martedì 17 ottobre 2017

Diavolo ricacciato negli inferi, almeno per ora: Inter - Milan 3 - 2

Mauro Icardi. Autore di una tripletta nel derby è lui il principale protagonista di questa Inter che ricaccia il 'Diavolo' negli inferi e conquista una preziosa vittoria che ci conferma al secondo posto in classifica con 22 punti conquistati su 24 totali.

Proseguendo nella metafora, si può affermare che noi invece proviamo a scalare la montagna del purgatorio, nella speranza di raggiungere il paradiso terrestre.

Sul risultato di 2-2 ho confessato a mio figlio che in quel momento avrei firmato per conservare il pareggio.

Questo per dire che abbiamo vinto dopo aver subito le pene dell'inferno, per restare in metafora.

C'è tanto oro in questa prestazione, in questa vittoria.

Tanti motivi per aver fiducia nel futuro, per continuare a sperare.

Ma tutte le ansie, quasi tutti i motivi di apprensione che si potevano nutrire prima, sono rimasti.

Solo attenuati da una situazione di classifica che ci sorride in modo imprevedibile.

Prima di entrare nel dettaglio provo a riassumere le conferme che la partita ci ha regalato, sia in senso positivo sia in termini di preoccupazione.

Partiamo dagli elementi positivi:

  1. C'è, sicuramente, una grande coesione di squadra, una forte unità di intenti. Tutti sono disposti a sacrificarsi per gli interessi generali.
  2. Nessuno, come ha scritto Emiliano, è disposto a mollare.

Questo è abbastanza normale quando i risultati ti sorridono, quando gli obiettivi sembrano realizzabili, appunto con il contributo di tutti.

Bisognerà vedere quando interverranno le prime situazioni negative.

Negli anni questa squadra ha mostrato di non saper fronteggiare le incrinature determinate dai momenti di sofferenza.

Allora si vedrà se la mano del mister è capace di condurre vittoriosamente il gruppo attraverso le difficoltà che inevitabilmente si presenteranno.

Perché il gruppo base non è cambiato in modo risolutivo: tra i giocatori in campo ieri inizialmente solo Skriniar e due centrocampisti costituiscono una novità rispetto alla scorsa stagione

Il secondo elemento positivo è la conferma che disponiamo di un mister di alto livello, capace di leggere la partita e di affrontare, a livello tattico e di sprone psicologico le situazioni che rischiano di travolgerci.

Il terzo elemento positivo è costituito dalla conferma di avere alcuni giocatori di assoluto livello: non solo Handa, Skriniar e Perisic, ma anche Candreva e Icardi.

Si, anche loro due.

Anzi io mi auguro che ora vengano presi di mira dal tifo più implacabile un paio di altri nostri uomini, in modo che, quasi a smentire gli insofferenti, anche questi esplodano.

La partita infatti, senza nulla togliere agli altri, l'ha vinta il trio d'attacco, con alcune prodezze individuali straordinarie, indispensabili per dare risalto determinante al sacrificio e all'organizzazione generale.

Ognuno dei nostri uomini offensivi ha dei limiti, che rimangono, nonostante la grande prestazione, ma hanno anche straordinarie qualità (si, anche Candreva).

Ci saranno partite in cui malediremo i cross sbagliati di Antonio e il suo gioco monocorde, le 'assenze' di Maurito, la mancanza di giocate decisive di Perisic, non c'è dubbio.

Ma in quei momenti speriamo che la memoria aiuti il buon senso  e che ci ritornino in mente gli assist determinanti degli esterni (e magari qualche loro gol) le prodezze in fase risolutiva di Maurito, il lavoro e il sacrificio di tutti e tre.

In fondo non può essere un caso se la squadra, pur confermando alcuni limiti strutturali, ha portato a casa 22 punti su 24 e, per esempio, ha segnato 9 reti in tre partite contro Viola, Roma e Milan.

Non ha segnato molto l'Inter, è ultima nella graduatoria specifica tra le prime squadre: ma le difficoltà sono venute esclusivamente contro le compagini che si difendono, che chiudono gli spazi.

Nel secondo tempo di ieri il Milan ci ha attaccati giocando sul ritmo.

Abbiamo sofferto molto dietro, ma, pur avendo diversi uomini non più in grado di fare con efficacia le due fasi, abbiamo anche segnato due gol e ne abbiamo falliti di poco almeno un altro paio.

Due aspetti negativi sembrano invece trovare conferma dalla prestazione nel derby: l'incapacità di molti nostri uomini di reggere 90' sullo stesso livello di rendimento (o almeno senza sbalzi importanti) e la sofferenza che il gruppo prova quando gli avversari si esprimono con ritmo e velocità.

Quest'ultimo elemento ci deve far temere in modo particolare la trasferta di Napoli, contro la squadra che in questo  momento esprime il gioco più travolgente dell'intero panorama nazionale.

Reggere l'urto delle loro manovre offensive micidiali e insistenti sarà difficilissimo ma la speranza è che i nostri attaccanti (se avremo la forza di innescarli) approfittino degli spazi che potrebbero aprirsi, come è capitato sino ad ora con squadre che hanno 'giocato' la partita, sia pure con qualità inferiori ai partenopei.

