mercoledì 17 gennaio 2018

Settore giovanile: si può fare ancora meglio (Parte II)

Uno scatto (fonte: calcionazionale.it) di Lazio - Inter U17 dello scorso novembre. La partita si chiuse con il risultato di 4-0 per i ragazzi di Mister Zanchetta (Fonseca 2, Vaghi, Esposito). In primo piano nella foto il capitano e centravanti Edoardo Vergani.

BERRETTI

L’appuntamento con un primo bilancio invernale delle nostre giovanili è una tradizione per questo blog e per i suoi antecedenti storici.

Questa volta però la situazione è più complicata e, a parte la Primavera, per le altre squadre non credo di avere, non dico le competenze (perché quelle è ovvio che non le possiedo), ma neppure le conoscenze per esprimere una valutazione minimamente attendibile.

Questo perché la riforma dei campionati, con la suddivisione per leghe a partire dai giovanisismi, ha comportato, per ridurre le spese di trasferta, un accorpamento degli orari di gara.

Per esempio sabato Primavera e Berretti (quest’ultima in amichevole) hanno giocato in orari sovrapposti; domenica stessa cosa per Inter - Udinese U16 e Inter - Udinese U15.

Diciamo che negli scorsi anni in un we vedevo 3 o anche 4 partite delle giovanili. Quest’anno, considerando anche gli orari della prima squadra è tanto quando riesco a vederne due.

Questo comporta una minor conoscenza dal vivo delle squadre e dei nuovi arrivi in particolare.

Tornando alla Berretti, c’è da dire che ha disputato 4 partite in casa ed io ho potuto vederne una sola (oltre a un paio di amichevoli). C’è da considerare anche, come dicevo, la coincidenza, a volte, con le partite della prima squadra.

Difficile dunque per me esprimermi non tanto sulla squadra, quanto sui progressi auspicabili dei suoi giocatori

Per quanto concerne la squadra, si può ragionare sui numeri.

L‘Inter è seconda, con 19 punti in 9 partite, a 1 punto dall’Atalanta. Ha perso due partite e ne ha pareggiata una.

A parte il pareggio con l’Atalanta, le due sconfitte (di cui una interna) sono venute con  squadre del fondo classifica.

Nella graduatoria dei marcatori il primo è Salvatore Esposito (ora trasferito alla Spal) con 7 reti.

‘Salva’ in realtà gioca da play basso, da organizzatore del gioco. E questo dà già un’indicazione sulla natura dei problemi.

Il secondo marcatore è finalmente un attaccante, D’Amico, ma con sole 3 reti, come Adorante.

Un dato ancora più interessante è costituito dalla rosa ‘ufficiale’, cioè quella presentata sul sito, degli attaccanti.

Comprende:
  1. Esposito (che attaccante non è),
  2. D’Amico,
  3. Galazzi,
  4. Pelle.

In realtà qualche volta ha giocato Adorante, spesso Russo, qualche volta Gossò o Visconti.

E’ chiaro che se i 4 attaccanti sono D’Amico, Pelle, Adorante, Russo si fa un certo tipo di discorso, se ne mancano anche solo un paio il discorso cambia.

Se poi scende qualcuno dalla Primavera, si deve vedere con che spirito lo fa e che intesa si ottiene.

Stessa cosa per la difesa: quando vengono a mancare, oltre all’infortunato Grassini, Rizzo e Corrado che magari sono in Primavera, oltre a uno o due infortunati, la difesa si indebolisce oltre misura.

Un po’ meglio, almeno numericamente, va solo per il centrocampo, dove però, dopo la cessione di Esposito, manca qualità, passo e forza fisica.

Se teniamo conto di queste situazioni, la prima parte di campionato ha visto gli uomini di Corti fare quasi miracoli, tenendosi in scia dell’Atalanta.

E’ evidente che in questa stagione, disponendo di molti 2000 forti che possono far parte sotto età della Primavera, si sono sacrificate le ambizioni di primato dei Berretti, puntando invece sulla funzione di serbatoio per gli inserimenti ‘in corsa’ nella  Primavera stessa.

Difficile, dicevo, esprimersi sulle prestazioni dei singoli:

Tra i portieri non sono in grado di valutare il rendimento dei nuovi Minerva e Stucchi, mentre considero Tamma molto forte  e sicuramente interessante.

Il fatto è che purtroppo per i noti infortuni, in questa stagione non ha ancora mai giocato partite ufficiali. Bisognerà vedere come si è ripreso e se ha pagato la lunga sosta.

Tra i difensori a me piace molto Van Den Eyden, che però ho visto solo nelle amichevoli: forte fisicamente, buono sia di testa sia di piede e credo pronto per la Primavera, anche se in stagione vi ha fatto solo due panchine.

Airaghi e Coltro sono giocatori collaudati, validi in categoria.

Di Lunghi mi hanno parlato bene anche quest’anno, ma di persona in questa stagione non l’ho mai visto.

Grassini speriamo di poterlo vedere presto al top, in quel caso sarebbe un recupero molto importante.

Rizzo è stato più volte convocato con la Primavera, ha anche giocato qualche volta, si allena spesso con quel gruppo e questo significa che indubbiamente, in prospettiva, Vecchi lo ha ‘inquadrato’.

Deve solo continuare a migliorare. Nel palleggio, nel posizionamento e nella concentrazione.

Mandracchia non lo conosco proprio e infine Corrado, stabilmente nel giro della Primavera, si è confermato in stagione come un esterno di piede mancino, molto valido nella spinta e nell’accompagnare l’azione, buon combattente, deve forse migliorare con il destro e in genere la fase difensiva.

Tra i centrocampisti:

Ballabio lo conosco poco.

Corrarati mi sembra un buon giocatore di categoria, per Roric e Soares devo affidarmi alle impressioni della scorsa stagione: entrambi hanno delle qualità  (Soares spiccatamente da interditore), ma devono crescere molto per aspirare a una Primavera che nutra ambizioni.

Un giocatore che mi sembra sicuramente di prospettiva è Pompetti.

