lunedì 11 settembre 2017

Un test superato senza troppe difficoltà: Inter - Spal 2-0

Inter batte Spal 2-0 (foto: AFP). Nella foto l'esultanza del gruppo dopo la seconda rete, spettacolare, realizzata da Ivan Perisic su assist di D'Ambrosio e che ha chiuso la partita.

Mi sembra superfluo dire che quello che contava di più nella partita contro la Spal giocata ieri a San Siro, fosse vincere.

Probabilmente la prestazione non è stata brillante e sarà piaciuta poco agli esteti (anche se il goal di Perisic dovrebbe sicuramente avere accontentato anche loro) ma il risultato finale è stato meritato e centrato in maniera netta.

Peraltro dopo il vantaggio di Icardi dopo circa venti minuti di gioco (calcio di rigore a seguito di atterramento in area di Joao Mario) questo non è mai stato in discussione.

Che significa che al netto delle tante critiche ricevute, qualcuna persino assurda ('Questo per l'Inter è un passo indietro.'), in verità possiamo considerare anche questa partita come il seguito positivo di un processo di crescita cominciato con la nuova gestione-Spalletti e finora bene proseguito con il conseguimento di tre vittorie in altrettante partite ufficiali.

La gara contro la Spal nascondeva delle insidie.

Avevo scritto un post pre-partita nel quale provavo a rappresentarle, ma questioni di natura logistica e puramente 'temporale' mi hanno alla fine impedito di postarlo.

Le rappresento comunque di seguito anche perché entrambe (sono due) si sono chiaramente verificate poi nel corso della partita.

Questo non perché io sia un (cattivo) profeta ma perché entrambe le difficoltà erano preventivabili.

Numero uno: tutte le partite che seguono quelle riguardanti gli impegni delle Nazionali, nascondono sempre delle insidie.

Abbiamo avuto nelle ultime due settimane numero 28 giocatori complessivi impegnati con le Nazionali.

Tra questi ben 15 fanno parte della prima squadra.

Tutti quanti sono stati impiegati dai loro allenatori.

Gli unici a non scendere in campo sono stati Danilo D'Ambrosio e Joao Cancelo, infortunatosi praticamente subito e fermo per un mese (dovrebbe rientrare per il derby).

Eder ha giocato comunque uno spezzone di gara contro la Spagna, mentre Miranda dopo l'infortunio per lo scontro con Alisson, è rimasto a riposo nella partita contro la Colombia.

Persino Pinamonti e Zinho sono stati impegnati con le rispettive rappresentative Nazionali.

Hanno lavorato ad Appiano in queste ultime due settimane solo Handanovic, Ranocchia, Dalbert, Gagliardini, Borja Valero, Karamoh.

Non è un caso che praticamente quattro tra questi siano alla fine stati titolari contro la Spal.

Spalletti ha infatto schierato: Handanovic - D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Dalbert - Gagliardini, Borja Valero - Candreva, Joao Mario, Perisic - Icardi.

Dalbert cominciava per la prima volta come titolare.

Gagliardini, come annunciato peraltro nella bellissima conferenza stampa pre-partita del mister, veniva schierato titolare al post di Vecino.

Joao Mario, dopo le brillanti prestazioni nelle prime due partite di campionato, vinceva il ballottaggio con Brozovic.

Che la condizione complessiva della squadra non fosse particolarmente brillante secondo me si è visto in maniera evidente con un certo calo soprattutto 'mentale' (almeno così è sembrato guardando la partita alla televisione) nel secondo tempo.

Anche considerando la seconda variabile cui accennavo.

Cioè che l'impegno con la Spal non fosse esattamente una partita 'facile'.

La partita costituiva sotto molti aspetti una specie di test.

Luciano Spalletti alla vigilia ha parlato di 'check-in' e ha giustamente osservato come sia fondamentale vincere tutte le partite come questa qui di ieri per potere alla fine spiccare il volo per la Champions.

Era un test per la squadra e per lo stesso mister che del resto durante la sua esperienza in una piazza schizofrenica come la Roma giallorossa, ha spesso dovuto pagare pegno a risultati scadenti inattesi contro le cosiddette 'piccole'.

