sabato 9 dicembre 2017

Juventus - Inter: serve una grande prestazione per continuare a crescere

Oggi più che mai, Juventus - Inter è la madre di tutte le partite. Serve una grande prestazione per continuare a crescere. Nella foto (fonte: Corriere dello Sport): uno scatto di Juventus - Inter della scorsa stagione.

Oggi più che mai, juve - Inter è la madre di tutte le partite.

Ci arriviamo in una condizione migliore rispetto agli altri anni. Questo costituisce un punto a nostro favore, ma nello stesso tempo rende anche più complicato l'approccio alla gara, sia dal punto di pista della preparazione mentale, sia per le questioni di schieramento e dunque di ordine tecnico tattico.

In passato, negli ultimi anni, ci arrivavamo spesso con una marea di punti di distacco e il confronto degli organici, giocatore contro giocatore, era impietoso.

Fino all'anno scorso ricordo che mi era capitato di scrivere, con convinzione, che nessun nostro giocatore sarebbe stato titolare nella juve.

Oggi non è più così.

Alcune operazioni di mercato e la crescita di diversi nostri atleti (determinata anche da una 'guida' di primo livello e da una soceità finalmente solida e rganizzata) hanno modificato molto la situazione, almeno per quello che riguarda l'undici titolare.

Oggi secondo me Handa è meglio di Buffon, D'Ambrosio di De Sciglio, Skriniar di... tutti i difensori della juve.

Il gap tra i nostri centrocampisti e i loro, se permane si è ridotto.

Perisic sarebbe sicuramente titolare e Icardi se la giocherebbe con tutti.

Chiaramente loro restano più forti come rosa nel complesso, avendo peraltro maggiori possibilità di scelta.

Ipotizzando infatti questa formazione, come scrivono i 'gazzettieri':

Szczesny
DeSciglio, Benatia, Chiellini, Asamoah
Marchisio, Pjanic, Matuidi
Cuadrado, Higuain, Mandzukic

Le loro 'riserve' si chiamerebbero tra gli altri: Barzagli, Rugani, Alex Sandro, Khedira, Betancour, Douglas Costa, Dybala, Bernardeschi.

Ciononostante anche loro giocheranno in undici, anche se le riserve forti consentono alternative di gioco che in una partita tirata possono essere importanti.

Tra l'altro questa storia della loro panchina lunga mi fa riflettere su qualcosa che noi ripetiamo, ma che forse (dico, forse) potrebbe essere solo un luogo comune.

Nella nostra squadra in questo momento tutti sono responsabilizzati, tuti formano un gruppo: meglio evitare nuovi arrivi a gennaio che potrebber rompere gli equilibri.

Può essere.

Io ad esempio ricordo l'arrivo di Altafini che un anno fece perdere il campionato al Milan.

Però d'altra parte rilancio con un'altra domanda: come mai alla juve 20 grandi giocatori (chi più, chi meno) convivono serenamente e collaborano con dedizione al raggiungimento degli obiettivi prefissati?

Secondo me qualche arrivo potrebbe turbare se... non all'altezza. Ogni arrivo che possa favorire gli sforzi comuni del gruppo deve essere considerato positivo da tutti. Meglio giocare 20 partite in un'Inter vincente che 40 in un'Inter perdente.

Di conseguenza penso che per quanto riguarda la prossima sessione di mercato si terrà in debita considerazione anche questa 'variabile' nella scelta eventuale dei giocatori da acquistare per rinforzare veramente la rosa.

Dopo questa digressione, torniamo alla partita.

Noi siamo cresciuti molto come squadra e siamo in un ottimo momento.

La juve per alcuni aspetti non è più quella degli scorsi anni.

La difesa è sicuramente meno granitica.

Se non giocherà Barzagli, come sembra, mancheranno due dei tre perni che l'hanno resa in passato impermeabile (tre, se calcoliamo anche Buffon).

Il centrocampo è molto forte, perché unisce qualità (Pjanic), corsa e e quantità (le due mezze ali) e esperienza al vertice per tutti.

Però non è più il centrocampo che poteva contare su Vidal, Pirlo, Pogba.