L’ho visto 2-3 volte, una sola in partite ufficiali, ma l’ho trovato interessante per tocco, visione di gioco, ordine e ‘pulizia’ delle giocate.

Credo debba crescere molto sul piano agonistico, ma è sicuramente uno dei giovani di questa squadra ai quali personalmente guardo con più interesse.

El Kassah è un giocatore forte fisicamente, che assicura quantità e contrasto, credo abbia margini di miglioramento e, se ho letto bene, in una o due occasioni è stato provato anche da difensore.

Demirovic tecnicamente mi piace molto, ha anche corsa e vede la porta.

Fino ad ora direi però che non si è affermato secondo le sue potenzialità.

Infine c’è il ‘Pata’ che può giocare in molti ruoli per la sua duttilità (centrocampista, esterno, persino terzino).

Ha grinta, buoni piedi e ritmo.

L’ho visto pochissimo in stagione, direi che deve solo crescere molto in forza, in potenza. Senza perdere agilità.

Credo che in prospettiva il centrocampo e la squadra pagheranno la perdita di Esposito.

Tra gli attaccanti direi che Adorante è indispensabile a questa squadra, pur avendo i numeri per lottare anche in Primavera, dove infatti ha qualche convocazione e qualche presenza.

D’Amico, di cui si parla molto bene, l’ho visto solo in un’occasione ufficiale e solo per un tempo.

Pelle e Russo hanno confermato le loro caratteristiche: Pelle sa giocare al calcio come pochi ma deve crescere in forza fisica e agonismo, Russo è stato sfortunato.

Se fosse andato a Cremona a fare la Primavera, come da contratto depositato un filo in ritardo, avrebbe avuto l’occasione per misurarsi con un calcio più impegnativo.

Ovviamente quando giocano (raramente) Visconti o Gossò c’è un bel salto di qualità, ma poi bisogna vedere come questi giocatori si inseriscono in un contesto forse per loro non molto motivante e comuque nel quale non si sentono inseriti.

Galazzi, infine, proprio non lo conosco.

Per concludere si potrebbe azzardare che i giocatori già entrati, anche saltuariamente, nel giro della Primavera possono aspirare a far parte della rosa 18-19, mentre gli altri, salvo eccezioni, sono destinati a  percorsi diversi.

Un’ultima annotazione: sono sempre stato un po’ scettico sugli arrivi dell’ultimo momento, diciamo per completare la rosa della Berretti e provenienti dalle giovanili di Lega Pro o dilettanti.

Però ultimamente i casi di Lombardoni, Rada e Brignoli dimostrano che pescando bene si possono anche fare affari a quei livelli.

UNDER 17

Non c’è dubbio che in questa stagione la squadra ha evidenziato problematiche più complesse rispetto a quella, fortissima, del 2016-17.

Vero che anche quel gruppo era partito con prestazioni altalenanti per poi uscire alla distanza, ma nella situazione attuale i 10 punto di distacco dall’Atalanta, che secondo me fotografano più o meno la distanza reale tra le due squadre, vanno oltre le previsioni più pessimistiche.

La squadra a un certo punto era addirittura scivolata in zona preoccupante rispetto alla qualificazione per le fasi finali, per poi riprendersi risalendo fino al secondo posto.

E’ auspicabile che il lavoro di mister Zanchetta le consenta di progredire, come lo scorso anno, fino a consolidare il secondo posto e magari a ridurre parzialmente il gap nei confronti dei bergamaschi.

Ci sono molte attenuanti, se non giustificazioni, per il poco convincente girone d’andata: si tratta di un gruppo composto da molti giocatori del 2002, che inevitabilmente pagano qualcosa rispetto a chi si trova ai limiti di età.

Infatti giocano stabilmente in questa squadra (infortuni a parte) Pirola, Squizzato, Esposito. Ma spesso sono stati utilizzati anche, a turno, Guedegbe, Dimarco, Boscolo, Cancello e Sakho

Le frequenti esibizioni delle selezioni nazionali U17 e U16 hanno sottratto al lavoro comune, di amalgama, parecchi giocatori per periodi prolungati, ci sono alcune manchevolezze storiche del gruppo (per esempio la carenza di forza fisica e gamba a centrocampo), alle quali non si è potuto o non si è ritenuto di ovviare. 

Tuttavia nelle ultime uscite la squadra è parsa in crescendo e ci sono buoni motivi per sperare.

Alcuni dati sembrerebbero confermare la tendenza positiva.

Per esempio, contro il Cittadella all’andata abbiamo pareggiato 2-2 in casa, mentre domenica scorsa abbiamo vinto a casa loro.

Dopo le ultime sconfitte di novembre contro Atalanta e Udinese, abbiamo ottenuto quattro vittorie consecutive, a Brescia, contro il Cesena, a Verona con l’Hellas e a Cittadella. In queste quattro partite, abbiamo segnato otto gol, senza subirne.

Se consideriamo che nelle prime tre partite, delle quali due in casa, avevamo ottenuto solo 4 punti, il miglioramento appare evidente.

Soprattutto la squadra sembra aver trovato un maggior equilibrio e forse il mister potrebbe esser vicino ad individuare lo schieramento base e l’assetto più funzionali.

Abbiamo di gran lunga la difesa migliore, con soli 9 gol subiti contro i 13 dell’Atalanta, ma le capacità realizzative sono inferiori a quelle di diverse squadre, sebbene la prima linea nostra possa contare su attaccanti di valore indiscusso, a partire da Vergani, nostro capocannoniere con 10 reti.

Dopo la partita in casa contro il Venezia, che comunque sarà da giocare e da vincere, ci aspettano due prove che diranno molto sulle nostre ambizioni.

Affronteremo infatti in successione la trasferta di Cagliari e il derby, cioè le due squadre che insidiano, a un solo punto, il nostro secondo posto. E all’andata il Cagliari è venuto a vincere a Interello.

In queste due gare bisognerà mettere in campo la formazione migliore e non sbagliare nulla, perché corsa dell’Atalanta a parte, costituiranno la svolta, in ogni senso, della nostra stagione.

