sabato 4 febbraio 2017

Aspettando... la juve

Juventus - Inter è 'la partita più importante e affascinante di tutto il campionato. Per motivi di rivalità storica e quest'anno, almeno in qualche misura, per il ritrovato equilibrio dei valori in campo.' Nella foto (Inter.it) il centravanti e capitano nerazzurro Mauro Icardi durante l'allenamento di ieri mette nel mirino la Juventus, squadra alla quale in carriera ha già segnato sette volte. Speriamo di aggiornare domani sera questo dato statistico.

Non si può più definire il derby d'Italia, perché dopo la retrocessione della juve non ci sono più derby d'Italia.

Al massimo può esserci un derby d'Italia fra le squadre accomunate dall’aver… conosciuto la serie B e questo sarebbe sicuramente juve Milan.

Tuttavia resta la partita più importante e affascinante di tutto il campionato. Per motivi di rivalità storica e quest'anno, almeno in qualche misura, per il ritrovato equilibrio dei valori in campo.

Chiaro che loro sono favoriti per questioni ambientali e... arbitrali, ma anche per questioni tecnico-agonistiche, secondo me almeno.

Però questa volta abbiamo anche noi un gruppo buono, pur se non completo, e più di un campione in grado di impensierire chiunque.

E' evidente che per reggere il confronto non dobbiamo sbagliare assolutamente nulla.

Dobbiamo azzeccare la formazione, la disposizione in campo, i meccanismi di copertura e aiuto reciproco. Soprattutto dobbiamo essere in condizione fisica ottimale per poter realizzare, in modo tempestivo, gli accorgimenti tattici che il mister avrà predisposto.

Non sono un tifoso che ama sminuire gli avversari e so benissimo che, essendo al momento loro ancora abbastanza superiori, dovrà andarci tutto bene, compresa un po' di buona sorte, per fare risultato.

Diciamo che la mia posizione in merito all’atteggiamento tattico e quindi alla scelta degli uomini, sta a metà tra quella espressa di recente sul blog rispettivamente da Sergio e da Lou.

Da sempre ho un convincimento e non posso certo smentirlo in questa occasione: meglio difendere in spazi stretti e attaccare in spazi larghi, tanto più se ti manca qualcosa in  organico per sperare di imporre il tuo gioco contro avversari di primissima fascia.

D'altra parte è vero che loro dispongono di un… quadridente offensivo che fa paura e, tra l'altro, di un tiratore scelto per le punizioni che, chiamandoci addosso gli avversari, grazie anche alla prevedibile compiacenza arbitrale, saranno inevitabilmente numerose.

L'ideale sarebbe riuscire a stare corti (cioè a stringere gli spazi) giocando alti.

Ma per far questo, dicevamo, tutti devono essere al top e le scelte devono essere quelle giuste.

Si è visto contro la Lazio (che non è la juve) quali guasti può produrre, con un atteggiamento offensivo, la scarsa vena o la scarsa disponibilità tecnico atletica a gestire i compiti affidati, anche solo da parte di un paio di giocatori: saltano tutti gli equilibri.

E gli uomini offensivi della juve sono veloci almeno come quelli della Lazio, ma più bravi.

Qualcuno sostiene che l'incensamento dei nostri, evidente in questi giorni, da parte di una stampa prezzolata e ostile, altro non sia che  da un lato un invito alla faciloneria e alla spensieratezza, dall'altro un preparare una caduta ancor più rovinosa nel caso di risultato negativo.

Conoscendo l'umoralità di tanti tifosi interisti, sono propenso a credere a questa interpretazione.

Perdessimo a Torino, per i tifosi Pioli tornerebbe in discussione e molti giocatori diventerebbero di colpo più che mediocri.

Magari queste valutazioni saranno espresse anche da coloro che oggi con un po' di ottimismo parlano di rosa competitiva ai massimi livelli.

D'altra parte è anche vero che non si può partire rassegnati e che l'autostima e la convinzione portano a dare qualcosa in più.

Ma in una partita di questo tipo, se non hai l'atteggiamento mentale di chi (calcisticamente parlando, cioè con una metafora) si gioca la vita, significa che non sei un grande calciatore. Non servono per caricarsi le lodi dei giornalai, che anzi sono sospette.

Direi che, proprio perché non sottovaluto il fattore mentale, la “testa”, servono poco persino gli interventi dell’allenatore.

Forse qualche giocatore può avere necessità di essere particolarmente stimolato per trovare la concentrazione ideale in occasioni di minore importanza.

Non per uno juve Inter.

Non per questo juve Inter: una partita in cui noi ci giochiamo gran parte della credibilità ritrovata, in cui siamo chiamati a dimostrare di essere un gruppo in crescita, prossimo a raggiungere i livelli di eccellenza.

Non parlo di vincere o pareggiare, parlo della necessità di fornire una grande prestazione, di mostrare forza maturità compattezza qualità.

Se la mia idea fosse corretta (potrebbe benissimo non esserlo) la partita non si giocherà, da entrambe le parti, sulle motivazioni. Saranno determinanti l’organizzazione di gioco, la forza e la resistenza dei protagonisti, le loro qualità tecniche.

Con organizzazione di gioco intendo il modulo adottato, ma anche gli accorgimenti compensativi che ogni modulo richiede. E naturalmente gli accorgimenti volti a contenere gli avversari determinanti e quelli finalizzati a sfruttare eventuali punti deboli

La forza e la resistenza sono secondo me parametri oggettivi, che però possono essere corretti dalla condizione fisica del momento.

La juve ha sicuramente in questo un netto vantaggio: ma si dovrà vedere quanto la condizione dei nostri potrà eventualmente assottigliare questo gap, anche attraverso una disposizione in campo oculata (faccio solo un esempio, neppure il più clamoroso: opporre a Cuadrado – non certo  il migliore di loro – Ansaldi, e magari in spazi ampi, non sarebbe una trovata brillante, sulla carta).

