domenica 15 aprile 2018

Un pareggio a due facce: Atalanta - Inter 0-0

Nella foto (fonte: calciomercato.com) Ivan Perisic supera il centrale dell'Atalanta Toloi e va alla conclusione in porta. Anche riuscendosi a liberare diverse volte per andare al tiro, il croato non è mai riuscito a superare il portiere avversario Berisha in una partita che si è conclusa con il risultato di zero a zero.

Penso che per quanto riguarda la prestazione dei nostri ragazzi ieri contro l’Atalanta (al netto del quoziente di difficoltà ecc. ecc.) ci sia oggettivamente poco o nulla da salvare. Non che questa sia stata disastrosa (alla fine non abbiamo certo preso una "imbarcata"), ma oggettivamente è stata una brutta partita e dove forse abbiamo giocato peggio che in tutto il resto del campionato.

Le uniche valutazioni (ne parlerò più avanti) riguarderebbero nel caso l'utilità di questo punto in classifica.

Ma penso che una valutazione oggettiva su questo si potrà fare solo successivamente.

Al momento evidentemente possiamo considerare aver "guadagnato" un punto oppure "solo un punto" in maniera negativa tanto come (anche se in questo momento sembrerebbe che no) accogliere invece positivamente il risultato finale della partita.

Non mi piace giocare al tiro al bersaglio (non lo faccio) ma oggettivamente, a parte Handanovic (portiere che non sembra affatto subire nessuna flessione con il passare degli anni) e Miranda, forse Skriniar, gli altri hanno combinato poco e si sono espressi anche al di sotto delle loro più o meno limitate possibilità.

Lo stesso (ma è solo una mia idea non comprovata da fatti né argomentazioni inoppugnabili) vale per il mister che ha fatto determinate scelte, forse (probabilmente) anche giuste e persino inevitabili dato il contesto e gli uomini a disposizione, ma cui comunque è mancato quello “spunto” e quella intuizione che avrebbero potuto invertire l’andamento della gara a nostro favore.

Poi quanto sia lui che i giocatori si possano criticare per la prestazione e il risultato finale non lo so.

Dovessi stilare delle pagelle i voti sarebbero comunque globalmente sulla sufficienza. Che è poco per potere avere la meglio su un campo comunque difficile come Bergamo. Poi chiaramente bisognerebbe andare nel dettaglio per capire il perché di ogni giocatore e come sempre la analisi dice più che un semplice numero.

I primi venti-venticinque minuti sono stati terribili e ci hanno probabilmente fatto capire che sarebbe stata una “partitaccia” che si sarebbe potuta perdere prendendo goal anche in maniera stupida o comunque in qualsiasi momento. 

Le insicurezze e gli errori dei nostri in fase di disimpegno dietro non si contano e sembriamo veramente in bambola e del tutto in preda all’avversario, cui basta semplicemente tenere a bada una squadra anestetizzata.

Poi piano piano abbiamo riguadagnato campo, ma la “sfilacciatura” tra i reparti è rimasta una costante per tutta la gara. Le difficoltà apparivano soprattutto a centrocampo dove comunque mancavano alternative: Brozovic era squalificato, mentre le condizioni di Vecino evidentemente sono ancora poco brillanti.

Così le uniche alternative sul piano del gioco (considerando che Cancelo doveva giocare molto basso, costretto dalla posizione degli avversari), considerando che Spalletti aveva schierato la squadra col 3-5-2 in maniera più o meno speculare all’avversario, restavano il lancio lungo a cercare Icardi, oppure sull’esterno dove Perisic ora a sinistra ora a destra, si involava verso la porta, ma senza trovare il goal nelle sue conclusioni a rete.

Positivo secondo me Rafinha, che provava da solo a cucire il gioco andando a prendere palla fin dentro la nostra metà giocando a tutto campo e molto spesso arrivando fino al limite dell’area avversaria con azioni solitarie e sempre ricercando poi lo sbocco sugli esterni.

Non è stata comunque tanto l'Atalanta ad averci ingabbiato (diciamo così) ma è stato proprio il nostro atteggiamento e la nostra prestazione opaca che hanno giustificato il pareggio finale.

Non sono mancati un sacco di errori anche da parte degli avversari infatti. Giocatori solidi come Toloi e Cristante si sono espressi su livelli mediocri e comunque la loro retroguardia appariva potere essere scardinata con una maggiore decisione e se avessimo avuto qualche risorsa in più.

D’altro canto se sul lato sinistro abbiamo sofferto poco o nulla l’avversario (bene Santon) a destra Gasperini teneva sempre Gomez, che incrociava con il giovane e talentuoso Barrow (veramente una bella sorpresa a questi livelli), creandoci più che qualche grattacapo.