LE VALUTAZIONI DEI SINGOLI

Portieri

Bagheria: è un estremo difensore che in categoria dà pieno affidamento e ha margini di miglioramento consistenti. Ha fatto tutta la trafila nelle nostre giovanili, ma poi è stato un po’ chiuso dall’arrivo di Pozzer (ha al suo attivo 4 sole presenze in campionato), anche se tra gli addetti che ho sentito, molti non lo ritengono inferiore al compagno

Milani: neo acquisto estivo (dal Ciserano) non ho mai avuto occasione di vederlo all’opera in partite ufficiali.

Pozzer: portiere di indubbie prospettive, molto forte tra i pali e dotato di buona struttura atletica, da tempo nel giro delle nazionali, sta disputando una  stagione positiva, avendo al suo attivo 9 presenze in campionato e persino una panchina con la Primavera.

Difensori

Baruffi: difensore centrale proveniente dalle nostre giovanili, ha avuto inizialmente un ruolo di alternativa ai centrali titolari, con  2 panchine e complessivi 35’ da subentrato nelle prime cinque partite. Poi, complice anche l’infortunio di Pirola, è stato titolare fisso nelle dieci successive, dimostrando di cavarsela egregiamente in categoria e contribuendo ai risultati soddisfacenti del suo settore (miglior difesa del campionato). Forte di testa, buono in marcatura, possiede una tecnica più che discreta per il ruolo.

Ntube: 13 presenze e un gol per il fortissimo centrale ferrarese, con passaporto italiano e del Camerun e con una quindicina di presenze nelle selezioni azzurre. In possesso di una fisicità debordante, Michael è difficilmente superabile, sia di testa che di piede e sta migliorando notevolmente sotto il profilo tecnico e tattico. Tra l’altro proprio per la statura e l’elevazione sa rendersi pericoloso in attacco sui calci piazzati. E’ in grado di rinverdire la tradizione dei forti centrali usciti dalle nostre giovanili

Bonacina: non dispongo di sufficienti elementi per esprimere un giudizio, anche sommario.

Colombini: terzino tutto mancino, dotato di ottimo controllo di palla, con importanti tempi di inserimento e capacità di dialogare sullo stretto, raggiungendo il fondo o tagliando verso l’area. Ha statura, ma deve completare la crescita muscolare, con la quale potrà ulteriormente migliorare anche le sue abilità difensive. Per applicazione e serietà promette di compiere al meglio il processo di crescita. Personalmente lo aspetto a una carriera davvero importante. Con Pirola e Vergani è quello che si è avvicinato di più al giro della Primavera.

Pirola: difensore centrale e grande promessa per le sue doti tecniche, caratteriali e atletiche, ha disputato solo 4 partite con gli U17 a causa di un infortunio che l’ha tenuto fermo fino al termine della pausa natalizia. E’ un 2002 e ha già al suo attivo una decina di presenze nelle selezioni azzurre, avendo segnato anche una rete.

Vaghi: il centrale ex cremonese, arrivato lo scorso anno all’Inter, in questa stagione si è affernato decisamente, migliorando notevolmente il suo rendimento, ed esprimendosi anche da laterale destro. E’ forte nei contrasti e assicura una buona spinta. E’ stato schierato 13 volte, per complessivi 1.000 minuti circa ed ha al suo attivo anche due realizzazioni.

NB. Da notare che dal 15 gennaio l’Inter dovrebbe aver aggregato alla squadra Matteo Zupperdoni proveniente dalla Liventina. Il giocatore, acquistato in estate, era stato lasciato in prestito alla società di provenienza, dove ha sommato 1.400 minuti in serie D, come difensore centrale.

Centrocampisti

Brigati: tre sole presenze e tre panchine per questo giovane, difficilmente valutabile, anche a cuasa di qualche infortunio che ha complicato la sua stagione.

Burgio: 3 presenze, per soli 155 minuti per il giovane Riccardo, proveniente dalle nostre giovanili. Già trequartista, poi esterno sinistro, ultimamente è stato provato anche come terzino, soprattutto in assenza del Colo. Ha nella progressione e nel controllo della palla in corsa la sua arma migliore.

Del Grosso: centrale di centrocampo, proveniente nella scorsa estate dal Como, il giocatore è stato impiegato spesso da laterale. Descritto da qualcuno con un po’ di esagerazione come ‘il nuovo Pirlo’ ha confermato buone doti tecniche non ancora sostenute da una struttura fisica e muscolare di rilievo. Ha al suo attivo 8 presenze, delle quali solo 4 dall’inizio.

Duse: undici presenze, di cui nove dall’inizio per il centrocampista chioggiano che al suo arrivo, tra i giovanissimi nazionali era indubbiamente il leader della squadra e si era meritato diverse convocazioni nell’Under 15 e Under 16. Ha personalità, grinta, visione di gioco e tecnica, ma deve cresce atleticamente per utilizzare al meglio le sue qualità. Non è favorito dal fatto di giocare in un centrocampo complessivamente un po’ leggerino.

Gianelli: 10 presenze per 650 minuti per l’ex cremonese, schierato spesso in fascia destra, come centrocampista o attaccante e più raramente nel suo ruolo d’origine di centrale. E’ un giocatore in fase evolutiva, che sembra possedere buone attitudini al ruolo ma deve chiaramente completare il suo inserimento in una realtà diversa da quella di provenienza.

Mitrea: dal mio punto di vista una parziale delusione quella procuratami dal giocatore rumeno il cui arrivo è stato accompagnato da descrizioni mirabolanti. In effetti possiede ottimi piedi e una tecnica interessante, ma fatica ad incidere in un gioco che ai centrocampisti chiede anche doti dinamiche, di peso atletico, di lotta e di sacrificio. Probabilmente va aspettato e potrebbe poi dare almeno in parte le soddisfazioni che ci aspettavamo. E’ un trequartista puro, ruolo che forse non è contemplato nel contesto del nostro organico attuale. Ha all’attivo una decina di presenze, di cui sette dall’inizio, per complessivi 460 minuti. Conta anche 2 presenze nella Under 17 rumena.