Ma sulla tattica e gli schieramenti torneremo.

Resta il discorso sulle qualità tecniche e qui l’analisi si fa complicata. Perché quando si dice “tecnica” spesso si intendono cose radicalmente diverse.

Dal mio punto di vista loro hanno 5 campioni (Bonucci, Chiellini, Pjanic, Higuain, Dybala). Tutti gli altri sono giocatori fortissimi.

Noi abbiamo due campioni (Icardi, Perisic) oltre a due che potrebbero esserlo, potrebbero giocare da campioni, ma non ne abbiamo la certezza: Gagliardini, perché servono conferme, e JM, perché alterna prove di altissimo livello ad altre più incolori.

Poi abbiamo qualche buonissimo giocatore (Miranda, Candreva, Brozo, voglio metterci anche Kondo e persino D’Ambrosio) ma qualche giocatore, probabile titolare, che ad altissimo livello lascia un po’ a desiderare: il terzino sinistro – chiunque sia tra Naga, Ansaldi e Santon - almeno un centrale (sia Murillo o Medel).

Spostando il confronto, in modo abbastanza arbitrario, sui singoli reparti a me sembra che loro siano incredibilmente superiori in difesa.

Basti pensare alle loro riserve: Lichtsteiner (o Barzagli), Benatia, Rugani, Dani Alves.

Più equilibrio in mezzo al campo, dove Gaglia e Brozo potrebbero valere Khedira e Pjanic (anche qui però loro hanno riserve che si chiamano Marchisio, Rincon e Sturaro. So che gli ultimi due non piacciono agli amanti del calcio da salotto, ma la sostanza che esprimono è notevole).

Noi in pratica il solo Kondo.

Sugli esterni secondo me potremmo anche reggere il confronto, con Candreva e Perisic (parlo sempre di giocatori al top) che valgono Cuadrado e Mandzukic.

Poi si può anche considerare che Icardi valga Higuain, ma il divario a loro favore torna a farsi netto sul secondo attaccante centrale, con Dybala nettamente superiore sia a Banega, sia a Joao (a meno che il portoghese non trovi una giornata tipo quella dell’andata…), sia a Brozo, Palacio o Eder.

Lasciando perdere i numeri, che contano poco o nulla in un gioco di movimento, possiamo dire che loro giocheranno con quattro uomini (tutti fortissimi) dalle caratteristiche offensive, a prescindere dalle zone del campo da cui partiranno.

Quindi noi dovremo avere almeno 4 uomini che sanno difendere.

Secondo me abbiamo solo D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Medel. Il problema è che ci manca un esterno, perché Medel dovrebbe prendersi cura di Dybala, Miranda -Murillo cercare la chiusura centrale su Higuain, D’Ambrosio opporsi a Mandzukic.

Sull’altro bisognerebbe organizzare una gabbia, con Murillo, il centrocampista centrale di sinistra e Perisic che chiudono molto gli spazi.

Il problema è che dovranno farlo tempestivamente, per tutta la partita e, almeno due di loro dovranno anche ripartire con frequenza, se non vogliamo farci schiacciare.

E teniamo conto del fatto che sulle fasce avanzeranno anche i loro terzini (soprattutto se giocherà lo svizzero anziché Barzagli).

Dunque in fase di non possesso potrebbe essere decisivo il sacrificio degli attaccanti, il che esclude, secondo me, la presenza di Banega.

Tornando alle possibili formazioni (e schieramenti tattici) c’è da segnalare come ha dimostrato Emiliano con la sua recensione dei maggiori giornali, che la juve non ha necessità di modificare alcunché sulla sua scacchiera, non avendo punti deboli.

Che giochi Barzagli o lo svizzero a destra, cambia poco o nulla, così come se dovesse entrare Marchisio per un centrocampista.

Per il resto il 4231 e i relativi interpreti sembrano confermati.

Per noi invece, nel (giusto) silenzio di Pioli, si sprecano le ipotesi.

La più credibile è un 4141, che consentirebbe sia di avere un binario su ogni fascia, sia di avere due centrali su Higuain e un centrocampista difensivo (Medel, per questioni di passo?) su Dybala.

Questa soluzione permette anche alle due mezze ali di spingere e rientrare, giocando meno di posizione e chiunque sia scelto per questo ruolo, se può inserirsi senza scoprire la zona difensiva, farà bene.

Il rovescio della medaglia (c’è sempre) è che Icardi sarà abbastanza isolato, ma c’è abituato...

Un’ultima curiosità, quasi un riepilogo. La juve avrà come riserve difensive Barzagli (o Licht.), Rugani, Benatia, Dani Alves; come riserve di centrocampo Sturaro, Rincon, Marchisio (Hernanes non lo considero come non considero Banega per noi); come esterni Asamoah, Pjaca.

Sinceramente non credo che le nostre alternative siano paragonabili.

Anche per questo si deve fare di tutto per vincere, ma non si deve buttare tutto a mare se non ci andasse bene ma giocassimo una buona gara.

L’intervista di Pioli.

Il mister esordisce con un’affermazione abbastanza scontata: “ci servirà tanto cuore”.

Prosegue sembrando preoccupato soprattutto dell’approccio iniziale. Su questo ha insistito molto.

Poi dichiarazioni ancora “normali”, ma che sono musica per le mie orecchie, “dobbiamo stare corti, stretti e dare poco spazio ai loro giocatori di qualità. L’equilibrio e la posizione saranno fondamentali”. Ho messo il virgolettato, ma si tratta di una mia sintesi.

