giovedì 26 ottobre 2017

Luci Inter-mittenti a San Siro: Inter - Sampdoria 3-2

Luci... Inter-mittenti a San Siro dove l'Inter batte la Sampdoria 3-2 (Skriniar, doppietta di Icardi) in una partita dominata per gran parte dei novanta minuti ma che nel lungo finale ci ha visto soffrire il ritorno dell'avversario.

Per una volta voglio iniziare il mio contributo... dalla fine.

Cioè dall'intervista di Spalletti nel post partita.

Perché spiega tante cose e ne chiarisce indirettamente altre.

Dai tempi del Trap ci sono stati tre soli allenatori che sono venuti all'Inter sapendo che qui era centrale il rapporto con i media e che andava affrontato con una precisa strategia, per non venir stritolati.

Mancini scelse la strada di arruffianarsi (in senso positivo) alcuni dei guru dell'epoca.

Assicuratosi l'appoggio di Zazzaroni, di Franco Rossi, di Laura Alari e di qualche altro, sapeva di poter avere armi importanti per combattere quasi alla pari la battaglia mediatica.

Mou scelse la strategia opposta: lui era forte, troppo forte per le prezzolate comari del nostro circo mediatico, non poteva temerle: doveva affrontarle frontalmente e sconfiggerle con la forza dirompente della sua dialettica e dei suoi successi.

E così fu. Ma l’astio delle comari sconfitte crebbe.

Dopo la pausa abbastanza neutra di Leonardo, si è scatenata la bufera, accentuata dai risultati negativi della squadra ma anche dall'atteggiamento sprovveduto delle vittime sacrificali, per altro non sostenute da una società in disarmo.

Lo stesso secondo esperimento del Mancio aveva queste caratteristiche. Il mister rispondeva ormai con insofferenza impotente agli  attacchi  che si moltiplicavano.

I risultati sarebbero anche venuti (con una squadra modestissima era arrivato al quarto posto), ma questo non poteva bastare.
Spalletti da questo punto di vista non è uno sprovveduto, ha scelto consapevolmente di reggere il confronto, anzi di contrattaccare sul piano dialettico.

Spalletti sapeva che a Roma, purché avesse fatto risultati buoni (anche senza vincere) sarebbe stato celebrato come un idolo da una stampa locale faziosa come poche altre.

Purché non avesse …litigato con Totti.

Lui è andato per la sua strada, ha lasciato fuori Totti ottenendo il secondo posto e un sacco di punti.
Ma non è bastato.

Però è stato sufficiente a dare indicazioni importanti ai suoi nuovi committenti: lui va per la sua strada e spesso è una strada maestra.

Questa lunga premessa per spiegare il perché del contenuto aggressivo dei suoi interventi.

I giornalai continuano a chiedergli se questa Inter è da scudetto.

E lui più o meno testualmente: 

“State fabbricando un fallito.”

E’ ovvio, accreditando l’ipotesi che una squadra arrivata settima, con oltre  30 punti  meno di chi l’ha preceduta e con rinforzi ridotti numericamente e poco onerosi possa superare chi ha la squadra e ci lavora da tempo, si spinge subdolamente per un crucifige finale.

Spalletti ha ragione, naturalmente: oggi l’Inter è ancora inferiore alle prime e deve solo lavorare seriamente per ottenere il massimo possibile.

Altra stoccata di Spalletti ai media, che avevano… celebrato la fortuna dell’Inter (ma se l’Inter è stata fortunata in modo decisivo, come si fa a parlare di scudetto? Questa è una contraddizione evidente…).

Questo l’attacco: 

“Quando prendevano qualche palo gli avversari, noi eravamo fortunati.

Oggi no, i nostri tre pali erano tiri clamorosamente sbagliati, destinati a finire in fallo laterale, spostati sui pali da improvvise folate di vento.”

Poi è stato aggressivo anche con Ferri, che gli chiedeva conto del mancato turn over.

E lui: 

‘Sotto le parvenze di un elogio, mi vuoi creare difficoltà. Ma non è così, siamo un gruppo coeso e le mie scelte hanno tutte delle motivazioni profonde.’

Così abbiamo imparato tante cose, anche noi tifosi sapienti:

  1. Per esempio che Cancelo non sta ancora bene.
  2. Che Dalbert non è un bidone, ma ha bisogno di lavorare per apprendere certi movimenti, per ambientarsi e crescere, ma “diventerà molto forte.”
  3. che le prestazioni incerte di Joao Mario hanno delle cause fisiologiche contingenti.
  4. Che l’ingresso di Santon per pochi minuti è stato determinato da una serie di considerazioni che forse altri tifosi avevano fatto ma che a me erano sfuggite: il mister aveva osservato che la Samp aveva segnato spesso sui calci piazzati o sui traversoni alti e per il prevedibile loro assalto finale aveva bisogno di centimetri in difesa, essendo anche uscito Vecino.

Forse dunque una causa non indifferente di questo inizio di campionato positivo è anche, se non soprattutto, in un allenatore che sa svolgere bene il suo lavoro, che ha le idee chiare, che va dritto per la sua strada coinvolgendo il gruppo e non facendosi condizionare o intimidire da nessuno.

Questo non vuol dire che non abbia mai sbagliato e che non sbaglierà mai.

Però, consentite anche a me una piccola polemica, forse noi tifosi, invece di stupirci per l’incompetenza di chi ha scelto Dalbert invece che Kolarov dovremmo chiederci: con i (pochi) soldi spesi è stata rafforzata la squadra?

No, perché molti di noi (quorum ego) avevamo esaltato il dispendioso mercato del Milan, che non ha preso né Dalbert né Karamoh, ma tanti giocatori che credevamo forti, al contrario dei Vecino e (nel mio caso) dei Borja.

Cito il Milan perché come noi doveva ricostruire, aveva di fronte le stesse difficoltà.

Tornando un attimo alle dichiarazioni di Spalletti ce n’è un’altra interessante, che ci consente tra l’altro di ritornare al merito specifico del match con la Doria.

Il mister ha più o meno dichiarato: 

‘Abbiamo giocato una grande partita, non esiste un prima e un dopo, il match va visto nel suo insieme e da questo punto di vista abbiamo fatto benissimo. Anche nel finale abbiamo continuato a giocare e a costruire.’

Secondo me, pubblicamente non poteva dire altro, ma sono certo che nel chiuso della stanza di lavoro con i suoi collaboratori e poi nel chiuso degli spogliatoi, l’analisi sarà stata ben diversa.

Perché se è vero che una partita è un’entità compiuta, nella quale separare le parti è in qualche misura una forzatura, è altrettanto vero che tutti noi abbiamo ancora negli occhi (e nel cuore) la grande gioia della prima ora e la grande paura dell’ultima mezz’ora.