Pojani: due sole presenze per questo centrocampista, la cui progressione è dunque difficile da valutare, anche se risulta, essendo in possesso di doppio passaporto, nazionale Albanese U17.

Rossi: Kevin è un giocatore brevilineo, dallo scatto secco e dal buon controllo di palla in corsa. In passato era forse troppo individualista, ma sotto la guida di Zanchetta sembra stia correggendo questo difetto. Per le sue caratteristiche può giocare da trequartista, da seconda punta o da esterno offesivo. Anche per questa duttilità ha trovato posto in squadra quasi sempre, pur se il minutaggio non è dei più rilevanti. Sette volte schierato dall’inizio, ha al suo attivo due realizzazioni. A me sembra tra i gicoatori che hanno fatto registrare i maggiori progressi

Squizzato: nove presenze per ‘Squizzo’ che è un 2002 e milita nella nazionale Under 16, dopo aver sommato diverse presenze nell’Under 15. Centrocampista o mediano, può giocare in ogni ruolo della linea centrale, a due o a tre. Ha passo, visione di gioco ed è un buon incontrista. Forse deve migliorare nella rapidità sul breve, ma è un giocatore da seguire con molto interesse. La prossima stagione, quando il suo processo di crescita sarà più avanzato e giocherà con i pari età, potrà dirci qualcosa di importante sul suo futuro

Attaccanti

Carlino: solo 5 presenze, di cui una nell’undici iniziale per l’attaccante campano rientrato dal prestito a Renate dove aveva ben impressionato. Il giocatore possiede doti tecniche di primo livello, ha tiro e vede la porta. Sarebbe una seconda punta o un trequartista, ma deve ancora formarsi atleticamente e viene più spesso utilizzato in fascia. Chiaramente una squadra che ha ambizioni di vertice privilegia giocatori che diano garanzie atletiche importati, ma il ragazzo va atteso con fiducia anche se forse per la sua crescita sarebbe stato meglio restare a giocare in una squadra meno ambiziosa.

Esposito: undici presenze e 4 gol (in soli 300 minuti circa) per Seba, a mio parere la maggior rilvelazione della stagione. Intendiamoci, Seba aveva fatto benissimo anche nei giovanissimi, mostrando doti tecniche di assoluto rilievo. Ma lo scorso anno pochi avrebbero potuto immaginare che avrebbe fatto tanto bene anche affrontando il salto doppio di categoria. Il giovane campano, che ha al suo attivo anche 5 presenze con 4 gol nell’Under 16, è cresciuto molto di statura e si è abbastanza irrobustito senza per questo perdere le doti di scatto e agilità. Siamo di fronte secondo me a una promessa autentica, da seguire con tanto interesse. Ha controllo di palla, dribbling visione di gioco e vede la porta come pochi. Deve solo continuare tranquillo e determinato

Fonseca: undici presenze e 5 gol per uno dei nostri più famosi figli d’arte. Diciamo che da Matias mi aspettavo miglioramenti più rapidi e decisivi, perché le qualità, sia sul piano atletico sia su quello tecnico, non gli mancano certo. Può giocare da prima punta o (più spesso) da seconda. Oppure anche da ala, in un 4231. Deve forse maturare tatticamente e avere più continuità. Resta comuque un giocatore interessante, da aspettare

Mariani: poche presenze e un minutaggio ridottissimo per l’ex comasco: dati che non consentono una valutazione attendibile dei suoi progressi. Si tratta di un attaccante esterno, dotato di scatto e dribbling, che però in stagione sta faticando a reggere la concorrenza. D’altra parte è tipico dei giovani alternare periodi di buona evoluzione ad altri di stasi.

Vergani: lui, Colombini, Ntube, Pirola sono di sicuro i più vicini a vestire la maglia della Primavera. Edo ha segnato 10 gol in 13 partite, uno ogni cento minuti e si è segnalato come stoccatore inesorabile anche in Under 17 (4 gol in 10 partite). Si tratta della classica punta centrale, fisicata e abilissima tecnicamente. Vede la porta come pochi, sa puntare l’avversario ma anche giocare per i compagni. Calcia benissimo le punizioni, possedendo un tiro da fuori forte e preciso. Secondo me è un’autentica promessa in grado probabilmente di giocarsela con il celebrato (a ragione) Pellegri. Non resta che aspettare con pazienza e molta fiducia la sua evoluzione.

NB. Sporadicamente hanno giocato o sono stati convocati alcuni altri 2002, dei quali però parleremo in seguito.

Luciano Da Vite

81 commenti:

  1. È un vero peccato questa novità nella organizzazione dei calendari che porta a sovrapporsi così tante partite.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Alle 15 su RaiSport Italia-Spagna U17. Dei nostri Vergani e Ntube mentre dall'altra parte tra gli altri ci sono 4 tesserati nelle squadre di Manchester

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  4. Ceballos o Ramires? 1000 volte il primo...

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  5. Se Icardi quest'estate andrà al Real per un minimo di 110 M, chi prendereste per sostituirlo?

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    1. Secondo me dalla cessione di Icardi DEVONO uscire fuori due giocatori forti per il reparto offensivo, altrimenti ovviamente non vale la pena cederlo.

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  6. Buongiorno. Sento parlare di Ceballos per noi: magari venisse. Nella U21 spagnola era un punto di riferimento a cc ed il giovane di maggiore talento. Speriamo che sia lui l’uomo in più a centrocampo.

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  7. Ceballos è molto bravo e chiaramente sarebbe un bellissimo colpo. Volevo chiedervi se nell'immediato secondo voi potrebbe giocare con Borja. Io penso di sì, ma chiaramente l'altro centrocampista dovrebbe essere uno tra Vecino e Gaglia.

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  8. Il nome di Ceballos l'ho letto solo su Tuttosport...

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    1. Io l'ho letto su sportmediaset.