Sono punti 'persi' che poi alla fine del campionato possono fare la differenza.

E la partita contro la Spal è solo la prima di una serie di 'partite facili' e che ci vedranno impegnati a partire da sabato, adesso, contro Crotone (in trasferta), Bologna, Genoa, Benevento e... Milan.

Chiaramente sono tutte partite facili solo sulla carta perché poi quando ci giochi contro devi vincere e molto spesso questo può non succedere o rivelarsi molto più complicato del previsto.

Nella specie questa volta incontravamo una squadra, la Spal, che ritorna a giocare in Serie A dopo 49 anni e che per quello che abbiamo visto in campo, ha tutte le intenzioni di continuare a farlo anche in futuro e non recitare il ruolo di 'comparsa'.

Prima di noi la Spal aveva fatto quattro punti, pareggiando a Roma contro la Lazio e vincendo in pieno recupero contro l'Udinese con il risultato di 3 a 2.

L'allenatore, Leonardo Semplici, già dalla scorsa stagione uno dei nomi più 'attenzionati' del nostro calcio, fa giocare alla squadra un calcio pragmatico e basato più sull'intensità di gioco che sul possesso palla.

Non ha nessuna particolare velleità di giocare un bel calcio, come altri degli ultimi allenatori 'emergenti', ma bada al sodo e mi è sembrato trasmettere bene le sue idee di calcio a una squadra che si è presentata in campo con molti esordienti.

Semplici aveva quattro indisponibili: Meret, Oikonomou, Rizzo e Floccari.

Ha schierato la squadra con Gomis tra i pali; Salamon, Vicari e Vaisanen in difesa; Lazzarri e Costa nel ruolo di esterni. Schiattarella, Viviani, Mora a centrocampo. Paloschi e Borriello in attacco.

Proprio Paloschi, che ha vinto all'ultimo minuto il ballotaggio con Antenucci, è stato l'uomo più pericoloso degli estensi dimostrando di avere negli ultimi metri uno spunto importante, ma entrambe le conclusioni non hanno avuto particolare fortuna.

Noi abbiamo cominciato bene praticando un buon possesso palla e di fatto occupando l'intera zona centrale.

Bene da subito Borja Valero e anche Gagliardini, molto volenteroso e in un paio di volte anche vicino al goal con conclusione da fuori, oltre che Candreva, che è stato secondo me uno dei migliori e tatticamente fondamentale nell'accentrarsi e creare superiorità numerica in mezzo, liberando così Joao Mario, che si lanciava in percussioni centrali cercando sponda con Icardi.

Proprio da una situazione di questo tipo è venuto il già richiamato calcio di rigore realizzato da Maurito che calcio alla destra del portiere, spiazzando Gomis.

Dopo il goal manteniamo sostanzialmente il controllo della partita anche se a differenza che le ultime due uscite, facciamo fatica ad affondare.

Questo anche per merito della difesa della Spal ovviamente, ma per la prima volta ci siamo affidati più volte a conclusioni da fuori (ci hanno provato Gagliardini, Candreva, D'Ambrosio, Perisic, anche Skriniar), segno evidente di una certa difficoltà nella manovra negli ultimi metri.

Perisic non è sembrato del resto avere spunti particolari nell'uno contro uno, ma del resto è seguito benissimo dal volenteroso Lazzari e chiuso in seconda battuta da Salomon, mentre a destra non sempre Candreva e D'Ambrosio fanno la cosa giusta.

Giganteggia invece a difesa Milan Skriniar che non lascia un millimetro agli avversari e che è già uno dei beniamini del pubblico.

La difesa è apparsa il reparto migliore contro la Spal di Semplici.

Questo in particolare nel secondo tempo, quando abbiamo abbassato ancora di più il ritmo e la Spal invece ha avuto una reazione importante con i suoi 'scudieri' (su tutti nominerei Luca Mora, veramente un guerriero).

Ciononostante non abbiamo mai veramente subito e loro non sono mai riusciti a rendersi pericolosi.