Davanti ci sono almeno 5 uomini (ma ne giocheranno in partenza tre) che fanno tutti paura e resta a mio parere il reparto più forte.

La juve di quest'anno, se fosse vera la mia convinzione, ha degli equilibri diversi rispetto al passato, ma resta comunque attrezzatissima per tutti gli obiettivi.

Io non credo alla versione secondo cui si perdano delle partite perché si parte adagio cercando la forma nella seconda e decisiva frazione della stagione.

Ma di fatto abbiamo assistito a una turnazione degli uomini funzionale a portare tutti in condizione valida, se non ottimale, e tutto lascia pensare che negli scontri decisivi (più avanti) da queste turnazioni uscrirà l'undici (al massimo il... 13 o 14) titolare fisso, sulla base di un modulo di riferimento che resterà stabile.

Gli ultimi risultati (la vittoria di Napoli, la qualificazione in CL) sembrano dimostrare che i bianconeri stanno avvicinandosi al top. Ma forse non ci sono ancora.

Noi siamo esattamente nella condizione opposta.

Abbiamo scelto i 13 giocatori che costituiscono l'ossatura base (gli undici che giocheranno verosimilmente, più Naga e Brozo) e li abbiamo sempre fatti giocare. Perché non abbiamo la coppa, ma soprattutto perché dovevamo trovare il blocco duro sul quale costruire un avvicinamento al vertice, in attesa, eventualmente, di inserire  gradualmente alternative nella condizione migliore anche per la loro crescita e affermazione.

Abbiamo ancora, proprio in questo, qualche margine di miglioramento, ma siamo abbastanza vicini al nostro top.

La convinzione, la ritrovata sicurezza anche sui nostri mezzi individuali, l'organizzazione di gioco efficace che ci siamo saputi dare, possono essere gli elementi trainanti di qualche ulteriore progresso.

Il rischio consiste negli eventuali infortuni (con la rosa ancora ristretta) e nel calo di condizione di qualcuno, sempre possibile in un campionato così duro.

Ma al momento, in ogni caso, andiamo a Torino a giocarci le nostre chances, senza presunzione ma senza complessi.

Sarebbe stupido nasconderci dicendo che la partita è difficile e che nasconde mille insidie, che la preparazione della stessa non è facile, né sul piano dell'atteggiamento psicologico e mentale, né sul piano tattico.

E che per far risultato dovremo fare tutto al meglio: approccio, tenuta, organizzazione, prestazioni individuali.

Tutte queste cose le sappiamo benissimo.

Come detto, in fondo, preparare la partita di Torino negli anni passati era paradossalmente più facile.

Eravamo sulla carta inferiori, sapevamo che vincendo (o anche pareggiando) avremmo fatto un'impresa, che dovevamo cercare di resistere per un'ora almeno ai loro assalti, limitando al minimo i danni e anzi provando a sorprenderli e poi magari cercando di uscire alla distanza.

Gli ultimi due risultati positivi mi pare di ricordare che siano venuti così.

Oggi, come dicevo, le cose sono molto cambiate e la stessa intervista pre-partita di Spalletti mi sembra lo dimostri.

“Abbiamo le nostre certezze, senza timori, con rispetto assoluto. Giocheremo questa gara sapendo che abbiamo i nostri punti di forza.”

E ancora:

“Noi non andiamo a Torino a cercare un confronto che ci possa dire chi siamo, noi sappiamo chi siamo. Ci sarà da mettere in pratica le cose che sono nostre [...] Abbiamo una nostra precisa identità sulla quale continuare a lavorare.”

Giocheremo contro la squadra che ha vinto gli ultimi sei scudetti e che è andata due volte in finale di Champions League.

Sappiamo chi abbiamo di fronte, conosciamo però la nostra forza.

Poi sarà il campo che dirà se è abbastanza.”

E quindi, rispondendo a una domanda sulla scelta degli uomini, sull'eventuale utilizzo di Brozovic e su possibili soluzioni a sopresa. Dopo aver ribadito la fiducia in tutti i 5 centrocampisti.

“Non ci dobbiamo inventare niente, non ne abbiamo bisogno, per quelli che sono il nostro risultato e il nostro cammino.

