venerdì 19 gennaio 2018

Settore giovanile: si può fare ancora meglio (Parte III)

Nella foto (fonte: InterTV) il giovane portiere della Under 16 Filip Stankovic. Figlio d'arte, Filip si sta confermando anche in questa categoria come un ottimo prospetto, tanto da guadagnarsi meritatamente la convocazione dalla nazionale serba Under 16. A lui come agli altri ragazzi facciamo un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della loro carriera.

UNDER 16

Under 16 e Under 15 sono indubbiamente le squadre delle nostre giovanili che sin qui hanno fatto meglio, come attestano le cifre, ma anche la quantità di giocatori  interessanti e di prospettiva di cui dispongono.

In particolare gli Under 16 sono primi in classifica con 3 punti sulla Lazio e 8 sull’Atalanta, terza.

Sono anche l’unica squadra imbattuta, con 10 vittorie e 4 pareggi.

Hanno segnato più gol di tutti (37) e ne hanno subito molti meno delle altre (8, contro le 14 reti subite dall’Atalanta e le 16 dalla Lazio).

Il loro ruolino di marcia nelle partite casalinghe è impressionante: 8 partite, 8 vittorie, 26 gol segnati e 3 subiti (di cui 2 ininfluenti, nell’ultimo match contro l’Udinese, quando nella ripresa, sul 4-0 sono stati effettuati tutti i cambi).

In trasferta invece 2 vittorie e 4 pareggi, ma va osservato che due di questi sono stati ottenuti nelle prime tre giornate, con la squadra ancora alla ricerca dell’assetto migliore e un terzo è stato ottenuto a Bergamo.

Sicuramente erano già la squadra più forte lo scorso anno e hanno perso il titolo nazionale, in finale contro la juve, ma ricordiamo tutti come.

In questa stagione ci sono stati alcuni innesti (Rovida, Airoldi, Mirarchi, Petito, Wieser, Bonfanti), ma soprattutto sono cresciuti notevolmente ragazzi arrivati l’anno prima, dopo il necessario ambientamento.

Per la verità ci sarebbe da dire che qualche volta i risultati in questa categoria possono risultare alterati dal fatto che in alcune squadre i ragazzi più pronti passano direttamente tra gli U17.

Tuttavia non credo che nella corrente stagione ci siano squadre che abbiano attinto per l’U17 più ragazzi del 2002 di quanto stiamo facendo noi.

Anzi, probabilmente siamo noi a pagare un prezzo importante a queste promozioni precoci.

Vediamo comunque, senza nessuna pretesa di esprimere oltre che valutazioni personali e soggettive, l’andamento stagionale e le caratteristiche dei singoli

Portieri

Stankovic: la crescita tecnica e atletica di Filip prosegue in modo continuo ed efficace e il giovane portiere sta confermandosi anche in categoria, tanto da essersi meritato la selezione per la nazionale serba U16. Fortissimo tra i pali e molto reattivo, Filip ha un senso della posizione eccezionale un ottimo colpo d’occhio ed ha il tempo giusto per le uscite, anche quelle più spericolate. Inoltre è buono con i piedi. Se riuscirà a mettere ancora 3-4 centimetri potrebbe in prospettiva risultare importante anche per la prima squadra

Anane: continua anche la crescita del giovane portiere di Vizzolo Predabissi, all’Inter dalle categorie inferiori. Valerio è un po’ chiuso dale straordinarie qualità del compagno Filip, ma quando è stato impiegato ha mostrato di potergli essere molto vicino, come rendimento e bravura. Anche lui ha nella reattività la dote migliore, che gli consente interventi decisive. Per il resto sta migliorando le sue doti tecniche e la capacità di lettura dell’azione. Sarebbe titolare quasi ovunque.

Rovida: neo arrivo, portiere del 2003, di ottimi mezzi fisici, credo che su di lui si stia lavorando intensamente, in prospettiva.