Oltre i due spunti richiamati di Paloschi, va detto che la Spal non ha creato nulla. 

Skriniar non ha concesso metri a Borriello e Miranda, oltre quelle due occasioni capitate a Paloschi, è stato impeccabile.

Ma è l'intero reparto, compresi anche D'Ambrosio (secondo me molto positivo) e Dalbert, che rivela una rinnovata solidità.

Complice probabilmente in questa occasione anche la buona prestazione di Gagliardini, nel secondo tempo molto meglio in fase di contenimento che in quella offensiva.

Per quanto riguarda Dalbert invece devo dire che nel suo esordio dal primo minuto, il brasiliano non mi è dispiaciuto.

A me non sembra così sprovveduto in fase difensiva. Forse nasconde molte lacune grazie alla buona corsa e a una certa fisicità, ma questo è sicuramente un merito e non un difetto.

Mi aspetto ovviamente di più in fase offensiva.

Comunque diciamo che per lunghi minuti la partita è stata in una fase di stallo totale con la Spal che non riusciva evidentemente a sfondare e con noi che avevamo abbassato molto, forse anche troppo, il ritmo.

Spalletti prova a dare una nuova carica alla squadra inserendo Brozovic, che impatta sulla gara in maniera positiva sul piano della determinazione, ma che come sempre di nuovo non è sembrato perfettamente calato in una dimensione tattica specifica.

Al 77' entra anche Vecino per Borja Valero.

Ma la vera scossa, quella definitiva, arriva a due minuti dalla fine quando Perisic, servito con un ottimo cross dalla destra di D'Ambrosio, calcia al volo sotto l'incrocio con grande potenza dove Gomis non può arrivare e chiude la partita: 2-0.

Nel post-gara si è presentato davanti ai microfoni il vice di Spalletti, Marco Dominichini, che non ha rilasciato nessuna dichiarazione in particolare. O almeno nulla che aggiungesse qualche cosa di rilevante alle dichiarazioni del giorno prima del mister.

Una conferenza pre-partita, quella di Luciano Spalletti, che voglio richiamare per segnare ancora di più marcatamente come secondo me in questo momento la sua figura e il suo lavoro stiano in qualche maniera trascinando tutto l'ambiente.

Spalletti ha ragione: c'erano 60.000 spettatori allo stadio non per questa Inter in particolare ma per quello che l'Inter significa e ha significato per i tifosi nel tempo e grazie alla sua grande storia.

Ma che si respiri un'aria diversa rispetto a qualche mese fa questo è altrettanto evidente.

Un'aria positiva e che può essere determinante nel creare questo famoso più volte richiamato 'gruppo', dove Spalletti sa che la crescita del collettivo in questo caso debba passare per forza dalla crescita e il salto di qualità di alcune individualità (Gagliardini, Joao Mario, Brozovic, gli stessi Perisic e Icardi).

Continuiamo a crescere e nel caso 'serriamo le porte', affinché quest'aria nuova non venga inquinata e spazzata via dal furore dei primi temporali autunnali.

Emiliano D'Aniello

38 commenti:

  1. La vittoria era imprescindibile. Sicuramente quando si pensa a Inter - Spal ci si augura una partita in cui si fa meglio, ma anche io penso che non fosse così facile. In molti pensano che considerando i valori possa essere meglio incontrare le squadre forti nelle primissime giornate ed evitare proprio all'inizio le neopromosse (l'anno scorso la Juve, quest'anno la Roma ad esempio).
    Però non avendo chiaro quanto vale questa Inter, dove potrebbe arrivare e dove arriverà, non so che peso dare alle insidie rappresentate dal valore della Spal e dalla sosta per le nazionali. Quanto merito della Spal e quanto demerito nostro? Bicchiere pieno per i nove punti o dobbiamo dare prevalenza ai venti minuti bruttini contro la Viola, ai tre pali della Roma (più due o tre occasioni) e alla prima parte del secondo tempo di ieri? Non lo so. Guardando il Milan (e la Roma) potrebbe bastare comunque non essere fortissimi ma "solo" forti. Anche qua, vedremo.