Così mi domando cosa sarebbe successo se avessimo cambiato sistema di gioco.

Se mi appariva necessario l’ingresso di un esterno alto (oppure una punta centrale), d’altro canto ci potevano essere giustificate osservazioni sul rendimento e atteggiamento in fase difensiva di Karamoh.

Soprattutto poi in combinazione con Cancelo, chiuso completamente per gran parte della gara e libero di attaccare solo nella seconda parte della ripresa.

È mancato terribilmente Candreva (oltre che Brozovic). Ci fosse stato lui, Spalletti non avrebbe cambiato modulo all’inizio probabilmente, perché la forza del nazionale italiano avrebbe compensato il deficit sia in fase difensiva che nelle ripartenze.

Ma la mancanza di alternative convincenti e poi la brutta prestazione dei centrocampisti (in particolare Borja, apparso in netta difficoltà e male sia come intensità di gioco che come visione complessiva dell’andamento della gara) hanno scoraggiato il mister da fare considerazioni differenti.

A questo punto forse potremo accusarlo di non avere cambiato, soprattutto nel secondo tempo, quando l’Atalanta sembrava avere meno energie. Però secondo me il giocatore da cambiare nel caso avrebbe dovuto essere Cancelo, le cui qualità in fase di palleggio evidentemente erano considerate fondamentali dal mister.

Fatta una sommaria analisi della gara (a questo punto peraltro già sviscerata da ogni punto di vista dai vari commentatori e dai tifosi e anche dagli amici del blog) penso che la domanda fondamentale sia se questa squadra possa ancora considerarsi seriamente in corsa per la qualificazione in Champions League e come di conseguenza la partita di ieri vada considerata da questo punto di vista.

Aspettiamo chiaramente il risultato del derby romano con curiosità, ma la sensazione è che alla fine vada come vada non cambi molto.

La classifica resta bloccata, siamo sempre lì, ma nelle due trasferte di Torino e Bergamo abbiamo raccolto il meno possibile.

Adesso martedì giochiamo in casa con il Cagliari, domenica abbiamo il Chievo in trasferta. La Roma giocherà contro Genoa e Spal, la Lazio invece Fiorentina e Sampdoria.

Al netto degli impegni di Champions mi sembra che la Roma sia alla fine emersa come la terza forza del campionato (come da pronostico). Potrebbe veramente di conseguenza verificarsi la situazione in cui ci si giocherà tutto fino alla fine.

Staremo a vedere.

Ma se vogliamo restare in corsa, non possiamo non fare bottino pieno nelle prossime due partite prima della sfida contro la Juventus.

Non abbiamo alternative.

Per il resto non riesco comunque a fare nessun calcolo specifico per quello che riguarda la corsa da qui alla fine del campionato. Mi sembra difficile fare qualsiasi tipo di proiezione.

Ma mi domando se per caso invece non ne abbia fatti il mister, che a fronte di tre partite da affrontare in una settimana, avrebbe forse potuto scegliere di giocare una partita prudenziale contro i bergamaschi, consapevole che un pareggio in questo momento sarebbe stato comunque un risultato importante da non sottovalutare.

Certo è solo una ipotesi e potrei apparire un inguaribile ottimista, mentre invece ricerco solo equilibrio in un momento dove prevale invece nervosismo (giustificato) e disfattismo.

Eppure chissà che alla fine questo punto non possa rivelarsi (al netto della prestazione) persino prezioso. 

Non resta che augurarcelo.

Emiliano D’Aniello

54 commenti:

  1. Dal post precedente:

    Francesco Buono15 aprile 2018 14:50

    Buona domenica. Leggo di giudizi forse un tantino perentori su Spalletti e su Borja.
    Sul primo vorrei ricordarVi che sta tirando fuori il massimo da un gruppo con lacune evidenti.
    Su Borja invece condivido l’opinione di molti di Voi: secondo me su di lui non si può fare affidamento come titolare.
    Infine voglio manifestare tutta la mia preoccupazione per Lautaro: forse troppi di noi hanno salutato il suo arrivo come la soluzione a buona parte dei nostri problemi.
    Volevo infine conoscere la Vostra opinione su Cristante: per me ieri non brillante ed incapace di cambio di passo.
    Continuo a preferire Barella.
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    Gabriele15 aprile 2018 14:53

    Anche io preferirei Barella, che può fare davvero tante cose. Trequartista, mezzala e forse anche nei due davanti la difesa. Soprattutto ha gol e cambio di passo. Purtroppo non ha dalla sua l'altezza, cosa che ha invece Cristante.