“Servirà intensità ritmo e lavoro da parte di tutti”.

Da un lato anche questo è un mio “pallino” se posso permettermi. Non lo sarebbe se avessimo uno squadrone solido esperto e maturo, ma all’Inter che si sta costruendo capita che venga meno l’apporto di qualcuno o che scemi l’intensità.

D’altra parte questo discorso potrebbe aprire squarci per capire chi… non giocherà.

Poi gli stimoli ai giocatori e all’ambiente:

“Una vittoria ci darebbe più convinzione, ma un passo falso non sarebbe decisivo”.

“E’ inutile concentrarci su un solo giocatore, anche noi abbiamo frecce al nostro arco”.

“E’ l’occasione per dare un segnale, siamo convinti della nostra forza, indipendentemente da chi giocherà (ehm… ndr).

Non una conferenza dai contenuti trascendentali, dunque, ma un’esternazione ricca di buon senso e di pragmatismo, che rispecchia l’uomo e almeno fino ad ora quanto di positivo il mister ha mostrato tra noi.

L’intervista di Mancini.

Due parole anche su questo evento, che apparentemente non c’entra molto con il match, ma magari in qualche modo, come dire, lo sfiora.

Ripeto, l’intervista completa non l’ho letta ma quello che mi interessa è una parte del discorso.

Dopo aver detto delle cose forse vere, ma sulle quali non poteva dir altro, a proposito dei fatti estivi che hanno portato al divorzio consensuale (tra l’altro dà una spiegazione all’accusa velata di FDB di aver trovato una squadra impreparata, anche in questo caso l’unica possibile), parla di squadra rafforzata in estate che stava crescendo e avrebbe fatto bene.

E’ praticamente certo che il Mancio non fosse contento dell’arrivo di Banega (“dove lo metto ?”).

Secondo Simone Nicoletti, che su Mancini ha qualche canale, il mister di Jesi sul mercato avrebbe avuto idee diverse da quelle attuate.

Scrive infatti Simone su Twitter: “dall'intervista di Mancini si capisce che a Gagliardini (e prima a Joao Mario) avrebbe preferito altro per migliorare questa inter. Torto?”

Personalmente non vedo cosa c’entri Gaglia, che in estate l’Inter certo non seguiva, poiché arrivava da una stagione incerta a Vicenza. Secondo me l’Inter lo ha trattato da novembre.

Invece probabilmente è vero che non avrebbe voluto JM e Barbosa, preferendo Tourè (o uno con caratteristiche simili) e Gabriel Jesus.

Se le cose stessero così ci sarebbe davvero da discutere, come ci sarebbe da arrabbiarsi se l’Inter avesse davvero avuto la possibilità di arrivare a Dybala. A questo però non credo, perché anche se l’Inter avesse offerto 60 milioni a Dybala, Zamparini non avrebbe fatto uno sgarbo al potere che conta.

Però queste situazioni aprono uno squarcio su una differenza di valutazioni tecniche che attraversa il mondo del calcio.

Il Mancio, e molti come lui, avrebbe voluto qualche uomo di qualità assoluta (e nei ruoli chiave esperti e con personalità), circondato da uomini tecnicamente buoni, non eccezionali, ma potentissimi.

Per dire: la juve non prenderebbe mai un Ansaldi, un Nagatomo, un Banega e ha lasciato andare Candreva. Secondo me non avrebbe mai preso nemmeno un Miranda.

Nelle ultime campagne, ha preso Dybala, anche Hernanes, come rattoppo (poi sostituito da Pjanic).

Non vedo altri uomini di qualità assoluta ma leggerini. Poi invece ha preso Benatia, Alex Sandro, Cuadrado, Sturaro, Rincon, Higuain, Mandzukic. Alcuni bravissimi, altri meno, ma tutte bestie, in senso positivo, in un modo o nell’altro.

L’Inter per troppo tempo ha dovuto arrangiarsi. Non dò la colpa a nessuno. Perché secondo me c’erano difficoltà oggettive.

Voglio solo sottolineare che il nostro percorso di crescita è solo all’inizio e qualche caduta, nel cammino della crescita è inevitabile.

Speriamo che la caduta sia stata quella contro la Lazio e che ora ricominci l’ascesa, magari proprio da Torino. Sarebbe un’accelerazione grandissima e per certi aspetti impensabile.

Noi possiamo solo sperare.

I ragazzi invece possono provare sul campo a trasformare una possibilità in una grande realtà.

Imprevedibile solo un paio di mesi fa.


Luciano Da Vite

63 commenti:

  1. Dal post precedente. Raccolgo la info sulla buona prestazione di Ranocchia nella gara disputata contro il Liverpool. Vorrei aggiungere sul ragazzo, ma credo di averlo già detto precedentemente su questo blog, che secondo me il suo percorso di crescita non è terminato e che come molti difensori potrebbe riservare 'sorprese' in età matura.

    RispondiElimina
  2. Post bellissimo Luciano. Davvero. La tua analisi tattica è veramente perfetta.

    A parte questo condivido anche i contenuti per quello riguarda l'aspetto diciamo 'psicologico' non solo della squadra ma di tutto l'ambiente nerazzurro alla vigilia di questa partita e per quello che dovrebbe essere dopo a prescindere dal risultato.