Le ultime considerazioni rimandano ad alcune previsioni che sembrano trovare conferma: costruire una grande squadra, partendo da posizioni di mediocrità è un compito che richiede tempo.

Inevitabilmente la rosa attuale ha dei problemi di qualità in alcuni elementi, di assortimento e anche di numero.

Ieri nel secondo tempo, mentre il Milan ci impensieriva seriamente, non avevamo alternative credibili per sostituire uomini o cambiare modulo di gioco.

Sfinito, Borja è stato sostituito da una punta, per quanto generosa nei rientri.

Ma Eder non è e non può essere uomo di raccordo.

Gli altri due cambi hanno interessato Cancelo, un esordiente nel campionato italiano, tra l'altro reduce da un lungo infortunio, e il redivivo Santon.

Avevamo tre centrocampisti, tutti e tre in campo dall'inizio pur sapendo che non avrebbero potuto reggere il ritmo intenso per 95'.

Ma non c'era altro.

E adesso si presenta una fase con 3 partite alla settimana.

Con il recupero di Santon, se saprà esprimersi a buoni livelli, potremmo avere meno problemi sugli esterni bassi (non considero Cancelo che anche ieri ha dimostrato di avere caratteristiche più offensive).

Tra i centrali bisogna sperare che il Rano, se chiamato in causa fornisca prestazioni all'altezza.

In mezzo come detto siamo contati e davanti ancora di più: le alternative sono costituite dallo stesso Cancelo, da Karamoh e da Pinamonti.

Tutta gente di prospettiva, probabilmente, ma al momento lontana dai livelli garantiti dai titolari.

Poi c'è la questione dei limiti insiti negli stessi giocatori del gruppo base.

Ieri è stata per l'ennesima volta confermata la difficoltà di Naga nella fase difensiva, quando viene attaccato da un esterno rapido e abile nel dribbling.

Si è vista la difficoltà di un Miranda, giocatore eccezionale per molti aspetti, ma fisicamente in calo.

Si è visto che gli uomini di centrocampo hanno le qualità per imporsi o far bene quando il ritmo del match è compassato (primo tempo), salvo andare in affanno quando la fatica comincia a farsi sentire, mentre ritmo e intensità crescono.

E attenzione, perché il ritardo nella copertura di uno solo, a questi livelli, fa saltare gli equilibri della squadra ed espone anche gli altri compagni a errori  e indecisioni.

Davanti poi, oltre al sostituto di Maurito manca anche un esterno dallo scatto fulmineo e dal dribbling stordente. Questo in attesa della maturazione del Pina e di Karamoh.

I problemi ci sono ed è giusto ricordarli per non lasciarsi travolgere da un'euforia ingiustificata.

Ancora più giusto e legittimo però è nutrire fiducia nel gruppo, nel lavoro di Spalletti, nelle prospettive positive che i risultati importanti finora conseguiti sembrano alimentare.

LO SVOLGIMENTO DEL MATCH

La lettura del primo tempo trova quasi tutti concordi, critici e tifosi.

C'è stata una prevalenza dell'Inter, non  netta, ma abbastanza evidente, sia nella conduzione del gioco sia soprattutto nelle occasioni create.

Al 13' la traversa di Candreva su assist di Borja, al 23 il colpo di testa di Miranda da posizione favorevole, uscito di poco al 27' il grande primo gol di Maurito, su assist perfetto di Candreva

Il Milan si fa vivo seriamente in zona gol solo al 44' quando Borini si beve facilmente Naga e solo un grande Handa gli nega la soddisfazione del gol.

Questo episodio, come vedremo, avrebbe forse potuto segnare un campanello d'allarme.

Ma soffermiamoci ancora sul primo tempo: il ritmo non è stato eccelso, il Milan, temendo soprattutto Icardi e Perisic, teneva Borini arretrato a raddoppiare sul croato.

Gli mancava la spinta sulla destra e infatti in questa fase Naga non ha demeritato.

In mezzo Biglia non è mai stato un fulmine, né un grande incontrista: finché ne ha avuta, Borja ha avuto il sopravvento.

L'organizzazione di squadra dei nostri ha frenato Kessié.

Il milanista è stato in seguito sostituito, ma a mio parere non tanto per demerito: più per ragioni tattiche (cercare una maggior spinta offensiva passando al 343 o comunque schierando due punte  e due esterni offensivi, oltre a Rodriguez).

Chiaro che per recuperare non poteva togliere uno qualitativo come Bonaventura o l'equilibratore Biglia.

L'accelerazione del ritmo, la presenza di due punte centrali e soprattutto la riproposizione di Borini come giocatore offensivo hanno creato problemi al nostro assetto tattico e difficoltà per i giocatori che, senza essere fulmini di guerra, nel primo tempo avevano gestito la partita con il collettivo (ho ancora negli occhi un'accelerazione di Kessié che ha preso almeno 5 metri a Gaglia nei primi dieci, per poi venir stoppato dal sistema difensivo interista. Inoltre alcune loro aggressioni sul portatore di palla, Miranda ma anche Vecino e lo stesso Gaglia, hanno creato pericoli poi non concretizzatisi – sempre per la nostra organizzazione e per la freschezza dei rientri – ma preoccupanti).