Dobbiamo ripetere quello che abbiamo fatto.

Esibire la forza che abbiamo avuto in questo campionato contro altri avversari. Ci fidiamo delle nostre qualità, mettiamole in pratica. Non vedo perché si dovrebbe tirare a campare.”

Il discorso passa quindi sugli aspetti psicologici (o mentali, come preferisco chiamarli).

“Dal punto di vista della personalità, del carattere, dovremo farci trovare pronti fin dal primo momento, per l’ambiente che troveremo. Dobbiamo avere reazioni forti.”

Ed essere pronti - aggiunge - ad eventuali cambi di situazioni perché Allegri sa leggere le partite (e perché loro hanno tante variabili di valore, aggiungo io).

Nello stesso tempo il nostro mister, in modo secondo me magistrale, senza mettere per questo le mani avanti, ribadisce un concetto fondamentale.

“Abbiamo l’obiettivo di arrivare in fondo, fare tanti punti in classifica, ci sono altre squadre che hanno il nostro stesso obiettivo, c’è da fare passo dopo passo e tenere la testa sul pezzo.

Non è una gara che cambia pensieri, obiettivi e modi. La strada è ancora lunga, ci sarà da mantenere i nervi saldi, equilibrio…”

Ancora sull'approccio necessario alla gara il mister ribadisce la necessità di mantenersi lucidi, mantenere “la testa pensante. Questi ragazzi sanno tradurre sul campo tutta la voglia che circonda il nostro mondo.”

Il mister passa poi a qualche considerazione sulle caratteristiche fisiche delle due squadre, esprimendo ancora concetti fondamentali, che molti tifosi e osservatori a me sembra trascurino.

“Loro sono una squadra forte e abile sulle palle inattiva. Hanno giocatori con facilità di conclusione sui piazzati, come Dybala o Pjanic. Avere una squadra tonica, fisica, d’impatto sotto l’aspetto della sostanza, può creare un vantaggio.”

Si torna poi alla questione mentale.

“Arrivare con questi risultati a questa partita deve assolutamente creare e infondere quella convinzione che la gara è aperta a ogni risultato. Voglio che venga interpretata cosi.”

E ribadisce questo concetto (che secondo me va interpretato, non è certo un invito ad andare all'attacco indiscriminatamente) con un riferimento alla gara di Napoli dove: “È stato un buon risultato ma in alcuni momenti potevamo osare di più. Impressioni confermate nei video. Mi aspetto ci sia consapevolezza.”

Infine su Karamoh ribadisce la stima nei confronti delle potenzialità del giocatore, ma anche responsabilmente sottolinea come  “...l’esperienza sia un’altra qualità... È un ragazzo giovane con buonissime prospettive, diventerà un grande calciatore però si deve fare esperienza.”

Dopo un appassionato appello ai valori storici che l'Inter ha saputo esprimere e che questo gruppo è chiamato a rinnovare, il mister parla degli esterni (secondo alcuni la partita potrebbe decidersi proprio in quelle zone del campo) esprimendo, come è ovvio, ma anche con assoluta convinzione, la fiducia nelle capacità dei nostri e termina celebrando, altrettanto doverosamente le qualità anche duttili, oltre che tecnicamente preziose, di Borja.

Uno Spalletti dunque non “ottimista” ma fiducioso, perché consapevole della qualità del lavoro svolto e della forza dei suoi.

Uno Spalletti con i piedi per terra pronto ad affrontare (come vuole che siano i suoi ragazzi) senza complessi una sfida importante per mille risvolti, nella consapevolezza che comunque saranno in palio 3 dei 114 (mi pare) punti complessivi.

Da parte nostra proviamo a tornare al discorso iniziale e a svolgere alcune considerazioni anche alla luce delle affermazioni del nostro mister.

Dicevamo che è una partita più complessa da preparare rispetto a quelle omologhe del passato.

Come approccio e come disposizione tattica.

“Dobbiamo fare quello che sappiamo fare.”

