
Lei vuole rivolgere l'attenzione alla squadra ma sarà difficile perché per unanime giudizio il top player dell'Inter è Spalletti anche a detta degli altri allenatori. E' lei l'Inter quest'anno, lei sente questa pressione e cerca di allontanarla?
"Penso di non avere questa pressione, l'allenatore è importante per quello che dice alla squadra ma diventa difficile se non si ascolta, invece questi ragazzi ascoltano dal primo giorno e sono loro che scriveranno la nostra storia. Io non calcerò traversoni e non scatterò sul secondo palo, gli dirò qualcosa prima dell'allenamento, cercherò di creare conoscenza tra i giocatori. Ho quasi 60 anni, ero già contento dopo aver allenato l'Ancona perché l'importante è l'emozione che ti dà, basta ricordarsi di quanto eravamo bambini, ammiravamo quel calciatore, giocavamo con le figurine, io ero tra quelli, e ritrovarsi dentro queste figurine non mi interessa più, sono andato oltre, sono i calciatori che devono avere appartenenza verso questo mondo dorato. Sono privilegiati e devono capirlo facendo le cose seriamente o diventa tutto più difficile".
Anche se il precampionato è a volte ingannevole, aver battuto grandi squadre aumenta l'autostima, specie in previsione di un avvio importante di campionato?
"Io conosco il lavoro quotidiano, ti fa credere di essere nella direzione giusta, credi in quello che stai attuando. E' corretto il metodo, le rpetitività che stai usando perché ti sembrano corrette. Però è chiaro che ogni volta si riparte da zero, devi essere bravo a non ammorbidire neanche di un centimetro il lavoro fatto nella partita precedente. La Fiorentina ha molti giocatori nuovi, un allenatore moderno che ha dimostrato di saper cambiare modulo, io so tutto di lui, è una persona di grande qualità umana e professionale e non deve dimostrarmi niente soprattutto domani sera".
Murillo è andato via, la coperta ora è corta?"
No il mercato non è chiuso. E' sbagliato aspettarsi chissà cosa per motivazioni nostre che non sempre si posono dire. I nostri direttori che hanno qualità riusciranno a completare il reparto. Murillo è andato via per esigenze di doverlo fare e a volte le esigenze hanno la priorità. Quando è possibile cerco di collaborare con il mio direttore. Quando non sarà possibile ve ne accorgerete".
Il suo obiettivo?
"Vincerle tutte".
Si aspetta Cancelo e Schick?
"Tra poco incontreremo i calciatori che dargli entusiasmo per vincere la prima partita. Se dico che non vedo l'ora di buttarne fuori un paio non farò bene il mio lavoro. Io sarò contento di chi gioca e di chi ho, non è il momento di parlare di chi non abbiamo ma di chi abbiamo e domani ci strapperanno applausi".
Lei ha dato qualche stoccata alla stampa, però ora c'è una zona d'ombra, delle promesse aveva parlato lei come Nainggolan e Vidal erano nomi fatti anche da lei che però non si sono visti.
"Dovresti chiederlo a chi te l'ha detto, non certo io. Come dicevo quando ho letto quei nomi mi ero propsoto di accoglierli, mi ero preparato a questo profumo. Bisogna chiedere a Sabatini non a me".
Emiliano D'Aniello
Suning Cup, Inter U16 ha vinto tre partite di gruppo. Finale, 1-2 sconfitto da Anderlecht U16. Rossi Goal ed è stato il miglior giocatore. Linea: Pozzer, Brigati, Vagh, Pirola, Colombini, Cester, Burgio, Duse, Mitrea, Esposito, Fonseca. La seconda metà, Cancello, Rossi, Del Grosso, Baruffi erano in campo.
RispondiEliminaGrazie mille, Shawn_Liu
RispondiEliminaINTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Vecino, Borja Valero; Candreva, Brozovic, Perisic; Icardi.
RispondiEliminaSubito sorprese...
EliminaSpero che "Joao Mario vs Banega" non venga sostituito da "Joao Mario vs Brozovic" e che sia possibile puntare su uno con continuità
EliminaL'ideale sarebbe che entrambi si rendessero utili alla causa. COmunque Brozo ha le caratteristiche in teoria per essere il giocatore adatto a Spalletti in quella posizione. Dipende da lui...
Eliminae così ancora Naga...
RispondiEliminaAll'inizio ci sta. Spero che tra due mesi non saremo ancora in questa situazione però.
EliminaNagatomo era annunciato. Evidentemente Dalbert non è ancora considerato pronto, ci può stare, è qui da dieci giorni...
EliminaVabbeh, il Milan prende Kalinic e probabilmente keita.
RispondiEliminaSi gioca per il quarto posto
Il FPf è una minchiata
Non sono Kalinic e Keita a spostare gli equilibri in materia di FFP...
EliminaMa Keita della Lazio? A Sky parlavano di una mezzala.
EliminaViola in campo con: Sportiello; Tomovic, Vitor Hugo, Astori, Maxi Olivera; Sanchez, Veretout; Benassi, Eysseric, Gil Dias; Simeone.
RispondiEliminaPiù forte dell'anno scorso? Ma dai... Su 11, lo scorso anno avrebbero giocato in 2. Poi magari perdiamo, ma sarebbe a causa nostra.
EliminaCosì com'è è ampiamente alla nostra portata. Mi aspetto un atteggiamento determinato sin dal primo minuto.
Elimina"Schick? E’ un giocatore che piace, non neghiamo l’evidenza del lavoro di un anno sviluppato su questo calciatore. Ci sono aspetti economici che comunque non sempre fanno andare la cose come vorremmo. C’è un Fair Play Finanziario del quale qualcuno a volte si dimentica, abbiamo ancora qualche giorno, poi decideremo"
RispondiEliminaTemo sia perso. Male.