Difensori

Airoldi: difensore centrale, proveniente dall’Olginatese, come come già  Rada e Minelli, possiede un buon fisico e doti tecniche e tattiche sulle quali sta lavorando con profitto. Si alterna nel ruolo con Sottini e Feltrin. Forte di testa e in marcatura, dispone, a mio parere di ampi margini di miglioramento

Alcides: il giovane brasiliano possiede piedi buoni per un difensore, come dimostra il fatto che nella Liventina, dalla quale è arrivato all’Inter per disputare nella scorsa stagione il campionato U15, giocava da centrocampista. Per la buona statura e la capacità di avviare la transizione offensiva, all’Inter ha giocato nel primo anno quasi sempre da centrale difensivo, ma in questa stagione più spesso (soprattutto quando Emeric saliva di categoria), è stato provato, direi con grande successo, da esterno basso, ruolo che gli consente di accompagnare l’azione e far valere le sue doti di corsa e di palleggio. Da seguire con interesse la sua evoluzione nel nuovo ruolo

Cortinovis: difensore, proveniente dalla Virtus Bergamo, nella scorsa stagione era il titolare a fianco di Pirola come  centrale  di un reparto fortissimo, tanto che tutti i suoi componenti erano nel giro delle selezioni azzurre. In questo campionato credo non si sia mai visto, per la conseguenza di due infortuni di una certa entità. Aspettiamo con fiducia il suo rientro.

Dimarco: giocatore in grande progresso, come mostra il fatto che viene ormai convocato sistematicamente per la selezione di categoria e il fatto che spesso sia aggregato ai 2001. Ha sempre avuto forza fisica e garra e un sinistro forse meno velenoso del fratello maggiore, ma ugualmente non disprezzabile. Giocatore di sostanza, dà sicurezza al reparto

Feltrin: appena arrivato dalla Liventina, a settembre 2016 il giovane evidenziava una struttura fisica importante (per l’altezza) ma tecnicamente lasciava molto a desiderare, soprattutto perché lo squilibrio tra altezza e muscolatura ridotta rendeva difficile il coordinamento motorio. Con il lavoro Feltrin è molto migliorato. Oggi è già sicuramente affidabile e nell’ultimo incontro ha addirittura realizzato un gol strepitoso al volo in mezza girata con palla nel sette. Vedremo dove potrà arrivare.

Guedegbe: Emeric sta disputando una stagione molto positiva, tanto da essere entrato anche lui stabilmente nell’orbita delle squadre nazionali. La potenza è straordinaria per la categoria. L’applicazione, la concentrazione sono sempre al massimo. Tecnicamente viene molto aiutato proprio dalla superiorità atletica (chi ha giocato sa che la consapevolezza della tua superiorità atletica ti consente giocate fatte in tranquillità). E’ stato convocato (panchina) nell’ultima trasferta, a Cittadella, dell’Under 17.

Tinazzi: altro giocatore arrivato dalla Liventina, due estati fa e altro giocatore che inizialmente non mi sembrava da Inter. Incerto nella fase difensiva (anche perché a volte incontrava avversari più prestanti) non incideva quando doveva proporsi e spingere. Anche lui, come molti compagni, in questa stagione è migliorato molto. Magari difensivamente può ancora crescere, mettendo più potenza, ma in fase di spinta si produce spesso in incursioni importanti.

Sottini: era il giocatore più forte della Cremonese, due stagioni fa e l’Inter lo ha prontamente prelevato. Dotato di notevole fisicità a me sembrava un po’ ‘legnoso’ e a centrocampo faticava a trovare ritmo e distanze. In questa stagione è stato quasi sempre impostato da difensore centrale e a me sembra che questo possa essere il suo ruolo definitivo. Vediamo quanto progredirà nel corso dei prossimi mesi.

Centrocampisti

Boscolo: dopo un grande inizio nella scorsa stagione (ottenne tra l’altro il premio come miglior giocatore allo Scirea) il giovane di Chioggia per una serie di motivi si era un poco ‘appannato’, ma in questa stagione è tornato prepotentemente alla ribalta. Elemento che ha grande corsa, potenza fisica, capacità di interdizione non disgiunta dal possesso di buoni fondamentali, è indispensabile in un centrocampo che spesso è a due, anche se sulla carta potrebbe venir considerato a 4 (ma gli esterni sono quasi sempre punte punte). Anche perché di solito lo affianca un giocatore che ha tecnica, geometri e visione di gioco ma anche più qualità che fisicità. Secondo me è già pronto anche  per gli U17.