Che significa: dobbiamo mantenere sempre le distanze giuste tra i reparti, l'equilibrio e la capacità, giocando intensamente di gruppo, di inaridire le inziative avevrsarie pensando sempre a riproporci.

Venti metri più avanti o venti metri più dietro conta poco, dipenderà dai momenti e dalle situazioni, anche se non possiamo (penso io) dimenticare che loro sono meno forti dietro e più forti davanti, rispetto al passato. E noi abbiamo i nostri punti di forza da sfruttare e valorizzare in chiave di manovra offensiva.

Se devo fare una previsione (del tutto personale) credo che giocheranno Gaglia e Vecino con Borja davanti a loro. Questa soluzione permette di avere un giocatore forte tra le linee e capace di creare gioco, ma nel contempo capace di arretrare sulla linea mediana a costituire un centrocampo a tre. Anche Brozo sa fare questo, ma con lui ci sarebbe più inventiva, forse anche più forza, ma meno razionalità, meno capacità di lettura delle situazioni.

D'altra parte la presenza di Brozo implicherebbe la rinuncia a Gaglia e, viste anche le considerazioni di Spalletti sull'importanza della fisicità e della sostanza, dubito che almeno inizialmente ricorrerà a questa soluzione.

Ma queste sono impressioni da tifoso, che non ha visto gli allenamenti e non conosce nei dettagli situazioni e valutazioni anche contingenti.

Sarà una partita per la quale è difficile fare un pronostico relativamente il risultato finale.

Ma ho una certezza, una sola, ma ce l'ho: che i ragazzi con il loro mister prepareranno al meglio la gara, anche nei dettagli e che quale che sia il risultato usciremo rafforzati nella consapevolezza delle nostre qualità importanti.

Luciano Da Vite

50 commenti:

  1. Ringrazio Luciano a nome mio e di tutti gli amici del blog. Aveva pochissimo tempo a disposizione per scrivere un post sulla partita e ci è comunque riuscito diciamo in... pieno recupero. Grazie mille.

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    1. Sperando che anche l'Inter possa segnare il punto decisivo in extremis :)

      Io al momento ho pochissima ansia per la partita di stasera, più curiosità. L'anno scorso invece eravamo alla ricerca di noi stessi: con Pioli le cose andavano bene ma le sconfitte con Napoli a dicembre e in coppa Italia proprio nei giorni che precedevano la partita di Torino, dicevano che non eravamo ancora pronti. Quest'anno invece forse proprio con Roma, Napoli e Milan le risposte migliori.

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  2. Avevo scritto anche io due righe sul match da postare se Luciano non sarebbe riuscito a scrivere il post. Il mio pensiero non è lontano dal suo, ma una volta tanto che ho già scritto queste righe, le riporto comunque qui nei commenti a corredo del post:

    La domanda, riprendendo lo slogan lanciato dal mister Luciano Spalletti è se ‘abbiamo tutto’ per poterci giocare alla pari con la Juventus la partita di questa sera.

    I segnali che il mister ha lanciato in conferenza stampa dono stati come sempre molto forti e a prescindere dal commento relativo questa sua affermazione, bisogna dire che la fiducia nei confronti e conseguentemente nel gruppo è alta.

    Il mister ha chiaramente detto che l’Inter andrà a Torino per giocare alla pari con la Juventus e come nelle altre occasioni ‘fare quanti più punti è possibile.’

    Chiaramente non è così generalista da considerare la partita di stasera come una partita uguale alle altre: la partita con la Juventus è il ‘derby d’Italia’ e la partita più attesa e sentita tanto dai giocatori quanto dai tifosi.

    Ma Spalletti ha mostrato grande fiducia nelle potenzialità di questo gruppo e nel dichiarare che abbiamo tutto per potercela giocare, non ha chiaramente voluto dire che vinceremo sicuramente la partita né che siamo favoriti, ma che ce la possiamo giocare e che qualsiasi risultato in ogni caso non cambierà il suo pensiero. Sul gruppo tanto quanto il campionato.

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    1. Non usa mai la parola ‘scudetto’ ma se gli chiedono se è possibile, dice che il compito è arrivare quanto più vicino possibile alla prima posizione finale. Ma che ci sono anche altre squadre che ambiscono allo stesso risultato è sono attrezzate per puntare a questo obiettivo.