Nel secondo tempo loro attaccavano più numerosi e pressavano alti, alcuni dei nostri (Borja in primis) non avevano più la mobilità della prima fase e i tempi di recupero immediato necessari.

I cambi di gioco repentini (soprattuto da sinistra a destra, sfruttando la superiorità di Borini su Naga nell'uno contro uno) e i ritardi nei movimenti di altri creavano situazioni di vantaggio per i milanisti.

In undici minuti, fino al 56', ho contato: il palo di Silva, la parata di Handa su Suso, la nuova parata di Handa su Borini, il tiro di Cutrone sull'esterno della rete, da buona posizione (in questo caso mi è parso che avesse preso il tempo a Skriniar).

Poi il gol di Suso.

Amstaf nota con acume che dopo il pareggio la situazione si è riequilibrata, ma anche che in ogni caso in questa fase il gol è stato il premio meritato ma 'giusto' per la loro superiorità: una pressione insistita che ha portato al gol. Fosse giunto prima forse l'equilibrio si sarebbe trovato prima.

Dieci minuti di predomino hanno fruttato un gol.

Non si fa la storia di un match con i se ed i ma, eppure c'è da dire che se André Silva avesse segnato, alla prima occasione, forse la loro spinta avrebbe avuto più tempo per consolidarsi.

In ogni caso è fondamentale la risposta data da Spalletti, che da un lato ha spronato la squadra a reagire e a dare tutto, dall'altro ha ripetutamente chiamato gli esterni alti e segnatamente Perisic ad agire non come esterno del 4231, ma, insieme a Candreva; come esterno di un 4-4-1-1.

Cioè da centrocampista.

Perisic aveva la forza per lavorare nel nuovo ruolo, quando Candreva è andato in affanno, Spalletti non ha esitato a sostituirlo, rischiando tantissimo con un giocatore nuovo per il  nostro campionato, al rientro dopo un lungo infortunio e notoriamente poco propenso a svolgere con attenzione la fase difensiva.

Sono sincero, da fifone quale sono in queste situazioni, anziché Cancelo, se avessi avuto dagli allenamenti indicazioni confortanti, avrei messo Santon.

Fatto sta che la spinta del Milan si è allentata, noi avevamo una disposizione più efficace, le squadre si sono allungate nel tentativo di raggiungere il risultato pieno e la nuova situazione ci ha favoriti in modo (almeno... a posteriori) abbastanza logico.

Dopo il pareggio abbiamo avuto l'occasione importante di Vecino che ha calciato fuori di poco, la parata di Handa su Bonaventura, il secondo straordinario gol di Icardi e la  conclusione un po' fortuita, per il secondo provvisorio pareggio.

Ma noi avevamo qualcosa in più e l'azione che ha portato al tiro di Eder ribattuto in angolo ha mostrato che in campo aperto abbiamo qualcosa di più del Milan.

Il rigore, sul corner successivo ha chiuso la gara.

Si è parlato di grande spettacolo e sul piano emotivo credo che da tempo non si vivessero situazioni così emozionanti.

Poi si deve pure ricordare  che dei 5 gol visti  i loro due sono stati favoriti da nostri errori marchiani, come del resto il secondo e il terzo nostri.

Se ne deduce che la vittoria per quanto visto nel match è meritata: il risultato 'giusto' sarebbe stato 1-0 per noi che abbiamo avuto un allenatore migliore (e quindi un'organizzazione eccellente tenendo conto delle qualità  e dei limiti degli uomini) ma soprattutto, e qui forse molti non saranno d'accordo, un pochino di classe in più.

In questo caso per classe intendo la capacità di due tre uomini di essere determinanti nelle partite che contano.

Le giocate strabilianti di Candreva e Perisic per Icardi e le realizzazioni altrettanto strabilianti di Maurito giustificano abbondantemente la nostra vittoria, la determinano e la spiegano.

In situazioni diverse gli stessi giocatori potranno rivelare i loro limiti, ma ieri hanno deciso la partita con le loro prodezze.

Vero che Biglia si è fatto sottrarre la palla da Icardi all'inizio dell'azione (ma quando mai avevamo visto Maurito in pressing quasi a metà campo avviare l'azione e poi presentarsi a concluderla?), ma da qual momento al gol ci sono state autentiche prodezze che spiegano la realizzazione più dell'errore rossonero.

Stessa cosa sul primo gol: forse ci può essere stato un errore di piazzamento dei due difensori centrali, ma senza lo straordinario assist di Antonio e lo straordinario movimento e l'altrettanto formidabile conclusione di Maurito, quel piccolo errore sarebbe caduto nel nulla, come è successo per molti errori dei nostri che avevano favorito i loro attaccanti.

I pochi dati che citerò mi sembra confermino questa lettura: loro hanno avuto più possesso palla (60 a 40); hanno tirato un pochino in più (16 a 14) ma quando passiamo ai dati sulle conclusioni 'in porta' torniamo in vantaggio noi (9 a 8).

Le occasioni da gol sono state in equilibrio ma il numero degli assist è incredibilmente favorevole a noi (4 a 0).

Loro hanno perso molte più palle (47 a 30) e noi ne abbiamo recuperate di più (25 a 15).

L'Inter ha corso un po' più del Milan, ma la velocità media è stata equivalente.