Sangalli: di questo giocatore ho parlato spesso sul blog per le  doti tecniche e tattiche (senso della posizione, capacità di dare equilibrio, visione di gioco) che lo contraddistinguono. Leader e capitano della squadra fino ai giovanissimi regionali ha poi un po’ pagato nella stagione successiva il ritardo nella crescita fisica e atletica. Quest’anno ha colmato il gap dal punto di vista dell’altezza, ma la sua struttura resta esile e bisognosa di uno sviluppo muscolare ulteriore per fare il salto definitivo. Nonostante ciò ha in pratica sempre giocato (tranne un paio di assenze per infortunio) e spesso da titolare, avendo assommato 11 presenze per più di 400 minuti complessivi. Interista vero, mette in campo sempre tutto quello che ha e già ora non è davvero poco.

Mangiarotti: Selo, che spesso in passato giocava sotto età, in questa stagione ha un po’ pagato l’adattamento alla nuova categoria. Giocatore di grande tecnica, fantasia e visione di gioco possedeva e teoricamente possiede colpi decisivi, che però al momento non sono più supportati da un ‘peso’ agonistico del tutto soddisfacente. Le sue presenze sono state quindi più limitate, e probabilmente non lo aiuta il modulo adottato dalla squadra (442 con esterni di centrocampo offensivi, o, se si preferisce, 4231). Dal mio punto di vista invece farebbe molto bene come trequartista in un modulo 4312 e in questo ruolo lo preferirei almeno per il momento a Wieser, altro talento un po’… gracile del nostro centrocampo.

Petito: il centrocampista, ex Vis Nova, ha invece una struttura fisica importante, ma deve completarsi sul piano dei movimenti, di quella che chiamo tecnica collettiva e della personalità. L’ho visto (raramente) esprimersi da interno o anche da esterno, ma in quella posizione tende comunque ad accentrarsi. Diciamo che mi sembra un giocatore in costruzione con buone potenzialità, che però potranno affinarsi col tempo.

Simic: è in un certo senso l’elemento equilibratore del nostro  centrocampo. Partito lo scorso anno come attaccante puro, in questa stagione si sta trasformando e può giocare da esterno (garantendo più forza e garra nei rientri rispetto a Barazzetta o a Verzeni che giocano sull’altra fascia). In pratica può fare il centrocampista di sinistra in un reparto a tre o l’ala nel 442 (o 4231). E’ un lottatore, ha buona forza fisica ma deve migliorare ancora nella tecnica collettiva, perché non sempre le sue giocate sono le più razionali. Comunque garantisce sostanza.

Wieser: è tecnicamente un bel giocatore, interessante e capisco che abbia ‘ammaliato’ i nostri responsabili di mercato e anche… molti altri. Dal mio punto di vista però al momento ha necessità di rafforzarsi sul piano agonistico, pur possedendo già una buona velocità di base. Da trequartista (il suo ruolo più naturale) non riesce ancora ad essere determinate, mentre per fare la mezz’ala manca un po’ di fisicità. Considerato il talento naturale, va seguito con attenzione ed aspettato.

Barazzetta: al momento mi sembra ancora il giocatore più determinante di questa squadra. Pur non avendo una statura importante è in grado di sprigionare un’accelerazione inarrestabile in categoria e questa dote, accompagnata all’ottima conduzione di palla in corsa, alla fantasia, al dribbling e alla determinazione nel puntare la porta ne fa un’autentica spina nel fianco per qualsiasi difesa, come mostrano i sei gol (capocannoniere della squadra) e i numerosi assist al suo attivo. In un certo senso e fatte le debite proporzioni, mi ricorda un po’ proprio quel Verdi oggetto, si dice, di nostri desideri di mercato.

Verzeni: è l’alternativa naturale rispetto a Barazzetta, in una squadra in cui ci sono più di 20 giocatori di ottimo livello, situazione che consente al mister di alternarli e tenerli sempre pronti e concentrati. ‘Verze’ è un esterno puro che ha la sua arma migliore nella progressione, nella buona tecnica e  nella razionalità delle soluzioni di movimento e di giocata che sceglie. Ultimamente, con la crescita organica e quindi agonistica, riesce anche  a garantire il necessario lavoro di copertura e di sostegno. La sua evoluzione atletica è solo all’inizio e gli va concesso il tempo necessario.