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    Amstaf15 aprile 2018 14:58

    Barella deve limitare o limare il carattere, troppo irruento. 10 ammonizioni...immagina con l'Inter...
    Anche ieri, da diffidato, ammonizione al 90' per andare stupidamente a "begare" con l'avversario.
    E' un limite se non cambia.
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    Francesco Buono15 aprile 2018 16:06

    Ancora un’osservazione farei sulla partita di ieri. A me Rafa non è piaciuto affatto: troppi i palloni persi sotto pressione. Soprattutto dopo tre mesi di allenamenti da noi vedo che dopo un’ora Spalletti lo sostituisce. La cosa francamente non mi convince: le qualità tecniche ci sono ma vale davvero spendere per lui una barca di milioni?
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    Francesco Buono15 aprile 2018 16:07

    Penso invece che proprio a cc abbiamo bisogno di certezze e non di avventure.
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    Francesco Buono15 aprile 2018 16:24

    Mentre guardo Milan Napoli balza all’occhio il lavoro di quantità e di qualità che fanno i loro esterni bassi. Non sono mostri di bravura ma interpretano il ruolo con padronanza e mestiere difendendo e sovrapponendosi.
    Mi chiedo allora cosa abbia visto in Santon l’ottimo Spalletti in allenamento per riproporlo in una partita come quella di ieri che per noi era una sorta di dentro o fuori?
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  2. Vedo che gol facili vengono sbagliati da tutti, mica solo i nostri.
    Qualcuno ieri avrebbe voluto dare Perisic+candreva per gomez (spero fosse un'iperbole, diversamente a mio giudizio sarebbe una sciocchezza...)dimenticando la clamorosa occasione fallita (per fortuna nostra)da Gomez.
    Ci ricordiamo solo gli errori dei nostri...

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    1. Ma i gol sbagliati non erano "merito per aver eluso le marcature"?

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    2. O merito o demerito per tutti. Oggi Milik fa un grande movimento ma NON segna. Gli diamo 1? Era anche fresco...

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    3. Per non parlare di Spurs-City...

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    4. Milik secondo me non segna perché il controllo non è perfetto. Gli rimane alla destra del piede mancino, non potendo fare altro che quello che ha fatto.

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    5. C è differenza tra metterla all'angolo e avere un portiere che compie un miracolo, con buttarla fuori a porta vuota...

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    6. Mi dispiace ma no, è come per il rigore, io sono della scuola che il rigore tirato bene non si para MAI; un tiro da 4,52 metri, a porta aperta, senza pressione fisica o segni o sbagli. Sbagli di poco, di molto ma sbagli.
      Anche se Sirigu non da il "colpo di reni" Icardi segna, ma quella è una occasione "normale", la parata di Sirigu non rappresenta un errore di Icardi, la conclusione di Icardi non è una "prodezza" ma una buona/ottima conclusione. Tra l'ultima sbagliata nel derby, quella in allungamento, e quella di Milik è un errore più netto quello di Milik, non scherziamo...

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    7. Tra la prima sbagliata di icardi e quella di milik odierna è 1000 volte piu grave quella di icardi.

      Milik oggi è evidente abbia sbagliato. Ma non ha tirato male, l ha messa nell angolo dove però il portiere aveva previsto in anticipo tirasse.

      Due rigori tirati allo stesso modo possono essere gol o meno a seconda di dove il portiere si butta.

      Icardi con il torino aveva fatto una buona conclusione su cui é stato bravo il portiere.

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    8. Se il portiere si muove in anticipo può parare anche un rigore all incrocio

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  3. Secondo me i gol sbagliati d uno che in un campionato cento 3 volte la porta sono un demerito. I gol sbagliati da uno che la mette dentro 25 volte vuol dire che statisticamente ci stanno e che lui davanti alla porta ci è arrivato almeno una trentina di volte

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    1. Esatto. Altrimenti la riserva che gioca una partita, fa un tiro ed un gol, col 100% si mangia CR7...
      Io leggo con interesse i numeri, anche quelli esasperati (vedi ADV), ma non dicono tutto, anzi...

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  4. Per concludere: Fabio anche io parlavo in generale, anche se non capisco che differenza faccia. Come dici tu giustamente senza controprova non può mai esserci certezza di un errore. Solo che c'è chi lo presume e chi no, perché non gli interessa tanto parlare di errori e responsabilità. Come dicevo è una questione di approccio...

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  5. Forse è già stato fatto ma segnalo l'esordio di Zinho con lo Standard Liegi, che ha raccolto enormi consensi.
    Ho tradotto con Google Translate l'articolo di un giornale sportivo che si sofferma sulla prestazione impressionante di Vanheusden:

    "Da un noioso Standard-La Gent, un uomo o piuttosto un giovane uomo si distingue. Il suo nome: Zinho Vanheusden.
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    Sollevato quest'inverno dall'Inter a Standard, club dove è stato allenato, Zinho Vanheusden ha fatto il suo debutto sabato sera nel piatto di Liegi e ha dimostrato di aver semplicemente avuto la classe.