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    2. Io grazie a Sportmediaset, Bargiggia in particolare, sto aspettando Pjaca da fine giugno 2016... :(

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  9. Certo che il calciomercato è la fiera delle stupidaggini.
    Faccio un giro virtuale sul web e leggo questa perla (fonte una radio, "Cope"): il barça crede molto in Rafinha, Valverde lo ha convocato, pertanto non sarebbe disponibile al prestito ma SOLO ad una cessione DEFINITIVA.

    Io mi sento stupido per averlo letto, figuriamoci l'avessi scritto....

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    1. Cercando di fare una traduzione penso che il Barcellona non sia molto propenso al diritto di riscatto quanto invece un' latra formula che consenta di monetizzare con il giocatore, solo che 30 milioni non li spenderebbe nemmeno il Manchester per Rafinha, per una rivalutazione del giocatore serva che lui giochi, al Barcellona giocherebbe? no, da noi? forse. In campionati meno competitivi, e più risaltanti (Francia e Portogallo), sì.

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    2. Il barcellona secondo me per età e potenzialità nom vorrebbe poter perdere un giocatore che dopo l infortunio potrebbe dimostrarsi di alto valore. Vuole o venderlo, per accollare alla cedente i rischi del post infortunio, o legarlo ad una clausola alta(40 e piu mln) in modo da poter avere cmq un alto ritorno economico in caso di esplosione del giocatore.

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    3. Sì ma possiamo mettere il riscatto anche a 300 mln, più è alto più è improbabile che venga riscattato.

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    4. Dal punto di vista dell inter il riscatto deve essere accessibile. Se no tanto vale un prestito secco

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  10. Luciano ma i 2002 che giocano sotto età in pianta stabile (Pirola, Esposito, Squizzato) o saltuariamente (Cester, Dimarco, GUedegbe, Cancello ecc.) negli Under 17, l'anno prossimo resteranno negli Allievi o proseguiranno con i 2001 in Berretti?

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  11. Ma Italia-Spagna under 17 è su rai sport o du juventus tv?

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  12. Martin: l'operazione secondo me ha un senso per fare una forte U17 il prossimo anno

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  13. Purtroppo l’ultimo anno non ha fatto altro che sottolineare il grosso divario che esiste tra il movimento calcistico spagnolo e quello nostrano.


    17.01.2018 AMICHEVOLE - Italia U19 vs Spagna U19 0-2
    17.01.2018 AMICHEVOLE - Italia U17 vs Spagna U17 0-2
    02.09.2017 Nazionale A - Spagna vs Italia 3-0
    27.06.2017 UEFA UNDER-21 CHAMPIONSHIP - Spagna U21 vs Italia U21 3-1
    06.05.2017 UEFA UNDER-17 CHAMPIONSHIP - Spagna U17 vs Italia U17 3-1
    27.03.2017 AMICHEVOLE - Italia U21 vs Spagna U21 1-2
    15.02.2017 UEFA INTERNATIONAL DEVELOPMENT U16 2017 - Italia U16 vs Spagna U16 2-2 (6-7 dtr)
    18.01.2017 AMICHEVOLE - Italia U19 vs Spagna U19 0-1
    19.01.2017 AMICHEVOLE - Spagna U17 vs Italia U17 1-1


    Eppure la cosa più sconcertante secondo me è arrivata nell’intervista post-gara di questo pomeriggio. Quando gli è stato chiesto se ritenesse questa squadra spagnola più fisica ma meno tecnica di quella che pochi mesi fa ha vinto l’Europeo di categoria ed è arrivata in finale Mondiale, il tecnico Carmine Nunziata ha risposto:

    «Non so com'erano quelli dell'anno scorso ma se questi erano meno tecnici (sorride, ndr)... Scherzi a parte! Fisicamente c'era qualcuno messo bene ma tecnicamente sono sempre una squadra di livello».

    Ma come non sa com’erano? È alla guida tecnica dell’u17 da agosto e quindi non solo non aveva seguito la competizione europea tenutasi 3 mesi prima e nella quale gli iberici avevano persino affrontato l’Italia (!) ma non ha visto neppure il mondiale u17 di ottobre. Non oso immaginare grazie a quali conoscenze sconfinate è stato scelto per guidare la nuova nazionale u17 italiana.

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    1. Si 10 minuti piu o meno. Dimostra buon piede e personalità, ma si sapeva.
      Sfortunato sul rimpallo che poi porta al gol vittoria dell'Espanol. Nel complesso troppo pochi minuti per essere ben giudicabile soprattutto a livello fisico e di velocità

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    2. Sapete da quanto tempo si allenava con la squadra?

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    3. Secondo transfermarkt ultimo infortunio durata dal 6 aprile al 25 dicembre. Ma non so, potrebbe allenarsi con la squadra già da prima.

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  15. Carmine Nunziata è stato uno straordinario centrocampista delle nostre giovanili. Era fortissimo, tecnicamente e come visione di gioco. Purtroppo non aveva fisicità sufficiente per affermarsi ad alti livelli. Chiaro che non sia Mou, altrimenti non allenerebbe degli Under 17. Non credo che la federazione paghi gli allenatori delle giovanili cifre pari a quelle dei club professionistici, quindi è chiaro che questi allenatori non appartengono alla ristretta cerchia dei migliori. io però, nonostante una battuta da interpretare e capire, da presidente di una società continuerei ad affidarmi a lui piuttosto che a Ziemelu, a Fabio o a Luciano. Per ragioni di meritocrazia, appunto.
    Anche se mi piacerebbe pensare che io sono più bravo e che solo perché c'è corruzione e mancanza di meritocrazia non sono in certe posizioni

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    1. Nessuno parla di noi... ma per la nazionale under 17 sarebbe piu adatto un allenatore che ha avuto ottimi risultati con i ragazzi di quell'età... non uno che dopo squadre non professionistiche ha allenato 1 anno i beretti del milan e poi ha fatto il secondo in under 21..