    Anche la tua analisi sulle dichiarazioni di Mancini la condivido perfettamente. In aggiunta volevo fare delle considerazioni su quello che ha detto relativamente le 'troppe voci' che secondo lui non facevano chiarezza sulla situazione sua personale e del club e che hanno poi portato alla fine della sua esperienza con la nostra squadra. Magari poi ne parlerò settimana prossima in un post. Per ora massima concentrazione sulla partita di domani e poi penso ci siano anche considerazioni sulla primavera, visto che ho letto alcuni commenti diciamo 'polemici' al post precedente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...il problema di mancini, ora, è uno : è lui a non essere più all'altezza di una big....(infatti le sue ultime squadre sono state il Gala e l?inter di thohir..., sempre da subentrato : una toppa o poco più)-.
      P.S. si, ce l'ho con lui ... il suo apporto da noi - a partire dalla famosa notte di liverpool - è stato deficitario

      Elimina
    2. ...mi fa piacere x ranocchia...magari qualche squadra media Inglese se ne innamora e ce lo paga decentemente (purtroppo da noi è bruciato....anche x colpa sua)

      Elimina
  3. pareggio importante contro l'entella, anche se tutte le avversarie hanno vinto.

    Inter 40
    Roma 39
    Atalanta 35
    Genoa 33
    Entella 32

    settimana prossima, tanto per cambiare, Inter-Roma. direi che sarebbe anche ora di non perderla, quanto meno.

    RispondiElimina
  4. Credo proprio che Opoku del Verona non sia il nostro Jus

    RispondiElimina
  5. Sulla discussione sorta nel post precedente a proposito dellaPrimavera, penso di aver esagerato un po' nella risposta, per l'irritazione dovuta al chiaro e insistente pregiudizio con cui si vuole liquidare l'esperienza sicuramente molto fruttuosa di questi ultimi anni, nel settore giovanile giovanile.
    Non è possibile a mio parere, con una valutazione serena, no riconoscere la bontà del lavoro svolto, a livello di risultati, ma anche di giocatori lanciati nel professionismo.
    Forse si può eccepire sul numero abbastanza ridotto di campioni, usciti dal nostro settore (anche se per citare solo alcuni, Bonucci, Balotelli, Destro, Benassi e qualche altro non sono proprio poca cosa. E ricordo che non ha mai giocato nel settore, ma Cou è stato un acquisto fatto da Casiraghi a 15 anni. Fosse stato europeo, sarebbe arrivato a 16 anni, e lo incenseremmo come un prodotto del vivaio, come fanno altri,
    Non cito Duncan, Bardi, Gessa, Garritano, Bonazzoli e altri che si stanno pettendo in luce tra a e B.
    Non parlo dei numerosi nostri giovani che militsno nella massima serie di campionati esteri.
    E neppure di Pinamonti che si conferma ad ogni partita grandissimo prospetto.
    Sono cose già dette mille volte, come è stato detto che gli organismi internazionali sono concordi nel ritenere il nostro settore tra i primissimi in Europa .

    Ora, io posso ammettere che a qualcuno il modo di giocare delle nostre formazioni non piaccia. Qualche problema in questa stagione c'è stato.
    Ma da qui a dire che chi lavora con i nostri ragazzi non dovrebbe...dormire la notte, ce ne corre. Tanto. Troppo.
    Ora vedremo con i nuovi acquisti e con una migliore (speriamo) disponibilità finanziaria.
    Anch'io penso che sia arrivato il momento non di fare rivoluzioni, ma di cambiare qualcosa, di immettere idee nuove.
    Serve pensare in grande, a partire dalle strutture, dalla necessità di acquisire al settore solo giocatori di sicuro avvenire, dall'apertura al mondo del tifo di cui non si può e non si deve avere paura o fastidio, ma che ci si deve sforzare di avvicinare sempre più alle nostre squadre.
    Migliorare si può e si deve in molte cose, ma senza rinnegare tutto il buono (ed è molto) che è stato fatto

    RispondiElimina
  6. Ottimo post. Condivido in tutto. Aggiungerei che dobbiamo resisterei alla loro laggressività iniziale. Prevediamo tutti una grande pressione sulle fasce ed inserimenti da dietro. Sono un team molto fisico che gioca a memoria. Credo però che nel secondo tempo qualcosa concedano. Mi fido di Pioli ed anche i dubbi di formazione che ha mi fanno credere che cercherà lsoprattutto di arginarli pressando alto. FORZA RAGAZZI!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido pienamente. Mi riferivo proprio alla necessità di resistere alla loro intensità

      Elimina
  7. Dico la mia sul Mancio. Grande costruttore di squadre: gli dobbiamo molto. Non è abituato tuttavia a muoversi con mezzi limitati come erano i nostri. Barbosa e Joao non li avrei voluto nemmeno io a quei prezzi. La sua colpa più grave è l'averci abbandonato nel momento in cui c'era bisogno di un uomo di carisma in panca che sapesse dialogare con i cinesi,

    RispondiElimina
  8. D'accordo con francesco: dobbiamo avere fiducia. Non una fiducia da mondo dei sogni, che non tenga conto delle differenze esistenti.
    la fiducia nel fatto di avere un gruppo abbastanza forte che farà di tutto per ottenere un risultato positivo e ha delle chance per riuscirci.
    ma se dopo assersi battutti al meglio, i nostri non ci saranno riusciti, bisognerà prederne atto, senza imbastire processi.

    RispondiElimina
  9. D'accordo Luciano : la ns prestazione si misurerà soprattutto per le motivazioni e per l'atteggiamento che metteremo in campo.

    RispondiElimina
  10. Ancora sulla partita della Primavera. Non voglio analizzarla analiticamente, perché credo l'abbiano vista quasi tutti e oguuno si sarà fatto un'idea, secondo la sua cultura calcistica.

    Dico solo in sitensi la mia lettura.