    Zinho Vanheusden ha scelto Standard per tornare in pista prima di prendere in considerazione un ritorno in Italia. Ci dovrebbe essere un'altra stagione in Sclessin.

    In assenza di Christian Luyindama sospeso e Koutroubis malato, Ricardo Sá Pinto ha preso l'estremità anteriore allineando Zinho fianco Laifis al centro della difesa standard affrontare la bufali.

    "Mi sentivo molto bene sul campo", ha risposto il difensore al microfono della Lega Pro. "All'inizio ero stanco perché non avevo giocato per 6 mesi, avevo giocato solo 45 minuti lo scorso lunedì ma l'allenatore e il team mi hanno aiutato, il pubblico era fantastico, lo sapevo è stato il caso, ma quando siamo a terra è grandioso. "

    Il ragazzo di 18 anni ha semplicemente abbagliato tutti gli osservatori di Standard. Zinho Vanheusden ha dimostrato di avere già un grande talento, vale a dire il carisma, la tecnica audace e acuta, il posizionamento impeccabile, il recupero senza sprechi, l'impressionante presenza fisica o il eleganza. A volte è anche stato furbo.

    Fisicamente e mentalmente, questo ragazzo ha un enorme potenziale.

    Non c'è da meravigliarsi che lo chiamino "piccolo Bonucci" in Italia. Il suo idolo è comunque ... lo spagnolo Sergio Ramos del Real Madrid. Gli piacerebbe assomigliare a lui.

    Sabato, contro i Ghentois che avevano appena battuto Anderlecht e Brugge FC, Vanheusden non ha affatto lasciato destabilizzare. Sembrava che fosse nella squadra da anni. Ha tenuto i 90 minuti senza vacillare.

    È semplice, nel suo modo di suonare, abbiamo pensato di rivedere Vincent Kompany al suo debutto ad Anderlecht (era nel 2003 e aveva solo 17 anni).

    Ovunque andasse, da giovane alla Standard, con Espoirs di Johan Walem e ovviamente all'Inter, ha impressionato tutti i suoi allenatori con il suo talento e il suo senso del gioco.

    Mercoledì, Luyindama è ancora sospeso, Zinho dovrebbe con ogni probabilità disputare il primo clasico della sua carriera. Siamo sinceramente impazienti di vederlo al lavoro in questo tipo di match in cui la pressione sarà ancora un po 'più grande di quella di Ghent.

    Comunque sia, a questo Vanheusden viene promesso un futuro luminoso. Questa è anche una grande notizia per la nostra squadra nazionale, dove stiamo già pensando alla successione di Vince The Prince. Zinho Vanheusden ha ovviamente la build per diventare, in pochi anni, un futuro boss nella retroguardia dei Diavoli.

    Ma ovviamente non bruciare i passaggi. Lascia che cresca al suo ritmo ... anche se questo ritmo potrebbe essere quello di una F1."

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  6. Il tanto vituperato borja ieri è stato il giocatore ad aver corso piu di tutti ieri...
    Ha perso 3 palloni (gagliardini 7 se non erro)...
    Non ha più grande intensità ma non facciamolo diventare pessimo piu di quanto in realtà sia.
    Mi piacerebbe vederlo con brozovic al duo fianco.

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    1. Borja ieri sembrava un ex calciatore in mezzo a calciatori in attività, non scherziamo.
      Mi ha impressionato in negativo la poca reattività nelle gambe quando la palla la aveva lui.. si vede che in questo momento non è in grado di stare in campo se non per gestire il pallone a ritmi bassi.
      A inizio stagione era un po più pimpante, però ad oggi secondo me non è proponibile dall'inizio di una partita.

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    2. L ho scritto anche io, zero intensità... però ieri ho sentitp trpppe critiche. Piu che altro non da mai quel qualcosa in piu di un gioco geometrico a pochi metri. Prima lo vedevo piu sicuro anche dei suoi mezzi.

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  7. Sempre secondo me sul cambio del nome del blog, ventilato da Daniele, si può fare qualunque cosa. E' l'ultimo dei miei pensieri.
    invece sul discorso di fabio (abbiamo interpretato male il suo pensiero che non era rivolto a questa partita?) sostengo che il mio punto di vista per cui l'errore non lo decreta la prestazione, ma l'interpretazione della prestazione, non solo non riguarda la partita di ieri, ma riguarda il mio approccio con la realtà complessiva: non esiste il vero, ma le interpretazioni del vero. E io mi fido di più delle interpretazioni dei professionisti che delle mie. Liberi tutti di fare il contrario, ma io di dire il mio parere.