Oristanio: il giovane campano è un altro esterno, schierato più spesso a sinistra, che possiede notevole velocità, dribbling e in generale doti offensive importanti. Mi sembra sia cresciuto abbastanza in altezza negli ultimi tempi e anche lui necessita di un adeguamento muscolare che riequilibri la sua struttura atletica, assicurandogli la potenza esplosiva che può farlo emergere nel prossimo futuro anche a livello di categoria superiore. Trattandosi di un esterno d’attacco, deve anche crescere nella concretezza sotto porta, ma è già ora un giocatore interessante.

Mirarchi: il nuovo arrivo va a aggiungersi alla schiera degli esterni con caratteristiche prettamente offensive. Non ho avuto occasione di vederlo spesso, ma ho notato che possiede certamente dribbling velocità e fantasia. Credo si debba completare sul piano tattico, fisico e di conseguenza agonistico.

Attaccanti

Bonfanti: bomber vero, tipico uomo d’area, può giocare da punta centrale o da seconda punta che taglia dal centro sinistra. Non ho avuto occasione di vederlo spesso e credo non abbia moltissime presenze, per qualche infortunio iniziale e per la concorrenza che nel ruolo è molto forte. Nonostante questo è capocannoniere insieme a Barazzetta e a Sakho, con ben sei reti e, credo, una media realizzativa elevata. Mi sembra un giocatore che fa della potenza la sua arma migliore pur disponendo già di una buona tecnica di base, che con il lavoro è destinata a crescere, ed è capace di movimenti interessanti. Da seguire con notevole interesse.

Cancello: fermato a lungo da un infortunio fastidioso, il giocatore è un altro punto di forza indiscusso di una squadra che per altro nel suo ruolo conta su autentiche promesse come Bonfanti, Sakho e quando viene lasciato in categoria, Esposito, oltre a Goffi che è una promessa in divenire. Il bomber campano quando è in condizione diventa inarrestabile a questi livelli e non a caso prima dell’infortunio si era guadagnato diverse convocazioni anche in Under 17. Forza fisica, velocità, movimenti da bomber autentici, tiro e fiuto del gol sono le armi con le quali si sta affermando.

Goffi: come gli amici del blog sanno, Goffi, Sangalli, Verzeni e Mangiarotti sono i miei pupilli storici, nel senso che li ho seguiti con particolare interesse sin dalle categorie inferiori, quando ci deliziavano con le loro giocate. Poi naturalmente quando si comincia ad entrare nel calcio che conta alle doti naturali devono affiancarsi altre caratteristiche che finiscono per diventare determinanti. Riccardo era il bomber indiscusso della squadra, qualche anno fa, ma per il momento la crescita incompleta sul piano della forza fisica e quindi della determinazione, gli ha fatto perdere qualche posizione nella graduatoria degli uomini offensivi. Avrebbe necessità di giocare di più ma d’altra parte la concorrenza di attaccanti forti e già formati e le esigenze di classifica della squadra impongono al mister soluzioni più concrete e realistiche. La società non ha voluto prendere in considerazione l’ipotesi di un prestito, nonostante il suo minutaggio ridotto, e questo la dice lunga sulle speranze di prospettiva che si nutrono nei suoi confronti.

Sakho: Buba è il tipico giocatore che ti può esaltare con le sue giocate straordinarie o ti può deprimere per la discontinuità e per l’irrazionalità di alcune soluzioni adottate. Velocissimo, fantasioso, in possesso di una tecnica sopraffina e di un gran tiro, può risolvere qualunque partita, o comunque risultare determinante. Azzardo una valutazione: il processo di crescita calcistica è potenzialmente molto importante, la sua realizzazione dipenderà dalla “testa”: concentrazione, sacrificio e determinazione feroce per riuscire sono le condizioni indispensabili.

Leggi anche:
  1. Si può fare ancora meglio (Primavera): https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/01/settore-giovanile-si-puo-fare-ancora.html
  2. Si può fare ancora meglio Pt. II (Berretti e Under 17): https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/01/settore-giovanile-si-puo-fare-ancora_17.html

Luciano Da Vite

57 commenti:

  1. Eder in Premier per dieci milioni di euro potrebbe essere una ottima operazione, soprattutto dal punto di vista economico. Non so se e quanto sia importante per lo spogliatoio, ma quest'anno non mi ha praticamente mai convinto in quelle poche occasioni in cui è stato chiamato da Spalletti. Pensate che tra il nuovo o i nuovi centrocampisti offensivi e Pinamonti e Karamoh riusciremmo a sopperire?