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  16. Opinione rispettabile, ma sempre opinione di un esterno

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  17. Però è nel giro dei tecnici della federazione dal 2002. Secondo me questo è importante, secondo me i tecnici delle nazionali dovrebbero essere tutti tecnici federali. Non so, Joachim Low non aveva nessuna esperienza prima di allenare la Germania, eppure è l'uomo giusto, conosce la federazione benissimo e conosce tutti i meccanismi di funzionamento... Una volta anche da noi era così. Fino a Vicini i nostri tecnici sono stati tutti formati in federazione (tranne rare eccezioni).

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    1. Infatti il mondiale poi l'ha vinto Lippi...

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    2. Che poi sarebbe da capire... cosa deve conoscere dei meccanismi e della federazione???
      Per me dovrebbe conoscere i giocatori, convocare i migliori e farli rendere al meglio...

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    3. Eheh anche quello che dici tu è giusto. Comunque la mia è una considerazione generale, sono convinto che questo tipo di organizzazione a livello collettivo dai più piccoli ai più grandi significherebbe avere una nazionale nel suo complesso gestita in maniera armonica. Questo comporterebbe una conoscenza approfondita dei migliori giocatori sin da ragazzini perché hanno bene o male sempre fatto parte del giro, allo stesso modo i tecnici sarebbero chiaramente formati in maniera tale da avere competenze per quello che riguarda questo tipo di lavoro. Del resto in passato ha sempre funzionato così. Citi l'esempio di Lippi, però quanti altri potremmo citarne di fallimentari Fabio? Non sto dicendo tu abbia torto del tutto, così come probabilmente io posso non avere ragione. È solo una mia considerazione. Penso che questo sistema darebbe una maggiore significatività al ruolo dei tecnici a livello giovanile soprattutto invece che avere tecnici che cambiano di continuo e entrano e escono dalla federazione usandola come trampolino di lancio.

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  18. Notizia buona del giorno: Perotti domenica è assente.

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    1. A questo punto potrebbero giocare Florenzi o Schick.

      Il loro centrocampo è molto in difficoltà soprattutto in Strootman (sempre tra i peggiori o i meno brillanti) e nel regista (sia De Rossi che Gonalons).

      Se riuscissimo a fare un gol sarebbe tantissimo: hanno una difesa che subisce pochissimo ma un attacco che realizza abbastanza meno del nostro. Speriamo di riprendere il cammino. Noi dopo avremmo qualche partita in astratto più abbordabile...

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  19. Risposte
    1. A mio parere parecchio diversi. Kovacic giocatore di strappi poco regista molto portato a portare palla abile nel dribbling. Rafinha meno dribbling ma più forte nella gestione della palla attraverso i passaggi.

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    2. Secondo voi come tipo di giocare si potrebbe accostare ad Iniesta? Intendo COME RUOLO e tipo di gioco e non come bravura chiaramente.

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    3. Non ho visto partite di Rafinha ma solo i principali video che si trovano su Youtube. Lo vedevo spesso ricevere palla spalle alla porta, fare un controllo orientato e sistematicamente saltare il primo uomo, poi o insistere personalmente o provare la verticalizzazione. Erano giocate da Kovacic, anche se in un ruolo e in un contesto diverso. Da noi spesso giocava più avanzato, in una squadra col baricentro basso. Rafinha alzando la testa si trova davanti a sé tantissimi compagni in movimento da servire. Ma sono ricostruzioni parziali, basate su alcuni video.

      Emiliano, non ti so dire. Iniesta sa fare così tante cose che mi viene difficile :)

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    4. Come ruolo si. Ieri ha giocato da interno di sinistra svariando spesso come esterno di sinistra.

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  20. Risposte
    1. Esatto. E Bearzot ha vinto nel 1982... ma era in federazione dal 1969. Vicini, terzo posto a un mondiale nel '90, era in federazione dal 1975. Cesare Maldini guida l'Italia al mondiale nel '98 ma era in federazione dal 1980, secondo di Bearzot a Spagna '82 tra l'altro. Zoff aveva avuto una breve esperienza con la nazionale olimpica... però se consideriamo che aveva una storia con la nazionale cominciata nel 1963 con l'under 21 e finita nel 1983... Non vado più indietro perché dovrei andare a ricostruire le cose, però una volta applicavamo questo modello e secondo me aveva una sua ratio. Lo abbiamo abbandonato a causa del "sacchismo" imperante negli anni novanta, sebbene con Cesare Maldini e Zoff si sia cercato di tamponare questa novità.

      Poi ha ragione Fabio, con Lippi abbiamo vinto, però poi stiamo qui a lamentare comunque fallimenti a livello giovanile e per la prima volta ora non ci siamo qualificati a un mondiale. Qualcosa non funziona sicuramente. chiaramente non conosco la cura, ma penso che creare una vera e propria filiera e struttura tecnica federale sia fondamentale.

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    2. Io sarei per dei selezionatori (quello fanno) non troppo legati alla federazione e giudicati ed evebtualmente licenziati in base ai risultati. Non con un "posto fisso" di tecnico di nazionali.

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    3. Questo anche è giusto. Cioè chiaramente bisogna sempre fare anche una valutazione sui risultati. Però bisogna anche dare del tempo per lavorare credo, questo chiaramente vale a tutti i livelli ma penso in particolare se lavori a livello di giovanili, un minimo di continuità deve esserci... Poi sicuramente vanno valutare delle competenze alla base delle scelte.

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    4. La Federazione andrebbe giudicata in base alla crescita ed alla salute del movimento sportivo che "governa", non solo in base a "vittorie". Sarebbe più positivo un movimento calcistico dove tutte le squadre nazionali risultassero competitive o dove UNA squadra vincesse un mondiale circondata dal "deserto"? A seconda della filosofia andrebbero calibrati i tecnici federali, proiettati su un lavoro lungo e non "immediato" e, alla bisogna, un tecnico (che rappresentasse l'eccezione) "esterno" per provare a raggiungere una vittoria. Ma sarebbe un discorso lungo...partirebbe dai dirigenti/presidenti/CONI/presidente CONI, legami e prezzi politici...troppe cose interessano più del "movimento sportivo", che, certo, va rapportato alla REALTA', ma non deve diventare "secondario"...specie nelle Federazioni "vincere NON è l'unica cosa"...meglio "non dovrebbe essere".