    Poi sul fatto che Spalletti abbia criticato la prestazione sono d'accordo con lui, nello specifico (ma quasi sempre): chiaro che abbiamo sbagliato troppo nelle ripartenze e troppo in fase conclusiva.
    Quello che non dice il campo ma solo il nostro punto di vista ideologico è se con Karamoh al posto di Santon avremmo vinto o perso.
    Mi pare che a Genova, per esempio abbiamo perso con karamoh e senza Santon.
    Forse i problemi sono altri

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  8. In maniera dittatoriale mi oppongo al cambio di nome del blog. :)))

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  9. Marotta auspica una uniformità del sistema arbitrale in tutta Europa; vorrebbe estendere il sistema juventus anche fuori confine...
    #insensibili

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  10. Maertens non è certo un giocatore statico, solo finalizzatore.
    Ma da quando segna poco, molto meno, il napoli arranca (rispetto a prima...).
    Il gol, in questo gioco, parrebbe IMPORTANTE...

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    1. Il napoli arranca da quando mertens non riesce piu a saltare l'uomo....piu che a segnare...
      Non è piu in condizione per quello segna meno ed è meno incisivo.

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    2. Il Napoli fa entrare Milik noi il mitico Eder.
      Eppure fatica...

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  11. Nessuno mette in dubbio l'importanza del gol. Io metto in dubbio l'importanza del gol di un'attaccante. Non è tutto.

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    1. Con un altro centravanti Candreva segnerebbe come ha sempre fatto, poco (il suo record senza rigori, in A, è 7). Perisic idem, la doppia cifra è un (quasi) miraggio.
      Valero? Gaglia? Cristante viene schifato...
      Togliere uno che segna per un altro che segna la metà non da garanzie...perché non avremmo non dico un Messi o un CR7 (bravi tutti così) ma neanche un Muller.
      A noi al posto di Icardi servirebbe uno più bravo a giocare con i compagni ma che segni (quasi) quanto lui...oppure rifare la squadra. Cosa non semplice e senza certezze.

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  12. Ultimi mondiali:
    Germania campione. Attaccante della germania, klose, 1 gol.
    Miglior marcatore la seconda punta/trequartista Muller.

    Argentina 2a classificata, miglior marcatore messi, higuain 1 gol.

    Real campione d'europa, benzema crea spazi per ronaldo, miglior marcatore della competizione.

    Nazionale campione d'europa, Portogallo famosa per giocare senza prime punte di valore...

    Per me il concetto di mero finalizzatore nr 9 nel calcio moderno è totalmente superato. A mio avviso icardi rimane un giocatore ormai anacronistico se non cambia modo di goocare e di aiutare la squadra.

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    1. Cioé il primo goleador dell'Argentina non sarebbe, sempre e comunque, Messi?
      Dai Fabio, hai argomenti più solidi...
      Muller è una punta, anche nel Bayern. Molto più di Perisic o Candreva, come ruolo, molto più di Eder come bravura.
      A proposito, CR7 è il vero centravanti del Real, non benzema.
      Inoltre parliamo di fuoriclasse, cosa che Icardi non è (Messi e CR7).
      Con Messi segnò poco anche Ibra...

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    2. Con Zidane si gioca 4312 e Ronaldo è una vera punta.

      Io sono d'accordo con quello che dici. Ma dire che è cambiato il calcio non significa che è cambiata solo l'idea della prima punta. È legata alla squadra. Noi abbiamo lacune che sono colmate dal finalizzatore. Quando avremo Milinkovic e Luis Alberto andrà bene Immobile che infatti segna quanto Icardi avendo molte più possibilità. Quando avremo Ilicic, Bernardeschi e Chiesa andrà bene Kalinic. Anche senza Icardi dovremo cambiare diverse cose e migliorare come squadra. Cioè me lo vedo Harry Kane spaziare per gli inserimenri di... Gaglia.

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    3. Sulla necessita di cambiare gli esterni penso siano d accordo il 100% degli interisti... non è quello il problema. È cqpire se icardi é da cambiare, e con lui fare cassa. Da questa scelta derivano le nostre sfortune o fortune nel prossimo anno.

      P.s. l'argentina che i campioni li ha...icardi preferisce non metterlo e convoca un 20 enne...

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    4. Alla fine staranno a casa entrambi. Io sono d'accordo con sampaoli se ha scelto di NON portare Icardi non lo convoco nei 35, meglio un ragazzo.
      Dopo il mondiale vedremo.

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  13. Emiliano non hai risposto alla mia domanda di mercoledi sera. Ora che hai potuto osservarlo in italia non ritieni Douglas Costa uno dei 4-5 esterni piu forti al mondo? Io non cederei perisic e candreva per gomez ma spenderei una fortuna per il ladrone. Si facevano discorsi per Di Maria ma d.costa, a mio parere piu forte, a 40 milioni sarebbe oro colato. A noi sarebbe assolutamente fondamentale un giocatore cosi, imprendibile

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    1. Avercela "una fortuna"...
      A 40 la juve non te lo darebbe mai, a 40 fatichi a prendere Chiesa, che, oggi, ha fatto una bella partita. Anche Verdi, al di là del gol (portiere colpevole...), ma per me Chiesa è meglio (ma Verdi segna di più e calcia da fermo bene...).