      Nel merito della formazione titolare che scenderà in campo non si è sbottonato più di tanto ma tutto lascia ipotizzare che Vecino e Gagliardini partiranno titolari alle spalle di Borja Valero e che Santon sarà ancora titolare a sinistra.

      Nella Juventus invece mancherà Buffon e secondo alcune fonti Dybala potrebbe partire dalla panchina con i bianconeri in campo dal primo con Higuain supportato da Douglas Costa e Mandzukic.

      È solo una ipotetica formazione tuttavia. Come sappiamo la Juventus ha ampia possibilità di scelta e tra queste quella di cambiare facilmente in corsa l’inerzia del match con cambi di giocatori oppure di modulo.

      Bisognerà conseguentemente essere pronti a ogni situazione possibile e da questo punto di vista avere avuto una settimana di tempo per lavorarci su è sicuramente una cosa positiva.

      Interessante quello che il mister ha detto sull’atteggiamento della squadra a Napoli, relativamente una prestazione che tutti noi abbiamo lodato con grande entusiasmo ma che lui già allora accolse positivamente ma lasciando intendere che secondo lui si poteva fare di più. Che la potevano vincere.

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    2. È questo sicuramente il messaggio che intende trasmettere alla squadra dicendo che ‘abbiamo tutto’ e probabilmente, poiché non ritengo affatto che sia uno sprovveduto, il mister ha ragione.

      Nella singola partita possiamo battere chiunque. Che potenzialmente significa anche che puoi vincere sempre. Ma poi sul lungo periodo intervengono vari fattori e ‘trappole’ che non ti aspetti.

      Anche se questa squadra sembra tanto forte da sapere scansare le trappole e questo è quello che fa più sperare per la qualificazione in Champions League.

      Non riesco ancora a capire se in questo senso conteranno di più gli scontri diretti o i punti con le piccole. Anche perché abbiamo più o meno sempre fatto bene e comunque, a parte questo, anche chi ha perso negli scontri diretti almeno per ora è comunque nelle prime posizioni di classifica.

      C’è sicuramente una situazione che in questo momento è difficile da capire e interpretare sul lungo periodo per quello che riguarda la classifica. I giochi saranno più chiari solo andando più avanti in campionato.

      Intanto concentriamoci sulla squadra e su ogni avversario partita per partita perché in ogni gara ci sono appunto in palio dei punti. Quelli in palio a Torino sono sicuramente anche speciali per mille motivi ma sono e restano comunque tre punti e parafrasando Totò, permettetemi, alla fine ‘è la somma che fa il totale.’

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  3. In questo frangente ho più ansia da prestazione che da risultato, vediamo se la squadra conferma le dichiarazioni del mister. Spalletti mi ha lasciato un po' perplesso quando in settimana ha detto "Guardiamoci negli occhi e vediamo chi ne ha di più". Speriamo non si riveli un boomerang.

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    1. Penso che la prestazione ci sarà, sono abbastanza tranquillo da questo punto di vista. Mi dispiace che un risultato positivo possa rendere i tifosi meno fiduciosi com'è accaduto dopo la vittoria della Lazio sulla Samp. Non penso poi che i giocatori si lascino scalfire da questa gara.

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    2. Sicuramente la mia è una visione un po' pessimista, tante volte siamo andati a Torino con molte aspettative poi disattese. Speriamo che la squadra confermi la grande crescita dell'ultimo periodo.

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  4. E'una partita da 1x2, chiaro che speriamo di vincere o almeno non perdere, ma una sconfitta non dovrà indurci alla depressione se ottenuto comunque come dice il mister, cioè giocando come sappiamo, con la grinta, la compattezza e lo spirito di gruppo che ci ha caratterizzati fino ad oggi.

    Chi sia più forte lo dice il campo, ma il nostro obiettivo e seguire il nostro corso così come descritto, questp sì, ci manterrà vivi e consapevoli del nostro graduale, continuo e si spera inarrestabile progresso verso il top del calcio europeo.