    Altra cosa: sono chiaramente solo tre partite quindi un campione poco attendibile, tra l'altro in mezzo c'è stata la trasferta dell'Olimpico (a proposito, tre pali subiti ok, ma abbiamo visto ieri pomeriggio proprio in quello stadio che si può affondare subendo quattro gol... oppure resuscitare e farne tre), ma ripenso a una cosa che diceva Luciano l'anno scorso: vero che non possiamo pretendere di dominare tutte le partite, vincendole con scioltezza, ma se vinci sempre per un pelo o comunque dovendo fare il massimo per novanta minuti, prima o poi cadi. Quei 3-0 durante un campionato servono più che per lo spettacolo per poterci permettere di gestire e di mostrare la nostra superiorità in campo. Penso agli 1-0 con Mancini e al filotto di Pioli.

    Tatticamente invece se pensiamo al primo gol di Icardi a Roma e all'azione di ieri che ha portato al rigore direi che abbiamo alternative al cross (soprattutto da destra). Paolo Condò a Sky ha fatto notare come si sia passati da una media di trenta a una di venti, con una maggiore efficacia, cioè son o diminuiti ed è cambiato il rapporto tra cross andati a vuoto e cross andati a segno: come dicevo l'anno scorso la scarsa efficacia di una soluzione può derivare da un difetto intrinseco (scarsa qualità della stessa) ma anche dal contesto: avendo alternative, il cross è meno prevedibile e quindi sarà contrastato con qualche affanno in più dagli avversari. Già Pioli in questo senso rappresentava un passo in avanti, ma non riuscivamo a farlo con continuità.

    Dopo tre partite, nove punti, Roma - Inter 1-3 (Roma che aveva faticato Bergamo, eh) e Lazio - Milan 4-1 siete un minimo più fiduciosi per il terzo o quarto posto?

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    1. Io da stronzo, nel profondo del mio animo, sogno sempre lo scudo.... nonostante la realtà possa dire ben altro, ma la squadra c'è.

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    2. Sognare non è sbagliato. L'importante è poi chiaramente essere consapevoli che si tratti di un sogno e non volere la testa di Spalletti e dei giocatori se non si dovesse concretizzare. :)

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  2. Secondo me non era una partita facile, ma la abbiamo superata comunque agevolmente. Alla fine dopo trenta minuti eravamo in vantaggio e credo che Handanovic oltre che sfiorare una conclusione (che comunque finiva a lato) non abbia fatto altro. Nel finale abbiamo fatto poi il 2-0 che ha 'aggiustato' il risultato, legittimando ancora di più i nostri meriti. Il fatto si giocasse dopo gli impegni per le nazionali di settembre (tradizionalmente il momento peggiore) è un fattore che anche va considerato. Questo non deve né far sottovalutare la vittoria né fare pensare che tutti stia girando alla perfezione, ma segnali positivi ci sono. Personalmente devo dire che dopo tre vittorie consecutive se non più fiducioso per la CL, ho comunqnue sensazioni molto positive, a me questa Inter sta piacendo e tutto sommato anche ieri siamo stati 'squadra'. Nel primo tempo io ho visto un bel calcio. Nel secondo c'è stato un calo, ma penso che sia stato un calo mentale (quindi fisicoo) e che inoltre ci sia stato il ritorno di una Spal che comunque ci ha messo dentro tutto quello che aveva.