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  21. Però non capisco una cosa: nell'Atalanta U17 giocano tre ragazzi di colore, che mi sembra siano nati in Italia e che se fossero stati schierati, come avviene negli altri Paesi, ci avrebbero probabilmente fatto vincere la partita con la Spagna. Magari anche largamente.

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  22. Il problema è: chi decide se con il materiale esistente un allenatore (dire selezionatore è davvero inaccettabile) ha fatto bene o male? Un responsabile o un tifoso? E se un allenatore allevato dal settore tecnico nazionale fa male, perché dovrebbe essere confermato? Dove sta scritto?

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    1. Il problema a mio avviso é non creare delle caste... ed una federazione politica come lo é ora.

      Per me chi guida le nazionali è più un selezionatore che un allenatore (è entrambi ovviamente..ma per l esiguo tempo per cui allenano il più è scouting che porta alle selezioni)

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    2. Le prime esperienze da allenatore sono immediatamente dopo il ritiro dal calcio giocato tra i dilettanti del Voluntas Calcio, compagine bresciana. Dal 1997 allena i giovanissimi del Brescia e dal 1999 gli allievi.

      Nel 2002 diviene collaboratore tecnico nello staff del Parma, arrivando a rivestire il ruolo di vice dal 1º giugno 2004 al 30 giugno 2006 sotto le direzioni di Silvio Baldini, Pietro Carmignani e Mario Beretta. Il 18 giugno 2005, a causa della squalifica comminata a Carmignani, è lui a guidare il Parma alla vittoria ed alla salvezza nello spareggio di Bologna.

      Il 1º luglio 2006 diventa allenatore del Modena FC in Serie B con il suo vecchio compagno Luigi Apolloni come assistente. Zoratto è stato esonerato il 1º febbraio 2007 a causa della mancanza di risultati.

      Il 20 aprile 2008 viene richiamato alla guida del Modena dove va a sostituire Bortolo Mutti, e viene nuovamente esonerato il 26 gennaio 2009.

      Il 30 novembre 2009 viene assunto dal Torino come allenatore in seconda al fianco del neo-tecnico granata Mario Beretta del quale era già stato vice a Parma. Con l'esonero di Beretta, avvenuto il 10 gennaio, è esonerato anche lui.

      Dal 1º luglio 2010 al 25 luglio 2011 è commissario tecnico dell'Italia Under-19. Dal 1º agosto 2010 al 25 luglio 2011 è secondo di Alberigo Evani nell'Italia Under-18. Il 25 luglio 2011 è selezionatore dell'Under-16 e dell'Under-17.[1] Il 30 giugno 2013 lascia la guida dell'Italia Under-16 rimanendo come vice. Nel 2014 lascia sia l'Under 17 che il ruolo da vice nell'Under 16. Nel 2016 torna ad allenare l'Under 16 con assistente Patrizia Panico.

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    3. 3 esoneri dopo 5 mesi ogni volta in 3 esperienze con i professionisti.

      Con quale qualifica può diventare uno così un allenatore della nazionale under 19....

      Successivamente causa risultati viene degradato...ma rimane sempre "nel giro". Ora allenatore della under 16.

      Meritocrazia.... o casta?

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    4. No...zoratto...quello che escluse Bonazzoli tra i convocati di un mondiale se non erro

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  23. Secondo me è un cane che si morde la coda. Non possiamo non fare delle scelte perché dobbiamo avere paura della casta. Se un lavoro deve essere fatto bene secondo me in questo senso va fatto in modo programmatico. Ha ragione Amstaf quando parla di tutto il movimento sportivo. Non voglio parlare di politica nel senso di schieramenti ecc. ecc. quello che voglio dire è che non possiamo non fare scelte operative e funzionali per paura di questi meccanismi e i quali dovrebbero comunque impediti dal funzionamento federale nel suo complesso. Perché poi quando le cose le fanno gli altri le ammiriamo e ci complimentiamo per il loro funzionamento. La Germania la applaudiamo tutti per il loro sistema calcistico e non solo a livello di squadre nazionali e secondo me a livello di bravura non abbiamo nulla da invidiare a loro da nessun punto di vista. Ora, se mi chiedi come evitare determinati meccanismi, io non so risponderti così su due piedi, però è chiaro che questo è un problema diffuso e che dobbiamo superare come problema e come mentalità tutti quanti in questo paese del ######.

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  24. grazie Fabio per aver dimostrato che Nunziata ha effettivamente un curriculum di assoluto rispetto. Tuttavia io continuo a ritenere che questo elemento non sia decisivo in molti casi. Conta di più il giudizio che persone competenti danno del modo di lavorare sul campo, da parte di un allenatore dei giovani

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    1. Peccato il curriculum fosse di zoratto, proprio quello che anche tu criticassi aspramente per la scandalosa mancata convocazione di Bonazzoli se non erro in un mondiale giovanile...

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    2. be' mi hai tratto in inganno: che c'entra il curriculum di Zoratto? Io quando critico un allenatore lo faccio sempre con beneficio di inventario sapendo che sono opinioni di un incompetente e per di più dall'esterno. per me con Bona quell'anno avremmo potuto vincere il mondiale. ma so che si tratta di opinioni da bar sport

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    3. Non era un inganno semplicemente mi ricordavo di zoratto come fautore di grosse delusioni e di scelte incomprensibili...ma ancora in qualche nazionale...per quello mi sono andatp a prendere il suo cv su wikipedia.

      Devi ammettere...che é molto particolare.

      In piu non capisco il fatto di triplo fallimento che porta ad allenare la nazionale under 19.

      A casa mia si chiamano...raccomandazioni

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  25. Forse qualcuno avrà notato che non mi piace parlare dei possibili nuovi arrivi di questo mercato. be' il motivo è molto semplice: nessuno mi convince. A parte Lopez, piuttosto resterà come siamo, facendo a un paio di nostri un discorso serio: vuoi andare ai mondiali o no? Se si la via è lastricata di duro lavoro, impegno e sacrificio.
    L'ultima voce che mi ha fatto venire, come suol dirsi, il latte alle ginocchia è quella su M. Fernandes. Magari viene e fa sfracelli, ma io mi immalinconisco...