Un breve cenno merita la questione dei falli e delle ammonizioni.

Loro avrebbero subito più falli (o meglio, ai nostri sono stati fischiati più falli), noi abbiamo subito ben 6 ammonizioni contro 2 solo dei rossoneri.

Questo la dice lunga sulla direzione di Tagliavento. Con la VAR è difficile 'sbagliare' su fuorigioco, sulla palla che sorpassa la linea di porta o meno, sui falli da rigore.

Si può incidere però sulla partita (e nel lungo periodo sul campionato) con altri strumenti tra i quali le ammonizioni.

Diciamo che almeno due in più per i milanisti e una in meno per noi sono apparse chiare.

Certo, volendo esagerare poteva anche comminare contro Vecino una doppia ammonizione, ma sarebbe stato clamoroso dopo la prima inventata.

In ogni caso rispetto a episodi del passato che tutti ricordiamo, la direzione di Tagliavento è stata accettabile.

LE PRESTAZIONI INDIVIDUALI

Handanovic: qualcuno gli attribuisce responsabilità su entrambi i gol. Per me non è così, o almeno le responsabilità non sono affatto nette. Sul primo gol l'errore dei nostri (Perisic-Gaglia) lo sorprende ed è decisivo. Poi non compie il miracolo di arrivarci. Sul secondo il miracolo lo fa, devia sul palo un tiro scoccato da due passi ma il pallone gli sbatte addosso e rimbalza oltre la linea. A parte questo compie alcune parate che a me sono sembrate importanti. E non solo a me, visto che le statistiche della Lega parlano di 3 parate decisive. 6.5

D'Ambrosio: dalla sua parte pochissimi pericoli e, soprattutto nel primo tempo, una discreta collaborazione in avanti. Sul secondo gol del Milan, per me è Cancelo a perdere la marcatura. Prestazione di sostanza arricchita dalla perla del rigore decisivo conquistato. 6.5

Skriniar: il solito baluardo quasi insormontabile. Perde un paio di duelli in tutta la partita, ma con la sua potenza è abile a rimediare. Come tutti può sbagliare qualcosa ogni tanto, ma a me dà una sicurezza che mi era ignota da anni. 6.5

Miranda: incomincia male e finisce in crescendo. Un paio di leggerezze iniziali mettono i brividi se proviamo a immaginare che invece di un attaccante milanista avessero favorito, per esempio Mertens. Un giocatore della sua esperienza (e classe) non può compiere certi errori in una partita che esige massima concentrazione. Poi in altre situazioni si è riscattato parzialmente: non ha colpa sui due gol rossoneri e ha sfiorato il gol di testa. 6-

Nagatomo: i pericoli maggiori, nel secondo tempo vengono dalla sua parte, con i cambi di gioco improvvisi che lo lasciano esposto all'uno contro uno con Borini. Soffre, ma le responsabilità non sono solo sue. Infatti quando viene protetto maggiormente i pericoli cessano. 6--

Vecino: protegge bene la difesa, almeno fino a quando i ritmi non sono troppo esasperati. Si prende un cartellino e rischia anche la seconda sanzione. In avanti sbaglia un gol possibile, ma nel finale ha ancora la forza di prodursi in qualche incursione importante. 6.5

Gagliardini: la sua prestazione suscita discussioni e valutazioni contrastanti. Per me non fa malissimo, ma a centrocampo o hai qualità (inventiva, capacità di percussione) o hai corsa e ritmo. Lui difetta un po' al momento in tutte queste caratteristiche. Si salva con la grinta, ma un centrocampista di una grande squadra deve dare qualcosa in più. 6--

Candreva: un palo, un assist straordinario, tante corse sulla fascia anche con un certa lucidità. Un lavoro enorme e di qualità fino a quando esce stremato. Qualcuno lo 'distruggerà' per un paio di cross sbagliati, ma se giocasse sempre così, soprattutto nelle partite chiave... 7+

Borja: da sette la prima mezz'ora, impreziosita dal passaggio a Candreva sul primo gol. La sua verve dinamica però dura troppo poco e la situazione preoccupa considerando che andremo a Napoli ancora con 3 soli centrocampisti. Finché ne ha si rende molto utile anche in fase difensiva. 6

Perisic: non sembra in grande giornata e per almeno mezz'ora lo si vede poco in avanti (anche perché, temendolo, Montella gli ha creato una gabbia con tre uomini, compreso Borini che così può spingere poco). Poi subisce i richiami di Spalletti che lo esorta a giocare da quarto centrocampista. Quando obbedisce, Borini viene frenato e lui partendo da dietro costruisce il miracolo del secondo gol. I campioni si vedono in queste occasioni. Da notare che se il primo gol è venuto non con un cross, ma con un assist di Candreva dalla tre quarti, il secondo è venuto con una classica azione di aggiramento: Ivan conquista il fondo e la dà indietro per Maurito. Il vantaggio di queste situazioni è nel fatto che l'attaccante riceve palla faccia alla porta, mente i difensori in recupero devono girarsi per allontanare. 6.5

Icardi: bastano i tre gol e la straordinaria qualità di due di questi per definire la sua prova. Ma in più lotta e si muove molto meglio che in passato. Giocasse sempre così sarebbe tra i primissimi al mondo. Le verifiche ulteriori sui suoi progressi si avranno contro le squadre piccole e chiuse, quando le marcature su di lui saranno multiple e i suggerimenti scarseggeranno. 9

Cancelo: una ventina di minuti insufficienti per una valutazione attendibile. Qualcosa di buono si è visto in fase di accelerazione offensiva, sembrano confermati i limiti che si temevano in fase di copertura. 6 di incoraggiamento

Eder e Santon: sv.