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  3. Considerazioni sparse: sono passate solo 3 giornate, quindi tutti i valori emersi fino ad ora sono da prendere con le molle, però è innegabile che abbiamo potenzialmente una buona squadra.
    Con dei limiti, però con dei valori importanti. E questo lo pensavo già l'anno scorso nonostante la classifica non abbia detto questo.
    Mercato fatto con intelligenza nonostante risorse inferiori alle attese.
    Riguardo a ieri nota più lieta a mio avviso Gagliardini: tanti recuperi, palle sporcate e regia lenta ma ordinata.
    Si vede che non rischia ancora le verticalizzazioni con la costanza con cui lo faceva (bene) da gennaio a marzo, però secondo me sta tornando ai suoi livelli, che sono da titolare nell'Inter.
    Anche sul piano della corsa l'ho visto più fluido, segnali molto positivi.
    Dalbert benino però non mi emoziono per le scivolate in difesa, perchè significano che ti eri fatto prendere il tempo dall'avversario. La postura del corpo con cui aspettava un velocista come Lazzari mi lasciavano perplesso, un giocatore che ti punta sul lungo devi difenderlo già in movimento e non con le gambe piantate per terra. Avrà tempo per migliorare, comunque è sembrato discretamente solido nelle due fasi, pur senza mostrare niente di eccezionale.
    Nel complesso partita giocata non troppo bene ma dimostrando maturità.

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  4. ...la cosa che dovrebbe generare fiducia, al di la delle tre vittorie iniziali sulle quali POCHI avrebbero scommesso, è che Spalletti è un allenatore che - lavorando sul campo piuttosto che in un...call center - sa come migliorare una squadra.... vero #ciuffetto?
    P.S. certo se avessimo un centravanti serio, invece del "succhiaruote" (del ciclismo...) tutto sarebbe più semplice

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  5. Se solo con Icardi avessimo Ronaldo, o Adriano, o Vieri, o Ibra, o Milito, per esempio, allora potremmo pensare allo scudetto.
    Più che un trequartista, ci manca un campione in attacco che giochi e che segni. La speranza è che almeno ce l'abbiano in agenda

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    1. La speranza mia concreta è che andando in CL l'anno prossimo si possano prendere tre giocatori di livello (uno per reparto) per integrare la squadra. Non prentedo neppure campionissimi ma se arrivassero per dire un simil-Skriniar a difesa, un simil-Nainggolan (Milinkovic-Savic magari, se si conferma anche quest'anno, come credo) e un bomber davanti faremmo un salto di qualità notevole e potremmo disputare un altro buon campionato e magari putnare anche più in alto. Però chiaramente ora dobbiamo concentrarci sul presente e sfruttare al massimo le risorse che abbiamo.

      L'obiettivo immediato è chiedere più goal a Brozovic, Joao Mario, Gagliardini...

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  6. Buongiorno a Tutti. Ripeto che la squadra c'è . L'11 è buono, difettiamo nei cambi che non spaccano a gara in corso anche se un amico mi ha appena riferito di un Karamoh oggi apparso in grande spolvero.
    Tenete anche conto che il livello tecnico del ns campionato è mediamente basso. Io voglio giocarmi qualche speranza : ne riparliamo tra un mesetto. Resto fiducioso.

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  7. Certo che se SUNING ci avesse portato Alexis Sanchez ....

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  8. Non dimentichiamoci da dove siamo partiti alla fine dello scorso anno: avevamo una squadra a pezzi. Ora parlare di scudetto in prospettiva futura per questo campionato può essere un bel sogno, ma restando con i piedi per terra e guardando quanto fatto finora, dobbiamo dire che nessuno oggi avrebbe sperato di avere nove punti in classifica e di vedere una squadra nel complesso così solida. Quanti tiri in porta avremo subito in tre partite? Un altro dato indicativo: solo tre cartellini gialli. Due ieri. Non è un caso perché quella di ieri è stata una partita rognosa e nella quale per il calo fisico e mentale fisiologico per gli impegni della nazionale a un certo putno abbiamo dovuto 'rincorrerli'.

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  9. Riflettevo anche io come l'upgrade più evidente sia proprio lì. Lo scorso anno in ogni partita prendevamo infilate sanguinose e non so quante volte Handa si sia trovato ad affrontare avversari soli davanti alla porta. Quest'anno invece la squadra appare molto più solida e quadrata e anche a Roma, fatta eccezione per il gol, i pericoli principali sono arrivati quasi esclusivamente da tiri da fuori. Di sicuro c'è ancora tanto da lavorare, ma i progressi nell' organizzazione e anche nel dinamismo mi sembrano evidenti.