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    1. Sono favorevole alla sua cessione ma deve arrivare almeno un’altra punta con caratteristiche più adatte. E penso che se dovesse concretizzarsi la cessione questa arriverà. Anche a me purtroppo wuest’ann Eder non ha mai convinto dopo che l’snno scorso aveva fatto decisamente bene (considerando il suo ruolo di riserva). Vedremo...

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    2. concordo con Emiliano

      invece leggo dell'ipotesi West Ham per J.Mario: ma magari!
      Anche se la valutazione per il riscatto mi sembra proprio bassina (se confermata)...penso ai prezzi che girano in UK, allo stesso Ogbonna venduto a 15 alcuni anni fa...ma insomma sarebbe un dettaglio

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    3. Però... Chi potrebbe avere le caratteristiche adatte? Serve uno reattivo partendo dalla panchina.

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  2. Qualcuno ha letto l'articolo di oggi su La Stampa in merito all'indagine della guardia di finanza sull'acquisto dell'Inter da parte di Thoir? Cosa ne pensate?

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  3. Buongiorno a tutti. Devo confessarvi che sono perplesso delle nostre capacità di scovare calciatori utili per la prima squadra.
    Negli anni in cui abbiamo avuto serie difficoltà economiche non siamo stati mai capaci di trovare un titolare low cost.
    Anzi diciamo pure che abbiamo subito qualche pacco
    Vorrei che nostra società avesse capacità di scovare giovani, non dico con la stessa competenza della Lazio e dell’Udinese, ma almeno al livello di Samp e Napoli.
    Se oggi siamo nella gabbia del FPF è perché abbiamo commesso nefandezze sul mercato, nefandezz, si badi bene, a cui ha contribuito anche zio ZANG con la campagna 2016.

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    1. Il motivo principale non è tanto il mercato, quanto la struttura societaria che avevamo qualche anno fa, secondo me. Un po' come il Napoli o la Lazio. La Lazio pur non avendo compiuto nefandezze sul mercato (anzi!) non ha i ricavi che abbiamo noi. Stessa cosa per il Napoli. Vivono della parte tecnica e i margini di miglioramento sono limitati. Noi con Moratti avevamo costi alti che ci hanno portato a vincere quello che abbiamo vinto... senza riuscire ad aumentare i ricavi (che nel 2010 non erano più alti di quelli attuali, nonostante fossimo tra le squadre con più vittorie negli ultimi anni). Quindi o scovi sempre fenomeni che ti tengono a galla o alla prima difficoltà affondi. E noi siamo affondati. Ora la società è solida, forte e ciò sembra essere riconosciuto. Il fatturato aumenta negli anni in cui arriviamo al massimo quarti. Parte tutto da qui. Purtroppo il mercato estivo 2016 è stato da dimenticare ma penso fosse fisiologico. Un cambio di proprietà è un evento "traumatico" e dovrebbe essere eccezionale. Farlo a giugno probabilmente è stato ancora più decisivo... gli acquisti li azzecchi non solo per la capacità del direttore o per la disponibilità economica, ma grazie alla continuità del progetto tecnico: in questo modo si sa cosa vuole l'allenatore per la squadra e tutto è ottimizzato. Nel momento in cui non si sa se rimane l'allenatore e per quanto il ds, tutto è più difficile e un buon giocatore invece che diventare o rendere da grande, sembra scarso.

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  4. Gabriele la tua spiegazione ha una logica buonista che rispetto. Tuttavia resto perplesso che in tanti anni non siamo ancora riusciti a scovare un terzino sx di livello. Per non dire del ns centrocampo costruito a fior di milioni e che è di fatto al di sotto di almeno quattro squadre di serie A.
    Se non saremo capaci di modificare qualcosa a livello di organizzazione societaria i nostri problemi continueranno a perseguitarci. Zio ZANG deve farci migliorare da questo punto di vista.