E’ questo il motivo che mi ha indotto, per esempio,  a scegliere il titolo

Senza una situazione non ci sarebbe stata l’altra e viceversa (a Napoli, per esempio, dove non abbiamo fatto 3 gol iniziali, non abbiamo ceduto nel finale).

Tuttavia il cedimento c’è stato ed è assolutamente necessario individuarne le componenti, che sono sicuramente complesse, con uno studio attento e rigoroso.

Naturalmente non può farlo un tifoso, ma, ‘rivedendo’ il match, può esprimere qualche opinione.

Lo svolgimento della gara

Ho letto che la Doria è venuta a Milano a giocarsi la partita, apertamente.

Secondo me non è così, o meglio è necessario spiegare meglio questo concetto.

Ho osservato ripetutamente, nel corso del match, la disposizione in campo delle due squadre.

In linea di massima e per quasi tutta la gara, è stata esattamente speculare: nel senso che su azione manovrata non mi è mai capitato di vedere più di 30 metri tra la linea difensiva di entrambe le squadre e l’attaccante più avanzato.

Del resto così giocano tutti: corti e stretti, quando non hanno la palla, possibilmente sempre corti ma allargando il campo il più possibile in fase di possesso.

La differenza fondamentale sta sul ‘dove’ si sta corti.

Questo naturalmente dipende anche da ciò che ti consente l’avversario, ma in qualche misura anche dalle tue scelte, una volta terminata la tua azione offensiva: cerchi di riconquistare palla pressando alto o ti compatti all’indietro?

E’ questa la fondamentale differenza di atteggiamento oggi, e dipende da tante cose tra le quali le caratteristiche dei tuoi uomini e degli avversari, il grado di freschezza dei singoli (è chiaro che è più grave non rientrare che evitare di ripartire) e altro ancora.

Bene, la Doria è venuta a Milano cercando, almeno inizialmente di pressarci alta, di tenere alta la sua linea difensiva.

Il loro mister avrà valutato le caratteristiche dei suoi uomini e forse avrà anche rivisto come il Napoli e la Roma, per esempio, pressandoci alti ci hanno fatto trascorrere un tempo di grandi ambasce.

Lo stesso Milan, per una quindicina di minuti in cui è riuscito ad assediarci, ci ha messo in difficoltà.

Se non che la Samp non è il Napoli e neppure la Roma.

Dopo una decina di minuti di loro sterile supremazia territoriale, abbiamo trovato il bandolo della matassa e la Samp è stata travolta.

Riassumo sinteticamente cosa è accaduto dal 12’ al 40’

  • 12’ Dribbling a rientrare di Perisic che da buona posizione tira debolmente.
  • 15’ D’Ambrosio calcia a lato di poco.
  • 17’ Candreva tira pericolosamente: deviazione.
  • 18’ Angolo con spizzata di Vecino e gol di Skriniar.
  • 24’ Da Candreva assist per Icardi: tiro a lato.
  • 29’ Palo di perisic.
  • 30’ Gran parata di Puggioni su Naga.
  • 31’ Colpo di testa di Icardi e gran parata di Puggioni.
  • 32’ Splendido gol di Icardi.
  • 40’ Palo di Icardi.

In 28 minuti 12 occasioni da gol, 2 gol e 2 pali, almeno 2 grandi parate del portiere ospite.

Parate di Handa: nessuna.

Solo al 46’ Zapata manca una deviazione sotto porta consentendo l’intervento facile di Handa.

Il secondo tempo inizia sempre con il nostro predominio, anche se con minor intensità

Al 54’ c’è il secondo gol di Icardi servito da Perisic

Al 63 la traversa di Ivan.

Da quel momento alla fine manca mezz’ora esatta.

In questo periodo abbiamo in generale una forte pressione della Samp, frutto anche di cambi con gente più fresca, più rapida, più offensiva, ma non solo, credo.

In particolare, stando alle situazioni significative, abbiamo due gol loro, un salvataggio miracoloso di Perisic e solo all’86’ un tiro di Maurito parato da Puggioni. Oltre a qualche nostra ripartenza abortita.

Il confronto stride e dimostra che qualcosa è successo e che la nostra squadra può reggere senza troppo affanno una pressione insistita solo a certe condizioni.

Le statistiche dicono che noi abbiamo attaccato centralmente 19 volte  e solo 14 sulle due fasce sommate.

Loro invece hanno attaccato centralmente 9 volte e ben 26 dalle fasce.

Questo potrebbe significare che il nuovo assetto trovato in occasione del derby, con la solita difesa a 4 e con davanti a loro due pilastri come Vecino e Gaglia (aiutati da Borja) quando sono tutti in campo e stanno tutti bene atleticamente, è quasi insuperabile da percussioni centrali.

Anche a Napoli, per esempio centralmente loro si sono prodotti solo in tiri da fuori

Ma quando devi sostituire uno o quando la stanchezza annebbia riflessi e tempi di intervento di un altro, la solidità si incrina.

Tutta via non c’è solo questa criticità

A me pare che in diverse partite ormai si nota come noi soffriamo i cambi di campo improvvisi.

Del resto lo aveva notato anche Spalletti più di una volta, nei dopo partita.

E naturalmente la situazione si aggrava quando gli esterni alti non recuperano più con la stessa continuità e sollecitudine.

Per essere ancora più chiaro, se vieni attaccato con cambi di gioco improvvisi da giocatori rapidi, quando Vecino non c’è più, Borja è affaticato, Joao Mario torna poco e tardi, lo stesso Gaglia non è più lucidissimo, è chiaro che i cambi di campo con il mediano che copre in ritardo come il tornante mettono il terzino in grave difficoltà e se in mezzo ti viene a mancare un saltatore, anche i cross possono risultare insidiosi.

In queste condizioni fai anche fatica ad alzare la squadra, perché c’è il rischio di allungarsi e non rientrare.

Se poi stai vincendo abbastanza largamente viene naturale pensare di chiudersi e di affidarsi alle ripartenze.

Solo che anche per le lunghe corse offensive energie e lucidità cominciano a scarseggiare.

Può sembrare assurdo e spropositato sottolineare le (presunte) criticità in un partita dominata:

I dati lo confermano ben oltre i 3 gol e i 3 pali:

Se il possesso palla è stato in equilibrio, Handa non ha fatto nessuna parata contro le 7 (tra le quali alcune importanti) di Puggioni; i tiri in porta sono stati 13 a 3 per noi, quelli scoccati da dentro l’area 10 a 3.

Tuttavia sono proprio le vittorie che consentono di lavorare con maggior profitto per attenuare le criticità e se noi (oddio, non noi tifosi, ma tecnici e squadra) pensassimo che siccome abbiamo dominato non c’è molto da registrare, faremmo un errore clamoroso.

Del resto Spalletti non perde occasione, pur nell’elogiare i suoi, di sottolineare che c’è molto ancora da migliorare.

Intanto ci godiamo un’ora di spettacolo mai visto da 5-6 anni in qua e una posizione di classifica invidiabile.