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    1. Sicuramente il merito non è solo dei singoli ma proprio dell'organizzazione di gioco. Ieri c'erano due difensori nuovi (Skriniar e Dalbert) ma contro Fiorentina e quasi tutta la gara conrto la roma abbiamo giocato praticamente con solo Skriniar come nuovo acquisto e con Nagatomo che comunque l'anno scorso era una riserva.

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  10. Sono d'accordo con Graziano, rispetto la'nno scorso abbiamo visto che si creano delle situazioni pericolose intorno all'area, ma raramente avvengono dei tiri dentro l'area, quindi, per quello che ho visto, mi sembra che queste situazioni pericolose vengono quando i nostri centrocampisti centrali vengono saltati e la palla gira nello spazio vuoto fra centrocampisti e difensori, forse per questo motivo più che un trequartista attaccante ci vorrebbe un ala più proficua rispetto a Candreva(ed era quello che si sperava arrivasse quest'estate). Perchè un Joao Mario ti assicura anche una copertura per non lasciare i due centrocampisti dietro a non navigare in un mare troppo ampio, nonostante si perda in fase realizzativa. Se ci fosse un Candreva che sapesse attaccare l'area come Perisic non avremmo questi problemi. Comunque io ieri sia Joao che Gaglia hanno creato un pò di problemi ad un'ottima SPAL, perchè di questo si tratta una squadra combattiva fortemente organizzata con qualche buona individualità, con delle incursioni centrali, bisogna lavorare, bisogna approfittare di non avere l'EL affinchè i centrocampisti riescano a meccanizzare queste due fasi di gioco al meglio.

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  11. Sul sito dell'Inter i gol Della Primavera .

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  12. Emiliano, rileggo e ti invio il post.
    Intanto volevo dire che ieri ho fatto conoscenza con Francesco (diciamo Francesco 2 per distinguerlo da F. Buono): una persona veramente a modo serio, competente, molto misurato. proprio come si addice ai frequentatori di questo blog

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  13. Risposte
    1. Quelli di qualità sono sempre i benvenuti. Mi fa molto piacere della 'testimonianza positiva' dell'incontro tra Luciano e Francesco 2. :)

      Prima o poi organizziamo una mega-cena con tanto di andata allo stadio tutti assieme. Solo che se poi vinciamo ci tocca ripetere l'esperienza tutte le volte in maniera scaramantica. :)

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  14. Luciano

    Sai perche nei convocati per la gara del U17 ieri mancavano Vergani, Pirola e credo anche Mangiarotti?

    Questa e la formazione che ho trovato per la gara del U16, ma credo non sia corretta - per esempio Mirarchi mi risulta sia al Sassuolo:

    Stankovic
    Diaz, Sottini, Airoldi, Dimarco
    Sangalli, Barazzetta, Wieser
    Sakho
    Simic, Mirarchi

    Subentrati - Verzeni, Feltrin, Bonfanti
    Panchina - Anane, Guedegbe, Tinazzi, Petito

    E questa la formazione del U15, Zanotti e Politi (titolari) non so chi sono e manca dai convocati Poku?

    Gerardi
    Zanotti, Uccellini, Cepele, Peruchetti L.
    Politi, De Milato, Iervolino
    Ballabio
    Gnonto, La Torre

    Subentrati - Radaelli, Peschetola, Pezzini
    Panchina - Magri, Chierichetti, Zalli, Paccagnan, Patrignani, Pucci

    Forza Inter

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  15. Oggi partitella tra chi non ha giocato ieri Prima squadra
    e Primavera . Risultato 4-1 2 gol karamoh. Speriamo AMALA

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  16. Scusa Luciano. Ma Zaniolo è forte come sembra a me o mi illudo?

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  17. Ho ricevuto la mail Luciano. Online domattina.

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  18. mi permetto di dissentire su Dalbert, anche se non vorrei diventare il... Fabio Frigiola di Dalbert :)))
    A me è parso sempre in difficoltà tanto da farmi preferire ancora Nagatomo, spero sia un problema di ambientamento e un problema mi di percezione del calcio.