    Abbiamo giocato una partita difficle già sulla carta, contro una squadra forte, che ha ottenuto risultati importanti ma che si giocava forse l'ultima possibilità di inserimento ai vertici.
    Una squadra molto forte sul piano difensivo, come dimostrano le cifre.
    Una squadra tecnicamente inferiore a noi, ma in qualche modo agevolata dal giocare su un terreno pessimo, dove la giocata di qualità diventa più difficile.
    Una squadra di 11 lottatori, alcuni anche con qualità pur non paragonabili ai nostri.
    E' risultato subito evidente che la parola d'ordine era: giocare il più rapidamente possibile la palla lunga sulle punte, con Pina che spizzava per gli esterni o i centrocampisti che si inserivano, oppure che teneva palla per far salire la squadra.
    Nel primo tempo abbiamo costruito poco ma subito un solo tiro (il gol) su un errore che ci può stare, ma che ha indirizzato la partita.
    nel secondo tempo abbiamo attaccato meglio e abbiamo ampiamente meritato il pareggio, anche se qualche occasione, sbilanciandoci, l'abbiamo concessa.

    personalmente non credo che su quel campo si potesse giocare diversamente.
    Inoltre sono mancati, per motivi vari, 3 giocatori (Souare anche per il fisico poco adatto a questi terreni. Danso e Rover perché non in gran giornata). Questo è il limite di certi giocatori di qualità: possono farti vincere la partita da soli o possoo farti giocare quasi in inferiorità numerica. undici lottatori sono meno esposti agli sbalzi di prestazione.
    Le prove di tutti sono state suffienti, a mio parere, tranne i 3 citati leggermente al di sotto.
    Mi sono piaciuti particolarmente Mattioli, Gravi, Awua. Straordinari Pina (come sempre) e Baka

    RispondiElimina
  11. È da un pezzo che Mattioli si esprime su questi livelli. Secondo te Luciano può ambire alla serieA? Sarebbe un grosso successo per noi considerando che il suo coetaneo italo marocchino del Milan si è perso per troppa celebrazione.

    RispondiElimina
  12. Come piedi senza dubbio. Come passo, vedremo

    RispondiElimina
  13. @ Ziemelu:'una curiosità, senza polemica, veramente. Per caso hai un figlio o un parente o, comunque, una persona a te cara che è nel settore giovanile interista? O, comunque, che ci è transitato negli scorsi anni?

    RispondiElimina
  14. Jus Opoku credo che sia al Trapani in prestito fino al 30/06/2017,
    con la formula del diritto di riscatto con controriscatto.

    RispondiElimina
  15. Scusate, è possibile una rubrica per seguire le prestazioni dei giovani interisti in prestito?
    grazie

    RispondiElimina
  16. "Conte, follie Inter. Clamorosa offerta di Suning da 60 milioni in 4 anni" tuttosport si candida per il Pulitzer

    RispondiElimina
  17. Hahaha solita strategia.. piuttosto volevo chiedere a voi se scambiereste brozovic con zielinski. Io personalmente si, il polacco ha le stimmate del campione con una visione di gioco superiore, grande dinamismo e abile nell'uno contro uno. Mezz'ala completa puo fare improvvisi tagli di gioco a innescare gli esterni o la punta o filtranti in grado di mettere davanti al portiere. Sta crescendo anche in interdizione e possiede una capacità di dialogare sullo stretto importante, oltre che abilità balistiche sovrapponibili a quelle di brozovic. Fino a qualche mese fa peccava di continuità ma sta crescendo in modo incredibile. La mia impressione è che possa completarsi meglio con Joao Mario rispetto al croato. Credo che possa diventare la mezz'ala più completa del campionato

    RispondiElimina
  18. Claudio Carlini: faremo il possibile, ma non è facile trovare le fonti di infromazione adeguate. Soprattutto per chi gioca fuori regione

    RispondiElimina
  19. Zielinski mi piace moltissimo. Più che scambiarlo con brozo, io lo aggiungerei a Brozo e C.

    RispondiElimina
  20. Riccardo: chiaro che tuttosporc ha tirato fuori questa voce alla vigilia di juve Inter per disturbare la nostra preparazione del match.

    Però ti dirò che questa cosa l'avevo pensata (e tenuta per me) da qualche tempo.

    Un gruppo ambizioso come Suning non può non averci pensato.
    Però deve pensare anche all'esperienza di Lippi, che a Milano ha torvato tra l'altro Ronaldo e Vieri, mica pippe.
    Ms si è accorto dopo metà campionato che allenare all'Inter era diverso che alleare alla juve (o all'estero).
    Se alleni l'Interfanno di tutto per non farti vincere e tu rischi di sbroccare

    RispondiElimina
  21. Luciano, scusami se ti correggo. Lippi all'inter non ha mai avuto sane ambizioni da professionista. Ha trovato Ronaldo e Vieri, ma ha fatto allontanare lo Zio, Simeone, Pagliuca a favore dei suoi sgherri. Una sciagura completa e in malafede.
    Credo che Conte si possa comportare da professionista, ma davvero preferirei altro, potendo.

    RispondiElimina
  22. Scambiare Brozovic con Zielinski, ma no dai, io pensavo di scambiare Perisic con spinazzola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A parte l'ironia zielinski è un giocatore mediaticamente sottovalutato ma fortissimo. Beh potendo aggiungerlo alla batteria dei nostro centrocampisti senza scambi certamente lo farei; pensare che sia al momento più completo non è una eresia o un esercizio di malafede, basta vedere come da fluidità alla manovra del Napoli. E comunque credo che in una squadra di livello mondiale perisic possa starci, come prima alternativa ai titolari: titolari con la qualità di un robben o ribery si intende (ovviamente non gli attuali anziani giocatori del bayern)