Le pagelle

Handanovic: due tiri in porta e due gol. Per altro in entrambe le  occasioni poteva fare meglio. Per il resto un intero tempo da spettatore. Qualche errore ogni tanto ci sta. Meglio se accade dopo il vantaggio di 3-0. 5.5

D’Ambrosio: fino a quando può godere di una buona copertura, si esalta negli interventi difensivi e si produce anche in qualche sovrapposizione importante. Alla fine, comprensibilmente cala un po’ anche lui 6.5

Skriniar: più di un’ora di perfezione assoluta. Imbattibile in marcatura, ottimo nella transizione offensiva, che avvia con buona proprietà di piede, letale persino in avanti. Nel finale viene coinvolto nella sofferenza generale. 7

Miranda: appare il meno convincente tra i componenti la linea difensiva. In qualche situazione brasilianeggia rischiando troppo, in altre viene messo in difficoltà sul piano della forza e della velocità. Alla fine se la cava sempre con il mestiere. 6-

Nagatomo: Cross, spinta, precisione nelle giocate, diagonali efficaci e persino un gran tiro da fuori. Sembra un altro giocatore rispetto al passato. Paga qualcosa anche lui nel finale, ma esce tra gli applausi convinti del pubblico. 7

(dall’83 Santon: pochi minuti non bastano per una valutazione. Sembra che abbia qualche responsabilità, da condividere con i compagni, sul loro secondo gol. sv)


Gagliardini: sta migliorando partita dopo partita. Certo davanti a Skriniar e c. si sente il peso di due giocatori sul metro e novanta, magari non rapidissimi nei primi metri, ma che sanno lottare e difendere le posizioni. Probabilmente con la sicurezza via via ritrovata potrà acquisire maggiore precisione anche in fase di transizione offensiva. 6.5

Vecino: è in questo momento forse il giocatore più determinante, insieme a Borja. Ottimo quando deve contenere e schermare gli attacchi avversari, quasi irresistibile nelle proiezioni palla al piede, pericoloso in fase conclusiva. Ha grande personalità e ha preso in mano la squadra. 7.5

(dal 74’ Joao Mario: con lui in fascia e Borja nel mezzo la fase difensiva perde compattezza. Si produce in qualche spunto offensivo inizialmente  interessante ma concluso con poca lucidità. E’ destinato a crescere, perché la condizione, a detta del mister non è ancora ottimale. 6-)

Candreva: primo tempo di grande spessore per spinta, copertura e qualità di alcune giocate, anche se nel cross il ritardo di qualche frazione di secondo nel controllo spesso consente la deviazione del suo avversario. Alla lunga il lavoro sfiancante ne appanna un po’ la verve, ma continua a rendersi utile. 6.5

Borja: notoriamente non sono un suo fan pur riconoscendogli straordinarie doti tecniche  e di intelligenza calcistica. Contro la Doria però, per un’ora è stato davvero sublime. Ispiratissimo con la palla nei piedi, pur con il suo passo non irresistibile si trovava ovunque ci fosse necessità. Fosse più presente in fase realizzativa e appena un po’ più potente, mi ricorderebbe Cambiasso. 7.5

Perisic: una partita di grande sostanza e qualità, come dimostrano le cifre: favorisce il primo gol di Icardi, gli serve la palla del secondo, ne riceve in cambio l’assist per la botta che scuote la traversa, colpisce un palo da 40 metri in stile recobiano e si produce in qualche salvataggio difensivo. Ogni tanto si prende delle pause, ma con il suo gioco fondato sulle lunghe accelerazioni è inevitabile. 7

Icardi: altra prestazione negativa del bomber argentino. Negativa, naturalmente per i portieri avversari che costringe a chinarsi per raccogliere la palla in fondo alla rete con una frequenza disarmante (per loro). Questa volta ‘esce’ anche a giocare con la squadra e in qualche occasione persino a difendere. Ma è in area che risulta davvero spietato. 7.5

(dall’87 Eder: sv)

Spalletti: in poco tempo ha portato l’Inter ad offrire ampie frazioni di gioco spettacolare ed efficace. Non c’è ancora continuità, ma ci sono spiegazioni  evidenti del fatto, in alcuni limiti congeniti nel gruppo, che comunque raramente smarrisce il necessario equilibrio. Contro la Doria gli hanno imputato  cambi sbagliati o almeno ritardati. Lui ha spiegato perché non è entrato chi non è entrato, perché è entrato ‘tardi’ Joao Mario. Problemi e questioni oggettive, che non possono essere conosciute dal pubblico. Anche l’ingresso di Santon ha una sua logica, che il mister ha spiegato. Poi una scelta logica può anche rivelarsi imperfetta, ma sempre logica resta. Al momento ha 3 centrocampisti, tutti indispensabili e insostituibili. Gaglia è il più fresco perché ha il posto fisso da poco. Gli altri due vengono risparmiati a turno nei minuti finali quando le tossine si accumulano nei muscoli e i rischi di infortunio aumentano. Gestione del parco giocatori attentissima, sotto tutti gli aspetti,  ma non devo dirlo io. 7.5

Luciano Da Vite

113 commenti:

  1. Luciano, mi sono permesso di sostituire 'Joao Mario' a 'Gianmario'. :)

    Però se preferisci la prossima volta lo lascio inalterato. Penso che i lettori capiranno comunque a chi ti riferisci.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai sbagliato Emiliano, quel giocatore lì può essere solo tale Gianmario che si spaccia per il campione d'Europa portoghese :-)

      Elimina
  2. Analisi molto interessante. Qualche dubbio sui cambi di Spalletti sul 3-0, con Borja Candreva in calo esponenziale e prevedibile, continuo ad averlo nonostante le spiegazioni di Spalletti.

    RispondiElimina
  3. Qualcuno mi sa dire com'è possibile che Kolarov, disponendo del VAR, abbia potuto ricevere il rigore invece di un'ammonizione per simulazione?

    RispondiElimina
  4. Post interessantissimo, complimenti Luciano.
    Condivisibile in toto.

    RispondiElimina
  5. Sul post... condivisibile... Tranne per due concetti.
    Il primo: si parla di elogiare il fatto che con i pochi soldi a disposizione si sia rinforzata la squadra. Questo è innegabile, il dubbio di noi tifosi, è se metà di quel budget annuale era giusto spenderlo in un giocatore che ad oggi dopo un quarto di campionato non è ancora pronto, e su cui ci sono dei grossi punti interrogativi.

    In secondo, si da come assunto la veridicità di dichiarazioni sui giocatori (dalbert è fortissimo)... Mentre sulla prestazione della squadra Spalletti non poteva dichiarare diversamente in pubblico...
    Penso che sia la medesima cosa. Non parlerà mai male dei propri giocatori, neanche se capisse che sono inadeguati.