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    2. Su d.costa non avevo dubbi da luglio. Uno dei migliori dribblatori in europa

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    3. Amstaf sono d'accordo che verdi calcia bene da fermo ma é un giocatore finito. Penso che chiesa in 2-3 anni segnera di piu. Vorrei piu chiesa pure io...l'ideale sarebbe trovare un novello d.costa...certo Fabio lo ricordo bene

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    4. Sergio ciao, scusami tanto, non avevo letto la tua domanda, ti chiedo scusa. Ha fatto un goal col Benevento bellissimo, non se ne vedono molti così nel nostro campionato. A parte questo lo considero sicuramente bravo, però sono sincero, penso che in quel ruolo vorrei uno con qualche goal in più nel suo arco... Ma lo volevo anche in estate, era quello che speravo avremmo preso e per questo sia lui che Di Maria non li consideravo tra i miei favoriti. Comunque abbiamo poi visto che nessuno dei due sarebbe stato prendibile...

      Continuo a pensare però che cambierei Perisic con pochi. Ha fatto una stagione comunque straordinaria. Se avessimo avuto dei cambi e modo per gestirlo in maniera migliore, non avremmo visto anche questi cali vistosi, per me è un grande giocatore.

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    5. Sergio ma tu non eri quello del Schick prossimo pallone d'oro e Pjaca il nuovo Zidane? giusto per rimanere nell'ultimo anno.

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    6. Matteo li prenderei entrambi anche ora a occhi chiusi

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  14. Cambiare gli esterni alti per noi è una priorità. Servono uomini che diano imprevedibilità al gioco e che segnino una decina di reti a campionato.
    Ma quanto costano elementi di questo profilo? C’è li possiamo permettere?
    Per me avendo preso Lautaro bisognerà giocare con un 4-3-1-2 . Icardi + Lautaro con Barella mezzala chiuderebbe il cerchio.

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  15. Under 15: Inter Bologna 4-0 (Pezzini, Magazzù 2, Peschetola)
    Bella partita abbastanza intensa, più di quanto dica il risultato.

    Ormai tutte le squadre sono messe bene in campo, si preoccupano di giocare la palla hanno schemi e comportamenti analoghi, per cui alla fine decide la presenza di qualche uomo di maggior qualità.

    L’Inter ha una difesa di ferro, oggi ha scelto inizialmente un centrocampo di qualità e davanti ha giocatori più insidiosi rispetto al Bologna.

    Promossi nell’under 16 il portiere Gerardi e il terzino Zanotti, lo schieramento è una sorta di 433 a geometrie variabili, con
    Magri tra i pali;
    Chierichetti Uccellini Cepele e Peruchetti L. a comporre la linea difensiva
    Radaelli De Milato e Ballabio in mezzo
    Gnonto Magazzù e Pezzini davanti.

    Una bellissima azione di Gnonto, mette Pezzini nella condizione di realizzare il gol del vantaggio.
    Poi la doppietta di Magazzù, su azioni personali importanti concluse con tiri imprendibili.
    Lo stesso Magazzù coglie in pieno la traversa, prima di farsi ammonire (è in diffida) per un fallo inutile a centrocampo. Nel finale gran gol di Peschetola che finalizza al meglio una bella azione corale.

    La partita è rimasta abbastanza in equilibrio fino a metà ripresa, ma la nostra difesa, molto agguerrita, non ha concesso quasi nulla

    Valutazione dei singoli:

    Magri: portiere dal grande fisico, alto ma anche robusto e potente, non ricordo sue parate di particolare difficoltà, ma qualche uscita alta importante si.

    Chierichetti: sicuro in marcatura, si spinge in avanti solo a ragion veduta, in occasioni non frequenti
    Uccellini: si capisce perché è un nazionale, praticamente insuperabile
    Cepele: mi piace sempre di più. Bravo nella marcatura, forte di testa, capace anche di riavviare l’azione

    Radaelli: Prezioso. Con due compagni di reparto ottimi tecnicamente ma non eccelsi sul pianno della potenza, lui si assume il doppio compito di interdire e ripartire soprattutto in fascia. Prova positiva

    De Milato: Pippo gioca un grande primo tempo da regista tecnico, ispirato, mobile. Cala leggermente alla distanza

    Ballabio: il capitano è rientrato non da molto dopo l’infortunio subito in nazionale e non sembra al top della condizione. L’abilità con i piedi resta, ma le giocate importanti non sono numerose.