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    1. Bravo Luciano: questo è un ragionamento serio. Chi vuole giocare per andare ai mondiali si impegni.
      Sono d’accordo con Te: il mercato rischia di indebolirci. Meglio tenere i nostri asini integri che andare a comprare campioni rotti che non giocano da anni. Siamo davvero convinti che Rafinha sia meglio di Brozo? Io no, soprattutto se poi lo paghi 35 mln.

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    2. Il problema sarà anche chi ai mondiali ci andrà di sicuro...e a fine stagione cercherà di preservarsi....

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  26. Secondo me Riccardo Signori quando scrive di Icardi, dovrebbe prima....sciacquarsi la mano

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    1. E sciacquarsi la bocca quando parla di Inter. E' insopportabile, arrogante e ignorante

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    2. E sciacquarsi la bocca quando parla di Inter. E' insopportabile, arrogante, ignorante

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  27. Pare che abbiamo preso il 2000 Zugaro dal Pescara. Ne sai qualcosa Luciano?

    Manuel Fernandes mi ispira molto poco. Lo scartammo tipo dieci anni fa...

    Sturridge e Schurrle secondo me sono dei bluff. Avrei perplessità su entrambi. Poi chiaramente, come Luciano, chiunque arrivi mi auguro sia un fenomeno.

    A questo punto tra i nomi girati mi sembra che la prospettiva migliore sia l'accoppiata Rafinha-Deulofeu. Due giocatori con caratteristiche diverse tra i nostri... anche se tutti da vedere, soprattutto il primo. Non mi priverei ovviamente di Brozo mentre penso che Joao Mario potrebbe essere sacrificato se Rafinha è integro. Lisandro mi sembra un buon innesto in difesa.

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    1. Per me il meglio ramires deloufeu

      Poi rafinha deloufeu
      Poi ramires sturridge
      Poi rafinha sturridge

      Per me sturridge non è un brutto giocatore. Ha ottime qualità fisiche e buona tecnica ed é molto forte nell attaccare la profondita.

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    2. ....Sturridge è sempre stato perseguitato dagli infortuni ... ultima stagione buona nel 2013/14.... in P.L. 28 partite condite da 22 goal... se fosse integro (o comunque non incline agli infortuni) non ce lo darebbero mai... è una scommessa rischiosa anche in prestito gratuito ...

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    3. Tutti quelli che possiamo permetterci purtroppo sono scommesse...

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  28. L'arrivo di Zugaro è ufficiale. Si tratta di un terzino sinistro e nel ruolo abbiamo Sala e Corrado. o è un fenomeno, o penso che sia stato preso per prepararlo in vista della prossima stagione perché di esterni bassi del 2000 al momento siamo un po' scoperti, se Rizzo giocherà centrale

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  29. Emiliano, posso mandarti domattina abbastanza presto un post sui 2002 e in seguito uno sui 2003. Oppure posso aspettare 1-2 giorni e mandarne uno unico. fammi sapere che cosa preferisci

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  30. Vedo che la discussione è molto vivace in questi giorni, un po’ per il mercato, un po’ per altri temi, direi che possiamo anche pubblicarne due. Uno domani e l’altro (se riesci) sabato. Avremo il tempo di commentali perché la partita è domenica sera. Quindi se me lo giri domattina lo pubblicherò sicuramente sul presto!

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  31. Joao Mario offerto al West Ham, Barbosa ritorna in Brasile, Erkin zero presenze, Ansaldi al Torino, Balene al Siviglia. L'unico che è rimasto di quelli comprati l'anno scorso è Candreva... Per questo dico meglio rimanere così piuttosto che comprare per riempire le pance. Oppure prestiti.

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    1. In effetti è un panorama desolante. Anche rimanere così però comporta rischi. Potremmo anche dire che aapena abbiamo giocato due/tre partite a settimana siamo crollati. Magari è una coincidenza, ma se non lo fosse...

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    2. E infatti mi auguro che a fine stagione si faccia chiarezza sul perché abbiano sbagliato negli ultimi anni il 95% degli acquisti e si prenda una decisione. Essere poveracci e non poter spendere nulla fino all'anno in cui si entra in Champions non basta: al netto delle differenze di contesto squadre dallo stesso potere di acquisto di suning come la Lazio (o Fiorentina e Udinese) hanno fatto meglio. La storia del fpf non sembra affatto seria e nessuna delle grandi società europee apparentemente indagata viene penalizzata. Quindi è possibile parlare di potere di acquisto limitato: però se si vuole avere la stessa efficacia di Lazio e Udinese almeno in termini di plusvalenza bisogna cambiare radicalmente l'andazzo nello scouting dei giocatori di qualità

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    3. Non è una coincidenza che l'anno scorso abbiamo sbagliato tutto quello che c'era da sbagliare. Pian piano andrà sempre meglio.

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    4. Io sinceramente dubito che senza nuovi arrivi questa rosa possa ripetere il girone d'andata, anzi penso ci sia tipo l'80% di probabilità che nel girone di ritorno non supereremo i 30 punti complessivi, so che adesso sembra molto strano dire una cosa del genere, ma mi baso sulle stagione fatte finora da questa squadra. Se non si va in CL rimarremo sempre in questa situazione.

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  32. Lopez, considerando che parte da terzo o quarto centrale (poi speriamo scali posizioni) va bene. Degli altri nomi non mi convince nessuno. Siccome però Gianmario mi sembra fuori dai giochi con la testa, è chiaro che se dovesse partire un paio di arrivi ulteriori sono necessari. Premesso che non saranno grandi giocatori (o almeno grandi nomi) non resta che aver fiducia nelle scelte che faranno i nostri uomini mercato fra i giocatori possibili

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  33. Online il post sugli Under16: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/01/settore-giovanile-si-puo-fare-ancora_19.html

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