    Anche a me Zaniolo sembra davvero forte.

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    1. Karlito ma questo succede perché Naga in realtà è fortissimo. :)

      Pensa solo a quanti esterni è sopravvissuto: una lista interminabile che parte da Maicon e finisce con Ansaldi. Ma lui è sempre lì '

      È il suo compleanno oggi comunque. Auguroni Yuto!

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  19. Zaniolo a me sembra forte forte. Solo che è un classico numero dieci, con il pallone fa quello che vuole ma pur avendo un fisico notevole forse gli manca un po' di intensità. ha le caratteristiche che servirebbero alla prima squadra fatte le debite proporzioni

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  20. kenneth, Vergani è via con la nazionale. Mi pare che abbiano vinto 2-1 contro una squadra forte che non ricordo, con un suo gol.
    Anche Pirola è in nazionale.
    La formazione è giusta Mirarchi doveva andare al Sassuolo ma nell'ultimo giorno di mercato è venuto da noi.
    La formazione degli U15 è sbagliata come disposizione:
    è un 433 con la linea difensiva come hai scritto in mezzo Iervolino De Milato Ballabio e davanti Gnonto Politi La Torre (il mister preferisce schierare gli esterni sul piede invertito).
    Sia di Zanotti che di Politi ho parlato diffusamente in occasione dello Scirea. Zanotti in particolare aveva molto bene impressionato, prima di venir distrutto nella finale contro l'Atalanta. Fisico tozzo ma grande potenza nelle gambe e molta personalità. Politi è un centravanti buono nel dribbling che se non sbaglio ha fatto i due gol della qualificazione in semifinale. Però lì aspettiamo sempre il centravanti ex spezia, infortunatosi mentre andava in bici, che dovrebbe essere davvero un crack. Il riepilogo trasferimenti giovanili uscito in rete mi risulta che abbia alcune imperfezioni
    Poku è andato al feralpi e allo Scirea contro di noi ha preso una traversa

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    1. Grazie per la risposta. Non mi ricordavo i tuoi commenti allo Scirea e credevo che la lista dei transferimenti publicsta sul sito ufficiale fosse corretta.

      Ill centravanti venuto dallo Spezia di cui parli e Luca Magazzu?

      Grazie ancora

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  21. Luciano, il voto a Spalletti per la partita con la Spal?

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  22. Vergani ha giocato nella partita con la germania vinta 2-1 con un suo gol. Poi ha giocato contro l'Olanda ma abbiamo perso 2-0. Ora la partita decisiva contro Israele.

    Il voto non l'ho scritto?. Direi 7.5

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  23. Interessanti e sorprendenti i risultati della prima giornata di primavera, segno che quest'anno nessuna partita sarà da sottovalutare.

    Ho dato anche un'occhiata alle formazioni scese in campo. Ovviamente non conosco tutti i giocatori ma mi sono fatto un'idea di massima sulle avversarie.

    Nonostante la sconfitta con la Fiorentina l'atalanta mi sembra la squadra più forte. Arrivato il nazionale carnesecchi in porta, potrà contare sulle conferme di alcuni '99 (Del Prato, Migliorelli, Barrow, forse perfino Bastoni) e su i migliori 2000 finalisti del campionato under 17 (Kulusevski, Peli, Nivokazi, Rizzo PInna ecc.).

    La Juve è sempre tra le favorite ma, ormai da due anni, non è più al livello di quella squadra che vinse il Viareggio e centrò due finali. Buono l'acquisto di Di Pardo dalla Spal.

    Per la prima volta dopo anni la Roma si presenta con una rosa non di primissimo livello. Gli under 17 l'anno scorso hanno stentato, dei nuovi acquisti ho presente solo Ganea (ex Entella), un buon giocatore ma non fenomenale. Tra i '99 mi paiono forti solo Pellegrini e Antonucci.

    Come detto il Milan non è una meraviglia, giocatori come Bellanova, Campeol e Finessi potrebbero però crescere alla distanza.