Spalletti: merita un voto alto per il lavoro fatto sino ad ora e per quello specifico di questo match. Ha centrocampisti che non sono mostri di potenza, ritmo e dinamismo e ne ha pochi. Eppure la squadra realizza  molti gol negli ultimi minuti. Segno che la preparazione in relazione alla materia prima è efficace, la lettura dei match altrettanto, la spinta psicologica al sacrificio che imprime ai suoi uomini, rilevante. Questa volta voglio sottolineare la lettura del match: la spinta del Milan all'inizio del secondo tempo si è esaurita anche per un naturale affaticamento, ma anche per le contropartite organizzative scelte dal mister, che si è coperto con un 4411  più solido e nello stesso tempo capace di offrire spazi per le ripartenze di Vecino, di Perisic, dello stesso Cancelo. 8

Luciano Da Vite

60 commenti:

  1. Molto gasato per la prossima partita col Napoli. Qualcosa dovremo cambiare tatticamente, se rimaniamo in inferiorità con vecino gagliardini ci entrano da tutte le parti secondo me. Potremmo vedere un 4-3-3 più classico con borja basso e gli altri due a uomo sulle loro mezze ali?
    Dipenderà forse anche da chi giocherà tra Jorginho e Diawara, perchè andare a prendere sistematicamente jorginho col trequartista potrebbe avere senso mentre Diawara non tanto.

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    1. A Roma Nainggolan per larghi tratti è stato a uomo su Jorginho e non è cambiato nulla. Tra i quattro giocatori della serie A che toccano più palloni c'è Borja Valero e poi tre del Napoli: Koulibaly sicuramente e altri due dovrebbero essere Ghoulam (che fa un po' quello che faceva Maicon da noi) e Hamsik. Non c'è Jorginho...

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    2. Già, in effetti loro risalgono quasi sempre il campo da sinistra, spesso con un filtrante di koulibaly per insigne che poi si appoggia a mertens ghoulam e hamsik per arrivare ai 25/30 metri. Proprio per questo mi chiedevo se avesse senso giocare col trequartista come abbiamo fatto finora oppure no. La palla loro la fanno passare dal centro solo per ripulirla in genere.
      Si potrebbe raddoppiare Insigne col vertice basso e provare intanto a fargli fare qualcos'altro, qualcosa che non fanno a memoria, e poi prenderli a uomo sulle mezze ali sperando di vincere almeno uno dei due duelli Vecino/zielinski e Hamsik/Gaglia.
      Alla fine comunque credo che la partita si deciderà sulla fascia opposta, dove loro andranno a chiudere spesso tagliando il campo dalle parti di Nagatomo/Callejon (!), e noi proveremo a sfruttare la gamba di Perisic su Hisaj.

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  2. Col Napoli ovviamente la vedo male.
    Personalmente sarà una partita che seguirò con molta tranquillità.

    Ai nostri centrocampisti manca il cambio di ritmo, strutturalmente. Gia un Kessie in rosa ci sarebbe stato bene.

    Gagliardini è elemento preziosissimo, che fa tanto lavoro di copertura e chiusura spazi, proprio perché gli altri hanno un passo monocorde.

    Mi piacerebbe vedere Candreva a trequarti.

    Il primo gol è di una perfezione rara. Mi ha ricordato il gol Bergomi-Serena dell'anno dei record.
    La coordinazione in entrambi i gol di Icardi è stupefacente (infatti, su di me ha fatto l'effetto di una droga ;) ).

    Il milan ha tanta qualità, ma non riescono a gestirla. E i continui attacchi nei nostri confronti sono un brutto segno, per loro.

    Interessantela relazione tra i buchi difensivi della juve senza Bonucci, e gli errori da dilettante di Bonucci senza la difesa della juve.

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  3. Veramente eccellente l'analisi della partita Luciano.

    Sull'ultimo commento di Carlo... la verità è che Bonucci è forte e un bravo difensore. Ma un giocatore va preso anche secondo le caratteristiche che servono alla squadra... senza considerare il contesto generale, l'ambientamento e tante altre variabili. Noi stessi abbiamo in rosa alcuni giocatori bravi che per varie ragioni non hanno espresso il loro potenziale appieno. Non ancora... si spera. Senza considerare Kondo, Hernanes, Kova, Murillo, Shaqiri... bravi giocatori che non si sono espressi al top da noi ma che sicuramente non erano male.

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    1. Si considera troppe volte il singolo: prima Bonucci era fortissimo, ora scarsissimo e si esaltano Chiellini e Barzagli fortissimi che facevano rendere al massimo Bonucci. In realtà se al Milan oggi ci fosse Barzagli la situazione non sarebbe molto diversa.