      Elimina
  23. Zielinski è veramente forte forte, concordo con Sergio. Non capisco però perché bisogna sempre elogiare qualcuno non nostro e allo stesso tempo affossarne uno nostro...
    Tra l'altro sono giocatori da prendere prima, dall'Empoli, non dal Napoli o concorrenti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh sinceramente non sono sicuro che una concorrenza del genere stimoli in modo particolare brozovic. Ammetto che sono parzialmente prevenuto con i giocatori balcanici, non per il loro talento da sempre importante, ma in rapporto con la loro tenuta mentale incostante e particolare. Alcuni hanno sbalzi di rendimento all'interno della stessa partita,altri a partite alterne mentre altri a seconda di quanto li fai sentire eccezionali. Poi tra dichiarazioni e comportamenti fuori dal campo sono abbastanza eccentrici...sinceramente tra l'ultimo Mancini e de boer, al di la del clima depressivo generale, l'atteggiamento tattico ementale anarchico e svogliato degli slavi mi sono parsi come capricci. Dicevano in modo non troppo velato "me ne voglio andare". Non ho dimenticato e sinceramente,potendo scegliere con un nuovo tipo di mercato, andrei su giocatori forti a 360 gradi. Di certo perisic e brozo non sono ljajic o jovetic sia chiaro, però in una grande squadra i dettagli caratteriali,una volta confermate le qualità tecniche ed agonistiche,non vanno sottovalutate. Ovviamente è una opinione, come lo è quella che ci vuole un allenatore della personalità di Simeone, Mou o Conte per gestire certi giocatori

      Elimina
    2. Scusatemi ma sinceramente questa campagna anti-slavi mi sembra esagerata...
      Per restare a un esempio che tutti conosciamo, l'Inter del triplete ha forse vinto quello che ha vinto nonostante una destabilizzazione operata stankovic e pandev? O i primi scudetti di Mancini sono arrivati nonostante l'indolenza e l'incostanza di mihajlovic e ibra? Potrò sbagliarmi, ma a me sembra il contrario

      Elimina
    3. Beh Dario pandev è sempre stato incostante, non solo per la mancanza di dinamismo ma per come alternava partire geniali con partire in cui era avulso. Sarebbe stato un fenomeno altrimenti. Di sinisa ricordo un giocatore che spesso lasciava la squadra in 10, uno che menava i suoi compagni negli spogliatoi (sue dichiarazioni )e di sicuro parliamo di uno molto suscettibile, non solo agonisticamente cattivo. Su ibra sicuramente saprai meglio di me che ha creato sempre tanti problemi di spogliatoio, certamente faceva vincere da solo ma non è un caso che non ha mai fatto radice in una squadra troppo a lungo, ad eccezione di psg. Anche lui, le menate con i suoi compagni rese pubbliche (casi Milan e Barcellona i più clamorosi ) sono famose: per motivi tattici e comportamentali (nonché economici)la sua vendita al barca è stata un capolavoro. Con lui credo che non avremmo vinto la Champions : è un opinione ovviamente. Su stankovic infine ti do ragione,qualità geometrie garra e rispetto sempre di pari passo

      Elimina
    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    5. Io dico che le generalizzazioni in genere sono spesso sbagliate, e quelle su base etnica o razziale ancora di piu'. Perisic ad esempio mi sembra molto generoso e costante, anzi forse fin troppo lineare nelle giocate. Brozvic è vero invece, non è per niente costante (chissà però che non riesca a diventarlo, io ci spero), ma comunque io credo che la cosa non sia dovuta al suo "essere slavo"...

      Ibra a mihajlovic sicuramente sono "teste calde", ma svogliati non direi proprio. Non dico che non ce ne siano di svogliati, sto dicendo che non mi sembra sia una caratteristica degli slavi in generale! Come il fatto che ibra e Mihajlovic siano più sbruffoni non significa che lo siano tutti, vedi Modric, o Rakitic.
      E sono sicuro che se ci pensi toverai anche esempi di slavi che non sono incostanti, non si demotivano se non sono al centro del progetto, etc etc

      Insomma, io ti do volentieri ragioni sui singoli giocatori (pandev l'avevo citato come esempio di "giocatore operaio", però è vero che era incostante, come ibra e mihajlovic assolutamente teste calde), però la generalizzazione "ah gli slavi sono tutti così" mi spiace ma non te la lascio passare :)

      Elimina
  24. Vicenza inter under 16 pronti via 1 a 0

    RispondiElimina
  25. Conte per come la vedo io attualmente è il miglior allenatore al mondo e di gran lunga, se l'intenzione di Suning è veramente questa, oggi sono un tifoso felice.....sa costruire, allenare e motivare una squadra come nessun altro e poi ho sempre avuto l'impressione che in passato tendesse ad evitare discorsi e domande su calciopoli scansando polemiche e sfottò anche dopo nostre sconfitte dolorose a differenza dei vari Marotta, Bonucci e compagnia bella......comunque per me è un gran professionista e andrebbe ingaggiato al di là di tutti i problemi vissuti nel passato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Be' se voleva allenare la nazionale inevitabilmente doveva evitare determinate dichiarazioni. Del resto era già coinvolto in ben altri casini...

      Elimina
  26. Zielinski direi che è il miglior giovane di questo campionato finora... dopo Gagliardini. E speriamo che l'ex Atalanta continui così fino alla fine. È bravo. Non so se più di Brozovic ma adesso penso abbia una ricca valutazione. Potendo spendere per un giocatore nel reparto non so se prenderei lui. Dipende da tante variabili.

    Le voci su Conte secondo me sono spazzatura. Il mio allenatore comunque ora è Pioli. Finora ha fatto bene, forse non è il top ma merita fiducia per ora. Valutazioni diverse le farei solo più avanti.