    Come sorprese dico Sassuolo (in pochi posso schierare Scamacca-Pierini come coppia d'attacco, un trofeo secondo me lo vinceranno) e Fiorentina, lo scorso anno arrivata un po' per caso in finale e quest'anno invece abbastanza temibile.

    Il Toro ha alcuni 2000 interessanti (Rauti, Gemello ecc.), mezza Inter e qualche conferma, la Lazio non la conosco abbastanza.

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    1. Martin, quindi Bastoni sta ancora giocando con la primavera? Non fa parte stabilmente del gruppo della prima squadra della dea?

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  24. Luciano ti ringrazio per i complimenti, anche troppi.
    Devo dire che rispetto ad Emiliano (e forse rispetto a molti altri) il mio metro di paragone è completamente diverso.
    Nainggolan e Milinkovic-Savic non saranno campionissimi (ma il primo ci va vicino), ma oggettivamente sarebbe il meglio acquistabile sul mercato.
    Auspicare due acquisti di quel livello, più un nuovo Skriniar, è quello che ottimisticamente mi auguro, ma credo si avvicini più al sogno che alla realtà.
    Per dire, secondo me se Milinkovic-Savic si conferma sui livelli dell'anno scorso, andrà via per una cifra sugli 80 milioni (numero detto senza nessuna competenza ovviamente, ma per dare un'idea del livello tecnico in cui lo colloco, parametrato ai prezzi del momento).
    Io al momento fatico a trovare giocatori più forti in Italia, nello stesso ruolo.
    Sulle nostre future disponibilità economiche, comunque, credo che nessuno possa dire nulla, al momento. Per cui, per adesso spazio ai sogni.

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    1. 80 mi sembrano un po' tanti se parliamo del mercato 2018, magari una cinquantina. Le valutazioni "folli" sono più per gli esterni forti tecnicamente.

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    2. Ciao Francesco. Hai detto una cosa giusta: non a caso quel volpone di Lotito non aveva nessuna intenzione di farlo partire ora. Sa bene di avere in casa un pezzo da 90... milioni di euro. Ho fatto tre nomi di giocatori del campionato italiano e che al momento non hanno ingaggi fuori dalla nostra portata. Perché almeno a livello di ingaggio sicuramente potremmo offrire qualcosa di importante al giocatore. Poi certo se le cifre saranno quelle o se si scatenerà un'asta... dubito seriamente che potremmo competere in qualsiasi modo. Chiaramente ogni discorso fatto ora è assolutamente prematuro, non sappiamo niente del futuro, solo che dobbiamo andare in Champions. Do per scontato che in tal caso ci sarà maggiore disponibilità di spesa ma effettivamente non volevo dire che mi aspetterei acquisti da 80 milioni cadauno purtroppo. una cosa però va tenuta in conto: che Sabatini e Spalletti dovrebbero costituire le nostra fondamenta ora è per il futuro. Questo potrebbe farci giocare d'anticipo su qualche trattativa forse . Chiacchiere da bar. Beninteso. Non ho nessuna fonte e non è il momento di fare sogni e ipotesi. Del resto sono sincero: il campionato mi sta giustamente entusiasmando. Non sono distratto da altre cose. Grandissimo merito dei ragazzi e del mister che mi sta piacendo tantissimo.

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  25. Per me le principali rivali per la primavera saranno Fiorentina,Roma e Atalanta perché hanno uno zoccolo duro che gioca insieme da anni.....alla fine il fatto di essere solide farà la differenza.....poi tipo la roma leggendo la rosa degli u17 che avevamo distrutto su 20 ne ha confermati 4....per i 2000 ha ricostruito una annata negativa......il toro è forte ma ogni anno compra troppi giocatori....non ci sono leader.....avranno giocato insieme 3 amichevoli

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  26. Bastoni credo faccia parte a tutti gli effetti della prima squadra ma sabato per esempio era negli undici in campo contro la Fiorentina. Immagino farà la spola, notizia forse non eccelsa per noi

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  27. Nuovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/09/la-mano-che-da-speranza-inter-spal-2-0.html

    Subito di primo mattino, su questo blog siamo sempre sul pezzo...

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