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    2. Condivido entrambe le considerazioni: il calcio è un gioco in cui ci si completa reciprocamente. Una buona squadra è quella che capace di esaltare le qualità dei singoli, coprendone i limiti reciproci.
      Per questo ritengo Gagliardini un pezzo preziosissimo nel nostro gioco.

      Al Milan mi pare mancare questa identità di gruppo; forse Bonucci non è quel leader che credeva di essere. O meglio, è un uomo dal carattere forte che pensa di dover essere seguito. Invece, io penso al leader come quello che si mette al servizio degli altri : partendo dalle loror debolezze, li aiuta, si fa seguire portandoli ad un livello superiore.

      Montella a me piace come allenatore, ma lo vedo male in questo momento. Ha una gran bella rosa.
      Maradona era questo tipo di leader, a occhio.

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    3. Il riferimento a Maradona era riguardo la leadership.
      Sto litigando col Pc. E, a quanto pare, sta vincendo lui.

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    4. Pèr me semplicemente Bonucci è un difensore di zona e impostazione, non è un marcatore. Se gioca con musacchio e romagnoli, che non sono marcatori puri ma da difesa a 4, va piu in difficoltà.
      Inoltre quando giochi per anni e anni insieme hai certi meccanismi per cui in base alle situazioni giochi a memoria sapendo cosa il tuo compagno va a fare. Con nuovi compagni questo non accade..

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  4. Secondo voi Donnarumma non ha un po' di responsabilità nel rigore? Cioè ormai Icardi li batte sempre così e anche la finta di chiudere alla destra del portiere mi è sembrata evidente (non sono un esperto). Purtroppo non posso vedere il replay a rallentatore e non capisco se Donnarumma lo avesse già a priori battezzato in quel modo o se effettivamente sia stato tratto in inganno (e dall'altra parte se Icardi avesse già deciso così o abbia visto Donnarumma sbilanciarsi un po' di là).

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    1. I rigori icardi fino a domenica li aveva battuti piu a sx che a destra... Donnarumma ha scelto un palo, Icardi è stato bravo a spiazzarlo. A mio avviso non ha colpe

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    2. Icardi sull'ultimo passo ha rallentato e guardato in che direzione si muoveva il portiere.. Se Donnarumma fosse andato verso la sua sinistra avrebbe calciato a dall'altro lato.

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  5. Pensate che in alcune partite o frammenti di partite, ovviamente solo laddove sia necessario o considerato fattibile in relazione alla partita, sia possibile vedere Skriniar a centrocampo per avere una alternativa in più? Proprio nei casi in cui siamo tre a centrocampo e sia necessario o preferibile fare due cambi (es. nel derby se uno fosse dovuto uscire uno tra Gagliardini o Vecino)

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    1. Il problema è..poi chi mettiamo in difesa?
      Poi ad oggi... Ha un rendimento in difesa talmente elevato che non è pensabile di cambiarlo.
      Di certo anche a centrocampo con la slovacchia ha offerto una ottima prestazione. Magari più in avanti con una rosa più completa...ci si potrebbe pensare

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    2. Secondo me in difesa bisogna puntare a rilanciare Ranocchia per dare un cambio a Miranda. Skriniar per me là dietro però è intoccabile: come dice Fabio è così forte che toglierlo da lì sarebbe un peccato mortale e comunque non abbiamo poi tante alternative neanche a difesa...

      Però sono convinto che Ranocchia possa essere una alternativa. Chiaramente la gara col Napoli non è la situazione adatta per sperimentare. In verità non ci sono tempi per farlo. Ma sia lui che Santon secondo me possono 'rientrare' tra i giocatori che possono essere utili.

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  6. Skriniar si potrebbe provare a centrocampo se avesso un fratello gemello da mettere in difesa, se lo togliamo da iniziamo il tracollo.

    Stavo per rispondere ad Amstaf le stesse cose che ha scritto Luciano.

    Credo che ci serva un centrocampista con le caratteristiche necessarie a filtrare di più, una specie di Kondo però più veloce (anche Kondo andrebbe benissimo se non fosse un disertatore di allenamenti).

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  7. Io sono ottimista per Napoli. Anche la loro striscia vincente dovrà finire e, forse, noi arriviamo al momento giusto. ..

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  8. Se avessimo piu' scelta a centrocampo, io proverei Gagliardini come difensore centrale.

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  9. chi vorreste come erede di candreva sulla fascia destra?

    Si diceva di Ozil, un po' di tempo fa...

    Ultimamente mi piace molto Nabil Fekir del Lione.

    Voi che idee avete a riguardo?

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  10. detto questo, a me Candreva piace e lo apprezzo, ma lo vedrei meglio come centrocampista avanzato.

    p.s. se Cancelo e Karamoh esplodono in quella zona li', il problema non c'e'!

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  11. Fekir l'ho visto anch'io nell'ultima partita e mi è piaciuto molto. Però il campionato italiano, senza voler snobbare nessuno, è altra cosa rispetto a quello francese

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  12. Io al posto di Candreva continuerei a volere...Sanchez

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  13. Considerando Karamoh e Cancelo che per ora è considerato più un esterno alto che basso (per il ruolo di terzino sta tornando Santon) penso che la priorità sia un centrocampista, subito dopo a un difensore. Questo almeno da un punto di vista numerico.