    RispondiElimina
  27. 2 a 2 uscita a vuoto del portiere di test
    a e pa0reggio del vicenza

    RispondiElimina
  28. La srotria di Lippi all'Inter la consoco bene.la racconterò in qualche altra occasione, ora sono appena tornato da una partita e alle 14.30 devo essere a Interello per l'U17.
    Zielinski lo considero forte e completo.
    Sugli slavi credo che alcuni siano come dice Sergio, ma ovviamente quresto vale un po' per tutti i giocatori, di tutte le nazionalità.
    Probabilmente Sergioè un po' scottato dalle difficoltà che incontra Pjaca nella juve.
    Scherzo eh...
    Ho visto i primi due tempi dell'amichevole disputata dagli esordienti contro la Lomabrdina: aun tempo (20') dal termine il risultato era di 5-0 per noi. Il risultato non conta, ovviamente ma mi sono piaciuti molto Ballone, davvero interessante, Grieco, e poi i numeri 7,8 e 2 dei quali non conosco i nomi.
    Ieri in campionato gli esordienti avevano vinr'to contro la Rodense 2004 per 1-0

    RispondiElimina
  29. Sicuramente è vero che certe difficoltà caratteriali riguardano un po tutte le nazionalità però anche in passato non riesco a spiegarmi le difficoltà degli slavi e delle relative nazionali unicamente in base alla mancanza di talenti veri. Oggi, attualmente, l'unico che ha una certa costanza a 360 gradi è modric mi pare: dzeko ha alto bassi a stagioni come in tutta la sua carriera, pjanic qualcuno lo considera campione completo ma personalmente ne dubito perché a fronte di una visione di gioco e capacità balistica eccezionale manca in intensità ritmo (gli altri corrono per lui) e soprattutto anche lui, da sempre, sparisce nelle gare da dentro o fuori. Basta chiedere ai tifosi romani se è uno molle oppure no. Su pjaca non saprei, ha il talento puro di prosinecki e savicevic ma in nazionale ancora non parte dal primo minuto: sarà che non è ancora esploso ma qualche dubbio sull'applicazione tattica in fase di ripiego c'è l'ho anche per lui. Obiettivamente è ancor presto per dire ma prosinecki e savicevic sono altri due storici talenti discontinui (soprattutto il primo, forse il più forte per potenzialità ). Un altro esempio più recente è Vucinic, e potremmo rifarci anche a boksic per la stessa discrepanza tra talento e prestazione. A me pare che,visto il numero di talenti (a proposito anche halilovic sta avendo una regressione importante seppure ancora giovanissimo) "persi" davvero rilevante, a prescindere dalle circostanze specifiche di può sostenere un problemadi mentalità. Certo bisognerebbe confrontare i numeri relativi a quanti talenti pratichino il calcio da loro e da noi ma il dubbio è forte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Voglio dire, numerosi casi italiani alla 'Domenico Morfeo' non mi vengono a mente ma magari è semplicemente un problema di memoria

      Elimina
  30. Vicenza Inter under16 3 a 3 risultato finale. Partita "divertente" per chi piace lo spettacolo frutto di errori grossolani. Pronti via e Guedegbe dal giro palla successivo al calcio d'inizio la passa al centravanti biancorosso che ringrazia e segna. Poi solo Inter che con Sakho e Fonseca passa in vantaggio salvo essere raggiunta allo scadere dopo un'uscita di testa a vuoto fuori area
    del portiere. Ripresa con vantaggio quasi immediato di Brigati su contropiede lanciato da un vicentino con uno sciagurato retropassaggio ben lavorato dal "figlio d'arte" che mette in porta il compagno. Due altre ottime giocate di Fonseca non finalizzate da Vergani e Kone e nel finale la beffa su incertezza di Ntube. Ottima prova di Fonseca, buone prestazioni di Squizzato, Brigati e Duse male male la difesa. Atteggiamento da rivedere, a mio avviso, molto superficiali in alcune situazioni... ma so' ragazzi, cresceranno.

    RispondiElimina
  31. U 17 Inter Brescia 4-0 (Mmerola 2 Visconti Adorante).
    Così si gioca solo in paradiso.
    nel paradiso del calcio.
    Cioè a Interello

    RispondiElimina
  32. Anche i giovanissimi hanno vinto 4-0, a Vicenza.

    RispondiElimina
  33. Ansiosi di un tuo commento sull'under 17 Luciano :)

    RispondiElimina
  34. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  35. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  36. Guardando un attimo al prossimo anno, l'Under 17 2017/2018 è da stravolgere o crescerà? C'è da preoccuparsi?

    RispondiElimina
  37. U 17: Inter Brescia 4-0

    Bellisisma partita dei nostri, sotto una pioggia battente e su un campo pesante ma che ha retto bene.

    Zanchetta (a proposito, dopo le prime giornate lo avevamo criticato, ore è giusto riconoscergli dei meriti) lascia fuori diversi giocatori importanti, per turn over o altro: Grassini Bettella Gavioli Soares Merola.
    Per citare solo quelli nel giro delle nazionali.

    Il Brescia non è avversario facile: lotta per un posto ai play off. Gioca molto corto e stretto, con discreti disimpegni e pronto a cercare la ripartenza negli spazi.

    Noi schieriamo una sorta di 442, con

    Tintori
    Lunghi Coltro Rizzo Corrado
    Gossò Esposito El Kassah Visconti
    Adorante Pelle.

    Costruiamo almeno cique nitide palle gol, nel primo tempo, sia con le imbucate centrali, sia con gli aggiramenti sulle fasce, sia infine sugli sviluppi di angoli e punizioni.

    Ma la palla non vuole entrare: qualche miracolo del portiere, qualche deviazione sfortunata, un rinvio di un difensore sulla linea a portiere battuto.
    Sulle ripartenze il Brescia manovra benino ma viene sempre stoppato autorevolmente prima di entrare in area.

    La ripresa si preannuncia difficile, perchè quando non riesci a sfruttare molte occasioni di solito la legge del calcio ti punisce al primo errore che su un terreno insidioso è sempre in agguato.