EliminaAmmesso non arrivi Schick, secondo voi ci sono possibilità arrivi qualcun altro?
EliminaNagatomo = Xavi.
RispondiEliminaCiao Fabio. :)
RispondiEliminaGrande secondo gol davvero, da bomber puro quale è... Anche se poteva farne altri due se non avesse sbagliato controlli non difficili in ripartenza.
EliminaDa notare come il cross che porta al secondo gol sia arrivato da perisic sulla destra... è un anno che parlo di maggior pericolosità di icardi su cross da fascia con piede debole...
Aggiungi 2 errori di Perisic con Icardi solo. Sprechiamo.
EliminaSi, mi riferivo solo alla prestazione di icardi, comunque positiva.
EliminaBuona Inter, ma dovremmo essere 4-0, cerchiamo di imparare a chiudere.
RispondiEliminaPrimo tempo ok. Preoccupa che non abbiamo fatto nessun fallo. Sembra un gruppo dotato di ottima tecnica nella circolazione di palla ma con poco nerbo.
RispondiEliminaDiscreto primo tempo.
RispondiEliminaBuona prestazione di icardi (7) e borja (7). Sempre preciso skrinjar (7) e attento miranda (6,5)
Sufficiente la prova di vecino d'ambrosio e nagatomo.
Perisic 6,5 mentre candreva e brozovic appena sotto la sufficienza (5,5)
Handanovic positivo (6,5) ma poco impegnato
Amici non scherziamo : Joao Mario è un fuoriclasse.
RispondiEliminaÈ entrato benissimo a differenza dell'anno scorso in cui da subentrato faticava
EliminaRisultato positivo.L'Inter continua a concedere abbastanza alle squadre avversarie: bisogna migliorare e possibilmente inserire qualche giocatore in grado di colmare le lacune.
RispondiEliminabene cosi, anche se possiamo e dobbiamo ancora migliore, in primis sotto porta (non una novità) e nei momenti di down (che ci stanno, specie ad agosto, ma vanno "controllati" senza andare nel pallone). cmq un'ottima partita e una grande soddisfazione partire cosi. AMALA!
RispondiEliminaIl goal di Perisic, immediatamente dopo il palo di Veretout, ha permesso un finale meno angosciante. Bene Handanovic, Icardi e Joao Mario da subentrato, Skriniar.
RispondiEliminaSecondo tempo non bene. Troviamo il gol nuovamente su cross con piede sbagliato sempre dalla destra e non da candreva. Ottimo come entra j.mario, e positivo anche l impegno di eder. Uscito borja perdiamo in qualità. Icardi nel secondo tempo ectoplasmatico, non riesce mai a far salire la squadra, e sbaglia praticamente tutti i palloni a sua disposizione. Questo porta la fiorentina a tenere costantemente il pallino del gioco. A mio avviso tardiva l entrata in campo di eder.
RispondiEliminaCandreva positivo, mentre brozovic non si scosta da un insufficienza.
Cala molto in intensità il nostro centrocampo.
Bene handanovic.
Molto bene anche stasera Skriniar
RispondiEliminaSu icardi penso sia dovuto ad una precaria condizione fisica oltre alla poca capacità di fare reparto da solo. Quindi il fatto che comunque sia stato decisivo anche in queste condizioni fa ben sperare. Serve piu imprevedibilità davanti, per dargli piu palloni
RispondiEliminaIcardi top assoluto
RispondiEliminaContento per la vittoria. Siamo solo all'inizio speriamo non cominciate a trovare il pelo nell'uovo. Dispiaciuto per la sconfitta in finale dell'U16 contro Anderlecht . Ora attendo ansioso la disamina di Luciano di questa sconfitta inaspettata
RispondiEliminaContentissimo per il risultato e anche per la prestazione. Non dimentichiamoci che siamo solo all'inizio... sinceramente mi sembra che il lavoro del mister sia a un buon punto. Se solo arrivassero quel paio di giocatori che ci dessero una soluzione in più davanti (oltre che secondo me un altro centrocampista e un altro difensore centrale, la coperta è veramente corta, Ducan e Mangala mi andrebbero benissimo).
RispondiEliminaPenso di poter pubblicare un primo post sulla partita già domattina. Lo ho già in buona parte scritto nel post-partita.
Luciano se per te è ok lo lancio domattina e poi il tuo martedì. Altrimenti se tu ce la fai per domani, facciamo il contrario. Fammi sapere.
Buonanotte a tutti intanto.
Amala!
Spalletti ha detto che Ranocchia probabilmente andrà a giocare. Arriverà un altro centrale ma potremmo rimanere con 3 + D'Ambrosio e Zinho. Magari stringere un po' i denti dietro ci darà qualche possibilità in più di prendere Schick...
EliminaDovremo sperare in una seria offerta per Jovetic, magari Spalletti potrà ribadirgli che sarebbe meglio per lui andar via...
Eliminava bene come hai scritto, Emiliano
RispondiEliminaBuona vittoria contro una Fiorentina in cantiere. La squadra sembra meglio assemblata rispetto all'anno scorso. Mi ha favorevolmente impressionato Skriniar, sia mai che abbiamo azzeccato un acquisto in difesa (ma all'inizio si diceva così anche di Murillo)!
RispondiEliminaIcardi attaccante di razza, ma non lo scopriamo adesso.
Online un primo post sulla partita: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/08/buona-la-prima-inter-fiorentina-3-0.html
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