    RispondiElimina
  6. https://twitter.com/JuanGenova980/status/923245283584233472

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bel link, da notare che è una fase dove è vero che noi corriamo parecchio, ma pure gli avversari sono costretti a correre, solo che noi portiamo l'uomo a liberarsi.
      Però non so se in questi casi basta un pressing con più tempismo per limitare questo fraseggio, anche se non sembra molto fine a se stesso in quanto dei passaggi spesso ce ne sono verticali, che sono quelli che rendono efficienti poi quelli orizzontali.

      Elimina
    2. Io al link indicato non vedo nulla. C'è una foto con sette otto nostri giocatori in pochi metri quadri, ma questo non mi dice granché

      Elimina
    3. È un video. Per farlo partire basta cliccare sull'immagine.

      Elimina
  7. Tra il non parlare male di un giocatore e metterci la faccia sul concetto che diventerà fortissimo ce ne corre.
    Poi la mia idea (non a caso ho fatto riferimento al Milan che come noi doveva ricostruire, è che non si debba guardare al singolo investimento ma al bilancio totale del calcio mercato per sapere se la crescita tecnica è stata proporzionale all'(eventuale) passivo

    RispondiElimina
  8. Emiliano: è indifferente usare il nome portoghese o quello italiano. io continuerò a usare quello italiano sperando che sia di buon auspicio per il suo definitivo inserimento nel nostro calcio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eheh va bene, alla prossima non farò nessun editing!

      Elimina
    2. Battuta. Non si può correggere il professore se no se la lega al dito e alla fine dell'anno ti boccia .

      Elimina
    3. Ahaha... L'ho fatto pensando che non fosse voluta come cosa. Però poi quando ho finito mi sono reso conto che l'aveva fatto due-tre volte e anche nelle pagelle e pure avendo già editato, gli ho chiesto la cosa. :) Non mi permetterò mai più, prometto!

      Elimina
  9. Intanto pessime notizie da Cremona.
    la Cremonese ha perso contro il Novara e non sfiderà l'inter, nonostante i 3 gol realizzati dal nostro Vitali.
    ma la notizia brutta è un'altra. Al 10' del primo tempo il nostro Tommy Spaviero si invola sulla fascia, entra in area da solo e serve all'indietro Vitali che realizza. Nel cadere però Tommy porta il peso del corpo su un polso che si rompe.
    Un altro bruttissimo stop in un momento in cui finalmente stabva per affermarsi ai livelli che gli competono.

    A tommy un grande in bocca al lupo mio personale e di tutto il blog.

    Forza Tommy, noi continuiamo ad aspettarti con grande certezza

    RispondiElimina
  10. Mi spiace perché l'avrei visto volentieri, ma a me non parte proprio nulla

    RispondiElimina
  11. Adesso il calendario prevede Verona e poi Toro. Altre due partite significate soprattutto la seconda.

    RispondiElimina
  12. ... a me la cosa che ha fatto incavolare è stato il primo goal della Samp perché è stato un contropiede partito dal limite della loro area di rigore che i nostri - in superiorità numerica - hanno seguito con sufficienza fino alla dormita di Handanovic (poi, certo, il loro attaccante l'ha infilato in un pertugio che se lo rifà dieci volte non la infila mai...)...#imperdonabile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Difensivamente è la stessa tipologia di gol che abbiamo preso con Bonaventura nel derby. Cambiano gli attori ma lo schema resta.

      Elimina
    2. Si...hanno un comune un cross da dx che attraversa trasversalmente la nostra area, bucandola...quello fu più pesante, questo più insopportabile per l'atteggiamento di sufficienza (eravamo sul 3-0) dei nostri.... ma impareranno la lezione...

      Elimina
  13. Approvo la svolta autarchica di Luciano e propongo di sostituire il termine blog con il più italico diario in linea.....onde evitare rischi è una battuta !

    RispondiElimina
  14. L'idea Emmers era dovuta alle poche risorse di centrocampo, per dire, nel finale della partita si stava soffrendo e serviva gente che si gettasse sul terreno di gioco con spirito da martire in battaglia, non esattamente la sensazione che dava Gianmario (posso chiamarlo anch'io così?). Forse in una circostanza simile, senza nessun altro centrocampista in panca, emmers avrebbe potuto dare il suo contributo, non so, la butto lì. In ogni caso fargli respirare il clima credo gli farebbe bene.
    Non so come è considerato in società, ma a me fa sempre una grande impressione quando lo vedo.

    RispondiElimina
  15. Sottolineerei amchr io la stupenda prestazione di borja valero. Non capisco però in che cosa assomigli a cambiasso se non nella pelata e, naturalmente, nell'essere decisivo. Più di cambiasso perchè in quell'inter di 'cambiassi' ce ne erano una decina.

    RispondiElimina
  16. https://twitter.com/IFTVofficial/status/923644609309396992?s=09

    RispondiElimina
  17. Di cambiasso secondo me ha la tecnica e soprattutto l'intelligenza calcistica straordinaria, che lo porta ad essere sempre nel posto giusto in ogni zona del campo pur non essendo un mostro di velocità e lo porta a recuperare palla e vincere contrasti pur non essendo potente e poi gli consente di giocare benissimo la palla recuperata.
    Per me, eh... poi ognuno può pensarla come crede

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me di cambiasso ha la grande intelligenza calcistica.
      Rispetto a cambiasso ha meno "garra",meno capacità posizionale in fase difensiva (sa portare bene il pressing, ma meno coprire in mediana) e meno capacità in inserimento da dietro e in fase conclusiva.
      È più abile nel dribbling e negli scambi stretti.

      Elimina
  18. Capisco che in termini di conoscenza del gioco, controllo della palla anche quando sotto pressione, lettura delle linee di passaggio, Borja sia quanto di più simile a cambiasso , negli ultimi anni.

    Ma io ritengo il Cuchu un vero genio del gioco : sentiva la partita in ogni momento, difensiva-mente e offensiva- mente , sempre acceso.
    E la sua capacità di inserirsi in area senza palla era diventata un marchio di fabbrica.
    Il mio giocatore preferito del triplete, assieme a Julio Cesar.

    Sentirlo parlare su sky mi emoziona ( anche se lì è sprecato. Solo adani riesce a comprendere)

    RispondiElimina
  19. D'accordo con Carlo. Più che altro il mio paragone è con l'ultimo Cuchu, che certo gli si avvicinava un po' di più

    RispondiElimina
  20. Oggi giorno importante per l'Inter: c'è l'assemblea dei soci e scopriremo se è confermato quell'aumento dei ricavi di cui parlavamo qualche settimana fa.

    RispondiElimina
  21. Fatturato di trecentodiciotto milioni.