    Stiamo tornando ma dobbiamo saper accettare senza patemi eventuali sconfitte da squadre più forti.

    In questa partita più che mai, con vista lungimirante, è importante la prestazione (con questo non voglio ragionare come Montella, per cui il Milan barcellonesco già insignito del titolo di CAmpione d'Italia di questa stagione cresce e cresce e cresce ancora e ancora...)

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    1. Un italiano pietoso, me ne rendo conto... scusate :)

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    2. Figurati Karlito. Per fortuna qui non ci sono quelli che oggi vengono chiamati 'nazi-grammar'. E poi quando si scrive rapidamente, specialmente da smartphone, come si fa a non sbagliare? È praticamente impossibile. :)

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  5. Emiliano, anche io non so se dare poi peso alle partite con le grandi o con le piccole. Noi pareggiano col Bologna, la Roma col Genoa, il Napoli col Chievo. Gli scontri diretti dovrebbero essere fondamentali ma anche lì c'è equilibrio, con la squadra in trasferta che spesso ha la meglio (noi a Roma, il Napoli a Roma, la Juve a Napoli, la Lazio a Torino). Diciamo che un passo falso, qualunque sia la gara, si recupera poi più difficilmente.

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  6. Se tutte le altre andranno avanti con questo ritmo sostenuto (parlo di Juventus, Napoli, Roma, Lazio) dovremo per forza anche noi avere questo passo, altrimenti sarà impossibile stare là davanti fino alla fine. Naturalmente si suppone che come potremo perdere noi, lo stesso dovrebbe capitare a loro e quindi ci dovrebbe essere sostanziale equilibrio... Qui alla lunga gli scontri diretti sarebbero fondamentali. Come tutti guarderò in primo luogo alla prestazione perché quella ti permette anche di guardare a dopo la Juventus e quindi al campionato che faremo. Ma qui sappiamo che per buona prestazione non intendiamo solo 'resistere' (come poteva andare bene nel passato) ma dimostrare comunque qualche cosa di importante a livello di gruppo. Finora lo abbiamo fatto e non c'è motivo per cui non dovremmo farlo anche stasera... Incrociamo le dita.

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  7. Pessimo primo tempo siamo in svantaggio.

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  8. pessimo primo tempo, senza qualità, senza velocità. sarà contento...Ziemelu. Alcuni giocatori davvero nulli

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  9. Ennesimi punti persi dalla primavera per la solita presunzione di poter vincere non dando il 100%. Primo tempo indecente. Secondo tempo in cui dimostriamo di essere nettamente più forti della lazio, ma anche con poche idee.
    Avrò visto 15 cross inutili dalla trequarti di sala.
    Ho sentito parlare di paragoni tra zaniolo e barella. Zaniolo diventerà forse un calciatore quando anteporra' il bene della squadra al proprio.
    Arbitro inadeguato

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  10. 90 minuti di frenesia, confusione, improvvisazione, individualismo, disorganizzazione, poco equilibrio e ancor meno idee, tiri da qualsiasi parte e cross dalle trequarti

    Vecchi quest'anno non ci ha ancora capito nulla

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  11. Eh si, Vecchi non si raccapezza...
    nessun confronto Barella Zaniolo, anche perché ci soo 2 anni e mezzo di differenza....
    inter inguardabile. In altre occasioni non è stato così. vecchi è strano: qualche volta ci capisce, qualche volta no...

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  12. Per me il problema non è vecchi, quanto l'atteggiamento della squadra in alcune partite.

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  13. ...PESSIME SENSAZIONI PER STASERA !

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  14. Sulla primavera ho idee leggermente diverse, nel primo tempo hanno attuato un grande pressing alto che a me è parso anche molto ben organizzato con partecipazione attiva di tutti i giocatori.

    La Lazio credo abbia sfruttato semmai alcune lacune organizzative nella fase difensiva, ma non ho idea su chi distribuire le (eventuali) colpe.

    Nel complesso abbiamo dominato la gara dall'inizio alla fine, salvo qualche momento in cui tirare il fiato.