    Gnonto: fenomeno, imprendibile, fa impazzire la difesa petroniana e si inventa da solo il gol che indirizza la partita. Nella circostanza è fantastica la scelta di tempo ritardata che consente a Pezzini di smarcarsi dal difensore, prima di venir servito di precisione

    Magazzù: oggi è lui il match winner assecondato benissimo da Gnontò. Quando viene innescato a dovere risulta davvero incontenibile

    Pezzini: puntuale all’appuntamento con l’assist di Gnonto, quando si accentra deve fare i conti con un marcatore molto forte e veloce che gli impedisce diverse ripartenze. Prova comunque positiva.

    Positiva anche la prova dei subentrati con note di merito particolari per Peschetola, non solo per il bel gol realizzato


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  16. Under 16: Inter Bologna 2-1 (Buba, Bonfanti)

    Partita incredibile, che poteva terminare con molti gol e probabilmente a vantaggio dei bolognesi che hanno sbagliato l’inimmaginabile, a stretto contatto con il nostro portiere e qualche volta dopo averlo superato.

    Loro hanno diversi giocatori buoni, noi probabilmente un organico superiore per tecnica e corsa.

    Probabilmente al completo dall’inizio non ci sarebbe stata partita ma, a parte i numerosi 2002 aggregati agli U17 e qualche infortunato, il turn over attuato da mister Bonacina è sembrato veramente eccessivo.

    La partita non rivestiva interesse di classifica e probabilmente la scelta è stata quella di far giocare chi ha avuto meno occasioni, ma soprattutto di verificare come questi ragazzi potessero reagire alle difficoltà, in vista di una loro valutazione di prospettiva.

    Sempre dal di fuori c’è da dire però che questa decisione ha finito per penalizzare un po’ i nuovi inserimenti. Un conto è infatti mettere qualche innesto in un meccanismo perfetto che funziona bene; altra cosa è stravolgere una squadra.

    Nel nostro caso avevamo in campo un portiere e un terzino destro dei 2003.
    In difesa mancavano Emeric Sottini e Alcides;

    Boscolo Chio giocava da ala destra(?), al posto di Barazzetta e Sangalli sedeva in panca.
    Il centrocampo era così formato da Wieser Mirarchi e Petito: uno schieramento del tutto inedito e per un verso o per l’altro un po’…azzardato.

    Davanti assenti Cancello, Verzeni e in panchina Barazzetta Oristanio e Bonfanti, accanto a Buba ha giocato Goffi.

    Individualmente alcuni di questi hanno fatto bene (Zanotti e Goffi, per esempio): ma è chiaro che con un impianto più solido e collaudato anche questi giocatori avrebbero reso ancora di più.

    Il punto debole è stato il reparto centrale di difesa, con Feltrin autore di alcuni interventi davvero da cardiopalma, ma soprattutto il centrocampo nel quale Wieser è apparso troppo leggero, Petito troppo lento e macchinoso, Mirarchi poco portato alla fase difensiva.

    Ne è nata un partita nella quale noi andavamo a folate (le progressioni di Boscolo e Buba e il lavoro di fino di Goffi), loro, soprattutto dopo lo svantaggio hanno creato talmente tanto, senza raccogliere, che dopo il match, fossi stato il loro allenatore li avrei portati a Lourdes.

    I cambi del secondo tempo hanno un po’ migliorato la situazione, ma ormai correggere l’inerzia del match era difficile. Così dopo il pareggio nel finale erano loro a tentare il tutto per tutto vedendo che il successo era possibile.
    Così facendo naturalmente si sono esposti alle nostre ripartenze, anche perché nel frattempo erano entrati, tra gli altri Cortinovis Sangalli Barazzetta Oristanio e Bonfanti.

    Così, dopo qualche nostra bella combinazione sfumata per poco a un minuto dal termine una bella impostazione di Zanotti liberava sulla fascia Buba, la cui ripartenza era micidiale. Buba vedeva in mezzo Bonfanti e lo serviva. La rasoiata del bergamasco, appena da fuori area non concedeva scampo a Jaeger, il loro portiere.