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    1. Non volevo dire che non siano stati fatti errori. È ovvio che siano stati fatti. Tant'è che ieri ricordavo con un commento che Candreva sia l'unico superstite del mercato 2016. Bisogna però contestualizzare e capire perché siano stati fatti e cosa si sarebbe potuto fare.

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  5. Sono d'accordo con Francesco. Spero di non sembrare un tifosotto che spara sulla società come prima cosa, cosa che non sono, ma il ripetersi di certi errori fa pensare più alle (in)capacità degli uomini che alle onde del destino. Al netto del marciume juventino che ha avvelenato il calcio, alla fine penso che abbiamo vinto quando è arrivato un personaggio di valore come Mourinho che ha accentrato le decisioni. Andato via lui, si è ripiombati nello scenario precedente e si è avuta la peggiore gestione del post-triplete che si poteva avere. E' lì la reale sliding door che ha portato l'Inter, da potenziale protagonista fissa in Europa, ad essere una squadra mediocre che arranca nel campionato italiano. E la mia rabbia è che così abbiamo permesso ai pregiudicati di Torino di tornare a primeggiare senza rivali per anni. Il fatto di non aver comprato nemmeno un giocatore a Benitez continua a sembrarmi incredibile e una prova assoluta dell'imperizia della società. Poi ci sono stati i cambi di società con proprietà totalmente inesperte e Suning, dopo il cambio di rotta negli investimenti della scorsa estate, a mio avviso, per adesso è deludentissima. Ma com'è possibile spemdere 80 milioni per due giocatori come Joao Mario e Barbosa, che l'allenatore non vuole, affidandosi a un mediatore esterno all'Inter contro il parere dello staff nerazzurro? Un conto se quella, pur nell'errore della scelta dei giocatori, era una prova della potenza economica di Suning e della voglia d'investire, ma se poi i nostri patron non vogliono più spendere un euro, quello è un errore imperdonabile che, per ora, supera ogni cosa positiva. In questo senso la prima vera azione positiva di Suning mi sembra l'ingaggio di Sabatini e Spalletti, la seconda l'arrivo di qualche sponsor in più. Per il resto, per ora, poca cosa.

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    1. Ma la continuità del progetto tecnico c'era da anni, con Mancini. Per cui gettando le basi, avendo chiaro cosa serve, un mercato con soltanto Suazo e Chivu può essere un buon mercato, per esempio.

      È l'illusione che avevo io nel 2010... Ma parliamo di illusioni. Non eravamo nelle condizioni di essere protagonisti fissi in Europa. La parte tecnica era molto più avanti di quella societaria.

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    2. Moratti che vende nel 2013 non è casuale, eh. Io stavo dalla parte di Benitez e ovviamente speravo andasse diversamente. Ma nonostante tutte le antipatie o incomprensioni avute con lo spagnolo, secondo te perché Moratti non ha preso nessuno? Anche i mercati successivi non sono stati all'altezza dei precedenti. L'Inter non fatturava abbastanza per rimanere ai piani alti. Abbiamo vinto la Champions nell'unica occasione che avremmo avuto. Il divario tra le squadre più ricche e le altre è aumentato proprio in quegli anni, in concomitanza con la crisi. Non è stato tutto perfetto ma neanche casuale.

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    3. Secondo me non ha preso nessuno per imperizia imprenditoriale. Non è mai successo in serie di non prendere nemmeno un giocatore al nuovo allenatore, figurati ad una squadra che si trova al vertice mondiale. Anzi è stato venduto (per fortuna) Balotelli. Benitez (al netto di quello che si può pensare di lui) aveva chiesto solo due acquisti, Kuit e Mascherano (entrambi d'accordo nel seguirlo all'Inter e che venivano via a prezzi abbordabili), che probabilmente ci avrebbero permesso di vincere anche gli anni successivi MIGLIORANDO utilmente i conti economici sia nell'ipotesio di una vendita che nel proseguo dell'impegno proprietario. Questo perché, aldilà del valore dei singoli giocatori, se il nuovo allenatore di una squadra che ha vinto tutto si ritrova ad essere l'unica novità, è evidente che sarà solo un intruso e la squadra, sazia e senza stimoli e nuova concorrenza, sarà destinata ad implodere. Ripeto che la rabbia maggiore è aver permesso in questo modo alla Juventus di riprendere immediatamente il predominio precalciopoli, ma sono convinto che al nostro posto, dopo aver vinto un triplete, loro l'avrebbero trasformato in oro, cedendo gli ex protagonisti stanchi e prendendo i giovani giusti per continuare a vincere.