    Non ricordo nella stagione passata in che punto la squadra ha cominciato ad essere tale e diventare da una squadra media all'incontenibile vincitrice del titolo, non so nemmeno se quella era più forte di questa, però prima di dare giudizi definitivi aspetterei gennaio/febbraio.

    In generale, tuttavia, il centrocampo non mi dà quel senso di graniticità e compatezza di quello della passata stagione e nel complesso la squadra non trasmette ancora quel "tutti per uno, uno per tutti" essenziale per vincere qualcosa.

    Parlando dei singoli, mi sono piaciuti moltissimo Bettella e Lombardoni, poco Rada, per niente Colidio.

    Chiedo poi lumi a Luciano sul discorso Merola che non sta vivendo un buon momento.

    Stasera segnerà uno tra Gagliardini e Candreva

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  15. Dal mio punto di vista ( che di calcio non capisco) la primavera non può fare a meno del "Suarez de noi altri".
    Speriamo che stasera sia una serata serena , perché ho il morale sotto i tacchi , visto il risultato di oggi e delle amichevoli di ieri .

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  16. In formazione brozovic.
    Avrei fatto la medesima scelta.

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  17. Secondo me male Betella, Rada, e tutti gli attaccanti, con particolare riferimento a "gatto di marmo" Odgaard e a Colidio. male anche, in rapporto alle loro qualità Emmers e Zaniolo.
    Io spero di aver visto male: a me è sembrato che non abbiamo fatto neppure un'azione da gol, abbiamo attaccato a lungo costretti a crossare perché non riusciva un triangolo e non vincevamo l'uno contro uno e al contrario abbiamo avuto delle ingenuità in fase difensiva (soprattutto il 'mio' Bettella) davvero inammissibili

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  18. Su Merola è evidente che il mister non lo 'vede'. So che ha chiesto di andare a giocare, ma L'inter non ha voluto.
    Però lasciatemi dire: in confronto a questo Odgaard molto meglio il Vieri de noantri

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    1. Son contento se, come credo, ti riferisci ad Andrea Adorante, mio pupillo.

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  19. Stavolta hai visto giusto 0 azioni da gol.

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  20. Con hn perisic cosi, e soprattutto un candreva pessimo, non andiamo da nessuna parte.
    Serve qualità nelle poche occasioni che avremo. Candreva ha sbagliato OGNI COSA.

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  21. Buona serata a Tutti. Partita molto molto difficile: la soffriamo a centrocampo e sulla nostra fascia sx. Sul finale abbiamo fatto fatica a tenerli

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  22. Partita abbastanza sofferta che conferma il processo di crescita intrapreso quest'anno. L'anno scorso una partita del genere sarebbe finita con un risultato differente.

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  23. Non l'ho vista.....come siamo andati ?

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  24. Buon punto. Prestazione cosi cosi.

    Pagelle

    Handanovic 7,5 sicuro e preciso, anche coi piedi.
    D'ambrosio 4,5 le occasioni migliori capitano a mandzukic su sue marcature errate
    Miranda 7,5 ottimo
    Skrinjar 7,5 insuperabile
    Santon 5,5 in difficoltà ma affrontava cuadrado, poco aiutato da perisic
    Vecino 6 discreta partita con qualche buona accelerazione
    Borja 6,5 solito fosforo in mezzo al campo. Indispensabile.
    Brozovic 6 primo tempo piu che sufficiente, cala alla distanza
    Candreva 4,5 sbaglia lo sbagliabile
    Perisic 5 male il croato. Anche se le conclusioni nostre arrivano praticamente solo da lui.
    Icardi 5 tocca pochissimi palloni, si abbassa poco, ed è poco servito. Nell unica occasione è poco rapido e tira debolmente
    Eder sv
    Dalbert 6 alcuni brutti errori appena entrato
    Gagliardini 6 nulla di che..

    Spalletti 6 oggi manca qualità nei singoli. Forse non era una partita da 4231 ma sarebbe stato assurdo cambiare proprio oggi.

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  25. Fermato l'attacco che andava in rete da 44 turni consecutivi di campionato. Per il momento bene così, a nostro vantaggio abbiamo ancora buoni margini di crescita in certi automatismi di squadra.