    Poi io vorrei un mancino tecnico, magari che batta le punizioni, più di qualità che di quantità. Così Perisic può anche stare un po' più sulla fascia e l'altro esterno sarà invece quello che taglierà maggiormente verso il centro. Non saprei fare dei nomi ma il profilo di Sanchez sarebbe ideale. Uno che possa fare l'esterno offensivo in maniera diversa da Candreva (e Perisic) e anche la punta.

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  14. Chiesa sarebbe ottimo, sanchez il sogno..per gennaio, vista la situazione, un rischio potrebbe essere ben arfa, giocatore molto talentuoso, ma rischio di shaquiri bis

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    1. Chiaramente parlavo di quello che considererei un acquisto ideale. Ma per gennaio lo considero impossibile (parlo di Chiesa). Per la prossima sessione estiva chissà... Dipende da tante cose: sicuro non sarebbe una operazione semplice. Comunque è un giocatore su cui mi sento di puntare: mi sembra avere grande qualità e le stesse doti caratteriali del padre che era un grande professionista e una bravissima persona, giocatore talentuoso ma anche bravo a giocare per e con la squadra.

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    2. E giocatore sempre nella partita e con mentalità da lottatore

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  15. la mia considerazione sui 7 minuti del milan in cui si sono concentrate le occasioni e il meritato pareggio,proprio perché 7 minuti "tremendi", non voleva sminuire i loro meriti o le nostre difficoltà, lenti a cambiare verso quel 4-4-1-1 spurio che ci ha ridato equilibrio; semplicemente io contesto un modo di leggere, statisticamente, alcuni numeri; ho considerato quei 7 minuti un UNICUM, molto incisivo, numerarlo come "x" occasioni risponde al vero ma è anche...falso. Vale il viceversa, ovviamente, considerare nelle nostre occasioni il tiro di Eder, salvato da rodriguez, ed il rigore è vero ma anche...falso, se avesse segnato Eder non ci sarebbe stato il rigore, cioé sono 2 azioni che costituiscono un UNICUM. Altra osservazione, sui numeri, relativamente al possesso palla (che già di suo non mi "entusiasma" come dato statistico), sarebbe interessante (ma non ho trovato il dato) dividere quanto possesso palla ha fatto il milan in svantaggio e quanto in parità. Perché, per come "leggo" io il calcio, sono situazioni diverse, trattandosi di squadre di livello similare. Ringrazio Luciano per la citazione, che mi ha permesso di chiarire.

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    1. ..sul sito della Lega puoi trovare i deti per periodi di 15 minuti... peraltro, leggo che molto possesso loro l'hanno fatto nella loro metà campo ... cosa ancora più importante, dopo ogni pareggio, l'abbiamo rimessa... no, non sarà calcio spettacolo, però ....

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  16. Si ma Sarri che fa turn over in CL? se un qualsiasi allenatore dell'Inter avesse fatto una scelta del genere in una competizione del genere sarebbe stato licenziato prima della partita.

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    1. Subito punito. 2-0 in 13 minuti.

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    2. In questo momento a Napoli Sarri è praticamente idolatrato, quindi gliela perdoneranno anche se perde... Comunque ha cambiato giusto un paio di uomini a centrocampo con Zielinski e Diawara che diciamo sono comunque dei 'titolari'. Nella sostanza non ha esagerato.

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    3. Spettacolo le imprecazioni colorite e chiaramente in dialetto che sto ascoltando nella mia stanza di casa provenire da tutte le parti dal quartiere e dai vari tifosi che seguono la partita (chiaramente sono al chiuso e con i balconi chiusi, ma cambia niente). Senza cattiveria, una volta tanto mi fa piacere non sentirli esultare e sentirli rosicare così tanto. :)

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    4. Anche perché mi stanno chiaramente già rompendo il cazzo per la partita di sabato. Ma io mi dichiaro molto tranquillo nel merito: non abbiamo veramente nulla da perdere. Io guarderò la prestazione: voglio che giochiamo con lo stesso carattere e voglia di non mollare che ho visto nel derby poi se perdiamo ci può stare.

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    5. Ahahahah! Grande Emiliano.
      Però ecco sulla titolarità di Diawara a Zielinski rispetto a Jorginho ed Allan mi permetto di dubitare, con tutto il rispetto, ovviamente, sono convinto che se noi avessimo giocato contro il Barcellona con Muntari e Mariga titolari a centrocampo non saremmo andati in finale. Non mi va questo atteggiamento del loro allenatore, sembrava non glie ne fregasse niente di questa partita, mentre pensa già alla partita di campionato. Boh, secondo me è provinciale come ragionamento.

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    6. Sono perfettamente d'accordo con te ovviamente. Volevo dire che è un turn-over comunque non eccessivo (meglio, così si stancano magari!). Per il resto la penso come te, a Manchester col City in CL vai comunque per giocare al massimo anche se loro sono nettamente favoriti. Sei comunque la prima oppure la seconda squadra più forte d'Italia.

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  18. Moratti: “a questa squadra regalerei Cambiasso e Sneijder”......ho sempre ritenuto Massimo un gran conoscitore di calcio e uomini, credo che il Cuchu e lo Sneijder dei tempi d’oro sarebbero veramente tutto quel che necessita per puntare allo scudetto.