    Vittoria rocambolesca e abbastanza imprevista, a quel punto, anche se i ragazzi hanno il merito di averci creduto fino all’ultimo.

    continua

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  17. Le prestazioni individuali

    Gerardi: il nostro portiere ha salvato di tutto, qualche volta con bravura, qualche altra con fortuna. Sul gol mi pare proprio che ormai non potesse farci nulla

    Zanotti: inizio così così poi cresce alla distanza. Bellissimo l’avvio dell’azione che si conclude col gol della vittoria

    Feltrin: giornata davvero infelice, con errori e svarioni ripetuti. Ha mezzi fisici importanti ed è in crescita rispetto alla prima stagione con noi, ma oggi, forse non solo per colpa sua, sembra aver compiuto un passo indietro
    Airoldi: anche lui non mi è sembrato sicurissimo, come in altre occasioni. Forse ha un po’ pagato la mancata copertura del centrocampo e la disorganizzazione di reparto
    Di Marco: lotta per tutta la partita e cerca pure di far salire la squadra. Prova di piena sufficienza

    Wieser: bravino ma leggero, può giocare in centrocampo solo con un paio di compagni forti nel contrasto e capaci di progressioni imperiose.
    Petito: si batte come può ma deve sveltire di molto l’azione, leggere le situazioni in anticipo e pesare di più nel duplice compito di contenimento e spinta
    Mirarchi: come Wieser non è un colosso, anche se un po’ più robusto. Dovrebbe fungere da collegamento tra centrocampo e attacco, ma nelle presenze precedenti aveva quasi sempre giocato da esterno. Mancano tempi di gioco e punti di riferimento che si acquisiscono solo giocando continuamente con i compagni di reparto

    Boscolo: incredibilmente schierato a destra e confermato in quel ruolo anche dopo l’ingresso di Barazzetta, dirottato centralmente, disputa un gran primo tempo correndo per quattro e con costrutto. Cala alla distanza

    Buba: qualità genio e sregolatezza. Da lui puoi aspettarti tutto, ma difficilmente la giocata più logica (anche se è nelle sue corde teoriche, come mostra l’assist per Bonfanti). Però è un pericolo costate, per tecnica e velocità. Il primo gol non lo segna in mischia, come dice il sito ufficiale, ma si invola splendidamente, raggiunge la linea di fondo, dribbla a rientrare e da posizione defilatissima alza la testa guarda in mezzo e come il portiere fa un passo in fuori per prevenire il passaggio al centro, lo infila di precisione.

    Goffi: finalmente in campo dal primo minuto avrebbe bisogno di continuità ma ha mostrato di essere sulla buona strada per ritrovare l’efficacia di qualche tempo fa. Irrobustito e quindi più dotato di autostima, prova giocate efficaci, anche di prima, che spesso gli riescono. Non sempre riceve da Buba a volte egoista la collaborazione che servirebbe. Però dimostra di non aver perso le sue qualità tecniche e di essere in ripresa sul piano atletico e della grinta.
    Molto buone le prestazioni dei subentrati, con particola riferimento a Sangalli, che ha messo ordine in mezzo, a bara, nell’insolito ruolo di centrocampista-trequartista, a Oristanio, sempre pericoloso con le sue percussioni e naturalmente all’implacabile bomber Bonfanti

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  18. Roma e Lazio stanno dando vita ad una gran partita. Due ottime squadre con individualità di rilievo.
    Non aver comprato Naiggolan è stato un affare: involuto ed inconcludente finora.

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  19. Intanto la Primavera della Cremonese ha vinto 3-0, con due gol di Tommy Spaviero

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  20. Vista la partita delle romane e il loro comportamento nelle coppe e considerato le nostre lacune di organico a me pare che stiamo facendo un mezzo miracolo a tenerci a contatto dopo 31 partite

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  21. Pienamente d’Accordo con Te Luciano. Le romane in questo momento ci sono superiori come gioco ed uomini.

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  22. So di tornare su un argomento trito e ritrito, ma continuo a trovare strano che un settore giovanile che stravince ogni anno, non riesca produrre un giocatore da utilizzare in situazioni emergenziale (come era il centrocampo di ieri).

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  23. Ovviamente Luciano mi piacerebbe molto se tu riesca a fare il punto sul match e sulla situazione complessiva in un post. Fammi sapere se riesci a scriverne. Sono molto contento per Spaviero comunque.

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  24. bellissimo il video dell'arbitro che fischia un rigore contro la viola e allora i tifosi fiorentini intonano il coro "oh...insensibile, insensibile, insensibile..."

    Tra un po' il post

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  25. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  26. Post inviato

    Ben venuta, Carla: forse il dato si spiega con il fatto che comincia ad affiorare un po' di stanchezza e soprattutto gli attaccanti perdono di lucidità.
    personalmente odio gli impegni della nazionale, soprattutto quelli amichevoli, che costringono le squadre a giocare diversi turni infra settimanali.
    Poi nelle fasi finali le piccole si difendono di più (se non giocano contro la juve, perché dopo tutto in quel caso non hanno un sacco di spazzatura al posto del cuore...), perché ogni punto può essere decisivo.

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  27. Vista la mail. Un’oretta e penso di farcela a pubblicarlo!

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  28. Online il post di Luciano sulla partita: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2018/04/il-bicchiere-mezzo-pieno-atalanta-inter.html

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