    RispondiElimina
  22. Confermati aumento dei ricavi, diminuzione rosso, e rispettati parametri fpf.
    Tutto confermato.
    Tutto estremamente positivo

    RispondiElimina
  23. Si vocifera che il comune ha dato l' o.k. a Suning per la costruzione del nostro quartier generale e centro formazione giovanile in Piazza D'Armi via Forze Armate a Milano ( dietro S.SIRO).Si prevede 20 campi da calcio, una residenza sportiva, palestre e un centro medico specializzato. Appiano gentile verrà lasciato così come Interello,

    RispondiElimina
  24. Su Borja Valero... Sicuramente non avevamo un giocatore con queste caratteristiche e questa personalità, questa intelligenza calcistica a centrocampo dai tempi di Cambiasso... Aver preso lui e Vecino significa avere avuto la vista lunga secondo me da parte della nostra società, hanno individuato due profili e due giocatori 'specifici' per quello che occorreva al mister.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, il rischio è quello di consolidare l'equilibrio intorno a un giocatore che durante la prossima stagione compirà 34 anni.
      Bisognerebbe provare a inserire anche qualcun'altro con quelle qualità. Anche se quel tipo di intelligenza non è facile da prendere sul mercato.

      Elimina
    2. Senza dubbio. È chiaro che uno degli investimenti principali l'anno prossimo andrebbe fatto proprio nella direzione di trovare un sostituto a questo giocatore. Che può anche avere caratteristiche diverse (così come potremmo anche cambaire modo di giocare): l'importante è la grande personalità.

      Con il rientro di Brozo intanto già quest'anno è possibile che vedremo qualche cosa di diverso a prescindere o meno anche dalla presenza in campo di Borja.

      Elimina
  25. Scusate ma quando si gioca la finale della Supercoppa Primavera ?

    RispondiElimina
  26. Da twitter... Si parla di accordo di massima per torreira per la prossima estate.

    RispondiElimina
  27. @luciano
    forse Pioli, ma anche Sarri che lo ebbe ad Empoli e cercç di portarlo a Napoli la scorsa estate, su Vecino ci videro giusto (secondo Pioli Vecino, come acquisto, valeva Matuidi). Io, allora, fui d'accordo, ma io non conto.
    Sulla disamina della partita aggiungo solo che la Samp, vista due sole volte e sempre in casa, gioca così, non ha "adattato" all'Inter la sua partita. Magari Spalletti ha dato le giuste indicazioni per attaccarla... Ma sopratutto, il giusto atteggiamento.

    RispondiElimina
  28. Mah, Amstaf, forse hai ragione, anche perché mi pare che la Samp ha fatto benissimo in casa, un po' meno fuori. Se gioca sempre così si capisce che fuori casa non faccia troppi punti.
    Però più in generale, mi spiace di non aver potuto leggere/vedere il link postato da Ziemelu perché mi sembrava che potesse essere un argomento di discussione interessante: se non sbaglio si diceva: non è la squadra di Sarri, ma l'inter di Spalletti, non so a cosa si alludesse precisamente.
    Però la mia opinione è questa. ormai giocano tutti nello stesso mod: quando attaccano la difesa sale a metà campo, cuqnso difendono gli attaccanti non addirttura nella propria tre quarti.
    Questo in certo qual modo è inevitabile.: se tu giochi sempre in 30 metri e io occupo tutto il campo possibile, tu sei in grande superiorità numerica in ogni parte del campo. Quindi a me non resta che mettermi in modo speculare (parlo di un discorso generale, poi ci sono accorgimenti che possono variare.
    Allora la differenza sta in questo: tengo la squadra corta ma il più possibile alta (vuol dire che quando perdo palla non indietreggio ma cerco di riconquistarla lì) oppure indietreggio a far muro davanti alla mia area, sperando che loro si scoprano troppo e che io possa ripartire?
    In gran parte questa scelta è in funzione degli uomini di cui dispongo e in piccola parte dalle caratteristiche degli avversari.
    Secondo me è poco importante stabilire se la Samp ha scelto di restare alta per le sue caratteristiche o perché ha visto che noi soffrivamo il pressing alto.
    Resta il fatto che noi nelle ripartenze abbiamo trovato il campo relativamente sgombro. Non si spiegano altrimenti 12 palle gol in 28 minuti, contro una squadra che aveva pochi punti meno di noi.
    E nello stesso tempo, fino a quando i nostri ne hanno avuta (tutti intendo, perché poi qualcuno è saltato e così i meccanismi) non sono riusciti mai a metterci in difficoltà).
    Questa è la mia lettura dellapartita e più in generale dei problemi che si devono affrontare preparando una partita oggi. Poi naturalmente resta l'opinione di un tifoso, appassionato, ma dalle conoscenze e competenze limitate.

    Su Vecino: perché dici "io non conto"? A me fa piacere se qualche amico del blog azzecca una valutazione, anche se lo fa smentendo la mia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché le mie valutazioni su Vecino furono de relato e di speranza; quelle di pioli e Sarri di tecnici che, specie Sarri, l'hanno conosciuto e, esponendosi, rischiato più di me. Oltre alla loro maggiore competenza.

      Elimina
  29. Il video ripropone il possesso palla prolungato dell'inter che porta a gol o conclusioni pericolose. In tutte il possesso palla è prolungato e non si cerca una verticalità forzata.

    RispondiElimina
  30. Be', scegliendo fra mille situazioni quelle che ci fanno comodo si può provare tutto quel che si vuole. tra l'altro non vedo il paragone con sarri: lui verticalizza sempre avendo tre punte mobilissime, rapide a prendere i metri necessari, nonché dei centrocampisti letali nell'avventarsi sulle seconde palle.
    Detto questo, se gli avversari sono chiusi il giro palla è irrinunciabile.
    Ma non conosco un allenatore al mondo che avendo un'occasione per puntare la porta con efficacia preferisca attardarsi in un giro pallasterile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo con te luciano,Infatti il video lascia un po' il tempo che trova... Come quello dei 43 passaggi consecutivi del milan con il chievo prima del gol di kalinic.

      Di certo si può affermare che la qualità nel palleggio e negli inserimenti, con vecino e borja è sicuramente aumentata (e non dimentichiamo la bravura di Skrinjar nel giocare da dietro per i centrocampisti)

      Elimina
  31. Io avevo provato ad aprire il link ma era impossibile. Non ho Twitter e non so perfettamente come funzioni, ma immagino che il contenuto non sia pubblico. C'è un altro modo per visualizzarlo?

    RispondiElimina
  32. A me il link funziona, ma ho un account twitter. Non so se puoi vederlo se non sei registrato o meno. Ora lo invio di nuovo: https://twitter.com/JuanGenova980/status/923245283584233472

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Emiliano ora sono riuscito a vederlo :) non so che sia cambiato, se gli altri riuscivano anche prima, forse avrò sbagliato qualcosa io.