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    1. Se dovessi prenderne solo due, sceglierei in ogni caso Cambiasso e Maicon: li considero i due che hanno cambiato la squadra all'inizio con il Mancio e le colonne su cui è stata costruita la squadra. Però be' non mi lamenterei certo di avere Wes. :)

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  19. Sempre tornando al passato, ho appena visto per caso un video di Caressa su youtube.

    Sapete che non sono mai stato un detrattore di Icardi. Se gioca male come tutti lo critico e come tutti penso che debba e possa crescere sotto tutti gli aspetti e magari diventare veramente un grande attaccante. Ma quando hanno chiesto al celebre telecronista chi fosse più forte tra Icardi e Milito e lui ha risposto 'Icardi è nettamente più forte' da tifoso nerazzurro mi sono sentito francamente insultato e preso per il culo. Non ho niente contro Mauro, eh, davvero, io gli auguro di diventare forte come Milito, ma una dichiarazione di questo tipo è chiaramente prostituzione intellettuale e voler denigrare la nostra grande storia.

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    1. Fabio, tu credo che lo avresti strangolato in diretta. :)

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    2. Ma tutti lo avremmo strangolato.

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    3. Purtroppo funziona così. Per vendere il prodotto e credo anche per stimolare i più giovani si fanno sempre questi discorsi. Chi è meglio tra Tizio e Caio, Tizio è il nuovo Caio...
      Basterebbe vedere qualsiasi sintesi di una partita dell'Inter con Milito per capire che non c'entrano nulla. Ma lo sa anche lui...

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    4. Caressa ha detto una Idiozia.
      Ma è lo stesso esperto che nella medesima trasmissione disse che in felipe melo, quando venne da noi, dopo le prime giornate, vedeva il mattheus dell'inter..

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  20. Non concordo invece con i discorsi sul Napoli. Roma, City e Inter in otto giorni, anche loro con una rosa non numerosissima e, se non sbaglio solo due cambi rispetto ai titolari. Cioè non hanno giocato Giaccherini e Mario Rui. Zielinski e Diawara sono il dodicesimo e il tredicesimo uomo. Poi patire un po' la partita all'inizio ci sta vista la poca esperienza e la caratura dell'avversario. Purtroppo non ho potuto vedere il primo tempo...

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    1. A parer mio la differenza fra uno Zielnski ed un Allan è ancora notevole, e pure fra Diawara e Jorginho. Infatti Zielinski è stato fra i peggiori in campo. Poi se uno non vuole giocare con i titolari perchè vuole fare turn over mi sta bene, però sacrificare la CL è da provinciali. Noi nell'anno del Triplete facevamo turn over in campionato. Se sei quasi matematicamente primo per un turno puoi permetterti di fare un leggero turn over in campionato pure contro la seconda.

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    2. Capisco quello che dici ma non possiamo paragonare l'Inter al Napoli. Avremmo potuto "accusare" l'Inter in un caso del genere, ma dal Napoli ce lo si poteva attendere, proprio per la dimensione della società. Immagino che anche la Roma avrebbe fatto ruotare un po' gli uomini se puntasse al primo posto e avesse speranze non totalmente campate per aria. Non penso che al Napoli si chieda di andare in fondo in entrambe le competizioni, cosa che si poteva chiedere a noi.
      Non fa la Champions per essere protagonista... Tra l'altro Sarri è stato spesso criticato per far giocare sempre gli stessi. Poi

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  21. tra poco invio il post sulle giovanili. Poca roba, perché ho visto, purtroppo solo una partita
    Io regalerei Samuel e Ibra come valori assoluti, Cambiasso ed Eto'o come necessità della rosa

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  22. Osservando la partita di tanto in tanto, piuttosto evidente è apparsa la differenza tra Gabriel Jesus e il nostro Gabriel Barbosa.

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    1. Penso ogni addetto ai lavori la conoscesse da tempo..

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  23. A mio parere si deve considerare il fatto che il City compra chi vuole spendendo quanto serve, il Napoli no. in queste condizioni perdere 2-1 a casa loro non è affatto un dramma.
    Oggi leggo critiche enormi a Zielinski e Diawara, ma ricordo benissimo quanti su questo stesso blog accusavano la società per non aver preso giocatori così straordinari.
    Io ho qualche dubbio che con Allan e Jorginho le cose sarebbero andate diversamente.
    In campo c'erano tutti gli uomini che sono fondamentali. I centrocampisti sono quelli che faticano di più e a rendimento più o meno analogo aver messo uomini più freschi può persino essere stata una scelta efficace.
    però non sono un 'napolologo'

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  24. Be' Gabriel Jesus è un potenziale fenomeno

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  25. Domani alle ore 13 su twitter del sito dell'Inter la partita live della Primavera . Forza ragazzi

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  26. Se vi interessa rivedere il derby...

    https://youtu.be/mlvA2zS5Af0

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  27. Qualcuno sa i convocati per kiev? C'è Pina?

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  28. Online il post sulle giovanili: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/10/giovanili-inter-vincere-non-e-solo-la.html

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  29. Napoli primo tempo imbarazzante, stradominato e quasi umiliato, preso a pallonate. Poi il City ha smesso di spingere sull'acceleratore, accontentandosi.

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