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    4. Voglio dire che probabilmente (ma non sono sicuro) avremmo avuto difficoltà a competere in Europa ma perlomeno avremmo continuato a vincere in Italia. Ma vi rendete conto quante centinaia di milioni abbiamo perso in questi anni non qualificandoci in Champions^ Pensate che non avrebbero cambiato totalmente la nostra situazione?

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  6. Sembra Rafinha arrivi davvero. Chissà.

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    1. Che se si rivelasse molto bravo e completo, visti i prezzi, sarebbe un buon affare. Se si rivelasse "solo" bravo o anche meno tornerà al barça...per ora mi accontenterei desse una mano subito.

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    2. Già, il riscatto è molto alto... Ma sono "solo" dieci milioni in più di quelli spesi per Vecino

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  7. Intanto Goretzka va al Bayern. Libro letto.

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  8. A noi ci tocca questo oggetto misterioso del Rafinha che non gioca da anni.
    Qui dobbiamo proprio fidarci dei nostri DS che rischiano di pagare un botto un cc che costa quanto l’intero centrocampo del Napoli capolista.

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    1. Sono curioso. Questi riscatti così alti non mi danno sicurezza sulla volontà di effettuare il riscatto. Stessa cosa per Cancelo e Kondogbia... Tutto da vedere. A maggior ragione se il prestito è di sei mesi.

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    2. Non rischiamo nulla. Lo utilizziamo 6 mesi (a 0 euro non trovi molti calciatori...) se andrà bene lo pagheremo per il suo valore (parliamo di un ex titolare del barcellona, uno che panchinava rakitic) se non andrà bene non lo riscatteremo.
      Operazione perfetta

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    3. Sono d'accordo ma spero che il prestito sia di almeno 18 mesi. In 4 mesi, quelli mancano alla fine del campionato, inserendosi in una squadra nuova e rientrando da una lunga inattività, Rafinha non lo puoi valutare né per le sue reali qualità né per il rischio nuovi infortuni.

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  9. Intanto senza Pijaca la striscia di vittorie della primavera juve si ferma, una sconfitta ed un pari; in compenso il Bologna due partite e due goals di avenatti...

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  10. Avenatti è molto forte, secondo me, al netto del fatto che neppure lui è un Primavera, come non lo è Pjaca, ovviamente.
    Di Rafinha dico che sono molto molto deluso. Spero mi smentisca

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  11. Luciano siamo tutti delusi e perplessi davanti ad operazioni stravaganti come quelle portate avanti con Rafinha. Per fortuna è solo un prestito.

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  12. Gabriele hai ragione: secondo me nessuno d questi giocatori (parlo di Cancelo, Kondo e di Rafa) hanno la possibilità di essere riscattati a giugno. Le cifre in ballo sono troppo alte .

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  13. Invece io penso che per i primi due, se si affermassero come sembra possibile, non si tratta di cifre esagerate, considerate le tendenze del mercato

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    1. Non sono esagerate viste le tendenze ma vedremo se vorremo pagare 35 o poco più mln per uno che dovrà faticare tanto per superare D'Ambrosio nelle gerarchie. Ovviamente me lo auguro, così come per Rafinha. Per me, che non mi aspettavo nulla, è una ottima operazione. Pensavo sarebbe arrivato solo Bastoni invece ci stiamo muovendo abbastanza.

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  14. Su Rafinha non sono né entusiasta né deluso, l'unica partita che mi ricordo è il 6-1 al PSG dove, se ricordo bene, giocò da esterno. Giudicarlo da quella partita, assai particolare in bene, sarebbe ancora più presuntuoso del normale. Vedremo, se si conquisterà il posto e il "riscatto"; certo per farlo dovrebbe giocare più che bene.

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  15. Sembra fatta: prestito con diritto a 38.

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  16. 38 milioni......quel prezzo ormai è il nostro target abituale.