      Elimina
    2. Forse un semplice errore nel copia-incollare il link. Boh. :)

      Elimina
  33. Vero che tra tutte le squadre si possono trovare, specie nel "bene", similitudini. Ma la Samp usa il rombo, sfruttando molto il vertice alto tra le linee, cosa da noi sofferta in precedenti gare. Col Milan la Samp lo fece bene, noi (nonostante i miei timori) siamo riusciti, stringendo le linee (corte tra loro) e con il "dentro fuori" di Perisic in linea orizzontale, a depotenziarlo. Entrato caprari e "disturbati" dal loro gol, abbiamo concesso qualche metro al loro vertice alto (peraltro più vivace di ramirez) e abbiamo un po' sofferto.

    RispondiElimina
  34. probabilmente hai ragione, Amstaf, ma se giochi con 10 uomini in 30 metri x 30 le posizioni teoriche contano poco, i movimenti dei singoli le annullano

    RispondiElimina
  35. Luciano ma il derby degli U14, giocano all'Enotria e a che ora?
    grazie

    RispondiElimina
  36. Brutto primo tempo della primavera che chiude sotto 2 a 1 dopo esser passata in vantaggio nei primi minuti con merola che finalizza un bello scambio zaniolo sala.
    Per il resto netta supremazia del genoa. Primo gol su errore di pissardo che non trattiene e sulla ribattuta nolan incredibilmente scaglia il pallone nella propria porta (autogol tragicomico).
    Nel secondo gol del genoa una bella punizione colpisce la traversa e poi la schiena di pissardo, per il secondo autogol di giornata.
    Altre buone occasioni per il genoa , soprattutto con salcedo su cui è prodigioso il nostro portiere.
    Male la fase difensiva soprattutto sugli esterni con mancate coperture e aiuti dei nostri esterni alti e centrocampisti centrali.
    Male Odgaard oggi completamente non in partita.
    Merola si vede solo sul gol.
    Zaniolo a mio avviso è più una seconda punta o un esterno che un trequartista...
    Emmers nei due di centrocampo è assolutamente sprecato.
    Proverei un 442 a rombo con danso vertice basso zaniolo alto e rover e emmers sugli esterni.
    Punte merola e odgaard.
    Se dovessi però fare dei cambi metterei visconti per merola con zaniolo seconda punta ed emmers trequartista.

    RispondiElimina
  37. Pessimo anche secondo tempo della primavera.altro gol subito su punizione per il 3 a 1. Poi 3 a 2 nel finale, e contropiede del 4 a 2 al 91 esimo.
    Davvero poco da salvare, se non un buon adorante quando entrato.
    Peggiore in campo Nolan, ma in molti sotto la sufficienza.
    Speriamo sia un calo di concentrazione dovuto all impegno in youth league di merolcoledi.
    Molto critico sull atteggiamento "supponente" dei ragazzi,mister vecchi, che critica come la squadra giochi poco di carattere e grinta, ma solo cercando di utilizzare la propria tecnica.
    Se non si da tutto sul campo...questi sono i risultati.

    RispondiElimina
  38. L'Atalanta ha battuto 7-1 la Roma. Bastoni titolare e prossimo interista: consoliamoci con questo. Io cercherei di prendere anche qualche altro: basterebbe Melegoni.

    RispondiElimina
  39. Vecchi è un perfezionista, ma non è la prima volta che fa una critica di questo tipo. Non ho visto la partita, quindi sono curioso del vostro parere. La sensazione è che questa squadra non si esprime per quelle che sono le sue reali qualità, cioè che ci siano i giocatori ma non ancora il gruppo.

    RispondiElimina
  40. Pordenone vs Inter campionato Berretti 0-3. Marcatori D'Amico, Pelle ed Esposito. Netto predominio neroazzurro con alcuni giovani particolarmente interessanti.

    RispondiElimina
  41. Grande partita di Di Gennaro oggi con lo Spezia. Dei nostri portieri in giro forse è il più talentuoso. Se la sfiga lo molla forse abbiamo il portiere del dopo Handa. Che ne pensate?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so valutarlo, però posso dire una cosa nel merito. Se è vero che Handa sta per rinnovare, questi ragazzi (Di Gennaro, Radu...) hanno tempo per poter crescere senza troppa fretta e mi sembra un'ottima cosa per loro e per noi.

      Elimina
  42. Secondo voi dovendo scegliere tra guardare Milan juve e andare a vedere i nostri esordienti contro il Rozzano, che cosa ho scelto?

    Gianca: alle 15.00 all'Enotria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai scelto il grande calcio. Cosa hanno fatto gli esordienti?

      Elimina
  43. Risposte
    1. Grazie . Non avevo dubbi che tu sia andato a ROzzano a vedere i nostri esordienti , preferiti al DERDY D'ITALIA tra squadre di serie B.

      Elimina
  44. So già che tu non sarai d'accordo, ma con Bettella , oggi non avremmo perso . Purtroppo Nolan male.

    RispondiElimina
  45. il bbmilan è il più grande bluff creato dalle pi

    RispondiElimina
  46. Continuo a pensare che abbia preso alcuni buoni giocatori, magari non ottimi. Secondo me il materiale umano è stato "gonfiato" ma non è così scarso come i risultati fanno pensare. Poi se invece sono tutti brochhi e dovranno ancora ricostruire da zeri, meglio

    RispondiElimina
  47. Anxhe secondo me, il Milan ha buoni giocatori. Che non si integrano tra loro, alcuni adatti ad un tipo di gioco, altri ad un altro... E messi in campo in modo spesso non perfetto.

    In molti pagati piu del loro effettivo valore

    RispondiElimina
  48. Dobbiamo fare corsa sulla lazio.
    Bene oggi il Milan abbia perso ulteriori punti.

    RispondiElimina
  49. Da notare che in Primavera il Torino ha vinto a Firenze 3-0 con due gol e una prestazione straordinaria del "nostro" Butic

    RispondiElimina
  50. Se vinciamo a Verona sono tredici punti di distanza. Si allontana il sesto posto... Vedremo quanto durerà la Lazio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tra l'altro l'ultima giornata è proprio con loro

      Elimina
    2. All'ultima spero di arrivare in modo che non sia decisiva per loro...

      Elimina
    3. Un'altra ultima giornata decisiva contro la Lazio proprio no, grazie.