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  26. ...e nel girone di ritorno Roma, Napoli e quelli là in casa.

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  27. Per lunghi tratti abbiamo fatto la partita che voleva la juve, per fortuna ci siamo difesi discretamente bene. In fase propositiva siamo mancati, con Candreva e Perisic non pervenuti in fase offensiva non ci sono possibilità.

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  28. Fabio perdonami rispetto il Tuo pensiero ma 4.5 a D'Ambro non lo posso leggere.
    La verità è che oggi ci hanno messo sotto sulle fasce anche per una nostra carenza di aggressività a cc. È la prima volta che succede in questo campionato.
    Onore ad una ottima avversaria, siamo cresciuti molto ma non siamo ancora al loro livello.

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    1. Ognuno ha le sue opinioni. Per me lasciare 4 palle gol al proprio diretto interessato è una grave lacuna, e per questo il voto è molto negativo

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  29. Risposte
    1. D'Ambrosio provvidenziale quando, poco dopo l'ammonizione, riesce a sporcare un pericoloso cross di Quadrado sulla testa di Mandzukic, pronto a colpire sul secondo palo, sventando il pericolo maggiore, credo, di un formidabile pacchetto difensivo, ivi compreso il redivivo Davide Santon. Un po condizionato nell'ultima mezz'ora dal cartellino giallo ricevuto.

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    2. Però sovrastato da mandzukic sulla traversa, disattento sull'occasione di mandzukic nel primo tempo, fa due clamorosi errori di posizione nel secondo tempo lasciando palla a mandzukic solo a 2 metri dalla porta.
      In una partita normale prendi 2 gol per colpa sua...e non sarebbe la prima volta contro la juve.
      Un terzino non può sbagliare quelle marcature

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  30. Siete complessivamente soddisfatti?

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    1. A metà, come Spalletti. Grande punto, buona difesa ma possiamo fare e "dimostrare" di più, anche pareggiando. Credere maggiormente sul fatto di essere competitivi.

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    2. E fare meno errori nelle transizioni offensive. Oggi il nostro punto debole

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  31. Ottimo punto e ottima prestazione in relazione all'obbiettivo stagioneale: zona champions.
    Gli obiettivi si stilano anche in relazione alla forza della squadra, che contro la candidata principale allo scudetto ha mostrato limiti conosciuti che fanno inevitabilmente parte del processo (e progetto che pare al momento molto solido) di crescita.

    Se pensavamo di dominare i ladri eravamo degli illusi, la partita ha mostrato come il progetto sia molto preciso.

    Avanti cosi e sosteniamo anche i nostri Candreva, Santon, Perisic e Icardi che devono arrivare quarti!

    Poi la prossima stagione si vedrà

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  32. Nuovo post: https://fratellidelmondo.blogspot.it/2017/12/un-pareggio-di-cui-fare-tesoro-per-il.html

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  33. Io sono soddisfatto della prestazione di ieri e lo sono perché parto dal presupposto che loro hanno una rosa ed un 'abitudine a giocare queste partite che noi non abbiamo.
    In linea di massima concordo con le pagelle di Fabio,salvo il 4,5 a D'ambrosio che ,a mio parere , ha disputato una partita senz'altro sufficiente.Dobbiamo anche ricordare che concedere solo 3 occasioni da gol ad una squadra forte come la loro è già un buon successo e ,nell'occasione della traversa ricordiamoci la differenza di statura tra i due giocatori.
    Santon aveva iniziato la gara con un buon piglio,poi si è intimidito sempre più ( consideriamo che sono le prime partite giocate con continuità)... e infine ,leggendo le pagelle ,non si capisce come abbiamo fatto a non subire gol con una difesa con due insufficienze su cinque giocatori , un centrocampo appena sufficiente ed un attacco deficitario.
    Comunque ripeto ,con le eccezioni dovute ,concordo con il tuo giudizio ,specialmente su Candreva.

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    1. Beh... Hanno preso una traversa e sbagliato due gol a due metti dalla porta. Se fosse stato 3 a 0 le pagelle sarebbero state uguali tranne per handanovic. Il calvio è dettagli. Sbagliare due cose importanti incide molto

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