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  17. Vedo troppo pessimismo su rafinha.
    Potrebbe rompersi alla prima partita... ma potrebbe anche essere il giocatore con più tecnica e talento della nostra rosa...per distacco

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  18. L'ideale sarebbe un Rafinha che si afferma da noi, un Joao Mario che si rivaluta da qualche parte in prestito secco e a fine campionato lo diamo al Barcellona al posto dei 38 milioni... Ma Joao è mai stato nel mirino del Barcellona? Non ricordo.

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  19. In Spagna si parla di obbligo di riscatto in caso di qualificazione in Champions League

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  20. Avete idea di quanti siano 38 mln cash?
    Al Barca sanno che non li avranno mai. Sperano nella valorizzazione di Rafinha.

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  21. Se poi ci porta in CL con sue giocate gli faremo una statua ad Appiano.

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  22. Faccio il tifo per Rafinha. Sulla carta non si vede un giocatore col talento così cristallino come il suo da tempo. Chissà. Sono perplesso come tutti sui 38 milioni. Cioè mi sembra diciamo un po’ impossibile che paghiamo 38 milioni cash un giocatore ma del resto diciamo che se andassimo in Champions, qualcosa dovrebbe succedere. Per ora comunque pensiamo ad arrivarci...

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  23. mah, speriamo che ci metta di fronte a questa ...difficolta' :-) Certo che e' una bella scommessa.

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  24. Eheh Tuttosport parla di Kovacic. :)

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  25. Buongiorno. Sembrano cifre impossibili. Se tutto fosse confermato e i giocatori si rivelassero ottimi, a giugno avremmo da pagare 35 milioni per Cancelo, 35 per Rafinha, 25 per Sturridge e 8 per Lopez... 100 milioni! Sembra una cifra impossibile eppure, se ho capito bene, per essere in linea con il FFP e coprire queste uscite basterebbero le cessioni di Kondogbia e Eder, è così Amstaf o Fabio? Io poi spero tantissimo nell'arrivo di Barella. Con lui, Ramires e De Vrie, cedendo Brozovic, Joao Mario e qualcun altro, avremmo già un'ottima squara per il prossimo anno...

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    1. 100 milioni in contratti di 4 anni sono 25 milioni all'anno. Il primo anno li ripaghi tranquillamente con l'entrata in champions che porta maggiori introiti. (E cosi sarebbe per gli anni seguenti sempre centrando la champions)

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    2. Ho scritto due commenti "mangiati dal sistema...se emi puo rimetterli... cancello questo

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  26. Un video completo di una partita di rafinha in cui si possono capire le sue potenzialità. Da notare come abbia una caratteristica tecnica fondamentale per un trequartista che é il controllo orientato al proseguire verso la porta, cosa che i nostri hanno in modo limitato ma che é fondamentale per aumentare la pericolosità sulla trequarti.
    Era 3 anni fa... ora ovviamente é un grande punto di domanda...

    https://youtu.be/aNlqQuOozfs

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    1. Sono proprio i controlli orientati e la capacità di girarsi superando il primo marcatore che me facevano pensare a Kovacic...

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  27. Ciao emiliano...ho messo 2 comnenti a rinaieskj... li ha mangiati il sistema...puoi rimetterli? In uno c é un link interessante.

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  28. Aggiungo. In prestito con diritto di riscatto Sturridge lo prenderei prima di subito. Attaccante che può fare tutti i ruoli offensivi. Ottima velocità bel tiro e buon dribbling. Anche lui problemi fisici...ma a 0 euro questi possiam prendere...

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    1. Come caratteristiche soprattutto se parte Eder, servirebbe perché può fare anche la prima punta.

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  29. Rafinha https://youtu.be/aNlqQuOozfs

    Da trequartista può essere determinante con la capacità di effettuare controlliorientati verso la porta avversaria

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  30. Tra le innumerevoli s...te che ho letto in questi giorni,...bene questa mattina leggo di un ..."sogno Inter" riguardo Lamela...mamma mia !

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  31. Ho ripristinato i commenti. Scusa il ritardo Fabio, di solito li tengo sempre sotto controllo, ma ehm ammetto che mi sono praticamente appena svegliato. :)

    Grazie per avermelo segnalato!

    Comunque ammetto di sognare (non ci credo molto) il ritorno di Kovacic che è un giocatore che adoro.

    Ora edito e pubblico il post.

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  32. Online il post sugli Under 15: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/01/settore-giovanile-si-puo-fare-ancora_20.html

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