      Elimina
  51. la partita della Primavera è stata orrida. per questo non penso proprio che sarebbe bastato Bettella al posto di Nolan per non perdere. però mi sarebbe piaciuto vedere Bettella opposto a Calcedo, che ha confermato di essere fortissimo e che avevamo in pugno.
    Squadra lunga, larga, in pratica non una squadra, con giocatori che andavano ognuno per conto loro senza seguire uno spartito, come un'orchestra nella quale ogni strumento suonasse una musica diversa.
    Il genoa ci è stato superiore nella corsa e, in un paio di giocatori, anche nella tecnica. Discreta secondo me la prestazione di Lomba, Sala e soprattutto Merola. Deprimente Odgaard, molle, sconclusionato. E non è la prima volta che lo vedo così. Se confronto la sua prova con quella di Butic (a Firenze, non contro il Portogruaro) mi viene qualche dubbio. Lo so che ha segnato 3 gol con il Milan e ha segnato in entrambe le partite di coppa, ma non si può vivere di rendita su questo. ogni partita è una battaglia e bisogna esserci, a combatterla.
    Stesso discorso per Zaniolo. Forse invece di pensare che ha giocato titolare in B avrebbe dovuto guardare il suo dirimpettaio, che ha unito giocate a corsa e sacrifico per la squadra.
    i ragazzi non mi erano piaciuti neppure prima di Kiev, poi hanno sfoderato una grande prestazione: speriamo accada lo stesso ora, perché i danesi non sono affatto da sottovalutare: non sapranno fare i nostri colpi di tacco, ma corrono come treni e lottano come tori.
    Comunque i, campionato primavera è bellissimo, incerto e ricco di colpi di scena. la qualità si è alzata. Il Milan che sembrava lo zerbino delle migliori, ora è lì, vicino a noi, dopo aver battuto proprio il genoa e dopo aver costretto al pari l'Atalanta: la quale dopo il pari col Milan ha rifilato 7 gol alla Roma. E la Viola che era (è) una candidata allo scudo, in due partite ha preso zero punti e 5 gol al passivo.
    Intanto complimenti ai berretti: non so nulla sulle singole prestazioni ma una vittoria così netta in trasferta su un campo difficilissimo, mi conferma nella mia idea che i 2000 siano un gruppo eccezionale, anche dopo aver perso qualche elemento che ha fatto il salto di categoria

    RispondiElimina
  52. E' anomalo anche l'andamento del campionato maggiore, con le squadre più forti che vincono sempre. Noi abbiamo giocato 10 partite straordinarie, impensabili. Eppure basterebbe un pari a Verona per trovarci alle spalle di tutte le nostre rivali (non considerando Milan e Viola, che non dovrebbero rientrare nei giochi e considerando che la Roma vinca in recupero). Cioè ci troveremmo già costretti ad inseguire.
    Non so perché, ma io tempo più la Lazio della Roma, perciò spero che oggi i bianco azzurri possano incontrare qualche contrattempo.
    Ma dobbiamo pensare a noi. Non faccio una mini analisi delle difficoltà del match perché aldilà della classifica conosco poco del Verona. Mi affido alla scaramanzia: attenzione agli ex: con la Samp 3 gol di loro ex, contro il verona gli ex (Pazzini, Bessa) se giocheranno, ce li hanno loro.
    Il rischio maggiore sarebbe scendere in campo con la presunzione di essere più forti. Speriamo che non accada.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Roma cmq sta avendo un campionato a mio avviso molto fortunato. Non ho visto tutte le sue partite ma in quelle che ho visto la vittoria è stata immeritata e legata a episodi fortunati, sia quella di ieri col Bologna, sia la prima con l'Atalanta (che prese un palo da 10 cm con Ilicic nei minuti finali). C'è stato poi il rigore farlocco al 100% di Kolarov, giocatore che tra l'altro ha deciso il 70% delle viottorie della Roma. Insomma, è evidente che c'è una differenza imbarazzante tra le prime squadre e le altre ma confido che la Roma possa perdere dei punti.

      Elimina
  53. Entusiasmante l'articolo di copertina (su Suning) di fcinter.1908. Non perdetelo assolutamente

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bellissimo articolo. Le prospettive, soprattutto sul lungo periodo, appaiono radiose. Speriamo

      Elimina
  54. Ieri ero presente a Genova, sono d’accordo con molte delle considerazione che sono state fatte sulle prestazione individuali dei giocatori della Primavera ma mi viene un dubbio.. come con l’atalanta (e con tutte le squadre di buon livello) soffriamo troppo a centrocampo per inferiorità numerica. La squadra risulta completamente slegata e gli avversari avendo capito questa nostra lacuna, adeguano il loro modulo e risultano avere quindi superiorità a centrocampo. Ma possibile che gli addetti al lavoro non se ne accorgano?

    RispondiElimina
  55. .... il fatto che si dia (quasi) x scontato che la Roma vinca a Genova con la Samp mi fa un po'sorridere..... aggiungo che è troppo presto per fare calcoli : è necessario che la squadra scenda in campo sempre x vincere ogni singola partita...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un po' come quando si fanno i bilanci: si devono fare delle stime un po' pessimistiche.

      Forse sarebbe stato meglio giocarla alla terza, quando la Roma era all'inizio del percorso, non si può ancora sapere...

      Elimina
  56. Ma al Bayern uno tra Joao e Brozovic non potrebbe interessare?

    RispondiElimina
  57. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  58. Se fossi in Samaden ordinerei a Vecchi di saltare le interviste post-partita soprattutto dopo le sconfitte, pure ieri pessimo.

    Odgaard dà l'impressione di giocare svogliato pure a me ma dubito che le sconfitte nette subite contro Atalanta e Genoa siano arrivate per colpa di 1-2 giocatori che non abbiano dato il massimo. Troppo facile spiegare tutto in questi termini ed è ancora più facile dare addosso ai propri calciatori in questo modo.

    RispondiElimina
  59. Volevo solo evidenziare una possibilità, per sottolineare l'anomalia di un campionato nel quale le prime stanno correndo tutte molto forte.
    Se non si può fare neppure questo, basta dirlo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È giustissimo quello che dici. Se noi vinciamo a Verona avremo fatto la migliore partenza da circa vent'anni. E non perché abbiamo una rosa superiore o anche solo paragonabile. Ho visto il primo tempo di Benevento-Lazio e francamente è imbarazzante. Non credo ci siano soluzioni diverse alla riduzione delle pqrtedipanti.

      Elimina
    2. Però noi col benevento...abbiam anche rischiato...

      Elimina
  60. A me sa che Ziemelu se fosse Samaden... licenzierebbe Vecchi che vince ma non gioca come Guardiola.
    Comunque sono d'accordo sui limiti del centrocampo a due, in linea generale.
    però per giocare a tre dovrebbe star fuori Zaniolo che per me non può fare l'ala.
    Allora è più facile chiedere a Zaniolo di aiutare di più, agli esterni di entrare nel campo a turno, in fase di non possesso, a difensori e alla punta di ridurre lo spazio che li separa in campo.
    Atteso che si sono vinte delle belle partite anche contro avversarie forti.
    Infatti: nella sconfitta contro l'Atalanta la colpa è anche dell'arbitro e della forza dell'avversario

    RispondiElimina
  61. Mi sembra che la primavera abbia lo stesso problema che aveva la prima squadra con Jovetic e ancora prima con Alvarez, non ci sono molte soluzioni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sinceramente non penso. Penso ci sia un sottovalutare alcuni appuntamenti, ritenendosi superiori a priori.