    La svolta avviene quando intorno al 15' Merola rileva un Pelle ottimo ma sfortunato nelle conclusioni e provato dal gran lavoro svolto.

    Una verticalizzazione di Esposito viene prolungata da Adorante sulla corsa di Merola. E Davide non perdona il portiere in uscita.

    Da questo momento la partita cambia perché il Brescia per provare a riacciuffarla si apre un po' di più.

    Allora è Visconti, dopo una bella azione personale a battere Ndoj con un violento tiro a giro sul palo lontano.

    Poi Gossò se ne va in progressione bruciante, il suo tiro è deviato dal portiere con un ottimo intervento, ma Adorante è più lesto di tutti e coglie il meritato successo.

    Infine è Grassini, appena entrato, a prodursi in un'accelerazione fantastica: palla al piede percorre 60 metri staccando l'avversario che non deve controllare il pallone: sul cross radente del terzino Merola in tuffo di testa, quasi a pelo d'erba, raccoglie e infila.
    Prima della fine c'è gloria anche per Patacchini Gavioli Soares.

    L'impressione è quella di una sqaudra vera, quadrata forte fisicamente a anche tecnicamente.
    Naturalmente per quanto il Brescia sia un buon banco di prova, sarà necessario affrontarre le partite con Milan e soprattutto Atalanta per verificare la nostrs consistenza ad altissimi livelli.

    In pratica, avendo io visto solo questa partita, la scelta del top player di questa settimana riguarderà proprio la partita in oggetto e sarà molto difficile perché almeno 5-6 giocatori si sono espressi su livelli elevatissimi

    RispondiElimina
  38. Le pagelle:


    Tintori: non pervenuto. Lui non sarà in nomination

    Lunghi: in grande crescita.
    Velocissimo sia nelle proiezioni offensive sia nei recuperi.

    Coltro: sostituisce Bettella, ma nessuno se ne accorge.
    Tutta la difesa non consente agli avvevrsari di arrivare al tiro.

    Rizzo: lui è uno dei papabili. Prestazione superba. Implacabile sull'uomo, autore di chiusure in velocità grandiose.
    Un suo colpo di testa viene respinto sulla linea a portiere battuto

    Corrado: davvero una grande prestazione. Copre e corre
    Stupisce la finezza di piede in fase di spinta.


    Gossò: adesso è davvero un giocatore. Copre spinge fa sempre la cosa giusta, disciplinatamente.
    Qualità enormi al servizio della squadra.

    Esposito: è il faro di questo gruppo. Non sbaglia un pallone. Governa la squadra come un veterano, potente e preciso, sa giocare sia con l'uno due sia con il lancio lungo, perfetto anche a 40 metri.

    El Kassah: grande prova, si integra perfettamente con Espo: insieme hanno potenza e qualità.
    Contentissimo perché quando non giocava lo vedevo nelle partitelle e mi sembrava molto forte...

    Visconti: altro papabile. Una prova brillantissima: velocità estro qualità e sacrificio. Impreziosita dal gol gioiello


    Pelle: intelligenza e questa volta anche forza. Bravo nelle sponde e negli inserimenti, è sfortunato nelle conclusioni (almeno due volte avrebbe meritato miglior sorte).
    Finisce stremato.

    Adorante: una grandissima prestazione anche del “Vieri del 2020”. Lotta con forza, sembra molto migliorato anche nella velocità. Potente e insidioso. Segna forse il gol più facile, ma ne avrebbe meritati altri. Anche lui un papabile

    Merola: che dire? mezz'ora scarsa e due gol.
    Strepitoso il secondo. Davidino c'è sempre.

    Grassini: dietro quando entra non ha più molto da fare, il Brescia si sta sciogliendo.
    Allorqa si produce in sgroppate fantastiche per velocità e tecnica.

    Patacchini: grande impatto. Sulla fascia destra è una furia.

    Gavioli: non è da meno dei compagni e questo dice tutto.

    NB adesso iragazzi devono trovare continuità e soprattutto confermarsi a questi livelli nelle 2-3 sfide che contao veramente

    RispondiElimina
  39. Martin: intendi parlare dei 2001? Secondo me sarà da integrare con 3-4 elementi. ma di grand equalità. intanto vediamo come è questo Mitrea

    RispondiElimina
  40. Luciano se potessi scegliere, faresti già esordire in primavera qualcuno dei 2000? Se si chi? Chi pensi vecchi potrebbe tenere d'occhio?

    RispondiElimina
  41. Eboko credo abbia giocato con la berretti

    RispondiElimina
  42. ti piace? come lo vedi tu? a me per quel poco che ho visto sembrava freddissimo sotto porta, tecnicamente bravo e dotato di una forza impressionante nelle gambe (c'aveva due coscioni cosi'

    RispondiElimina
  43. l'atteggiamento pero' non mi sembrava il massimo, aveva l'aria un po' svogliata a dire il vero. un pochettino arrogante mi pareva.

    RispondiElimina
  44. 1 Handanovic; 24 Murillo, 17 Medel, 25 Miranda; 87 Candreva, 5 Gagliardini, 77 Brozovic, 33 D'Ambrosio; 6 Joao Mario, 44 Perisic; 9 Icardi.

    RispondiElimina
  45. Ho pubblicato il post di 'rito' per seguire e commentare live la partita: http://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/02/live-juventus-inter.html

    RispondiElimina
  46. L'ho visto troppo poco. E'potente, ma non credo basti
    Avrei preferito un 451con fuori Joao Inizalmente e Medel a marcare Dybala e due mezze ali.
    Ma va bene anche così. In fondo la posizione di D'ambrosio può cambiare in corsa

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Printfriendly