      Elimina
  62. Penso invece che nel campionato primavera non puoi permetterti di scoprire il centrocampo. Gli avversari fisicamente preparati ti mettono sotto.
    Ritengo tuttavia che questa sia un'ottima squadra che non ha ancora espresso il suo potenziale.

    RispondiElimina
  63. L'U15 vince 3-2 una partita rocambolesca grazie ad un rigore all'ultimo secondo. Una partita che doveva finire tanto a poco, ma una miriade di occasioni fallite e diversi miracoli del portiere avversario hanno lasciato il risultato in bilico fino all'ultimo.

    Gol di Ballabio, Peruchietti il terzino e Politi.

    I migliori per me Zanotti, Magazzù e Ballabio ma bene quasi tutti.

    Chievo che ha segnato su angolo (errore del portiere in uscita) e su rigore.

    RispondiElimina
  64. Se icardi riuscisse a imparare il movimento a ricciolo, come lo interpreta immobile...avremmo il centravanti più forte d'europa. Ed è una cosa che può essere migliorata.

    RispondiElimina
  65. Il napoli gioca benissimo. Poi però fa due gol su ridicoli errori degli avversari...
    Non è fortuna anche questa?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oggi tanta. Anche la Samp, che il Chievo ha creato tanto. Ma il calcio è fare goals, alla lunga se vinci e segni avrai anche i meriti.

      Elimina
    2. Il mio era volutamente contro le PI che ci additano di troppa fortuna...
      La fortuna ce la si crea... E la si ha un po' tutti.. chi più e chi meno

      Elimina
    3. Vero Fabio ma noi non creavamo quanto il Napoli. Se avessimo giocato sempre come con Fiorentina o Sampdoria non avrebbero detto nulla. In più noi siamo una "sorpresa"...

      Elimina
  66. 2004: Inter Milan 2-2
    i nostri ragazzi recuperano col cuore una gara che la vergognosa direzione arbitrale e la presenza di numerosi colossi neri tra gli avversari avevano indirizzato sul binario sbagliato.
    Tra l'altro l'Inter ha dovuto fare i conto con alcune assenze molto importanti (cito a memoria Curatolo, e Pelamatti, due leaders e poi i fortissimi DiGiuliomaria, Dobinda, Formosa e qualche altro. mentre il talentuoso Uberti ha dovuto partire dalla panca perché in condizioni non perfette).
    L'inter è partita forte mancando un paio di occasioni da gol molto favorevoli, poi, improvvisamente l'arbitro decide di orientare la partita concedendo un rigore che definire ridicolo è poco.
    Il nostro malivindi è in anticipo su una palla lunga, esce un po' tardi, ma riesce ad abbrancare il pallone a terra. L'attaccante del Milan sullo slancio gli finisce addosso e tra lo stupore generale (anche dei milanisti) l'arbitro decreta il rigore. Siccome però San Giuan el fa minga ingann, Malivindi para.
    Il gioco del Milan è molto semplice: due-tre passaggi a centrocampo, poi il lancio sui colossi neri che hanno un altro passo rispetto ai nostri (e per esempio hanno avuto l'accortezza di spostare lo spaventoso Anane a destra, dove c'è il più piccolo dei nostri difensori (il quale tra l'altro, dopo il primo gol gli prende le misure e lo annulla costringendolo a cercare fortuna altrove).
    Dopo il gol subito proviamo a reagire, ma sbagliamo ancora qualche occasione e, scoperti, prendiamo il raddoppio questa volta ad opera di Aseged che si invola nel più classico contropiede (tanti neri enormi e gol in contropiede: attendo le lamentele di Sacchi e spero che nessun milanista dopo una sconfitta dica più di essere soddisfatto perché "fanno il loro gioco".
    Dal di fuori risulta incomprensibile la panchina di Cugola, l'unico dei nostri che fisicamente può tener botta. infatti nel secondo tempo quando entra lui il Milan ha solo un paio di occasioni sempre in contropiede ma la partita la fanno i nostri, frustrati continuamente da un arbitraggio vergognoso. Cito solo un episodio tra i tanti: un nostro giocatore vince un contrsto a centro campo, dopo due passaggi la palla arriva a un nostro attaccante solo in area. A quel punto l'arbitro fischia un provvidenziale gioco pericoloso sul contrasto di diversi secondi prima.
    ma né l'arbitro né il Milan riesce a fermare il cuore dei nostri.
    prima è lamine che ribadisce in rete un pallone che non vuol entrare, poi, nell'assedio finale (con i colossi neri che a turno crollavano a terra vittima dei crampi (?) e ci restavano per 4-5 minuti) il neo entrato Uberti con un magistrale colpo di enorme classe inventa un assist che mette l'altro nuovo entrato, Marise, solo davanti al portiere. Rapido controllo e rasoterra implacabile. I nostri provano anche a vincerla, ma non c'è tempo.
    Diciamo che comunque giochiamo un po' meno bene che in passato (2004 e 2005 erano le mie squadre preferite) ma siamo più competitivi.
    Però io spero con la squadra al completo e alcuni giocatori importanti messi dall'inizio, di rivedere presto anche lo spettacolo
    continua

    RispondiElimina
  67. Malivindi: para il rigore, poi fa quello che può

    Marocco: grinta e forza fisica. oggi non era la partita per cercare raffinatezze che pure sono nelle sue corde
    Trubia: cerca di opporsi come può, ma le loro occasioni vengono in contropiede con la difesa non protetta
    Schiavo: come Trubia
    Valtorta: lui ha piede ed è fatto per giocare il pallone. si trova contro un energumeno con la barba che lo costringe a difendere. Dopo qualche incertezza iniziale gli prende incredibilmente le misure. temperamento!

    Gatti: si batte, ma in avanti si vede poco
    Baioni: ci mette dinamismo e cuore

    Savane: nel primo tempo mette in crisi la loro difesa, alla distanza è meno lucido
    Bonavita: la solita prestazione di sostanza. ma io mi ero abituato a vederlo...matare il diavolo
    Saracino: interessante lo spunto,. In velocità palla al piede salta sempre l'avversario e mette belle palle in mezzo

    naimzada: manovra bene ma in area non si sente

    Cugola: il suo ingresso è decisivo
    Perin: altro elemento di sicuro affidamento
    Menegatti: dà il suo importante contributo (cfr prima rete)

    Uberti; forse è il più piccolo. ma ha piede e genialità assoluta. l'assist per il pareggio è una perla
    Marise: è un rapace del gol, un falco sempre in agguato

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ottima disamina. Anche stavolta , nonostante l'aiuto arbitrale , non sono riusciti a batterci.

      Elimina
  68. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  69. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  70. A proposito: i 2005 hanno vinto per 8-0 a Lumezzane

    RispondiElimina
  71. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  72. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  73. NUovo post online: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/10/preview-verona-inter.html

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Printfriendly